Vai al contenuto


* * * * - 1 Voti

The Departed di Martin Scorsese


  • Please log in to reply
150 replies to this topic

#51 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15597 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2006 - 15:38

ok, questo non sarà un capolavoro.

Ma io lo reputo l'ultimo "grande" film di Scorsese, l'ultima sua opera davvero personale e memorabile.


Parlavo dell'opinione generale, personalmente sono perfettamente d'accordo con te.
  • 0

#52 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 04 novembre 2006 - 15:50

Ai tempi di RE PER UNA NOTTE Scorsese chiamava nel suo appartamento De Niro e Jerry Lewis per fare dei provini con il super 8 e decidere i dialoghi. Oggi probabilmente prima dell'inizio delle riprese gente come Damon o Nicholson (ma probabilmente lo stesso De Niro, se si parlano ancora) li sente solo attraverso i loro manager e avvocati.


Ho letto un'intervista a DiCaprio.
E ha chiaramente detto che la sera si trovavano in albergo per provare le scene, ad esempio quelle tra lui e Matt Damon. Se vogliamo cercare difetti nell'ultima parte della carriera di Scorsese dobbiamo andare altrove. E comunque in The Departed, tutti offrono una prova quanto meno buona, da DiCaprio a Nicholson (è vero, gigioneggia un pò troppo in alcune scene, ma ragazzi a trovarne di attori così), tranne Matt Damon che è veramente moscietto.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#53 pasquale

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2990 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2006 - 18:53

Bah, se si va in giro e si vanno a leggere le opinioni delle persone, ci si rende conto della rivalutazione dei film di Scorsese.

Il primo caso è proprio Casinò. Ebbene, la critica lo sapete che disse? Buon film ma non un capolavoro. Esattamente quello che avrebbe detto per tutti i suoi film successivi. Dieci anni dopo è unanimemente considerato uno dei più grandi film della storia del cinema.

Kundun, ora ne parlano tutti di una chicca, di un film intimistico ed intenso, piccolo grande capolavoro.

Al di là della vita venne bistrattato in una maniera oscena. Ora ne parlano come uno dei film più significativi degli anni '90, un Taxi Driver 20 anni dopo, e uno dei film più allucinati di sempre.

Gangs Of New York è già in fase di rivalutazione dopo l'uscita di Aviator per la forza innegabile, la carica storica e x il personaggio di Day-Lewis.

The Aviator verrà rivalutato solo dopo la morte di Scorsese, questo lo so, è il classico film che deve essere visto senza pregiudizi, senza aspettative, quindi deve arrivare prima un'altra generazione che scopre da sé Scorsese a poco a poco, non la nostra che lo considera come artista contemporaneo e ne ha seguito tutto il percorso.

Su Departed, la critica invece è stata molto benevola.
  • 0

#54 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 04 novembre 2006 - 19:01


Al di là della vita venne bistrattato in una maniera oscena. Ora ne parlano come uno dei film più significativi degli anni '90, un Taxi Driver 20 anni dopo, e uno dei film più allucinati di sempre.



ma dove? e da chi? Perfino alcuni proverbiali fan sfegatati di Scorsese non se lo sono filato!

E poi "Casinò" è stato accolto si discretamente in patria, ma ricordo con chiarezza che alla sua uscita in Italia fu acclamato (giustamente) come un capolavoro, e più di una persona gridò (giustamente) allo scandalo, quando lo ignorarono agli Oscar.

ps: "Kundun" è uno dei film di Scorsese che mi piace di meno...mi ha lasciato davvero poco.
  • 0

#55 pasquale

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2990 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2006 - 19:33



Al di là della vita venne bistrattato in una maniera oscena. Ora ne parlano come uno dei film più significativi degli anni '90, un Taxi Driver 20 anni dopo, e uno dei film più allucinati di sempre.



ma dove? e da chi? Perfino alcuni proverbiali fan sfegatati di Scorsese non se lo sono filato!

E poi "Casinò" è stato accolto si discretamente in patria, ma ricordo con chiarezza che alla sua uscita in Italia fu acclamato (giustamente) come un capolavoro, e più di una persona gridò (giustamente) allo scandalo, quando lo ignorarono agli Oscar.

ps: "Kundun" è uno dei film di Scorsese che mi piace di meno...mi ha lasciato davvero poco.


Andiamo, vatti a fare un giro e leggi un po' di opinioni, non se lo sono filato allora Al di là della vita, ma adesso davvero ne parlano come di un Taxi Driver degli anni '90, e su. Poi Kundun non è piaciuto a te, ma chi dice che non sia piaciuto a tanti altri. Ho sentito detrattori di Scorsese che lo accusavano di voler fare troppo i kolossal alla Gangs Of New York, e che dicevano "Dovrebbe limitarsi a fare film come Kundun, meno ambiziosi e commerciali, ma più sentiti e intensi".
  • 0

#56 Piranka Kuka Baruka

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 106 Messaggi:

Inviato 06 novembre 2006 - 10:34

Sono assolutamente d'accordo con i commenti di Jules, mi è piaciuto molto.
Un paio di osservazioni:
- Matt Damon non mi è sembrato così cane, anzi, direi quasi una buona recitazione...
- Sulle risate in sala nel finale (sentite anch'io) mi sembra che banalmente possano essere una difesa rispetto all'inaspettata (e forse in effetti un po' grottesca) botta di violenza concentrata: personalmente non ci ho trovato nulla di comico 'in sè', anzi..
  • 0

#57 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5349 Messaggi:

Inviato 06 novembre 2006 - 10:59

Adoro Gangs of New York.
  • 0
Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#58 ubik

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1182 Messaggi:

Inviato 06 novembre 2006 - 11:05

Il problema di questo (ottimo) film è emerso solo all'uscita del cinema, e neanche subito...ero già entrato in auto.
E la bravura di Scorsese, in questo lavoro, sta proprio qui: durante le due ore e mezzo del film intuisci che c'è un problema, ma non ci fai caso, tale è la padronanza di Martin nel gestire il ritmo della storia allo scopo di tenere sempre costante la tensione (fin troppo, non ti aspetteresti mai che uno Scorsese, per generare suspence, ricorra ad un mezzuccio quale quello di far scrivere alla psicologa il nome di Costigan sulla busta da lui consegnatale, perdio!).
Il problema, comunque, è che la storia proprio non sta in piedi. Ma proprio l'impianto di fondo:
tutto 'sto ambaradan, FBI, squadre speciali, caterve di uomini, perfino un infiltrato...per che cosa? Per un piccolo boss che passa il tempo fra i pub, con una manciata di uomini e nient'altro? Tutto 'sta perdita di tempo per una simile mezza tacca?
No, c'è uno squilibrio infinito fra i due poli drammaturgici che l'istrionismo di Nicholson non basta certo a colmare; c'è l'idea che i due capi di Di Caprio giochino come il gatto col topolino, cincischino mesi e mesi per niente (non che anche Costello non la tiri in lungo con Costigan, ma lì potrebbero esserci sottese delle motivazioni psicologiche).
Insomma, Scorsese sceglie di non indagare i suoi personaggi, e sta bene. Lo stesso personaggio di Costigan, il più approfondito, quanto a spessore sfigura perfino nel paragone con un Donnie Brasco ma, ripeto, sta bene: è tutto al servizio della storia, come detto da Vegeta.
O meglio: tutto è al servizio della tensione che la storia genera negli spettatori, di quella tensione claustrofobica a cui è affidato il compito di farci entrare in empatia coi personaggi.
Però la psicologa no. Non per la resa del personaggio (men che abbozzato,  ma non importa), ma piuttosto per la sua funzione narrativa, che è improbabile e ridicola.
Perchè una vaga verosimiglianza di fondo avrebbe fatto di questo ottimo film, un grande film (che comunque non sarebbe stato al livello dei capolavori di Scorsese. Non serve dirlo, eh).
Verosimiglianza che invece c'è nella resa dei contesti. La villetta, modesta, del capitano, e la casa, modesta della psicologa, a confronto con gli appartamenti di Damon e di Costello;  ma anche gli innumerevoli dettagli sugli irlandesi (da rivedere il film, per apprezzarli meglio).
Anche così siamo comunque spanne sopra "Collateral", per citare un altro film d'autore viziato da un'assurdità narrativa di fondo. Solo che lì l'elemento inverosimile guastava la fruizione del film, certamente dalla metà in poi. Qui invece, l'ho messo bene a fuoco solo quando stavo ormai infilandomi in macchina (considerazione che dà la misura dell'estrema soggettività del mio parere).
Ma poi, subito dopo, mentre accendevo i fari, mi è venuto un desiderio irrefrenabile di rivedermi Mean Streets.

ps: domanda! E' un interrogativo che mi tormenta, davvero.
Vedendo una scena ho avuto un déjà vu: sono sicuro che sia presa pari pari da un altro film, sicuramente non recente, probabilmente bianco e nero, forse con irlandesi. Stanotte ho rivisto nella mente un pò di vecchi classici gangster, ma senza successo. La scena:
SPOILER





Dopo lo scontro a fuoco fra coi poliziotti, gli uomini di Costello sono ritornati alla base. Uno di loro, moribondo, chiama Di Caprio e gli rivela di aver scoperto che lui è la talpa, e che non l'ha detto perchè...e muore.

Dove, dove è già successo questo?!
FINE SPOILER
  • 0

#59 Guest_Lukas_*

  • Guests

Inviato 06 novembre 2006 - 17:10


SPOILER

Dopo lo scontro a fuoco fra coi poliziotti, gli uomini di Costello sono ritornati alla base. Uno di loro, moribondo, chiama Di Caprio e gli rivela di aver scoperto che lui è la talpa, e che non l'ha detto perchè...e muore.

Dove, dove è già successo questo?!
FINE SPOILER


Beh, in quasi tutti i film drammatici per incrementare la suspance  ;D. Alla Beautiful insomma: Eric j. devi sapere che tuo padre non è Ridge ma bensì...arrivederci al prossimo episodio  ;D. Ã? un espediente così comune che troveresti analogie in parecchi film.
  • 0

#60 ubik

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1182 Messaggi:

Inviato 06 novembre 2006 - 17:22

no, no, qui la situazione era identica...devo scrivere a Martin.
E comunque ti ricordo di scrivere "spoiler", metti che non mi fossi ancora visto quelle puntate di Beautiful!  : :D
  • 0

#61 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17644 Messaggi:

Inviato 07 novembre 2006 - 00:14

Ma vogliamo parlare di quel Folk/Celtic/Punk (o chiamatelo come cavolo vi pare..) dei Dropkick Murphys???

Canzone pazzesca e adattissima nella scena del film in cui e'!!! "I'm Shipping Up To Boston" si chiama..davvero mitica..eheheh! :D
  • 0

#62 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 07 novembre 2006 - 10:25

Ma vogliamo parlare di quel Folk/Celtic/Punk (o chiamatelo come cavolo vi pare..) dei Dropkick Murphys???

Canzone pazzesca e adattissima nella scena del film in cui e'!!! "I'm Shipping Up To Boston" si chiama..davvero mitica..eheheh! :D


un pezzo favoloso! l'acquisto della colonna sonora è indispensabile solo per quello....! Peccato che nel cd manchino Gimme Shelter degli Stones e Well Well Well di John Lennon.
  • 0

#63 Brainiac's Son

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1370 Messaggi:

Inviato 09 novembre 2006 - 22:45

Torno ora dal cinema... Prima di leggere qualsiasi commento e roba varia e postare una qualsiasi riflessione sul film, dico solo una cosa...

Che sceneggiatura, signori miei, che sceneggiatura!!!
Ma anche il film a cui "The Departed" è ispirato è scritto così? :o
  • 0

#64 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 09 novembre 2006 - 23:15

Sì, nonostante mi sia già prodigato in vergognosi elogi per il film di Scorsese Infernal Affairs rimane irrangiungibile..
  • 0

#65 Guest_Oyuki_*

  • Guests

Inviato 09 novembre 2006 - 23:19

Per chi fosse interessato, avviso che questo mese, su sky, sono in programmazione Infernal Affairs, Infernal Affairs II e Infernal Affairs III.
  • 0

#66 Guest_Cooper_*

  • Guests

Inviato 09 novembre 2006 - 23:50

Torno ora dal cinema... Prima di leggere qualsiasi commento e roba varia e postare una qualsiasi riflessione sul film, dico solo una cosa...

Che sceneggiatura, signori miei, che sceneggiatura!!!
Ma anche il film a cui "The Departed" è ispirato è scritto così? :o


Sì e no: più sì che no.
  • 0

#67 Brainiac's Son

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1370 Messaggi:

Inviato 09 novembre 2006 - 23:54

la scelta paracula di Matt Damon..ma che attore è quello? Gomma pura, mi diceva una mia amica che c'ha pure le spalle anteposte. Anteposte cazzo! sembra Big Jim!

Quando è risaputo che, se hai le spalle anteposte, non sarai mai un buon attore... :P
Ho un po' l'impressione che, a forza di dire "Eh no, ma Di Caprio è anche un bravo attore, mica solo un bellone" e il corollario "Se proprio volete un bellone che non sa recitare prendetevela con Matt Damon", ormai in voga da qualche annetto (e di cui le discussioni su "The Departed" sono sintesi, summa e duello finale), stia portando a un buffo risultato. Diffusa è ormai l'opinione che Di Caprio sia un buono/buonissimo attore, fin quasi a una certa ondata di sopravvalutazione, forse inconscia scusa e inevitabile inerzia dopo le ingiuste "legnate" patite da pubblico e critica in passato.
Il povero Matt Damon, invece, subisce ora quello che ha subito Di Caprio prima (e tanti altri belli prima di loro, da Marilyn a Tom Cruise, non un fenomeno ma a mio avviso molto sottovalutato attore "tradizionale" in tempo di attori di grande temperamento). Damon ha occupato il posto del bello ma cane tanto caro al cuore di tutti i cinefili cinofili di ogni tempo. Il suo torto è quell'accoppiata faccia/fisico da all American boy, il sorriso a trentadiue denti, l'aria da bravo ragazzo che piace alle mamme, forse anche più che alle figlie. Che importa se poi dà grandi prove di sé? E lo fa sia in filmoni fin troppo hollywoodiani ("Il talento di Mr. Ripley", un film salvato dai suoi attori) come in splendide produzioni indipendenti che tanto gli devono come "Gerry"? Chi dice che Damon in questo film è moscetto non dice perché. Ho paura che non abbia chiaramente distinto tra attore e personaggio. Fra la prova d'attore facile da giudicare perché giocata sul mettere (Di Caprio e, ça va sans dire, il diabolico Jack) e quella più sottile (non per questo ontologicamente migliore) giocata sul levare, per definizione meno appariscente. Ragazzi, non dimentichiamoci che il personaggio di Sullivan è quello di un tipo perfettamente inquadrato e di talento, il bravo ragazzo che tutte le donne vorrebbero per fidanzato e tutti gli uomini in squadra a calcetto.



E' un film su dei gangster irlandesi. Sembpre di criminalità organizzata si tratta. Che cambia? Poco o nulla. Non mi pare che i metodi della banda di Nicholson si discostassero molto da quelli di De Niro in "GodFellas".
Inutili poi gli "aggiornamenti" al presente: i chip contrabbandati ai cinesi.

In che senso "su dei gangster irlandesi"? E' solo di questo che il film parla? Ed è importante che siano irlandesi? Mica ho capito...
E in che senso gli aggiornamenti sono inutili? Per me, semmai, c'è da chiedersi se il governo cinese davvero possa agire con metodologie da gangster (secondo me i cinesi pagano tranquilli tranquilli, e se li freghi ti distruggono fino alla quinta generazione, e nessuno oserebbe mai neanche provarci). Una delle due piccole pecche di quel po' po' di sceneggiatura.



Un po' fastidioso l'uso ossessivo del telefonino.

Dici? Pensa che io, tempo fa, volevo aprire un thread sull'incapacità del cinema (soprattutto hollywoodiano) di accogliere la Rivoluzione Telefonino. Per molti anni, infatti, gli sceneggiatori si sono trovati in grossa difficoltà non solo nell'includere un elemento onnipresente e onnipotente come il telefonino nei film, ma anche (se non soprattutto) nel far sì che certe scene "classiche" continuassero ad essere credibili nonostante l'esistenza del telefonino. Si è assistito così a ambientazioni spostate ai primi anni '90, a eventi che fatalmente accadono sempre dove non c'è campo (già, ma oggi dov'è che non c'è campo?), a batterie scariche, a telefoni spenti... Ma il telefonino è restato a lungo un pericoloso UFO, nella galassia del cinema.
Questo film, invece, non solo non lo teme ma ne fa un fondamento e un mezzo indispensabile al dipanarsi della storia. Complimenti, tanto di cappello a quella che per me è una delle più spettacolari prove di forza (del cervello) che abbia visto al cinema negli ultimi anni.


provate a immaginare la carriera di un regista come un percorso, e non come una cosa stantia e piatta fossilizzata sempre sulla stessa versione della vita

Beh, di solito mi trovo d'accordo con quello che scrivi (ma sei il "vecchio" Atlas? se sì, torna a fare quegli splendidi interventi sul wrestling! se mi dici di sì, te lo apro io il thread! ti prego, mi mancano! :'(), ma stavolta proprio no. Per me, sia il voler vedere la carriera di un regista come un percorso sia come una lunga variazione su un tema (e una mentalità) costante sono due pericolosi sbandamenti della critica. Il discorso da fare sarebbe lunghissimo, però intanto dico che è difficile (e forse un po' pretenzioso, anche) dare una forma ex post a quello che non è mai un percorso pianificato...


Intanto posto 'sta roba, va', ché se poi mi va via la luce... ;)
  • 0

#68 Brainiac's Son

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1370 Messaggi:

Inviato 10 novembre 2006 - 11:24

Seconda e ultima parte (no, non ci sono stato su tutta la notte!!! :D)

questo giochetto di un'ora e mezza

Ah, ecco perché non ti è piaciuto!!! Debord, devo avvisarti: la versione che hanno proiettato in quel cinema è stata decurtata di un'ora. Ti hanno fregato!



ATTENZIONE SPOILER

Quando il Di Caprio scende con l'ascensore con Demon ammanettato, siamo quasi alla fine, e appena uscito viene ammazzato dal nero che poi viene ammazzato dall'altro infiltrato che a sua volta verrà ammazzato da Demon in una catena ridicola.
Beh, qui ti giuro che mezza platea ha riso, e non poteva essere altrimenti su! in un contesto diverso, magari in un film d'azione orientale una "serie" del genere ci sta tutta, ma in "questo" film è fuori luogo, e fa decisamente ridere.

Ma perché sarebbe ridicola, esattamente? E poi, soprattutto, perché in un film orientale ci starebe e in uno occidentale no? Cosa vuol dire?


l'ho visto ieri sera...all'inizio mi è piaciuto:ben fatto,belle inquadrature,musiche azzeccate(bellissime le scene con comfortably numb)...poi pero'(SPOILER:a partire da quando il capitano cade dal tetto e muoire /SPOILER) il tutto comincia a perdere di poesia e a diventare a tratti-soprattutto nelle scene finali-banale e scontato.

Ma sono il solo ad aver pensato che la scelta di "Comfortably Numb" fosse un pessimo scivolone e che su quella scena ci stesse malissimo? Mi ha realmente irritato, devo essere sincero. Tanto più che un pezzo così conosciuto, anche se non nella sua versione originale, mal si presta a fare la colonna sonora. Ci sono delle eccezioni, ma spesso si riscontrano quando il brano famoso viene utilizzato con un preciso significato. Non è questo il caso, e una "Comfortably Numb" gettata là mi sembra, al massimo, un momento di scarsa fantasia nella scelta della colonna sonora.
Per la seconda parte del post, cito questo intervento come esempio, perché ce ne sono altri. Mi potete spiegare dove stanno la scontatezza (categoria fumosissima) del finale e la sua banalità? Abbiamo colpi di scena, almeno un controfinale, un labirinto che sembra non riservare mai uscite e mi parlate di banalità. Però senza entrare nel merito. Fermo restando che non mi sembra che i vecchi film di John Woo o Tsui Hark godessero di queste geniali impalcature della trama... Eppure riuscivano ad essere pure capolavori, talvolta. Quindi vi chiedo due cose: perché la parte finale è banale, e perché questo è negativo. Ah, non dimenticate le scrittine "SPOILER", non facciamo arrabbiare Oyuki (che ha tutta la mia solidarietà!).


Perde molto quando ci sono di mezzo sparatorie, inseguimenti e uccisioni, diventa uno dei tanti film di genere.

Sai che dissento? Le scene d'azione di "The Departed", infatti, brillano per una crudezza e un'asciuttezza tutta loro. Difficile parlare di stile vero e proprio, ma quasi quasi...

C'E' QUALCHE SPOILER DI MEDIA IMPORTANZA (per me Brainiac, potete leggere lo stesso, ma è meglio avvisarvi! :))


Le scene di violenza di questo film possiamo dividerle in due gruppi: le due sparatorie e le altre, ossia quelle (quella) "di azione" e quelle che di azioni non ne prevedono più di una per ogni soggetto coinvolto (magari due, se conta anche morire). Le "monoazione" sono scorsesiane nella resa, pur divenendo, rispetto lo scorsese che conosciamo tutti, ancora più secche, ancora più improvvise e realistiche. Questa, nel 2006, è un ottima scelta: il pubblico scafato di oggi nota queste differenze. E questo mi porta a considerare le sparatorie, fra le scene più caratterizzate di questo film. Qui si vede il regista, che per il resto si mette un po' in disparte e molto al servizio della storia (secondo me giustamente). Oggi la scena d'azione è difficile da rendere interessante o coinvolgente perché abbiamo visto un po' tutto. C'è l'iperbolizzazione e astrazione delle meravigliose coreografie orientali (queste sì non importabili in un contesto "occidentale"), c'è il gioco di sottrazione à la Kitano, c'è quel il meticciato mutato Hong Kong / USA di "Matrix", c'è l'azione "classica" di western e gangster-movie statunitensi. Quest'ultima, forse una delle poche vie all'azione realmente praticabili in un film prodotto da una major a stelle e strisce, ha conosciuto in questi anni una reale crisi dovuta principalmente al fatto che scene di questo tipo ne abbiamo viste tutti un bel po'. Le soluzioni adottate sono state due, una più scontata e una che potremo definire "autoriale". La prima è stata l'accumulo: più esplosioni, più pallottole, più casino, più di tutto. Onestamente, lascia un po' il tempo che prova. I registi di livello, invece, hanno cercato nuove vie dalla forte connotazione personale (per questo ho parlato di "autorialità" tra virgolette). E anche Scorsese, nella scena della sparatoria con Costello coinvolto, ha pensato a soluzioni abbastanza inusuali, che rendono una scena del genere - se non bella - almeno interessante. Lo stile si era già visto un po' in "Gangs of New York". Movimenti di macchina abbastanza contenuti e asciutti (confrontare con lo sbrodolio de "Il gladiatore" di Scott, un altro che ha provato una via personale alla scena d'azione ma lui sì con scarsi risultati), rapidissimi ricorsi all'accostamento rallentamento/accelerazione della pellicola, sequenze che non durano mai un secondo di più di quanto serva per mostrare il compiersi dell'azione, non le sue conseguenze. Il massimo dell'asciuttezza, una seccheza ed essenzialità che si nota anche nei movimenti degli attori e degli stunt, limitati al minimo essenziale.
Il risultato è non solo buono, a mio avviso, ma anche e soprattutto ammirevole per tutto il lavoro di riflessone che c'è a monte, e che si nota tutto.
Paradossalmente, oggi, se si vuole farne di efficaci, le scene di azione sono fra le più pensate di un film.
  • 0

#69 ubik

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1182 Messaggi:

Inviato 10 novembre 2006 - 20:35

E in che senso gli aggiornamenti sono inutili? Per me, semmai, c'è da chiedersi se il governo cinese davvero possa agire con metodologie da gangster (secondo me i cinesi pagano tranquilli tranquilli, e se li freghi ti distruggono fino alla quinta generazione, e nessuno oserebbe mai neanche provarci). Una delle due piccole pecche di quel po' po' di sceneggiatura.

secondo me sarebbe stato molto più plausibile se fossero stati i cinesi a vendere i chip agli americani  ;)
Ma il fatto che la trama sia zeppa di aspetti innaturali, non fa che accrescere la mia stima per la regia di Scorsese che, coinvolgendomi senza tregua, mi ha impedito di farci caso (almeno, io sono convinto che, se fosse stato un regista meno dotato a fare questo remake, il soggetto e la sceneggiatura, seppure brillanti, si sarebbero accartocciati su loro stessi).

Di Caprio è bravo, quasi sempre convincente (quasi, nelle esplosioni di violenza non mi convince pienamente); Damon è obbiettivamente inespressivo, non è questione di mode della critica; Nicholson, lungi dal rifare Joker, è bravissimo.

ps: visone del film consigliata agli estimatori di Paul Rudolph (l'architetto, no il chitarrista)

  • 0

#70 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 10 novembre 2006 - 20:42


E in che senso gli aggiornamenti sono inutili? Per me, semmai, c'è da chiedersi se il governo cinese davvero possa agire con metodologie da gangster (secondo me i cinesi pagano tranquilli tranquilli, e se li freghi ti distruggono fino alla quinta generazione, e nessuno oserebbe mai neanche provarci). Una delle due piccole pecche di quel po' po' di sceneggiatura.

secondo me sarebbe stato molto più plausibile se fossero stati i cinesi a vendere i chip agli americani  ;)
Ma il fatto che la trama sia zeppa di aspetti innaturali, non fa che accrescere la mia stima per la regia di Scorsese che, coinvolgendomi senza tregua, mi ha impedito di farci caso (almeno, io sono convinto che, se fosse stato un regista meno dotato a fare questo remake, il soggetto e la sceneggiatura, seppure brillanti, si sarebbero accartocciati su loro stessi).

Di Caprio è bravo, quasi sempre convincente (quasi, nelle esplosioni di violenza non mi convince pienamente); Damon è obbiettivamente inespressivo, non è questione di mode della critica; Nicholson, lungi dal rifare Joker, è bravissimo.

ps: visone del film consigliata agli estimatori di Paul Rudolph (l'architetto, no il chitarrista)


quoto su Damon: ha sempre quell'espressione in tutti i film. In "The Boune Supremacy", in "Ocean's Eleven", in "Gerry", in "Syriana"....sempre quella faccia. Sarà pure bravo a scegliersi i copioni, ma per il resto...

Nicholson gigioneggia un po' troppo per i miei gusti...lo preferisco quando morde il freno in film come "La Promessa" o "Qualcosa è cambiato".
  • 0

#71 Piranka Kuka Baruka

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 106 Messaggi:

Inviato 10 novembre 2006 - 20:55

Dici? Pensa che io, tempo fa, volevo aprire un thread sull'incapacità del cinema (soprattutto hollywoodiano) di accogliere la Rivoluzione Telefonino. Per molti anni, infatti, gli sceneggiatori si sono trovati in grossa difficoltà non solo nell'includere un elemento onnipresente e onnipotente come il telefonino nei film, ma anche (se non soprattutto) nel far sì che certe scene "classiche" continuassero ad essere credibili nonostante l'esistenza del telefonino. Si è assistito così a ambientazioni spostate ai primi anni '90, a eventi che fatalmente accadono sempre dove non c'è campo (già, ma oggi dov'è che non c'è campo?), a batterie scariche, a telefoni spenti... Ma il telefonino è restato a lungo un pericoloso UFO, nella galassia del cinema.
Questo film, invece, non solo non lo teme ma ne fa un fondamento e un mezzo indispensabile al dipanarsi della storia. Complimenti, tanto di cappello a quella che per me è una delle più spettacolari prove di forza (del cervello) che abbia visto al cinema negli ultimi anni.


Appproposito...



SPOILER
Ma quando Di Caprio usa piuttosto spudoratamente il telefonino in macchina insieme a Nicholson per mandare SMS spia, non è poco credibile? Nicholson non si accorge? dopo tutto uno è rosso e l'altro è bianco...

  • 0

#72 Brucaliffa

    mainstream Star

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2602 Messaggi:

Inviato 14 novembre 2006 - 10:37

L'ho visto ieri sera, mi è piaciuto molto. Sono contenta di aver avuto la curiosità di vederlo perché gli ultimi di Scorsese non li ho neanche visti. 
Per prima cosa apprezzo molto il coraggio di fare un film poliziesco, pienamente di genere, che racconta con gusto la classica storia di sbirri infiltrati e sbirri corrotti. Grazie all'onestà delle intenzioni il film riesce a tenere davvero col fiato sospeso, in balia del ritmo della narrazione per ben due ore e mezza. A parte questo, io ho sentito per tutto il film anche una forte tensione morale, una forte sensazione di ansia e di  sfiducia che non era semplicemente dovuta ai colpi di scena della sceneggiatura, ma piuttosto a un senso di giustizia più profondo di cui il film denuncia chiaramente l'assenza. Di Caprio è già stato elogiato, e concordo sulla sua bravura - per me ha sempre dimostrato di essere un bravo attore più che un sex symbol - ma anche Matt Damon mi è sembrato perfetto nella parte. Un uomo mediocre, ma che grazie al potere che gli viene riconosciuto si trova al di sopra di ogni sospetto e nella posizione di ottenere quasi tutte le informazioni che gli servono per portare avanti il suo gioco sporco. Deve fare pochissimi sforzi per continuare a poroteggere quelli che dovrebbero essere suoi nemici, non senza essere scoperto, ma addirittura senza venire neanche messo in dubbio nella sua credibilità. E non gli serve nessuna qualità per fare questo gioco, gli basta il potere che gli altri gli hanno riconosciuto. Nella sua mediocrità il personaggio così come viene interpretato da Matt Damon mi è sembrato un ritratto perfetto delle figure ombrose e poco carismatiche che rappresentano il potere ai giorni nostri.
SEMI-SPOILER
In questo film i momenti che tengono accesa la fiducia per me si riducono a quando le notizie riservate continuano a sfuggire alle mani sbagliate, malgrado queste mani siano potenti e insospettabili, vale a dire ai pochi momenti in cui sembra che almeno le regole riescano a frenare l'esercizio della corruzione. Questo film mi ha fatto riflettere anche sull'importanza delle regole, perché la stessa regola ferrea che garantisce la segretezza sull'identità degli infiltrati, che inizialmente fa temere per la sicurezza dell'infiltrato, poi diventa invece la sua unica garanzia di protezione. Le regole sono l'unico punto fermo del film, nel bene e nel male, a differenza delle persone, mortali, corruttibili e pericolose, sono l'unica affidabile garanzia di giustizia. Infatti i buoni di questo film non sembrano ontologicamente buoni, e neanche infallibili - basti pensare al trattamento che all'inizio riservano a Di Caprio, sbagliando di grosso dal punto di vista umano sia con lui che con Matt Damon - ma semplicemente fiduciosi nelle regole e nell'etica del proprio mestiere.
  • 0
Better Call Saul!

#73 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 15 novembre 2006 - 23:15

ho infine visto Infernal Affairs, e vorrei dire la mia...

SPOILER

Il grande successo giapponese che sarà alla base del remake di Scorsese "The Departed" è un noir freddo e hi tech (chi si è lamentato dell'eccessiva presenza del cellulare nel rifacimento dovrebbe vedersi questo) senza dubbio avvincente e spettacolare, ma che sconta tuttavia delle carenze di sceneggiatura.
Se il film di Scorsese dilata a dismisura i tempi (tant'è che dura quasi un'ora in più dell'originale di Andrew Lau) qui tutto scorre con fin troppa velocità, al punto che il meccanismo narrativo, pieno di colpi di scena (anche se manca il finale giustizialista del remake, prevedibilmente) trascina con sè anche psicologie dei personaggi e coinvolgimento dello spettatore.
Entrambi i film non sono dei capolavori: trattasi di due buoni film di genere senza dubbio, ma nel confronto ne esce vincitore (a sorpresa) il remake, più sanguigno ed emozionante.
Altre differenze: in "The Departed" viene dato più spazio al boss della mala interpretato da Nicholson, mentre in "Infernal Affairs" il padrino Sam ha un ruolo "minore", e viceversa il poliziotto buono Martin Sheen ha meno spazio rispetto all'ispettore Wong del film originale, in cui vengono inoltre concesse più parentesi sul rapporto padre-figlio tra l'infiltrato nelle triadi e il suo capo.
I personaggi femminili: in "Infernal Affairs" sono due, la donna di Lau e la psicologa, in "The Departed" sono stati uniti.
Scorsese, inoltre, pone l'accento sulla comune impotenza di Damon e Nicholson, sulla loro impossibilità di avere un discendente, e questo a mio parere è un punto a vantaggio del remake.
  • 0

#74 Guest_materasso-divino_*

  • Guests

Inviato 16 novembre 2006 - 00:57

Gran filmone scorsesiano DOC 100%.
Meno male che certi registi di razza non gettano mai la spugna e in un'industria cinematografica carente e mai tanto poco ricca d qualità ci regalino ancora perlone (Gangs of New York), perle (Departed) e perline(Aviator).
A caldo perchè mi è piaciuto, un commento a poi.(ah sinceramente non ci speravo che un poliziesco riuscisse ancora ad appassionarmi dopo quella ciofeca di Miami Vice e la mezza delusione d Black Dahlia[anche s ea dir la verità dovrei rivederlo perchè non sono ancora arrivato ad una conclusione sul film])
Deaparted mi ha tenuto col fiato sospeso per tutta la durata delo svolgimento. La trama non originalissima è comunque tenuta in piedi dallo svolgersi complesso es ambiguo dell'intreccio e da recitazioni eccellenti. Mi spiace per Jack "torrance" Nicholson ma la vera "superstar" del film è Di Caprio.

SPOILER
Il film incomicia in stile "Goodfellas". Narrazione rapida, serrata,Le improvvise esplosioni di violenza tipiche del cinema scorsesiano. Ricordo il bagno di sangue finale di Taxi Driver. Il finale di Departed rimanda alle Iene tarantiniano. Surreale e volutamente grottesco. Io l'ho percepito in questo modo.
Vorrei chiedere solamente due cose che non ho chiare della trama. 1)Forse mi è sfuggito qualcosa...ma la busta che Leo da alla psicologa che cazzo di fine fa? Mi sembra sparisca quindi un elemento inutile ai fini della trama.
2) Il fatto che Nicholson vendesse i suoi infiltrati all'FBI...era vero o no?
perchè se no non si capisce e se sì idem. ma se li vendeva per davvero non mi pare venga chiarito il motivo.

Giudizio complessivo: 7,5/10
  • 0

#75 ubik

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1182 Messaggi:

Inviato 16 novembre 2006 - 01:58

SPOILER

1)Forse mi è sfuggito qualcosa...ma la busta che Leo da alla psicologa che cazzo di fine fa? Mi sembra sparisca quindi un elemento inutile ai fini della trama.
2) Il fatto che Nicholson vendesse i suoi infiltrati all'FBI...era vero o no?
perchè se no non si capisce e se sì idem. ma se li vendeva per davvero non mi pare venga chiarito il motivo.


1)E' certo che la psicologa giustifichi finalmente la propria presenza sullo schermo inoltrando quella busta a Dignam.
Perchè Di Caprio non si è subito rivolto al poliziotto, che avrebbe potuto peraltro testimoniare a suo favore? Perchè Di Caprio doveva compiere in prima persona quell'arresto disperato: per appropriarsi di un'identità doveva necessariamente agire di testa propria sottraendosi definitivamente a quella corrente di azioni amorali e casuali che trascinava tutto e tutti.
2)Almeno nel remake, non se ne avrà mai la certezza, e potrebbe essere valida la versione fornita dallo stesso Costello in punto di morte (certo che sarebbe poco plausibile che il capo venda i suoi sottoposti: di solito si utilizzano i pesci piccoli per arrivare a quelli grossi, non viceversa!). Ma alla fine conta che ciò è quello di cui si convince Damon, che probabilmente non cercava altro che un pretesto per eliminare il "padre", non avendo il coraggio di assumersene la responsabilità. Lo  tradisce per un'informazione, dubbia, arrivata fino a lui in modo rocambolesco, trascinato da quella corrente amorale e casuale da cui tenta di fuggire il solo Di Caprio.

  • 0

#76 Guest_materasso-divino_*

  • Guests

Inviato 16 novembre 2006 - 12:38

Approfitto della tua pazienza ubik ;D

ULTRAMEGA SPOILER

Eppure la questione rimane poco chiara.
Anche perchè Costello in punto di morte sostiene non sia vero.
Tuttavia caspiterina, la scintilla che fa scattare il bagno di sangue dell'ascensore è proprio la convinzione che Frank vendesse i suoi infiltrati all'FBI. E quell'infiltratello del poliziotto ne era al corrente mentre Damon che si era infiltrato ai piani alti no.
Dovrei rivederlo, ma comunque non capisco che necessità aveva costello di fare ciò.
Anche perchè così non si parava comunque il culo dall'FBI che cercava di incastrarlo in tutti i modi. O forse c'erano altri poliziotti corrotti, magari proprio Baldwin. Mentre se non lo faceva la voce che circolava da dove era partita?
Boh...a ripensarci mi pare un buco enorme nella trama.
  • 0

#77 ubik

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1182 Messaggi:

Inviato 16 novembre 2006 - 15:18

ma infatti questo è uno dei molti elementi deboli, dal punto di vista della trama, ma è efficace e funzionale dal punto di vista del messaggio: i personaggi, amorali,  tendono ad agire quasi per caso, seguendo istintivamente delle motivazioni deboli, per non dire cazzonesche (almeno, io la vedo così, non mi pare che abbiano un proprio codice interno di regole).
  • 0

#78 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 16 novembre 2006 - 18:18

dopo quella ciofeca di Miami Vice


Non centra assolutamente nulla, sono completamente off-topic ma non è possibile dare della ciofeca ad un film come Miami Vice. Scusate la parentesi, ma non ho avuto la forza di esimermi dal commento!
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#79 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 16 novembre 2006 - 18:40


dopo quella ciofeca di Miami Vice


Non centra assolutamente nulla, sono completamente off-topic ma non è possibile dare della ciofeca ad un film come Miami Vice. Scusate la parentesi, ma non ho avuto la forza di esimermi dal commento!


ma direi che è un OT legittimo ;D....e che "Miami Vice" è diverse spanne sopra a "The Departed"....

comunque de gustibus
  • 0

#80 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 16 novembre 2006 - 19:23



dopo quella ciofeca di Miami Vice


Non centra assolutamente nulla, sono completamente off-topic ma non è possibile dare della ciofeca ad un film come Miami Vice. Scusate la parentesi, ma non ho avuto la forza di esimermi dal commento!


ma direi che è un OT legittimo ;D....e che "Miami Vice" è diverse spanne sopra a "The Departed"....

comunque de gustibus


Non lo so, personalmente credo che siano due dei migliori film visti fino ad ora in questo inizio di stagione. Mann e Scorsese sono comunque due registi abbastanza diversi tra di loro.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#81 pasquale

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2990 Messaggi:

Inviato 16 novembre 2006 - 19:23



dopo quella ciofeca di Miami Vice


Non centra assolutamente nulla, sono completamente off-topic ma non è possibile dare della ciofeca ad un film come Miami Vice. Scusate la parentesi, ma non ho avuto la forza di esimermi dal commento!


ma direi che è un OT legittimo ;D....e che "Miami Vice" è diverse spanne sopra a "The Departed"....

comunque de gustibus


Appunto de gustibus. Perché le diverse spanne io le vedo a favore del film di Scorsese obiettivamente.
  • 0

#82 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 16 novembre 2006 - 19:32




dopo quella ciofeca di Miami Vice


Non centra assolutamente nulla, sono completamente off-topic ma non è possibile dare della ciofeca ad un film come Miami Vice. Scusate la parentesi, ma non ho avuto la forza di esimermi dal commento!


ma direi che è un OT legittimo ;D....e che "Miami Vice" è diverse spanne sopra a "The Departed"....

comunque de gustibus


Non lo so, personalmente credo che siano due dei migliori film visti fino ad ora in questo inizio di stagione. Mann e Scorsese sono comunque due registi abbastanza diversi tra di loro.


sono entrambi due buoni film di genere.

Con la differenza che Scorsese si è limitato a replicare sè stesso, mentre Mann ha tentato coraggiosamente nuove strade nel genere noir-action.

Proprio per questo trovo che il cinema di Mann sia modernissimo e guardi al futuro (rischiando di non venir compreso), mentre Scorsese mi pare abbia già dato il suo meglio, confezionando un film tecnicamente ineccepibile, ma comunque giocando sul sicuro (visto che lo script è pressochè identico all'originale "Infernal Affairs").
  • 0

#83 Guest_materasso-divino_*

  • Guests

Inviato 17 novembre 2006 - 01:50

beh...io di Mann ho visto molto, ma Miami Vice non mi è piaciuto per niente. O meglio. In effetti ciofeca è un termine eccessivo. Ciofeche sono ben altri "film". Mann Riesce sì a mantenersi sempre più moderno con ottimi risultati, ma per quanto riguarda Miami solo sul piano della fotografia e della scenografia. La storia è la solita già vista e stravista senza un minimo di variazione sul tema.

Ho preferito Departed, perchè seppur spesso difettoso(vedi mie perplessità su alcuni punti della trama), è motlo più corposo e soddisfacente sul piano dell'intreccio e del messaggio.
  • 0

#84 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 20 novembre 2006 - 17:53

beh...io di Mann ho visto molto, ma Miami Vice non mi è piaciuto per niente. O meglio. In effetti ciofeca è un termine eccessivo. Ciofeche sono ben altri "film". Mann Riesce sì a mantenersi sempre più moderno con ottimi risultati, ma per quanto riguarda Miami solo sul piano della fotografia e della scenografia. La storia è la solita già vista e stravista senza un minimo di variazione sul tema.

Ho preferito Departed, perchè seppur spesso difettoso(vedi mie perplessità su alcuni punti della trama), è motlo più corposo e soddisfacente sul piano dell'intreccio e del messaggio.


"Se vuoi mandare un messaggio vai allâ??ufficio postale" (David Lynch).
;D
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#85 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 20 novembre 2006 - 17:56


beh...io di Mann ho visto molto, ma Miami Vice non mi è piaciuto per niente. O meglio. In effetti ciofeca è un termine eccessivo. Ciofeche sono ben altri "film". Mann Riesce sì a mantenersi sempre più moderno con ottimi risultati, ma per quanto riguarda Miami solo sul piano della fotografia e della scenografia. La storia è la solita già vista e stravista senza un minimo di variazione sul tema.

Ho preferito Departed, perchè seppur spesso difettoso(vedi mie perplessità su alcuni punti della trama), è motlo più corposo e soddisfacente sul piano dell'intreccio e del messaggio.


"Se vuoi mandare un messaggio vai allâ??ufficio postale" (David Lynch).
;D


"La morale di Eraserhead? E che ne so, una notte ho fatto un terribile incubo e il mattino seguente ho cominciato a disegnare scarabocchi"  (David Lynch)
  • 0

#86 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 20 novembre 2006 - 18:34



beh...io di Mann ho visto molto, ma Miami Vice non mi è piaciuto per niente. O meglio. In effetti ciofeca è un termine eccessivo. Ciofeche sono ben altri "film". Mann Riesce sì a mantenersi sempre più moderno con ottimi risultati, ma per quanto riguarda Miami solo sul piano della fotografia e della scenografia. La storia è la solita già vista e stravista senza un minimo di variazione sul tema.

Ho preferito Departed, perchè seppur spesso difettoso(vedi mie perplessità su alcuni punti della trama), è motlo più corposo e soddisfacente sul piano dell'intreccio e del messaggio.


"Se vuoi mandare un messaggio vai allâ??ufficio postale" (David Lynch).
;D


"La morale di Eraserhead? E che ne so, una notte ho fatto un terribile incubo e il mattino seguente ho cominciato a disegnare scarabocchi"  (David Lynch)


Vado clamorosamente OT, forse ci vorrebbe un topic apposito per l'argomento...però il non voler mandare un msg attraverso un film, potrebbe, a volte, anche essere un modo per "nascondere" la mancanza di idee o il fatto che il film non abbia alcun senso. No?
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#87 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 20 novembre 2006 - 18:39

Se vuoi una risposta da me vai al thread della crisi dello spettatore moderno...mi sembra di aver già detto come la penso a riguardo..
  • 0

#88 RandolphCarter

    life is cool

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1769 Messaggi:

Inviato 29 novembre 2006 - 17:52



ATTENZIONE SPOILER

Quando il Di Caprio scende con l'ascensore con Demon ammanettato, siamo quasi alla fine, e appena uscito viene ammazzato dal nero che poi viene ammazzato dall'altro infiltrato che a sua volta verrà ammazzato da Demon in una catena ridicola.
Beh, qui ti giuro che mezza platea ha riso, e non poteva essere altrimenti su! in un contesto diverso, magari in un film d'azione orientale una "serie" del genere ci sta tutta, ma in "questo" film è fuori luogo, e fa decisamente ridere.

Ma perché sarebbe ridicola, esattamente? E poi, soprattutto, perché in un film orientale ci starebe e in uno occidentale no? Cosa vuol dire?


Confermo, a quella scena buona parte della sala è scoppiata a ridere (io ho semplicemente sgranato gli occhi e ho detto "aò, ma che cazzo succede?"). Questo magari può anche non sembrare indicativo, ma a me ha dato da pensare; fatto sta che quella scena risulta, nell'immediato, parodistica e forzata. Che poi a pensarci su si capisca che ha senso è un altro conto.
Il film mi è piaciuto, ma l'ultima parte perde sostanzialmente tono rispetto al resto (ottimo).

Ah, e Miami Vice è un filmone.  ;D
  • 0
The sound of something important disappearing.

#89 Brainiac's Son

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1370 Messaggi:

Inviato 29 novembre 2006 - 21:35

Beh, però potrebbe anche essere sintomatico della preparazione dello spettatore moderno...
  • 0

#90 Debord

    Everyday people

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 243 Messaggi:
  • LocationMarche

Inviato 30 novembre 2006 - 20:59

Beh, però potrebbe anche essere sintomatico della preparazione dello spettatore moderno...


E ci mancava pure che adesso la colpa è dello spettatore.  :o
Lo stesso che apprezza lo Scorsese di "Toro scatenato" ora è d'un tratto coglione e ride così, senza senso.
Eddai Brainiac, quello di Scorsese è un filmetto e basta, voleva fare un filmone ma non c'è riuscito.
Chissà perchè nessuno ride con Mann?
Sarà che oggi come oggi Mann (insieme a Eastwood) a Scorsese se lo mangia a colazione, ha qualcosa da dire, non commette gaffe involontarie, e non sbaglia gli ultimi 3 film (come Scorsese, che ormai ha finito le cartucce).

  • -1

#91 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 30 novembre 2006 - 21:04


Eddai Brainiac, quello di Scorsese è un filmetto e basta, voleva fare un filmone ma non c'è riuscito.
Chissà perchè nessuno ride con Mann?
Sarà che oggi come oggi Mann (insieme a Eastwood) a Scorsese se lo mangia a colazione, ha qualcosa da dire, non commette gaffe involontarie, e non sbaglia gli ultimi 3 film (come Scorsese, che ormai ha finito le cartucce).


aimè, concordo. Non ho ancora dato Scorsese per perso (a tutti capita un periodaccio, pure ai migliori), ma mi pare che non abbia più molto da dire con i suoi film....e spero di sbagliarmi.
  • 0

#92 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2006 - 22:31


Beh, però potrebbe anche essere sintomatico della preparazione dello spettatore moderno...


E ci mancava pure che adesso la colpa è dello spettatore.  :o
Lo stesso che apprezza lo Scorsese di "Toro scatenato" ora è d'un tratto coglione e ride così, senza senso.
Eddai Brainiac, quello di Scorsese è un filmetto e basta, voleva fare un filmone ma non c'è riuscito.
Chissà perchè nessuno ride con Mann?
Sarà che oggi come oggi Mann (insieme a Eastwood) a Scorsese se lo mangia a colazione, ha qualcosa da dire, non commette gaffe involontarie, e non sbaglia gli ultimi 3 film (come Scorsese, che ormai ha finito le cartucce).


Hai dimenticato di scrivere che questa è un'opinione strettamente legata a meri gusti personali...
  • 0

#93 Brainiac's Son

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1370 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2006 - 23:37


Beh, però potrebbe anche essere sintomatico della preparazione dello spettatore moderno...

E ci mancava pure che adesso la colpa è dello spettatore.  :o
Lo stesso che apprezza lo Scorsese di "Toro scatenato" ora è d'un tratto coglione e ride così, senza senso.
Eddai Brainiac, quello di Scorsese è un filmetto e basta, voleva fare un filmone ma non c'è riuscito.
Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Oppure capita che a vedere Mann ci vada un pubblico mediamente più preparato, mentre ormai Scorsese (più Di Caprio) è un nome che richiama un po' tutti, e un po' di tutto...  :P

E poi, dai, potresti dirmi perché in un film orientale una sparatoria così sta bene mentre in un film occidentale no... E in un film russo? E in uno siberiano? Quale è, esattamente, il meridiano delle sparatorie realistiche?


P.S.: E da quando lo spettatore ha sempre ragione???
  • 0

#94 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 30 novembre 2006 - 23:43


E poi, dai, potresti dirmi perché in un film orientale una sparatoria così sta bene mentre in un film occidentale no... E in un film russo? E in uno siberiano? Quale è, esattamente, il meridiano delle sparatorie realistiche?


Brainiac ti do ragione sul fatto che lo spettatore non ha sempre ragione, anzi!

Però pure a me la sparatoria finale, pur non sembrandomi ridicola come dicono molti, è parsa un po' esagerata. Citi i film orientali. A questo proposito dai un occhio a "Infernal Affairs" e dimmi in che maniera è risolta la stessa sparatoria nella scena finale.... ;)

Mah, forse Scorsese ha voluto fare l'occhiolino al cinema di Tarantino...chi lo sa? Fatto sta che lo preferivo una volta, che volete che vi dica? (ovvio che si parla sempre di gusti personali!)

  • 0

#95 Juan Pablo Montoya

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 257 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2006 - 03:03

Non all'altezza forse di altri suoi film..ma mi è piaciuto.

Mi ha colpito il finale...

Di Caprio migliora di film in film.
  • 0

#96 darc said

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 414 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2006 - 10:14

The Departed regge benissimo le due ore e mezza, è un film molto ritmato e ben costruito. La trama è forse un po' prevedibile, ma ben costruita. Violenza a go-go, sangue ovunque, sparatorie, morti. Bene così. Un grande Nicholson e un immenso Di Caprio, mentre Damon mi piace pure ma ha una faccia da cretino...il primo film decente di Scorsese da 10 anni a questa parte.
L'unica noia sono i troppi cellulari! Grande film, comunque. Molto ispirato a Mann, certo, ma l'azione di qualità va salvaguardata e presa a braccia aperte, quando c'è.
  • 0

#97 pasquale

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2990 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2006 - 10:58


Beh, però potrebbe anche essere sintomatico della preparazione dello spettatore moderno...


E ci mancava pure che adesso la colpa è dello spettatore.  :o
Lo stesso che apprezza lo Scorsese di "Toro scatenato" ora è d'un tratto coglione e ride così, senza senso.
Eddai Brainiac, quello di Scorsese è un filmetto e basta, voleva fare un filmone ma non c'è riuscito.
Chissà perchè nessuno ride con Mann?
Sarà che oggi come oggi Mann (insieme a Eastwood) a Scorsese se lo mangia a colazione, ha qualcosa da dire, non commette gaffe involontarie, e non sbaglia gli ultimi 3 film (come Scorsese, che ormai ha finito le cartucce).


Eddai debord, questa risposta ci dice tanto che il film lo avevi già condannato prima di vederlo. In quanto a Mann, per me, opinione mia, la tua considerazione è fuori luogo. Collateral per esempio è un film poco credibile nei personaggi e rovinato da un finale commercialissimo. In quanto a quello detto da Vegeta, non fa altro che confermare la mia tesi, cioè nel momento in cui Scorsese strizza l'occhio a Tarantino, questo, per chi lo conosce, può mettere in confusione. Ma il film però rimane tipicamente scorsesiano seppur in maniera diversa. Departed, ripeto, è un film in cui emerge forte il senso recondito di questa era. Tutti peccano. E allora tutti pagheranno. Secondo me tratteggia in maniera perfetta questo periodo, è un peccato per lo spettatore se è incapace di cogliere tutto questo.
  • 1

#98 Debord

    Everyday people

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 243 Messaggi:
  • LocationMarche

Inviato 01 dicembre 2006 - 11:51

....


Hai dimenticato di scrivere che questa è un'opinione strettamente legata a meri gusti personali...


Perchè potrei parlare anche per qualcun'altro?


Oppure capita che a vedere Mann ci vada un pubblico mediamente più preparato, mentre ormai Scorsese (più Di Caprio) è un nome che richiama un po' tutti, e un po' di tutto... 

E poi, dai, potresti dirmi perché in un film orientale una sparatoria così sta bene mentre in un film occidentale no... E in un film russo? E in uno siberiano? Quale è, esattamente, il meridiano delle sparatorie realistiche?

P.S.: E da quando lo spettatore ha sempre ragione???


A vedere Mann più preparato? Mah, se conti che Collateral aveva Tom Cruise e quindi il richiamo era enorme, se l'ultimo Miami Vice ha il figo del momento come protagonista e poi parliamo di un titolo/telefilm (finto)truzzo anni 80... non mi pare che la considerazione che fai regga.

Ovviamente, se leggi alla lettera caspita(!). Intendo che una sparatoria del genere la vedrei meglio in un'organizzazione filmica stile orientale, hai presente? polizieschi di Honk Kong, primo John Woo, Johnny To, e via dicendo fra ammazzamenti, capriole, teste mozzate, braccia che si staccano  ;D, mentre in un filmone americano classico e per di più di Scorsese quella sparatoria finale era totalmente fuori luogo.

Lo spettatore ha sempre ragione in questo caso quando
1) un autore come scorsese apprezzato ed idolatrato si trova a provocar risa a fine film (e non era mai capitato, vuol dire che negli ultimi 3 film è andato sempre peggio e vive di rendita).
2) se fai un film chiamando il massimo degli attori fighi del momento tali Di Caprio e Demon (nazional popolari li vogliamo chiamare?) ma ti ritrovi con molta parte di pubblico a non essere soddisfatta del prodotto vuol dire che hai davvero sbagliato mira, e ci stai capendo poco.
  • 0

#99 pasquale

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2990 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2006 - 12:14

....



Hai dimenticato di scrivere che questa è un'opinione strettamente legata a meri gusti personali...


Perchè potrei parlare anche per qualcun'altro?


Oppure capita che a vedere Mann ci vada un pubblico mediamente più preparato, mentre ormai Scorsese (più Di Caprio) è un nome che richiama un po' tutti, e un po' di tutto... 

E poi, dai, potresti dirmi perché in un film orientale una sparatoria così sta bene mentre in un film occidentale no... E in un film russo? E in uno siberiano? Quale è, esattamente, il meridiano delle sparatorie realistiche?

P.S.: E da quando lo spettatore ha sempre ragione???


A vedere Mann più preparato? Mah, se conti che Collateral aveva Tom Cruise e quindi il richiamo era enorme, se l'ultimo Miami Vice ha il figo del momento come protagonista e poi parliamo di un titolo/telefilm (finto)truzzo anni 80... non mi pare che la considerazione che fai regga.

Ovviamente, se leggi alla lettera caspita(!). Intendo che una sparatoria del genere la vedrei meglio in un'organizzazione filmica stile orientale, hai presente? polizieschi di Honk Kong, primo John Woo, Johnny To, e via dicendo fra ammazzamenti, capriole, teste mozzate, braccia che si staccano  ;D, mentre in un filmone americano classico e per di più di Scorsese quella sparatoria finale era totalmente fuori luogo.

Lo spettatore ha sempre ragione in questo caso quando
1) un autore come scorsese apprezzato ed idolatrato si trova a provocar risa a fine film (e non era mai capitato, vuol dire che negli ultimi 3 film è andato sempre peggio e vive di rendita).
2) se fai un film chiamando il massimo degli attori fighi del momento tali Di Caprio e Demon (nazional popolari li vogliamo chiamare?) ma ti ritrovi con molta parte di pubblico a non essere soddisfatta del prodotto vuol dire che hai davvero sbagliato mira, e ci stai capendo poco.


Stai attento a parlare così, guarda che rischi di sembrare pregiudizievole, perché se ragioni così, e vedi la storia del cinema come un monolito, allora disconosci parecchie innovazioni nella sua esistenza, disconosci Sergio Leone che faceva i western in Italia, perché quello ke dici tu ora, lo si diceva ai suoi tempi quando faceva i suoi film. Ti pare sensato?
  • 0

#100 Guest_Cooper_*

  • Guests

Inviato 01 dicembre 2006 - 15:34


Chissà perchè nessuno ride con Mann?


Perché non c'è niente da ridere con Mann: ha preso una brutta strada di insostenibile pesantezza.

Ma cosa pretendete da un film che è giocato tutto sulla chiave della rappresentazione ai limiti del grandguignolesco, con un Jack Nicholson che puttaneggia, gioca con falli di plastica nei cinema porno e che tira in aria nuvole di cocaina per divertimento personale?
Grazie al cazzo che in "Infernal Affairs" la scena finale ha un altro rigore, è nella natura della messa in scena che i due film divergono completamente.
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi