Disclaimer: mi viene naturale mischiare ironia e non e in ogni caso mi sento parte della corrente southparkiana per cui non c'e' niente che non si possa prendere per il culo.
Dunque, non so bene quanto si sia parlato di questo movimento qua sul forum mi pare talmente grosso che ci stia un topic unico. Allora tanto per cominciare mi sembra giusto partire dalla base:
"Il linguaggio non è solo un’istituzione sociale o uno strumento di comunicazione, ma anche un elemento centrale nella costruzione delle identità, individuali e collettive. La lingua italiana è una lingua sessuata, che già dalla sua grammatica riproduce e istituisce un rigido binarismo di genere (tra nomi, pronomi e aggettivi che cambiano a seconda se maschili o femminili) e una specifica gerarchia, in cui predomina il maschile, presentato come universale e neutro."
"La violenza maschile contro le donne è sistemica: attraversa tutti gli ambiti delle nostre vite, si articola, autoalimenta e riverbera senza sosta dalla sfera familiare e delle relazioni, a quella economica, da quella politica e istituzionale, a quella sociale e culturale, nelle sue diverse forme e sfaccettature - come violenza fisica, sessuale e psicologica. Non si tratta, dunque, di un problema emergenziale, né di una questione geograficamente o culturalmente determinata. La violenza maschile è espressione diretta dell’oppressione che risponde al nome di patriarcato, sistema di potere maschile che a livello materiale e simbolico ha permeato la cultura, la politica, le relazioni pubbliche e private. Oppressione e ineguaglianza di genere non hanno quindi un carattere sporadico o eccezionale: al contrario, strutturale."
"Di più, occorre smascherare la violenza propria dell’imperativo sociale che ingiunge di riprodurre i soli generi binari - uomo/donna - a sostegno di un’eterosessualità obbligatoria. Questa violenza, che noi definiamo violenza dei generi, impone di identificarsi con un maschile o un femminile universalmente dati, ossia con il genere assegnato alla nascita, e di adeguarsi al ruolo sociale per esso previsto. Intendendo con genere una nozione socialmente e storicamente costruita, e non necessariamente legata al sesso biologico, è possibile quindi rendere visibile la matrice comune della violenza che colpisce, insieme, le donne e tutte le soggettività che a tale norma binaria si sottraggono."
Questi pezzi sono tratti dal manifesto "abbiamo un piano", manifesto programmatico che mi sembra rappresenti bene il pensiero nascente neofemmnista (lo trovate sul sito Non una di meno, tra l'altro una mazzata da leggere che Tolstoi in confronto e' una piuma). Dunque ci sono tante cose ma per cominciare ho messo tre estratti per me piu' significativi:
1)Il linguaggio
In Italia ci vantiamo spesso della nostra liberta' di parole ed espressione, anche quando sconfina nel sessismo, razzismo e varie. Qui c'e' un attacco diretto al modo di parlare ed esprimersi, che sarebbe l'architettura su cui si basa il " patriarcato che opprime"
2)La violenza sistemica
Forse la sberla piu' grossa a tutti noi white males cis-gender. La violenza dell'uomo nei confronti della donna e' sistemica. E' facile empatizzare con la donna stuprata e pensare che la cosa non sia in realta' affar nostro. In realta' ognuno di noi fa parte del sitema che opprime e violenta in maniera endemica tutte le donne. Pure il povero Mattarella.
3)L'apertura gender
In apparenza non c'entra niente. In realta' e' uno strumento del capitalismo per ...bho? Qualche idea?
Ci sono molte altre cose e magari aggiungo poi, ma tanto per mettere le mani avanti Fox e Lassigue si sono offerti volontari per farsi tagliare i coglioni in modo da espiare tutti i nostri peccati.
E quindi? Sono tutte pazze furibonde? Si sono bevute il cervello? Cosa c'e' di vero e di forzato? Da maschi privilegiati dove vi ritrovate?
Fey