tanto per restare nella famiglia io direi piuttosto Leonard Cohen
troppo difficile
ps: tricarico è simpatico però non solo è stonato ma è anche senza voce. va bene provocare...epperòepperò
Inviato 05 ottobre 2011 - 16:44
tanto per restare nella famiglia io direi piuttosto Leonard Cohen
Inviato 05 ottobre 2011 - 16:52
preso uno a casissimo
tanto per restare nella famiglia io direi piuttosto Leonard Cohen
troppo difficile
ps: tricarico è simpatico però non solo è stonato ma è anche senza voce. va bene provocare...epperòepperò
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 05 ottobre 2011 - 16:56
Inviato 05 ottobre 2011 - 16:59
Vabbè, adesso è vecchio, si sa ma anche Nick Cave è quasi vecchio come lui e ancora zompetta con l'alopecia.
Inviato 05 ottobre 2011 - 17:01
Inviato 05 ottobre 2011 - 18:05
Inviato 05 ottobre 2011 - 18:46
Inviato 05 ottobre 2011 - 19:09
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 05 ottobre 2011 - 19:12
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 05 ottobre 2011 - 19:13
Se non lo vince TUTTOSPORT per i titoli che ci regala è uno scandalo!
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 05 ottobre 2011 - 19:16
Ale,
è tipo il pallone d'oro per i calciatori, va a annate.
Facendo un confronto è molto più sensato il pallone d'oro (ha un limite temporale, ha dei criteri precisi ed è molto più plausibile che i votanti abbiano visto parecchie partite dei calciatori candidati che non gli accademici conoscano approfonditamente la bibliografia dei vari scrittori, etc...)
Per il resto, è un riconoscimento prestigioso (quasi sicuramente "il più") e un gioco divertente, per chi si diverte a tifare o gufare (io) ma non sposta di una virgola la "letteratura", sicuramente influisce sulle copie vendute.
Inviato 05 ottobre 2011 - 19:54
Inviato 05 ottobre 2011 - 20:20
Anche io gufo.
A voler molto semplificare i Nobel li danno agli "integrati", il che è anche comprensibile, Alfred Nobel era un inventore e, tranne quello per la letteratura, tutti gli altri premi vanno a gente "positiva", gente che scopre, che inventa, che teorizza i buchi cosmici che ci allontanano dalla "superstitizione".
Perché premiare Ballard, scrittore di pulsioni, di ingegnerie sociali da obitorio, di irrazionale trattato scientificamente, di scopate con Ronald Reagan? O Philip Roth che come dice Destuccio rutta, peta, si 'mbriaca e tocca il culo alle vecchie? o Houellebecq che per primo ha vomitato contro il liberismo che nella sua intima cochonnerie tipicamente francese non è altro che "prima tutti avevano almeno una donna, da quando c'è il liberismo alcuni ne hanno tante e molti si fanno le pippe"? (in realtà, tra qualche anno potrebbe pure vincerlo, se non si ammazza prima e se ne dovesse aver sentore si ammazzerebbe, come ha fatto Wallace). Comunque a questi "apocalittici" il Nobel non andrà ragionevolmente mai.
Lo può prendere Grossman, che ha avuto il figlio morto in guerra, a Oz che parla di pace con i palestinesi (ma con una assurdità di cui si fanno bandiera tutti i liberal del mondo: due popoli, due stati, il che è assurdo ma questo è un altro discorso), a Adonis che non se lo incula nessuno. Tutti ottimi scrittori, per carità, ma anche tanto ragionevoli, d buon senso, di ottime maniere.
Anche Dario Fo: ha 80 anni, ha sempre fatto marameo (più che altro alla politica italiana), ne ha passate tante, ha pagato tante tasse, fatto visite mediche, venduto biglietti di teatro... insomma ha usufruito in pieno di una società che ha, appunto, sberleffato e con la quale ha trovato un suo equilibrio, nel PCI, con Pisapia, con le belle persone che frequenta e con cui collabora, in qualche salottino della Rai3, sulel colonne di Cuore, insomma, si difende dopo tutto. Non è Ezra Pound e si può star certo che di castronerie (meno roboanti di quelle di Pound, più inoffensive, certo) ne ha dette e pensate anche lui. Ma uno ha preso il Nobel e l'altro è stato rinchiuso in manicomio.
Poi c'è il discorso sulla "fruibilità": può vincerlo MCarthy che scrive come scrive? Beh, la Muller non è che scriva facile anche se il suo Nobel fu salutato come un omaggio alla caduta del muro di Berlino, quindi non so, ci sono molti scrittori che sono sulla bocca di tutti e nessuno li ha mai letti. A questo si può sopravvivere, l'importante è che la festa continui.
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 05 ottobre 2011 - 21:32
Inviato 05 ottobre 2011 - 21:50
Coetzee ("vergogna" è il romanzo che dici, no?) ha parlato in sostanza di una integrazione dolorosa, unsa sorte di caso limite che proprio perché tanto al limite include tutte le altre e diventa perciò possibile, giusta e necessaria. Vergogna è un romanzo contro l'apartheid (e in sottotraccia anche una richiesta di venia per le sue debolezze senili). Non è la stessa cosa.
per il resto hai ragione tu, i discorsi di ordine generale trovano sempre mille obiezioni e stiamo comunque discutendo di un premio borghese (a chi lo dai un miliardo? A un povero? A un aristocratico?) dato a gente che deve indossare smoking o abito lungo. Infatti non ci sarà mai un Nobel per il cinema (e qui sta la grandezza di Onda Cinma che l'ha istituito proprio quest'anno): troppo eccentrici, troppo ricchi e/o belli e/o famosi; mentre gli scrittori, e te lo dico per esperienza, (ho seguito insieme ai miei colleghi la premiazione di Philip Roth, "Premio grinzane in the world", 25mila euro, sola condizione: andare a portarglielo a new York) sono pronti a vendersi per un piatto di lenticchie.
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 06 ottobre 2011 - 08:45
Coetzee ("vergogna" è il romanzo che dici, no?) ha parlato in sostanza di una integrazione dolorosa, unsa sorte di caso limite che proprio perché tanto al limite include tutte le altre e diventa perciò possibile, giusta e necessaria. Vergogna è un romanzo contro l'apartheid (e in sottotraccia anche una richiesta di venia per le sue debolezze senili). Non è la stessa cosa.
per il resto hai ragione tu, i discorsi di ordine generale trovano sempre mille obiezioni e stiamo comunque discutendo di un premio borghese (a chi lo dai un miliardo? A un povero? A un aristocratico?) dato a gente che deve indossare smoking o abito lungo. Infatti non ci sarà mai un Nobel per il cinema (e qui sta la grandezza di Onda Cinma che l'ha istituito proprio quest'anno): troppo eccentrici, troppo ricchi e/o belli e/o famosi; mentre gli scrittori, e te lo dico per esperienza, (ho seguito insieme ai miei colleghi la premiazione di Philip Roth, "Premio grinzane in the world", 25mila euro, sola condizione: andare a portarglielo a new York) sono pronti a vendersi per un piatto di lenticchie.
Sinceramente, non ho capito cosa centrino i piatti di lenticchie con il discorso. Per quanto riguarda Vergogna, l'impressione che mi sono fatto io del romanzo è un pochino anni luce dalla tua, ma trattandosi di interpretazioni è normale che sia così:
- il romanzo è ambientato nel post-Apartheid, il ribaltamento dei ruoli di potere aiuta a contestualizzare la vicenda, ma vederci una sorta di giudizio di grado a me pare una forzatura (è come dire che i romanzi di McCarthy sono "contro la società americana, punto", pure qualcuno di autorevole l'ha detto, per me resta una stronzata)
- dei tre aggettivi usati per la parola "violenza", eliminerei al volo "giusta", dovendomela giocare nel contesto del romanzo, forse forse forse potrei capire se usata per la pietà che il protagonista riserva agli animali
- sulle turbe senili di Coetzee sorvolo perchè ho sonno e domani mi alzo tragicamente presto
notte
Inviato 06 ottobre 2011 - 08:49
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 10:40
Inviato 06 ottobre 2011 - 10:50
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 11:42
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 11:55
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 06 ottobre 2011 - 11:58
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:13
L'opera? Qualcuno l'ha letto? Candidamente confesso che io nulla, proprio
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:25
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:32
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:36
L'opera? Qualcuno l'ha letto? Candidamente confesso che io nulla, proprio
ignorante anche io
Lo può prendere[...]
AdonisTranströmer che non se lo incula nessuno.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:45
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:46
Ho capito, niente figa quiMa come, non avete mai letto un'opera di questo grandissimo poeta del vecchio e del nuovo millennio? La sua prima raccolta di poesie raccoglie in un unico volume le immagini suggestive dell'isolotto in cui è nato, in cui il blu del mare si confondeva coi raggi del sole fino a mezzanotte e in effetti è stato il primo a scrivere chiaramente che su al nord si consuma l'inspiegabile fenomeno del sole a orario notturno; la seconda raccolta è un passaggio di testimone dalla sua comunità rurale alla grande città cosmopolita che testimonia altresì la grande tematica del passaggio dalla spensierata giovinezza agli interrogativi dell'età matura, come di potrà anche leggere in una discussione del forum di Onda Rock ben 40 anni dopo ("cose che vi hanno cambiato la vita").
La terza raccolta è un atto di accusa lucido e preciso di una anomia metropolitana che si chiude con un fosco presagio che, a distanza di trenta anni, fa oggi rabbrividire: è dalla frustrazione del moderno che può nascere un nuovo killer, giovane, biondo e ariano. Sembra il ritratto di Breivek che all'epoca dello scritto non era ancora nato.
Con la quarta raccolta prosegue la disamina del mondo moderno e gli effetti devastanti sull' "uomo che non si diverte più", un'altra profezia di quello che, venti anni dopo, sarebbe stato noto come "la sindrome Ibrahimovic".
Con la quinta raccolta riesce finalmente a completare l'album, con la foto del famoso portiere di origini goteborghese, il celebre in patria, Pizzaballaullak.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:53
Ho capito, niente figa qui
Ma come, non avete mai letto un'opera di questo grandissimo poeta del vecchio e del nuovo millennio? La sua prima raccolta di poesie raccoglie in un unico volume le immagini suggestive dell'isolotto in cui è nato, in cui il blu del mare si confondeva coi raggi del sole fino a mezzanotte e in effetti è stato il primo a scrivere chiaramente che su al nord si consuma l'inspiegabile fenomeno del sole a orario notturno; la seconda raccolta è un passaggio di testimone dalla sua comunità rurale alla grande città cosmopolita che testimonia altresì la grande tematica del passaggio dalla spensierata giovinezza agli interrogativi dell'età matura, come di potrà anche leggere in una discussione del forum di Onda Rock ben 40 anni dopo ("cose che vi hanno cambiato la vita").
La terza raccolta è un atto di accusa lucido e preciso di una anomia metropolitana che si chiude con un fosco presagio che, a distanza di trenta anni, fa oggi rabbrividire: è dalla frustrazione del moderno che può nascere un nuovo killer, giovane, biondo e ariano. Sembra il ritratto di Breivek che all'epoca dello scritto non era ancora nato.
Con la quarta raccolta prosegue la disamina del mondo moderno e gli effetti devastanti sull' "uomo che non si diverte più", un'altra profezia di quello che, venti anni dopo, sarebbe stato noto come "la sindrome Ibrahimovic".
Con la quinta raccolta riesce finalmente a completare l'album, con la foto del famoso portiere di origini goteborghese, il celebre in patria, Pizzaballaullak.
Inviato 06 ottobre 2011 - 12:56
Coetzee ("vergogna" è il romanzo che dici, no?) ha parlato in sostanza di una integrazione dolorosa, unsa sorte di caso limite che proprio perché tanto al limite include tutte le altre e diventa perciò possibile, giusta e necessaria. Vergogna è un romanzo contro l'apartheid (e in sottotraccia anche una richiesta di venia per le sue debolezze senili). Non è la stessa cosa.
per il resto hai ragione tu, i discorsi di ordine generale trovano sempre mille obiezioni e stiamo comunque discutendo di un premio borghese (a chi lo dai un miliardo? A un povero? A un aristocratico?) dato a gente che deve indossare smoking o abito lungo. Infatti non ci sarà mai un Nobel per il cinema (e qui sta la grandezza di Onda Cinma che l'ha istituito proprio quest'anno): troppo eccentrici, troppo ricchi e/o belli e/o famosi; mentre gli scrittori, e te lo dico per esperienza, (ho seguito insieme ai miei colleghi la premiazione di Philip Roth, "Premio grinzane in the world", 25mila euro, sola condizione: andare a portarglielo a new York) sono pronti a vendersi per un piatto di lenticchie.
Sinceramente, non ho capito cosa centrino i piatti di lenticchie con il discorso. Per quanto riguarda Vergogna, l'impressione che mi sono fatto io del romanzo è un pochino anni luce dalla tua, ma trattandosi di interpretazioni è normale che sia così:
- il romanzo è ambientato nel post-Apartheid, il ribaltamento dei ruoli di potere aiuta a contestualizzare la vicenda, ma vederci una sorta di giudizio di grado a me pare una forzatura (è come dire che i romanzi di McCarthy sono "contro la società americana, punto", pure qualcuno di autorevole l'ha detto, per me resta una stronzata)
- dei tre aggettivi usati per la parola "violenza", eliminerei al volo "giusta", dovendomela giocare nel contesto del romanzo, forse forse forse potrei capire se usata per la pietà che il protagonista riserva agli animali
- sulle turbe senili di Coetzee sorvolo perchè ho sonno e domani mi alzo tragicamente presto
notte
Post-Apartheid? In che senso? Vuoi dire che essendo stato formalmente abolito non esiste più? Questo mi sembra un po' troppo ottimista da parte tua. Ci vogliono decenni prima che una norma, anche se costituzionale, venga introiettata dalle menti.
A questo punto mi piacerebbe sapere la tua lettura di "vergogna".
Per il nobel: chissenefrega, dài. Non voglio prendere una deriva indie che no mi interessa, io sono new-wave
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 06 ottobre 2011 - 13:02
Inviato 06 ottobre 2011 - 13:18
Coetzee ("vergogna" è il romanzo che dici, no?) ha parlato in sostanza di una integrazione dolorosa, unsa sorte di caso limite che proprio perché tanto al limite include tutte le altre e diventa perciò possibile, giusta e necessaria. Vergogna è un romanzo contro l'apartheid (e in sottotraccia anche una richiesta di venia per le sue debolezze senili). Non è la stessa cosa.
per il resto hai ragione tu, i discorsi di ordine generale trovano sempre mille obiezioni e stiamo comunque discutendo di un premio borghese (a chi lo dai un miliardo? A un povero? A un aristocratico?) dato a gente che deve indossare smoking o abito lungo. Infatti non ci sarà mai un Nobel per il cinema (e qui sta la grandezza di Onda Cinma che l'ha istituito proprio quest'anno): troppo eccentrici, troppo ricchi e/o belli e/o famosi; mentre gli scrittori, e te lo dico per esperienza, (ho seguito insieme ai miei colleghi la premiazione di Philip Roth, "Premio grinzane in the world", 25mila euro, sola condizione: andare a portarglielo a new York) sono pronti a vendersi per un piatto di lenticchie.
Sinceramente, non ho capito cosa centrino i piatti di lenticchie con il discorso. Per quanto riguarda Vergogna, l'impressione che mi sono fatto io del romanzo è un pochino anni luce dalla tua, ma trattandosi di interpretazioni è normale che sia così:
- il romanzo è ambientato nel post-Apartheid, il ribaltamento dei ruoli di potere aiuta a contestualizzare la vicenda, ma vederci una sorta di giudizio di grado a me pare una forzatura (è come dire che i romanzi di McCarthy sono "contro la società americana, punto", pure qualcuno di autorevole l'ha detto, per me resta una stronzata)
- dei tre aggettivi usati per la parola "violenza", eliminerei al volo "giusta", dovendomela giocare nel contesto del romanzo, forse forse forse potrei capire se usata per la pietà che il protagonista riserva agli animali
- sulle turbe senili di Coetzee sorvolo perchè ho sonno e domani mi alzo tragicamente presto
notte
Post-Apartheid? In che senso? Vuoi dire che essendo stato formalmente abolito non esiste più? Questo mi sembra un po' troppo ottimista da parte tua. Ci vogliono decenni prima che una norma, anche se costituzionale, venga introiettata dalle menti.
A questo punto mi piacerebbe sapere la tua lettura di "vergogna".
Per il nobel: chissenefrega, dài. Non voglio prendere una deriva indie che no mi interessa, io sono new-wave
Post-Apartheid nel senso che è ambientato dopo l'abolizione dell'Apartheid.
Post-Apartheid nel senso che un nero non avrebbe potuto violentare una donna bianca e restare impunito durante l'Apartheid.
Post-Apartheid nel senso che il romanzo non è ambientato in un società (l'Apartheid) in cui "l'ingiustizia è eretta a sistema" - visto che ti sei giocato "introiettate", sentivo di dover controbattere -, ma in un mondo in cui non vi è più alcun ordine che possa garantire una qualsiasi forma di"giustizia o ingiustizia.
La violenza nel romanzo non deriva da un sistema immorale, ma è semplicemente una condizione umana, tanto inevitabile quanto essenziale. Tanto per capirci, è la stessa crudeltà a cui noi, seduti a casina "a leggere i libri" siamo del tutto indifferenti nei confronti degli animali (@Debby, non lo scrivo per fare l'ecologista, ma perchè è nel romanzo ). La violenza e il dolore restano, cambiano solo i destinatari.
Anche se si accetta di spostare la questione sulle cause sociologiche che possono avere determinato il rancore verso l'uomo bianco, a caratterizzare il romanzo resta comunque un odio che si può manifestare solo dopo il tramonto dell'Apartheid.
Se poi ci si può vedere una sorta di "giustificazione" sociale nel comportamento del nero (scusate la mancanza di tatto, ma non mi ricordo come si chiama)? Ovviamente, ma per me imputarlo solo a ragioni sociali e non alla natura dell'uomo equivale a limitare la portata del romanzo.
Personalmente, non vi ho visto alcun giudizio morale, nessun atto di protesta. Il Sud Africa in cui è ambientato il romanzo rappresenta una zona in cui l'umanità si manifesta in maniera più autentica e in cui non esiste altra regola al di fuori della legge del più forte. Per certi versi è la stessa valenza che assume la "frontiera" nella narrativa americana, che diviene un luogo mitico (non me la sono sentita di scrivere spazio). Ovviamente è una tipica espressione della cultura americana, ma resta comunque universalmente comprensibile.
(Ho citato McCarthy proprio perché mi è capitato di sentire liquidare la violenza nelle sue opere come "una rappresentazione del declino della società americana". Far dipendere direttamente la violenza di Non è un paese per vecchi al sistema capitalistico o la violenza di Cavalli selvaggi al clima della frontiera con il Messico, a me pare una discreta stronzata).
A me il romanzo dice "l'uomo è questo", a te dice "l'Apartheid è brutta", sopravviveremo entrambi.
Detto questo, se vuoi darmi del coglione fallo direttamente senza problemi, non lo dico ai moderatori e non mi offendo. Lo preferisco di gran lunga alla sufficienza con cui scrivi "ottimista".
Inviato 06 ottobre 2011 - 13:18
xed(Ho citato McCarthy proprio perché mi è capitato di sentire liquidare la violenza nelle sue opere come "una rappresentazione del declino della società americana". Far dipendere direttamente la violenza di Non è un paese per vecchi al sistema capitalistico o la violenza di Cavalli selvaggi al clima della frontiera con il Messico, a me pare una
discretaENORME stronzata).
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 ottobre 2011 - 13:32
Post-Apartheid? In che senso? Vuoi dire che essendo stato formalmente abolito non esiste più? Questo mi sembra un po' troppo ottimista da parte tua. Ci vogliono decenni prima che una norma, anche se costituzionale, venga introiettata dalle menti.
A questo punto mi piacerebbe sapere la tua lettura di "vergogna".
Per il nobel: chissenefrega, dài. Non voglio prendere una deriva indie che no mi interessa, io sono new-wave
Detto questo, se vuoi darmi del coglione fallo direttamente senza problemi, non lo dico ai moderatori e non mi offendo. Lo preferisco di gran lunga alla sufficienza con cui scrivi "ottimista".
Ok, avevo chiesto la tua idea di un romanzo che avevo letto anche io, poi se per me "ottimista" è sinonimo di "coglione" vorrà dire che avrò qualche problema io. D'altra parte se la mia analisi non ti piace e scrivi un po' ovunque che è "limitativa", non è che mi offendo, eh.
xed
(Ho citato McCarthy proprio perché mi è capitato di sentire liquidare la violenza nelle sue opere come "una rappresentazione del declino della società americana". Far dipendere direttamente la violenza di Non è un paese per vecchi al sistema capitalistico o la violenza di Cavalli selvaggi al clima della frontiera con il Messico, a me pare unadiscretaENORME stronzata).
Sarebbe come dire che Cuore di Tenebra che ha ispirato Apocalypse Now è una critica all'espansionismo USA
(grivs, che tu NON sei coglione lo sanno tutti, non ti preoccupare)
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 06 ottobre 2011 - 14:06
M.
Inviato 06 ottobre 2011 - 14:10
Ma non è che me ne preoccupi, anzi, che qualcuno possa considerarmi un cretino per me è la cosa più normale dell'universo, solo Silvio piace a tutti.
Lo conosco solo di nome e sinceramente mai mi sarei aspettato che lo avrebbe vinto lui. Fino all'ultimo secondo ho sperato in Thomas Pynchon, ma le speranze sono state vane come ogni anno.
Non oso immaginare come possano suonare delle poesie in una lingua agghiacciante come lo svedese.
M.
Inviato 06 ottobre 2011 - 14:15
Inviato 06 ottobre 2011 - 14:18
mah! Devo chiedere al Babbo la cui collezione di poeti assolutamente sconosciuti sfiderebbe la fantasia della giuria del nobel.
A volte a vederli nella sua libreria rifletto se è più grave non sapere che sono così bravi da aver trovato editori, oppure non sapere neppure che esistano
Inviato 06 ottobre 2011 - 14:41
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:03
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:11
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:13
M.
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:20
La poesia è morta.
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:28
Inviato 06 ottobre 2011 - 15:35
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 06 ottobre 2011 - 18:28
Non lo consoco, come non sconosco nessun altro poeta vivente. Mi aspettavo però che vincese uno di loro, tant'è che ho puntato su Bonnefoy.
Vogliamo discutere nel merito? Ho trovato una sua poesia.
Pagina di libro notturno
Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.
Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.
Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni.
E dietro di me
oltre le plumbee acque luccicanti
c’era l’altra costa
e i dominatori.
Uomini con futuro
invece di volti.
Inviato 06 ottobre 2011 - 18:56
Inviato 06 ottobre 2011 - 19:09
Inviato 06 ottobre 2011 - 19:13
Inviato 06 ottobre 2011 - 19:49
Ci sono giorni d’inverno senza neve quando il mare s’imparenta
con i tratti montuosi, accucciandosi in grigie vesti di piume,
un breve attimo blu, lunghe ore con onde che invano
come pallide linci cercano appiglio sulla riva ghiaiosa.
In giorni come questo esce il relitto dal mare in cerca dei
suoi armatori, seduti al chiasso delle cittá, e gli equipaggi
annegati soffiano verso terra, più sottili del fumo di pipa.
(Nel nord vagano le vere linci, con artigli affilati
e occhi sognanti. Nel nord dove il giorno
vive in una caverna giorno e notte.
Dove il solo sopravvissuto può sedere
alla fornace dell’aurora boreale e ascoltare
la musica dei morti assiderati.)
Transformer scrive:
vai Bondi, hanno ricominciato a premiare i poeti. quest’anno è toccato a uno di casa, ma il prossimo premio sarà di sicuro tuo!
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