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The Departed di Martin Scorsese


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150 replies to this topic

#101 Debord

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Inviato 01 dicembre 2006 - 16:32


Stai attento a parlare così, guarda che rischi di sembrare pregiudizievole, perché se ragioni così, e vedi la storia del cinema come un monolito, allora disconosci parecchie innovazioni nella sua esistenza, disconosci Sergio Leone che faceva i western in Italia, perché quello ke dici tu ora, lo si diceva ai suoi tempi quando faceva i suoi film. Ti pare sensato?


Tutto sta nel saperlo fare, Sergio Leone ad altri ci son riusciti, Scorsese questa volta no.
Ma sarò così tonto che non permetto nel cinema la contaminazione secondo te? Ogni operazione del genere, ogni trasposizione va fatta in un contesto, ci vuole sensibilità, e Scorsese non c'è riuscito.
Il pubblico che ride in sala ne è la dimostrazione, vuol dire che il salto è troppo brusco e fuori luogo.
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#102 Guest_vegeta_*

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Inviato 01 dicembre 2006 - 17:33



Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Perché non c'è niente da ridere con Mann: ha preso una brutta strada di insostenibile pesantezza.

Ma cosa pretendete da un film che è giocato tutto sulla chiave della rappresentazione ai limiti del grandguignolesco, con un Jack Nicholson che puttaneggia, gioca con falli di plastica nei cinema porno e che tira in aria nuvole di cocaina per divertimento personale?


infatti, altra caduta di gusto. Nicholson non aveva un nuovo personaggio...gli hanno ridato lo script di "Eastwick" con un po di Joker di "Batman"...e dire ne "La Promessa" era da oscar...di nuovo.

Grazie al cazzo a me non me lo dici, visto che è sacrosanto che ognuno abbia il suo parere.


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#103 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 01 dicembre 2006 - 18:34

... Il pubblico che ride in sala ne è la dimostrazione, vuol dire che il salto è troppo brusco e fuori luogo.


Il cinema milanese che ha ospitato la mia visione di "Departed" non si è permesso neanche un sospiro. Ho assistito a risate per "C'era Una volta in America" e per "Eyes Wide Shut", lo vedo come un buon segno.

Ps: Di Caprio era un attore magnifico anche dieci anni fa. Il suo "problema" erano le ragazzine urlanti e i poster sui teen magazine. Forse il problema non era suo...

Ps 2: Come Scorsese non azzecca un film da dieci anni?! Continuando così finiremo per disconoscere tutta la sua opera. Tra imperfezioni e gusti personali non si può non tenr conto dello sforzo registico e autoriale, dei mezzi gettati nella mischia, dell'aura malata che non ha mai abbandonato il suo cinema. Che rimane sempre personalissimo e curato nei minimi dettagli. E intenso.
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#104 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

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Inviato 01 dicembre 2006 - 18:40


Ps 2: Come Scorsese non azzecca un film da dieci anni?! Continuando così finiremo per disconoscere tutta la sua opera. Tra imperfezioni e gusti personali non si può non tenr conto dello sforzo registico e autoriale, dei mezzi gettati nella mischia, dell'aura malata che non ha mai abbandonato il suo cinema. Che rimane sempre personalissimo e curato nei minimi dettagli. E intenso.


Quoto con violenza!
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#105 Debord

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Inviato 01 dicembre 2006 - 19:05



Ps 2: Come Scorsese non azzecca un film da dieci anni?! Continuando così finiremo per disconoscere tutta la sua opera. Tra imperfezioni e gusti personali non si può non tenr conto dello sforzo registico e autoriale, dei mezzi gettati nella mischia, dell'aura malata che non ha mai abbandonato il suo cinema. Che rimane sempre personalissimo e curato nei minimi dettagli. E intenso.


Quoto con violenza!


De gustibus.
Ma mi sembra che la critica cinematografica sia unanime nel dire che gli ultimi 3 film di Scorsese non valgono metà di Taxi Driver, oppure di Toro Scatenato o comunque di un film a caso della sua produzione iniziale.
Per questo si dice che è da 10 anni che Scorsese non azzecca un film.
Che poi si sforzi ovvio, è sempre un autore, mica lo si discute, ma il risultato non mi pare un granchè, ha perso smalto ed inventiva, ripeto Mann ed Eastwood attualmente come autori ed originalità sono lontani anni luce.

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#106 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 01 dicembre 2006 - 19:10

... Per questo si dice che è da 10 anni che Scorsese non azzecca un film.
...


Ma si dirà nel tuo quartiere!! Non esageriamo con le parole. Non azzeccare significa partorire degli errori dall'inizio alla fine. Brutture. Un po' come accade nell'ultimo Mann, "Miami Vice", bei paesaggi ma sostanza zero.
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#107 Debord

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Inviato 01 dicembre 2006 - 19:37


... Per questo si dice che è da 10 anni che Scorsese non azzecca un film.
...


Ma si dirà nel tuo quartiere!! Non esageriamo con le parole. Non azzeccare significa partorire degli errori dall'inizio alla fine. Brutture. Un po' come accade nell'ultimo Mann, "Miami Vice", bei paesaggi ma sostanza zero.


Nel mio quartiere  ;D
Abituato come sono da Scorsese, ossia ad una cifra stilistica importante, a dei film che mi sono entrati dentro e che potrei rivedere 10 volte di seguito tanto c'è da prenderci, capire ed analizzare, di fronte a The Departed sono rimasto allibito dalla pochezza.
E non solo nel mio quartiere, ricordo se non erro di aver letto Gervasini dargli un 6 di stima (Gervasini, non l'ultimo dei tonti in fatto di cinema: ha pubblicato il volume Cinema poliziesco francese, Morte in Diretta ?? Il cinema di George A. Romero e  la monografia di Walter Hill) ed altri suoi illustri amici critici non andarci giù cauti con l'insufficienza piena, poi ovvio, a tanti altri critici il film è piaciuto tantissimo, ma tant'è.
Questo tanto per dire che non sono un matto a non averlo apprezzato sto film, e da quel che ho capito anche in questo forum diverse persone hanno reso lesa maestà (le famose risate della sala nel finale mi pare abbiano segnato diverse località dello stivale).
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#108 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 01 dicembre 2006 - 19:51




Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Perché non c'è niente da ridere con Mann: ha preso una brutta strada di insostenibile pesantezza.

Ma cosa pretendete da un film che è giocato tutto sulla chiave della rappresentazione ai limiti del grandguignolesco, con un Jack Nicholson che puttaneggia, gioca con falli di plastica nei cinema porno e che tira in aria nuvole di cocaina per divertimento personale?


infatti, altra caduta di gusto. Nicholson non aveva un nuovo personaggio...gli hanno ridato lo script di "Eastwick" con un po di Joker di "Batman"...e dire ne "La Promessa" era da oscar...di nuovo.

Grazie al cazzo a me non me lo dici, visto che è sacrosanto che ognuno abbia il suo parere.



Caduta di gusto perchè? Se il personaggio è disegnato così e Nicholson lo rifa per filo e per segno dov'è la caduta di gusto?

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#109 Guest_vegeta_*

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Inviato 01 dicembre 2006 - 20:29





Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Perché non c'è niente da ridere con Mann: ha preso una brutta strada di insostenibile pesantezza.

Ma cosa pretendete da un film che è giocato tutto sulla chiave della rappresentazione ai limiti del grandguignolesco, con un Jack Nicholson che puttaneggia, gioca con falli di plastica nei cinema porno e che tira in aria nuvole di cocaina per divertimento personale?


infatti, altra caduta di gusto. Nicholson non aveva un nuovo personaggio...gli hanno ridato lo script di "Eastwick" con un po di Joker di "Batman"...e dire ne "La Promessa" era da oscar...di nuovo.

Grazie al cazzo a me non me lo dici, visto che è sacrosanto che ognuno abbia il suo parere.



Caduta di gusto perchè? Se il personaggio è disegnato così e Nicholson lo rifa per filo e per segno dov'è la caduta di gusto?


bè, più che di caduta di gusto si tratta di un personaggio stereotipato, più da fumetto da che da film (di Scorsese).
Voglio dire, quando nel cinema tira fuori il fallo di gomma mi sono cascate le braccia...e che è? Il più grande boss della malavita di Boston se ne gira per la città con un fallo vibrante nel cappotto solo per fare uno scherzetto al suo infiltrato?

Hanno calcato troppo la mano con questo personaggio. Anche tutte quelle battute sui "preti pompinari" ecc...che voleva essere? Ah, molti ci hanno letto "la critica alle istituzioni religiose da parte del cattolico Scorsese"....ma perfavore. Sono solo battutine di serie b che fanno sorridere, ma di certo non pensare...
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#110 Guest_Cooper_*

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Inviato 01 dicembre 2006 - 22:26


Grazie al cazzo a me non me lo dici, visto che è sacrosanto che ognuno abbia il suo parere.



Non capisco dove sia il riferimento personale che abbia tanto urtato la tua sensibilità: puoi tranquillamente sostituirlo con un "va da sé", il senso del discorso non cambia.
"The Departed" è sporco, volgare e sopra le righe, "Infernal Affairs" no, e se lo è, lo è in maniera differente.


bè, più che di caduta di gusto si tratta di un personaggio stereotipato, più da fumetto da che da film (di Scorsese).
Voglio dire, quando nel cinema tira fuori il fallo di gomma mi sono cascate le braccia...e che è? Il più grande boss della malavita di Boston se ne gira per la città con un fallo vibrante nel cappotto solo per fare uno scherzetto al suo infiltrato?


Beh, perché no?! Il più grande boss della malavita di Boston può permetterselo. E restare assolutamente credibile.



Sono solo battutine di serie b che fanno sorridere, ma di certo non pensare...


Sconforto.


In extremis: chi ride al cinema quando non è il caso è semplicemente un maleducato, e chi sminuisce lo Scorsese degli ultimi 10 anni dovrebbe rivedersi "Al di là della vita".
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#111 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 01 dicembre 2006 - 22:40






Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Perché non c'è niente da ridere con Mann: ha preso una brutta strada di insostenibile pesantezza.

Ma cosa pretendete da un film che è giocato tutto sulla chiave della rappresentazione ai limiti del grandguignolesco, con un Jack Nicholson che puttaneggia, gioca con falli di plastica nei cinema porno e che tira in aria nuvole di cocaina per divertimento personale?


infatti, altra caduta di gusto. Nicholson non aveva un nuovo personaggio...gli hanno ridato lo script di "Eastwick" con un po di Joker di "Batman"...e dire ne "La Promessa" era da oscar...di nuovo.

Grazie al cazzo a me non me lo dici, visto che è sacrosanto che ognuno abbia il suo parere.



Caduta di gusto perchè? Se il personaggio è disegnato così e Nicholson lo rifa per filo e per segno dov'è la caduta di gusto?


bè, più che di caduta di gusto si tratta di un personaggio stereotipato, più da fumetto da che da film (di Scorsese).
Voglio dire, quando nel cinema tira fuori il fallo di gomma mi sono cascate le braccia...e che è? Il più grande boss della malavita di Boston se ne gira per la città con un fallo vibrante nel cappotto solo per fare uno scherzetto al suo infiltrato?

Hanno calcato troppo la mano con questo personaggio. Anche tutte quelle battute sui "preti pompinari" ecc...che voleva essere? Ah, molti ci hanno letto "la critica alle istituzioni religiose da parte del cattolico Scorsese"....ma perfavore. Sono solo battutine di serie b che fanno sorridere, ma di certo non pensare...


Mi sa che su questo argomento non ce la faccio proprio a portare qualcuno dalla mia parte: non è questione di critica sì-critica no...non è che sia così essenziale un significato sotteso di alto profilo...allora tutto il cast di Quei bravi ragazzi è da buttare per lo stesso motivo, oppure la stessa sorte la dovrebbe avere il magnaccia di Taxi Driver o i protagonisti in toto di Mean Streets...

Il gusto dell'esagerazione c'è sempre stato nei gangster di Scorsese, non ha mai normalizzato il suo modo di fare cinema (e meno male direi)...quindi delle due l'una: o si riconosce ai protagonisti di The Departed lo stesso stile di tutti i loro predecessori o,e non ci sarebbe niente di male, si dice chiaro e tondo "a me il cinema di Scorsese non piace"...
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#112 Debord

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Inviato 01 dicembre 2006 - 23:00

Il gusto dell'esagerazione c'è sempre stato nei gangster di Scorsese, non ha mai normalizzato il suo modo di fare cinema (e meno male direi)...quindi delle due l'una: o si riconosce ai protagonisti di The Departed lo stesso stile di tutti i loro predecessori o,e non ci sarebbe niente di male, si dice chiaro e tondo "a me il cinema di Scorsese non piace"...


Perchè mai? Io adoro lo Scorsese di quegli anni, meno di quello di oggi. Il fatto delle esagerazioni di alcuni caratteri sono con te nel dire che fanno parte dello stile del regista, ma, come sempre, dipende dalla sensibilità con cui vengono inserite nel contesto, in The Departed è tutto molto forzato, nei film "prima maniera" no.
E' la stessa cosa, di cui ho già parlato, della scena della sparatoria finale, inserita in questo film secondo me è fuoriluogo, è semplicemente forzata.
E mica vogliamo mettere la dignità di un De Niro stile Taxi Driver con un Demon (freddino direi) o un Nicholson (esagerato, ormai recita Nicholson che fa la parte di Nicholson con tutti quei tic e quei ghigni) di Departed. Chi l'ha detto che mi devono piacere per forza e che "o tutto o niente"?
io faccio delle distinzioni, c'è uno scorsese che mi piace ed uno no.
Monicelli, per dire, è stato il re della nostra commedia e adoro la sua vecchia produzione, oggi fa film che un bambino di 15 anni li farebbe meglio, imbarazzanti a dir poco.
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#113 Jules

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Inviato 01 dicembre 2006 - 23:04

Ma certo che uno può dire quello che dici tu...io rispondevo alla critica che il personaggio di Nicholson sarebbe di cattivo gusto...e ci credo che è di cattivo gusto, ma che pensiamo che martin non se ne fosse accorto? e poi ribattevo sul fatto che certi caratteri eccessivi non fanno bene al film e a tal proposito ricordavo come i gangster fuori da un contesto "normale" siano per il cinema scorsesiano assolutamente normali...criticare The Departed si può eccome, se no non avremmo nulla da discutere, però bisogna prima ricordarsi di che tipo di autore è Scorsese...
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#114 MisterX

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Inviato 02 dicembre 2006 - 10:47

Ma se il finale, con la sua apparente (o sostanziale, non è questo l'importante) vena farsesca, avesse il preciso scopo di destabilizzare lo spettatore, costringendolo alle reazioni più disparate e spontanee (risa fragorose, disagio imbarazzato, standing ovation, ecc.), per poi far capire a mente freda che il film assume senso, come da sottotitolo, nei personaggi di Damon e Di Caprio, il bene e il male, il male e il bene? Praticamente un film che finisce e si realizza prima della fine, prima dello sciogliersi della matassa della trama, che nulla aggiunge ai pregi della prima parte e lascia insoddisfatto (credo volutamente) chi sperava in una districazione lineare e realistica del filo. Come qualcuno ha già scritto nelle pagine precedenti, il finale può essere visto come l'espressione del concetto "tutti sono peccatori, tutti pagheranno". Il personaggio di Nicholson poi, a mio giudizio, è totalmente secondario, praticamente costretto a gigioneggiare con i suoi cavalli di battaglia espressivi, quindi passibile di critica relativamente alla sua scelta per il cast da parte di Scorsese, non sulla riuscita o meno del film.
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#115 Pierrotelaluna

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Inviato 04 dicembre 2006 - 11:30

A me non pare che Scorsese sia caduto così nel baratro.
Non è stato mica così malaccio negli ultimi anni.
Ditemi cosa c'è di male in "Gangs of New York".
E' straordinario.
E "The Departed" non è male proprio per niente.
Certo anni fa ha fatto altri grandi film, ma mica poteva fermarsi, cioè dire "Ho fatto dei grandi film sulla malavita, adesso mi fermo".
Si va avanti, si fanno altri film, si provano nuove cose, attori diversi.
Peraltro i suoi attori "nuovi", visto che non ha usato De Niro, hanno fatto prove bellissime, a parte Matt Damon.
Pensare a Daniel Day Lewis ad esempio.
Scorsese è sempre Scorsese.
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Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#116 Hypnotherapist

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Inviato 11 dicembre 2006 - 22:36

visto ieri pomeriggio, finalmente un film convincente (e avvicente) di questo regista.

mi ha colpito (positivamente) pure Di Caprio, roba da non crederci.
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#117 Jules

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Inviato 12 dicembre 2006 - 09:39

Va be' non è il primo film convincente (e avvincente) di Scorsese però...
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#118 Homer

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Inviato 13 dicembre 2006 - 14:22

Forse il personggio di Costello non è memorabile, ma secondo me in questo film Nicholson è tornato a recitare alla grande. Basti pensare alle prove fornite negli ultimi anni: su tutti quel filmaccio con la grandissima Diane Keaton (due ottimi attori al servizio di un film del genere).
E'sempre stato un attore sopra le righe, ma lì esagera nel fare il gigione.

Per quanto riguarda il finale di cui tanto si sta parlando in questo topic, devo dire che a me ha lasciato di sasso (ma nel senso positivo del termine): l'ho trovato crudo, diretto, nella sua immediatezza e nella sua concisione. E le reazioni in sala sono state abbastanza diverse (forse quelli nella fila dietro me hanno ridacchiato e poi mi è sembrato di scorgere anche qualche faccia perplessa).


  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#119 Guest_vegeta_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 15:23

Forse il personggio di Costello non è memorabile, ma secondo me in questo film Nicholson è tornato a recitare alla grande. Basti pensare alle prove fornite negli ultimi anni: su tutti quel filmaccio con la grandissima Diane Keaton (due ottimi attori al servizio di un film del genere).
E'sempre stato un attore sopra le righe, ma lì esagera nel fare il gigione.



"Tutto può Succedere". L'ho trovata una buona commedia romantica, garbata e non eccesivamente melensa e con due interpreti favolosi. Nicholson mi è anzi parso molto contenuto. Come nel bellissimo "La Promessa" di Sean Penn.
  • 0

#120 Homer

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Inviato 13 dicembre 2006 - 15:54

Naaa, gigioneggia troppo.
Ripeto: mi è piaciuto molto, quasi sempre nell'ultimo di Scorsese.

Mi sa proprio che ci scappa l'ennesima candidatura quest'anno.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#121 pincopallino

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Inviato 13 dicembre 2006 - 16:03

Mi sono divertito a vedere ??The Departed?, solo che è evidente Scorsese che si è un po?? ??tarantinizzato?; come è stato notato da più d??uno di voi, infatti, il film è decisamente sopra le righe, sia quanto a caratterizzazione dei personaggi e relativa recitazione degli attori, sia quanto a trama improbabile con finale assolutamente pirotecnico: sembrerebbe che, o sono cambiati i gusti degli spettatori e dei registi, influenzati tutti quanti dal Grand Guignol fumettistico che tanto va oggi di moda ad Hollywood, o che l??influenza di ??Reservoir Dogs? e "Pulp Fiction? sul genere ??gangster movie?, ammesso che l??ultima fatica di Scorsese possa annoverarsi in questo genere, sia ormai tale da aver messo radici persino su uno stravenerato maestro del cinema che narra di mafia e crimini.

Il film secondo me è l??ennesimo svolgimento della tesi dell??opposta fortuna di due simili (due ragazzi irlandesi con vocazioni speculari: la testa calda, suo malgrado ligia al dovere, e il freddo calcolatore che tradisce il distintivo), con conclusione circolare, mentre sarebbe stato meglio un finale asimmetrico (Spoiler: io non avrei fatto morire Matt Damon: l??avrei lasciato in vita per segnalare che il marcio alla fine trionfa fine spoiler).
Ripeto, tutto molto divertente, tutto abbastanza improbabile (spoiler e con tutti ??sti cellulari messi in mezzo, nessuno che pensa di fare un controllo sulle chiamate dei vari poliziotti; eppure si capisce abbastanza presto che la talpa è nella polizia! fine spoiler); parte abbondante del divertimento per me è stato il personaggio sopra le righe di Costello, interpretato magnificamente da Jack Nicholson, che non sembrava neanche recitare, tanto era naturalmente calato nella parte. 
   
Dare voti o fare classifiche non è il mio forte: direi che se si considera questo film come un??incursione nel genere ??crimine-pulp?, trattasi di buon prodotto; certo, rispetto gli esordi, ci troviamo di fronte ad un maestro che, più che tracciare una strada propria, segue percorsi altrui. 

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#122 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 13 dicembre 2006 - 16:09

Sì ma rivediti prima Quei bravi ragazzi...noterai che a quel tempo Tarantino era un signor nessuno ancora...eppure Scorsese aveva già mostrato tutte le sue stramberie a proposito di gangster..
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#123 pincopallino

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Inviato 13 dicembre 2006 - 17:07

Sono d??accordo, non voglio dire che Scorsese non sia stato all??avanguardia: intendo dire che, oggi, con The Departed?, mi è sembrato che abbia compiuto un cambiamento di rotta orientato su tendenze già esplorate da altri registi.
??Goodfellas? ha una diversa densità, di situazioni e di caratteri, rispetto a ??The Departed?: è un film meno epidermico, dove le scene d??azione sono più funzionali ad una trama decisamente più complessa, dove la storia, non a caso, si dipana su un periodo temporale più lungo. ??The Departed? mi è sembrato più orientato sulla rapidità delle scene d??azione, sulla violenza continua, suoi personaggi un po?? troppo caratterizzati all??eccesso; con una trama volutamente improbabile e più vicina al fumetto che alla ricostruzione ??storica? di una vicenda. Per questo mi ha ricordato un altro regista che, è vero, era nessuno quando Scorsese era già un maestro, ma  che adesso mi sembra aver influenzato enormemente proprio il maestro. 

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#124 Jules

    Pietra MIliare

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Ecco allora così è un altro discorso: se vogliamo dire che, quasi inconsciamente, Scorsese sia influenzato da Tarantino forse hai ragione...ma d'altronde influenze tarantiniane le hanno subite, che lo confessino oppure o no, diverse decine di registi sparsi in tutto il mondo..
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#125 Homer

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Inviato 06 marzo 2007 - 15:20

Ho letto questa notizia su Internet:
"Martin Scorsese conferma le sue volontà e si è messo a lavoro su un progetto (a piccolo budget per i suoi canoni) ambientato nel Giappone del diciassettesimo secolo: Silence. Dopo questo film, il regista vorrebbe tornare a lavorare con il sodale Leonardo Di Caprio per The rise of Theodor Roosvelt."

  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#126 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 15:55

Per la cronaca. E' stato ufficializzato che andrà in produzione a breve un sequel di "The Departed", con Mark Whalberg e (forse) Robert De Niro.

Scorsese pare, però, che non sarà della partita (per fortuna aggiungerei)
  • 0

#127 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 06 marzo 2007 - 16:03

Per fortuna? E chi vorresti Brett Ratner? Martin Campbell? Doug Liman?
  • 0

#128 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 16:05

Per fortuna? E chi vorresti Brett Ratner? Martin Campbell? Doug Liman?


preferirei non vederci nessuno, e che la finissero qui. Invece già si parla di sequel e prequel...tra un po' fanno pure l'attrazione a disneyland e siamo a posto.
  • 0

#129 satyajit

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Inviato 06 marzo 2007 - 16:07

già è un remake...
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#130 Jules

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Inviato 06 marzo 2007 - 16:07

Su questo posso pure concordare...pensavo fosse una critica alla scelta di Scorsese alla regia nella speranza di trovarci qualcun altro..
  • 0

#131 Homer

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Inviato 06 marzo 2007 - 16:31

Su questo posso pure concordare...pensavo fosse una critica alla scelta di Scorsese alla regia nella speranza di trovarci qualcun altro..


Beh, non è che Scorsese è l'unico regista che possa dirigere un film di questo tipo...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#132 leoel

    pivello

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Inviato 11 marzo 2007 - 18:07

A me è piaciuto...e tanto anche. Io gli do un 8.
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#133 Tom

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Inviato 12 marzo 2007 - 09:20

"Martin Scorsese conferma le sue volontà e si è messo a lavoro su un progetto (a piccolo budget per i suoi canoni) ambientato nel Giappone del diciassettesimo secolo: Silence. Dopo questo film, il regista vorrebbe tornare a lavorare con il sodale Leonardo Di Caprio per The rise of Theodor Roosvelt."


Uhm... l'idea di un film "giapponese" e per di più storico di Scorsese non mi attira un granché, sarà che ho in mente il manierismo finto-cinese di "Kundun"... in quanto al film su Roosvelt: o tira fuori il capolavoro (vedi lo splendido IL VENTO E IL LEONE di un Milius ancora sano di mente) o ne verrà fuori la solita biografia laccata e ambiguamente indecisa (THE AVIATOR 2, praticamente)

Da scorsesiano, un po' frastornato e saturo dal tono sovraccarico dei suoi ultimi film, spererei che il suo cinema "tornasse a quote più normali".
Se comprensibilmente sente di non poterne più di Little Italy, disperazione metropilitana e mafie varie, il mio sogno è che almeno ritorni a dirigere piccoli grandi film come ALICE NON ABITA PIU' QUI... ma forse neanche un genio come Scorsese può più resuscitare quel modo di fare cinema...
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#134 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 12 marzo 2007 - 22:11

Ma guardare un film sforzandosi di non avere nessuna aspettativa proprio no vero? (o anche evitare di vivere nel passato :-*)
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#135 tony3vis

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Inviato 28 marzo 2007 - 20:14

Poco prima di averlo visto al cinema, avevo beccato su sky "Infernal affairs". Per fortuna che c'era Jack Nicholson, capace di rendere esilaranti commedie come "Terapia d'urto", visto che la trama era identica.
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#136 nim

    Roadie

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Inviato 02 aprile 2007 - 21:02

L'ho visto soltanto oggi, per fortuna al cinema visto che a Roma è ancora nelle sale. Bel film, non un capolavoro. Personalmente preferisco lo Scorsese dei film a bugdet limitato, come Fuori Orario o Taxi Driver, e non le sue ultime produzioni, anche se The Aviator lo reputo un buon film. Non mi è mai piaciuto Gangs of NY anche se l'ho rivisto diverse volte, e non sono un fan di Casinò.
The Departed è un buon film.. il suo pregio migliore credo sia quello di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per due ore e mezza praticamente senza soste, grazie ad una sceneggiatura davvero superlativa. Il soggetto del film, invece, cioè l'intreccio di base, mi è sembrato invece a tratti inverosimile. L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. Il personaggio di Di Caprio, molto riuscito, poteva riuscire ancora meglio, se Scorsese avesse rallentato un po' il ritmo e avesse dato in pasto allo spettatore il suo tormento e la sua disperazione, invece solo abbozzate. 
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#137 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 03 aprile 2007 - 21:11

L'ho visto soltanto oggi, per fortuna al cinema visto che a Roma è ancora nelle sale. Bel film, non un capolavoro. Personalmente preferisco lo Scorsese dei film a bugdet limitato, come Fuori Orario o Taxi Driver, e non le sue ultime produzioni, anche se The Aviator lo reputo un buon film. Non mi è mai piaciuto Gangs of NY anche se l'ho rivisto diverse volte, e non sono un fan di Casinò.
The Departed è un buon film.. il suo pregio migliore credo sia quello di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per due ore e mezza praticamente senza soste, grazie ad una sceneggiatura davvero superlativa. Il soggetto del film, invece, cioè l'intreccio di base, mi è sembrato invece a tratti inverosimile. L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. Il personaggio di Di Caprio, molto riuscito, poteva riuscire ancora meglio, se Scorsese avesse rallentato un po' il ritmo e avesse dato in pasto allo spettatore il suo tormento e la sua disperazione, invece solo abbozzate. 


Mi hai tolto un anno di vita
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#138 verdoux

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Inviato 04 aprile 2007 - 10:32

 
L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. 



infatti è un film catartico; infernal affairs è un film psicologico; sono due film completamente diversi; colgo qui l'occasione per dire che departed non è un remake;
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#139 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 11:25

 
L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica.   



infatti è un film catartico; infernal affairs è un film psicologico; sono due film completamente diversi; colgo qui l'occasione per dire che departed non è un remake;


ma dai, sono pressochè identici...le differenze dove starebbero? e cosa vuol dire che un film è catartico?
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#140 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 04 aprile 2007 - 11:37


 
L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica.   



infatti è un film catartico; infernal affairs è un film psicologico; sono due film completamente diversi; colgo qui l'occasione per dire che departed non è un remake;


ma dai, sono pressochè identici...le differenze dove starebbero? e cosa vuol dire che un film è catartico?


SPOILER purificatorio; la mattanza finale, lenta cadenzata, è rituale;
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#141 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 11:49



 
L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica.   



infatti è un film catartico; infernal affairs è un film psicologico; sono due film completamente diversi; colgo qui l'occasione per dire che departed non è un remake;


ma dai, sono pressochè identici...le differenze dove starebbero? e cosa vuol dire che un film è catartico?


purificatorio; la mattanza finale, lenta cadenzata, è rituale;


Mi sembra di leggere una (brutta) recensione di cineforum. E quindi, perchè tutto ciò sarebbe purificatorio?

E la stesse cose (se si eccettua l'esecuzione di Damon alla fine) non succedono pari pari anche in "Infernal Affairs", che a tuo dire è invece un film "psicologico"?

Verdoux, secondo me uscirsene con frasi del tipo "The Departed non è un remake" vuol dire soltanto cercare di attirarsi l'attenzione addosso...
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#142 Homer

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Inviato 04 aprile 2007 - 11:55

SPOILER

Io non so se "la mattanza finale" di The Departed sia purificatoria o cos'altro. A me ha sconvolto, lasciandomi di sasso. Un'accellerata improvvisa, che lascia l'amaro in bocca.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#143 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 04 aprile 2007 - 12:06

Segnaliamo gli spoiler, per favore.
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#144 verdoux

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Inviato 04 aprile 2007 - 12:52

 
E la stesse cose (se si eccettua l'esecuzione di Damon alla fine) non succedono pari pari anche in "Infernal Affairs", che a tuo dire è invece un film "psicologico"?

Verdoux, secondo me uscirsene con frasi del tipo "The Departed non è un remake" vuol dire soltanto cercare di attirarsi l'attenzione addosso...


le "stesse cose" sono sviluppate in maniera diversa; altrimenti spiegami cosa è un remake, si vede che non lo ho capito; fare un film sullo stesso soggetto di un altro film significa fare un remake? la sottile linea rossa è un remake?
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#145 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 13:50

 
E la stesse cose (se si eccettua l'esecuzione di Damon alla fine) non succedono pari pari anche in "Infernal Affairs", che a tuo dire è invece un film "psicologico"?

Verdoux, secondo me uscirsene con frasi del tipo "The Departed non è un remake" vuol dire soltanto cercare di attirarsi l'attenzione addosso...


le "stesse cose" sono sviluppate in maniera diversa; altrimenti spiegami cosa è un remake, si vede che non lo ho capito; fare un film sullo stesso soggetto di un altro film significa fare un remake? la sottile linea rossa è un remake?


Secondo te l'unica cosa che hanno in comune "Infernal Affairs" e "The Departed" è il soggetto? Perchè se è così inizia a venirmi il dubbio che tu abbia visto solo il film di Scorsese...
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#146 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 aprile 2007 - 13:53

Remake è rifare un film precedentemente girato...non è una mera ricopiatura, nè tantomeno l'utilizzo di un semplice soggetto già al centro di precedenti pellicole...anche perchè in questo caso il cinema sarebbe fatto solo di remake..
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#147 nim

    Roadie

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Inviato 05 aprile 2007 - 19:09


L'ho visto soltanto oggi, per fortuna al cinema visto che a Roma è ancora nelle sale. Bel film, non un capolavoro. Personalmente preferisco lo Scorsese dei film a bugdet limitato, come Fuori Orario o Taxi Driver, e non le sue ultime produzioni, anche se The Aviator lo reputo un buon film. Non mi è mai piaciuto Gangs of NY anche se l'ho rivisto diverse volte, e non sono un fan di Casinò.
The Departed è un buon film.. il suo pregio migliore credo sia quello di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per due ore e mezza praticamente senza soste, grazie ad una sceneggiatura davvero superlativa. Il soggetto del film, invece, cioè l'intreccio di base, mi è sembrato invece a tratti inverosimile. L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. Il personaggio di Di Caprio, molto riuscito, poteva riuscire ancora meglio, se Scorsese avesse rallentato un po' il ritmo e avesse dato in pasto allo spettatore il suo tormento e la sua disperazione, invece solo abbozzate. 


Mi hai tolto un anno di vita


Ti dirò di più, non mi è mai piaciuto, e non ho mai capito cosa ci trovassero gli altri in questo film.


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#148 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 07 aprile 2007 - 10:36



L'ho visto soltanto oggi, per fortuna al cinema visto che a Roma è ancora nelle sale. Bel film, non un capolavoro. Personalmente preferisco lo Scorsese dei film a bugdet limitato, come Fuori Orario o Taxi Driver, e non le sue ultime produzioni, anche se The Aviator lo reputo un buon film. Non mi è mai piaciuto Gangs of NY anche se l'ho rivisto diverse volte, e non sono un fan di Casinò.
The Departed è un buon film.. il suo pregio migliore credo sia quello di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per due ore e mezza praticamente senza soste, grazie ad una sceneggiatura davvero superlativa. Il soggetto del film, invece, cioè l'intreccio di base, mi è sembrato invece a tratti inverosimile. L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. Il personaggio di Di Caprio, molto riuscito, poteva riuscire ancora meglio, se Scorsese avesse rallentato un po' il ritmo e avesse dato in pasto allo spettatore il suo tormento e la sua disperazione, invece solo abbozzate. 


Mi hai tolto un anno di vita


Ti dirò di più, non mi è mai piaciuto, e non ho mai capito cosa ci trovassero gli altri in questo film.



Tragedia, ironia, mito, scontro, catarsi. Cioè arte.
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#149 nim

    Roadie

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Inviato 07 aprile 2007 - 12:21




L'ho visto soltanto oggi, per fortuna al cinema visto che a Roma è ancora nelle sale. Bel film, non un capolavoro. Personalmente preferisco lo Scorsese dei film a bugdet limitato, come Fuori Orario o Taxi Driver, e non le sue ultime produzioni, anche se The Aviator lo reputo un buon film. Non mi è mai piaciuto Gangs of NY anche se l'ho rivisto diverse volte, e non sono un fan di Casinò.
The Departed è un buon film.. il suo pregio migliore credo sia quello di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per due ore e mezza praticamente senza soste, grazie ad una sceneggiatura davvero superlativa. Il soggetto del film, invece, cioè l'intreccio di base, mi è sembrato invece a tratti inverosimile. L'altra pecca del film mi è sembrata la sua mancanza di introspezione psicologica. Il personaggio di Di Caprio, molto riuscito, poteva riuscire ancora meglio, se Scorsese avesse rallentato un po' il ritmo e avesse dato in pasto allo spettatore il suo tormento e la sua disperazione, invece solo abbozzate. 


Mi hai tolto un anno di vita


Ti dirò di più, non mi è mai piaciuto, e non ho mai capito cosa ci trovassero gli altri in questo film.



Tragedia, ironia, mito, scontro, catarsi. Cioè arte.


Ho capito.. il fatto è che il cinema ha più di 100 anni e queste "cose" si ritrovano non solo in Casinò, ma in centinaia di altri film. Alcuni possono piacere, altri meno.


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#150 Flight

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Inviato 23 ottobre 2007 - 00:10

riporto su questo thread 'departed' su The Departed solo per manifestare il mio apprezzamento.
Scorsese ritrova la miglior verve, quel certo respiro, l'ispirazione smarrita dal '95 inoltrato.
Contento di non averlo visto al cinema, dato che non tollero mai belate o risate inopportune in sala, lamentate da qualcuno.
Non mi sono sciroppato tutte le 8 pagine del thread anche perchè un pò interdetto, mammano che avanzavo, l'"indovina la citazione" è un giochino sempre esecrabile, tanto quanto psicanalizzare il regista; la realtà è che Scorsese non si cita mai perchè è sempre se stesso, non ha bisogno di ripescarsi, sarebbe il primo a notare la stonatura. E'sempre integrante di quello stile ostile che ha fatto la storia, che ha strappato veli-tabù a Hollywood, tanto quanto Peckinpah e Penn, continua a regnare sovrano su figli e flgliocci. E'un cinema modello, inopportuno dunque rapportarlo a qualche sottoposto. Poi se qualcuno preferisce 'Donnie Brasco' a questo film, faccia pure, ma mi sentirà ridere da casa sua.
Ho trovato Vera Farmiga molto affascinante e ben introdotta nella parte. ;)
La vicenda è intrigante, nodo scorsoio che avvinghia, che senti sempre più premere sul collo sino all'epilogo, agli epiloghi, ove non mancano i colpi di scena.

Il finale-finale non mi ha convinto (l'ho persino previsto e non sono un fulmine), avrei preferito non venisse proprio. Ma non mi ha rovinato la festa, ritorno scoppiettante.
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fabio




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