Vado subito al sodo, perchè non mi posso trattenere.
Questo è un GRANDE LP; senza discussioni.
E Christine è un personaggio assolutamente straordinario, fuori dagli schemi, affascinante, poliedrico.
Ma andiamo per gradi.
Ho scoperto l'esistenza di Christine and the Queens in maniera casuale, ascoltando l'ultimo singolo (che si chiama appunto "Christine") su una radio austriaca.
Mi è piaciuto immediatamente: mi è piaciuto il perfetto equilibrio fra l'elettronica della musica ed il calore della voce, il basso che pulsa, i suoni puliti che non saturano le orecchie dell'ascoltatore.
Insomma, un singolo che svolge pefettamente la funzione che i singoli devono avere: piacere ed incuriosire l'ascoltatore a saperne di più.
Poi ho scoperto che Christine and the Queens non è un gruppo, ma il progetto solista di Eloise Letissier, una ragazza francese di Nantes, ventisettenne, arrivata nella primavera del 2014 alla prima prova su LP (dopo avere edito un EP nel 2011, uno nel 2012 ed uno nel 2013).
Ha studiato letteratura francese a livelli medio-alti, ha vissuto qualche anno a Londra, si è avicinata al mondo delle Drag Queen.
Il mondo musicale di Christine-Eloise è decisamente quello della musica elettronica, con riferimenti evidenti al synth-pop anni '80 se non addirittura ai Kraftwerk (nel pezzo "Science Fiction").
La sola traccia di strumenti "tradizionali" è rappresentata dagli arrangiamenti di archi presenti qua e là (e bellissimi in "Here", con il loro crescendo finale).
Ma la musica elettronoca di Christine è calda, c'è una voce cristallina che parla, racconta, emoziona.
C'è qualche breve passaggio di rap, c'è la curiosa attitudine di Christine di mischiare francese ed inglese anche nello stesso pezzo (oltre, addirittura, una frase in italiano un po' stentato ripetuta più volte sempre in Science Fiction).
Ma non c'è solo questo: Christine ama danzare nei suoi video (e le sue movenze, addirittura, ricordano a tratti Michael Jackson, come in https://www.youtube....ndex=58&list=WL) e, secondo alcune fonti che ho trovato qua e là, pare che i suoi show dal vivo siano coinvolgenti e si caratterizzino per la sua presenza scenica quasi teatrale e che si ispira, a quanto pare, a riferimenti "alti" come Laurie Anderson, Lou Reed o David Bowie (questo l'ho letto in giro.... se è una cazzata non è colpa mia... ).
Sui testi, devo lavorarci un po' perchè il mio francese è un po' arrugginito e la scrittura di Christine è ricca di suggestioni ed immagini: ma da quello che ho cominciato a capire i temi sono la costruzione della propria identità nella società odierna, la presenza spesso ingombrante di Internet nelle nostre vite, l'incomunicabilità e -molto forte- il tema un'identità sessuale ancora incerta e contraddittoria (come ben rappresentato nel bellissimo video di "Nuit 17 à 52" in cui Eloise interpreta tutti i personaggi).
E', insomma, un disco contemporaneo sia come suoni sia come tematiche ma con solide radici nel passato: il pensiero corre ad altre grandi "cantautori al femminile" (Kate Bush, Tori Amos, PJ Harvey) o, per arrivare ai nostri giorni, a Lykke Li.
Ma c'è anche la sensualità di una FKA Twigs (anche se le somiglianze finiscono lì: i loro mondi musicali si sfiorano ma non si toccano).
Un paragone italiano onestamente non c'è: mi viene in mente un'Elisa dei primi dischi ma la somiglianza è molto relativa.
Chaleur Humaine è la dimostrazione che, se ci si sposta appena un po' dai circuiti "normali" del pop e del rock, c'è tanta bella musica che aspetta solo di essere ascoltata. Christine ha avuto una grande accoglienza in Francia ed in Belgio (arrivando in Top 10 col suo LP) ma meriterebbe di tracimare anche al di fuori del mondo francofono (un po' come ha fatto Stromae lo scorso anno).
Io consiglio vivamente di ascoltarlo e di porsi di fronte ad esso senza pregiudizi.
E' presente su youtube sotto forma di playlist: ma è una playlist ufficiale, quindi con ottimi suoni e con tanti elementi che aiutano a capire chi è Christine (a partire dai testi, riportati sia in francese sia in inglese).
https://www.youtube....OnOfD46dxgpxG7z
Poi, fatemi sapere cosa ne pensate.
Chissà? Christine potrebbe diventare la nuova stella mondiale del pop più indie?
Magari anche no. Ma nel caso, ricordatevi di me che ve ne ho parlato per primo (con tutta probabilità) .