Figli di un prog minore
#151
Inviato 12 marzo 2007 - 17:58
Si trovano sì...
Sui Caravan..beh...
#152
Inviato 13 marzo 2007 - 19:04
#153
Inviato 13 marzo 2007 - 22:00
#154
Inviato 15 marzo 2007 - 19:39
Gli ascolti forzati e ripetuti di El&P...in aggiunta a quello di certo New Prog anni 80 (Marillion )
è una pena troppo severa dai, che razza di orrendo reato si dovrebbe commettere per simili ascolti forzati?
Come forzati? Io li metterei obbligatori dalla scuola media in poi. Tre ore alla settimana di King Crimson, Yes, ELP, VDGG, primi Genesis, Camel, Caravan e Marillion.
#155 Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 19 aprile 2007 - 13:31
Framtiden Ar Ett Svavande Skepp - Forankrat I Forntiden
psychedelic/space rock folle.
Ascoltate, ascoltate.
L'unica cosa: dovete chiudere un occhio di fronte ai maroni allucinanti del chitarrista.
#156
Inviato 19 aprile 2007 - 13:42
http://www.ondarock....6.msg120819#new
Gran disco, comunque.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#157
Inviato 19 aprile 2007 - 15:46
Resuscito questo bistrattato thread per suggerirvi questo:
Framtiden Ar Ett Svavande Skepp - Forankrat I Forntiden
psychedelic/space rock folle.
Ascoltate, ascoltate.
L'unica cosa: dovete chiudere un occhio di fronte ai maroni allucinanti del chitarrista.
Ecco: psych, space, pure affine a certo kraut ma proprio prog no!
#158 Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 21 aprile 2007 - 10:08
Beh, prog no, infatti mi sono limitato a scrivere psychedelic/space rock.
Resuscito questo bistrattato thread per suggerirvi questo:
Framtiden Ar Ett Svavande Skepp - Forankrat I Forntiden
psychedelic/space rock folle.
Ascoltate, ascoltate.
L'unica cosa: dovete chiudere un occhio di fronte ai maroni allucinanti del chitarrista.
Ecco: psych, space, pure affine a certo kraut ma proprio prog no!
Così come non erano prog gli Arcadium, sebbene molto meno celebrali e più legati alla forma canzone.
Comunque non abbiatene a male se qualche nome "sconosciuto" viene riconsigliato, sono talmente tanti quelli che girano in questo forum che inevitabilmente si perde il conto.
#159
Inviato 02 maggio 2007 - 13:01
Grazie a chi risponde
#160
Inviato 02 maggio 2007 - 13:11
Verso il grunge/nu-metal sono imprescindibili "Terraforming" dei Postman Syndrome e "The Trees Are Dead and Dried Out, Wait for Something Wild" dei Sikth, ma entrambi hanno una produzione molto pulita.
#161
Inviato 03 maggio 2007 - 07:07
Hai ragione nel consigliarmi i mastodon che devo approfondire: blood mountain mi è piaciuto tanto tanto, più di leviathan che però conosco meno. Anche i vecchi voglio sentire a questo punto. Una produzione così mi piace, intendevo questo.
Poi Pelican sì ma sono strumentali e mi interessano un po' meno.
Postman Syndrome hai ragione, suonano alla grande ma forse troppo puliti.
che mi dici di Indukti? e Amplifier?
un altro album che ho apprezzato è leitmotif dei dredg.
#162
Inviato 03 maggio 2007 - 08:16
Prova anche il disco Isis + Aereogramme, potrebbe fare al caso tuo. L'ultimo degli Ephel Duath l'hai sentito?
#163
Inviato 03 maggio 2007 - 09:49
gli ephel duath no, non li ho mai sentiti
l'ep isis + aerogramme invece sì, bellino
#164
Inviato 27 settembre 2007 - 09:18
Gnidrolog: Lady Lake (1972)
"Lady Lake" e' uno di quei dischi per qualche strano motivo semidimenticati al di fuori dagli appassionati di progressive. Eppure si tratta di un album uscito perfettamente "al momento giusto", personale nel suono e, soprattutto, formato da pezzi eccezionali. Si tratta di un progressive melodico, fiabesco, dalle leggere venature "dark" e caratterizzato da superbe parti fiatistiche e marcati accenti folk. Lontanissimo da pomposita' e magniloquenza, e' al contrario un album arioso, vitale ed elegante nonostante la ricercatezza degli intrecci e il dinamismo del suono. A tratti puo' ricordare i Gentle Giant o gli Yes, ma davvero alla lontana rispetto ai tanto osteggiati "cloni".
L'ho scoperto qualche mese fa proprio grazie a questo thread, oggi l'ho rimesso su e ho pensato fosse il caso di diffondere il "contagio" nel caso qualcun altro non lo conoscesse.
#165
Inviato 27 settembre 2007 - 09:28
Sleepytime Gorilla Museum. Prova con il secondo album, Of natural history. Sempre che già non li conosca, ormai non sono più un gruppo di nicchia.Io cercavo un gruppo progressive rock/metal, ma non patinato e plastico come lo sono i porcupine tree o i pain of salvation... no, qualcosa di più grezzo e ruvido. Anche tendente all'alternative o al grunge se possibile. Esiste? Ovviamente conosco i Tool per cui non vale fare il loro nome
Grazie a chi risponde
#166
Inviato 27 settembre 2007 - 09:33
è più facile che un ascolto forzato e ripetuto di quei gruppi porti ad un odio generalizzato contro qualsiasi cosa abbia anche lontanamente a che fare con la parola progGli ascolti forzati e ripetuti di El&P, Genesis e Yes in aggiunta a quello di certo New Prog anni 80 (Marillion ,Iq, Pendragon e Pallas) possono avere come controindicazione una dipendenza da certo suono "pieno", "forte", orecchiabile
#167
Inviato 08 ottobre 2007 - 20:38
eh si, gran album , non solo per gli amanti di Canterbury ma del prog tutto. E' un album , a mio avviso, strepitoso, capace di stupendi impasti strumentali in cui le tastiere di Stewart fanno a gara con la chitarra di Hillage e di cantati a volte enfatici a volte solenni. Intanto la melodia riesce a insinuarsi di tanto in tanto in maniera inaspettata che per questo risulta più preziosa. bel disco, tra quelli del cosidetto prog minore è assolutamente un must.Cosa ne dite di Lemmings dei Bachdenkel? Atmosfere oscure condite da bei momenti melodici, anche se non mi viene in mente nessun paragone... adesso che mi viene in mente anche l'omonimo dei Khan di Steve Hillage è interessantissimo, una sorta di space rock jazzato suonato da Dio (e ci mancherebbe, con Steve Hillage+David Stewart tutto è possibile!).
procuratevelo!!!
#168
Inviato 09 ottobre 2007 - 09:10
è più facile che un ascolto forzato e ripetuto di quei gruppi porti ad un odio generalizzato contro qualsiasi cosa abbia anche lontanamente a che fare con la parola prog
Gli ascolti forzati e ripetuti di El&P, Genesis e Yes in aggiunta a quello di certo New Prog anni 80 (Marillion ,Iq, Pendragon e Pallas) possono avere come controindicazione una dipendenza da certo suono "pieno", "forte", orecchiabile
Chissà perché questa storia dell'ascolto forzato viene usata sempre e solo contro il prog... come se gli altri "ascolti forzati" fossero invece piacevoli.
#169
Inviato 09 ottobre 2007 - 09:29
E' noto che su 100 amanti del prog 80 di essi ascoltino solo prog e derivati.
E' noto che questi 80 credano che il prog sia il genere migliore, coi migliori musicisti in circolazione.
#170 Guest_lassigue:bendthaus_*
Inviato 09 ottobre 2007 - 09:32
E' noto che il prog sia uno dei generi che reca più dipendenza ed assuefazione.
E' noto che su 100 amanti del prog 80 di essi ascoltino solo prog e derivati.
E' noto che questi 80 credano che il prog sia il genere migliore, coi migliori musicisti in circolazione.
poi c'è wago che ascolta anche altro ma crede che sia prog o almeno cerca di farlo credere agli altri
#171 Guest_lassigue:bendthaus_*
Inviato 09 ottobre 2007 - 09:40
#172
Inviato 09 ottobre 2007 - 09:47
E' noto che il prog sia uno dei generi che reca più dipendenza ed assuefazione.
E' noto che su 100 amanti del prog 80 di essi ascoltino solo prog e derivati.
E' noto che questi 80 credano che il prog sia il genere migliore, coi migliori musicisti in circolazione.
Sai che non credo? Questa e' una "sindrome" che colpisce gli appassionati di un po' tutti i generi, dalle varie frange del metal all'autoproclamato "indie", all'hardcore punk etc. Credo siano modi di rapportarsi alla musica un po' diversi, quello di chi si "infila" in un genere che diventa la sua ragione (musicale) di vita e chi invece esplora attorno alla ricerca di qualcosa di diverso.
E' facile per chi si riconosce piu' nella seconda categoria criticare i primi per chiusura mentale, ma semplicemente la loro esigienza e' diversa: non gli interessa cercare attorno, perche' non e' per quello che ascoltano musica.
Io mi considero un po' a meta' fra le due categorie, e penso si cosi' per molti: ho due-tre generi su cui sono "fissato" e di cui difficilmente mi stanco (piu' che il progressive nel mio caso e' la roba di stampo RIO), ma mi piace anche dare un'occhiata attorno.
Mi pare, d'altra parte, che se sono tanti i "proggaroli" incalliti che ascoltano solo quello, siano di piu' coloro che amano King Crimson Genesis e compagnia bella cosi' come amano tanti altri gruppi. Solo che ai primi ci si fa piu' caso, perche' si costruiscono mondi paralleli in cui il disco piu' importante del 1991 e' dei Camel, perche' hanno le loro trasmissioni radio le loro etichette i loro festival i loro raduni, e perche' alla fin fine quelli che piu' parlano di progressive sono (ovviamente) loro.
Quello che invece trovo vero e' che a conoscere approfonditamente il genere siano pressoche' solo i fan oltranzisti, ma anche qui penso valga in tutti i settori: i piu' non si spingono oltre ai "grandi nomi".
#173
Inviato 09 ottobre 2007 - 10:05
E' noto che il prog sia uno dei generi che reca più dipendenza ed assuefazione.
E' noto che su 100 amanti del prog 80 di essi ascoltino solo prog e derivati.
E' noto che questi 80 credano che il prog sia il genere migliore, coi migliori musicisti in circolazione.
E' un discorso che si puo' fare per quasi tutti i generi, secondo me!
Se sostituisci alla tua frase la parola "prog" con la parola "metal"..le frasi continuano ad essere veritiere!
Se la sostituisci con la parola "industrial"..la frase e' ancora veritiera!
Se la sostituisci con "indie", idem..
..ecc..ecc..
#174 Guest_telegram_*
Inviato 09 ottobre 2007 - 10:12
(Ben chiaro: adoro il progressive e chi si azzarda a toccare gli Yes deve passare sul mio cadavere. Non la più semplice delle imprese )
#175
Inviato 09 ottobre 2007 - 10:23
Assieme all'omonimo dei Quatermass e a Octopus si tratta di uno dei dischi di progressive albionico più sottovalutati.
Gnidrolog: Lady Lake (1972)
"Lady Lake" e' uno di quei dischi per qualche strano motivo semidimenticati al di fuori dagli appassionati di progressive. Eppure si tratta di un album uscito perfettamente "al momento giusto", personale nel suono e, soprattutto, formato da pezzi eccezionali. Si tratta di un progressive melodico, fiabesco, dalle leggere venature "dark" e caratterizzato da superbe parti fiatistiche e marcati accenti folk. Lontanissimo da pomposita' e magniloquenza, e' al contrario un album arioso, vitale ed elegante nonostante la ricercatezza degli intrecci e il dinamismo del suono. A tratti puo' ricordare i Gentle Giant o gli Yes, ma davvero alla lontana rispetto ai tanto osteggiati "cloni".
L'ho scoperto qualche mese fa proprio grazie a questo thread, oggi l'ho rimesso su e ho pensato fosse il caso di diffondere il "contagio" nel caso qualcun altro non lo conoscesse.
Ma non eravamo noi metallari i più chiusi ? Ai miei tempi i progster erano perennemente avvolti da un'aura sacrale, praticamente intoccabili.
Ciascun fruitore assiduo di musica trova una nicchia, un genere su cui fissarsi, ed è naturale che poi sorgano delle piccole manie.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#176
Inviato 09 ottobre 2007 - 10:24
io poi noto delle somiglianze comportamentali tra i proggaroli e i metallari; i primi sono dei metallari più maturi oppure i secondi sono dei proggaroli più capelloni
Non è che ci sono delle somiglianze. Sono generi che in qualche modo si intrecciano, un metallaro finisce quasi sempre per ascoltare prog e viceversa.
#177
Inviato 09 ottobre 2007 - 10:44
Parte del metal ha sempre coltivato(e spesso realizzato) ambizioni progressive. Se un profano ascoltasse, exempli gratia, un disco di tecno-thrash o di power/epic, sono certo che accosterebbe entrambi alla musica progressiva; il primo per i tempi non convenzionali e l'immane tecnica profusa, il secondo per le ambizioni sinfoniche. Per altre correnti del metal(non sto parlando del thrash) un fenomeno di intreccio simile è avvenuto con l'hardcore.
io poi noto delle somiglianze comportamentali tra i proggaroli e i metallari; i primi sono dei metallari più maturi oppure i secondi sono dei proggaroli più capelloni
Non è che ci sono delle somiglianze. Sono generi che in qualche modo si intrecciano, un metallaro finisce quasi sempre per ascoltare prog e viceversa.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#178
Inviato 09 ottobre 2007 - 11:30
Parte del metal ha sempre coltivato(e spesso realizzato) ambizioni progressive. Se un profano ascoltasse, exempli gratia, un disco di tecno-thrash o di power/epic, sono certo che accosterebbe entrambi alla musica progressiva; il primo per i tempi non convenzionali e l'immane tecnica profusa, il secondo per le ambizioni sinfoniche. Per altre correnti del metal(non sto parlando del thrash) un fenomeno di intreccio simile è avvenuto con l'hardcore.
io poi noto delle somiglianze comportamentali tra i proggaroli e i metallari; i primi sono dei metallari più maturi oppure i secondi sono dei proggaroli più capelloni
Non è che ci sono delle somiglianze. Sono generi che in qualche modo si intrecciano, un metallaro finisce quasi sempre per ascoltare prog e viceversa.
Sì, è grossomodo quello che volevo dire.
#179
Inviato 24 ottobre 2007 - 10:40
Diethelm/Famulari: Valleys in My Head
Svizzera 1984. No, non è il solito clone genesis/ELP/yes. Non è nemmeno una delle mie avant-proggherie tutte uguali agli Aksak Maboul.
E' un album per cui non trovo paragoni diretti. Atmosfere leggerissime, briose, un po' sognanti. Intrecci sicuramente intricati, ma mai nemmeno vagamente pomposi o eccessivi: è musica festosa, sospesa in un mondo suo, magica. Prevalentemente strumentale, con qualche accenno di cantato giusto come timbro. Spaziosa, jazzy, spensierata. Qualche nome giusto per dare un'idea, ma è riduttiva: Gentle Giant, Camel, Hatfield & The North. Capolavoro. Ascoltare per credere.
http://bajaprog.blog...lari-suiza.html
#180
Inviato 29 ottobre 2007 - 13:49
davvero? A quale periodo ti riferisci?Ma non eravamo noi metallari i più chiusi ? Ai miei tempi i progster erano perennemente avvolti da un'aura sacrale, praticamente intoccabili.
questo secondo me è molto vero soprattutto per il prog-metal o per il neo-prog. Diversamente, per il progressive classico, non vedo troppi punti di contatto, anche se è innegabile che l'evoluzione di Yes e King Crimson da una parte, e di Deep Purple in primis dall'altra abbiano contribuito a una certa sovrapposizione dei generi.Non è che ci sono delle somiglianze. Sono generi che in qualche modo si intrecciano, un metallaro finisce quasi sempre per ascoltare prog e viceversa.
Per il mio gusto, la massima espressione del progressive è quella dei gruppi imparentati col jazz (tipo la scuola di Canterbury), con l'etnica (tipo la Third Ear Band o anche gli Embryo), col folk (tipo i Comus) o sperimentali, tutti lontani anni luce dallo spirito del metal.
#181
Inviato 24 giugno 2008 - 23:55
Dato che questo post da tempo non lo smuove più nessuno... Ecco una serie di prog band tedesche, a mio avviso ingiustamente relegate a un ruolo marginale nella scena progressive degli anni Settanta rispetto ai cugini inglesi. In realtà, la scena tedesca è stata ricca di grandi talenti, e il fatto che ?? a parte poche eccezioni ?? il progressive tedesco non abbia mai goduto di grande fama (almeno a livello continentale) ha da una parte contribuito a preservare integra l??ispirazione e la freschezza più genuine, senza cedere a facili compromessi commerciali, dall??altra ha creato una serie interminabile di band che dopo uno o due album si sono sciolte nel nulla, senza lasciare traccia di sé per decenni, salvo essere riscoperte dagli appassionati molti anni dopo grazie alla diffusione di internet. Ora esistono diversi blog a tema dedicati al kraut-rock in generale, e al progressive teutonico nello specifico.
Il progressive tedesco è sostanzialmente differente da quello britannico: se nel Regno Unito la corrente (e la componente) principale era quella sinfonica, con l??immancabile presenza delle tastiere a "tenere insieme" i pezzi se non a diventare lo strumento principe, in Germania il modello progressive è soprattutto quello di Canterbury: Jazz e rock miscelati in un genere emergente, che prende i connotati del progressive per contemporaneità storica (lunghe suite, grandi parti strumentali, tematiche tipiche di un concept album, ritmi e tempi complessi) ma che conserva molte peculiarità del jazz, prime fra tutte la propensione all??improvvisazione.
La principale differenza, evidente sin dal primo ascolto, è la presenza massiccia dei fiati (sax contralto, sax tenore, flauto...) in luogo del mellotron e delle orchestrazioni, spesso utilizzate dalle prog band inglesi. Questo elemento porta in dote una musica che appare spesso molto più libera e ariosa degli anglosassoni, e, a mio personale giudizio, più godibile. Non manca comunque, anche in terra tedesca, il filone più vicino al prog sinfonico e allo space-rock, che non a caso riuscirà più facilmente ad imporre alcuni nomi anche in ambito internazionale.
Ma a fianco di pochi conosciuti (Embryo, Out of Focus, Nektar, Eloy, Novalis...) che rimangono comunque fra i capostipite del genere, c??è un esercito di piccoli e medi complessi, il più delle volte dotati di tecnica sopraffina e talvolta anche di capacità compositive notevoli, che vedono la loro fama circoscritta ad ambiti locali.
Quella che segue è una lista ampiamente epurata di circa 150 album ascoltati (a sua volta già circoscritta agli album con una media di punteggio superiore a 3.70 in RYM: so che è un criterio molto arbitrario e discutibile, ma ho cercato di evitare di pescare i classici ??mattoni?:-). Ogni band è presente con un solo album, quello che ho ritenuto (o che viene ritenuto) essere il migliore.
Molti gruppi ??kraut? (del tipo Can, Amon Duul, Neu, Faust, Ashra Temple, Popul Vuh, Schulze, ecc...), oppure troppo spinti verso la psichedelia o verso la sperimentazione e l'avantgarde non sono stati presi in considerazione in quanto non li considero progressive.
VOTO 8
EMBRYO ?? Steig Aus (1972)
Un capolavoro del rock progressivo a tutto tondo, che spazia dalla jazz-fusion alla musica etnica, da passaggi di grande energia collettiva ai pezzi più sognanti e distesi, fino a lambire la sperimentazione. Il loro particolare uso delle percussioni ne fa un gruppo antesignano della world music, diversi anni prima di Peter Gabriel. Dotati di tecnica sopraffina e di ottime capacità compositive, gli Embryo sono a mio giudizio uno dei gruppi più importanti degli anni Settanta. Consigliatissimi anche gli album Embryo??s Rache (1972), Rocksession (1973), We Keep On (1973). Il voto è anche un premio alla carriera.
Brani Migliori: tutti
VOTO 7,5
OUT OF FOCUS ?? Four Letter Monday Afternoon (1972)
Doppio album ricco di umori psych-prog, folk-blues, Canterbury e jazz-rock, grande importanza a melodia e improvvisazione.
Brani migliori: L.S.B. (1) Tsajama (3) Huchen 55 (disc 2)
IBLISS ?? Supernova (1972)
Miscela gradevolissima e innovativa di fusion/jazz rock, musica etnica, psych, musica cosmica e ambient.
Brani migliori: Margah (1) Drops (2) Athir (4)
NEKTAR ?? Remember the future (1973)
Il migliore esempio di space-rock tedesco, anche se questo album è più vicino musicalmente al prog sinfonico.
Brani migliori: Remember the future II (2), Let it grow (3)
BRAINSTORM ?? Smile a While (1972)
Gruppo dotato di tecnica sopraffina e dedito al jazz-prog che ricorda Colosseum, Soft Machine, Supersister.
Brani migliori: Zwick Zwick (2), Bosco Biati Weib Alles (5), Smile a While (6), Thesen & Antithesen (8)
IKARUS ?? Ikarus (1971)
jazz/space/blues/heavy/folky/psychedelic fusi in un unico universo sonoro, ricco di sfumature.
Brani migliori: Eclipse (1), Early Bell??s Voice (4)
LIGHTSHINE ?? Feeling (1976)
Album sorprendente che offre cinque pezzi musicali tutti di ottimo livello, a cavallo fra Pink Floyd, Genesis e prog melodico.
Brani migliori: Sword in the sky (1), Nightmare (3) King & Queen (4), Feeling (5)
CAROL OF HARVEST ?? Carol of Harvest (1978)
Splendido album di folk-prog, intriso di umori psichedelici, paragonabile a Fairport Convention e Renaissance.
Brani migliori: Put On Your Nightcap (1), Try A Little Bit (5)
BETWEEN ?? Einstieg (1971)
Sound sospeso fra ethno, ambient, tracce di elettronica, musica da meditazione.
Pezzi migliori: Devotion (4), Happy Stage (5)
MORPHEUS ?? Rabenteuer (1976)
Ottimo Jazz-rock melodico interamente strumentale, con molto sax e un po?? di flauto, con ottime parti improvvisate.
Brani migliori: Rabenteuer (1) Breitmaulfrosch (3) Morpheus Jam (7)
HOLDERLIN ?? Holderlins Traum (1972)
Folk-prog con splendide atmosfere pastorali e sognanti, tastiere, flauti, violini e sitar.
Brani migliori: Waren wir (1), Requiem Für Einen Wich (4), Traum (7)
THIRSTY MOON ?? You??ll never come back (1974)
Canterbury nel segno di Hatfield and the North e Caravan, ma con un gusto particolare per le linee melodiche.
Brani migliori: I see you (1), Tune in (3)
APOGEE ?? The Border of Awareness (1995)
Magico equilibrio fra hard, pop e prog perfettamente inserito nel suo tempo (i ??Novanta?)
Pezzi migliori: the border of awareness (1), falling up the steps (2), circumstance (5)
PASSPORT ?? Cross Collateral (1975)
Capolavoro di Jazz-rock progressivo, con alcune ritmiche funky, ricco di idee e ben prodotto.
Brani migliori: Homunculus (1), Jadoo (3), Albatros Song (5)
YATHA SIDHRA ?? A meditation Mass (1972)
Concept album molto strumentale di psichedelia, jazz, folk, etnica in una sorta di world progressive ante-litteram.
Brani migliori: Part I e Part IV
RELEASE MUSIC ORCHESTRA ?? Life (1974)
Jazz Prog e Fusion miscelati insieme per un disco strumentale dal vivo suonato benissimo e ricco di invenzioni melodiche.
Brani migliori: Revue in blau (2), Rot Wild (4), Zemäs rut an (6)
ZYMA ?? Thoughts (1979)
Canterbury elegante e raffinata, in equilibrio tra timbrica rock, ritmi jazz e cantato folk-medioevale alla Annie Haslam.
Brani migliori: Thoughts (1), Businessman (2), Wasting Time (5)
Voto: 7,5
VOTO: 7
XHOL (XHOL CARAVAN)?? Hau-Ruk (1971)
Due lunghe suite dal vivo di 24 minuti (la prima eccellente), mix di psichedelia, jazz rock e progressive.
KATAMARAN ?? Katamaran (1977)
Jazz fusion strumentale ben confezionata, accenti prog e predominio dei fiati
ALCATRAZ ?? Vampire State Building (1971)
Prog-fusion con una eccellente base ritmica e ottime idee, penalizzata da una chitarra piuttosto rozza.
CYKLUS ?? Planet of Two Suns (1979)
Fusion di qualità con ampi passaggi ricchi d??atmosfera (Air Flow, Ocean??s Gift)
GROBSCHNITT ?? Grobschnitt (1972)
Band molto popolare e apprezzata in Germania dotata di buona tecnica, chitarra molto incisiva, e qualche caduta nel kitsch.
MUCK GROH ?? Muchefuck (1979)
Personaggio misterioso autore di un solo ottimo album a cavallo fra fusion, funky e brani d??atmosfera.
GROTESK ?? Grotesk (1980)
Ottimo jazz-rock da una band completamente sconosciuta.
GOLEM ?? Orion Awakes (1973)
Ottimo lavoro di space rock, molto psichedelico con qualche tratto prog.
MUNJU ?? Highspeed Kindergarten (1977)
Prog, jazz-rock, ethno fusi in un mix molto vivace e solare
NIAGARA - S.U.B. (1972)
Ethno prog giocato sulle percussioni e sul contrasto tra improvvisazione ??jazz? e passaggi ripetuti a oltranza.
MISSING LINK ?? Nevergreen (1980)
Prog che spazia dall??hard al jazz al sinfonico, con composizioni molto convincenti soprattutto in apertura.
SHAA KHAN ?? The world will end on Friday (1977)
Buon album di hard-prog, un po?? Nektar un po?? Focus, con qualche sbavatura nell??esecuzione.
ZOMBY WOOF ?? riding on a tear (1977)
una delle migliori band di rock sinfonico tedesco, grande velocità d??esecuzione con atmosfere affascinanti.
TRI ATMA ?? The essential tri atma (1977)
Ethno, world music, ambient, molto progressive nelle intenzioni
CORNUCOPIA ?? Full Horn (1973)
Gruppo insolito del panorama tedesco, con delle atmosfere inquietanti che a tratti ricordano i Van Der Graaf Generator.
DREAMWORLD ?? On Flight to the Light (1980)
Psych-prog con accenti pinkfloydiani e con atmosfere molto rilassate
OS MUNDU ?? 43 Minuten (1972)
Prog eclettico, mescola hard e jazz, atmosfere cupe alla Pink Floyd e brani vivaci.
KRAAN ?? Andy Nogger (1974)
Gruppo noto di prog tedesco, nel suo miglior album evidenzia grande tecnica ma scarsa fantasia. Ottima ??Holiday am matterhorn?
NEUSCHWANSTEIN ?? Battlement (1980)
Prog sinfonico chiaramente ispirato ai Genesis, ma ben fatto.
DZYAN ?? Time Machine (1973)
Ibrido di prog-rock, world-music e Canterbury discretamente innovativo.
ELECTRIC SANDWICH ?? Electric Sandwich (1973)
Blues-prog molto grintoso e ricco di atmosfere.
EILIFF ?? Eiliff (1972)
Buon album di hard prog con divagazioni free.
VOTO 6,5
Ramses ?? La Leyla (1976); Streetmark ?? Eileen (1977); Eloy ?? Silent Cries And Mighty Echoes (1979); Altona - Altona (1974); Bullfrog ?? Bullfrog (1976); Entrance ?? Emergency (1972); Frob ?? Frob (1976); Frumpy ?? Live (1972); Mythos ?? Dreamlab (1975); Jud??s Gallery ?? Swf Session Vol.1 (2000); Satin Whale ?? Desert Places (1977); Second Movement ?? Blind??s Man Mirror (1976); Parzival ?? Barock (1973); Prosper ?? Brocken Doors (1975); Rufus Zuphall ?? Pallobst (1971); Thrice Mice ?? Thrice Mice (1970); Anyone Daughter ?? Adonis; Novalis ?? Konzerte (1977); Gomorrha ?? I Turned To See Whose Voice It Was (1972); Lucifer??s Friend ?? Banquet (1974); Eden ?? Erwartung (1978); Emtidi ?? Saat (1972); Epidaurus ?? Earthly Paradise (1975); Jane ?? Fire, Water, Earth & Air (1976); Madison Dyke -Zeitmaschine (1977); Mcchurch Soundroom - Delusion (1971); Ougenweide ?? Ougenweide (1973); Siddharta ?? Siddharta (1975); Stern Meissen - Weises Gold (1978); Tetragon ?? Tetragon (1971)
#182
Inviato 01 luglio 2008 - 11:57
Non conosco molte delle band che citi, anzi a dire il vero conosco pochissimo il progressive tedesco (non che con gli altri paesi continental-europei stia messo tanto meglio).
Solo qualche nota sui pochi che ho ascoltato, dunque.
Gli Embryo non hanno bisogno di presentazioni, ma hai comunque segnalato quello che e' anche il mio preferito. Non amo granche' il "prog" fake-etnico a base di frattaglie mediorientali, ma nel loro caso trovo tutto quanto sia molto ordinato, evocativo in modo direzionato, non per affastellamento come in altri casi molto lodati (dalla Third Ear Band in giu'). C'e' poi il piglio jazz-rock, piu' evidente ancora in altri lavori, che li rende ancora piu' travolgenti.
Ottimi anche i Carol of Harvest, space-folk (esiste?) trasognato da qualche parte tra Renaissance e Pink Floyd, ammantato in un'aura epica di malinconia. Splendida la voce della cantante. Credo che potrebbe piacere molto agli amanti dei Comus: anche se l'atmosfera e' diversa, c'e' un po' di quella malìa oscura che molti trovano affascinante in "First Utterance".
In realtà, però, sono sostanzialmente gli Espers ante litteram, senza Greg Weeks alla chitarra ("difetto" non da poco).
A me piacciono pure i Neuschwanstein, scandalosi nel loro ricalcare pedissequamente i Genesis... Ma chissenefrega, fintanto che gli viene bene. Certo, il cantante non e' Gabriel anche se tenta ad ogni modo di sembrarne il gemello. L'iniziale "Loafer Jack" e' un pezzo memorabile, scoppiettante e magico come pochi.
Gran disco anche "Rabenteur" dei Morpheus: siamo sul jazz-rock molto dispari e jammante, ricco di fiati e bei temi melodici. I pezzi sono organici, ariosi e variopinti, continuano a sorprendere. E' registrato maluccio ma glie lo si puo' perdonare.
Con gli Out Of Focus siamo in area Colosseum, ma il disco che ho sentito io (l'omonimo) e' piacevole e nulla di piu'. C'e' un forte elemento blues che un po' mi ostacola nell'apprezzamento.
Pollice verso anche per "Supernova" degli Ibliss, sempre sul genere jam jazz-rock ma piu' fiacco a livello compositivo, per quanto il gruppo ce la metta tutta per far apparire "infuocata" la musica.
Invece mi piacciono parecchio i Thirsty Moon, i piu' strettamente progressivi del lotto (a parte i Neuschwanstein va'), se non altro per gli agganci alla forma-canzone che i loro lunghi pezzi comunque presentano. Anche qua l'indole jazz-rock la fa da padrona, con gran dispiego di tempi dispari e passaggi elettrici vagamente alla Nucleus. Bei fraseggi di chitarra acida e groove fenomenale. Quando poi sconfinano nel folk Westcoastiano ("Trash Man") sono assolutamente paradisiaci.
Dal poco che conosco (ho lasciato fuori gli orridi Novalis e Grobschnitt piu' che altro per pieta') posso dire che il prog tedesco presenta caratteristiche peculiari e interessanti, quantomeno dove non si adagi nella semplice imitazione dei modelli anglosassoni.
L'orientamento jazz-rock e' predominante, ma purtroppo questo fa tendenzialmente il paio con un'attitudine ancora sostanzialmente psichedelica, poco lucida, che peraltro e' frequente anche nel primo "prog minore" inglese. Per questo varie cose che probabilmente piacerebbero molto ad altri a me risultano difficilmente sopportabili (blues e psichedelia sono l'antitesi del progressive che amo).
Canterbury e' comunque per me piuttosto lontana: mancano il brio e l'ironia che le sono tipiche, manca la connotazione politica e la leggerezza sperimental-dada che direttamente o meno ha caratterizzato tutte le band del filone.
ps. Ma gruppi che cantino in tedesco? Sentirli cantare in inglese con l'accento crucco e' un po' fastidioso per un talebano dell'"ognuno canti nella sua lingua" come me.
#183
Inviato 01 luglio 2008 - 14:07
Ma i Nektar non erano inglesi? (Anche se sicuramente stanziati in Germania.)
#184
Inviato 01 luglio 2008 - 17:32
Sì è vero, quegli elementi sono assenti nel jazz-rock tedesco. Se si pensa ai primi Gong, ai Soft Machine di Wyatt, ai lavori di Ayers o ai Caravan stessi in effetti non c'è moltissimo in comune se non la matrice jazz. Più legati sono invece le "seconde fila" di Canterbury: Nucleus, Egg, Khan, oppure quegli stessi Gong e Soft Machine nella loro seconda incarnazione.Canterbury e' comunque per me piuttosto lontana: mancano il brio e l'ironia che le sono tipiche, manca la connotazione politica e la leggerezza sperimental-dada che direttamente o meno ha caratterizzato tutte le band del filone.
Ad ogni modo, ho trovato nel jazz-rock tedesco un inaspettato "calore", forse perché l'apporto melodico riveste sempre una grande importanza. Esempi fra i migliori si trovano appunto nei Morpheus, nei Brainstorm, nei Thirsty Moon, negli Ikarus, nella Release Music Orchestra.
L'accento crucco sul cantato in inglese è veramente orribile, per fortuna molti degli album sono strumentali. Un album fenomenale in lingua tedesca è HOLDERLIN ?? Holderlins Traum (1972), l'altro devo andare a recuperarlo, mi sembra sia un gruppo svizzero.ps. Ma gruppi che cantino in tedesco? Sentirli cantare in inglese con l'accento crucco e' un po' fastidioso per un talebano dell'"ognuno canti nella sua lingua" come me.
#185
Inviato 01 luglio 2008 - 18:04
Di questi avevo visto un video in cui suonavano un pezzo molto lungo e molto alla Soft Machine.XHOL (XHOL CARAVAN)?? Hau-Ruk (1971)
Due lunghe suite dal vivo di 24 minuti (la prima eccellente), mix di psichedelia, jazz rock e progressive.
#186
Inviato 02 luglio 2008 - 09:20
Il disco paga un po' il risultare poco coeso sul piano stilistico (si passa dai Black Sabbath ai Pentangle con puntate nel blues-rock piu' posato) e soprattutto una vena melodica non sempre brillante, ma ha alcuni pezzi ottimi e parecchi passaggi notevoli.
#187
Inviato 02 luglio 2008 - 10:32
HOLDERLIN ?? Holderlins Traum (1972)
Folk-prog con splendide atmosfere pastorali e sognanti, tastiere, flauti, violini e sitar.
Brani migliori: Waren wir (1), Requiem Für Einen Wich (4), Traum (7)
consigliatissimo.
splendido disco dall'atmosfera distesa e bucolica, con sostanziose dosi Folk raffinate dal gusto Progressive (cosa che comporta anche la presenza di sezioni più misteriose e momenti più tesi nei brani più lunghi, mentre quelli più brevi si limitano ad essere piccoli, seppur splendidi, bozzetti folkeggianti).
è cantato in tedesco nonostante la singer fosse olandese (a quanto ricordo).
penso possa piacere assai, se si apprezza il Progressive Folk
#188
Inviato 13 settembre 2009 - 08:41
http://www.youtube.c...h?v=6mvjNZYr92w
http://www.youtube.c...ex=0&playnext=1
non ho scavato granchè perchè so che il tipo ha fatto un sacco di roba, insomma se avete consigli...
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#189
Inviato 13 settembre 2009 - 09:53
riesumo sto thread per segnalare e chiedere informazioni sui La Máquina de Hacer Pájaros di Charly Garcia(...)
non ho scavato granchè perchè so che il tipo ha fatto un sacco di roba, insomma se avete consigli...
Fai prima a sentirli, sono solo due dischi.., entrambi ingegnosi e policromi musicalmente, se mi passate il termine..per quanto la base prog domini saldamente.
Degli Steely Dan ci ho sentito davvero poco (forse più i Floyd coevi), direi che Garcia è un artista a tutto tondo. C??è solo la base di pianoforte di Rikki don??t lose.. che sostiene un brano (il quarto) del secondo album, Peliculas, ma che in realtà apparteneva ad Horace Silver!
Del precedente progetto di Charly, i Sui Generis segnalo "Pequeñas Anécdotas sobre las Instituciones" e i live ??Adios?
Francamente, ho poi plaudito allo scioglimento del gruppo Machina.. in quanto Charly Garcia diede origine l??anno seguente, al quartetto Serú Girán che per me non sbagliò un colpo (omonimo ??78, La grasa de las capitales, 1979, Bicicleta, ??80 ecc..); fondato in Brasile (mantenendo il batterista Moro), assieme al chitarrista Lebon (ex Pappo??s Blues e Pescado Rabioso) e al diciannovenne Pedro Aznar al basso (già nella line-up degli ottimi Alas), memore (ma non succube!) della lezione di Jaco Pastorius almeno quanto compositivamente lo stesso Charly lo era del rock britannico, da Genesis a 10cc.
I quattro erano davvero affiatati, si sciolsero nel momento di maggior successo e fu un peccato enorme. Tra i solisti anni ??80 di Garcia, imprescindibile il terzetto "Yendo de la Cama al Living" , ??Modern Clix? (alias "Clics Modernos" o il cazzo che è) e ??Piano Bar?, con suoni riplasmati, aggiornati ai tempi.
#190
Inviato 13 settembre 2009 - 10:50
Aggiungerei come altra perla MacDonald and Giles veramente un disco incantevole
Mi sono ricordato dei Frost ancora legati all'acid-rock , ma molto articolati e progressivi appunto, grazie anche al loro chitarrista Dick Wagner poi alla corte di Lou Reed ("Rock'n'roll Animal")
Grandissimi gli Embryo
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#191
Inviato 13 settembre 2009 - 12:27
harmonium - SI ON AVAIT BESOIN D'UNE CINQUI?ME SAISON 1975
arcadium - breath awhile 1969
catapilla - catapilla 1971
tea & symphony - an asylum for the musically insane 1969
wigwam - Fairyport 1971
fire - the magic shoemaker 1970
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#192
Inviato 13 settembre 2009 - 17:56
riesumo sto thread per segnalare e chiedere informazioni sui La Máquina de Hacer Pájaros di Charly Garcia(...)
non ho scavato granchè perchè so che il tipo ha fatto un sacco di roba, insomma se avete consigli...
Fai prima a sentirli, sono solo due dischi.., entrambi ingegnosi e policromi musicalmente, se mi passate il termine..per quanto la base prog domini saldamente.
Degli Steely Dan ci ho sentito davvero poco (forse più i Floyd coevi), direi che Garcia è un artista a tutto tondo. C??è solo la base di pianoforte di Rikki don??t lose.. che sostiene un brano (il quarto) del secondo album, Peliculas, ma che in realtà apparteneva ad Horace Silver!
Del precedente progetto di Charly, i Sui Generis segnalo "Pequeñas Anécdotas sobre las Instituciones" e i live ??Adios?
Francamente, ho poi plaudito allo scioglimento del gruppo Machina.. in quanto Charly Garcia diede origine l??anno seguente, al quartetto Serú Girán che per me non sbagliò un colpo (omonimo ??78, La grasa de las capitales, 1979, Bicicleta, ??80 ecc..); fondato in Brasile (mantenendo il batterista Moro), assieme al chitarrista Lebon (ex Pappo??s Blues e Pescado Rabioso) e al diciannovenne Pedro Aznar al basso (già nella line-up degli ottimi Alas), memore (ma non succube!) della lezione di Jaco Pastorius almeno quanto compositivamente lo stesso Charly lo era del rock britannico, da Genesis a 10cc.
I quattro erano davvero affiatati, si sciolsero nel momento di maggior successo e fu un peccato enorme. Tra i solisti anni ??80 di Garcia, imprescindibile il terzetto "Yendo de la Cama al Living" , ??Modern Clix? (alias "Clics Modernos" o il cazzo che è) e ??Piano Bar?, con suoni riplasmati, aggiornati ai tempi.
grande! Grazie mille per la panoramica dettagliata, davvero non speravo tanto
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#193
Inviato 13 settembre 2009 - 21:48
harmonium - SI ON AVAIT BESOIN D'UNE CINQUI?ME SAISON 1975
Mi sono innamorato al primo colpo di questo piccolo capolavoro. Ma solo dopo un bel po' mi sono fermato a pensare e ho capito che non era prog. ???
Solo l'ultimo brano ha qualche richiamo di tastiera lisergica, ma del resto rimane molto su altri lidi.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#194
Inviato 14 settembre 2009 - 09:21
Moltissimi artisti "minori", poi, non tentano nemmeno di allontanarsi dal blues, prerogativa che invece caratterizza tutte le band maggiori e i loro derivati. Capisco usare il termine "prog" per riferirsi a una galassia piu' ampia dei consueti Crimson/Genesis/Yes/ELP/VDGG, ma a mio avviso c'e' da fare un distinguo tra un "nucleo" e una "periferia" del genere non solo a livello di qualita', ma soprattutto a livello di attitudine.
Immagino tanti abbiano il librone di Cesare Rizzi: ecco, per quanto ottimo trovo che sia l'epitome di come non andrebbe impostato un discorso, mescolando tutto quanto e facendo passare per altrettanto "progressivi" i Catapilla (che per me sono proprio altra cosa) e i King Crimson,
Sara' anche che io non capisco tutta l'enfasi che viene data al primissimo prog, "The Court" incluso: l'epoca d'oro per me e' arrivata dopo e la sua onda lunga si sovrappone ampiamente al boom del punk. Mentre in UK il prog andava rammollendosi, all'estero conosceva il suo apice, e avrebbe molto piu' senso dar risalto alle formazioni francesi, americane o del BeNeLux (per non parlare di quelle italiane, che comunque godono gia' di una discreta considerazione) che ammazarsi le palle su T2, Rare Bird, Indian Summer, Jade Warrior, Cressida, Raw Material, Room, Dark e pagliacci assortiti. Ma gli stessi Affinity, che adoro, saran mica prog dai.
#195
Inviato 14 settembre 2009 - 09:32
E gli High Tide ? Secondo me è un gruppo profondamente progressive!
Aggiungerei come altra perla MacDonald and Giles veramente un disco incantevole
Mi sono ricordato dei Frost ancora legati all'acid-rock , ma molto articolati e progressivi appunto, grazie anche al loro chitarrista Dick Wagner poi alla corte di Lou Reed ("Rock'n'roll Animal")
Grandissimi gli Embryo
Che dite?
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#196
Inviato 14 settembre 2009 - 09:41
Per quanto riguarda invece la cosiddetta "età d'oro" del prog, io resto piuttosto tradizionalista. I miei anni 70 iniziano e finiscono tre anni prima: dal '67 al '76. Il 1976 per me è l'anno limite, dove già si perdeva il classico suono prog e ci si avvicinava alla maledizione degli 80s.
Caso emblematico: i Camel, che mi sfornano il capolavoro Moonmadness proprio nel '76, ma che già contiene alcune venature "80"; l'anno dopo "Rain Dances", seppur bello, già molto più pop e molto meno prog in senso stretto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#197
Inviato 14 settembre 2009 - 09:43
E gli High Tide ? Secondo me è un gruppo profondamente progressive!
Aggiungerei come altra perla MacDonald and Giles veramente un disco incantevole
Non so, gli High Tide li vedevo molto più psichedelici che prog. Anche la loro attitudine, le copertine.. Ma erano indubbiamente dei grandi.
E' incredibile invece come MacDonald & Giles sia ancora piuttosto di nicchia, pur essendo un album eccellente. I cultori di certo ne hanno fatto la conoscenza, ma a livello più ampio raramente viene citato.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#198
Inviato 14 settembre 2009 - 10:45
E' nel 70 che il filone sinfonico si delinea in maniera piu' precisa, con "Lizard", l'esordio degli ELP, il combo "The Least We Can Do"/"H to He" dei VDGG. Ma "Nursery Cryme" e "Fragile" non escono che nel 71...
I vertici assoluti sono arrivati poco dopo, ma mentre attorno al 74/75 gia' la parabola delle grandi band inglesi iniziava a declinare, proprio allora le scene estere erano all'inizio della fioritura. In Italia Banco e PFM avevano avuto esordi-bomba nel 72, ma grandissimi album sinfonici (a mio gusto pure migliori) han continuato a uscire fino a 77 inoltrato: Pierrot Lunaire (1974), Celeste (1976), Locanda delle Fate (1977) per citare alcune mie ultra-fisse. Poi in francia, "Au déla du Délire" degli Ange 1974, "L'araignée mal" degli Atoll 1975, il disco spettacolarissimo degli Arachnoid e' addirittura del 79... In sudamerica, Germania, USA, la fioritura e' se possibile ancora piu' tarda.
Questo per non citare la scena RIO, perche' li' tutto quando va spostato in avanti di 5 anni buoni, senza contare i vari strascichi belgi che sono andati avanti tranquillamente per i primi anni 80!
ps. Anche io vedo gli High Tide come gruppo piu' che altro post-psichedelico, soprattutto in "Sea Shanties", su "High Tide" (cacchio, e' tantissimo che non lo sento, dovro' rimediare) mi pare si potesse parlare piu' esplicitamente di qualche tratto progressivo, anche se lo ricordo sempre come un disco molto "a briglia sciolta" (AKA anti-progressivo, per quanto mi riguarda) in fatto di assoli.
Bello il disco McDonald/Giles, molto jazzoso se ben ricordo (ma anche lui appartenente in modo abbastanza chiaro alla "prima fase" del progressive, quando a mio avviso era ancora un genere non-canonizzato).
Invece i Frost mi risultano n/p :|
#199
Inviato 14 settembre 2009 - 11:02
Certamente tra il 67 e il 69 si gettano le basi, dopodiché arriva la definizione dal 70 in poi [non ho mai reputato "Days of future passed" un disco prog, come invece molti fanno, per carità - e tantomeno Sgt. Pepper]. In Italia poi, essendo arrivati tardi, abbiamo proseguito senza sosta per tutti i 70s, ma senza in realtà smettere mai; credo ci siano ancora oggi alcune band che portano avanti, anche piuttosto dignitosamente, questa cultura del prog sinfonico.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#200
Inviato 14 settembre 2009 - 12:42
Brani strumentali complessivamente brevi, ma articolatissimi, suonati coralmente e senza lunghi assoli.
Le canzoni sono godibilissime e malinconiche, tipicamente progressive.
Concordo che gli album ufficiali siano più psichedelici che sinfonico-progressive, ma questo disco invece è veramente progressive.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
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