Inviato 07 settembre 2011 - 14:09
la rappresentazione E' il testo scritto dall'autore.
Oddio, non sono molto d'accordo, o quanto meno la cosa non mi pare cosi' pacifica. Ma non vorrei alimentare un off topic...
Comunque la questione "teatro: letteratura si o no?" andrebbe risolta con una distinzione pragmatica. Se per "teatro" si intende la letteratura drammatica, il testo che ha una sua autonomia rispetto alla rappresentazione, tanto da poter anche essere solo
letto*, allora fa parte della letteratura tanto quanto romanzi, poesie ecc. Consideri solo la parola, con esclusione degli altri aspetti del teatro. Ma se, appunto, per "teatro" intendi l'insieme della rappresentazione, ci sono aspetti che trascendono il fatto letterario: lo spazio, il corpo del'attore, la voce... e in questo senso, "teatro" non e' letteratura.
I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di
testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'". Con Fo non ne sarei piu' cosi' sicuro: lui e' anche responsabile degli elementi "non-testuali" dei suoi spettacoli. Cosa premi in lui, quando gli dai il Nobel per la letteratura? E se la risposta e' "l'insieme", perche' Fo si e Grotowski o Kantor no?
Una situazione ambigua simile ci sarebbe stata se avessero premiato Apollinaire. Con i suoi calligrammi: premi solo il "testo" o anche la configurazione "grafica"?
Questioni difficili ma un po' astratte, comunque. Un autore di testi drammatici, praticamente, e' tanto letterato quanto un romanziere o un poeta; se giudichi il
testo e non la
rappresentazione che se ne da.
*E ci sono testi "teatrali" che in realta' sono fatti piu' per la lettura che per la rappresentazione, come il "Faust" o "La tragedia dell'uomo" di Madach.
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.