Quando: gli anni 70
Dove: costa est degli Stati Uniti
Caratteristiche: quel certo tipo di piano festoso e tintinnante, la fisarmonica, le chitarre fiammeggianti, il ritmo ballabile e funky, i fiati ruggenti con gli assoli di sax e il trombone, le influenza latine e jazz su una base di rock e roll primigenio, la voce appassionata e stravolta, i testi romantici e desolati...
Influenze: il rock prebeatles – Elvis, Buddy Holly, Jerry Lee ma anche e soprattutto Gary US Bonds- il rhythm and blues Motown e Stax Records, Phil Spector, i Four Season, Van Morrison, Eric Burdon and The Animals.
Principali esponenti:
BRUCE SPRINGSTEEN AND THE E-STREET BAND: pur essendo spesso identificato come la superstar del genere in realtà il Boss frequenta l’Asbury Sound principalmente a inizio carriera e non sempre in maniera univoca avendo nel suo dna anche forti influenza dylaniane, folk e cantautorali, ne rimane comunque una figura chiave, realizzando album epocali del genere (The Wild, The Innocence and The E-Stree Shuffle, Born To Run ma anche The River, per non parlare dell’album abortito The Promise) e soprattutto concerti memorabili con la sua band di jerseiani doc– tutti fondamentali per lo sviluppo di questo particolare suono, da Danny Federici a Roy Bittan sino Clarence Clemmons- e dando in generale imperituro sostegno e grande visibilità a tutta la scena musicale della zona. Da inizio anni 80 abbandonerà quasi completamente il genere a favore di un rock radiofonico più quadrato e immediato.
MIAMI STEVE VAN ZANDT: Musicista ecclettico e preparatissimo è conosciuto ai più nella riduttiva figura di chitarrista di Springsteen o tutt’al più come cantante politico anni 80 ma è stato nel decennio precedente la vera anima della scena musicale del New Jersey, come musicista con la E-Stree Band ma soprattutto come produttore, arrangiatore e compositore per Southside Johnny e i suoi Jukes. E’ inoltre il fondatore dei Miami Horns, gruppo di fiati fondamentale per la riconoscibilità dell’Asbury Sound che accompagnerà Southside Johnny per tutti gli anni 70 e che saranno spesso presenti anche nei concerti di Springsteen oltre a lavorare con decine di altri artisti di alto livello da Joe Cocker a Eric Clapton sino agli Allman Brothers e Sheryl Crow.
SOUTHSIDE JOHNNY AND THE ASBURY JUKES : se cercate la versione definitiva e perfetta dell’Asbury Sound, quella per intenderci da tramandare ai posteri è a lui che bisogna rivolgersi, non solo perchè ne rappresenta come cantante e musicista la quintessenza ma perchè i suoi primi 3 fondamentali album (I Don’t want to go Home, This Time is for Real, Heart of Stone) vedono al lavoro oltre al lui a ai suoi Jukes anche Van Zandt in veste di produttore e di compositore e Springsteen che, anche a causa delle beghe legali che l’hanno coinvolto dopo Born To Run, regalerà volentieri all’amico un serie di pezzi fenomenali. Dal 79 in poi, senza Van Zandt come produttore il gruppo perderà mordente in maniera abbastanza evidente, salvo tornare a ottimi livelli con il nostalgico Better Days che non a caso lo vede riunito con i sodali di un tempo. Le loro performance dal vivo rimangono però sempre memorabili per energia e carica incendiaria.
Altri: molti altri musicisti minori ma godibilissimi componevano il panorama musicale dell'epoca, da citare almeno i Salvation, I Looking Glass, Bobby Bandiera e John Cafferty and the Beaver Brown Band che raggiungerà una certa notorietà con la colonna sonora del film Eddie and the Cruisers, opera ampiamente ispirata proprio alla scena musicale jerseiana dell’epoca.