Robert Wyatt [Monografia]
#1 Guest_freakout93_*
Posted 17 October 2008 - 15:10 PM
#2
Posted 17 October 2008 - 15:21 PM
qui dentro penso abbia molti estimatori
#3 Guest_dub_housing_*
Posted 17 October 2008 - 17:41 PM
#4 Guest_freakout93_*
Posted 17 October 2008 - 17:44 PM
#5 Guest_Terzo_*
Posted 17 October 2008 - 18:18 PM
#6
Posted 17 October 2008 - 18:20 PM
bah a me sul sito sembra un pò trascurato...non c'è neanche una sua scheda...
due recensioni, una pietra miliare, un'intervista e ottimi piazzamenti nelle classifiche del forum; non mi sembra un esempio di trascuratezza!
#7 Guest_Julian_*
Posted 17 October 2008 - 18:41 PM
Non conosco molto il resto della produzione, ho sempre temuto una cocente delusione (a parte l'ultimo "Comicopera", che ho trovato meno peggio di altri utenti ma che certo non mi sognerei di definire capolavoro).
#8
Posted 17 October 2008 - 18:45 PM
Anche per me si tratta di un grande artista, che ha realizzato almeno due capolavori assoluti come "End of an Ear" e "Rock Bottom", più un lavoro interessante con i Matching Mole.
Non conosco molto il resto della produzione, ho sempre temuto una cocente delusione (a parte l'ultimo "Comicopera", che ho trovato meno peggio di altri utenti ma che certo non mi sognerei di definire capolavoro).
Almeno Old Rottenhat (1985) e Dondestan (1992) sono capitoli da avere. Secondo me, senza se e pure senza ma.
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#9
Posted 17 October 2008 - 18:54 PM
The End Of An Ear è un capolavoro di proporzioni cosmiche, per quando mi riguarda fra i 20 dischi più immensi di sempre.
Il mio preferito di Wyatt, ma non un capolavoro cosmico direi. Per Rock Bottom io sono la pecora nera di tutto il web. Ancora non mi piace come dovrebbe, ancora poco.
Un altro che adoro, piuttosto, è il successivo "Ruth is stranger than Richard" (sbavàz!!)
Per il resto sì, è molto sottovalutato, e qui su Ondarock nemmeno "valutato".
Anche per me si tratta di un grande artista, che ha realizzato almeno due capolavori assoluti come "End of an Ear" e "Rock Bottom", più un lavoro interessante con i Matching Mole.
Non conosco molto il resto della produzione, ho sempre temuto una cocente delusione (a parte l'ultimo "Comicopera", che ho trovato meno peggio di altri utenti ma che certo non mi sognerei di definire capolavoro).
Anche io ero scettico sul resto della produzione, ma sono stato smentito non da uno, non da due bensì da 3 dischi della sua produzione "seconda": Shleep, Cuckooland (meravigliosissimo) e Comicopera (moooooolto bello pure quello). Fìdati.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10
Posted 17 October 2008 - 19:42 PM
#11
Posted 17 October 2008 - 19:48 PM
Per il resto sì, è molto sottovalutato, e qui su Ondarock nemmeno "valutato".
Ma scherzate o cosa?
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#12
Posted 17 October 2008 - 20:16 PM
Alla batteria De Johnnette al basso Stave Swallow, pianoforte di Carla Bley e chitarra di Terje Rypdal. Se non un capolavoro un disco obbligatorio per tutti i fan di Wyatt.
Poi il misconosciuto Un Certo Discorso, titolo tratto dall' omonima trasmissione di radio tre che andava in onda all' inizio degli 80.
Si prendeva un grande artista (quelli che mi ricordo che hanno partecipato sono stati Wyatt e Fred Frith) e gli si faceva fare un pò che cazzo gli pareva. Grande radio Radio Tre.
Il cd ricevato è un opera realizzata dal solo Wyatt con voce tastiere e vari nastri su cui sovraincideva la sua voce (non ho mai capito se in tempo reale o meno). Lo scoprii quasi per caso, piacerà agli estimatori di End of an Ear, per me è un altro disco comunque obbligatorio.
Da citare anche EPs, raccolta di vari brani tra cui spicca un immensa Shipbuilding originariamente scritta e cantata da Costello, Round Midnight e altri brani di cui non ricordo il titolo e mi fa fatica andare a ricercare.
#13
Posted 17 October 2008 - 20:18 PM
http://www.youtube.c...h?v=B6T9qp9XbRY
#14
Posted 17 October 2008 - 20:29 PM
http://www.sands-zin...art.php?id=1205
interessante anche la "compilation virtuale" in fondo, dove vengono segnalate anche le collaborazioni di Wyatt al di fuori dei suoi gruppi storici, alcune sono tra le cose migliori che abbia mai inciso, per esempio i tre pezzi che ha cantato per l'album Songs di John Greaves, davvero irrinunciabili.
rym |
#15
Posted 17 October 2008 - 20:56 PM
"Moon in June" sul terzo non è da meno.
SOLO QUELLA? "Third" è un capolavoro di dimensioni mastodontiche (in tutti i sensi), il massimo che la scena di Canterbury abbia offerto (e parliamo quindi anche di roba come i Caravan..). E non solo per "Moon in June".
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#16 Guest_telegram_*
Posted 17 October 2008 - 22:11 PM
Per quel che mi riguarda invece cinque secondi presi a caso da uno dei primi tre dischi dei Caravan si magnano quella lagna di "Third" a colazione."Third" è un capolavoro di dimensioni mastodontiche (in tutti i sensi), il massimo che la scena di Canterbury abbia offerto (e parliamo quindi anche di roba come i Caravan..)
#17
Posted 17 October 2008 - 22:22 PM
quella lagna di "Third"
BANNATELO.
( O_O)
(Senza offesa per i Caravan, eh)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#18
Posted 17 October 2008 - 23:21 PM
dove si trova?Poi il misconosciuto Un Certo Discorso, titolo tratto dall' omonima trasmissione di radio tre che andava in onda all' inizio degli 80.
Si prendeva un grande artista (quelli che mi ricordo che hanno partecipato sono stati Wyatt e Fred Frith) e gli si faceva fare un pò che cazzo gli pareva. Grande radio Radio Tre.
Il cd ricevato è un opera realizzata dal solo Wyatt con voce tastiere e vari nastri su cui sovraincideva la sua voce (non ho mai capito se in tempo reale o meno). Lo scoprii quasi per caso, piacerà agli estimatori di End of an Ear, per me è un altro disco comunque obbligatorio.
#19
Posted 18 October 2008 - 09:06 AM
Almeno Old Rottenhat (1985) e Dondestan (1992) sono capitoli da avere. Secondo me, senza se e pure senza ma.
Anche 'Shleep', aggiungerei.
Whatever you do, don't
#20
Posted 18 October 2008 - 09:18 AM
Anche 'Shleep', aggiungerei.
ma anche Cuckooland e Comicopera, se è per questo. tutti lavori di una medietà imbarazzante, se paragonati alle vette della musica contemporanea che ha saputo produrre.
mik
#21
Posted 20 October 2008 - 00:41 AM
non pensate che sia troppo spesso sottovalutato?
pure lui?
ma basta dai
#22
Posted 20 October 2008 - 07:37 AM
#23
Posted 20 October 2008 - 11:47 AM
Tutti gli altri lavori di Wyatt che ho sentito, però, li trovo parecchio noiosi.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#24
Posted 20 October 2008 - 13:07 PM
La prima volta che ho sentito Rock Bottom mi ha folgorato: è un capolavoro, uno dei miei dischi preferiti in assoluto.
Tutti gli altri lavori di Wyatt che ho sentito, però, li trovo parecchio noiosi.
anche il secondo dei soft machine?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#25
Posted 20 October 2008 - 13:35 PM
La prima volta che ho sentito Rock Bottom mi ha folgorato: è un capolavoro, uno dei miei dischi preferiti in assoluto.
Tutti gli altri lavori di Wyatt che ho sentito, però, li trovo parecchio noiosi.
anche il secondo dei soft machine?
Hai ragione: intendevo del Wyatt solista. I Soft Machine mi piacciono.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#26
Posted 21 October 2008 - 07:14 AM
il Maestro non è certo uno che ha qualcosa da dimostrare, essendo probabilmente lui la quintessenza della storia del rock, una delle sue personalità più importantti di sempre.
per me non si dovrebbe nemmeno sprecare tempo a mettere voti a wyatt (chi davvero è in grado di giudicare l'opera di questo genio nel suo complesso?).
fatto sta che quest'ultimo lavoro ci porge un musicista che ormai è fuori dal mondo, anzi che è esso stesso un mondo a parte, un universo parallelo, fatto di vette vertiginose e di profondità spaventose, nel quale non ha senso "analizzare" (ammesso che ci si riesca) ma solamente "perdersi" per vivere un'esperienza che con il quotidiano non ha più nulla a che fare.
si sorvola anche sul fatto che un paio di brani sono "riciclati" (Dal Mondo e Comandante, quest'ultima cantata qualche anno fa con Ricky Gianco).
Brani come Stay Tuned piuttosto che Cancion de Julieta svettano paurosamente e ci fanno vivere anche per questa volta un'emozione tutt'altro che epidermica, vuoi per la voce incredibile di Wyatt (la più bella della storia?), vuoi per la mestizia inconsolabile che ormai è parte integrante della vita di questo personaggio al quale tutti, TUTTI dovremmo dire solo: grazie di esistere...
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#27
Posted 21 October 2008 - 14:22 PM
Forse è sottovalutato a livello di mass media...ma si sa che a quel livello i nomi son sempre quelli...(il chitarrista è Jimi Hendrix, il rock duro sono i Led Zeppelin, il Metal sono i Metallica e Marilin Manson (!), la musica colta sono i Genesis, etc)
Mollica lo conoscerà Wyatt?!?
#28
Posted 21 October 2008 - 14:39 PM
Mollica lo conoscerà Wyatt?!?
questo non lo so
di sicuro, comunque, ha la registrazione dell'ultima scoreggia di de gregori o di venditti
#29
Posted 03 July 2009 - 10:54 AM
Colonna sonora di un film-documentario che denuncerebbe le violenze verso gli animali.
Vorrei vederlo, il sound mi pare adeguato, ripeto piuttosto allucinato.
Se non lo conoscete, date un ascolto!
#30
Posted 13 January 2013 - 15:47 PM
http://www.ondarock....robertwyatt.htm
OH! Chiesta un po' da tutti gli ondarockiani dal cuore di burro finalmente arriva anche su Ondarock la monografia su uno dei giganti della musica del secondo novecento tutto. Se si può dire una cosa di Wyatt è che non si è mai fossilizzato in un solo stile, un solo linguaggio, un solo genere. Bobbone nostro è una figura assolutamente trasversale che ha si mantenuto una coerenza nel pensiero, ma si è portato a letto il jazz tradendolo col rock, flirtando nel frattempo con ' avanguardia, gettando le basi di una storia d' amore con il progressive ed essendo da sempre in fondo platonicamente innamorato del pop.
Ripercorrere tutta la sua carriera è cosa da non fare in un post anche perché ci ha pensato già Notker con la Monografia Monstre (grazie Gaetano ) quindi lascerei da parte Soft Machine e Matching Mole e mi dedicherei per iniziare ai dischi consigliati da Ondarock .
The End Of an Ear (1970)
Primo album solista di Wyatt in cui da sfogo a tutta la sua follia compositiva che fin ora era più o meno riuscito a contenere. Las Vegas Tango è un pezzo che volente o nolente non si scorda mai. Visto che Wyatt non è come gli altri lui comincia dalla fine. Si butta Canterbury alle spalle (anche se mai definitivamente) e per farlo non poteva che passare per un disco dadaista. Ma a parte la follia qua c' è anche tanta razionalità, tanto mestiere, tanta maestria compositiva sia nella gestione del ritmo, sia nella costruzione delle melodie, sia nell' uso dei fiati. Notker dice che è un disco che non si è ancora del tutto rivelato per il peso specifico che occupa nella storia della musica e probabilmente ha ragione.
Rock Bottom (1974)
Vabbé ma che ci sono ancora parole da spendere qui? Questo disco si che si è disvelato eccome, forse perché d' approccio più immediato. Ripercorro brevemente le sei perle che lo compongono, tutte da 10 in pagella: Sea Song è la canzone più struggente di sempre, i suoi afflati finali conducono subito ai lacrimoni (ed il disco è iniziato da sei minuti), A last Straw si fa largo nel profondo a colpi di basso e rimane in sospensione grazie alle tastiere, Little Red Riding Hood Hit the Roadè il preludio perfetto al colpo di grazia con un intermezzo che fa prendere fiato, la coppia Alifib/Alife il punto di ritorno nella profondità dell' inconscio, Little Red Robin Hood Hit The Road la conclusione ideale di un viaggio senza meta.
Dondestan (1992)
Forse inserito a sorpresa tra i dischi consigliati, un lavoro che ho sempre considerato estremamente intimo e delicato, dove Wyatt cerca di esprimere il suo pensiero in punta di piedi in modo molto asciutto, il che per uno dei massimi esponenti di Canterbury potrebbe sembrare un non-sense. Ed in realtà Wyatt con il non-sense gioca fin dall' inizio del disco mostrandolo con evidenza nella spendida title-track che chiude l' album.
Shleep (1997)
E qui vi volevo! C' è Eno, si sente, del resto si sa che non è la prima volta che i due si ritrovano uno al fianco dell' altro. Forse è il disco in cui l' anima di Wyatt si mostra in modo più completo. Cos' è? E' jazz? E' pop? E' blues? E' rock? E' rock sperimentale? E' cantautorato? Per me è semplicemente Robert Wyatt in tutta la sua bellezza, se dovessi consigliare a qualcuno da dove cominciare con Robertone io gli indicherei questo disco. Chi non si emoziona per questa ora scarsa non credo abbia un cuore.
Da parte mia voglio aggiungere altri due lavori di Wyatt che amo alla follia tra quelli da me personalmente consigliati. Sono entrambi dei dischi piuttosto sperimentali, uno è un Ep, l' altro un LP. In comune hanno la libertà estrema di non seguire alcuno schema tanto da sembrare suonati "a braccio" ed il fatto che per seguirli bisogna perdersi, a quel punto non ci sarà alcuna difficoltà nell' essere colti di sprovvista dalla bellezza che emanano. Essi sono:
A Short break (1992)
Radio Experiment Rome, February 1981
#31
Posted 14 January 2013 - 14:12 PM
Ti metto + sulla fiducia,dopo Rock bottom vorrei davvero approfondire e credo proprio che inizierò da questo topic,grazie
#32
Posted 15 January 2013 - 11:36 AM
Quanto a Rock Bottom, capolavoro, senza dubbio... ma senza le proporzioni "cosmiche"...
* gli altri siti ci fanno un baffo, quanto a "qualità"...
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#33
Posted 15 January 2013 - 14:47 PM
Io credo che non ci fu mai viaggio nella Storia della musica moderna che condusse l' ascoltatore così in profondità alla ricerca di sé, capace anche di ricondurlo in superficie con qualcosa di nuovo. Non voglio esagerare dicendo che una volta che si finisce il disco si diventa persone diverse, ma che si sia più consci della complessità del proprio mondo interiore, quello penso di si.
#34
Posted 15 January 2013 - 14:49 PM
Non voglio esagerare dicendo che una volta che si finisce il disco si diventa persone diverse
Vero, io sono sempre molto più rilassato, certe ronfate che non ti dico...
(battuta volta a sdrammatizzare il tono pomposo dell'intervento e scritta senza cattive intenzioni, non sia mai!)
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#35
Posted 15 January 2013 - 15:42 PM
#36
Posted 15 January 2013 - 15:47 PM
intendevo più queste cose dance
peccato che Wyatt non si sia lanciato nel r&b
C' è andato vicino però.
http://www.youtube.com/watch?v=L-FmG4JTIfk
con una produzione moderna ovvio
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#37
Posted 15 January 2013 - 16:12 PM
Per favore..non roviniamo un thread che può diventare bellissimo.
#38
Posted 15 January 2013 - 16:14 PM
#39
Posted 15 January 2013 - 16:17 PM
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#40
Posted 15 January 2013 - 16:22 PM
#41
Posted 15 January 2013 - 16:43 PM
Insieme a "Dondestan" e "Shleep" per me forma un'ideale trilogia di grande fascino e malinconia.
#42
Posted 15 January 2013 - 16:57 PM
Questo impegno diventerà poi ufficiale quando, nel 1979, Robert deciderà di prendere la tessera del Partito Comunista Britannico (una formazione nata nel ’21 con la Terza Internazionale e sul viale del tramonto già dal 1956 e di fatto messa fuori legge poi nel 1991).
mi sembra chiaro che si tratti di un'affermazione assolutamente falsa, nonché assurda
qui un articolo della bbc sul CPGB dell'anno scorso
What happened to the Communist Party of Great Britain's millions?
http://www.bbc.co.uk...litics-18351323
ripreso poi dalla voce wiki:
http://en.wikipedia....up_of_the_party
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#43
Posted 15 January 2013 - 18:45 PM
Su Shleep concordo su tutto, wub dall'inizio alla fine.
Sei solo cattivo per esserti scordato Comicopera, un piccolo gioiellino del Wyatt maturo, purtroppo maltrattato su questi lidi.
Un ritorno più deciso verso il jazz, vibrante, fisico, suonato in presa diretta, con una perla in duetto come questa:
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#45
Posted 15 January 2013 - 19:41 PM
Ma la recensione di "Cuckooland" è sempre stata questa?
Io mi ricordavo una stroncatura impietosa, in cui si sconsigliava addirittura l'acquisto anche ai fan più accaniti.
che poi è bello(per me più di Comicopera - che è stroncato qui su OR - forse ti confondi con quello). l'unico Wyatt che sopporto poco è The End Of An Ear, c'è da dire che della sua musica amo molto il lato sognante e la sensazione di immersione in un mondo e dello sperimentalismo colgo poco(essendo anche un territorio che non conosco nemmeno di striscio).
Siamo vittime di una trovata retorica.
#46
Posted 15 January 2013 - 19:57 PM
#47
Posted 16 January 2013 - 17:06 PM
Ma la recensione di "Cuckooland" è sempre stata questa?
Io mi ricordavo una stroncatura impietosa, in cui si sconsigliava addirittura l'acquisto anche ai fan più accaniti.
che poi è bello(per me più di Comicopera - che è stroncato qui su OR - forse ti confondi con quello).
No no, mi ricordo proprio una super-stroncatura di Cuckooland - mi era rimasta impresso il particolare (grottesco) del recensore che sconsigliava l'ascolto e l'acquisto anche a chi di Wyatt aveva tutti gli EP e i singoli - ma forse non era OR, o più banalmente mi confondo con cose lette all'epoca sul forum.
#48
Posted 16 January 2013 - 22:58 PM
Ma la recensione di "Cuckooland" è sempre stata questa?
Io mi ricordavo una stroncatura impietosa, in cui si sconsigliava addirittura l'acquisto anche ai fan più accaniti.
che poi è bello(per me più di Comicopera - che è stroncato qui su OR - forse ti confondi con quello).
No no, mi ricordo proprio una super-stroncatura di Cuckooland - mi era rimasta impresso il particolare (grottesco) del recensore che sconsigliava l'ascolto e l'acquisto anche a chi di Wyatt aveva tutti gli EP e i singoli - ma forse non era OR, o più banalmente mi confondo con cose lette all'epoca sul forum.
Era di Gozer! (sul serio, però)
#49
Posted 17 January 2013 - 08:48 AM
Oggi non lo scriverei mai.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#50
Posted 17 January 2013 - 08:54 AM
Confermo, era la mia e negli anni se possibile ho pure peggiorato la mia opinione su quel disco. Ricordo che per addolcirla avevo pure scritto "pur essendo stato in passato un grande della musica" ecc. ecc.
Oggi non lo scriverei mai.
Evidentemente stai invecchiando pure tu...
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