se si può spostare quanto scritto in Parasite, o comunque dai, appena posso scrivo io qua
Successo E Critica, Il Topic Per Spiegare Le Cose A Chi Non Capisce Nulla
#1
Posted 13 February 2020 - 09:04 AM
#2
Posted 13 February 2020 - 09:06 AM
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#3
Posted 13 February 2020 - 11:03 AM
sostenevo solo questo: tutti o quasi gli artisti di successo di oggi, sono ormai entrati nelle simpatie della critica, anche quella più estrema; che la critica lo faccia per moda o perché, come hai scritto, "bisogna fare passare il tempo", può pure essere ma non possiamo discutere su un simile piano
leggi e prova a capire, mettendo i meno e sbattendo la testa, non vai molto avanti
mi piacerebbe poi capire tu che riviste leggi per notare questa tendenza, di soliti ti vanti di non avere idea di nulla della musica di oggi (e difatti non partecipi quasi mai a discussioni su dischi recenti)
#4
Posted 13 February 2020 - 13:53 PM
Bara quello di cui tu parli è il cosidetto poptimism, ampiamente sviscerato in altri topic qui anni fa [penso a white souls in black suits o qualcosa del genere, ma non solo] ma sempre degno di qualche sviscerata in più. La sfumatura che cè da sottolineare però è che quella musica ha sempre avuto una sua stampa che la trattava, e che tendenzialmente non era la stampa che leggeva chi ne ascoltava altra [gli equivalenti anglofoni di Mollica e Guglielmi, per generalizzare proprio]. Adesso la questione è che anche baluardi degli altri la trattano con nonchalance e spirito non sempre ma spesso proprio acritico [uno su tutti, la ormai celebre parabola di P4K di cui la pietra qui a Kanye è essa stessa una discendenza], non si sono solo svegliati dal torpore del pregiudizio del velo di maya che poteva colpire anni fa Ricky Martin o chicchessia perchè questa cosa è spesso anzi più forte proprio con la musica contemporanea, semmai ci sarebbe da parlare della forza congiunta di una serie di fattori [tra loro collegati] tecnologici, culturali, editoriali ed economici.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#5
Posted 13 February 2020 - 13:58 PM
spirito non sempre ma spesso proprio acritico
questo lo penso pure io però boh restiamo sempre nelle considerazioni che si spingono nell'analisi psicologica della critica che può avere senso se parliamo io e te al bar ma boh, non abbiamo le prove
dici quindi che anche OR è presa da questa cosa?
non confonderei Guglielmi con Mollica, Guglielmi un tempo era validissimo; occhio che cerca sempre il suo cognome per vedere se si parla di lui forse dobbiamo storpiarlo come nelle storie di Topolino, Buglielmi magari o Guglielfi
#6
Posted 13 February 2020 - 14:22 PM
spirito non sempre ma spesso proprio acritico
questo lo penso pure io però boh restiamo sempre nelle considerazioni che si spingono nell'analisi psicologica della critica che può avere senso se parliamo io e te al bar ma boh, non abbiamo le prove
dici quindi che anche OR è presa da questa cosa?
non confonderei Guglielmi con Mollica, Guglielmi un tempo era validissimo; occhio che cerca sempre il suo cognome per vedere se si parla di lui forse dobbiamo storpiarlo come nelle storie di Topolino, Buglielmi magari o Guglielfi
No, non li vedo come ipotetici e impossibili viaggi nelle teste degli scribacchini stile Essere John Malkovich, perchè oltre al semplice leggere una recensione su Meghan Trainor accanto ad una su Isobel Campbell su PK [peraltro la prima è negativa quasi come certe sblastate del PK d'epoca] ci sono proprio stati spesso casi dove era impossibile leggere una opinione minimamente negativa su tale artista mainstream, tra recensioni troppo entusiaste [e scritte male] e reportage anche sulle cazzate inutili tipo le sue sfilate o i profumi, secondo la logica del "se non ne puoi parlar bene non parlarne" che è l'anticamera della thought police del politicamente corretto. Cè poi una tendenza a cominciare a dare votoni ad un artista mainstream quando comincia ad avere meno successo [è proprio il caso di West, che da MBDTF ha venduto sempre meno rispetto ad ogni suo disco precedente, con tutto che negli ultimi anni sono subentrati gli stream nel conteggio], e a volte ci sta, ma altre lo trovo ipocrita nel suo non aver dato a cesare quel che era eventualmente di cesare, e altre volte, visti i tempi, non riesco a non pensare che chi dà quei votoni non stia nel libro paga segreto della corrispettiva major.
Su OR mi verrebbe da dirti di si, visto anche il coverage di Sanremo [sul quale mi sono espresso grossolanamente in pensieri liberi generali], nel caso specifico del disco di West invece mi sono espresso altrettanto grossolanamente proprio nel suo topic.
E non temo nemmeno l'avengers assembly di Guglielmi x Cilia x Bordone x Palazzo , tanto più che non paragonavo il primo a Mollica ma intendevo quei due come rispettivi analoghi italici del recensore y di britney e christina e di quello dei Sonic Youth.
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#7
Posted 13 February 2020 - 14:26 PM
Un conto è dire che gli artisti di successo oggi attirano le simpatie dei critici un tempo alternativi o rock, un conto è sostenere che questi artisti saranno miliarizzabili da OR o con album che si ricorderanno come capolavori. Voglio vedere se pure Taylor Swift, Ariana Grande, Maroon 5,Selena Gomez, Justi Bieber saranno omaggiati da Blow Up, anzi vorrei leggere le recensioni su Blow up di questi artisti, visto che scrivi che TUTTI o QUASI sono in simpatia.
Poi guarda che io anni fa sono stato il primo a pensare che il mainstream fosse più all'avanguardia della musica alterntiva ed è prr questo che la critica si è interessata. Il fatto è che ora anche il mainstream ha finitp il suo momento creativo.
Ora crefo sia il tempo di artisti che scontentino tutti e nessuno, tipo Weekend o Billie Eilish, non troppo di peso per il pubblico e non troppo leggerini per gli esigenti, il problema è che se non scrivi canzoni con melodie vincenti non servi a nulla. Tipo i Beatles senaa il loro gusto melodico non sarebero certo quello che sono visto che altri i loro stili musicali li hanno fatti meglio.
Caro sig. Bernardus...
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#8
Posted 13 February 2020 - 14:39 PM
Bara ma vedi che non vuoi capire e volere aver ragione per forza?
Un conto è dire che gli artisti di successo oggi attirano le simpatie dei critici un tempo alternativi o rock, un conto è sostenere che questi artisti saranno miliarizzabili da OR o con album che si ricorderanno come capolavori.
beh West è la prima pietra che viene fatta di questo ultimo decennio, perché è stato scelto lui e non uno più in linea con quello che un tempo era alternativo/rock?
è pieno anche oggi di grandi artisti sul modello "underground" dei Sonic Youth, degli Husker Du, dei Wire, dei primi Pink Floyd (andiamo sempre più indietro ma vabbeh ci siamo capiti), però è stato scelto West, e non solo su OR
se la critica lo ritiene miliarizzabile, che possiamo dire? Io ne prendo solo atto; se su BlowUp si sprecano gli elogi per la Rihanna di turno, poi finirà nei dischi del 20ennio, e quindi?
le considerazioni tipo quella di panca, sullo spirito acritico, sono poco dimostrabili, io non posso entrare nella testa dei redattori, magari ci credono davvero
da come la vedo io, West è apprezzato dalla critica e dal grande pubblico; e così Beyonce', Rihanna, ecc ecc ---- a te fanno schifo, a me pure? E beh ma evidentemente non siamo la critica e nemmeno il grande pubblico, siamo 2 stronzi (tu un po' di+)
#9
Posted 13 February 2020 - 14:47 PM
Voglio vedere se pure Taylor Swift, Ariana Grande, Maroon 5,Selena Gomez, Justi Bieber saranno omaggiati da Blow Up, anzi vorrei leggere le recensioni su Blow up di questi artisti, visto che scrivi che TUTTI o QUASI sono in simpatia.
non ho capito, che differenza c'è tra questi e Beyonce'?
per come la vedi tu, intendo
nello specifico non ricordo i voti che prendevano ma ricordo quelli di Beyonce', Rihanna, ecc ecc ecc, e sono tanti; non li vedi sullo stesso piano di quelli che hai scritto?
#10
Posted 13 February 2020 - 14:50 PM
Tutti parli di tutto o quasi il mainstram e poi su Blow Up hanno recensito solo Rhianna e Beyonce.
Quindi sii più preciso. O almeno rispettoso dell'interlocutore.
Il discorso della discussione era inizato sulla possibilità che oggi ci siano tanti artisti che uniscano qualità e successo come nel secolo scorso.
Per adesso siamo a West e Rhianna, se la cosa ti convince che nulla è cambiato, vabene. Aspettiamo anche qualcosina di più tipicamente ondarockiano.
Caro sig. Bernardus...
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#11
Posted 13 February 2020 - 14:53 PM
Si ma non è che scrivi cazzate e poi fai finta di nulla se te le si fa notare eh?
Tutti parli di tutto o quasi il mainstram e poi su Blow Up hanno recensito solo Rhianna e Beyonce.
succo c'è una sezione pop con artisti simili a Rihanna e ogni mese prendono dei grandi voti; ci sono dei redattori dedicati solo a quella sezione
forse non lo leggi da un po'
qualità non lo decidi tu, e nemmeno io, immagino che per te nemmeno West e Rihanna siano 2 artisti di qualità, o sbaglio?
#12
Posted 13 February 2020 - 15:01 PM
Aspettiamo anche qualcosina di più tipicamente ondarockiano.
mi pare l'abbia scritta Vuvu eh, non è abbastanza ondarockiano?
a me pare uno di quelli con più interazione anche all'interno del forum
#13
Posted 13 February 2020 - 15:03 PM
West non entro nel merito x non sono esperto di hip hop e rap, anche ee ascoltando qualcosa non mi piace per nulla e altri sono i grandi del genere.
Grandi voti comunque è un conto, capolavori è un altro.
Comunque non ho mai comprato Blow Up nella mia vita, ho finito la carta con Rockerilla.
Caro sig. Bernardus...
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#14
Posted 13 February 2020 - 15:05 PM
Ah be facendo conto che lo zoccolo duro di Or è syntpoppara anni 80 è proprio la stessa sensibilitàAspettiamo anche qualcosina di più tipicamente ondarockiano.
mi pare l'abbia scritta Vuvu eh, non è abbastanza ondarockiano?
a me pare uno di quelli con più interazione anche all'interno del forum
Caro sig. Bernardus...
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#15
Posted 13 February 2020 - 15:06 PM
Rihanna ha fatto delle grandi canzoni, ma non credo abbia un album intero da essere definibile come capolavoro. ...
Comunque non ho mai comprato Blow Up nella mia vita, ho finito la carta con Rockerilla.
e però vai avanti a parlarne come se lo leggessi tutti i giorni, non è male dai
su Blow Up hanno recensito solo Rhianna e Beyonce.
a che serve dire bugie su cose che non conosci?
https://www.ondarock...ihanna_anti.htm
su OR Rihanna prende 7.5 da un redattore che spesso scrive di cose molto underground, non è che ti sfugge qualcosa anche su OR?
e non è un redattore che regala voti, anzi
inizia a parlare di cose che segui/leggi/ecc ecc, almeno partiamo con un minimo di onestà; cosa leggi normalmente?
#16
Posted 13 February 2020 - 15:16 PM
Per il resto che scrivi:
siamo sempre su 2, 3 nomi eh. West, Rhianna, Beyonce
E poi tutte cose che la maggioranza dei lettori sicurmente non ha (forse West di più, chedilo a Paloz o a Not )
Caro sig. Bernardus...
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#17
Posted 13 February 2020 - 15:21 PM
Sei te che hai scritto che su Blow Up hanno scritto benissimo su Rhianna e Beyonce, infatti ero io che ti feci la domanda di trovarmi artsti di successo di critica e pubblico. Io rimango su quelli che riferisci tu, caro mio.
Per il resto che scrivi:
siamo sempre su 2, 3 nomi eh. West, Rhianna, Beyonce
E poi tutte cose che la maggioranza dei lettori sicurmente non ha (forse West di più, chedilo a Paloz o a Not )
ti ho scritto che c'è una sezione di BLOWup che tratta quella musica (e non solo), redattori dedicati, credici o compra il nuovo numero se vuoi; paloZ (Not non è redattore) tratta altro su OR ovviamente, e anche su BlowUp o su altre riviste ci sono in parallelo redattori alla paloZ
comunque vedremo quante pietre miliari potrà scrivere paloZ della musica che tratta oggi (che, in parte, ascolto pure io), io dico pochine rispetto ai West del caso, probabilmente 0
o magari anche paloZ cambia
#18
Posted 13 February 2020 - 15:26 PM
Tu dopo tot post di bofonchiamenti hai tirato fuoriche su Blow Up avevano recensito Beyonce, poi dopo devine di post hai aggiunto Rhianna. Io sto a quello che mi hai risposto tu.
Se c'è una pagina dove recensiscono artisti come Justin Bieber, Ariana Grande, Selena Gomez, Maroon 5, Andrea bocelli io non lo so, tu mi dici che è così, io non credo, perché non conosci nemmeno di cosa stai parlando.
La battuta era che se pur su OR si danno votoni a Rhianna e Beyonce, poi i lettori che hanno quei dischi saranno in 5 su 100.
Caro sig. Bernardus...
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#19
Posted 13 February 2020 - 15:34 PM
Se c'è una pagina dove recensiscono artisti come Justin Bieber, Ariana Grande, Selena Gomez, Maroon 5, Andrea bocelli io non lo so, tu mi dici che è così, io non credo, perché non conosci nemmeno di cosa stai parlando.
non ho nessun problema a dire che conosco poco quegli artisti ma ho notato questa tendenza e continua a rispondermi uno che non legge nulla di quello a cui mi riferisco, come mai?
dei redattori dedicati ad artisti tipo Selena Gomez non sono abbastanza?
su OR di Ariana Grande ricordo la recensione di Damy che ne parlava bene (7, ho controllato), anche lui non è ondarockiano?
è uno di quelli con cui vado più d'accordo e mi pare gli piacciano anche cose abbastanza alternative
#20
Posted 13 February 2020 - 15:46 PM
Se c'è una pagina dove recensiscono artisti come Justin Bieber, Ariana Grande, Selena Gomez, Maroon 5, Andrea bocelli io non lo so, tu mi dici che è così, io non credo, perché non conosci nemmeno di cosa stai parlando.
non ho nessun problema a dire che conosco poco quegli artisti ma ho notato questa tendenza e continua a rispondermi uno che non legge nulla di quello a cui mi riferisco, come mai?
ok vabene non ti rispondo più, visto che non posso parlare se non leggo Blow UP
fai tutto tu, risponditi da solo
Caro sig. Bernardus...
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#21
Posted 14 February 2020 - 16:24 PM
lassi rassegnati, gli ascoltatori di musica altra sono invecchiati e si sono imborghesiti
#22
Posted 14 February 2020 - 16:42 PM
lassi rassegnati, gli ascoltatori di musica altra sono invecchiati e si sono imborghesiti
ma sono giovani
la musica altra di oggi comprende anche dischi che alcuni vecchi come me si rifiutano di inserire nella musica altra, è questa la verità; è altra anche Rihanna, ecco
diciamo che io un pochino ci rimango male perché magari sento dei dischi belli come quelli dei Sonic Youth o dei Can e non capisco come mai non siano proprio considerati
con la musica già mi sentivo isolato un tempo, ora proprio peggio; è il destino caro manfri
edit: e Birillo non mi vuole + bene :°°°°°°°°°°°°
#23
Posted 17 February 2020 - 14:00 PM
Mi chiedo però: a parte per chi scrive e per 4 o 5 cuoriosi a chi interessa sto tipo di musica beceramente mainstream su di una rivista di musica alternativa?
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#25
Posted 17 February 2020 - 14:19 PM
Wow! Elettrca Lamborghini e Justin Bieber su OR.
Mi chiedo però: a parte per chi scrive e per 4 o 5 cuoriosi a chi interessa sto tipo di musica beceramente mainstream su di una rivista di musica alternativa?
vabbeh ma come fai a sapere prima se è un 3 o un 8?
parlo per chi segue quei generi
#26
Posted 17 February 2020 - 14:27 PM
Nel senso che mai e poi mai un ondarocker comprerebbe il disco di Justin, ma se nel caso fosse un capolavoro allora sarebbe lecito parlarne.
Per un album alternative invece la recenzione negativa è parte del gioco, può comunque essere confutata, creare dibattito.
Caro sig. Bernardus...
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#27
Posted 17 February 2020 - 14:30 PM
Caro sig. Bernardus...
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#29
Posted 17 February 2020 - 14:41 PM
Nel senso che mai e poi mai un ondarocker comprerebbe il disco di Justin,
succo tu parli sempre pensando a pochi ondarocker, o forse a quelli di una volta; tra l'altro, a leggere le discussioni, secondo me qua i dischi li comprano in pochi, e non solo quelli di Justin
d'altra parte mi pare una tendenza diffusa nel mondo
#30
Posted 17 February 2020 - 14:42 PM
Una finestrella sul mondo dici. Beh è una scelta leggittima, magari non da tutti apprezzata.Il pop ha lo stesso identico valore dell'indie o dell'elettronica però, e disquisirne aiuta a farsi un'idea del panorama musicale generale che c'è là fuori - che poi è quello a cui ambisce Ondarock, pur con tutti i limiti tecnici e monetari del caso.
Caro sig. Bernardus...
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#31
Posted 17 February 2020 - 14:56 PM
Certamente non tutti apprezzano, ma penso si tratti ormai di una morente vecchia guardia di frignoni recalcitranti Più passa il tempo, più gli "steccati" tra generi hanno sempre meno ragione di esistere, quello che conta - appunto - è parlare di un dato disco in base sia al suo contesto stilistico che a quello di costume.
#32
Posted 17 February 2020 - 15:11 PM
succo sei davvero un figlio dei Pearl Jam
#33
Posted 17 February 2020 - 16:04 PM
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#34
Posted 17 February 2020 - 18:48 PM
condivido una [buona] Palazzata letta da poco
Prima dell'era di internet esisteva una cosa che si chiamava critica musicale, il suo regno erano le riviste cartacee. La critica rock nasce più o meno nel 65 ed è, all'inizio, espressione della controcultura hippie. Imita la critica jazz che la precede di almeno un quindicennio, forse un ventennio. Il compito della critica musicale è proteggere la qualità della musica dall'industria a cui la qualità non interessa affatto, ci può essere come no, é incidentale. La critica musicale nasce per proteggere la qualità dell'arte e per farlo demistifica la pubblicità. Non parleremo di e ascolteremmo ancora Miles Davis o i Velvet Underground o i Sonic Youth se non ci fosse stata una critica appassionata rivolta a un pubblico altrettanto appassionato. Finché il pubblico del rock ha avuto dei punti di riferimento affidabili, di Sanremo e dei fenomeni pop non si parlava affatto fra i seguaci del rock e delle musiche d'arte, e il marketing era mal visto. La critica rock era severa e scettica, perché il pensiero critico è severità e scetticismo. Poi internet ha ucciso la critica, perché il cartaceo non si vendeva più e il marketing ha iniziato a sconfinare nel terreno della critica che ha perso credibilità fino a estinguersi del tutto. La severità di giudizio è scomparsa e con essa il pensiero critico. Il marketing ha avuto campo totalmente libero. Nel marketing la qualità è del tutto irrilevante, anzi serve proprio a vendere prodotti privi di qualità e a massimizzare il profitto. Abbassare la qualità a livelli infimi è un ottimo modo per fare profitto. Quello che conta è la narrazione. Nella narrazione vedi un salmone nuotare libero in un fiume, ma in realtà il prodotto che compri è un pesce infetto, che mangia merda radioattiva e viene colorato con l'Uniposca. Ma il pubblico crede alla narrazione perché non ci sono filtri fra lui e il marketing, non c'è nessuno che lo protegga dal mangiare merda radioattiva. Il risultato è che, per aumentare il profitto, l'industria mette sempre meno cibo nel cibo. Nella musica l'industria fa lo stesso, crea narrazioni e vende prodotti adatti alla commercializzazione indipendentemente dalla qualità. Dato che non c'è più il pensiero critico, e chi lo esercita viene chiamato non "critico musicale" o fruitore esigente, persona dotata di buon gusto e giusto scetticismo, ma rosicone, l'industria mette sempre meno arte nella musica, sempre meno musica nella musica. Ha ragione chi vende e basta. Chi non vende non conta un cazzo e se non vende è colpa sua. Quindi che fare?
Essere onesti con i giovani musicisti. Nei corsi per musicisti e produttori noi che insegniamo dovremmo dire: ragazzi, saper fare musica è inutile, scrivere grandi canzoni è inutile, fare buona musica è inutile. Lasciate perdere, createvi invece un personaggio, inventate una narrazione su di voi che sia esattamente quel che il pubblico vuol sentirsi raccontare, curate l'immagine sopra ogni altra cosa, lavorate con la moda, e per la moda, diventate star di instagram, create pezzi e video in base alla loro viralità, fate coreografie di tik tok, fate tutto quello che può attirare gli sponsor e evitate tutto quello che li può allontanare, siate pubblicità viventi, mettetevi in vendita come tali. Della vostra musica, pura e semplice, non fotterà mai niente a nessuno, se sfonderete troverete qualche musicista manovale che la farà per voi. Non perdete tempo qui, andate in palestra, dall'estetista, dal sarto, dal tatuatore. Non siate degli illusi. La musica non è un posto per artisti
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#35
Posted 17 February 2020 - 18:55 PM
Comunque secondo me il punto di singolarità non è stato l'avvento di internet, ma quello della fruizione in streaming - che ha fatto collassare il mainstream sull'alternative e l'alternative sul mainstream, rendendo diafani i confini tra i due ambiti, e quindi, tra le tante cose, lasciando spazio a dinamiche di "visibilità pop" in un settore che precedentemente era più introverso o riflessivo, e alla mobilità della marea-hype in un campo che precedentemente se ne fregava, di certe cose (o meglio, che precedentemente funzionava secondo regole diverse). Uno dei risultati comici che ne deriva, parossismo di incomprensioni, per me è rappresentato dal "caso Liberato", non per sbaglio perfettamente addobbato da videoclip seriali e frenetica attività social: ascoltatori pop che ascoltano roba che è fatta per loro, ma che gli viene venduta come "alternativa", ma soprattutto ascoltatori "alternativi" che ascoltano robe pop per fare gli "alternativi al quadrato" col loro circoletto, che nel frattempo non esiste più: la soluzione (apparente) è inglobata dal problema.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#36
Posted 17 February 2020 - 19:05 PM
Comunque secondo me il punto di singolarità non è stato l'avvento di internet, ma quello della fruizione in streaming - che ha fatto collassare il mainstream sull'alternative e l'alternative sul mainstream, rendendo diafani i confini tra i due ambiti, e quindi, tra le tante cose, lasciando spazio a dinamiche di "visibilità pop" in un settore che precedentemente era più introverso o riflessivo, e alla mobilità della marea-hype in un campo che precedentemente se ne fregava, di certe cose (o meglio, che precedentemente funzionava secondo regole diverse). Uno dei risultati comici che ne derivano, parossismo di incomprensioni, per me è rappresentato dal caso "Liberato", non a caso perfettamente addobbato da videoclip seriali e frenetica attività social: ascoltatori pop che ascoltano roba che è fatta per loro, ma che gli viene venduta come "alternativa", e ascoltatori "alternativi" che ascoltano robe pop per fare gli "alternativi" col loro circoletto, che nel frattempo non esiste più. La soluzione è inglobata nel problema, non se ne esce.
In effetti gli anni duemila sono stati per la gran parte salvi da questo.
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#37
Posted 17 February 2020 - 19:16 PM
In effetti gli anni duemila sono stati per la gran parte salvi da questo.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#38
Posted 17 February 2020 - 19:31 PM
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#39
Posted 17 February 2020 - 20:05 PM
condivido una [buona] Palazzata letta da poco
Prima dell'era di internet esisteva una cosa che si chiamava critica musicale, il suo regno erano le riviste cartacee. La critica rock nasce più o meno nel 65 ed è, all'inizio, espressione della controcultura hippie. Imita la critica jazz che la precede di almeno un quindicennio, forse un ventennio. Il compito della critica musicale è proteggere la qualità della musica dall'industria a cui la qualità non interessa affatto, ci può essere come no, é incidentale. La critica musicale nasce per proteggere la qualità dell'arte e per farlo demistifica la pubblicità. Non parleremo di e ascolteremmo ancora Miles Davis o i Velvet Underground o i Sonic Youth se non ci fosse stata una critica appassionata rivolta a un pubblico altrettanto appassionato. Finché il pubblico del rock ha avuto dei punti di riferimento affidabili, di Sanremo e dei fenomeni pop non si parlava affatto fra i seguaci del rock e delle musiche d'arte, e il marketing era mal visto. La critica rock era severa e scettica, perché il pensiero critico è severità e scetticismo.
beh, 40 anni fa c'erano riviste che mettevano in copertina Zappa, gli PTV e i Duran Duran
quindi non c'erano solo gli estremisti e in ogni caso le parole che riporti segnano bene i limiti della vecchia critica; insomma veniva sposata una causa tipo tifo da stadio per cui si cercava di mettere dei confini rigidi che poi si dimostravano abbastanza stupidi, una riprova forte è data dalla ristampa/rivalutazione di materiale importantissimo che all'epoca la critica aveva perso per dei pregiudizi
quindi tutte giuste le accuse ai giornalisti di oggi ma pure i vecchi facevano abbastanza cagare; mi sembra un po' come insultare Di Maio e Salvini per poi riabilitare Andreotti e Craxi solo perché formalmente erano più posati (quando hanno fatto dei disastri che Di Maio e Salvini non avranno neanche il tempo di combinare)
diciamo che allora come oggi, bisogna conoscere bene chi scrive per potere capire se è "CRITICO" davvero o se è sulla barca che qualcuno trascina; non era molto critico chi (c'è scritto lì eh) escludeva a priori il festival di Sanremo per una presa di posizione rigida perché ci sono passati Camerini, i Matia Bazar, Alice, Finardi, ecc ecc ecc, così come si sono persi un pezzo di mondo musicale, senza nemmeno provarci, tutti quelli che hanno detto "NO" all'elettronica per la solita questione del rock e del non rock, questione che arriva dritta dritta da quel tipo di critica
ripeto, benissimo le critiche a quelli di oggi ma sarei per buttare nel fosso pure quelli di ieri e poi valutarli uno per uno tirandoli fuori pian pianino
io sarei critico con tutta la critica ecco; in ogni caso la situazione di oggi prevede pure tanti giornalisti che di Rihanna non hanno mai nemmeno sentito parlare, non esageriamo, e continuano alla vecchia maniera
Hai letto Bara? Hanno ragione gli utenti sopra. Tu invece arranchi con discorsi da nonno ubriaco.
taci coglione!
non trasformiamolo in un topic di inutili pipponi, è un topic che mi serve per insultare Birillo
#40
Posted 18 February 2020 - 11:33 AM
condivido una [buona] Palazzata letta da poco
Prima dell'era di internet esisteva una cosa che si chiamava critica musicale, il suo regno erano le riviste cartacee. La critica rock nasce più o meno nel 65 ed è, all'inizio, espressione della controcultura hippie. Imita la critica jazz che la precede di almeno un quindicennio, forse un ventennio. Il compito della critica musicale è proteggere la qualità della musica dall'industria a cui la qualità non interessa affatto, ci può essere come no, é incidentale. La critica musicale nasce per proteggere la qualità dell'arte e per farlo demistifica la pubblicità. Non parleremo di e ascolteremmo ancora Miles Davis o i Velvet Underground o i Sonic Youth se non ci fosse stata una critica appassionata rivolta a un pubblico altrettanto appassionato. Finché il pubblico del rock ha avuto dei punti di riferimento affidabili, di Sanremo e dei fenomeni pop non si parlava affatto fra i seguaci del rock e delle musiche d'arte, e il marketing era mal visto. La critica rock era severa e scettica, perché il pensiero critico è severità e scetticismo. Poi internet ha ucciso la critica, perché il cartaceo non si vendeva più e il marketing ha iniziato a sconfinare nel terreno della critica che ha perso credibilità fino a estinguersi del tutto. La severità di giudizio è scomparsa e con essa il pensiero critico. Il marketing ha avuto campo totalmente libero. Nel marketing la qualità è del tutto irrilevante, anzi serve proprio a vendere prodotti privi di qualità e a massimizzare il profitto. Abbassare la qualità a livelli infimi è un ottimo modo per fare profitto. Quello che conta è la narrazione. Nella narrazione vedi un salmone nuotare libero in un fiume, ma in realtà il prodotto che compri è un pesce infetto, che mangia merda radioattiva e viene colorato con l'Uniposca. Ma il pubblico crede alla narrazione perché non ci sono filtri fra lui e il marketing, non c'è nessuno che lo protegga dal mangiare merda radioattiva. Il risultato è che, per aumentare il profitto, l'industria mette sempre meno cibo nel cibo. Nella musica l'industria fa lo stesso, crea narrazioni e vende prodotti adatti alla commercializzazione indipendentemente dalla qualità. Dato che non c'è più il pensiero critico, e chi lo esercita viene chiamato non "critico musicale" o fruitore esigente, persona dotata di buon gusto e giusto scetticismo, ma rosicone, l'industria mette sempre meno arte nella musica, sempre meno musica nella musica. Ha ragione chi vende e basta. Chi non vende non conta un cazzo e se non vende è colpa sua. Quindi che fare?
Essere onesti con i giovani musicisti. Nei corsi per musicisti e produttori noi che insegniamo dovremmo dire: ragazzi, saper fare musica è inutile, scrivere grandi canzoni è inutile, fare buona musica è inutile. Lasciate perdere, createvi invece un personaggio, inventate una narrazione su di voi che sia esattamente quel che il pubblico vuol sentirsi raccontare, curate l'immagine sopra ogni altra cosa, lavorate con la moda, e per la moda, diventate star di instagram, create pezzi e video in base alla loro viralità, fate coreografie di tik tok, fate tutto quello che può attirare gli sponsor e evitate tutto quello che li può allontanare, siate pubblicità viventi, mettetevi in vendita come tali. Della vostra musica, pura e semplice, non fotterà mai niente a nessuno, se sfonderete troverete qualche musicista manovale che la farà per voi. Non perdete tempo qui, andate in palestra, dall'estetista, dal sarto, dal tatuatore. Non siate degli illusi. La musica non è un posto per artisti
Questo è vero solo in parte. La critica militante ("severa e scettica") ha gettato fango per anni su Duran Duran, Depeche, Spandau e tantissimi altri, con le stesse motivazioni con le quali l'estensore dell'articolo demolisce la musica pop contemporanea partorita dal marketing (motivazioni con le quali peraltro sono d'accordo).
I fattori sono molti più di uno solo
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#41
Posted 18 February 2020 - 11:39 AM
con le stesse motivazioni
non ci sono motivazioni, come ho scritto sopra, ma solo "questo è giusto e questo no", una sorta di rifiuto a priori in base a parametri predefiniti; tra l'altro il fallimento di un simile pensiero è stato confermato dalla ristampa e dalla rivalutazione di tante band che all'epoca erano state cassate proprio per un'impostazione rigida che non ammetteva di andare fuori dai confini
ci si può fidare di critici del genere?
così nazi, è una forma mentale pazzesca secondo me
e non sto dicendo "oggi è meglio", magari è pure peggio ma non è comunque il caso di riabilitare quel pensiero
#42
Posted 18 February 2020 - 12:48 PM
Guardiamo cosa propone oggi Ondarock: per lo più roba conosciutissima e alla moda.
Questo significa non aver mai aperto il sito però. Solo oggi per dire in homepage c'è quasi tutta gente totalmente sconosciuta all'infuori del pubblico di appassionati (e manco appassionati medi, ma proprio di nicchia): Ianva, Those Darn Gnomes, Isolation Berlin, Katie Gately, Annes Chris Bakker, Aoife Nessa Frances... alla faccia della moda.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#43
Posted 18 February 2020 - 13:03 PM
Guardiamo cosa propone oggi Ondarock: per lo più roba conosciutissima e alla moda.
Questo significa non aver mai aperto il sito però. Solo oggi per dire in homepage c'è quasi tutta gente totalmente sconosciuta all'infuori del pubblico di appassionati (e manco appassionati medi, ma proprio di nicchia): Ianva, Those Darn Gnomes, Isolation Berlin, Katie Gately, Annes Chris Bakker, Aoife Nessa Frances... alla faccia della moda.
sì ma pure sulle altre riviste dove trattano Rihanna, ad esempio, non è che trattano solo LE Rihanne, ci sono redattori che nemmeno hanno idea di quel mondo
#44
Posted 18 February 2020 - 15:05 PM
Guardiamo cosa propone oggi Ondarock: per lo più roba conosciutissima e alla moda.
Questo significa non aver mai aperto il sito però. Solo oggi per dire in homepage c'è quasi tutta gente totalmente sconosciuta all'infuori del pubblico di appassionati (e manco appassionati medi, ma proprio di nicchia): Ianva, Those Darn Gnomes, Isolation Berlin, Katie Gately, Annes Chris Bakker, Aoife Nessa Frances... alla faccia della moda.
Scusa, hai ragione: pensavo solo alla vittoria di Lana Del Rey in classifica.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#45
Posted 18 February 2020 - 15:08 PM
ecco: io non conosco una rivista/un sito o quel cavolo che volete che parla male di Lana, penso sia acclamata da tutti, pubblico e critica
secondo la teoria di Birillo questi critici "passano il tempo", è possibile?
[quella sotto è Lana del Rio, altrettanto importante]
#46
Posted 18 February 2020 - 15:27 PM
ecco: io non conosco una rivista/un sito o quel cavolo che volete che parla male di Lana, penso sia acclamata da tutti, pubblico e critica
Come gli Smiths negli anni '80
#47
Posted 18 February 2020 - 15:29 PM
ecco: io non conosco una rivista/un sito o quel cavolo che volete che parla male di Lana, penso sia acclamata da tutti, pubblico e critica
Come gli Smiths negli anni '80
forse gli Smiths, all'inizio, erano più underground di Lana, no?
Jayne io ti amo, perché lo hai fatto?
non l'ho mai capito, spero ci sia dietro un fine cattivo
#48
Posted 18 February 2020 - 19:27 PM
Guardiamo cosa propone oggi Ondarock: per lo più roba conosciutissima e alla moda.
Questo significa non aver mai aperto il sito però. Solo oggi per dire in homepage c'è quasi tutta gente totalmente sconosciuta all'infuori del pubblico di appassionati (e manco appassionati medi, ma proprio di nicchia): Ianva, Those Darn Gnomes, Isolation Berlin, Katie Gately, Annes Chris Bakker, Aoife Nessa Frances... alla faccia della moda.
Scusa, hai ragione: pensavo solo alla vittoria di Lana Del Rey in classifica.
Be lana del rey fu disco del mese già con Born TO die, quindi ONdarock non seguiva la moda , la dettava
#49
Posted 19 February 2020 - 08:48 AM
#50
Posted 19 February 2020 - 09:03 AM
Guardiamo cosa propone oggi Ondarock: per lo più roba conosciutissima e alla moda.
Questo significa non aver mai aperto il sito però. Solo oggi per dire in homepage c'è quasi tutta gente totalmente sconosciuta all'infuori del pubblico di appassionati (e manco appassionati medi, ma proprio di nicchia): Ianva, Those Darn Gnomes, Isolation Berlin, Katie Gately, Annes Chris Bakker, Aoife Nessa Frances... alla faccia della moda.
Scusa, hai ragione: pensavo solo alla vittoria di Lana Del Rey in classifica.
Be lana del rey fu disco del mese già con Born TO die, quindi ONdarock non seguiva la moda , la dettava
Questa è già bell'e pronta per le tragiche soddisfazioni
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