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America Latina


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615 replies to this topic

#151 corrigan

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Inviato 20 novembre 2012 - 00:23

l'Argentina ha il miglior gettito fiscale dell'America Latina ed è ormai ai livelli degli standard OCSE, in merito

http://www.oecd.org/... note_final.pdf qui i dati sono del 2010 ma l'FMI stima anche per questo anno gettito in crescita http://www.imf.org/e..._NGDPD&grp=0&a= (controllate la voce General Government Revenue)


sì ma Figures are based on Argentina’s official GDP data. The IMF has called on Argentina to adopt remedial measures to address the quality of these data. The IM staff is also using alternative measures of GDP growth for macroeconomic surveillance, including data produced by private analysts, which have shown significantly lower real GDP growth than the official data since 2008.

sono appunto sono dati del 2010 mi sembra che la situazione descritta stia accadendo adesso negli ultimi mesi.
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#152 TheWalrus

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Inviato 20 novembre 2012 - 09:46


l'Argentina ha il miglior gettito fiscale dell'America Latina ed è ormai ai livelli degli standard OCSE, in merito

http://www.oecd.org/... note_final.pdf qui i dati sono del 2010 ma l'FMI stima anche per questo anno gettito in crescita http://www.imf.org/e..._NGDPD&grp=0&a= (controllate la voce General Government Revenue)


sì ma Figures are based on Argentina’s official GDP data. The IMF has called on Argentina to adopt remedial measures to address the quality of these data. The IM staff is also using alternative measures of GDP growth for macroeconomic surveillance, including data produced by private analysts, which have shown significantly lower real GDP growth than the official data since 2008.

sono appunto sono dati del 2010 mi sembra che la situazione descritta stia accadendo adesso negli ultimi mesi.


questi progressi argentini sono riconosciuti ovunque, per esempio il primo documento che ti ho messo è dell'OCSE.

Detto questo, non è che pensi che sia un esempio di assoluto valore, ma non credo che si possa facilmente dire che tutto quello che stanno facendo non va bene. Lo sai che Repsol non investiva più, prima della nazionalizzazione? Credo sia stata una risposta estrema a un problema estremo
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"MA DOVE SIETE FINITI ROCKETTARI? tutti coi capelli tagliati corti, tutti con le giacche e la cravatta! Un giorno uno mi disse che la CRAVATTA è il passaporto degli STRONZI."

RICHARD BENSON

#153 TheWalrus

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Inviato 20 novembre 2012 - 12:10

http://razon.com.mx/...p?article132964

Per quanto riguarda la strana storia dell'espulsione della Coca-Cola dalla Bolivia, c'è la smentita sia del governo boliviano che della Coca-Cola Company
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#154 TheWalrus

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Inviato 09 dicembre 2012 - 10:41

http://www.repubblic...12/?ref=HREC1-3

Nuovi problemi di salute per Chavez, successore già designato nel caso fosse costretto a lasciare
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Inviato 14 dicembre 2012 - 15:35

Cuba convocará consulta popular para decidir nueva Ley del Trabajo

http://www.cubainfor...ley-del-trabajo


però continuiamo a dargli lezioni di democrazia, mi raccomando
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#156 Çorkan

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Inviato 15 dicembre 2012 - 01:56

Cuba convocará consulta popular para decidir nueva Ley del Trabajo

http://www.cubainfor...ley-del-trabajo


però continuiamo a dargli lezioni di democrazia, mi raccomando


si ma se uno non parla spagnolo potrebbe pure esserci scritto che ci stanno per bombardare con l'atomica, mortacci vostri... asd
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#157 TheWalrus

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Inviato 15 dicembre 2012 - 10:27


Cuba convocará consulta popular para decidir nueva Ley del Trabajo

http://www.cubainfor...ley-del-trabajo


però continuiamo a dargli lezioni di democrazia, mi raccomando


si ma se uno non parla spagnolo potrebbe pure esserci scritto che ci stanno per bombardare con l'atomica, mortacci vostri... asd


non mi sembra una critica particolarmente pungente questa....a Cuba si parla lo spagnolo e in quella lingua fanno tutto....e poi è una lingua molto simile all'italiano, tranquillo che si capisce
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RICHARD BENSON

#158 Çorkan

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Inviato 15 dicembre 2012 - 11:14



Cuba convocará consulta popular para decidir nueva Ley del Trabajo

http://www.cubainfor...ley-del-trabajo


però continuiamo a dargli lezioni di democrazia, mi raccomando


si ma se uno non parla spagnolo potrebbe pure esserci scritto che ci stanno per bombardare con l'atomica, mortacci vostri... asd


non mi sembra una critica particolarmente pungente questa....a Cuba si parla lo spagnolo e in quella lingua fanno tutto....e poi è una lingua molto simile all'italiano, tranquillo che si capisce


infatti non era un critica a loro, ma a voi :P
Spiegatemi, in italiano (ma vanno bene anche l'inglese, il tamil o l'esperanto) di che si tratta, por favor.
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#159 soul crew

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Inviato 15 dicembre 2012 - 15:23

Corky la notizia è la seguente: il parlamento ha deciso di fare una nuova legge sul lavoro per favorire lo sviluppo economico del paese. la nuova legge verrà scritta e approvata con consultazioni popolari che coinvolgeranno tutta la popolazione
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#160 Çorkan

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Inviato 15 dicembre 2012 - 17:33

Corky la notizia è la seguente: il parlamento ha deciso di fare una nuova legge sul lavoro per favorire lo sviluppo economico del paese. la nuova legge verrà scritta e approvata con consultazioni popolari che coinvolgeranno tutta la popolazione


Ok grazie, la parte sulla consultazione in effetti mi era sfuggita
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#161 kyashan

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Inviato 16 dicembre 2012 - 21:26

Il governo cubano, dopo che lo stesso Fidel ha ammesso i limiti di un' economia dirigista e gli errori del passato, ormai è chiaro che si appresta a seguire il modello comunista cinese, libertà economica e mancanza di diritti civili, anche per la precarietà della situazione venezuelana: se morisse Chavez e in Venezuela dovesse ritornare la Destra o il successore si rivelasse lulista-terza via, Cuba non potrebbe più sostenere il suo Stato sociale senza il petrolio di Chavez .
Questa notizia di una decisione popolare sulla modifica della legge del lavoro in questo momento storico sembra quasi farci invidiare Cuba, ma invece cambierà per sempre gli equilibri sociali dell' isola. E sarà davvero una decisione popolare non condizionata in un paese non democratico?
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#162 soul crew

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Inviato 16 dicembre 2012 - 21:40

consultazione popolare non significa mica che fanno scrivere la legge a yoani sanchez o ad altri soloni che si lamentano di non poter scrivere su internet mentre scrivono su internet e hanno blog in tutti i quoatidiani del globo.
per me è un buon modo di misurare il consenso, oltre che un metodo indiscutibilmente più democratico di chi fa scrivere le leggi sul lavoro a giuslavoristi che non hanno mai lavorato in vita loro e si affidano solo ai modelli. il socialismo cubano non può rimanere in eterno uguale a se stesso, è ovvio che si debba evolvere e che debba farlo con il consenso dei cubani (che è l'unica cosa che a dispetto di tutto, l'ha tenuto in piedi fino ad oggi), altrimenti diventerebbe una cosa senza senso
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#163 corrigan

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Inviato 17 dicembre 2012 - 07:07

Il governo cubano, dopo che lo stesso Fidel ha ammesso i limiti di un' economia dirigista e gli errori del passato, ormai è chiaro che si appresta a seguire il modello comunista cinese, libertà economica e mancanza di diritti civili,


no dai, per l'ennesima volta, quelli di comunista hanno giusto il nome sul logo del partito e il pessimo gusto nel vestiario. asd
detto ciò si tratta ovviamente della strada migliore da scegliere per Cuba, quella che può assicurare una transizione più stabile e pacifica. ma il processo delle riforme sui generis cinesi non è qualcosa di "applicabile" col manualetto, fossi in loro (e secondo me sono abbastanza capaci, politicamente, da farlo) manderei un bel po' di gente in Vietnam a studiare le riforme "doi moi".
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Inviato 17 dicembre 2012 - 19:38

qualche annotazione: non si capisce perchè gli stati socialisti debbano andare sempre verso una transizione. transizione verso cosa? verso il modello europeo o anglosassone di democrazia rappresentativa? in questo caso io le riforme non le vedo in quell'ottica, le vedo semplicemente come un aggiornarsi in virtù della realtà esistente. d'altronde se il socialismo è progresso, non può restare immobile e immutabile ai dettami ottocenteschi come i suoi detrattori vorrebbero (per altro in quel caso ottenendo ragione)
sul modello cinese non concrodo con Kyashan per un semplice motivo: Cuba dal punto di vista geopolitico è l'opposto della Cina: uno stato piccolo, con un'economia (gravemente turbata dall'embargo) che non conta niente su scala mondiale, con pochissimi abitanti e neanche tante materie prime. questo, se nello scacchiere mondiale ti mette in posizione di svantaggio, a livello interno ha i suoi benefici: lo stato sociale con gli standard più elevati di tutta l'area e la possibilità di tenere sotto controllo la forbice tra ricchi e poveri, che in Cina rischia di andare fuori controllo. per questo secondo me, se deve esserci una transizione nel senso di elezioni all'occidentale con partiti che ribalterebbero il sistema costituzionale, il modello da seguire non può che essere quello sudamericano del venezuela. ma la vedo una prospettiva difficile, almeno nel breve-medio termine, la propaganda statunitense avrebbe un peso enorme e ben più determinante che altrove anche a causa della vicinanza geografica (e della presenza di una base americana in suolo cubano, non scordiamoci questo dettaglio), gli esuli anticomunisti rientrerebbero tutti in pompa magna e in poco tempo Cuba ritornerebbe ad essere il bordello degli usa. francamente non credo che la maggioranza dei cubani voglia questo, per cui credo che il sistema rimarrà rigidamente socialista almeno per i prossimi anni.

sulla cina mi preme far notare che l'economia è ancora pianificata e le aziende di importanza strategica sono pubbliche e questo è uno dei cardini di uno stato socialista, poi è ovvio che il paese essendosi aperto al mercato globale sia sceso a compromessi, però non esagererei col dire che di socialista non c'è più niente. il termine socialismo di mercato, coniato da analisti ben più esperti e capaci di me, credo che calzi a pennello. comunque è un inciso OT e tale spero che resti

sul venezuela, notizia fresca fresca
http://www.gennaroca...amministrative/
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#165 corrigan

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Inviato 18 dicembre 2012 - 09:35

qualche annotazione: non si capisce perchè gli stati socialisti debbano andare sempre verso una transizione. transizione verso cosa? verso il modello europeo o anglosassone di democrazia rappresentativa? in questo caso io le riforme non le vedo in quell'ottica, le vedo semplicemente come un aggiornarsi in virtù della realtà esistente. d'altronde se il socialismo è progresso, non può restare immobile e immutabile ai dettami ottocenteschi come i suoi detrattori vorrebbero (per altro in quel caso ottenendo ragione)


boleyn, non per infognarci nell'ot ma vedi che l'espressione "transizione" è appropriata e viene utilizzata in primis dalla leadership cinese. il termine è ambiguo ma è quello più adatto, l'ambiguità deriva dal fatto che in profondità non è ben chiaro dove questa transizione porterà, ma sarà sicuramente verso qualcosa di diverso. Se vuoi vederla come l'ex premier Wen Jiababo può essere transizione giuridica, verso la costituzione della rule of law nel paese (法治), se vuoi vederla dal punto economico vuoi o non vuoi è verso una forma di (more)free market, http://en.wikipedia....nsition_economy, l'unico termine che non accettano è transizione "politica" ma qui si apre tutto un altro discorso, già fatto tante altre volte.
negare che la transizione nei paesi socialisti, economica innanzitutto, esista è quanto meno curioso, visto anche il consensus evidente che dimostra praticamente tutta la letteratura accademica dell'ultimo decennio (cinese compresa):
http://scholar.googl...l=it&as_sdt=0,5

detto ciò, pur non conoscendo l'America Latina (magari non conosco certi dati), credo che si aspetti la morte di Fidel per cambiare qualcosa (così come si aspettò la morte di Mao in Cina, a parte la parentesi di Hua Guofeng e della Bd4), e secondo me l'aspettano pure gli americani per ammorbidirsi. se Chavez o chi per lui (Maduro?) sarà ancora al potere in Venezuela quando accadrà si opterà per la "strada cinese", altrimenti senza il petrolio venezuelano a basso prezzo potrebbe anche cambiare tutto nel giro di mesi...
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Inviato 18 dicembre 2012 - 09:59

ok era solo per chiarire il termine transizione ;)

per me per Cuba è impossibile imboccare la strada cinese, allo stato attuale, se non altro per l'embargo imposto da altri e poi perchè come ho già scritto non ha le condizioni di base per farlo, ne come forze ne come posizione geografica. attirare gli investimenti stranieri e tenerli sotto controllo sarebbe impossibile, diventerebbe subito una colonia. sicuramente dei cambiamenti ci saranno, come è ovvio che sia e per i motivi che ho già scritto, ma un'economia di mercato la vedo ora come ora una prospettiva impossibile
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Inviato 18 dicembre 2012 - 10:15

ok era solo per chiarire il termine transizione ;)

per me per Cuba è impossibile imboccare la strada cinese, allo stato attuale, se non altro per l'embargo imposto da altri e poi perchè come ho già scritto non ha le condizioni di base per farlo, ne come forze ne come posizione geografica. attirare gli investimenti stranieri e tenerli sotto controllo sarebbe impossibile, diventerebbe subito una colonia. sicuramente dei cambiamenti ci saranno, come è ovvio che sia e per i motivi che ho già scritto, ma un'economia di mercato la vedo ora come ora una prospettiva impossibile


ma tu non credi che gli USA cambieranno posizione una volta morto Castro? secondo me è molto probabile, in particolare se dovesse succedere negli ultimi due anni del second term di Obama, quando avrà davvero le mani libere.
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Inviato 18 dicembre 2012 - 12:21

sì, è molto probabile, ma il fine ultimo degli usa non sarebbe diventare amici, ma "annettere" cuba (il virgolettato va nel senso di quanto ho già scritto). dall'altra parte non penso che saranno così sprovveduti. poi dipende da tante cose, anche da contingenze del momento, per ora credo che la grande maggioranza dei cubani sia contenta così, magari tra 5 o 10 anni no, chissà. dipende parecchio da come raul gestirà questa fase
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#169 TheWalrus

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Inviato 18 dicembre 2012 - 13:38

sì, è molto probabile, ma il fine ultimo degli usa non sarebbe diventare amici, ma "annettere" cuba (il virgolettato va nel senso di quanto ho già scritto). dall'altra parte non penso che saranno così sprovveduti. poi dipende da tante cose, anche da contingenze del momento, per ora credo che la grande maggioranza dei cubani sia contenta così, magari tra 5 o 10 anni no, chissà. dipende parecchio da come raul gestirà questa fase


Ecco, secondo te come gestirà Raul Castro il suo Paese una volta venuto a mancare il suo celebre fratello? Insomma avrà la forza di far proseguire una certa strada portata avanti con grande tenacia da Fidel o qualcosa di completamente nuovo dobbiamo aspettarci? Porterà Cuba verso libere elezioni oppure dovremmo aspettare che anche lui lasci il potere perchè ciò avvenga, oppure non questo non avverrà mai?
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RICHARD BENSON

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Inviato 18 dicembre 2012 - 15:52


sì, è molto probabile, ma il fine ultimo degli usa non sarebbe diventare amici, ma "annettere" cuba (il virgolettato va nel senso di quanto ho già scritto). dall'altra parte non penso che saranno così sprovveduti. poi dipende da tante cose, anche da contingenze del momento, per ora credo che la grande maggioranza dei cubani sia contenta così, magari tra 5 o 10 anni no, chissà. dipende parecchio da come raul gestirà questa fase


Ecco, secondo te come gestirà Raul Castro il suo Paese una volta venuto a mancare il suo celebre fratello? Insomma avrà la forza di far proseguire una certa strada portata avanti con grande tenacia da Fidel o qualcosa di completamente nuovo dobbiamo aspettarci? Porterà Cuba verso libere elezioni oppure dovremmo aspettare che anche lui lasci il potere perchè ciò avvenga, oppure non questo non avverrà mai?

risposta sincera? non ne ho la più pallida idea.
però visto che "libere elezioni" a cuba sarebbero tutto meno che libere, credo che non andranno in questa direzione. ma è soltanto un'opinione eh
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#171 TheWalrus

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Inviato 18 dicembre 2012 - 19:40



sì, è molto probabile, ma il fine ultimo degli usa non sarebbe diventare amici, ma "annettere" cuba (il virgolettato va nel senso di quanto ho già scritto). dall'altra parte non penso che saranno così sprovveduti. poi dipende da tante cose, anche da contingenze del momento, per ora credo che la grande maggioranza dei cubani sia contenta così, magari tra 5 o 10 anni no, chissà. dipende parecchio da come raul gestirà questa fase


Ecco, secondo te come gestirà Raul Castro il suo Paese una volta venuto a mancare il suo celebre fratello? Insomma avrà la forza di far proseguire una certa strada portata avanti con grande tenacia da Fidel o qualcosa di completamente nuovo dobbiamo aspettarci? Porterà Cuba verso libere elezioni oppure dovremmo aspettare che anche lui lasci il potere perchè ciò avvenga, oppure non questo non avverrà mai?

risposta sincera? non ne ho la più pallida idea.
però visto che "libere elezioni" a cuba sarebbero tutto meno che libere, credo che non andranno in questa direzione. ma è soltanto un'opinione eh


io infatti per libere elezioni intendo secondo il modello occidentale, non il modello comunista con nessun candidato scomodo al regime
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Inviato 18 dicembre 2012 - 19:52




sì, è molto probabile, ma il fine ultimo degli usa non sarebbe diventare amici, ma "annettere" cuba (il virgolettato va nel senso di quanto ho già scritto). dall'altra parte non penso che saranno così sprovveduti. poi dipende da tante cose, anche da contingenze del momento, per ora credo che la grande maggioranza dei cubani sia contenta così, magari tra 5 o 10 anni no, chissà. dipende parecchio da come raul gestirà questa fase


Ecco, secondo te come gestirà Raul Castro il suo Paese una volta venuto a mancare il suo celebre fratello? Insomma avrà la forza di far proseguire una certa strada portata avanti con grande tenacia da Fidel o qualcosa di completamente nuovo dobbiamo aspettarci? Porterà Cuba verso libere elezioni oppure dovremmo aspettare che anche lui lasci il potere perchè ciò avvenga, oppure non questo non avverrà mai?

risposta sincera? non ne ho la più pallida idea.
però visto che "libere elezioni" a cuba sarebbero tutto meno che libere, credo che non andranno in questa direzione. ma è soltanto un'opinione eh


io infatti per libere elezioni intendo secondo il modello occidentale, non il modello comunista con nessun candidato scomodo al regime

avevo capito. con gli usa a due passi, con una base militare dentro cuba, con tutta la propaganda mondiale ecc ecc sarebbero tutto meno che libere elezioni, sarebbewro una gigantesca farsa, la cerimonia di riconsegna di cuba al padrone
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#173 kyashan

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Inviato 19 dicembre 2012 - 08:22

qualche annotazione: non si capisce perchè gli stati socialisti debbano andare sempre verso una transizione. transizione verso cosa? verso il modello europeo o anglosassone di democrazia rappresentativa? in questo caso io le riforme non le vedo in quell'ottica, le vedo semplicemente come un aggiornarsi in virtù della realtà esistente. d'altronde se il socialismo è progresso, non può restare immobile e immutabile ai dettami ottocenteschi come i suoi detrattori vorrebbero (per altro in quel caso ottenendo ragione)
sul modello cinese non concrodo con Kyashan per un semplice motivo: Cuba dal punto di vista geopolitico è l'opposto della Cina: uno stato piccolo, con un'economia (gravemente turbata dall'embargo) che non conta niente su scala mondiale, con pochissimi abitanti e neanche tante materie prime. questo, se nello scacchiere mondiale ti mette in posizione di svantaggio, a livello interno ha i suoi benefici: lo stato sociale con gli standard più elevati di tutta l'area e la possibilità di tenere sotto controllo la forbice tra ricchi e poveri, che in Cina rischia di andare fuori controllo. per questo secondo me, se deve esserci una transizione nel senso di elezioni all'occidentale con partiti che ribalterebbero il sistema costituzionale, il modello da seguire non può che essere quello sudamericano del venezuela. ma la vedo una prospettiva difficile, almeno nel breve-medio termine, la propaganda statunitense avrebbe un peso enorme e ben più determinante che altrove anche a causa della vicinanza geografica (e della presenza di una base americana in suolo cubano, non scordiamoci questo dettaglio), gli esuli anticomunisti rientrerebbero tutti in pompa magna e in poco tempo Cuba ritornerebbe ad essere il bordello degli usa. francamente non credo che la maggioranza dei cubani voglia questo, per cui credo che il sistema rimarrà rigidamente socialista almeno per i prossimi anni.

sulla cina mi preme far notare che l'economia è ancora pianificata e le aziende di importanza strategica sono pubbliche e questo è uno dei cardini di uno stato socialista, poi è ovvio che il paese essendosi aperto al mercato globale sia sceso a compromessi, però non esagererei col dire che di socialista non c'è più niente. il termine socialismo di mercato, coniato da analisti ben più esperti e capaci di me, credo che calzi a pennello. comunque è un inciso OT e tale spero che resti

sul venezuela, notizia fresca fresca
http://www.gennaroca...amministrative/

qualche annotazione: non si capisce perchè gli stati socialisti debbano andare sempre verso una transizione. transizione verso cosa? verso il modello europeo o anglosassone di democrazia rappresentativa? in questo caso io le riforme non le vedo in quell'ottica, le vedo semplicemente come un aggiornarsi in virtù della realtà esistente. d'altronde se il socialismo è progresso, non può restare immobile e immutabile ai dettami ottocenteschi come i suoi detrattori vorrebbero (per altro in quel caso ottenendo ragione)
sul modello cinese non concrodo con Kyashan per un semplice motivo: Cuba dal punto di vista geopolitico è l'opposto della Cina: uno stato piccolo, con un'economia (gravemente turbata dall'embargo) che non conta niente su scala mondiale, con pochissimi abitanti e neanche tante materie prime. questo, se nello scacchiere mondiale ti mette in posizione di svantaggio, a livello interno ha i suoi benefici: lo stato sociale con gli standard più elevati di tutta l'area e la possibilità di tenere sotto controllo la forbice tra ricchi e poveri, che in Cina rischia di andare fuori controllo. per questo secondo me, se deve esserci una transizione nel senso di elezioni all'occidentale con partiti che ribalterebbero il sistema costituzionale, il modello da seguire non può che essere quello sudamericano del venezuela. ma la vedo una prospettiva difficile, almeno nel breve-medio termine, la propaganda statunitense avrebbe un peso enorme e ben più determinante che altrove anche a causa della vicinanza geografica (e della presenza di una base americana in suolo cubano, non scordiamoci questo dettaglio), gli esuli anticomunisti rientrerebbero tutti in pompa magna e in poco tempo Cuba ritornerebbe ad essere il bordello degli usa. francamente non credo che la maggioranza dei cubani voglia questo, per cui credo che il sistema rimarrà rigidamente socialista almeno per i prossimi anni.

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http://www.gennaroca...amministrative/


Hai ragione quando dici che è difficile per Cuba seguire il modello della Cina, per dimensione demografica, risorse e posizione geografica, e ci sarebbero anche dei fattori culturali secondo me. Ma è lo stesso governo cubano ad averlo prospettato.
Tu dici che per mantenere lo Stato sociale con gli standard più elevati di tutta l' area Cuba dovrebbe seguire il modello venezuelano, ma il problema è che questo modello è assolutamente precario. Chavez ha sicuramente limitato lo strapotere delle oligarchie di origine europea in uno degli Stati più ricchi di energia del mondo, ma in 12 anni di potere il miglioramento degli indici sociali, come mortalità infantile, speranza di vita e tasso di istruzione, è aumentato di poco e nulla rispetto a Paesi che hanno da parecchio tempo governi conservatori come la Colombia, che nonostante le ingiustizie sociali, cmq in piccola diminuzione, ha l' economia più dinamica della regione, insieme a Panama, pur continuando a concentrare il reddito nelle mani di pochi e mantenendo maggiori tassi di povertà. Chavez per il momento ha fallito nello stesso tentativo di seguire il modello cubano di sicurezza sociale, pur non dimenticando che l' opposizione avrebbe lasciato il Venezuela in una situazione socialmente peggiore. L' unico dato che distinugue il Venezuela in positivo nell' avvicinarsi ai risultati cubani è l' indice Gini, una più equa distribuzione del reddito, che però si regge esclusivamente sulla rendita del petrolio, senza riuscire a convertire queste risorsa in un economia più variegata: in Venezuela non si produce nulla e si importa ogni genere che non sia energia. Al contrario la Cina è riuscita convertire le sue risorse in un' economia dinamica. E siamo sicuri che in Venezuela ci sia più sicurezza sociale che in Cina ? Anzi, il fatto che abbia un tasso di omicidi 20 volte maggiore suggerirebbe che il conflitto sociale sia molto maggiore.
I fratelli Castro sono molto più intelligenti di Chavez, ora hanno bisogno di lui per reggere il loro Stato sociale di Cuba, ma sanno benissimo che il giorno in cui non dovessero più avere il petrolio a basso prezzo del Venezuela, nel lungo periodo non avrebbero altra scelta che seguire il modello cinese, per quanto difficilmente attuabile.
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#174 soul crew

    stocazzo

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Inviato 19 dicembre 2012 - 09:09

ma infatti semmai è il Venezuela che deve copiare Cuba sulle politiche sociali, su questo ti do pienamente ragione. io quando ho parlato di Venezuela ipotizzavo un modello istituzionale che prevedesse le elezioni, anche se dubito che Cuba abbia fretta di andare in quella direzione
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#175 satyajit

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Inviato 28 dicembre 2012 - 19:07

L'ottimismo è il profumo della vita.

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#176 geeno

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Inviato 28 dicembre 2012 - 19:21

Poverini, in Iraq sono pessimisti.
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#177 Seattle Sound

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Inviato 28 dicembre 2012 - 19:26

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però aspetta quando gli ritorna indietro pato
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#178 satyajit

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Inviato 28 dicembre 2012 - 19:37


L'ottimismo è il profumo della vita.

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però aspetta quando gli ritorna indietro pato


Questa era buona. Caso raro.
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#179 TheWalrus

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Inviato 03 gennaio 2013 - 13:56

http://www.repubblic...1/?ref=HREC1-12

Insomma a Marzo ci sarà un referendum, e se crediamo nell'autodeterminazione dei popoli, penso che qualunque sia il risultato tutti dovremo accettarlo....
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Inviato 04 gennaio 2013 - 01:01

http://www.repubblic...1/?ref=HREC1-12

Insomma a Marzo ci sarà un referendum, e se crediamo nell'autodeterminazione dei popoli, penso che qualunque sia il risultato tutti dovremo accettarlo....


dal risultato assolutamente scontato (pro uk)
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#181 virginia wolf

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Inviato 04 gennaio 2013 - 07:34


http://www.repubblic...1/?ref=HREC1-12

Insomma a Marzo ci sarà un referendum, e se crediamo nell'autodeterminazione dei popoli, penso che qualunque sia il risultato tutti dovremo accettarlo....


dal risultato assolutamente scontato (pro uk)

Va da sé, dal momento che, se non sbaglio, la maggioranza della popolazione è di origine britannica.
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#182 TheWalrus

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Inviato 04 gennaio 2013 - 13:46



http://www.repubblic...1/?ref=HREC1-12

Insomma a Marzo ci sarà un referendum, e se crediamo nell'autodeterminazione dei popoli, penso che qualunque sia il risultato tutti dovremo accettarlo....


dal risultato assolutamente scontato (pro uk)

Va da sé, dal momento che, se non sbaglio, la maggioranza della popolazione è di origine britannica.


allora diciamo che la lettera della Kirchner fa parte di una legittima campagna elettorale...
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#183 TheWalrus

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Inviato 09 gennaio 2013 - 13:35

http://www.repubblic...81/?ref=HREC2-7


Qualcuno sa come stanno più di preciso le cose? a giudicare da quest'articolo, non c'è in questo momento il massimo della finezza istituzionale...


http://www.corriere....35a9f5f63.shtml

qua le cose sono forse un pò più chiare
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#184 satyajit

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Inviato 10 gennaio 2013 - 17:59

La Costituzione dice questo:

Articolo 231
Il candidato eletto prende possesso dell'incarico di Presidente della Repubblica il dieci di gennaio del primo anno del suo mandato costituzionale, prestando giuramento dinanzi all'Assemblea Nazionale. Se per qualsiasi motivo sopravvenuto il Presidente della Repubblica non possa prendere possesso dinanzi all'Assemblea Nazionale, lo fa dinanzi al Tribunale Supremo di Giustizia.
Articolo 233
Sono cause di impedimento permanente del Presidente della Repubblica: la morte, la rinuncia, o la destituzione decretata con sentenza dal Tribunale Supremo di Giustizia; l'incapacità fisica o mentale permanente accertata da una commissione medica designata dal Tribunale Supremo di Giustizia e con l'approvazione dell'Assemblea Nazionale; l'abbandono dell'incarico, dichiarato come tale dall'Assemblea Nazionale, e la revoca popolare del suo mandato. Quando si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente eletto prima che questi abbia preso possesso dell'incarico, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale, diretto e segreto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Presidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Se si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente della Repubblica durante i primi quattro anni del periodo costituzionale, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale e diretto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Nei casi sopra citati il nuovo Presidente completerà il periodo costituzionale corrispondente. Se la causa di impedimento permanente si produce durante gli ultimi due anni del mandato costituzionale, il Vicepresidente Esecutivo assume la Presidenza della Repubblica fino al suo completamento.
Articolo 234
In caso di impedimento temporaneo del Presidente della Repubblica, il Vicepresidente Esecutivo svolge funzioni di supplenza dello stesso fino a novanta giorni, prorogabili con decisione dell'Assemblea Nazionale per ulteriori novanta giorni. Se l'impedimento temporaneo si prolunga per più di novanta giorni consecutivi, l'Assemblea Nazionale decide a maggioranza dei suoi componenti se esso debba considerarsi quale impedimento permanente.
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#185 TheWalrus

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Inviato 11 gennaio 2013 - 18:48

La Costituzione dice questo:

Articolo 231
Il candidato eletto prende possesso dell'incarico di Presidente della Repubblica il dieci di gennaio del primo anno del suo mandato costituzionale, prestando giuramento dinanzi all'Assemblea Nazionale. Se per qualsiasi motivo sopravvenuto il Presidente della Repubblica non possa prendere possesso dinanzi all'Assemblea Nazionale, lo fa dinanzi al Tribunale Supremo di Giustizia.
Articolo 233
Sono cause di impedimento permanente del Presidente della Repubblica: la morte, la rinuncia, o la destituzione decretata con sentenza dal Tribunale Supremo di Giustizia; l'incapacità fisica o mentale permanente accertata da una commissione medica designata dal Tribunale Supremo di Giustizia e con l'approvazione dell'Assemblea Nazionale; l'abbandono dell'incarico, dichiarato come tale dall'Assemblea Nazionale, e la revoca popolare del suo mandato. Quando si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente eletto prima che questi abbia preso possesso dell'incarico, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale, diretto e segreto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Presidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Se si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente della Repubblica durante i primi quattro anni del periodo costituzionale, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale e diretto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Nei casi sopra citati il nuovo Presidente completerà il periodo costituzionale corrispondente. Se la causa di impedimento permanente si produce durante gli ultimi due anni del mandato costituzionale, il Vicepresidente Esecutivo assume la Presidenza della Repubblica fino al suo completamento.
Articolo 234
In caso di impedimento temporaneo del Presidente della Repubblica, il Vicepresidente Esecutivo svolge funzioni di supplenza dello stesso fino a novanta giorni, prorogabili con decisione dell'Assemblea Nazionale per ulteriori novanta giorni. Se l'impedimento temporaneo si prolunga per più di novanta giorni consecutivi, l'Assemblea Nazionale decide a maggioranza dei suoi componenti se esso debba considerarsi quale impedimento permanente.



Ok quindi mi sembra di capire che, dato che l'impedimento è temporaneo, per massimo 6 mesi il Vicepresidente sarà supplente...o sbaglio? si può prorogare all'infinito, se così decide l'Assemblea?
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#186 TheWalrus

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Inviato 11 gennaio 2013 - 18:51

http://www.la-razon....1759024147.html
E' una notizia storica. L'ONU riaccetta la Bolivia nella Convenzione sulle droghe del 1961 e rispetterà l'acullico, ovvero la masticazione della foglia di coca (di cui occorrono diverse tonnellate per produrre una quantità minima della droga).
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#187 satyajit

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Inviato 12 gennaio 2013 - 00:43


La Costituzione dice questo:

Articolo 231
Il candidato eletto prende possesso dell'incarico di Presidente della Repubblica il dieci di gennaio del primo anno del suo mandato costituzionale, prestando giuramento dinanzi all'Assemblea Nazionale. Se per qualsiasi motivo sopravvenuto il Presidente della Repubblica non possa prendere possesso dinanzi all'Assemblea Nazionale, lo fa dinanzi al Tribunale Supremo di Giustizia.
Articolo 233
Sono cause di impedimento permanente del Presidente della Repubblica: la morte, la rinuncia, o la destituzione decretata con sentenza dal Tribunale Supremo di Giustizia; l'incapacità fisica o mentale permanente accertata da una commissione medica designata dal Tribunale Supremo di Giustizia e con l'approvazione dell'Assemblea Nazionale; l'abbandono dell'incarico, dichiarato come tale dall'Assemblea Nazionale, e la revoca popolare del suo mandato. Quando si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente eletto prima che questi abbia preso possesso dell'incarico, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale, diretto e segreto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Presidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Se si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente della Repubblica durante i primi quattro anni del periodo costituzionale, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale e diretto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Nei casi sopra citati il nuovo Presidente completerà il periodo costituzionale corrispondente. Se la causa di impedimento permanente si produce durante gli ultimi due anni del mandato costituzionale, il Vicepresidente Esecutivo assume la Presidenza della Repubblica fino al suo completamento.
Articolo 234
In caso di impedimento temporaneo del Presidente della Repubblica, il Vicepresidente Esecutivo svolge funzioni di supplenza dello stesso fino a novanta giorni, prorogabili con decisione dell'Assemblea Nazionale per ulteriori novanta giorni. Se l'impedimento temporaneo si prolunga per più di novanta giorni consecutivi, l'Assemblea Nazionale decide a maggioranza dei suoi componenti se esso debba considerarsi quale impedimento permanente.



Ok quindi mi sembra di capire che, dato che l'impedimento è temporaneo, per massimo 6 mesi il Vicepresidente sarà supplente...o sbaglio?

Esatto. Se sia possibile prorogare all'infinito la Costituzione non lo dice; dovrebbe valere il silenzio assenso.
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#188 TheWalrus

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Inviato 12 gennaio 2013 - 12:17



La Costituzione dice questo:

Articolo 231
Il candidato eletto prende possesso dell'incarico di Presidente della Repubblica il dieci di gennaio del primo anno del suo mandato costituzionale, prestando giuramento dinanzi all'Assemblea Nazionale. Se per qualsiasi motivo sopravvenuto il Presidente della Repubblica non possa prendere possesso dinanzi all'Assemblea Nazionale, lo fa dinanzi al Tribunale Supremo di Giustizia.
Articolo 233
Sono cause di impedimento permanente del Presidente della Repubblica: la morte, la rinuncia, o la destituzione decretata con sentenza dal Tribunale Supremo di Giustizia; l'incapacità fisica o mentale permanente accertata da una commissione medica designata dal Tribunale Supremo di Giustizia e con l'approvazione dell'Assemblea Nazionale; l'abbandono dell'incarico, dichiarato come tale dall'Assemblea Nazionale, e la revoca popolare del suo mandato. Quando si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente eletto prima che questi abbia preso possesso dell'incarico, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale, diretto e segreto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Presidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Se si realizza una causa di impedimento permanente del Presidente della Repubblica durante i primi quattro anni del periodo costituzionale, si procede ad una nuova elezione a suffragio universale e diretto entro i trenta giorni consecutivi seguenti. Mentre si procede all'elezione ed in attesa della presa di possesso dell'incarico del nuovo Presidente, il Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale svolge funzioni di Presidente della Repubblica. Nei casi sopra citati il nuovo Presidente completerà il periodo costituzionale corrispondente. Se la causa di impedimento permanente si produce durante gli ultimi due anni del mandato costituzionale, il Vicepresidente Esecutivo assume la Presidenza della Repubblica fino al suo completamento.
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Ok quindi mi sembra di capire che, dato che l'impedimento è temporaneo, per massimo 6 mesi il Vicepresidente sarà supplente...o sbaglio?

Esatto. Se sia possibile prorogare all'infinito la Costituzione non lo dice; dovrebbe valere il silenzio assenso.


silenzio assenso? cioè secondo te se l'Assemblea dopo la proroga non si pronuncia, va avanti il Vicepresidente ad libitum?
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#189 TheWalrus

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Inviato 12 gennaio 2013 - 12:25

http://www.fuoriluog...o (FLmappamondo)

ecco, la notizia sulla Bolivia in italiano, così capiscono tutti
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#190 satyajit

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Inviato 12 gennaio 2013 - 13:37

No, intendevo che la Costituzione non si pronuncia, per cui spetta all'Assemblea decidere l'eventuale proroga.
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#191 Max Stirner

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Inviato 19 gennaio 2013 - 15:20

http://video.corrier...9b-1ca806f8d8c9
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


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#192 TheWalrus

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Inviato 19 gennaio 2013 - 17:47

http://video.corrier...9b-1ca806f8d8c9


guarda caso, sono appena usciti dei dati che mettono la Bolivia al primo posto per violenza sulle donne tra i paesi latinoamericani: il 53% delle donne dichiara di aver subito una forma di violenza, di cui l'82% riporta violenze come ossa rotte, aborti involontari, bruciature. Dati dell'Organizzazione Panamericana di Salute

http://www.la-razon....1763223731.html
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Inviato 24 febbraio 2013 - 04:16

L'Economist sulla situazione venezuelana:
http://www.economist...-end-venezuelas
Ten weeks after flying to Cuba for his fourth cancer operation since June 2011, President Hugo Chávez returned to Venezuela in the early hours of February 18th. But the manner of his arrival suggested that he remains far too ill to govern. Only his closest aides, including a medical team, were on hand. Even senior cabinet members and leaders of the ruling United Socialist Party of Venezuela (PSUV) were kept in the dark. The president was taken to a military hospital, and installed in a tightly guarded ninth-floor ward reserved for senior officers. No images of his return were made available, but the party organised “spontaneous” demonstrations of joy on the part of his supporters once the news had been announced on the president’s Twitter account.
Since leaving Caracas for Havana on December 10th Mr Chávez, who has ruled his country in a hyperactive fashion for 14 years, has been neither seen nor heard. In a series of vaguely worded official communiqués, the government admitted that a severe post-operative lung infection left him with breathing difficulties. On February 15th it belatedly presented a “proof of life”, in the form of several photographs of the president with his eldest daughters, holding a copy of the Cuban government newspaper Granma from the previous day. But the photos (one of them is above) raised more questions than they answered. An accompanying statement said Mr Chávez is barely able to speak, thanks to a tracheotomy to ease his breathing (no tube was visible in the photos).
Despite all this, officials continue to insist that the president is in day-to-day control of the administration. They said, for example, that he had authorised a 32% devaluation of the currency, the bolívar, announced on February 8th, the eve of the Carnival holiday, when most Venezuelans are thinking about the beach. The president’s return has also served to distract attention temporarily from the deteriorating economy.
Nicolás Maduro, the vice-president, is to all intents and purposes running the country, but vehemently denies that he is the acting president. Mr Chávez’s return will at least obviate the need for ministers to make frequent visits to Havana for bedside consultations. Those visits fuelled speculation that instructions were being imparted by Cuba’s communist leaders, rather than by Mr Chávez. The homecoming cut short a growing protest against Cuban interference staged by students outside the island’s embassy in Caracas.
But in other ways Venezuela remains in the constitutional limbo that began on January 10th. That was the date on which Mr Chávez should have been sworn in for his fourth consecutive term after an election on October 7th. The supreme court, which Mr Chávez has turned into an appendage of the executive, ruled that as a re-elected president he could be sworn in whenever his doctors deemed him fit enough. More controversially still, they extended indefinitely the tenure of the existing cabinet, including the unelected Mr Maduro, whom Mr Chávez before his operation had anointed as his chosen successor. The court thus brushed aside constitutional stipulations concerning the president-elect’s incapacitation, which include the appointment of a medical board to determine his fitness for office.
Nevertheless, Mr Chávez’s return to Caracas makes possible his swearing-in, which is likely to be administered by a delegation from the court in private, rather than before the National Assembly. That in turn would give constitutional legitimacy to Mr Maduro’s role as vice-president (which technically lapsed on January 10th). But the government seems in no immediate hurry to take this step, perhaps because of the gravity of the president’s condition, including his speech impairment. Mr Chávez “will be sworn in when he’s good and healthy,” said Aristóbulo Istúriz, a state governor and leading PSUV member. The opposition Democratic Unity alliance is wondering aloud whether a man who is not fit enough to be sworn in can be considered fit enough to run the country.
Few but the president’s most fervent supporters believe he will recover sufficiently to serve his six-year term of office. Mr Chávez’s son-in-law, Jorge Arreaza, who is also the science minister, referred last week to “palliative treatments”, which suggested that the president has come home to die.
Foreign diplomats in close touch with the regime expect a fresh presidential election by June at the latest. This would almost certainly pit Mr Maduro against the opposition’s Henrique Capriles, who lost to Mr Chávez in October. The president’s death, his resignation or other “permanent absence” would, according to the constitution, trigger an election within 30 days. But the supreme court is skilled in creative interpretation of the constitution so as to suit the government’s cause( asd). Some analysts suggested that the devaluation, which is bound to spark an increase in inflation (already at 20% a year), was a sign that the regime had ruled out an early election. Rather, it may be an indication of the gravity of Venezuela’s economic plight. Wild spending ahead of the October election and the economy’s mismanagement pushed the fiscal deficit to 8.5% of GDP last year. Several staple goods are in short supply and the Central Bank’s liquid reserves are down to about $4.5 billion. In the illegal black market, the dollar buys 23 bolívares, compared with the new official rate of 6.3.
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#194 corrigan

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Inviato 25 febbraio 2013 - 08:53

http://www.ilpost.it...o-mandato-cuba/

sarà per "distorsione professionale" ma credo che sia un esempio lampante di come i cubani stiano seguendo con attenzione il percorso cinese, per essere più specifici ciò che i cinesi chiamano zhiduhua ("instituzionalizzazione"), una programmazione con largo anticipo della futura leadership del Partito-Stato.
Il successore indicato di Castro, Diaz-Canel oltretutto rientrerebbe per filo e per segno nell'identikit tipico della leadership "tecnica" cinese: avrà 58 anni nel 2018, quando dovrebbe iniziare il suo mandato (Hu Jintao e Xi Jinping ne avevano/hanno 60 all'inizio del loro incarico), ed è un ingengere (così come Hu, Xi e gran parte della Quarta e Quinta Generazione del PCC). Raul Castro lascerebbe inoltre al termine del secondo "mandato", seguendo quindi la pratica iniziata da Jiang Zemin. Una misura accorta.
in un post precedente avevo scritto che le riforme economiche cinesi sono così tortuose e complesse (nella loro evoluzione e nelle loro dimensioni) che non si possono ridurre ad un semplice "manuale di istruzioni per l'uso" e quindi sarebbe più facile "trarre ispirazione" da quelle doi moi vietnamite. Ciò però non nega che l'esempio di Pechino non possa essere utilissimo dal punto di vista politico (tant'è che i vietnamiti seguono anch'essi quel modello).

tutto molto interessante.
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#195 TheWalrus

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Inviato 25 febbraio 2013 - 12:03

Però nel tuo ragionamento c'è una dichiarazione di Raul Castro di cui non hai tenuto conto: "In passato Raúl Castro aveva dichiarato più volte di volere mettere un limite al numero massimo di mandati alla guida del paese e di altri importanti incarichi governativi."

Secondo me, se prendiamo sul serio queste parole, la prevedibile evoluzione del sistema cubano è quella di una democrazia parlamentare simile a quelle occidentali. Un'evoluzione che sarà estremamente graduale e le cui estensioni economiche non sono comunque certe (potrebbe non vincere mai alle elezioni un candidato "liberale" e il sistema economico rimanere sostanzialmente immutato, o cambiare solo di qualcosa come avvenuto con Raul)
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Inviato 25 febbraio 2013 - 14:29

Però nel tuo ragionamento c'è una dichiarazione di Raul Castro di cui non hai tenuto conto: "In passato Raúl Castro aveva dichiarato più volte di volere mettere un limite al numero massimo di mandati alla guida del paese e di altri importanti incarichi governativi."


non sono assolutamente d'accordo, forse mi sono espresso male io o hai letto male tu. mi sembra chiaro che si riferisca ad un limite di due mandati alla guida del paese, appunto come succede in Cina
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Inviato 27 febbraio 2013 - 18:17


Però nel tuo ragionamento c'è una dichiarazione di Raul Castro di cui non hai tenuto conto: "In passato Raúl Castro aveva dichiarato più volte di volere mettere un limite al numero massimo di mandati alla guida del paese e di altri importanti incarichi governativi."


non sono assolutamente d'accordo, forse mi sono espresso male io o hai letto male tu. mi sembra chiaro che si riferisca ad un limite di due mandati alla guida del paese, appunto come succede in Cina



Tu hai detto che in Cina esiste una prassi, non hai detto che è costituzionalmente previsto che là il presidente non abbia due mandati
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Inviato 28 febbraio 2013 - 03:45



Però nel tuo ragionamento c'è una dichiarazione di Raul Castro di cui non hai tenuto conto: "In passato Raúl Castro aveva dichiarato più volte di volere mettere un limite al numero massimo di mandati alla guida del paese e di altri importanti incarichi governativi."


non sono assolutamente d'accordo, forse mi sono espresso male io o hai letto male tu. mi sembra chiaro che si riferisca ad un limite di due mandati alla guida del paese, appunto come succede in Cina



Tu hai detto che in Cina esiste una prassi, non hai detto che è costituzionalmente previsto che là il presidente non abbia due mandati


Article 79: The President and Vice-President of the People's Republic of China are elected by the National People's Congress. Citizens of the People's Republic of China who have the right to vote and to stand for election and who have reached the age of 45 are eligible for election as President or Vice-President of the People's Republic of China. The term of office of the President and Vice-President of the People's Republic of China is the same as that of the National People's Congress [5 anni], and they shall serve no more than two consecutive terms.
http://english.peopl...nstitution.html

la carica è quindi definita dalla costituzione del 1982. tuttavia nel mio post ho scritto la "pratica iniziata da Jiang Zemin" (presidente dal 1993 al 2003) per un motivo. la carica fu lasciata vacante fino al 1983 e durante i mandati di Li Xiannian e Yang Shangkun essa aveva funzioni quasi esclusivamente cerimoniali* e solo a partire dal 1993 (in coincidenza col semi-ritiro di Deng Xiaoping) le cariche di Segretario Generale del Partito e Presidente della Repubblica vennero di fatto nuovamente unificate, in quel caso nella figura di Jiang Zemin, il primo a portare a termine i due mandati, così come ha poi fatto Hu e farà Xi.

*perché all'epoca si tentò una separazione tra cariche di partito e cariche della RPC-la ragione è che il vero leader dell'epoca, Deng Xiaoping rifiutò di assumere ruoli istituzionali a parte quello di Presidente della Commissione Militare Centrale, cioè capo delle forze armate.

PS tieni presente che la costituzione in Cina ha un valore del tutto diverso da quella che ha in paesi con rule of law.

chiaro?
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#199 TheWalrus

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Inviato 28 febbraio 2013 - 11:59

va bene allora forse fai una previsione giusta, ma penso che al momento si possa dire un pò di tutto finchè le cose non saranno chiare
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RICHARD BENSON

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Inviato 05 marzo 2013 - 22:06

http://www.ilpost.it...te-hugo-chavez/

:(
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