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America Latina


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615 replies to this topic

#1 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 07:11

Visto che nessuno lo ha ancora fatto, ci penso io a creare il nuovo thread sulla situazione dell'America Latina.

Trasferisco la discussione sull'Equador

Hanno sequestrato per 12 ore la democrazia ecuadoriana ma hanno perso. Ecco gli eventi principali della notte, italiana. In mattinata un commento sul terzo golpe, dopo Venezuela e Honduras, in America latina contro l??ALBA. L??antefatto qui e qui. Qui l??intervista esclusiva a María Alexandra Benalcazar da Quito e qui la testimonianza di Davide Matrone. Infine qui il canale Twitter.

Come Giornalismo partecipativo aveva annunciato fin dall??1.30 ora italiana la strada del blitz per liberare il presidente prendeva campo come l??unica possibile. Intanto era sempre più importanti le testimonianze sulle infiltrazioni nella polizia, su civili in genere riconoscibili come vicini a Lucio Gutiérrez (l??ex presidente fondomonetarista su posizioni apertamente eversive) per esempio nell??assalto a Ecuador TV subito dopo che il canale pubblico era riuscito a far parlare in diretta al paese il presidente ancora sequestrato. Gli squadristi che hanno assaltato Ecuador TV e spento il segnale per oltre un??ora non erano infatti poliziotti ma civili comandati da Pablo Guerrero, avvocato di Lucio Gutiérrez.

Poco prima delle 4 di mattina, ora italiana, l??esercito che fino a quel momento si era tenuto a distanza arriva nelle immediate vicinanze dell??ospedale della polizia dove è sequestrato il presidente. Da varie informazioni nell??ospedale sono ??trattenute? almeno una trentina di altre persone, in maggioranza giornalisti. Tra loro Gabriela Fajardo che si comunica col nostro contatto a Quito María Alejandra Benalcazar e le descrive il breve conflitto a fuoco al termine del quale il presidente è libero. All??operazione di riscatto hanno preso parte 500 soldati.

Alle 4.39 ora italiana il presidente è nel palazzo di Carondolet e parla all??immensa folla dei democratici ecuadoriani che con la loro azione decisa hanno impedito che il golpe prosperasse. Se infatti a Quito e Guayaquil per ora la città è stata in balia dei golpisti che hanno anche controllato a lungo e chiuso gli aeroporti, nella maggior parte dei centri minori la strada è stata da subito presa dalla popolazione.

http://www.gennaroca...ador/#Condividi

gli è andata male anche stavolta ai golpisti mascherati da società civile eh
la cosa che mi sconforta è l'assoluto mutismo ed indifferenza da parte di quei partiti progressisti che nelle stagioni calde dei golpe sudamericani sarebbero andati di corsa a manifestare a favore del presidente legittimo sotto qualche ambasciata.
oggi evidentemente siamo tutti un po' telelesi e ci piace di più litigare come all'asilo sul "tentato attentato" a belbietro o parlare per mesi della casa di fini. intanto ci crolla la terra da sotto ai piedi, ma noi parliamo delle stronzate di cui vogliono farci parlare e quando c'è il colpo di stato in honduras nessuno si incazza se i paesi dell'occidente hanno riconosciuto come legittimo il presidente che si è illegittimamente insediato. continuiamo a farci fregare il cervello dalle dispute da pollaio tra santoro e sallusti, mi raccomando.



visito spesso il suo blog e devo dire che in tema di america latina mi sembra molto preparato, uno che scrive perchè le cose le conosce senza accodarsi alle vulgate dei mass media principali.
c'è anche questo articolo molto interessante sul tentato golpe in ecuador
http://www.gennaroca...e-del-golpismo/





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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#2 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 07:12

e quella su Chavez

oddio, boleyn (ho quasi paura a chiedertelo asd), ma tu cosa ne pensi di chavez? 



un presidente legittimamente eletto che si avvale di un riformismo perfettamente costituzionale e che sta risollevando il venezuela (e anche quando ha proposto la modifica costituzionale che è stata respinta non ha fatto strappi di nessun tipo), ne più ne meno. tutto il resto sono puttanate propagandistiche, come da sempre avviene quando si instatura un governo progressista in sudamerica e questa visione oggi è supportata anche dai furono comunisti europei, dato che devono sostenere il fallimento del socialismo a tutti i costi, pena la perdita totale di credibilità delle loro svolte moderate.
poi che le "rivolte" contro chavez fossero fuffa e gli studenti di destra fossero la solita invenzione cinematografica ormai è verità storica. come nel caso di correa, quando tentarono di prendere chavez, il popolo si sollevò in sua difesa, altro che discorsi.
va bene cosi o potevo incutere più timore? asd


no be dai pensavo peggio  asd
nel merito:
senza entrare in una discussione sui massimi sistemi (ovvero la scelta socialista in questo momento storico)

io ho capito l'ascesa di Chavez in funzione anti-USA
era innegabile che le multinazionali si stessero aproffitando del paese

ma la situazione del Venezuela con le sue politiche è tutt'altro che migliorata

io parlai con dei venezuelani ai tempi della crisi del latte e mi dissero che la situazione era davvero critica
e solo di qualche mese fa la notizia della crisi elettrica (annunciata dallo stesso Chavez, tra l'altro)

(molti speculatori finanziari scommettono sulla prossima crisi del Venezuela, tra l'altro)

sul fatto che sia democratico e progressista ho ancora parecchi dubbi, la chiusura delle televisioni private non allineate al governo, mi pare piuttosto significativa
e le allegre scenette proposte al pubblico in cui cammina per strada ed espropria gioiellerie tra gli applausi, sono spot di bassissimo livello e di democratico han ben poco 

sulla riforma costituzionale: lo stappo l'ha provato eccome, ma la situazione era talmente tesa che non ha potuto forzarlo, il clima che si respirava era davvero al limite della guerra civile, sapeva che se avesse forzato ulteriormente avrebbe rischiato di "leggitimare" un intervento esterno (ti lascio indovinare da chi asd)

ed era qualcosina di più di una riforma costituzionale:


El presidente pretendía el cambio de 69 artículos de la Constitución de 1999, una reforma que le habría dado un poder casi sin límites. Para empezar, habría permitido reelecciones ilimitadas para el presidente y ampliaba de seis a siete años el mandato presidencial. Además, le daba el control de las reservas de divisas extranjeras, del banco central, de la ordenación territorial del país y mayores poderes para expropiar propiedades o censurar medios de comunicación en situaciones de emergencia. También reducía a seis horas la jornada laboral y creaba un sistema de seguridad social para los trabajadores informales y autónomos.

http://www.elpais.co...elpepuint_1/Tes

anche io considero la sua ascesa una conseguenza delle speculazioni che stavano stragolando il paese, ma personalmente non credo sia questa la via

sul fatto che il polverone sulla presunta riforma costituzionale sia stato alimentato anche dagli USA che se potessero farlo cadere, non esiterebbero un secondo su quello mi trovi d'accordo



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#3 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 07:20

va be' ma tu stai contestando le politiche di chavez e questo è del tutto legittimo. un po' meno legitrtimo è contestare l'esperienza venezuelana come una dittaturella qualsiasi. lo stesso Lula, sulla cui democraticità credo non ci siano dubbi per nessuno, appoggia pienamente chavez e l'alba, lo stesso lula nei giorni scorsi ha parlato del tentativo di golpe contro correa mettendo in evidenza il fatto che sono solo le forze di destra ad essere antidemocratiche in sudamerica...e come dargli torto, vista l'esperienza storica di quel continente.

sul referendum. l'ha perso, quindi non c'è stato nessuno strappo. se l'avesse vinto si sarebbe trattato di una riforma, ne più ne meno.

sulle tv private anche qui mi sembra ci siano grosse montature, nessuna tv è stata soprressa, ma ci sono state delle sospensioni perchè queste tv violavano le leggi venezuelane in tema di radiotrasmissioni. leggi in vigore da prima di chavez e che lui non ha neanche ritoccato, ma solo fatto apllicare.

comunque bisogna anche capire la sostanziale differenza di cultura politica, in sudamerica ricorrere a massicce dosi di populismo, bagni di folla ecc ecc è normale, lo fanno tutti, compresi i governanti di centrodestra che però non vengono mai criticati. il punto sostanziale è capire che ad essere attaccati sono sempre i paesi non allineati. io comunque tra un populista che alza il salario minimo del33% in un botto solo e un "democratico" che si assogetta totalmente al volere di istituti sovranazionali, scelgo senza ombra di dubbio il primo.

se poi aggiungiamo l'ultimo intervento all'ONU di evo morales, in cui snocciola numeri su numeri evidenziando come il risanamento del paese sia passato innanzitutto attraverso l'uscita di questo dal fmi, il quadro è abbastanza completo. bersani e i suoi, e con loro tanta parte dei cosìdetti progressisti italiani, non stanno capendo un emerito cazzo del sudamerica e della complessità della situazione, limitandosi a recitare formulette semplificative per assolvere il mondo occidentale e la scelta filocapitalista degli ex comunisti italiani. però questo è altamente scorretto e genera silenzi imbarazzanti di fronte ad attentati alla democrazia gravissimi, come già successo sul caso honduregno.






va be' ma tu stai contestando le politiche di chavez e questo è del tutto legittimo. un po' meno legitrtimo è contestare l'esperienza venezuelana come una dittaturella qualsiasi.


be anche se non la considero una dittatura vera e propria mi pare una situazione non troppo democratica. poi ovvio con loro non facciamo affari (leggi Gheddafi) quindi è più facile sputarci sopra

lo stesso lula nei giorni scorsi ha parlato del tentativo di golpe contro correa mettendo in evidenza il fatto che sono solo le forze di destra ad essere antidemocratiche in sudamerica...e come dargli torto, vista l'esperienza storica di quel continente.


più che di tendenze di destra secondo me il vero elemento destabilizzante è rappresentato dal peso che l'esercito ha nelle politiche interne, in democrazie tanto fragili rappresenta un elemento decisivo sia per la leggittimazione che per l'equilibrio del paese

so che l'ideologia militare e l'estetica di destra vanno a braccietto, ma nei maggior parte dei governi sudamericani la mia sensazione è che non vi sia ideologia alcuna dietro le loro azioni o non provano neanche a nascondere le loro azioni dietro l'ideologia se vogliamo, forse proprio il segno del totale imbarbarimento

il tentativo di golpe contro correa ne è un caso esemplare, non appena sono stati toccati i loro privilegi la rivolta è partita


sul referendum. l'ha perso, quindi non c'è stato nessuno strappo. se l'avesse vinto si sarebbe trattato di una riforma, ne più ne meno.


be se è così anche tutte le modifiche alla legislatura italiana da Berluscon hanno sempre seguit l'iter burocratico... la salva previti, il lodo alfano e gli altri tentativi sono stati giustamenti demonizzati

comunque capisco il tuo discorso. A mia opinione sarebbero stati troppi poteri in mano a Chavez, poi sono contento di non avere la prova di come li avrebbe gestiti

sulle tv private anche qui mi sembra ci siano grosse montature, nessuna tv è stata soprressa, ma ci sono state delle sospensioni perchè queste tv violavano le leggi venezuelane in tema di radiotrasmissioni. leggi in vigore da prima di chavez e che lui non ha neanche ritoccato, ma solo fatto apllicare.


qui boleyn non ti seguo proprio
è innegabile che la soppressione delle tv di Globovision sia stata una mossa politica
basta leggere le interviste in cui Chavez iniziava a palesare l'ipotesi della chiusura delle reti private le definisce oppositori politici e colpevoli di incitare all'odio (guarda caso come il povero Berlusca)

"La usurpación de funciones por los medios de comunicación que funcionan como partidos políticos y lo niegan, que operan como grupos de presión y lo niegan, cuyas informaciones y líneas editoriales no provienen de los que trabajan en ellos, es decir, los periodistas, sino de sus dueños, una individualidad, una familia o un grupo económico, no puede aceptarse", señaló Chávez durante su programa de la noche del domingo (hora española) celebrado en Barinas, en la zona centro occidental de Venezuela.

Además, instó a los ciudadanos venezolanos a que se preparen para las revueltas de la oposición si se procede al cierre de alguna cadena de televisión. "Pónganse a creer en que yo no me atrevo", amenazó. "Están jugando con fuego, manipulando, incitando al odio todos los días. Eso no va a continuar así", sentenció.


http://www.cadenaser...csrcsrint_1/Tes


dichiarazioni queste due giorni dopo che la Comisión Interamericana de Derechos Humanos (chiaramente una commissione capitalista di nemici del popolo) denunciava come in Venezuela la libertà di espressione iniziasse a essere minacciata

Nell'intervista non vi è alcuna menzione al regolamento delle radiotrasmissioni di cui poi si è parlato che di fatto è stato puro escamotage

comunque bisogna anche capire la sostanziale differenza di cultura politica, in sudamerica ricorrere a massicce dosi di populismo, bagni di folla ecc ecc è normale, lo fanno tutti, compresi i governanti di centrodestra che però non vengono mai criticati. il punto sostanziale è capire che ad essere attaccati sono sempre i paesi non allineati. io comunque tra un populista che alza il salario minimo del33% in un botto solo e un "democratico" che si assogetta totalmente al volere di istituti sovranazionali, scelgo senza ombra di dubbio il primo.


sul populismo condivido. Ora non sono un esperto ma mi pare che in molti vedano nell'aumento improvviso del salario minimo un episodio difficilmente sopportabile dal tessuto economico venezuelano, però qui non sono in grado di argomentare

se poi aggiungiamo l'ultimo intervento all'ONU di evo morales, in cui snocciola numeri su numeri evidenziando come il risanamento del paese sia passato innanzitutto attraverso l'uscita di questo dal fmi, il quadro è abbastanza completo. bersani e i suoi, e con loro tanta parte dei cosìdetti progressisti italiani, non stanno capendo un emerito cazzo del sudamerica e della complessità della situazione, limitandosi a recitare formulette semplificative per assolvere il mondo occidentale e la scelta filocapitalista degli ex comunisti italiani. però questo è altamente scorretto e genera silenzi imbarazzanti di fronte ad attentati alla democrazia gravissimi, come già successo sul caso honduregno.


oddio che la dirigenza del centro sinistra non si distingua in nulla a parte la propria incapacità mi trovi d'accordo
comunque il silenzio su micheletti (seppur abbia origine bergamsche, forse è di Scanzo asd) mi pare sia stato bipartisan







ma come fai a paragonare chavez a berlusconi sulle tv private? limitare le tv private significa proprio evitare che nascano i berlusconi in giro per il mondo e non è mica un caso che dietro la globovision da te nominata ci fossero personaggi legati all'opposizione e foraggiamenti proveniente dall'estero. secondo me ti contraddici dicendo che nelle politiche sudamericane non c' è ideologia, il tenere ben stretti in mani pubbliche i settori fondamentali dell'economia, le materie prime e la comunicazione, è proprio uno dei capisaldi del socialismo.
io non sono un esperto di macroeconomia, ma con il cemento e il petrolio in mano alle multinazionali di sicuro il salario minimo non avrebbe avuto margini per aumentarlo. lo sai quanto costa la benzina in venezuela ora e quanto costava prima della nazionalizzazione? vai a vederti i dati e rimarrai a bocca aperta.









PIPPONE N.3


ma come fai a paragonare chavez a berlusconi sulle tv private?


paragono berlusconi a chavez nella misura in cui il controllo dei mezzi di informazione è una prerogativa di tutti i governi poco democratici, anzi mi pare un paragone offensivo per Berlusconi in tutta onesta

il controllo dell'informazione e della disinformazione dall urrs a hitler, da mussoli a franco, da cuba alle magie del governo reagan è caratteristica di chi vuole manipolare l'opinione pubblica

secondo la classifica della libertà di stampa, guarda caso, il democratico  venezuela è classificato al 166 posto come non libero:
http://www.freedomho...2009_tables.pdf

o quando si tratta di miracoli socialisti la libertà di espressione può passare in secondo piano?

limitare le tv private significa proprio evitare che nascano i berlusconi in giro per il mondo e non è mica un caso che dietro la globovision da te nominata ci fossero personaggi legati all'opposizione e foraggiamenti proveniente dall'estero.


quindi se uno esprime punti di vista diversi da quelli governativi è giusto farlo tacere?
e il meraviglioso regolamento infranto di cui si parlava prima?

poi in venezuela dove stanno abolendo la proprietà privata è molto probabile che nasca un caso berlusconi bis, anzi conoscendo l'interesse generale che hanno in sud america per le vicende europee credo avessero proprio questo in mente...

una cosa è stigmatizzare le intereferenze provenienti dall'esterno (più che legittimo), un altro è eliminare l'opposizione politica

secondo me ti contraddici dicendo che nelle politiche sudamericane non c' è ideologia, il tenere ben stretti in mani pubbliche i settori fondamentali dell'economia, le materie prime e la comunicazione, è proprio uno dei capisaldi del socialismo.


alt alt
io ho parlato di assenza di ideologia in risposta al tuo intervento in cui riportavi l'osservazione di lula per cui in sud america sono le forze di destra a essere antidemocratiche e ho espresso la mia opinione al riguardo: il vero elemento di instabilità è attribuibile al peso che l'esercito ha in questi paesi. esercito che tendenzialmente non è guidato altro che dal proprio interesse 

non ho parlato di assenza di ideologie in generale in sud america, anzi per me la politica di chavez rappresenta proprio l'abuso di ideologia


io non sono un esperto di macroeconomia, ma con il cemento e il petrolio in mano alle multinazionali di sicuro il salario minimo non avrebbe avuto margini per aumentarlo. lo sai quanto costa la benzina in venezuela ora e quanto costava prima della nazionalizzazione? vai a vederti i dati e rimarrai a bocca aperta.


io ho premesso che non sono un esperto ma ho fatto riferimento alla crisi del latte del 2009 per cui deve intervenire l'argentina e alla crisi elettrica 2010 poi che siano conseguenze della crisi internazionale e che l'economia è cresciuta costantemente con chavez (a parte l'ultimo biennio come normale che fosse) lo dicono i dati 

come ho detto nel primo post evito considerazioni sull'utilità del socialismo in sud america. io non voglio negare gli aspetti positivi di quanto fatto da chavez, ma davvero per te sostenere è un fautore della democrazia e della libertà di opinione? 






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#4 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 07:22

non ho detto che il venezuela è il paradiso delle libertà, ma molto più semplicemente che chavez non è un dittatore. chi dice che in venezuela è in atto una dittatura, e magari allo stesso tempo considera la colombia una democrazia, secondo me è in malafede.




non ho detto che il venezuela è il paradiso delle libertà, ma molto più semplicemente che chavez non è un dittatore.


sulla prima parte perfettamente d'accordo, sulla seconda un po' meno

comunque oggi ho scritto pure troppo, quindi alzo bandiera bianca

grazie per lo scambio di opinioni


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#5 geeno

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Inviato 05 ottobre 2010 - 11:45

Bolivia, Morales le prende sul campo
L'amichevole tra i partiti finisce a botte

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#6 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 11:47

America latina, contraddizioni di sinistra
di Immanuel Wallerstein


L'America latina è stata il fiore all'occhiello della sinistra mondiale nella prima decade del XXI secolo. E questo è vero in due sensi. Il primo e più largamente evidente è che i partiti di sinistra o di centro-sinistra hanno vinto una notevole serie di elezioni durante quei dieci anni. E collettivamente i governi dell'America latina hanno per la prima volta preso una distanza significativa dagli Stati uniti. L'America latina è diventata una forza geopolitica relativamente autonoma sulla scena mondiale.
Ma l'America latina ha rappresentato il fiore all'occhiello della sinistra mondiale anche in un altro senso. I movimenti delle popolazioni indigene si sono affermati politicamente dappertutto in quei paesi rivendicando il diritto di organizzare la loro vita politica e sociale in modo autonomo.
Per la prima volta si sono imposti all'attenzione del mondo nel 1994 con la drammatica rivolta del movimento neo-zapatista nello stato messicano del Chiapas. Inoltre, anche se in modo meno evidente, si è assistito all'emergere di analoghi movimenti in tutta l'America latina nonché alla creazione di una significativa rete inter-americana delle loro strutture organizzative locali.
Il problema è che i due tipi di sinistra - i partiti che hanno raggiunto il potere nei vari stati e i movimenti delle nazioni indigene - hanno obiettivi diversi ed evidentemente usano diversi linguaggi ideologici.

Partiti e movimenti

I partiti hanno fatto dello sviluppo economico il loro obiettivo principale, cercando di raggiungerlo almeno in parte con un maggiore controllo sulle risorse interne e con migliori accordi con le compagnie, i governi e le istituzioni intergovernative estere. Mirano alla crescita economica, nella convinzione che solo così migliorerà lo standard di vita dei loro cittadini e si potrà raggiungere una maggiore uguaglianza nel mondo.
I movimenti delle nazioni indigene hanno cercato di raggiungere un maggiore controllo sulle risorse e accordi più favorevoli non solo con agenzie non nazionali ma anche con i governi nazionali. In generale sostengono che il loro obiettivo non è la crescita economica ma riconciliarsi con Pachamama, ovvero con la Madre Terra. Sono contrari a un maggiore sfruttamento delle risorse del Pianeta e ne propugnano l'uso più saggio che rispetti l'equilibrio ecologico. Perseguono il buen vivir - il vivere bene.
Non sorprende che i movimenti delle nazioni indigene si siano scontrati con i pochi governi conservatori dell'America latina - come il Messico, la Colombia e il Perù. Sempre di più, e anche sempre più apertamente, tali movimenti si sono trovati in conflitto con i paesi governati dal centro-sinistra come il Brasile, il Venezuela, l'Ecuador, e perfino la Bolivia.

Perfino la Bolivia
Dico perfino la Bolivia perché si tratta dell'unico governo che ha eletto un presidente che proviene egli stesso da una nazione indigena col supporto massiccio della popolazione delle nazioni indigene del paese. E tuttavia c'è stato lo scontro, lì e altrove, in merito a chi debba prendere le decisioni, se e come vadano usate le risorse naturali, chi debba controllare i profitti.
I partiti di sinistra tendono ad accusare i gruppi delle nazioni indigene con cui si scontrano di essere, più o meno consapevolmente, le pedine (se non addirittura gli agenti) dei partiti di destra nazionali e di forze esterne, in particolare degli Usa. I movimenti delle nazioni indigene che combattono i partiti di sinistra insistono a dire che agiscono solo nel loro interesse e per iniziativa del tutto autonoma e accusano i governi di sinistra di comportarsi come quelli conservatori di un tempo senza nessun vero riguardo per le conseguenze ecologiche delle loro attività di promozione dello sviluppo.
Di recente in Ecuador si è verificato un fenomeno interessante. Il governo di sinistra di Rafael Correa, inizialmente andato al potere col sostegno dei movimenti delle nazioni indigene, in seguito è entrato in violento conflitto con gli stessi. La divisione più forte si è verificata in merito all'intenzione del governo di sviluppare le risorse petrolifere della riserva amazzonica protetta di Yasuni.
In principio il governo aveva ignorato le proteste degli abitanti indigeni della regione, ma il presidente Correa ha deciso di sostenere un'alternativa geniale. Ha proposto ai governi ricchi del nord del mondo di compensare l'Ecuador, se avesse rinunciato a sviluppare Yasuni, in considerazione del contributo che quella scelta avrebbe dato alla lotta mondiale contro il cambiamento climatico.

La svolta Yasuni
Quando fu avanzata per la prima volta al summit sul clima di Copenhagen nel 2009, quella proposta fu trattata come una fantasia. Ma dopo sei lunghi mesi di negoziati, cinque governi europei (Germania, Spagna, Belgio, Francia, e Svezia) si erano accordati per creare un fondo, affidato all'amministrazione del Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite, per compensare la rinuncia dell'Ecuador a sviluppare Yasuni in considerazione del contributo che quella rinuncia avrebbe dato alla riduzione di emissioni di carbonio. Si parla di coniare un verbo nuovo, «yasunizzare», per descrivere quel tipo di accordi.
Ma quanti accordi del genere è possibile fare? La questione in gioco di fatto è più fondamentale. Ed è quella di «un altro mondo possibile» per usare lo slogan del World Social Forum. Si tratta del modello basato sulla crescita economica costante, anche se questo è «socialista» e farebbe crescere il reddito reale delle popolazioni del Sud del Mondo? O si tratta di quello che alcuni chiamano un cambiamento di valori della civiltà, del mondo del buen vivir?
Non sarà un dibattito facile da risolvere. Al momento impegna le forze di sinistra latinoamericane, ma situazioni analoghe sottendono tante tensioni interne in Asia, Africa, e perfino in Europa. Insomma questo potrebbe diventare il grande dibattito del XXI secolo.

copyright Immanuel Wallerstein/distribuito da Agence Global
traduzione Maria Baiocchi


il manifesto 1 settembre 2010



Quanto contino le popolazioni indigene è evidenziato dal risultato ottenuto dal Marina Silva in Brasile, che ha raccolto il 19,9% dei consensi elettorali.
Nata in una famiglia d'illetterati, lei stessa analfabeta sino all'età di 16 anni, Marina Silva è l'immagine del riscatto sotto molti aspetti. E' vissuta in un convento dove lavorava come inserviente. Determinata a scrollarsi di dosso il peso delle circostanze ed un destino apparentemente già segnato, Marina ha conseguito una laurea in storia ed è entrata presto in politica diventando senatrice e lottando per difendere la sua terra, l'Amazzonia e le popolazioni indigene del Brasile. Nel 2003 Lula la vuole come ministro dell'ambiente, incarico che lascerà 5 anni dopo disgustata dalla politica del suo governo deciso ad aprire l'Amazzonia ai grandi business. Entra nel partito dei Verdi. Il suo obiettivo è diventare Presidente. Lo stesso Lula c'è riuscito dopo tre tentativi falliti. Evangelica da oltre dieci anni, è membro delle Assemblee di Dio, la più grande denominazione pentecostale del Brasile.
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#7 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 ottobre 2010 - 11:52

presidente  roussef, che sarebbe oltretutto la prima donna presidente del paese.


la Roussef che si è già dichiarata favorevole alla concessione dell??estradizione in Italia dell??ex terrorista Battisti.
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#8 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
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Inviato 05 ottobre 2010 - 14:00

scusa, virgi, perché non ti apri un blog sull'Americalatina? a sto punto... asd


Soy loco por ti America
Yo voy traer una mujer plajera
Que su nombre sea Marte
Que su nombre sea Marte


:-* :-*


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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#9 satyajit

    Enciclopedista

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  • LocationMilano

Inviato 05 ottobre 2010 - 18:13

@mr grieves. Non so che dati tu abbia letto. A me risulta che il Venezuela con Chavez abbia ridotto in maniera sbalorditiva la povertà, le disuguaglianze e il debito pubblico, e aumentato sensibilmente salari, occupazione, riserve valutarie ecc.

Per me il suo operato, anche (se non soprattutto) sullo scacchiere internazionale è estremamente positivo.

Poi le sue politiche sono alquanto grossolane, la sua diplomazia è pessima, molte scelte non le condivido. Ad esempio - per stare sull'economia - ha affrontato la crisi in maniera inefficace riducendo gli investi pubblici proprio quando era il momento di aumentarli. Oppure la possibilità di rielezione a tempo indeterminato: del tutto legittima, ma c'era proprio bisogno di insistere su questo punto? Non era meglio "allevare" qualche successore papabile?

Ma nel complesso ha fatto moltissimo e molto bene.
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#10 grivs

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Inviato 09 ottobre 2010 - 12:58

@mr grieves. Non so che dati tu abbia letto. A me risulta che il Venezuela con Chavez abbia ridotto in maniera sbalorditiva la povertà, le disuguaglianze e il debito pubblico, e aumentato sensibilmente salari, occupazione, riserve valutarie ecc.

Per me il suo operato, anche (se non soprattutto) sullo scacchiere internazionale è estremamente positivo.


scusa il ritardo ma non avendo più seguito il topic mi ero perso il tuo post
io non avevo negato in toto gli aspettivi positivi della sua politica economica anzi

io ho premesso che non sono un esperto ma ho fatto riferimento alla crisi del latte del 2009 per cui deve intervenire l'argentina e alla crisi elettrica 2010 poi che siano conseguenze della crisi internazionale e che l'economia è cresciuta costantemente con chavez (a parte l'ultimo biennio come normale che fosse) lo dicono i dati


all'epoca della discussione mi dimenticai di riportare questo articolo che può essere interessante:
La falsa informazione sull'economia del Venezuela

Avevo solo fatto riferimento alle crisi del latte (all'epoca parlai con dei venezuelani che mi descrissero la situazione come terribile) e dell'elettricità (annunciata dallo stesso Chavez)
L'ho scritto sei milione di volte che non sono un esperto di economia, quindi, da ignorante quale sono mi sembrano segnali perlomeno contrastanti. Io mi limito a registrare un po' tutto, dagli articoli come il precedente a questo, poi magari sarà tutto il risultato di una politica denigratoria statunitense come dice il primo articolo

In ogni caso le critiche che ho mosso a Chavez (queste spero con maggiore cognizione di causa asd) riguardavano soprattuto la libertà di espressione in Venezuela e diciamo che, usando un eufemismo, il presidente venezuelano non mi sembra esattamente un paladino della democrazia. 

Poi le sue politiche sono alquanto grossolane, la sua diplomazia è pessima, molte scelte non le condivido. Ad esempio - per stare sull'economia - ha affrontato la crisi in maniera inefficace riducendo gli investi pubblici proprio quando era il momento di aumentarli. Oppure la possibilità di rielezione a tempo indeterminato: del tutto legittima, ma c'era proprio bisogno di insistere su questo punto? Non era meglio "allevare" qualche successore papabile?


Secondo me l'idea di trovarsi un successore non è che l'assilli poi tanto asd
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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

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#11 satyajit

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:20



io ho premesso che non sono un esperto ma ho fatto riferimento alla crisi del latte del 2009 per cui deve intervenire l'argentina e alla crisi elettrica 2010 poi che siano conseguenze della crisi internazionale e che l'economia è cresciuta costantemente con chavez (a parte l'ultimo biennio come normale che fosse) lo dicono i dati


all'epoca della discussione mi dimenticai di riportare questo articolo che può essere interessante:
La falsa informazione sull'economia del Venezuela

Avevo solo fatto riferimento alle crisi del latte (all'epoca parlai con dei venezuelani che mi descrissero la situazione come terribile) e dell'elettricità (annunciata dallo stesso Chavez)
L'ho scritto sei milione di volte che non sono un esperto di economia, quindi, da ignorante quale sono mi sembrano segnali perlomeno contrastanti. Io mi limito a registrare un po' tutto, dagli articoli come il precedente a questo, poi magari sarà tutto il risultato di una politica denigratoria statunitense come dice il primo articolo.


Le crisi che hai indicato sono vere. Entrambe sono determinate dalla scarsa raffinatezza delle politiche ecomiche del governo (al di loro della loro grande positività complessiva). Il primo caso lo conosco bene, perché all'epoca seguivo parecchio il Venezuela. Fu determinata dai prezzi calmierati, che signifcarono inizialmente benessere per una grossa fetta della popolazione, ma determinarono il (legittimo) boicottaggio dei produttori, che preferiroro produrre beni più profittevoli. Gli errori furono almeno due, o almeno uno di essi: applicare il prezzo politico a beni non prodotti dallo stato, e soprattutto non ricorrere alle importazioni, in una fase in cui il Venezuela aveva accomulato un surplus commerciale notevolissimo.
La crisi energetica, per il poco che ne so, dovrebbe invece derivare da una nazionalizzazione del settore compiuta troppo in fretta.

La politica denigratoria di tutti i media occidentali è comunque qualcosa di vergognoso.

In ogni caso le critiche che ho mosso a Chavez (queste spero con maggiore cognizione di causa asd) riguardavano soprattuto la libertà di espressione


Ci sta. L'opposizione esagera, Chavez in certi casi ha ragione (vedi i media golpisti), ma sicuramente potrebbe gestire molto meglio i rapporti con gli organi di informazione. E anch'io uso un eufemismo.



Secondo me l'idea di trovarsi un successore non è che l'assilli poi tanto asd


Verissimo. Ed è una cosa sbagliata e pericolosa.
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#12 grivs

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:27

va be' mr grieves, mi sembra però che tu faccia il processo alle intenzioni


Boleyn a me non sembra di essere schierato a priori contro Chavez,

non ho negato i suoi meriti e anzi l'articolo che ho citato mi pare smaccatamente pro Chavez

a me pare di essere abbastanza aperto ai vari punti di vista e di essere poco ideologico, ho anche detto di trovare perfettamente logica la sua ascesa in chiave antiamericana (per dirla molto sbrigativamente)

tra l'altro come avevo già scritto in passato, non vedo nulla di scandaloso nell'avere la possibilità di essere rieletto oltre i due mandati. rieletto, mica nominato imperatore, devi comunque vincere le elezioni. in tante situazioni passate il percorso riformista si è fermato proprio perchè è venuta a mancare la figura guida e i successori hanno invertito la rotta, penso alla germania dell'ovest negli anni '70, per esempio.
a meno che non si voglia dar corda alla retorica populista grillina, io non ci vedo nulla di scandaloso nel dare la possibilità ad una persona di presentarsi alle elezioni per più di due volte. progetto comunque per ora accantonato.


Ho scritto solamente che non mi pare sia assillato dall'idea di trovarsi un successore. Ripeto non seguo costantemente il Venezuela e quindi non conosco tutte le diatribe interne, se si è ventilato qualche candidatura alla sua successione io me la sono persa

In ogni caso come ho già argomentato nella prima discussione, non si trattava solo di riellegibilità ma di accentrare molti altri poteri, che mi sembravano molto poco compatibili con un sistema democratico e le sue dichiarazioni post sconfitta erano davvero molto poco "concilianti"

così come poco democratica, a mio avviso, è la sua concezione dei media
comunque mi pare di aver sempre portato argomentazioni (più o meno condivisibili ovvio) e di non essermi mai espresso per partito preso
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#13 satyajit

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:27

va be' mr grieves, mi sembra però che tu faccia il processo alle intenzioni.
tra l'altro come avevo già scritto in passato, non vedo nulla di scandaloso nell'avere la possibilità di essere rieletto oltre i due mandati. rieletto, mica nominato imperatore, devi comunque vincere le elezioni. in tante situazioni passate il percorso riformista si è fermato proprio perchè è venuta a mancare la figura guida e i successori hanno invertito la rotta, penso alla germania dell'ovest negli anni '70, per esempio.


Eh, ma vallo dire ai media nostrani che Chavez si troverebbe nelle stesse condizioni di Berlusconi o Prodi.
In realtà bisogna valutare un po' la situazione politica e la stabilità dell'area. Mi sembra che in tutto il continente americano ci siano dei limiti alla rielezione, vista la fragilità cronica di quelle democrazie. In teoria questi vincoli limitano la volontà popolare e toglierli equivalrebbe ad avere più democrazia. In pratica credo ci siano molti più esempi opposti al tuo, casi in cui il carisma di un leader e il mancato ricambio abbiano alla lunga portato alla vanificazione delle riforme intraprese.
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#14 satyajit

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:40

progetto comunque per ora accantonato.


Nel senso che ha detto che non si presenterà più? O che è cambiato qualcosa dopo il referendum costituzionale del 2009? Non so se mi sono perso qualche news...
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#15 grivs

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:42

Le crisi che hai indicato sono vere. Entrambe sono determinate dalla scarsa raffinatezza delle politiche ecomiche del governo (al di loro della loro grande positività complessiva). Il primo caso lo conosco bene, perché all'epoca seguivo parecchio il Venezuela. Fu determinata dai prezzi calmierati, che signifcarono inizialmente benessere per una grossa fetta della popolazione, ma determinarono il (legittimo) boicottaggio dei produttori, che preferiroro produrre beni più profittevoli. Gli errori furono almeno due, o almeno uno di essi: applicare il prezzo politico a beni non prodotti dallo stato, e soprattutto non ricorrere alle importazioni, in una fase in cui il Venezuela aveva accomulato un surplus commerciale notevolissimo.
La crisi energetica, per il poco che ne so, dovrebbe invece derivare da una nazionalizzazione del settore compiuta troppo in fretta.


grazie per i chiarimenti

La politica denigratoria di tutti i media occidentali è comunque qualcosa di vergognoso.


In ogni caso le critiche che ho mosso a Chavez (queste spero con maggiore cognizione di causa asd) riguardavano soprattuto la libertà di espressione


Ci sta. L'opposizione esagera, Chavez in certi casi ha ragione (vedi i media golpisti), ma sicuramente potrebbe gestire molto meglio i rapporti con gli organi di informazione. E anch'io uso un eufemismo.


Sebbene io non veda tutta questa campagna antichavez, potrei anche essere d'accordo sul fatto che molte delle critiche che gli si muovono sono del tutto ideologizzate,  ma a giudicare a rischio la libertà di espressione in Venezuela non è la stampa di destra bensì gli organi internazionali http://www.freedomho...2009_tables.pdf

Il Venezuela è classificato al 166 posto come non libero.
Le dichiarazioni che ho riportato di Chavez nella prima discussione che paragonavano i media che non condividono le sue posizioni politiche a nemici politici per me restano inaccettabili. 
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#16 satyajit

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Inviato 09 ottobre 2010 - 14:08

http://www.freedomho...2009_tables.pdf

Il Venezuela è classificato al 166 posto come non libero.


Ehm... dai, cerca qualche fonte un po' più attendibile...  ;)
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#17 satyajit

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Inviato 09 ottobre 2010 - 14:11



progetto comunque per ora accantonato.


Nel senso che ha detto che non si presenterà più? O che è cambiato qualcosa dopo il referendum costituzionale del 2009? Non so se mi sono perso qualche news...

nel senso che ha accantonato ogni proposito di riforma costituzionale in tal senso. poi se ne riproporrà una più avanti non saprei, ma al momento visto che non ci sono news su quel fronte, si tratterebbe apppunto di fare un processo alle intenzioni.


Perché, il referendum non è sufficiente? Chiedo soltanto, non sono aggiornato in tema.

Comunque è in carica dal 2008. Nessun premier dell'America Latina è ancora in sella da allora, nemmeno Fidel! Sarebbe ora di cercare un successore, non credi?
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#18 Max Stirner

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Inviato 09 ottobre 2010 - 14:24

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#19 grivs

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Inviato 09 ottobre 2010 - 15:51

Boleyn comunque non capisco perchè continui a liquidarlo con "fare i processi alle intenzioni"

a me pare plausibile ragionare sui termini di una proposta di riforma anche se questa è stata bocciata

resta comunque un tentativo che è stato oggetto di referendum (condivisibile o meno), di riforma costituzionale
i termini proposti non ce li siamo mica immaginiati
erano scritti

altrimenti smettiamo di parlare di ogni aspetto della politica il cui iter burocratico non sia concluso e, sopprattuto, approvato.
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#20 grivs

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Inviato 09 ottobre 2010 - 16:07

Cambiando argomento lui andrebbe direttamente in Idoli

http://www.elunivers...abajo-1900.html

Mujica il presidente dell'Uruguay ex guerrigliero e coltivatore
possiede solo una vecchia VW valuta 1900 dollari
e nessun conto bancario

dona il 70% del suo stipendio da presidente (11'900 dollari) per finanziare il suo partito e a un fondo per finanziare un progetto abitativo che sta portando avanti

(la casa in cui vive è intestata alla moglie che ha anche un piccolo stipendio, ma un altro presidente di una nazione che maneggia letame non me lo ricordo)

quando lo lessi rimasi esterefatto: in Italia è semplicemente INIMMAGINABILE

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Inviato 09 ottobre 2010 - 16:24


Boleyn comunque non capisco perchè continui a liquidarlo con "fare i processi alle intenzioni"

a me pare plausibile ragionare sui termini di una proposta di riforma anche se questa è stata bocciata

resta comunque un tentativo che è stato oggetto di referendum (condivisibile o meno), di riforma costituzionale
i termini proposti non ce li siamo mica immaginiati
erano scritti

altrimenti smettiamo di parlare di ogni aspetto della politica il cui iter burocratico non sia concluso e, sopprattuto, approvato.

ma è finita con la non approvazione la cosa e al momento non ho notizie di una sua riproposizione. tu le hai? sostanzialmente si sta parlando del nulla.


abbiamo idee diverse evidentemente  asd

per dire, il lodo alfano è stato dichiarato incostituzionale eppure io credo si possa continuare a parlarne e dare un giudizio anche sulle politiche mancate

comunque come sempre, molto banalmente, ognuno ha la propria idea
ciao
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#22 satyajit

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Inviato 10 ottobre 2010 - 09:32





progetto comunque per ora accantonato.


Nel senso che ha detto che non si presenterà più? O che è cambiato qualcosa dopo il referendum costituzionale del 2009? Non so se mi sono perso qualche news...

nel senso che ha accantonato ogni proposito di riforma costituzionale in tal senso. poi se ne riproporrà una più avanti non saprei, ma al momento visto che non ci sono news su quel fronte, si tratterebbe apppunto di fare un processo alle intenzioni.


Perché, il referendum non è sufficiente? Chiedo soltanto, non sono aggiornato in tema.

il referendum è stato bocciato dalla popolazione e non ho notizie di altri tentativi di modificare di nuovo la legge sui mandati.
il resto del post non l'ho capito ???


Momento. Forse sei tu che hai perso un passaggio. Il referendum bocciato è quello del 2007. Dopodiché è stato ripresentato nel 2009 e la riforma è stata approvata. Mi sbaglio?
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#23 satyajit

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Inviato 10 ottobre 2010 - 12:04

Sì, ma se un referendum viene bocciato non lo si ripresenta finché non passa. Non è modo. Lo so che non è l'unico a farlo (penso ai ridicoli referendum sull'ingresso nell'Unione Europea, riproposti in Francia e in Irlanda, nell'ultimo caso a 'mo di mincaccia vista la crisi in cui versava il Paese), ma da un premier realmente progressista mi aspetto politiche alternative anche su questo fronte. Soprattutto se ha scelto di mantenere l'ordinamento democratico del Paese e se gode (non per colpa sua, però...) di cattiva repuntazione internazionale.
Personalmente, fossi un leader che ha apportato delle migliorie al mio popolo, dopo 12 anni di governo comincierei a chiedermi se il cambiamento da me iniziato sia in grado di sopravivvere a me e al mio carisma. E l'unico modo per farlo è allevare una classe dirigente capace e un successore degno. Chavez non lo sta facendo. Se per caso un aguzzino della Cia lo fa fuori, cosa succede al Venezuela? Tra l'altro, Chavez non neanche fatto nulla per diversificare l'economia e renderla meno di pendente dal petrolio e dalle sue oscillazioni...
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#24 virginia wolf

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Inviato 29 novembre 2010 - 12:49

Le bandiere del Brasile e dello Stato di Rio sventolano sulla torre di una funivia in costruzione nel Complexo do Alemao, a simboleggiare la conquista della polizia delle favelas della parte nord di Rio de Janeiro. Gli agenti, appoggiati dai militari dell'esercito, sono entrati nelle favelas dove si erano barricati dai 500 ai 600 narcotrafficanti. Al raid hanno partecipato circa 2600 paracadutisti, tiratori scelti, componenti dei reparti di assalto della polizia e agenti militari sostenuti da blindati ed elicotteri. "Abbiamo vinto. Abbiamo liberato la popolazione dell' Alemao", ha annunciato il comandante della polizia militare di Rio, il colonnello Mario Sergio Duarte, aggiungendo che i malviventi hanno preferito fuggire anziche' affrontare le foze dello stato. Dopo aver preso il controllo del territorio, la polizia ha cominciato a setacciare casa per casa alla ricerca dei narcotrafficanti, effettuando numerosi arresti e sequestrando droga e armi di ogni tipo. La guerra tra le bande di narcos e la polizia ha lasciato sull'asfalto almeno 35 vittime nella favela di Vila Cruzeiro, considerata la principale roccaforte di una banda nota come Comando Vermelho, Comando Rosso. Le bande di narcotrafficanti si erano poi rifugiate nel Complexo do Alemao, enorme quartiere situato a ridosso di una montagna.
http://m.friendfeed-...97ef0b1179190c3


Le foto dell'esercito brasiliano che espugna la Favela do Alemao dove erano asserragliati i narcos
http://www.flickr.co...328611653/show/
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#25 geeno

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Inviato 29 novembre 2010 - 12:59

...La guerra tra le bande di narcos e la polizia ha lasciato sull'asfalto almeno 35 vittime nella favela di Vila Cruzeiro, considerata la principale roccaforte di una banda nota come Comando Vermelho, Comando Rosso...


Una curiosità, alle feste del Comando Vermelho (C.V.) fin dagli anni '90 si suona una specie di rap-funk estremamente crudo, violento e illegale che è diventato un po' la voce delle favelas.

Proibidão C.V: Forbidden Gang Funk From Rio de Janeiro è il disco targato Sublime Frequencies e questa una breve descrizione: PROIBID?O is the name given to a certain kind of electronic funk music produced in Brazilian favelas, especially in Rio de Janeiro where it started to appear in the beginning of the 90??s as a parallel phenomenon to the growth of drug gangs along the city??s more than 600 slums. A raw mix of live funk vocals and Miami bass structures, these anonymous funk tracks are spread illegally by DJs and gang sponsored parties. Proibidão is a raw musical genre that captures the dark side of Brazilian favelas. The explicit lyrics of apology to drug gangs and the violent content makes them illegal to broadcast through radio or as live public events.

La storia è affascinante, peccato che la musica faccia cagare.
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#26 tupelo

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Inviato 30 dicembre 2010 - 14:30

Premessa la mia simpatia per ogni aumento di salario (averne...) come si rapportano 73 euro al 20% di 94 euro?

Nel leggere le buone notizie gradirei un minimo di accuratezza, giusto per stare un gradino sopra Libero e Il Giornale, giusto per dire...
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#27 tupelo

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Inviato 30 dicembre 2010 - 14:47

E' che messa così non ti mette in grado di scremare immediatamente la propaganda dall'informazione.
E la cosa me li fà roteare...
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#28 satyajit

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Inviato 30 dicembre 2010 - 18:02

E' sbagliato anche il dato sull'inflazione, cresciuta del 5,57% negli ultimi 12 mesi (fino a novembre '10) e dell'5,17% da gennaio '10. giusto invece il dato del 2009.
http://www.bcb.gob.b...ion/indicadores

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#29 satyajit

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Inviato 31 dicembre 2010 - 00:11

questa è la fonte ufficiale
http://www.economiay...6&categoria=446



Temo di no, questo comunicato è vecchio di un anno.
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#30 satyajit

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Inviato 31 dicembre 2010 - 00:25

Dunque, uno dei maggiori giornali boliviani riporta questo:
http://www.la-razon....&idp=10&ids=162

La percentuale dell'incremento (20%) parrebbe corretta.
Il dato sull'inflazione è invece una previsione di Evo. Secondo me è impossibile che si avveri, ma tanto meglio per i lavoratori.  ;)
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#31 virginia wolf

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Inviato 06 gennaio 2011 - 17:36

A Chavez non piace l'ambasciatore Usa scelto da Obama.


Get me Bill Clinton, says Hugo Chávez after vetoing US ambassador

Sean Penn or Noam Chomsky would also do, says Venezuelan president amid spat over rejection of Larry Palmer




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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#32 satyajit

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Inviato 06 marzo 2011 - 00:11

Adios, amigo!
http://www.repubblic...70/?ref=HREC1-9
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#33 virginia wolf

    apota

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Inviato 12 giugno 2011 - 06:33

Immagine inserita

PERU’: LA VITTORIA DI HUMALA, GRANDI ATTESE…

Un altro “sorriso aperto” prende il potere in Sud America.
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#34 alcatr4z

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Inviato 12 giugno 2011 - 12:52

Cambiando argomento lui andrebbe direttamente in Idoli

http://www.elunivers...abajo-1900.html

Mujica il presidente dell'Uruguay ex guerrigliero e coltivatore
possiede solo una vecchia VW valuta 1900 dollari
e nessun conto bancario

dona il 70% del suo stipendio da presidente (11'900 dollari) per finanziare il suo partito e a un fondo per finanziare un progetto abitativo che sta portando avanti

(la casa in cui vive è intestata alla moglie che ha anche un piccolo stipendio, ma un altro presidente di una nazione che maneggia letame non me lo ricordo)

quando lo lessi rimasi esterefatto: in Italia è semplicemente INIMMAGINABILE


Io amo Mujica, l'antileader per me è già leggenda, gira tra il suo popolo senza scorta, a Montevideo te lo puoi ritrovare in caffè a fare la fila per uno scontrino. Eppoi ha una storia di resistenza alle spalle degna di Castro e Guevara, ha passato 15 anni in prigione molti dei quali confinato in un pozzo, praticamente dal nulla ha riunito la sinistra uruguayana nel fruente unito portandola al governo per due mandati di seguito.
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#35 virginia wolf

    apota

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Inviato 18 luglio 2011 - 05:59


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#36 TheWalrus

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Inviato 23 agosto 2011 - 23:09

Torno proprio oggi da un ennesimo viaggio proprio in Bolivia e vi dico con qualche parola che ne penso dell'attuale situazione:

ci sono probabilmente dei passi in avanti in alcuni settori, grazie a diversi accordi che il governo ha fatto con imprese straniere per la costruzione di infrastrutture e per lo sfruttamento delle risorse naturali, tendendo ad imporre piu' guadagni per la Bolivia che per le stesse imprese. Mi dicono pero' che alcuni di questi procedono a rilento. Inoltre ci sono state varie sovvenzioni per le famiglie.
In ogni caso si tratta di un governo per alcuni versi molto radicale e non so quanto a lungo potra' reggere la loro ideologia indigenista. Manca ancora poi ancora un forte sviluppo imprenditoriale proprio, siamo ancora lontani da quello che si vede per esempio nel vicino Peru', dove si cresce all' 8% annuo.
C'e' pero' un buon esempio di amministrazione locale a La Paz, dove la crescita negli ultimi anni in particolare nelle infrastrutture e' notevole. La Paz e' amministrata ormai da diversi anni dal Movimiento Sin Miedo (MSN), precedentemente alleato di governo del MAS di Evo Morales e ora suo oppositore, in particolare per la imminente elezione dei giudici popolari, che secondo l'MSN sara' solo fra giudici scelti dal MAS.
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RICHARD BENSON

#37 satyajit

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Inviato 24 agosto 2011 - 16:18

Comunque i dati macro della Bolivia erano molto buoni, l'ultima volta che li ho guardati. Infatti ho sentito che si parla di evonomics.
Bisogna anche considerare che per molto tempo Morales ha governato con una delle due camere contro (sull'oggi non sono aggiornato...)
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#38 TheWalrus

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Inviato 24 agosto 2011 - 21:03

ha entrambe le camere a favore, perche' ha stravinto le elezioni anticipate del 2009 con il 67%. In ogni caso tutti i risultati sono stati raggiunti con un economia eccessivamente statalista.
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#39 TheWalrus

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Inviato 25 agosto 2011 - 16:43

il problema e' che cosi' non ci sono ne' imprese locali ne' imprese estere nei cosiddetti settori strategici, e se vuoi fare affari importanti in Bolivia o passi per lo Stato o nulla. Inoltre non credere che quando si parla di nazionalizzazione le imprese estere non centrino piu' nulla: molti affari per lo sfruttamente delle risorse sono stati conclusi esattamente con imprese straniere, soltanto a condizioni leggermente migliori per la Bolivia rispetto a quelli che concludevano i precedenti governi....
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#40 satyajit

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Inviato 25 agosto 2011 - 17:18

In ogni caso tutti i risultati sono stati raggiunti con un economia eccessivamente statalista.


Eccessivamente in base a cosa? Il liberismo in Bolivia è stata una tragedia sociale ed economica, culminata con le manifestazioni seguite alla privatizzazione di risorse primarie (a partire dall'acqua) represse nel sangue con decine di mortì Non capisco il tuo ragionamento. Lo statalismo va valutato in base ai risultati. Se i risultati sono buoni, ben venga, non rigettiamolo a priori.
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#41 TheWalrus

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Inviato 25 agosto 2011 - 17:26

premetto che parlo come persona che in Bolivia e' stata diverse volte perche' la' ho diversi familiari e seguo la situazione del Paese:

i risultati sono parzialmente positivi. ricorda che ciascuno nel proprio Paese cerca il benessere, e in Bolivia non ne trovi ancora molto. Se in Bolivia cerchi di fare affari, come ho detto prima o passi per lo Stato o la vita e' molto dura. Per i molto poveri qualcosa e' stato fatto, ma per esempio nel dipartimento di Potosi sono convinti che per loro non e' stato fato nulla.
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#42 satyajit

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Inviato 25 agosto 2011 - 17:31

Mi sto un po' aggiornando e mi sembra sia stato fatto molto, non qualcosa. Le nazionalizzazioni sono state indispensabili per affrontare la crisi economica internazionale con politiche di deficit-spending, che mi pare non abbiano tuttavia influito sul debito/PIL, complice la maggiore crescita economica del paese degli ultimi trent'anni, e scusa se è poco. Mi informo meglio e ne discutiamo, che è un argomento molto interessante.
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#43 TheWalrus

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Inviato 03 ottobre 2011 - 23:16

http://www.ansa.it/w..._695534884.html

possibile inizio della fine per i Castro? comunque se e' tutto vero sara' una dura prova
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#44 TheWalrus

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Inviato 08 ottobre 2011 - 10:26

http://www.corriere....b6e0dfe47.shtml

ahahaha una specie di esproprio proletario....
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Inviato 08 ottobre 2011 - 18:09

http://www.corriere....b6e0dfe47.shtml

ahahaha una specie di esproprio proletario....


l’arcipelago è stato dichiarato parco nazionale nel 1972: uno status di area protetta che però non ha fermato la speculazione edilizia, visto il gran numero di seconde case che sono cominciate a spuntare come funghi un po’ ovunque a Los Roques. Da qui la decisione di Chavez di requisirle per darle al popolo.

E che cacchio doveva fare, un condono alla Tremonti?
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#46 TheWalrus

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Inviato 08 ottobre 2011 - 19:08

se la cosa sta avvenendo come è descritta nell'articolo la decisione di Chavez mi trova d'accordo, quella di prima era solo una battuta
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Inviato 23 ottobre 2011 - 09:23

http://www.repubblic...31/?ref=HREC1-4

elezioni in Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner favoritissima. Ho appena letto un articolo di Internazionale molto critico nei confronti della coppia Kirchner, secondo due giornalisti uno messicano e uno argentino il Paese si e' fatto affascinare dalla coppia senza comprendere alcuni problemi di fondo, per esempio i dati su occupazione e inflazione non sono cosi' rosei come quelli ufficiali e il Paese si basa principalmente sull'esportazione di prodotti agricoli e manca una politica industriale forte
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#48 TheWalrus

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Inviato 23 ottobre 2011 - 09:27

http://www.la-razon....&EditionId=2693

e per chi segue la Bolivia: c'e' stato un accordo sulla questione del parco TIPNIS dove doveva passare un autostrada nel mezzo di una zona ecoprotetta, la strada non dovrebbe passare piu'. In pratica Evo Morales e' al banco di prova per le sue relazioni con le culture indigene, che sono fortemente contrarie a quel progetto.
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Inviato 23 ottobre 2011 - 09:54

http://www.repubblic...31/?ref=HREC1-4

elezioni in Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner favoritissima. Ho appena letto un articolo di Internazionale molto critico nei confronti della coppia Kirchner, secondo due giornalisti uno messicano e uno argentino il Paese si e' fatto affascinare dalla coppia senza comprendere alcuni problemi di fondo, per esempio i dati su occupazione e inflazione non sono cosi' rosei come quelli ufficiali e il Paese si basa principalmente sull'esportazione di prodotti agricoli e manca una politica industriale forte


Io non so cosa si sarebbe potuto chiedere di più ai Kirchner. L'Argentina dal 2002 ha quasi raddoppiato il prodotto interno lordo - la maggiore crescita economica dell'Occidente - riducendo la povertà di 2/3 dal picco di inizio decennio. Solo che non lo ha fatto con i mezzi dell'ortodossia economica, per cui i media che tale ortodossia propugnano, di fronte a tali successi storcono il naso, con una punta di imbarazzo abbastanza evidente. Da Corriere e Repubblica non mi aspettavo nulla, mi spiace solo che anche Internazionale si sia piegata alla vulgata dominante. Però la gente non è scema e rivoterà Cristina.
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#50 TheWalrus

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Inviato 23 ottobre 2011 - 10:18

sono d'accordo con te, pero' almeno dall'articolo di Internazionale imparo che una volta eletta per Cristina le cose non saranno semplici. E poi sai com'e', e' stato scritto da un giornalista messicano e uno argentino, quando si e' nel Paese stesso di cui si parla o si e' vicini il punto di vista e' piu' obiettivo, spesso anche piu' negativo. Non so se l'hai notato ma e' una cosa che succede: quando si e' lontani da un Paese questi appare migliore di quando sei sul suo suolo
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