Maelstrom, ma com'è possibile Nunzy sotto Murakami? (Al di là degli scherzi, nella mia listina ho citato un saggio, quello di Adinolfi, che aveva messo in programma l'anno scorso.)
Ciao
Sia chiaro, non erano in ordine di preferenza! E con tutta la simpatia e stima che ho per Byrne, non metterei il suo libro davanti a Melville e Poe.
Avrei due domande per te su due autori che hai messo in classifica:
1. sono morto dal ridere leggendo "Vite dei filosofi all'asta" di Luciano da Samosata, "I dialoghi" che hai messo tu come sono?
2. ho letto con interesse "La trasfigurazione del banale" di Danto, di cosa parla ne "La destituzione filosofica dell'arte"? E' un titolo che vuol dire tutto e nulla.
La visione della musica di Byrne mi ha dato davvero belle sensazioni, una mente totalmente aperta anche alle ingenuità, l'evoluzione della musica vista non in positivo o negativo, ma come suo fatto naturale che ci permette di avere nuovi strumenti di espressione. E il rapporto neutro e sereno col denaro, spesso ipocritamente svilito: devo calcolare quanti soldi posso fare con questo disco perché voglio permettermi quel nuovo progetto artistico a cui sogno da tempo.Piaciuto molto anche a me il libro di Byrne.