Eminem
#1 Guest_ale_*
Posted 18 January 2011 - 21:24 PM
Sul primo album ufficiale con una major (prodotto dal Dr. Dre), l'angoscia esistenziale è trasfigurata da una estetica cartoonesca tutta fatta di iperboli linguistiche, umorismo nichilista e beffardo e di schizofrenici e spietati drammi esistenziali. Dalla fantasia perversa di '97 Bonnie & Clyde (dove la moglie viene uccisa e la figlia di Eminem aiuta il padre a buttare il cadavere nell'oceano) all'amaro autoritratto di Rock Bottom, passando per quei brani in cui il suo alter-ego Slim Shady si esibisce in una sorta di rap-comedy acre e goliardica (My Name Is, Guilty Conscience, Role Model). I capolavori si susseguono in un'ora scarsa di musica: la "grande speranza bianca" del rap fa il botto e per l'America all'indomani dell'uscita di The Slim Shady Lp (1999) c'è una nuova minaccia da fronteggiare.
Ma il trionfo di vendite (e di scandalo) Eminem lo otterrà soltanto con l'album successivo. Su The Marshall Mathers Lp (2000) il suono si è "incattivito", così come le liriche del rapper di Detroit, che alza la posta in fatto di volgarità assortite. Il grottesco (che tuttavia fa ancora capolino nel fortunato singolo The Real Slim Shady) ha ormai lasciato il posto ad un iperrealismo livido che trova il suo acme nell'incubo edipico di Kill You (in cui l’odio verso la madre si trasfigura in un violento attacco contro l’intero genere femminile), nella cinematica Stan (nella quale mette in scena il rapporto malato tra un fan e il suo idolo), nel panzer-hardcore di The Way I Am (con campane a morto che sospingono la sua viscerale invettiva contro le pressioni esercitategli dai media e dai critici) e nel nuovo e ancor più radicale dramma familiare di Kim (il culmine di questo viaggio nella psiche martoriata di Mathers, che in un crescendo drammatico di urla e grida compie l’omicidio della moglie). Portando alle estreme conseguenze il discorso iniziato con il disco precedente e combinandolo con i problemi emersi con la sua nuova vita di rap-star mondiale, The Marshall Mathers Lp si impone come il suo opus magnum.
Il terzo album di Eminem, The Eminem Show (2002), in un certo senso impone una svolta a livello di contenuti: le lyrics sono più personali e mature, all’insegna quasi dell’“understatement” (niente rime sul fare sesso con animali o quant’altro, nessun riferimento alle droghe o provocazioni nei confronti degli omosessuali). Eminem si concentra invece sulla radiografia "dall'interno" dello show business e della "condizione" di celebrità, trasformando i brani in occasioni per riflettere sul proprio controverso personaggio e il rapporto con i media, tra continue invettive contro una società che giudica ipocrita (White America, Without Me) e tentativi di auto-analisi più "adulte" (Cleanin' Out My Closet). Parallelamente, il suono abbandona il minimalismo degli esordi per orientarsi verso una commistione enfatica e spettacolare di hip-hop e motivi pop-rock. Lo Show si impone così come l’ennesima tappa della sua evoluzione artistica.
Lo stesso anno esce la colonna sonora Music from and Inspired by the Motion Picture 8 Mile, ispirata, come dice il titolo stesso, dal film semi-biografico a cui Eminem parteciperà come attore protagonista. Una OST che riunisce nello stesso album alcuni dei nomi più importanti del periodo (Eminem, Jay-Z, Nas, Xzibit) con alcuni “grandi vecchi” (Guru e Rakim) e nuovi rappers pronti a fare il botto di lì a poco (in particolare 50 Cent). Eminem è presente con 3 “solo tracks” ed è al suo meglio: Lose Yourself, 8 Mile e Run Rabbit Run, ma in particolare il capolavoro Lose Yourself con cui vincerà un Oscar, costruiscono una epica proletaria che unisce l’iperrealismo dell’hip-hop con la grandeur hollywoodiana, le frustrazioni di una vita fatta di stenti con la forza vitale del Sogno Americano (di cui Eminem è l’ultima incarnazione, in ordine di tempo).
Eminem tenta poi di ricalcare la medesima formula del disco precedente su Encore, ma il risultato è inferiore e finisce per "appiattire" il titanico sound dello Show su un lavoro da onesta rap-star e nulla più. La produzione è solida, ma non è spettacolare. Anche sul fronte lyrics non funziona tutto come dovrebbe: a differenza che in passato, Eminem non riesce ad equilibrare le diverse componenti della sua proposta (gli elementi comici e quelli drammatico-intimisti). A ciò si aggiunga la presenza di una serie di brani davvero non alla sua altezza (Big Weenie, Just Lose It).
Dopo uno iato di cinque anni, Eminem ritorna con Relapse con il quale tenta di ricollegarsi all’umore dei primi due dischi (“relapse”, ovvero la “ricaduta”, sta per la ricaduta nel personaggio di Slim Shady). Il cocktail che mette a punto mescola come al suo solito autobiografia e fervida immaginazione: e così temi personali come la tossicodipendenza e la morte dell’amico Proof, si alternano nelle sue rime infuocate a perverse fantasie omicide, invettive contro le divette di turno dello showbiz americano, e a nuovi aneddoti sulla mitologica figura della madre. Nei fatti, le confessioni impudiche e spesso estreme a cui Eminem ci ha sempre abituati. Il punto è che sembra strano che dopo essere stato lontano dalle scene per 5 anni, Eminem ritorni con così poco di nuovo da dire. Non passa neppure inosservato il fatto che tutti i brani siano prodotti da Dr. Dre: in pratica era dai tempi di Doggystyle che Dre non produceva interamente un album. Ma nonostante alcuni beats siano degni del loro straordinario passato, il risultato non è all’altezza delle aspettative, ed alcune canzoni risultano essere davvero mediocri se rapportate agli standard di un super-produttore come Dre.
Con il successivo Recovery (la “ripresa”), che si impone come uno dei blockbusters dell'annata 2010, Eminem decide invece di adattare la propria proposta musicale ai tempi che corrono, tagliando significativamente i legami con il discorso “nostalgico” iniziato con Relapse. Vengono limitate le scorribande del suo alter-ego Slim Shady per lasciare spazio ad un'anima più riflessiva e melodica. Di pari passo il sound si delinea come un impasto di motivi pop-rock, urban e hip-hop, alternando ai suoi torrenziali monologhi collaborazioni di lusso come quelle con P!nk e Rihanna. A livello di produzione il disco appare quasi un esperimento per Eminem, che in più di un’occasione si addentra in territori a lui poco familiari. Ma Recovery è soprattutto una conferma della sua ritrovata vena creativa dopo la lunga pausa che lo aveva allontanato dalla scena e dopo i segnali tutt’altro che positivi che Encore e Relapse avevano lanciato.
#2 Guest_Michele Murolo_*
Posted 18 January 2011 - 21:41 PM
In effetti a livello mainstream pochi, o forse nessuno, possono rivaleggiare con lui, ha venduto uno sfracello di dischi imponendosi come IL rapper di riferimento(a livello di immagine, musicalmente non so) soprattutto per il pubblico di MTV(vuoi perchè ha sempre scritto canzoni orecchiabili, semi ballate anche), musicalmente parlando sembra aver dato tutto e più il tempo passa più sembra non risollevarsi(compreso l'orrendo ultimo album) e anche la critica sembra concorde in questo giudizio declinante...la ripresa mi sembra ardua da prospettare. alohaAscesa, caduta e risalita (?) di una delle popstar più importanti degli ultimi 10 anni (forse la più importante).
#3 Guest_ale_*
Posted 26 February 2011 - 12:33 PM
gira questo video:
in pratica una canzone dell'Eminem di Recovery, con Dre a metà strada tra James Bond e Ivan Drago di Rocky IV. però quando sfilano le immagini della grande stagione della West Coast, beh, ci si commuove.
#5
Posted 26 February 2011 - 12:50 PM
A me piace, mi piace come usa la voce per rendere espressivi i testi, mi piace la sua schizo-follia.
Quando è uscito Encore avevo 14 anni, e mi sono comprato Slim Shady LP, Marshall Mathers LP, e lo stesso Encore. L'ho ascoltato quando ancora non ne avevo un'idea della musica e ci sono quindi anche affezionato.
Dei dischi successivi niente so, e forse meglio accussì.
#6 Guest_ale_*
Posted 19 May 2011 - 21:51 PM
#7 Guest_ale_*
Posted 10 June 2011 - 21:16 PM
#8
Posted 11 June 2011 - 03:49 AM
#9 Guest_ale_*
Posted 11 June 2011 - 09:55 AM
#10
Posted 11 June 2011 - 10:02 AM
il pezzo con bruno mars mi rifiuto, questo non è male.
#11 Guest_ale_*
Posted 14 June 2011 - 09:44 AM
Dunque è uscito l'EP che riunisce il duo dopo 12 anni. Un disco che è chiaramente diretto ai loro fan hardcore. Dopo avergli fatto fare una vacanza sul precedente album, Em rispolvera il suo evil twin Slim Shady e magicamente lo riporta ai fasti del passato con alcune delle rime più affilate uscite dalla sua penna negli ultimi tempi. Il rapping è aggressivo, i beat potenti e Royce non gli è ovviamente da meno. L'alchimia tra i due è sempre ottima e questo fa sperare bene per il futuro. 9 brani, tra cui uno anche con gli Slaughterhouse, la maggior parte prodotti da Mr. Porter (alias Kon Artis dei D12). L'unico pezzo che stona è il featuring con Bruno Mars, in pratica un remake di Not Afraid, che magari su un album di Eminem potrebbe pure starci, ma che qui ci sta come i cavoli a merenda. Il duo lo ha però scelto come secondo singolo:
http://www.youtube.com/watch?v=YWt4wmZ_EMI
#12 Guest_ale_*
Posted 13 October 2011 - 09:44 AM
#13
Posted 13 October 2011 - 16:22 PM
mostruosi. se avete voglia di vederlo, merita.
http://www.youtube.com/watch?v=NE3MLDl-wJ8
Frista portentoso. Con Dj Premier ai tecnici poi, dio bono!
#14 Guest_ale_*
Posted 19 November 2011 - 17:19 PM
E' uscito il primo disco su major di una nuova "speranza bianca": Yelawolf. A patrocinare questo esordio non a caso è Eminem, che ha messo sotto contratto della sua etichetta Shady Records il rapper dell'Alabama. Yelawolf ha alle spalle una lunga militanza nell'underground. Con questo Radioactive tenta il salto nel mainstream, ma lo fa senza snaturare la propria proposta. C'è qualche reminiscenza Eminem-iana, un po' di crossover, atmosfere dark-club e i rimandi alle sue radici southern. Pur essendo nel complesso un buon disco, bisogna però dire che la prima parte (per beat, rime e collaborazioni) è superiore alla seconda, composta per lo più da pezzi R&B-oriented non brillantissimi nel comparto melodia/coro. Le sue qualità di MC e la ottima produzione (J.U.S.T.I.C.E League, Diplo e Jim Jonson su tutti) tuttavia riscattano anche i passaggi più deboli di questo esordio.
http://www.youtube.com/watch?v=Y0rVRtXsiEo&ob=av2e&oref=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fresults%3Fsearch_query%3Dyelawolf%2Bhard%2Bwhite%26oq%3Dyelawolf%2Bhard%2Bwhite%26aq%3Df%26aqi%3Dg3%26aql%3D%26gs_sm%3De%26gs_upl%3D1050l5984l0l6158l19l18l0l12l12l0l305l982l0.5.0.1l6l0
#15 Guest_ale_*
Posted 18 March 2012 - 10:08 AM
al South By Southwest festival, durante lo showcase della Shady Records, 50 Cent per la prima volta ha proposto dal vivo in tutta la sua interezza il suo leggendario esordio Get Rich or Die Tryin'. un evento senza precedenti al quale ovviamente ha partecipato anche Eminem. in seguito si sono esibiti anche altri rapper, tra cui Slaughterhouse e Yelawolf.
http://www.youtube.com/watch?v=ZAztrprK5Ds&feature=channel
http://www.youtube.com/watch?v=VJhGThF91Ro
per chi fosse interessato qui c'è l'intera esibizione di Fif: http://www.dailymoti...rom=embediframe
#17 Guest_cinemaniaco_*
Posted 27 August 2013 - 12:28 PM
la notizia della settimana in ambito hip-hop (ma non solo) è l'annuncio da parte di eminem dell'uscita del sequel di the marshall mathers lp. mmlp2 uscirà il 5 novembre. è una di quelle notizie che non lasciano indifferenti, non fosse altro che il marshall mathers lp è considerato il suo classico, nonché uno dei classici della musica americana degli ultimi dieci anni.
totalmente immune alle mode eminem ritorna con un primo singolo prodotto da rick rubin che suona esattamente come te lo aspetti: un mix tra lo stomp-rock rubiniano e le atmosfere gotico-grottesche di eminem.
http://www.youtube.com/watch?v=359na4NeaVA
dal punto di vista delle liriche è una chiamata alle armi, un auspicio di ritorno alle origini, che ha delle affinità con il recente freestyle di kendrick lamar nel pezzo control di big sean. nella scena hip-hop c'è una latente voglia di ritornare agli anni '90, ormai è palese.
#18
Posted 27 August 2013 - 16:39 PM
nella scena hip-hop c'è una latente voglia di ritornare agli anni '90, ormai è palese.
visto CINE sono stato accontentato
ps: cattivissimo sto singolone!!!!
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#19 Guest_cinemaniaco_*
Posted 27 August 2013 - 17:35 PM
ps: cattivissimo sto singolone!!!!
oltre ai '90s anche gli '80s nel caso di eminem, perché 'sto singolo ricorda i beastie boys
#20
Posted 28 August 2013 - 09:43 AM
#21 Guest_cinemaniaco_*
Posted 11 October 2013 - 09:04 AM
simpatico il video di berzerk con rick rubin, proprio un omaggio ai beastie boys, 80s/90s style. il pezzo mi piace, proprio bello, energico, raw, un po' diverso dal solito
http://www.youtube.com/watch?v=ab9176Srb5Y
il nuovo singolo invece è un suo tipico anthem rap-rock che ricorda molto il pezzo con pink in recovery, con eminem che ormai ha preso 'sto vizio di urlare per tutto il pezzo, e sembra quasi di sentire un intervento radio di hitler
http://www.youtube.com/watch?v=NlmezywdxPI
basterà essersi di nuovo colorato i capelli di biondo per essere ritornato quello del primo marshall mathers lp? ovviamente no. questo sequel è una grande incognita, ma ci spero
#22
Posted 11 October 2013 - 10:22 AM
And by the way, N'Sync, why do they sing?
Am I the only one who realizes they stink?
Should I dye my hair pink and care what y'all think?
Lip sync and buy a bigger size of earrings?
It's why I tend to block out when I hear things
Cause all these fans screamin is makin my ears ring (AHHHH!!!)
So I just, throw up a middle finger and let it linger
longer than the rumor that I was stickin it to Christina
Cause if I ever stuck it to any singer in showbiz
it'd be Jennifer Lopez, and Puffy you know this!
I'm sorry Puff, but I don't give a fuck if this chick was my own mother
I still fuck her with no rubber and cum inside her
and have a son and a new brother at the same time
and just say that it ain't mine, what's my name?
#23
Posted 11 October 2013 - 20:14 PM
Voglio restare positive, confido nel resto.
#24 Guest_cinemaniaco_*
Posted 13 October 2013 - 14:53 PM
mi sembra di risentire l'eminem di till i colapse, e nei fatti survival voleva essere la nuova till i collapse. ma quella rimane una delle sue canzoni migliori, un capolavoro, uno dei best flow di eminem che abbia mai sentito
#25
Posted 14 October 2013 - 20:40 PM
#27
Posted 15 October 2013 - 00:46 AM
"Be a king? Think not - why be a king when you can be a God?"
#28 Guest_cinemaniaco_*
Posted 15 October 2013 - 09:28 AM
sopra a delle sirene squillanti e a delle frasi di piano martellanti, eminem cambia un numero considerevole di flow (ammetto di aver perso il conto), fa sfoggio delle sue abilità di controllo del respiro e rappa alla velocità della luce (busta rhymes da qualche parte sta sgranando gli occhi e tendendo le orecchie), riversa sull'ascoltatore un monologo torrenziale che ricorda l'eminem classico per il suo nominare i vari pezzi grossi dell'industria e prendersi gioco dei suoi concorrenti
penso che sia il pezzo che ci voleva adesso per creare una tensione pazzesca fino al 5 novembre (consci che in realtà il disco verrà leakato prima, si spera il prima possibile!). è puro virtuosismo, ma mostra un eminem assetato di sangue e rime. ed è cosa buona e giusta. ma soprattutto lui dimostra che continua ad essere nella top 5 dei migliori mc viventi.
#29
Posted 15 October 2013 - 10:15 AM
#30
Posted 15 October 2013 - 19:04 PM
#31 Guest_cinemaniaco_*
Posted 15 October 2013 - 22:22 PM
Cine ma cos'è sta cosa di Eminem marionetta degli illuminati che ho sentito in giro? Tu ne sai qualcosa?
l'hai sentita solo su eminem? allora ti sei perso i pezzi forti, tipo le storie su jay-z e kanye west che sarebbero i pezzi grossi degli illuminati. jay-z addirittura viaggia nel tempo.
e ovviamente rihanna, che guarda caso è presente pure nel nuovo disco di eminem!
ovviamente è tutto vero. siamo devoti.
#32
Posted 29 October 2013 - 08:56 AM
Non riesco ad embeddare il link, chiedo venia.
http://www.youtube.c...h?v=ZDXXi19_7iE
#33 Guest_cinemaniaco_*
Posted 29 October 2013 - 09:56 AM
io penso che rihanna ed eminem siano davvero una bella coppia musicale, e questo the monster non è semplicemente la nuova i love the way you lie mi sembra chiaro. è decisamente in linea con l'umore che gli altri pezzi tirati fuori stanno delineando nel complesso di questo marshall mathers lp 2. recovery era una specie di disco emo, qui siamo invece in un mood differente. eminem con il mmlp2 vuole riaffermare la sua supremazia sull'hip-hop.
#34
Posted 12 December 2017 - 18:47 PM
ma questo nuovo eminem, nuovo look mature, impegnato, feat con beyonce e denunce in stile black lives matter... capisco che non si può essere slim shady tutta la vita. come si fa comunque a non attendere un suo nuovo album
#35
Posted 12 December 2017 - 18:52 PM
oramai manca poco quindi staremo a vedere, ma devi ammettere che la tracklist sembra un disastro annunciato! poi non mi piace che proprio lui si stia andando a mettere nella stessa posizione di Macklemore l'anno scorso, non perchè un bianco [anzi, un white cis male per usare la nomenclatura sjw] non possa essere in grado di dire qualcosa di sensato sull'argomento, ma proprio perchè non cè bisogno di mettersi allo stesso livello di clickbaiters dell'ultima propaggine dell'attivismo spicciolo online.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#36
Posted 12 December 2017 - 18:59 PM
oramai manca poco quindi staremo a vedere, ma devi ammettere che la tracklist sembra un disastro annunciato!
si non volevo infierire ma l'ho pensato anch'io
ultimamente si è esposto molto nelle sue invettive anti-trump... e vabbè anche ai tempi di bush... soltanto che ne era uscito encore! non di buon auspicio
#37
Posted 16 December 2017 - 11:29 AM
stu revival è proprio come ce lo immaginavamo. come encore sembra arrivare alla fine di un ciclo, e come encore sembra essere il sequel di cui non si sentiva il bisogno. un po' di relapse, un po' di recovery e un po' di mmlp2, ma suona più fiacco e svogliato di tutti questi. quello che colpisce è che se nei dischi precedenti potevano esserci 2, al massimo 3, duetti pop pronti a capitalizzare nel mondo, qui ce ne sono 6 o 7. e la formula è sempre la stessa, per 79 minuti: partenza lenta, il rappato inizia ad incattivirsi, esplode in una rabbia incandescente, arriva il ritornello orecchiabile all'insegna del più convenzionale pop
nel mezzo i soliti motivi eminemiani. alla fine la svolta "politica" è uno specchietto per le allodole. quasi mi dispiace, perché avrei preferito di più pezzi come untouchable (forse il migliore del lotto) alle ennesime lacrime di coccodrillo riguardo matrimoni falliti, rapporti padre-figlia, pressione mediatica, rimpianti e pentimenti, la tossicodipendenza, tutte tematiche ampiamente sviscerate negli ultimi dischi in alcuni brani davvero memorabili e riusciti. i pezzi rap rock, anche se sono volutamente old fashioned, mi fanno rimpiangere sempre il fatto che eminem non abbia mai seguito la propria vocazione white trash a regalarci un disco fatto di chitarroni e maleducazione alla kid rock. ormai è troppo tardi, chissà. certo che un + per aver riscoperto zombie dei cranberries se lo merita
#38
Posted 16 December 2017 - 14:54 PM
Beh si più o meno hai detto tutto te. Non avevo grosse aspettative ma è riuscito anche a fare peggio. È proprio come idea di album ad essere molto antiquato e fuori tempo massimo, ho comunque il sospetto che se avesse fatto l'opposto totale [disco tutto trap e sonorità contemporanee e feature conseguenti] non se la sarebbe cavata comunque bene come critica/pubblico, a giudicare ad esempio come sta venendo accolta la canzone dove giochicchia un pò col Migos flow.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#39
Posted 17 December 2017 - 09:11 AM
Ma insomma di Eminem cosa consigliereste di ascoltare a parte Slim Shady LP e Marshal Mathers LP?
#40
Posted 17 December 2017 - 10:50 AM
Ma insomma di Eminem cosa consigliereste di ascoltare a parte Slim Shady LP e Marshal Mathers LP?
the eminem show vale quanto questi, se non lo hai ancora ascoltato devi farlo
per quanto riguarda la seconda parte della sua carriera, direi che non c'è nulla di imprescindibile per un ascoltatore "casuale", ma se sei semplicemente curioso di approfondire allora ti orienterei su relapse - che col passare del tempo ho rivalutato e spesso preferito a recovery , che è poi un disco che ad un ondarocker non penso possa proprio piacere - ed ovviamente the marshall mathers lp 2, l'album più coeso e riuscito tra gli ultimi di eminem
#42
Posted 02 September 2018 - 11:22 AM
In un impeto di nostalgia per la cultura pop degli anni '90 (sto anche riguardando le serie storiche dei Simpson), ho ripreso in mano Eminem. Prima ho riguardato 8 Mile, che mi pare un ottimo film. Mai troppo drammone e con bella musica.
Poi ho riascoltato un po' gli album storici, ma niente non riescono a prendermi. I suoni mi sembrano troppo brutti e piatti, la voce divertente all'inizio ma per un album intero irritante. Bellissima comunque la monografia, una delle migliori che ci siano sul sito.
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#43
Posted 02 September 2018 - 15:54 PM
mi viene da dire che ormai eminem conferma quel vecchio adagio per cui il rap is a young man game. nella sua senilità perlomeno revival tentava di essere il corrispettivo rap di un disco AOR; questo kamikaze invece è autoreferenzialità da butthurt allo stato puro, ansia da prestazione di un 40enne che si misura il pene con i colleghi di 20 anni più giovani
se proprio non ce la fa ad imprimere una svolta anche musicale, piuttosto le canzoni d'amore e i pezzi rap rock
#44
Posted 03 September 2018 - 09:44 AM
È un disco nel bene e nel male inscindibile da Revival: se fa schifo è perchè scava dopo che Revival tocca il fondo, se piace è perchè dopo Revival era impossibile fare peggio. Sulla carta le premesse erano buone: durata esigua, risorse creative al passo coi tempi, persino feature non dico coraggiose ma comunque con gente più affine allo spirito di un disco più hardcore. Però nonostante il taglio migliore di Revival non ci sento nè produzioni davvero davvero belle mentre lui persiste [anche se in misura minore rispetto a prima] con questi velocismi un pò macchinosi che non suonano più bene come un tempo. Liricamente invece è un massacro spesso divertente, diss a Tyler fintamente omofobo incluso.
Curioso notare come nel passato recente gli si rinfacciava di aver perso lo smalto anche lirico dell' Em ragazzino, mentre ora che torna a quell'arguzia gli si dà del bamboccione.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#45
Posted 13 October 2018 - 13:34 PM
#46
Posted 17 January 2020 - 16:31 PM
in verità c'era già stato il pezzo sulle tensioni razziali in revival, ma lo statement finale del video è eclatante
al di là di questo, gran pezzo ma soprattutto eminem fa nuovamente rifare alla pop music un bagno di iperrealismo come ai tempi di stan. non lo fa il cinema, non lo fa la letteratura, nessun medium in america riesce a confrontarsi con lo stragismo connaturato alla società americana. ci riesce eminem attraverso il pov di stephen paddock, l'attentatore di las vegas che nel 2017 uccise 58 persone sparando dalla finestra di un hotel, ma tutto ciò sembra finito già nell'oblio come le motivazioni di paddock che restano ad oggi ancora sconosciute
adesso dovrò per forza ascoltarmi il disco
#47
Posted 17 January 2020 - 16:41 PM
non lo fa il cinema, non lo fa la letteratura, nessun medium in america riesce a confrontarsi con lo stragismo connaturato alla società americana
Ehm, forse ti sei perso il video di God Control di Madonna 6 mesi fa, basato su un'altra strage americana e con tanto di statement finale molto simile... certo l'impatto mediatico che può avere in america un artista hip hop blasonato come lui al momento è sicuramente maggiore di quello di un'attempata popstar.
Al di là di questo bel pezzo e gran video, e io sono uno che generalmente non lo apprezza (sopratutto negli ultimi anni).
#48
Posted 17 January 2020 - 16:49 PM
Ehm, forse ti sei perso il video di God Control di Madonna 6 mesi fa, basato su un'altra strage americana e con tanto di statement finale molto simile...
si me lo sono perso , ma quello che volevo dire è che i medium tradizionali che cercano di rielaborare la realtà, penso soprattutto al cinema, non riescono più a morderla la realtà. questo conferma che la musica ora come ora è più in sintonia con la realtà di quanto non lo sia il cinema o la tv o la letteratura (sempre che qualcuno ancora li legga i libri )
#49
Posted 17 January 2020 - 17:18 PM
Sono d'accordo anche se forse sono appunto gli artisti un po' più stagionati (e quindi legati maggiormente all'ideale anni 70 di musica anche come mezzo politico) ad occuparsene perchè l'industria musicale più "giovane" ahimè non si discosta più di tanto da quella cinematografica e televisiva persa dietro alle mille saghe di supereroi e quindi all'evasione dalla realtà.
#50
Posted 17 January 2020 - 22:33 PM
persa dietro alle mille saghe di supereroi e quindi all'evasione dalla realtà.
bè no dai l'unico film mainstream recente che ha incidentalmente toccato l'argomento è joker … certo per aver fatto questo è stato massacrato. forse il problema è anche questo
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