Allora anzitutto poniamo una cosa: stiamo parlando di band che partono chitarristiche e incontrano il synth lungo la strada. A me il problema sembra essenzialmente questo: non vi va giù il fatto che si possa tradire il Dio Chitarra, altrimenti non me lo spiego, visto che con le band che partono da subito coi synth il problema non viene posto. In questo caso il trucco è semplice: non consideratele svolte synth, ma debutti di nuove band, e scoprirete che, magicamente, i dischi vi piacciono.
ovviamente, è un mio parere, quindi del tutto personale: dopo un disco acclamato lasciano da parte la probalità-rischio o quel minimo di imprevidibilità insita negli esordi ed affogano in un oceano di synth.
Eppure a me queste svolte synth non sembrano entrarci nulla col mainstream. Se andiamo a vedere tutte le band che hai nominato hanno avuto il crollo di vendite proprio dopo la svolta synth: "Tonight" dei Franz ha venduto molto meno del secondo album (il primo è stato un best-seller, neanche lo prendo in considerazione), l'ultimo dei Bloc Party è stato un mezzo fiasco rispetto ai primi due, il nuovo degli Editors nonostante il numero 1 in GB è uscito dalla top-40 in appena tre settimane (per la cronaca: è stata la più breve permanenza da parte di un numero 1 in cinquanta anni di classifica). Insomma sono ben fesse ste band, se adottano i synth per scopi commerciali. A me sembra li adottino invece perché la loro formula chitarristica era ormai ben collaudata e non permetteva chissà quali sviluppi... un terzo album di chitarre dei Franz avrebbe significato una fotocopia del secondo album, che già era una fotocopia del primo... invece hanno scelto i synth, che consentono una varietà timbrica infinita. E penso che lo stesso ragionamento abbiano fatto tutti gli altri.non mi soddisfa, o meglio, non vado daccordo con gente che ne fa una condizione ad uso e consumo dettata dalle circostanze e dal mainstream o per mancanza di genio creativo, investe tutto in quella direzione dimostrando (ai miei occhi) poca personalità, allora, una serie di comandi: metti il synth che tanto un po datmosfera piace a tutti-togli le chitarre, quel riff potrebbe essere una caduta di stile-abbonda con gli arrangiamenti negli spazi vuoti etc cioè se penso ad Editors e company mi prende la voglia di trovare un lanciafiamme.
ma tu conosci le voci di corridoio ?...il prodotto di cui parliamo esce con una certa accessibilità e con una scadenza svizzera (di pari passo ad un'evoluzione che tu definisci ??stilistica?), mi sembra ovvio pensare che ci sia qualcosa di abbastanza ??anomalo? tra le bands citate, ?? non so- magari l??impulso è quello di fare un disco più mainstream però i risultati rispetto agli obbiettivi (numeri) prefissati si rivelano di tutt??altra natura, -intanto- due spiccioli li hanno guadagnati. Insomma, quante band tirano a campare soprattutto nel panorama pop dove c??è un dio al giorno e la concorrenza è spietata? io mettevo l??accento su ??quel tirare a campare?, che in questo caso è un diktat che omologa numerosissime bands odierne (indie/wave pop).
quindi, io osservo il fatto: la cosidetta "evoluzione-crescita" procede a senso unico e con variabili ridotte al minimo, detto ciò -ripeto- posso sbagliare perchè non ho molta competenza nel genere...