
Spoiler
In effetti, mettendo da parte il ragionamento prettamente speculativo, se questa serie fosse stata circoscritta in un'unica stagione avrebbe avuto più senso. Per quanto, devo dire, molte cose erano un po' troppo prevedibili nella loro assurdit', a partire dalla telefonata in extremis di Dana, perchè mi sembra improbabile che uno che si dimostra assolutamente indifferente all'affetto della famiglia, che ha sposato una causa non sua per ragioni sociali e non ideologiche, che si è convinto a rispondere con violenza ad altra violenza, diventando quindi, a tutti gli effetti, un terrorista impavido e incorruttibile, si faccia poi intenerire dalle parole della figlia che gli chiede di tornare da loro. Oddio, ci sta anche che la sensazione un attimo prima di premere l'interruttore lo abbia portato a farsela addosso e a rivedere la sua convinzione, del resto un conto è pensare e un altro e fare, quindi magari ha senso che la telefonata lo "riporti" ai suoi affetti e lo faccia desistere.
La “fine” ingloriosa di Carrie dispiace molto, ma volendo fare una seconda stagione è ovvio che dovevano resettarle la memoria.
Il ricordo di Issa, poi: ma Saul quando le ha parlato della morte del figlio di Nazir lo aveva chiamato per nome? Al momento non lo ricordo.
Prima ho detto di Saul, che mi dava l’impressione di essere la talpa. Non può essere. Non può essere perché nel corso dei restanti episodi l’ho visto partecipe del dolore di Carrie, oltre che attento a capirne i ragionamenti. Ma poi, una su tutte: lui è un ebreo, come potrebbe fare la spia per gli integralisti islamici?
In effetti, mettendo da parte il ragionamento prettamente speculativo, se questa serie fosse stata circoscritta in un'unica stagione avrebbe avuto più senso. Per quanto, devo dire, molte cose erano un po' troppo prevedibili nella loro assurdit', a partire dalla telefonata in extremis di Dana, perchè mi sembra improbabile che uno che si dimostra assolutamente indifferente all'affetto della famiglia, che ha sposato una causa non sua per ragioni sociali e non ideologiche, che si è convinto a rispondere con violenza ad altra violenza, diventando quindi, a tutti gli effetti, un terrorista impavido e incorruttibile, si faccia poi intenerire dalle parole della figlia che gli chiede di tornare da loro. Oddio, ci sta anche che la sensazione un attimo prima di premere l'interruttore lo abbia portato a farsela addosso e a rivedere la sua convinzione, del resto un conto è pensare e un altro e fare, quindi magari ha senso che la telefonata lo "riporti" ai suoi affetti e lo faccia desistere.
La “fine” ingloriosa di Carrie dispiace molto, ma volendo fare una seconda stagione è ovvio che dovevano resettarle la memoria.
Il ricordo di Issa, poi: ma Saul quando le ha parlato della morte del figlio di Nazir lo aveva chiamato per nome? Al momento non lo ricordo.
Prima ho detto di Saul, che mi dava l’impressione di essere la talpa. Non può essere. Non può essere perché nel corso dei restanti episodi l’ho visto partecipe del dolore di Carrie, oltre che attento a capirne i ragionamenti. Ma poi, una su tutte: lui è un ebreo, come potrebbe fare la spia per gli integralisti islamici?
Ora, con la seconda serie, come si evolverà il tutto?