E' meglio che facciamo un topic a parte, regaz, perchè sulla popolarità di Ryo Fukui io avrei molto da ridire, a meno che non mi si dimostri che tale popolarità si motiva con qualcosa di diverso da un album caricato su youtube e spinto a milionate di visualizzazioni non si sa come.
Un onesto album hard-bop, anzi bello non solo onesto, ma a me non risulta che Fukui sia stato un musicista particolarmente importante, solo che ultimamente me lo ritrovo spesso per effetto degli algoritmi di youtube.
Sandor, ti invito senza alcuna polemica a spiegarmi cosa ti spinge a credere che sia famoso, davvero è una cosa che mi interessa perchè questa cosa della musica giapponese la seguo da anni, e su mezzi anche poco internettari tipo libri stampati, quasi sempre di docenti universitari, e allora per quanto io ne sappia comunque poco rispetto a quanto vorrei (documentarsi sul Giappone è difficile anche se ci perdi tempo, e poi è un mare magnum falcidiato anche da trappole culturali continue), a me davvero non risulta che Fukui sia così importante.
Per quel che so, negli anni '30 in Giappone ci fu una vera jazz-craze, come in altri paesi sviluppati. L'epoca d'oro dell'Enka dovrebbe essere più avanti, tra gli anni '50 e '60. Occhio che si tratta comunque di due cose non del tutto paragonabili, poichè l'enka è musica melodica che fa di tutto per rimandare alla tradizione e a una forma piagnucolosa di nazionalismo (poi lascia stare che anche qui si annidi il germe della musica occidentale...), mentre il jazz di quegli anni era musica da ballo, con tutt'altri scopi e una storia diversissima (osteggiata in Giappone tanto dai tradizionalisti quanto dai benpensanti). Credo abbia agitato tumulti sociali superiori rispetto al rock'n'roll degli anni '50, poi ovviamente nei '60 il rock e le sue variabili nipponiche (dal foku al city-pop fino all'hard di japrocksampler) si è fatto sentire.
Giustamente tiri in ballo lo shibuya kei, una forma di musica modaiola degli anni '90 che aveva molto jazz nel dna, molto più di quanto ne avessero le coeve musiche trendy occidentali (ok, c'era il downtempo, ma nel complesso non è pop quanto lo shibuya kei e tanta musica nipponica di oggi, più o meno indie, flirta non poco con il jazz, sempre più dei corrispettivi occidentali). Anche per questo penso che il jazz in Giappone sia radicato eccome, magari in una nicchia ma parliamo di una nicchia enorme, vedi due fenomeni in particolare. Uno è quello delle mitiche stampe sacd giapponesi di dischi jazz. L'altra sono i jazz kissa, bar in cui si può stare ore ad ascoltare i dischi jazz. Furono una sorta di rifugio per gli appassionati quando il jazz, così scandaloso, venne bandito, e diventarono una culla per la controcultura underground nipponica. Esistono ancora, eh, trovi dei documentari in rete.