Paraguay, destituito presidente Lugo
scontri in città, critici i Paesi vicini Il Senato vota contro il capo dello Stato per la cattiva gestione di uno scontro a fuoco tra polizia e contadini, in cui morirono 17 persone. Al suo posto il vicepresidente, Federico Franco. Manifestazione ad Asunción dei suoi sostenitori, dura reazione dell'Unasur. L'Ecuador: "Governo Lugo unico legittimo"
Fernando Lugo (afp)
ASUNCIÓN - Il presidente del Paraguay Fernando Lugo è stato destituito dal Senato per "cattivo comportamento" nell'esercizio delle sue funzioni. La presidenza, come previsto dalla Costituzione, passa al suo vice, Federico Franco, 49 anni (ex alleato e recentemente principale avversario), che ha già giurato. Ma la decisione ha già scatenato la reazione dell'Unasur, che minaccia ripercussioni internazionali.
Il voto - quasi all'unanimità, 39 sì contro 4 no - è legato anche alle accuse di aver mal gestito lo scontro a fuoco avvenuto la settimana scorsa tra la polizia e un gruppo di campesinos, in cui morirono 17 persone. Ma la denuncia contro Lugo presentata dall'estrema destra contiene anche alcune argomentazioni meno chiare, come per esempio la presunta responsabilità del presidente per "l'insicurezza" nel paese e il fatto di aver favorito "un clima di confronto politico" ad Asuncion.
L'ormai ex presidente ha fatto sapere che accetta il voto del Senato, ma questo non ha impedito, subito dopo la notizia, la tensione e gli scontri nelle strade di Asunción. All'esterno dell'assemblea si sono schierate le forze di sicurezza per tenere a bada alcune migliaia di sostenitori di Lugo.
Nella centrale Piazza delle Armi, dove fin dal mattino si sono radunati migliaia di simpatizzanti del capo dello Stato provenienti da tutto il Paese, per lo più contadini, sono scoppiati degli incidenti tra loro e la polizia. I manifestanti hanno ingaggiato
violenti scontri, anche corpo a corpo, con gli agenti. Questi ultimi, ricorrendo a bastoni, gas lacrimogeni e idranti, hanno cercato di riportare la calma. Non si ha notizia di feriti o arresti.
Non pochi temono che i disordini si allarghino, ricordando che nel 1999, in un altro momento di instabilità del Paese, altri manifestanti contrari al governo di allora radunati nella stessa piazza, vennero colpiti dai cecchini appostati sui tetti, con un bilancio di sette morti.
L'impeachment è stato intanto respinto dal'Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur). Il venezuelano Ali Rodriguez ha avvertito che i paesi dell'Unasur potrebbero applicare la 'clausola democratica' prevista dall'organismo, e non riconoscere quindi il governo che prenderà il posto dell'esecutivo di Lugo. Il presidente dell'Ecuador, il socialista Rafael Correa, ha già fatto sapere che "l'unico governo legittimo che Quito riconosce in Paraguay è quello presieduto da Fernando Lugo".
Chi è il neo-presidente. Federico Franco, 49 anni, finora vicepresidente è ormai da tempo irriducibile rivale dell'ex vescovo di sinistra Fernando Lugo, che ha accettato di lasciare la presidenza dopo un processo di impeachment in Senato. Franco, cattolico e medico di professione, fa parte di una nota famiglia di politici di Asuncion, da sempre in prima fila nel partito Liberale.
Accompagnando Lugo, è diventato vicepresidente dopo le elezioni del 2008, quando i liberali decisero di allearsi con l'ex vescovo proprio in occasione del voto. I 'liberales' di Asuncion diedero così un sostegno chiave a Lugo, e cioè quasi il 70% dei voti andati alla Alianza Patriotica per il cambiamento (Apc), la coalizione guidata dallo stesso ex presidente.
Fin da subito dopo la vittoria elettorale, Franco e Lugo entrarono in collisione, anche perché il presidente ha preferito dialogare con settori del partito Liberal estranei a Franco. Negli ultimi tempi, quest'ultimo ha d'altra parte più volte accusato il presidente di metterlo da parte e non ascoltarlo nelle decisioni più importante del governo, senza farlo per esempio partecipare nelle riunioni di gabinetto.