Nessuno stupore infatti.
Sottolineo l'assurdità di parlare di "casa" nostra dove mettere regole rigidissime, paletti, fili spinati e pretendere che chi viene qua "si adatti alle nostre regole" mentre non ci facciamo alcun problema a entrare nelle case altrui, fare danni, imporre ciò che ci sembra meglio. Il concetto di "casa" per chi vale, solo per il forte? Lo si dica apertamente, siamo forti, siamo più evoluti, siamo razzisti, facciamo ciò che ci pare, stabiliamo noi le regole.
Posto che è già così, che questo razzismo mascherato, interventista e ipocrita, è tanto diffuso da non essere nemmeno più visto, l'evoluzione umana, spirituale e del diritto, sarebbe, forse, indirizzata (o da indirizzare) ad altro. Se un libro come Per la pace perpetua ha secoli, non mesi, alle spalle, se l'Onu o le varie forme di Società e Unioni delle nazioni, esistono da decenni, non da secoli, significa che l'umanità avrebbe già inteso che inevitabilmente una serie di questionzine vanno trattate, sistemate, e risolte sul piano dell'unione e non della separazione, della pari dignità e della visione-mondo non della visione "mia casetta in Brianza".
Non fa tanto arrabbiare che di fatto non lo si faccia, che il forte detti legge ecc. Fa arrabbiare che se una volta erano diffusi molto di più concetti illuministici di cosmopolitismo, concetti socialisti di "unione di classe" o metteteci quello che volete ora si diffondono tesi strampalate basate su esagerazioni privatistiche che fanno del collettivo il domestico ("il mio territorio, casa mia, la mia nazione") mentre gli spostamenti di popoli ci sono da sempre, le migrazioni pure, le differenze di fortune anche e il problema non può certamente essere affrontato tentando di bloccare tutto, alzando confini su confini.
Riassumendo: l'involuzione che io percepisco e che temo è che quel poco di strutture collettive che abbiamo siano diventate il "male" da abbattere. Vedasi U.E., Onu e tutto il resto. Mentre sono l'unica soluzione che può sistemare problemi di tutti partendo, però, da prospettive comuni, mica dalla visione che ho da "casa mia".
Oh, se poi vogliamo fregarcene e basta, nel breve periodo facciamo loro un permesso di 3 mesi e andranno al 95% all'estero. Poi magari ne conseguirà la fine di Schengen, un Europa ancora più disastrata e sarà bello tornare indietro ancora un pochino, c'è chi ne sarebbe contento.