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Scaruffi.com, the greatest web site of all time. Parola del Ny Times.


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1389 replies to this topic

#51 Claudio

    I am what I play

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Inviato 16 ottobre 2006 - 20:50

Scaruffi ha un approccio alla storia del rock che definirei "dantesco": ha dato vita ad una specie di enorme creazione di fantasia costituita da dischi e personaggi buoni, dischi e personaggi cattivi, voti punitivi, voti favorevoli, ordine gerarchico dei vari gironi, etc... Ovviamente, al centro lui, il giudice supremo che illumina le nostre coscienze fallaci. 


Esattamente. Capito perché lo ritengo pericoloso?  ;)

E poi secondo me è l'esatto opposto: è proprio il neofita che non deve accostarsi a scaruffi.com, semmai è un buon sito per gli addetti ai lavori, per chi mastica già rock da tempo e sa districarsi tra i suoi giudizi con più oculatezza.
Il neofita rischia di avere due effetti: 1. Pensa che il rock è qualcosa di troppo ostico per le sue orecchie; 2. Diventa un adepto del culto scaruffiano e si conforma pedissequamente alla sua concezione del rock.

D'altronde lui stesso scrive da qualche parte "questo è un sito per intellettuali". Ed è esattamente così. Se non conosci già bene il rock, e ti abbeveri al suo sito come guida, finisci con l'averne una visione distorta, quantunque possano essere positivi e interessanti molti dei consigli che dà.
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#52 Ern80

    pivello

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Inviato 16 ottobre 2006 - 20:51

La moda è pensare che esistano delle creature che si chiamano "i dieci dischi più importanti della storia del rock".

Scaruffi ha un approccio alla storia del rock che definirei "dantesco": ha dato vita ad una specie di enorme creazione di fantasia costituita da dischi e personaggi buoni, dischi e personaggi cattivi, voti punitivi, voti favorevoli, ordine gerarchico dei vari gironi, etc... Ovviamente, al centro lui, il giudice supremo che illumina le nostre coscienze fallaci.   


Io valuto solo i dischi che consiglia. Che poi sono risultato finale del suo approccio come dici tu dantesco. In genere sono molto buoni.
Se per consigliarli Scaruffi ha bisogno di fare Dante, a me non importa. Che lo faccia pure.
  • 0

#53 Joey

    Classic Rocker

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Inviato 16 ottobre 2006 - 20:56





Non vedo, quindi, dove possa essere il futuro o la lungimiranza della critica di Scaruffi... mi sembra solo una moda, e le mode sono passeggere. 


Di conseguenza (perchè questa è la sostanza) i dischi che lui considera buoni sono in realtà roba alla moda, dischi usa e getta.


Una moda un pò underground, ma sempre una moda.


Per me Faust , Butthole Surfers, Roy Montgomery e moti altri non possono essere considerati mode passeggere, e se inseriamo anche Springsteen e Peter Gabriel neanche mode underground.


Non farmi dire cose che non ho detto; la moda è l'approccio generale di Scaruffi, non i gruppi che lui cita. La moda è pensare che un domani i Beatles non se li filerà più nessuno perchè Scaruffi rivoluzionerà la critica.


Forse è come dici tu, ma dato che hai parlato di relativismo, una moda potrebbe essere anche quella di dire che un domani i Beatles verranno ricordati come la più grande fra le band perchè tanti lo dicono da tanto.

E questa sarebbe una moda ancor oggi molto più "cavalcata" da molti più individui.


Quando qualcosa dura nel tempo oltre la sua epoca (e certamente così è per i Beatles), non è più una moda. Si parla di "classici". La durata nel tempo dei Beatles è un fatto, non una interpretazione. Al contrario, pensare che la musica dei Beatles non abbia buone ragioni per essere ricordata, è una intepretazione; per di più, è una interpretazione che va contro i fatti. Per questo motivo, più passa il tempo e più è improbabile che diventerà mai un fatto. Se Scaruffi avesse scritto le stesse cose negli anni '60, forse poteva avere una reale influenza sul pubblico, e la sua poteva essere veramente una critica militante. Oggi, in parte, è invece soltanto una critica inutile... una critica militante fuori tempo massimo.
  • 0

#54 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:03

Ma non potevate riprendere quell'altra noiosissima discussione su Scaruffi ?


Parole sante.

In ogni caso, a me frega poco del NY Times, visto che su Scaruffi.com avevo solo certezze. Ricordate che parlare è una cosa, mettere su un sito con una tale quantità e qualità d'informazioni musicali e non solo, è un'altra.
  • 0

#55 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:04


Scaruffi ha un approccio alla storia del rock che definirei "dantesco": ha dato vita ad una specie di enorme creazione di fantasia costituita da dischi e personaggi buoni, dischi e personaggi cattivi, voti punitivi, voti favorevoli, ordine gerarchico dei vari gironi, etc... Ovviamente, al centro lui, il giudice supremo che illumina le nostre coscienze fallaci. 


Esattamente. Capito perché lo ritengo pericoloso?  ;)

E poi secondo me è l'esatto opposto: è proprio il neofita che non deve accostarsi a scaruffi.com, semmai è un buon sito per gli addetti ai lavori, per chi mastica già rock da tempo e sa districarsi tra i suoi giudizi con più oculatezza.
Il neofita rischia di avere due effetti: 1. Pensa che il rock è qualcosa di troppo ostico per le sue orecchie; 2. Diventa un adepto del culto scaruffiano e si conforma pedissequamente alla sua concezione del rock.


claudio, perdonami, ma non condivido nemmeno una parola di ciò che hai scritto.
insomma, parlate di pericolosità, di rock da intelletuali, di culto... a me sembra pazzesco.
se qualcuno si lascia "soggiogare" da Scaruffi secondo me non è colpa di Scaruffi ma è causa della psiche di chi s'è fatto soggiogare.
capisco che Scaruffi ha un modo tutto suo di leggere la storia del rock ma io trovo altrettanto folle pensare che un sito che parla di rock possa essere "pericoloso" per un neofita... è un giudizio che mi fa rabbrividire.
qua dentro tutti, te compreso, abbiamo attinto informazioni dal suo sito senza che nessuno di noi sia diventato un invasato scaruffiano.
secondo me si continua, masochisticamente, a montare un mito terribile che non ha fondamento alcuno.
  • 1
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#56 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:16



io invece non ho MAI consultato il suo sito a parte una volta per leggere la recensione degli AQUA.
lo so che ti verrebbe da fare del facile umorismo sulla mia cultura musicale, ma ti assicuro che si può fare tranquillamente senza Scaruffi.com.


proprio d'accordo. non ho mai aperto quella pagina.


Questi si chiamano pregiudizi a casa mia, oltre al fatto che non capisco come si possa allora affermare di non simpatizzare per Scaruffi se uno non ha mai letto niente di suo.


non m'interessa semplicemente andarci. a me i siti dei tuttologi non mi son mai piaciuti.
non ho bisogno di una guida, i dischi me li ascolto in base al mio gusto!
  • 0

#57 Claudio

    I am what I play

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:16

insomma, parlate di pericolosità, di rock da intelletuali, di culto... a me sembra pazzesco.


Da scaruffi.com:

Unlike other online magazines of this kind, which target mainly the general audience of tv viewers, this web site caters to the upscale audience of "intellectuals" and experts

Insomma: lo dice pure lui...

se qualcuno si lascia "soggiogare" da Scaruffi secondo me non è colpa di Scaruffi ma è causa della psiche di chi s'è fatto soggiogare.
capisco che Scaruffi ha un modo tutto suo di leggere la storia del rock ma io trovo altrettanto folle pensare che un sito che parla di rock possa essere "pericoloso" per un neofita... è un giudizio che mi fa rabbrividire.


Non è che diventano psicopatici, ovviamente, ma tendono a formarsi una concezione della musica che può risultare un po' fuorviante. Insomma, secondo me serve un livello di maturità e consapevolezza elevato per poter filtrare certe opinioni, un proprio senso critico ormai solido. Chi non c'è l'ha (ed è normale che un neofita non l'abbia, almeno in ambito rock), secondo me corre il rischio di essere plagiato. Il che non vuol dire, ripeto, che diventerà un serial-killer, ma che, semplicemente, si perderà il gusto (ad esempio) di ascoltarsi una bella canzone pop. E scusate se è poco...

qua dentro tutti, te compreso, abbiamo attinto informazioni dal suo sito senza che nessuno di noi sia diventato un invasato scaruffiano.


...e infatti nessuno di noi era un "neofita".
  • 0

#58 Ern80

    pivello

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:25






Non vedo, quindi, dove possa essere il futuro o la lungimiranza della critica di Scaruffi... mi sembra solo una moda, e le mode sono passeggere. 


Di conseguenza (perchè questa è la sostanza) i dischi che lui considera buoni sono in realtà roba alla moda, dischi usa e getta.


Una moda un pò underground, ma sempre una moda.


Per me Faust , Butthole Surfers, Roy Montgomery e moti altri non possono essere considerati mode passeggere, e se inseriamo anche Springsteen e Peter Gabriel neanche mode underground.


Non farmi dire cose che non ho detto; la moda è l'approccio generale di Scaruffi, non i gruppi che lui cita. La moda è pensare che un domani i Beatles non se li filerà più nessuno perchè Scaruffi rivoluzionerà la critica.


Forse è come dici tu, ma dato che hai parlato di relativismo, una moda potrebbe essere anche quella di dire che un domani i Beatles verranno ricordati come la più grande fra le band perchè tanti lo dicono da tanto.

E questa sarebbe una moda ancor oggi molto più "cavalcata" da molti più individui.


Quando qualcosa dura nel tempo oltre la sua epoca (e certamente così è per i Beatles), non è più una moda. Si parla di "classici". La durata nel tempo dei Beatles è un fatto, non una interpretazione. Al contrario, pensare che la musica dei Beatles non abbia buone ragioni per essere ricordata, è una intepretazione; per di più, è una interpretazione che va contro i fatti. Per questo motivo, più passa il tempo e più è improbabile che diventerà mai un fatto. Se Scaruffi avesse scritto le stesse cose negli anni '60, forse poteva avere una reale influenza sul pubblico, e la sua poteva essere veramente una critica militante. Oggi, in parte, è invece soltanto una critica inutile... una critica militante fuori tempo massimo.


Si può essere, ma il fatto che oggi siano popolari, non certo comunque quanto nel 1968, per me non è fondamentale.
Saranno ancora "classici" (e soprattutto attuali) fra 50 anni? Possiamo fare credo anche in questo caso solo delle deduzioni.

I velvet underground nei sessanta non erano certo popolari (infatti erano avanti) quanto lo sono oggi. Ma qualcuno se ne era accorto già all'epoca della loro grandezza.

Credo che non sia un'interpretazione la durata (forse dovuta anche alla popolarità) fino ad oggi. Ma per il futuro non sappiamo. Sta li la bravura del critico.

Scaruffi (e non solo) ha esaltato da molto tempo già nei suoi libri delle band che solo successivamente hanno raggiunto una certa visibilità. Non parlo ovviamente dei VU.
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#59 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:28


insomma, parlate di pericolosità, di rock da intelletuali, di culto... a me sembra pazzesco.


Da scaruffi.com:

Unlike other online magazines of this kind, which target mainly the general audience of tv viewers, this web site caters to the upscale audience of "intellectuals" and experts

Insomma: lo dice pure lui...


non mi pare che si parli di culto di personalità o di pericolosità varie, dai...


se qualcuno si lascia "soggiogare" da Scaruffi secondo me non è colpa di Scaruffi ma è causa della psiche di chi s'è fatto soggiogare.
capisco che Scaruffi ha un modo tutto suo di leggere la storia del rock ma io trovo altrettanto folle pensare che un sito che parla di rock possa essere "pericoloso" per un neofita... è un giudizio che mi fa rabbrividire.


Non è che diventano psicopatici, ovviamente, ma tendono a formarsi una concezione della musica che può risultare un po' fuorviante. Insomma, secondo me serve un livello di maturità e consapevolezza elevato per poter filtrare certe opinioni, un proprio senso critico ormai solido. Chi non c'è l'ha (ed è normale che un neofita non l'abbia, almeno in ambito rock), secondo me corre il rischio di essere plagiato. Il che non vuol dire, ripeto, che diventerà un serial-killer, ma che, semplicemente, si perderà il gusto (ad esempio) di ascoltarsi una bella canzone pop. E scusate se è poco...


plagiato? serial-killer? perdere il gusto? non so, sarà che io la musica la vedo lontanissima da certe cose, ma mi sembra pazzesco leggere certe cose... soprattutto da te, poi... mah...


qua dentro tutti, te compreso, abbiamo attinto informazioni dal suo sito senza che nessuno di noi sia diventato un invasato scaruffiano.


...e infatti nessuno di noi era un "neofita".


io lo ero eccome, nei riguardi del rock indie, ad esempio, che prima di Scaruffi e OndaRock non sapevo nemmeno che diavolo fosse.
la mia "avanguardia" nel rock erano i Pink Floyd, gli Yes... insomma, ero messo maluccio.
non mi pare di essere diventato un fanatico che odia a priori il pop perchè plagiato dalle schede di Scaruffi.
e qua dentro io ho visto crescere (musicalmente) tantissima gente... gente che non può non aver consultato il sito di Scaruffi e che non ne è rimasta affatto soggiogata, tanto è vero che ora lo insultano senza pietà.
qua dentro tutti abbiamo attinto informazioni dal suo sito, dai... a me sembra tutto surreale... boh... forse sto esagerando anch'io... fate come vi pare...
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#60 Joey

    Classic Rocker

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:39







Non vedo, quindi, dove possa essere il futuro o la lungimiranza della critica di Scaruffi... mi sembra solo una moda, e le mode sono passeggere. 


Di conseguenza (perchè questa è la sostanza) i dischi che lui considera buoni sono in realtà roba alla moda, dischi usa e getta.


Una moda un pò underground, ma sempre una moda.


Per me Faust , Butthole Surfers, Roy Montgomery e moti altri non possono essere considerati mode passeggere, e se inseriamo anche Springsteen e Peter Gabriel neanche mode underground.


Non farmi dire cose che non ho detto; la moda è l'approccio generale di Scaruffi, non i gruppi che lui cita. La moda è pensare che un domani i Beatles non se li filerà più nessuno perchè Scaruffi rivoluzionerà la critica.


Forse è come dici tu, ma dato che hai parlato di relativismo, una moda potrebbe essere anche quella di dire che un domani i Beatles verranno ricordati come la più grande fra le band perchè tanti lo dicono da tanto.

E questa sarebbe una moda ancor oggi molto più "cavalcata" da molti più individui.


Quando qualcosa dura nel tempo oltre la sua epoca (e certamente così è per i Beatles), non è più una moda. Si parla di "classici". La durata nel tempo dei Beatles è un fatto, non una interpretazione. Al contrario, pensare che la musica dei Beatles non abbia buone ragioni per essere ricordata, è una intepretazione; per di più, è una interpretazione che va contro i fatti. Per questo motivo, più passa il tempo e più è improbabile che diventerà mai un fatto. Se Scaruffi avesse scritto le stesse cose negli anni '60, forse poteva avere una reale influenza sul pubblico, e la sua poteva essere veramente una critica militante. Oggi, in parte, è invece soltanto una critica inutile... una critica militante fuori tempo massimo.


Si può essere, ma il fatto che oggi siano popolari, non certo comunque quanto nel 1968, per me non è fondamentale.
Saranno ancora "classici" (e soprattutto attuali) fra 50 anni? Possiamo fare credo anche in questo caso solo delle deduzioni.

I velvet underground nei sessanta non erano certo popolari (infatti erano avanti) quanto lo sono oggi. Ma qualcuno se ne era accorto già all'epoca della loro grandezza.

Credo che non sia un'interpretazione la durata (forse dovuta anche alla popolarità) fino ad oggi. Ma per il futuro non sappiamo. Sta li la bravura del critico.

Scaruffi (e non solo) ha esaltato da molto tempo già nei suoi libri delle band che solo successivamente hanno raggiunto una certa visibilità. Non parlo ovviamente dei VU.


Nel mondo contemporaneo, e nel rock che lo riflette, i tempi sono notevolmente ridotti rispetto al passato. Cinquant'anni sono già un grande periodo. Cinquant'anni fa c'era ancora Picasso che dipingeva, e oggi lo consideriamo un "classico". Non credo che un domani sarà dimenticato. Pensare che Elvis o i Beatles saranno dimenticati tra cinquant'anni è come pensare, in proporzione, che Beethoven sarà dimenticato tra duecento. La storia della cultura è piena di artisti (a cominciare dal citato Dante) che sono stati famosi e ammirati al loro tempo, e tanto più famosi per i posteri. Il mito dell'artista incompreso e poi rivalutato vale soltanto in certi casi, ma non è affatto la regola. I Velvet Underground non erano pololari all'epoca, ma Andy Warhol lo era, anzi era l'artista "pop" per eccellenza. I VU furono, sin dall'inizio, inseriti in un contesto che, potenzialmente, avrebbe garantito loro se non fama immediata, certamente fama crescente e duratura. I Velvet Underground, del resto, non li ha scoperti mica Scaruffi. E' almeno dagli anni '70 che sono stati "rivalutati"...

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#61 Claudio

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:42



insomma, parlate di pericolosità, di rock da intelletuali, di culto... a me sembra pazzesco.


Da scaruffi.com:

Unlike other online magazines of this kind, which target mainly the general audience of tv viewers, this web site caters to the upscale audience of "intellectuals" and experts

Insomma: lo dice pure lui...


non mi pare che si parli di culto di personalità o di pericolosità varie, dai...


Ma infatti, si parla solo di "target". Lui è interessato a un certo pubblico e per me è preferibile che si arrivi al suo sito un minimo "preparati".
Ricordo che una volta lui stesso una volta mi scrisse "Di un fan degli Oasis non saprei che farmene". Ecco, è a questo che mi riferisco...

mi sembra pazzesco leggere certe cose... soprattutto da te, poi... mah...


No no, guarda che è un mio pallino da sempre, e ne ho discusso spesso anche con lo stesso Scaruffi: secondo me le sue sparate, se non prese "cum grano salis", possono diventare fuorvianti. Uno che non conosce il rock e si convince davvero che Beatles & C. sono stati inutili o che Bacharach è "muzak" secondo me rischia di perdersi parecchia bella musica.

"neofita".
io lo ero eccome, nei riguardi del rock indie, ad esempio, che prima di Scaruffi e OndaRock non sapevo nemmeno che diavolo fosse.
la mia "avanguardia" nel rock erano i Pink Floyd, gli Yes... insomma, ero messo maluccio.


E ti pare poco? I Pink Floyd riassumono, di fatto, gran parte della storia del rock, sono una sintesi vivente!
Io non mi riferisco ai neofiti del mondo "indie" (anche io in parte lo ero qualche anno fa), ma ai neofiti del rock in generale, a quelli che vogliono sapere che cos'è il rock, quali sono i gruppi migliori etc.
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#62 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:48

e qua dentro io ho visto crescere (musicalmente) tantissima gente... gente che non può non aver consultato il sito di Scaruffi e che non ne è rimasta affatto soggiogata, tanto è vero che ora lo insultano senza pietà.
qua dentro tutti abbiamo attinto informazioni dal suo sito, dai... a me sembra tutto surreale... boh... forse sto esagerando anch'io... fate come vi pare...


Sono d'accordo con te.
  • 0

#63 Fudoshin

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:51





Scaruffi (e non solo) ha esaltato da molto tempo già nei suoi libri delle band che solo successivamente hanno raggiunto una certa visibilità. Non parlo ovviamente dei VU.


Qualche esempio ?

Considero Scaruffi una grande risorsa, il suo un ottimo sito dunque. Lo consulto più o meno come potrei consultare all music o Amazon: per cercare di farmi un'idea su un determinato disco. Poi non mi piace il suo stile di scrittura, il suo approccio nelle stroncature, il quantificare il valore di un disco tramite un voto etc. Da qui a considerarlo un pericolo pubblico ce ne passa però: se uno ha una minima coscienza critica e non è lobotomizzato credo sia in grado di leggere le sue opinioni senza che la sua volontà venga plagiata e la sua idea di musica rock distorta per sempre.
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#64 wago

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:57

Neanche io parlo di "pericolo pubblico", sono convinto che il "pericolo" stia nel lettore poco accorto, che forse involontariamente o forse no Scaruffi riesce a "plagiare". Io stesso sono stato "plagiato" da Scaruffi in senso opposto, perche' da bravo bastian contrario se, da perfetto ignorante del rock, vedo che questo qua insulta il mio gruppo preferito (i Beatles) in favore di 'sti sconosciutissimi Velvet Underground la prima cosa che faccio, oltre a incazzarmi con l'autore del sito, e' avercela su coi Velvet Underground, che tuttora non riesco ad apprezzare particolarmente.
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#65 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 22:03

Il neofita rischia di avere due effetti: 1. Pensa che il rock è qualcosa di troppo ostico per le sue orecchie; 2. Diventa un adepto del culto scaruffiano e si conforma pedissequamente alla sua concezione del rock.


Perchè non si fà il discorso contrario, dicendo chiaramente che l'ascoltatore "medio" di musica ascolta spesso spazzatura, e viene tanto plagiato da non riuscire ad apprezzare un disco monumentale come ad esempio "White Light/White Heat"? Fatemi capire, perchè mai dovrebbe essere Scaruffi il plagiatore, e non la stragrande maggioranza dei mass-media? Non colpevolizziamo Scaruffi, per cose che non stanno nè in cielo nè in terra.
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#66 Claudio

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Inviato 16 ottobre 2006 - 22:05

se uno ha una minima coscienza critica...


Appunto! Non tutti ce l'hanno, secondo me, specie tra i più giovani, e specie in un ambito ormai specialistico come è diventato il rock.
Comunque, non drammatizziamo, magari uno diventa anche Pico de Paperis leggendo scaruffi.com e anche se fino a ieri aveva ascoltato solo gli Oasis, però il rischio-distorsioni secondo me c'è. Sarà che vedo in giro per la rete tanti pseudo-scaruffini che il pensiero corre subito a quello...

Il neofita rischia di avere due effetti: 1. Pensa che il rock è qualcosa di troppo ostico per le sue orecchie; 2. Diventa un adepto del culto scaruffiano e si conforma pedissequamente alla sua concezione del rock.


Perchè non si fà il discorso contrario, dicendo chiaramente che l'ascoltatore "medio" di musica ascolta spesso spazzatura, e viene tanto plagiato da non riuscire ad apprezzare un disco monumentale come ad esempio "White Light/White Heat"? Fatemi capire, perchè mai dovrebbe essere Scaruffi il plagiatore, e non la stragrande maggioranza dei mass-media? Non colpevolizziamo Scaruffi, per cose che non stanno nè in cielo nè in terra.


Certo, anche quella da Mtv o da Dimensione Suono è una forma di plagio occulto, se uno si fida solo di quello. Però quelli non tendono a farne una questione di "bene" o "male", ma semmai di dischi venduti...
Scaruffi, secondo me, ci mette quell'atteggiamento "dantesco" di cui parlava Joey, che tende a esaltare facilmente il giovane internauta pseudo-alternativo, perché lo mette al centro di un sistema morale in cui esiste "ciò che vale la pena ascoltare" e ciò che invece "non ha niente da dire", una concezione molto forte e influente.
Ma poi, voglio dire, quelli che gli scrivono che lui è come Dio o che la critica rock in Italia prima di lui non esisteva li avete visti anche voi, no?
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#67 Ern80

    pivello

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Inviato 16 ottobre 2006 - 22:09

Nel mondo contemporaneo, e nel rock che lo riflette, i tempi sono notevolmente ridotti rispetto al passato. Cinquant'anni sono già un grande periodo. Cinquant'anni fa c'era ancora Picasso che dipingeva, e oggi lo consideriamo un "classico". Non credo che un domani sarà dimenticato. Pensare che Elvis o i Beatles saranno dimenticati tra cinquant'anni è come pensare, in proporzione, che Beethoven sarà dimenticato tra duecento. La storia della cultura è piena di artisti (a cominciare dal citato Dante) che sono stati famosi e ammirati al loro tempo, e tanto più famosi per i posteri. Il mito dell'artista incompreso e poi rivalutato vale soltanto in certi casi, ma non è affatto la regola. I Velvet Underground non erano pololari all'epoca, ma Andy Warhol lo era. I VU erano, sin dall'inizio, inseriti in un contesto che, potenzialmente, avrebbe garantito loro se non fama immediata, certamente fama duratura. I Velvet Underground, del resto, non li ha scoperti mica Scaruffi. E' almeno dagli anni '70 che sono stati "rivalutati"...


Il fatto che non credi che i Beatles verranno dimenticati (e rimarranno attuali) rimane comunque  una tua  predizione.
Basata secondo me su tue personali teorie e su fragilissime fondamenta, e cioè: Beethoven non verrà dimenticato,  Picasso non verrà dimenticato quindi neanche i Beatles verranno dimenticati perchè "i tempi si sono accorciati". Certo, neanche Einstein verrà dimenticato.
La differenza è che dei tre nomi citati nessuno può negarne la grandezza. Dei Beatles e di molte altre band rock invece si può dubitare e rivederne i reali meriti (non è solo Scaruffi che ridimensiona i Beatles). Questo perchè ancora il rock non è ancora una disciplina accademica, o un'arte alta.
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#68 Disposable Hero

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Inviato 16 ottobre 2006 - 22:16

Su Scaruffipuntocom non ci sono gli Agalloch!  ;D ;D ;D

A parte gli scherzi, tutto il mondo metal il "caro" Scaruffo non sa praticamente cosa sia. Ci trovi i Nile, ok, ma non trovi Bathory.

Poi mancano tante altre cose come Clogs, Tenhi... insomma lo Scaruffi fa un sito per esperti - ma dà 7 agli Aqua - impostato secondo la sua visione "storica" della musica (con i Beatles che fanno cagare, ecc ecc), però poi si limita a recensire spesso un album in un rigo, come l'ultimo degli Isis, per esempio. Son tutte cose che ho visto oggi, praticamente l'ho aperto un paio di volte e basta 'sto sito, perchè non mi piace come è fatto.

Tra l'altro, come tutti i siti di musica, io lo prendo per puro riferimento, poi passo all'ascolto. Se Scaruffi (o Ondarock) mi dice che un album è storicamente importante lo ascolto per cultura personale, ma non è detto che diventi uno dei miei ascolti quotidiani. Io mi faccio di sensazioni, non di storia.
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#69 fanculo rambo

    Roadie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 22:27

Scaruffi è un monumento perchè quantomeno ha proposto una visione, una prospettiva personale, che poi è la stessa della stragande maggioranza della critica italiana contemporanea incluso questo sito, sicuramente si può discutere sui voti tipo "io a Bjork avrei messo un punto in più" "dissento sulle critiche ai Beatles" eccetera, ma la sostanza rimane e cioè molta critica odierna da Scaruffi prende di peso schemi mentali, metodologie di giudizi, persino la sua fastidiosissima mancanza di humour e tutto il resto
alla fine di Scaruffi riesco a leggere si e no 4-5 righe di seguito poi sono costretto a spegnere (anche perchè sui miei generi preferiti ha delle conoscenze praticamente nulle), ma lui rimane un grande, il problema sono 1) i suoi fan (ne esistono ancora?) 2) quelli che sentono la necessità di criticarlo (sono suoi potenziali fan)


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#70 Claudio

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:04

Scaruffi è un monumento perchè quantomeno ha proposto una visione, una prospettiva personale, che poi è la stessa della stragande maggioranza della critica italiana contemporanea incluso questo sito


Se è personale, come fa a essere comune al resto della critica?
A me sembra che sia invece molto personale, anche se recepisce un'impostazione cara a una generazione di critici che va da Ira Robbins a Bertoncelli. Semmai, è proprio oggi che la visione della critica è un po' cambiata rispetto ad allora, che alcune categorie sono state messe in discussione e rimosse, nel bene e nel male (fino ad eccessi come quelli di Zingales, ad esempio, che può arrivare legittimamente a dire che Jennifer Lopez fa "ottima musica").
Insomma, oggi concetti tipo "le canzoni degli Steely Dan interpretano alla perfezione lo spirito qualunquista del borghese medio che anteponeva la qualita` della vita alle istanze rivoluzionarie" non si leggono più da nessuna parte, nemmeno sulla rubrica dei dischi del Manifesto!

Nel mondo contemporaneo, e nel rock che lo riflette, i tempi sono notevolmente ridotti rispetto al passato. Cinquant'anni sono già un grande periodo. Cinquant'anni fa c'era ancora Picasso che dipingeva, e oggi lo consideriamo un "classico". Non credo che un domani sarà dimenticato. Pensare che Elvis o i Beatles saranno dimenticati tra cinquant'anni è come pensare, in proporzione, che Beethoven sarà dimenticato tra duecento. La storia della cultura è piena di artisti (a cominciare dal citato Dante) che sono stati famosi e ammirati al loro tempo, e tanto più famosi per i posteri. Il mito dell'artista incompreso e poi rivalutato vale soltanto in certi casi, ma non è affatto la regola. I Velvet Underground non erano pololari all'epoca, ma Andy Warhol lo era. I VU erano, sin dall'inizio, inseriti in un contesto che, potenzialmente, avrebbe garantito loro se non fama immediata, certamente fama duratura. I Velvet Underground, del resto, non li ha scoperti mica Scaruffi. E' almeno dagli anni '70 che sono stati "rivalutati"...


Il fatto che non credi che i Beatles verranno dimenticati (e rimarranno attuali) rimane comunque  una tua  predizione.
Basata secondo me su tue personali teorie e su fragilissime fondamenta, e cioè


...e cioè che dopo cinquant'anni sono ancora popolarissimi, imitatissimi, stimatissimi dalla critica e vendono milioni di dischi. Se per un gruppo pop non è "fondamenta sufficienti" tutto questo...
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#71 Joey

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:07

Nel mondo contemporaneo, e nel rock che lo riflette, i tempi sono notevolmente ridotti rispetto al passato. Cinquant'anni sono già un grande periodo. Cinquant'anni fa c'era ancora Picasso che dipingeva, e oggi lo consideriamo un "classico". Non credo che un domani sarà dimenticato. Pensare che Elvis o i Beatles saranno dimenticati tra cinquant'anni è come pensare, in proporzione, che Beethoven sarà dimenticato tra duecento. La storia della cultura è piena di artisti (a cominciare dal citato Dante) che sono stati famosi e ammirati al loro tempo, e tanto più famosi per i posteri. Il mito dell'artista incompreso e poi rivalutato vale soltanto in certi casi, ma non è affatto la regola. I Velvet Underground non erano pololari all'epoca, ma Andy Warhol lo era. I VU erano, sin dall'inizio, inseriti in un contesto che, potenzialmente, avrebbe garantito loro se non fama immediata, certamente fama duratura. I Velvet Underground, del resto, non li ha scoperti mica Scaruffi. E' almeno dagli anni '70 che sono stati "rivalutati"...


Il fatto che non credi che i Beatles verranno dimenticati (e rimarranno attuali) rimane comunque  una tua  predizione.
Basata secondo me su tue personali teorie e su fragilissime fondamenta, e cioè: Beethoven non verrà dimenticato,  Picasso non verrà dimenticato quindi neanche i Beatles verranno dimenticati perchè "i tempi si sono accorciati". Certo, neanche Einstein verrà dimenticato.
La differenza è che dei tre nomi citati nessuno può negarne la grandezza. Dei Beatles e di molte altre band rock invece si può dubitare e rivederne i reali meriti (non è solo Scaruffi che ridimensiona i Beatles). Questo perchè ancora il rock non è ancora una disciplina accademica, o un'arte alta.


Perchè di quegli altri non si potrebbe dubitare (Einstein è fuori luogo in questo contesto perchè non ha operato in campo estetico)? In realtà, non c'è un vero motivo intrinseco, e non potrebbe esserci in campo estetico; il giudizio è determinato dal fatto che ti hanno insegnato così, e che ormai è storia. I Beatles sono ormai entrati nella storia, sia della musica che del costume, quindi questo è un dato di fatto che si commenta da solo. Dici che dei Beatles si può discutere? E perchè su Picasso no? Picasso è diventato famoso anche grazie ad un certo tipo di critica militante del suo tempo, ma la sua grandezza non è mica un valore assoluto: a me, per esempio, la sua arte non piace affatto. Eppure, oggi, non mi sognerei mai di assolutizzare la mia estetica e di mettere in dubbio la sua grandezza e la sua importanza storica: di fatto, Picasso è stato estremamente influente. Non capisco come si può dire che i Beatles non hanno meriti, dato che sono stati comunque imprescindibili per quasi qualunque band sia venuta dopo. Se poi stai dicendo che i Beatles in quanto Paul, John, George e Ringo, non siano stati capaci da soli di produrre la loro musica, allora può anche essere vero. Ma questo, in fin dei conti, non sposta minimamente la questione: se i Beatles sono stati una costruzione di George Martin e Brian Epstein, i "Beatles" stessi sono un'opera d'arte, e in quanto tale non verrà dimenticata. Io ripeto che Scaruffi mi sembra troppo legato al mito dell' "artista creatore", un concetto che non solo è stato superato, ma che spesso nel rock non ha trovato autentica espressione: innanzitutto perchè nel rock ci sono stati più "gruppi" che singoli; in secondo luogo, perchè c'è sempre stato il ruolo del produttore che raramente ha coinciso con gli "artisti"; in terzo luogo, perchè quando anche ci sono singoli in primo piano (come Mick Jagger o Jim Morrison o Iggy Pop), sono più spesso "opere d'arte" (icone) che "artisti"...
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#72 piblokto

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:23

e ancora ritorna questo Scaruffi... :o è un'ossessione reciproca!

Scaruffi è un tarlo nella mente degli utenti di Ondarock come Syd Barrett lo era per i Pink Floyd.

Personalmente, la cosa che mi ha colpito più di Scaruffi sono le sue poesie: ne viene fuori l'immagine di un uomo terribilmente solo.

Non è detto, ma potrebbe essere una chiave di lettura anche per le sue critiche musicali.
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#73 Peel Slowly And See

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:27

Sempre Beatles, e basta! L'abbiamo capito che erano bravi, ma il fatto che abbiano avuto una risonanza così enorme non significa che siano stati i migliori, nè nella loro epoca nè in generale. Un grande merito di Scaruffi è stato quello di mettere in discussione questa loro presunta grandezza rispetto agli altri, che era soltanto una menzogna bella e buona. Lui ha avuto il coraggio di smontarli, ed alla luce di tutto quello che scrive sul suo sito, le sue valutazioni non sono così errate come qualcuno dice. Ritorniamo sempre agli stessi discorsi, si citano i soliti gruppi straconosciuti, sui quali spesso secondo me ha ragione, e si ignorano ad esempio i Tragic Mulatto od i King Snake Roost che non si fila nessuno. Ma lo volete capire che alla fine dei conti l'opera di Scaruffi va valutata nel complesso, ed i Beatles o Bowie sono soltanto dei tasselli come moltissimi altri all'interno del Rock? Solo che si parla sempre di loro, e ci si dimentica di tutti i grandi sconosciuti che lui invece esalta da anni. Cerchiamo per un momento di valutare anche i suoi meriti, soprattutto per quanto riguarda l'underground, più che disprezzare i suoi presunti errori di valutazione quando parla dei soliti noti
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#74 Joey

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:43

Ma lo volete capire che alla fine dei conti l'opera di Scaruffi va valutata nel complesso, ed i Beatles o Bowie sono soltanto dei tasselli come moltissimi altri all'interno del Rock? Solo che si parla sempre di loro, e ci si dimentica di tutti i grandi sconosciuti che lui invece esalta da anni. Cerchiamo per un momento di valutare anche i suoi meriti, soprattutto per quanto riguarda l'underground, più che disprezzare i suoi presunti errori di valutazione quando parla dei soliti noti


Ma di potenziali "sconosciuti" da conoscere il mondo è pieno. Se c'è qualcuno che fa questa operazione di recupero, tanto di guadagnato. Il problema è che Scaruffi, per far conoscere gli sconosciuti, ritnene necessario distruggere i conosciuti. I suoi giudizi su Beatles e Bowie non sono tasselli come tanti altri, sono alcuni dei tasselli fondamentali per tutto il suo impianto teorico e per le sue tesi revisioniste.
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#75 Peel Slowly And See

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Inviato 16 ottobre 2006 - 23:52

Ma di potenziali "sconosciuti" da conoscere il mondo è pieno. Se c'è qualcuno che fa questa operazione di recupero, tanto di guadagnato. Il problema è che Scaruffi, per far conoscere gli sconosciuti, ritnene necessario distruggere i conosciuti. I suoi giudizi su Beatles e Bowie non sono tasselli come tanti altri, sono alcuni dei tasselli fondamentali per tutto il suo impianto teorico e per le sue tesi revisioniste.


Se fosse vero, perchè mai dovrebbe dare 9/10 a Springsteen? Il fatto è che si guardano al microscopio le schede di pochi artisti famosi, e si snobbano quelle sui grandissimi artisti sconosciuti.
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#76 wago

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Inviato 17 ottobre 2006 - 00:24

Ma di potenziali "sconosciuti" da conoscere il mondo è pieno. Se c'è qualcuno che fa questa operazione di recupero, tanto di guadagnato. Il problema è che Scaruffi, per far conoscere gli sconosciuti, ritnene necessario distruggere i conosciuti. I suoi giudizi su Beatles e Bowie non sono tasselli come tanti altri, sono alcuni dei tasselli fondamentali per tutto il suo impianto teorico e per le sue tesi revisioniste.


Se fosse vero, perchè mai dovrebbe dare 9/10 a Springsteen? Il fatto è che si guardano al microscopio le schede di pochi artisti famosi, e si snobbano quelle sui grandissimi artisti sconosciuti.


Che ora, per merito suo, sono conosciuti e, almeno tra gli appassionati e gli intenditori, anche piu' intoccabili dei "mostri sacri", tant'e' che qua c'e' chi allegramente denigra i Beatles mentre guai a parlar male di tante "scaruffate" ormai (giustamente, spesso) considerate tra i Grandi del rock.
E spesso va a finire che gli unici "sconosciuti" ormai considerati "grandissimi artisti" qui e altrove sono proprio alcuni di quelli citati da Scaruffi. Non conoscere loro ormai e' "una lacuna", mentre tanti altri ottimi gruppi non approfonditi da Scaruffi restano solo delle "curiosita'" che si possono tranquillamente trascurare...
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#77 Suedehead

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Inviato 17 ottobre 2006 - 00:32

D'accordo con Claudio,sito poco malleabile per i neofiti tranne a quelli più suggestionabili(in ogni caso non un bene).
Il particolare del nome a titolo del sito contribuisce alla mitizzazione dell'uomo sino ad elevarlo a Dio del suo mondo.
Qualche stroncatura eccellente ha fatto la sua fortuna tanto quanto gli illustri sconosciuti citati.
L'archivio mi pare indiscutibile,tanta dedizione e carattere ma anche l'rritante snobismo e la rigida impostazione passatista in fatto di gusti e giudizi.
Di certo non apro quella pagina se cerco lumi per qualche novità perchè sono convinto che Scaruffi(attualmente) odia il rock.

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#78 fanculo rambo

    Roadie

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Inviato 17 ottobre 2006 - 00:45


Scaruffi è un monumento perchè quantomeno ha proposto una visione, una prospettiva personale, che poi è la stessa della stragande maggioranza della critica italiana contemporanea incluso questo sito


Se è personale, come fa a essere comune al resto della critica?


Perchè mi sembra che Scaruffi vada pubblicando le sue cose da alcuni decenni e la critica odierna lo segue a ruota, è vero che molti suoi concetti sono superati ma per quanto riguarda l'approccio e l'impostazione generale secondo me in linea di massima non è cambiato molto, e lo stesso Blow Up a cui fai riferimento (mi pare) ne è pesantemente influenzato (non è una colpa, anzi secondo me SIB sarebbe d'accordo)
Zingales è un altro monumento e fa storia a sè

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#79 Notker

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Inviato 17 ottobre 2006 - 06:48

io trovo semplicemente assurdo parlare di plagi, inferni danteschi e quant'altro con riferimento a un sito che, qualità a parte, in fondo parla di musica.
mi sembra che molti considerano questo Scaruffi una specie di caprone a capo di qualche setta satanica in cerca di prede giovani da soggiogare... dai, ma scherziamo?
che il suo approccio alla critica musicale non trovi apprezzamenti lo capisco (anch'io considero certe sue "uscite" incredibili e sono convinto che le sezioni jazz e classica denotino anche una certa ignoranza) ma da qua ad additarlo come corruttore di giovincelli, ce ne passa eccome!
anche la questione riguardante i Beatles e il pop in generale, secondo me, viene letta da molti qua dentro sotto una lente distorta (magari indotta); Scaruffi non scrive che "è sbagliato" ascoltare i Beatles o Bacharach, scrive semplicemente (si vabè...) che secondo lui è sbagliato considerare i Beatles la chiave di volta della storia del rock, come usualmente si legge. Certo, anch'io trovo fastidiosi la sua supponenza e il suo patologico egocentrismo dai quali scaturisce un evidente pregiudizio su molte questioni riguardanti il rock (Bowie su tutti, secondo me, più dei Beatles) ma non ho mai letto quelle schede come un tentativo subdolo di "alterare" le coscienze musicali dei lettori. Anche perchè come tentativo sarebbe a dir poco infantile.
secondo me lo dimostra il fatto che, alla fin della fiera, i famigerati "voti" (pratica che io personalmente aborro) dati ai dischi dei Beatles o di Bowie non sono poi così catastrofici. C'è un'evidente sottovalutazione, in certi casi, ma non mi sembra che quei dischi vengano tutti fucilati.
mi viene da pensare che siano più i suoi "detrattori ad ogni costo" ad essere stati suggestionati che non qualche neofita che per colpa sua non ha mai ascoltato Sgt. Pepper... ;)

cmq, mi sono stufato di recitare il ruolo del difensore d'ufficio di Scaruffi, uffa... >:(
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#80 beppecozza

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Inviato 17 ottobre 2006 - 07:03

e ancora ritorna questo Scaruffi... :o è un'ossessione reciproca!
....
Personalmente, la cosa che mi ha colpito più di Scaruffi sono le sue poesie: ne viene fuori l'immagine di un uomo terribilmente solo.
.....
Non è detto, ma potrebbe essere una chiave di lettura anche per le sue critiche musicali.


Ragazzi quante parole...ancora su Scaruffi...ma chi sarà mai...
E torno a chiedere: ma con tutto quello che ha d afare quest'uomo solo, dedito alla musica ed alle arti filosofiche...quando trova il tempo per mangiare, dormire...e per seguire il ragionamento di piblokto...fornica qualche volta come i comuni mortali o giace con un raccoglitore di cd?
A me pare che qualcuno stia sopravvalutando troppo il personaggio, sia amandolo che odiandolo.
  • 0

#81 Notker

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Inviato 17 ottobre 2006 - 07:15


e ancora ritorna questo Scaruffi... :o è un'ossessione reciproca!
....
Personalmente, la cosa che mi ha colpito più di Scaruffi sono le sue poesie: ne viene fuori l'immagine di un uomo terribilmente solo.
.....
Non è detto, ma potrebbe essere una chiave di lettura anche per le sue critiche musicali.


Ragazzi quante parole...ancora su Scaruffi...ma chi sarà mai...
E torno a chiedere: ma con tutto quello che ha d afare quest'uomo solo, dedito alla musica ed alle arti filosofiche...quando trova il tempo per mangiare, dormire...e per seguire il ragionamento di piblokto...fornica qualche volta come i comuni mortali o giace con un raccoglitore di cd?
A me pare che qualcuno stia sopravvalutando troppo il personaggio, sia amandolo che odiandolo.


ma insomma, questo thread serve a discutere del suo sito o per dare giudizi su una persona, offendendola?
questo tipo di approccio alla discussione e questi attegiamento non li capirò mai! rimango basito dal tono di certe uscite, totalmente gratuite e, soprattutto, che non c'entrano una mazza con la musica e con le schede di quel sito.
mi sa che Scaruffi non è il solo ad aver bisogno di cure ;) :P
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#82 beppecozza

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Inviato 17 ottobre 2006 - 07:52

...ma insomma, questo thread serve a discutere del suo sito o per dare giudizi su una persona, offendendola?
questo tipo di approccio alla discussione e questi attegiamento non li capirò mai! rimango basito dal tono di certe uscite, totalmente gratuite
.....
mi sa che Scaruffi non è il solo ad aver bisogno di cure ;) :P


...abbiamo offeso scaruffi...ma quando mai? Perchè abbiamo fatto su di lui una leggera ironia? Uscite gratuite...offese...ragazzi miei state prendendo un po' troppo sul serio Scaruffi...credetemi.
Adesso chiederò a qualche amico parlamentare di presentare un disegno di legge sul vilipendio a Scaruffi...
Notker...siamo seri!!!

Comunque trovo che sia bizzarro che ogni discussione aperta su Scaruffi abbia una risonanza simile...per cui mi autobanno dalla discussione stessa ;)

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#83 Merlo

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:18

Il sito di Scaruffi è pieno di difetti e imprecisioni, ma ringrazio il cielo che esista, perchè senza di lui mi sarei perso tantissima ottima musica.  :)
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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#84 Guest_absolutelyRUBEN_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:19

Insomma, oggi concetti tipo "le canzoni degli Steely Dan interpretano alla perfezione lo spirito qualunquista del borghese medio che anteponeva la qualita` della vita alle istanze rivoluzionarie" non si leggono più da nessuna parte, nemmeno sulla rubrica dei dischi del Manifesto!


BELLISSIMA, questa aveva fatto colpo anche su di me!

scaruffi, forse più di tutti, si è costruito un sistema di riferimento/delle coordinate musicali molto nette dalle quali poi discendono 'naturalmente' le valutazioni di quello che il mercato offre, soprattutto in termini di 'innovatività', cioè di ulteriore apporto all'implementazione del personale sistema di riferimento, in fin dei conti. Condivido in pieno questa impostazione che però, a volte, determina valutazioni presenti un po' troppo sbilanciate verso la 'novità' e, quindi, l'ultimo di prince (perchè si ripete/non aggiunge nulla) è una schifezza e quello degli orthrelm che è invece una proposta originale e soprattutto molto radicale un capolavoro. Forse ci può stare una via di mezzo.
Ecco io gli imputo un'eccessiva facilità nel definire 'di maniera' o giù di lì alcuni dischi che secondo me, pur magari non innovando, sono molto ben suonati e composti e fanno 'sintesi' di tanta musica e sono dischi molto godibili, insomma musica come 'gioia di fare musica'. Quindi direi che gli imputo, in buona sostanza, un eccessivo cerebralismo.
Comunque è un grande, poche balle.

  • 0

#85 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:47

Questo thread parla di niente...

Parla di un intellettuale stizzoso e misantropo che guarda il mondo dall'alto in basso. E fu' cosi' che un giorno diventarono tali gli appassionati di musica rock del nuovo millennio. Non piu' giovani istintivi e ingenui, pronti al richiamo di massa generazionale. Ma una ristretta cerchia di eletti, esseri superiori, depositari di verita' oscure alla comune plebaglia umana.

Addio giorni felici e spensierati, sono finiti i tempi dei sonni tranquilli. Le notti insonni non finiscono mai, e mi rigiro nel letto in preda all'angoscia, cercando di capire perche' gli Slint sono superiori ai Nirvana e il mondo non lo sa'.

La musica mi opprime, mi rimbomba nel cervello, mi rode lo stomaco. La passione per la musica non porta a niente, fa' solo male alla salute. Compromette l'udito e la sanita' mentale di chi ne rimane soggiogato.

Osservo la mia ragazza, osservo i miei amici, osservo la mia famiglia, osservo la gente per la strada. E tutto mi sembra lontano, lontano e falso. Lontano da un mondo che non mi appartiene.

Penso che per amare davvero qualcosa devi poterla condividere con qualcuno a cui tieni, altrimenti a che serve chiudersi nel proprio isolamento intellettuale!? Non trovate che tutto questo sia terribbilmente triste!?

A che serve collezzionare pile di cd tonnellate di mega in Mp3 e poter condividere tutto questo solo con persone che non conosci se non attraverso uno schermo a cristalli liquidi!?

Dunque a questo sono servite le webmagazine musicale, il filesharing e dunque Scaruffi!? A creare un'esercito di reclusi!?

Forse sono troppo pessimista e mandatemi pure in culo per quello che ho scritto (probabilmente Pablito lo fara' tirando fuori la storia dello snob  ;D).
  • 0

#86 Archibaldoflancaster

    Roadie

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:54

cazzi tuoi, sfigato, io vado a vedermi springsteen pogando
  • 1

#87 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:03

cazzi tuoi, sfigato, io vado a vedermi springsteen pogando


Perche' io no!?

;D

Cmq complimenti per la sensibilita' e la capacita di comprensione del prossimo che come sempre abbondano in questo forum.
  • 0

#88 Claudio

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:06

complimenti per la sensibilita' e la capacita di comprensione del prossimo che come sempre abbondano in questo forum.


Diciamo che anche la capacità di stare allo scherzo non spopola da queste parti, eh...
  • 0

#89 Mark Lanegan

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:10

Questo thread parla di niente...

Parla di un intellettuale stizzoso e misantropo che guarda il mondo dall'alto in basso. E fu' cosi' che un giorno diventarono tali gli appassionati di musica rock del nuovo millennio. Non piu' giovani istintivi e ingenui, pronti al richiamo di massa generazionale. Ma una ristretta cerchia di eletti, esseri superiori, depositari di verita' oscure alla comune plebaglia umana.

Addio giorni felici e spensierati, sono finiti i tempi dei sonni tranquilli. Le notti insonni non finiscono mai, e mi rigiro nel letto in preda all'angoscia, cercando di capire perche' gli Slint sono superiori ai Nirvana e il mondo non lo sa'.

La musica mi opprime, mi rimbomba nel cervello, mi rode lo stomaco. La passione per la musica non porta a niente, fa' solo male alla salute. Compromette l'udito e la sanita' mentale di chi ne rimane soggiogato.

Osservo la mia ragazza, osservo i miei amici, osservo la mia famiglia, osservo la gente per la strada. E tutto mi sembra lontano, lontano e falso. Lontano da un mondo che non mi appartiene.

Penso che per amare davvero qualcosa devi poterla condividere con qualcuno a cui tieni, altrimenti a che serve chiudersi nel proprio isolamento intellettuale!? Non trovate che tutto questo sia terribbilmente triste!?

A che serve collezzionare pile di cd tonnellate di mega in Mp3 e poter condividere tutto questo solo con persone che non conosci se non attraverso uno schermo a cristalli liquidi!?

Dunque a questo sono servite le webmagazine musicale, il filesharing e dunque Scaruffi!? A creare un'esercito di reclusi!?

Forse sono troppo pessimista e mandatemi pure in culo per quello che ho scritto (probabilmente Pablito lo fara' tirando fuori la storia dello snob  ;D).


1) non riesco a capire cosa c'entri Scaruffi con tutto questo.

2) personalmente la maggior parte della musica che ascolto non la condivido con tantissime persone fuori dal web ma comunque non mi sento per questo un recluso.


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#90 Ern80

    pivello

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:12


Nel mondo contemporaneo, e nel rock che lo riflette, i tempi sono notevolmente ridotti rispetto al passato. Cinquant'anni sono già un grande periodo. Cinquant'anni fa c'era ancora Picasso che dipingeva, e oggi lo consideriamo un "classico". Non credo che un domani sarà dimenticato. Pensare che Elvis o i Beatles saranno dimenticati tra cinquant'anni è come pensare, in proporzione, che Beethoven sarà dimenticato tra duecento. La storia della cultura è piena di artisti (a cominciare dal citato Dante) che sono stati famosi e ammirati al loro tempo, e tanto più famosi per i posteri. Il mito dell'artista incompreso e poi rivalutato vale soltanto in certi casi, ma non è affatto la regola. I Velvet Underground non erano pololari all'epoca, ma Andy Warhol lo era. I VU erano, sin dall'inizio, inseriti in un contesto che, potenzialmente, avrebbe garantito loro se non fama immediata, certamente fama duratura. I Velvet Underground, del resto, non li ha scoperti mica Scaruffi. E' almeno dagli anni '70 che sono stati "rivalutati"...


Il fatto che non credi che i Beatles verranno dimenticati (e rimarranno attuali) rimane comunque  una tua  predizione.
Basata secondo me su tue personali teorie e su fragilissime fondamenta, e cioè: Beethoven non verrà dimenticato,  Picasso non verrà dimenticato quindi neanche i Beatles verranno dimenticati perchè "i tempi si sono accorciati". Certo, neanche Einstein verrà dimenticato.
La differenza è che dei tre nomi citati nessuno può negarne la grandezza. Dei Beatles e di molte altre band rock invece si può dubitare e rivederne i reali meriti (non è solo Scaruffi che ridimensiona i Beatles). Questo perchè ancora il rock non è ancora una disciplina accademica, o un'arte alta.


Perchè di quegli altri non si potrebbe dubitare (Einstein è fuori luogo in questo contesto perchè non ha operato in campo estetico)? In realtà, non c'è un vero motivo intrinseco, e non potrebbe esserci in campo estetico; il giudizio è determinato dal fatto che ti hanno insegnato così, e che ormai è storia. I Beatles sono ormai entrati nella storia, sia della musica che del costume, quindi questo è un dato di fatto che si commenta da solo. Dici che dei Beatles si può discutere? E perchè su Picasso no? Picasso è diventato famoso anche grazie ad un certo tipo di critica militante del suo tempo, ma la sua grandezza non è mica un valore assoluto: a me, per esempio, la sua arte non piace affatto. Eppure, oggi, non mi sognerei mai di assolutizzare la mia estetica e di mettere in dubbio la sua grandezza e la sua importanza storica: di fatto, Picasso è stato estremamente influente. Non capisco come si può dire che i Beatles non hanno meriti, dato che sono stati comunque imprescindibili per quasi qualunque band sia venuta dopo. Se poi stai dicendo che i Beatles in quanto Paul, John, George e Ringo, non siano stati capaci da soli di produrre la loro musica, allora può anche essere vero. Ma questo, in fin dei conti, non sposta minimamente la questione: se i Beatles sono stati una costruzione di George Martin e Brian Epstein, i "Beatles" stessi sono un'opera d'arte, e in quanto tale non verrà dimenticata. Io ripeto che Scaruffi mi sembra troppo legato al mito dell' "artista creatore", un concetto che non solo è stato superato, ma che spesso nel rock non ha trovato autentica espressione: innanzitutto perchè nel rock ci sono stati più "gruppi" che singoli; in secondo luogo, perchè c'è sempre stato il ruolo del produttore che raramente ha coinciso con gli "artisti"; in terzo luogo, perchè quando anche ci sono singoli in primo piano (come Mick Jagger o Jim Morrison o Iggy Pop), sono più spesso "opere d'arte" (icone) che "artisti"...


Vabbè, inutile continuare all'infinito, tanto abbiamo opinioni troppo differenti: per te i Beatles hanno fatto al rock quello che Beethoven e Picasso hanno fatto (cioè una rivoluzione) nei rispettivi campi e tempi.

Per me invece no.

Ma il punto è un'altro.

Il punto è che, comunque sia, il fatto che Scaruffi demolisca i Beatles non influisce neanche minimamente sul fatto che indichi ed abbia quasi sempre consigliato ottimi dischi. Che poi è il semplice scopo del sito, cioè: compilare liste di album che lui consiglierebbe di ascoltare.
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#91 Archibaldoflancaster

    Roadie

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:17


cazzi tuoi, sfigato, io vado a vedermi springsteen pogando


Perche' io no!?

;D


Ah, allora sei un essere umano anche tu! Non stai poi così male.

Non si tratta di poca comprensione, si tratta di poca pazienza. Piangersi addosso per farsi leccare le ferite non è una cosa che mi piace, e farlo qui, così e per questo "motivo", è pure triste. Piuttosto "va', iesce, tuocca 'e femmene" ;)
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#92 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:18

Io non capisco una cosa di tutto l'impianto di scaruffi.com:

prima dice che il rock va considerato come la letteratura o le arti figurative...
poi ci bombarda di continui voti numerici e classifiche di 'sto cazzo...

mi chiedo a questo punto come mai Ferroni non si sia messo a dare i voti a Dante o Argan a Canova.
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#93 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:27



cazzi tuoi, sfigato, io vado a vedermi springsteen pogando


Perche' io no!?

;D


Ah, allora sei un essere umano anche tu! Non stai poi così male.

Non si tratta di poca comprensione, si tratta di poca pazienza. Piangersi addosso per farsi leccare le ferite non è una cosa che mi piace, e farlo qui, così e per questo "motivo", è pure triste. Piuttosto "va', iesce, tuocca 'e femmene" ;)


Nessun piangersi addosso, stavo solo facendo delle riflessioni. Purtoppo oggi riflettere e porsi delle domande su qualcosa viene inteso come seghe mentali.

Non c'e' l'ho con te, non e' colpa tua, sono i tempi che corrono.
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#94 Archibaldoflancaster

    Roadie

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:37

No no, non le ho interpretate come seghe mentali, le ho interpretate come lamentele, peraltro non rispondenti alla realtà, dato che ci sono tanti appassionati internettiani che per loro fortuna campano bene o male indipendentemente dal fatto che gli slint son meno famosi dei nirvana.

un problema grosso e generale è quello della cattiva informazione, e il fatto che tocchi anche la musica è minoritario rispetto ad altre cose. comunque, ok, "è ingiusto", e se ne può parlare o ancor meglio provare ad affrontarlo. quello che hai fatto tu però è frignare. oppure non hai saputo tirar fuori un discorso degno, scegli.
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#95 Guest_Pablito_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:46

Nessun piangersi addosso, stavo solo facendo delle riflessioni. Purtoppo oggi riflettere e porsi delle domande su qualcosa viene inteso come seghe mentali.

Veramente sei sempre stato tu ad accusarci di pippe mentali che contrapponi allo spirito del vero rrroocckk di cui ovviamente disponi solo tu e un altro manipolo di pochi romantici, alla faccia nostra.

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#96 slothrop

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:57

A che serve collezzionare pile di cd tonnellate di mega in Mp3 e poter condividere tutto questo solo con persone che non conosci se non attraverso uno schermo a cristalli liquidi!?


Insomma, se certa musica (bella o brutta che sia) è, di fatto, di "nicchia", nota e apprezzata da pochi, la colpa è di Scaruffi?
La mia vita sarebbe stata migliore se mi fossi accontentato dei Talking Heads senza passare dai Pere Ubu? (e in realtà ho apprezzato prima gli Ubu...)

Dai, questa è farneticazione bella e buona.


Più interessante sarebbe semmai indagare i legami degli indiebloggers (e l'atteggiamento che descrivi è più o meno quello dell'indieblogger stronzo stereotipato) con Scaruffi (che io sappia molto poco amato dagli indiebloggers, almeno dichiaratamente).
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#97 wago

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Inviato 17 ottobre 2006 - 10:02

Alle volte ho la sensazione che l'odio per Scaruffi nasconda in realta' la paura della propria estremizzazione. Con in piu' un pizzico di invidia, per il fatto che Scaruffi mostra numerose uscite geniali e, nel suo ambito, e' un vincente.
  • 0
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#98 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 10:14

No no, non le ho interpretate come seghe mentali, le ho interpretate come lamentele, peraltro non rispondenti alla realtà, dato che ci sono tanti appassionati internettiani che per loro fortuna campano bene o male indipendentemente dal fatto che gli slint son meno famosi dei nirvana.

un problema grosso e generale è quello della cattiva informazione, e il fatto che tocchi anche la musica è minoritario rispetto ad altre cose. comunque, ok, "è ingiusto", e se ne può parlare o ancor meglio provare ad affrontarlo. quello che hai fatto tu però è frignare. oppure non hai saputo tirar fuori un discorso degno, scegli.


Continui a sbagliare punto di visto e a vedere la cosa in tono accusatorio nei miei confronti. Sei tu che vuoi per forza puntare il dito su qualcuno e non capisci che non mi riferivo a me stesso in particolare.

Ragion per cui inutile andare oltre e perpetuare queste incomprensioni di cui non verremo mai a capo, quindi qua la chiudo!

Bye!
  • 0

#99 Guest_Number 5_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 11:20



Si accettano scommesse:
Quante pagine durerà questo thread?

Penso tante........


Nel frattempo, ho già preparato il kit di sopravvivenza...

Che comprende una copia di "Revolver" e un sitar tascabile con un ritratto in madreperla di George Harrison sulla cassa...
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#100 piblokto

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Inviato 17 ottobre 2006 - 11:24



e ancora ritorna questo Scaruffi... :o è un'ossessione reciproca!
....
Personalmente, la cosa che mi ha colpito più di Scaruffi sono le sue poesie: ne viene fuori l'immagine di un uomo terribilmente solo.
.....
Non è detto, ma potrebbe essere una chiave di lettura anche per le sue critiche musicali.


Ragazzi quante parole...ancora su Scaruffi...ma chi sarà mai...
E torno a chiedere: ma con tutto quello che ha d afare quest'uomo solo, dedito alla musica ed alle arti filosofiche...quando trova il tempo per mangiare, dormire...e per seguire il ragionamento di piblokto...fornica qualche volta come i comuni mortali o giace con un raccoglitore di cd?
A me pare che qualcuno stia sopravvalutando troppo il personaggio, sia amandolo che odiandolo.


ma insomma, questo thread serve a discutere del suo sito o per dare giudizi su una persona, offendendola?
questo tipo di approccio alla discussione e questi attegiamento non li capirò mai! rimango basito dal tono di certe uscite, totalmente gratuite e, soprattutto, che non c'entrano una mazza con la musica e con le schede di quel sito.
mi sa che Scaruffi non è il solo ad aver bisogno di cure ;) :P


Non so se ti tiferivi anche a me, dato che mi hai citato... Nel qual caso, la tua replica non ha minimamente significato, perché dire che un uomo comunica la propria"terribile solitudine" non è affatto un'offesa. Semmai, è il tentativo di capire una persona, considerando che quello che scrive - benché spacciato per oggettivo - non può prescindere dalla propria soggettività.

Vi siete mai chiesti perché Scaruffi ha una netta preferenza per gli anarchici, gli spiantati, i solitari, i diversi, mentre odia pressoché tutti i fenomeni di massa?

Può non fregarne niente a nessuno, lo ammetto. Però date un'occhiata alle sue poesie, e magari lo vedrete sotto un'ottica differente.
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