A me basterebbe il titolo del video per starmene alla larga: "... amico del PD".Quando si parla di fascismo tendono tutti a minimizzare non vedendo attorno passi dell'oca e camicie nere, ma si parla di questo: costante denigrazione aprioristica dell'altro in quanto nemico da screditare e di cui liberarsi con qualsiasi mezzo.Sto facendo mente locale per capire se s'era così anche noi ai tempi di B., non credo, in caso abbiamo sbagliato fortemente.Questa totale assenza di pudore sembra essere il segno distintivo delle figure di successo di oggi, è aberrante.
È vero che ai tempi di Berlusconi dall'opposizione si rifiutava tutto del berlusconismo. Personalmente ho avuto modo di ricredermi su alcuni punti, che ho compreso bene non solo crescendo ma soprattutto quando ho avuto la possibilità di vedere di persona.
Ma ho avuto modo di verificare anche come buona parte dei berlusconiani fossero dei predatori. Oggi si parla di aborigeni su questo forum per descrivere i nuovi arrivati, ma una banda organizzata di predoni potenti era davvero un pericolo enorme quindi quel che s'è detto e fatto è stato anche poco.
In sintesi: l'obiettivo allora era predatorio e di potere, non c'era nessun interesse ad aizzare i propri sostenitori.
Il berlusconismo è cambiato nel tempo però, e già nel 2008 i misfatti si erano ridotti a una cerchia sempre più ristretta. L'Italia era sì sempre mal governata, isolata in Europa e un po' allo sbando, ma non c'era più un sistema di potere interamente volto a predare. Solo una cerchia, sempre più interessata a fare solo i propri comodi.
In più l'opposizione politica nelle istituzioni è stata sempre composta, democratica, istituzionale appunto (perché ben diretta: ottimi capigruppo ad esempio). E non c'erano i social.
Tra il 2013 e il 2018 invece l'opposizione politica (in parlamento, nei consigli comunali e regionali) del M5S è stata condotta come la tifoseria estrema di una curva dello stadio, con l'obiettivo di delegittimare tutto, tutto. Non so se è chiaro: non c'era critica perché non c'era nessuna forma di dialogo. Nelle sedi istituzionali il dialogo maggioranza-opposizione c'è sempre stato. Dal 2013 si è interrotto completamente.
Se i rappresentanti avevano questo atteggiamento, figuriamoci cosa dovevano apprendere i loro sostenitori nella società. C'era una quasi totale coincidenza tra capi ultrà e ultrà. I commenti che leggiamo ancora oggi sono il risultato. L'obiettivo stavolta è aizzare tutti i propri sostenitori, quindi ne consegue un pericolo diverso.
Il dramma attuale è che a un sistema di governo improvvisato e caotico (solo i leghisti hanno esperienza) non corrisponde nemmeno una opposizione che possa essere utile a migliorare questo folle modello. Perché il filo del dialogo non lo vuole riallacciare neanche il PD, che sta sfogando tutta la frustrazione accumulata negli anni passati, rifiutando tutto quanto viene dal M5S. Ma non temo che questo atteggiamento dei rappresentanti del PD possa contagiare i loro sostenitori creando altri ultrà e riducendo anche il loro tasso di democrazia, perché penso sia di breve periodo. Con un nuovo segretario e un Renzi possibilmente ridimensionato potrebbe cambiare molto.
Spero si normalizzi anche la rappresentanza del M5S col tempo, così anche i sostenitori più scatenati potranno assumere una visione diversa di come vivere la politica. Ma sono pessimista, perché la pressione è tanta, le aspettative molte e il tempo rimasto potrebbe diventare poco se si verifica un tracollo.