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Il potere femminile.


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56 replies to this topic

#51 Brucaliffa

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Inviato 23 novembre 2006 - 21:07

Io volevo spiegare meglio cosa penso della cosa di cui parlava scirocco e invece adesso mi sono chiusa perché avete già tirato fuori lo spettro dell'accusa di zoccolaggine.
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#52 Nekokuma

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Inviato 23 novembre 2006 - 21:08

Finchè non ci vedi zoccolaggine tu, dovresti fottertene.
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#53 mongodrone

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Inviato 23 novembre 2006 - 22:58

mah, per me uomini e donne sono uguali... le uniche differenze sono il fatto che le donne hanno un corpo diverso dal mio (e che quindi mi attrae e interessa di più, che vedo come un completamento)... e poi le differenze formative, sociali... è chiaro che ci sono comportamenti e capacità più femminili che maschili (perchè siamo stati abituati dai genitori così), ma suppongo che poi quando arriva il momento di convivere si cerca di bilanciare i comportamenti che prima erano appannaggio di un genere piuttosto che dell'altro. in questo senso vedo la coppia come un unico organismo che continua ad evolversi come facevano i due singoli precedenti, e più completo ed attivo perchè due persone comunicano (e quindi hanno campi di possibilità aperti) più di una persona con se stessa. a quel punto l'unica differenza che rimane è quella per cui io non posso mettermi le gonne o il reggiseno...e certo... non me li posso mica permettere, ho pur sempre il mio di corpo...
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#54 Brucaliffa

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Inviato 24 novembre 2006 - 01:50

Finchè non ci vedi zoccolaggine tu, dovresti fottertene.


Sì, io in effetti non ce la vedo. Mi ha colpito scirocco perché anche a me nella vita in certe situazioni capita di sentire quel tipo di potere e nemmeno io so descriverlo razionalmente. Senza dire o fare nulla, mi sento in uno stato particolare, mi sento una calamita che attira proprio la persona che voglio conquistare, mi sembra di mandargli dei messaggi solo standogli vicina, con prudenza, senza dovermi spingere a mandare segnali espliciti che chiariscano se si sta sognando tutto lui o se lo sto facenco apposta io. In questa condizione raccolgo molte informazioni sul carattere e sull'interessamento della persona: capisco innanzitutto se è interessato o meno, se coglie o se magari ci vuole di più, se capisce e me lo fa capire subito o se capisce e inizia a fare lo stesso gioco ambiguo e dissimula anche lui l'interesse, se si trova a suo agio o meno, se è vanitoso, timido, se ama scoprire le carte e sdrammatizzare esplicitamente ecc ecc. Io ancora in quel momento non so quanto la persona mi piaccia veramente, è solo curiosità e attrazione e voglia di giocare, devo appunto vedere che tipo è e come reagisce, magari poi mi fermo e si può anche creare il fraintendimento di cui parla scirocco, e a quel punto quando mi accorgo mi dispiace pure ma non è che mi sento in colpa perché comunque di fatto non ho fatto nulla né ho promesso alcunché a nessuno, ho solo fatto le mie indagini. Poi secondo me anche gli uomini lo sanno fare questo gioco.
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Better Call Saul!

#55 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 24 novembre 2006 - 10:48

Passo :( . St(av)o scrivendo un commento lungo come quello di Albufaki in SCARUFFI RELOADED sui temi iniziali del thread (le teorie della prof.ssa Gimbutas, le mie sull'affaire matriarcato pre-arrivo degli Indoeuropei, il due e il tre, e altre cose zeppe di OT, anche se partono dal discorso di base, compreso sul perché i gatti siano stati perseguitati, il nazismo, cosa fossero le streghe in origine e il sati in India), che IMO spiegano anche molte cose da un punto di vista storico-politico-religioso-sociale, poi ho visto che ci si è spostati ad argomenti più vicini alla vita di tutti i giorni non so se continuare con la redazione del polpettone ::) ...

Insomma, cosa mim consigliate, continuo o lascio perdere?
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#56 Nekokuma

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  • 1197 Messaggi:

Inviato 24 novembre 2006 - 11:00

Passo :( . St(av)o scrivendo un commento lungo come quello di Albufaki in SCARUFFI RELOADED sui temi iniziali del thread (le teorie della prof.ssa Gimbutas, le mie sull'affaire matriarcato pre-arrivo degli Indoeuropei, il due e il tre, e altre cose zeppe di OT, anche se partono dal discorso di base, compreso sul perché i gatti siano stati perseguitati, il nazismo, cosa fossero le streghe in origine e il sati in India), che IMO spiegano anche molte cose da un punto di vista storico-politico-religioso-sociale, poi ho visto che ci si è spostati ad argomenti più vicini alla vita di tutti i giorni non so se continuare con la redazione del polpettone ::) ...

Insomma, cosa mim consigliate, continuo o lascio perdere?


scrivi eugene, che fa se si sviluppano due binari paralleli di discussione, io sono molto interessato.
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#57 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 24 novembre 2006 - 11:54

Divido in puntate, va.

Quelle che son passate ala storia come streghe erano, in realtà resti d'un'antico corpo sacerdotale a base non dico matriarcale ma comunque matrifocale che era riuscito a sopravvivere per sincretismo anche dopo l'arrivo delle popolazioni Indoeuropee, che conoscevano il cavallo e il carro da guerra, erano nomadi e vagavano alla ricerca di nuovi territori da colonizzare e di nuovi pascoli da conquistare. Alla faccia di molte teorie femministe ( :P) è pressoché certo che esistesse anche una sorta di élite guerriera formata da donne, di cui rimane traccia nel mito dele Amazzoni (---> lotta tra il potere matriarcale preindoeuropeo e il potere patriarcale dei Dani, Ari o come accidente si facevano chiamare, ma non solo in chiave ideologica, ma guerresca). Da quello che si deduce dai testi antichi, queste popolazioni dell'Europa erano più 'scure' dei biondi Indoeuropei e ciò si riflette in un personaggio come la Brunilde (già dal nome...) della mitologia tedesca, società maschilissima ma in cui queste sibille avevano forte ascendente religioso e politico. Gli indoeuropei credevano nel principio purificatore del fuoco e nel sole, mentre nelle religioni agricole si tendeva ovviamente a basarsi sui cicli lunari e sulle acque: tanto che i Celti, popolo che maggiormente s'integrò con la situazione preesistente (per tornare a Brunilde, gli appartenenti alle comunità celtiche erano stati descritti come un alternarsi di persone dolicocefale bionde o rosse e brachicefale brune), presentavano nella loro cultura elementi in forte contrasto con quella tipica aria, si dichiaravano figli della Luna, ad esempio. Riguardo i gatti (swcusate il parziale OT), gli antichi Indoeuropei non conoscevano tale animale, così come le popolazioni pre-arie mai avevano visto il cavallo. Ciò si riflette nel fatto che nel Medioevo, il micio era associato alle streghe, di cui ormai erano state dimenticate le origini sacedotali, perseguitate dalla Chiesa che dopo i primi secoli di vita era diventato un organismo di stampo patriarcale (anche per via della misoginia di certi padri fondatori, come San Girolamo ---> vedere la sua traduzione della Bibbia e la storia della 'vulva insanziabile'). L'abitudine di mangiare i gatti, prima inesistente, viene dai Barbari scesi dall'Europa orientale, che prima non conoscevano tale bestia; in zone poco indoeuropeizzate o dove s'era ttenuato molto l'elemento di base nomade tipicamente indoario che portava quasi avenerare tale animale, nacque, a sua volta, l'abitudine di mangiare il cavallo (cosa che, per fare un esempio, le popolazioni anglosassoni rifuggono), come ad esempio in parte dell'Europa sudoccidentale. A dimostrare la mia tesi sul perché certi animali si mangiano e altri no, racconterò l'esperienza cinese, che conobbero i cani tramite i Tocari, altra popolazione d'origine indoeuropea, tanto che ancora oggi il cane si chiama 'kwon', presero l'abitudine di mangiarlo.

E dopo l'OT sugli animali (scusatemi, ma tendo ad essere un po' una sorta di Martin Mystère ::) ) che è partito dal gatto, vi rimando alla prossima puntata ;D .
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