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Nobel per la letteratura 2011


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164 replies to this topic

#51 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 31 agosto 2011 - 08:59

Piuttosto Pynchon. Ci sono foto meno vecchie di trenta o quaranta anni? Esiste ancora, se mai è esistito?


C'era anche una voce che lo voleva essere la stessa persona di Salinger.

Ma Nabokov sostenne prima di morire di averlo avuto come allievo, dicendo che era il migliore che aveva.
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#52 Embryo

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Inviato 31 agosto 2011 - 10:39

Piuttosto Pynchon. Ci sono foto meno vecchie di trenta o quaranta anni? Esiste ancora, se mai è esistito?


Che io sappia, le leggende ruotano proprio attorno alla sua esistenza. Quella di DeLillo, che non ha problemi a farsi vedere in pubblico, non dovrebbe essere in dubbio. Il legame tra i due comunque c'è: pare che l'unica frequentazione nota di Pynchon sia proprio DeLillo. Magari si tratta della stessa persona.
Già che ci siamo, rilancio: chi si nasconde dietro Torsten Krol?
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nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#53 Infinite dest

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Inviato 01 settembre 2011 - 08:04

Tra i grandi dimenticati dal Nobel tutti, ma proprio tutti (me compreso) omettono sempre di citare il più grande poeta del novecento; ci sarà un motivo? Se c'è, lo ignoro; e non parlo del mancato Nobel (per il quale, omosessuale e estremista com'era, a quel tempo non aveva speranza alcuna), ma della mancata citazione nel novero dei reietti.
Se non si fosse capito, parlavo di Federico Garcia Lorca, ovviamente.
  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#54 satyajit

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Inviato 01 settembre 2011 - 13:06

Come per altri, a mio avviso anche per Lorca il mancato Nobel è da attribuirsi alla prematura scomparsa. Per un trentottenne si pensa sempre che ci sia tempo, per un riconoscimento alla carriera.

Meno nota della poesia è la sua produzione teatrale, forse altrettanto importante (a me non fa impazzire, però).
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#55 Syddharta

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Inviato 01 settembre 2011 - 14:36

(a me non fa impazzire, però).


Conosci Nozze di sangue? Non se la caca nessuno ma è qualcosa di straordinario.


M.
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M.

 


#56 satyajit

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Inviato 01 settembre 2011 - 14:48

No, mi manca. Conosco Donna Rosita nubile e Casa di Bernarda Alba; poi ho visto qualche spettatocolo ibrido.
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#57 grivs

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Inviato 04 settembre 2011 - 12:25

secondo me un outsider stile Vargas Llosa, ovvero famosissimo ma poco quotato (se ho visto bene manco lo quotano) per la vittoria, potrebbe essere cucurucucuKundera quest'anno
  • 0
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#58 Syddharta

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Inviato 04 settembre 2011 - 12:48

secondo me un outsider stile Vargas Llosa, ovvero famosissimo ma poco quotato (se ho visto bene manco lo quotano) per la vittoria, potrebbe essere cucurucucuKundera quest'anno


Ci starebbe alla enorme!
Io continuo a tifare Tommasino però...


M.
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M.

 


#59 Reynard

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Inviato 05 settembre 2011 - 12:20

Ma una Christa Wolf come la vedreste?

(Improbabile, visto che hanno gia' premiato la Müller l'anno scorso.)
  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#60 satyajit

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Inviato 05 settembre 2011 - 17:26

secondo me un outsider stile Vargas Llosa, ovvero famosissimo ma poco quotato (se ho visto bene manco lo quotano) per la vittoria, potrebbe essere cucurucucuKundera quest'anno


http://www.oddscheck...e-prize/winner/

Altre quote, un po' meno folli, niente Saviano niente Hosseini. Kundera stranamente continua a non esserci, c'è invece Grossman. Più si avvicina la premiazione,più le percentuali diventano verosimili. Di sicuro la Rowling a breve sparirà.
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#61 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 06 settembre 2011 - 12:37

Ieri sera ho ripreso in mano l'ennesimo giallo di Simenon su Maigret e ho pensato questo. E' proprio vero che i premi nell'arte sono importanti a seconda di chi premiano. Non ci credo alla favola dell'assoluto blasone di un riconoscimento se poi va nelle mani di chi non se lo merita.

Il bello di un Nobel, che comunqiue ha un notevole fascino sociale e un'innegabile rilevanza storica, sarebbe sempre quello di "evidenziare" qualcosa che meriterebbe, appunto, l'ufficialità anche di un riconoscimento così autorevole. Pensate che cosa avrebbe significato premiare Simenon. Avrebbe voluto dire, ad esempio, che l'Accademia riconosceva l'assoluto genio anche di chi si "accontentava" di narrare di un Paese, o meglio di una città, usando l'espediente della letteratura di genere.

Fa più rumore un mancato Nobel a Simenon che un premio invece andato a Le Clezio (che ritengo in assoluto il premio più scandaloso del decennio).

http://www.simenon-s...e-un-passo.html

:'(
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#62 satyajit

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Inviato 06 settembre 2011 - 18:36

Il bello di un Nobel, che comunqiue ha un notevole fascino sociale e un'innegabile rilevanza storica, sarebbe sempre quello di "evidenziare" qualcosa che meriterebbe, appunto, l'ufficialità anche di un riconoscimento così autorevole. Pensate che cosa avrebbe significato premiare Simenon. Avrebbe voluto dire, ad esempio, che l'Accademia riconosceva l'assoluto genio anche di chi si "accontentava" di narrare di un Paese, o meglio di una città, usando l'espediente della letteratura di genere.


D'accordissimo. In fondo è quello che successe con Dario Fo. Già il teatro è spesso considerato letteratura minore, figuriamoci un teatro così popolare, adatto anche agli artisti di strada, che va a pescare nelle tradizioni dei giullari, rinnovandole. L'Accademia diede effettivamente un'ufficialità a questo tipo di arte; in maniera del tutto consapevole, come attesta la motivazione, del coraggio di una scelta simile. Molti storsero il naso e lo fanno ancora adesso. Se si è letto l'autore e non piace, storcere il naso è del tutto legittimo; se si obietta senza conoscerlo bene è un'altra questione, ed è purtoppo prevalente nel caso di Fo.
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#63 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 07 settembre 2011 - 07:48

Ieri sera ho ripreso in mano l'ennesimo giallo di Simenon su Maigret e ho pensato questo. E' proprio vero che i premi nell'arte sono importanti a seconda di chi premiano. Non ci credo alla favola dell'assoluto blasone di un riconoscimento se poi va nelle mani di chi non se lo merita.

Il bello di un Nobel, che comunqiue ha un notevole fascino sociale e un'innegabile rilevanza storica, sarebbe sempre quello di "evidenziare" qualcosa che meriterebbe, appunto, l'ufficialità anche di un riconoscimento così autorevole. Pensate che cosa avrebbe significato premiare Simenon. Avrebbe voluto dire, ad esempio, che l'Accademia riconosceva l'assoluto genio anche di chi si "accontentava" di narrare di un Paese, o meglio di una città, usando l'espediente della letteratura di genere.

Fa più rumore un mancato Nobel a Simenon che un premio invece andato a Le Clezio (che ritengo in assoluto il premio più scandaloso del decennio).

http://www.simenon-s...e-un-passo.html

:'(


Sono d'accordo anche io, nel merito (io avrei premiato, in un tale contesto, anche Chandler, o l'immenso Greene, per dire); e va detto che - data questa prospettiva - è proprio l'autorevolezza del premio a venire meno, alla lunga. A questo punto, io ritengo più affidabili i vari Pulitzer, Pen-Faulkner etc, che almeno sono più "tecnici".

Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.
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#64 grivs

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Inviato 07 settembre 2011 - 08:35




Secondo me, l'errore alla base è l'idea che possa esistere un riconoscimento in grado di illuminare il mondo sull'evoluzione della letteratura. Anche perchè le questioni sarebbero parecchie:

perchè viene dato ogni anno? (ogni anno necessariamente c'è qualcuno che si distingue?)
perchè viene dato in un determinato anno? (per dire, perchè Marquez nell'82? Non prima e non dopo?)
perchè se la letteratura è la storia dei libri può essere dato solo una volta a un autore?

Ma soprattutto, credete davvero che gli accademici che assegnano il premio abbiano una conoscenza approfondita della letteratura e della critica letteraria relativa anche solo dei dieci autori contemporanei più in voga al momento?

Avanzando dubbi e perplessità si erode qualunque di cosa, non voglio buttarla sul relativismo, so anche io che un premio che vanta prestigio delle credenziali piuttosto solide dovrebbe averle. L'attenzione generalizzata, con le conseguenti aspettative "eccessive", per questo premio è nata negli ultimi anni. Scorrendo la lista delle premiazioni, ho letto i nomi di alcuni autori per la prima volta in vita mia, magari più che meritevoli, ma che di certo non sono passati alla storia o semplicemente non sono rimasti nella cultura di massa. Aspettarsi che ogni anno si attribuisca il santo marchio dell'ufficialità a scene e autori, è pretendere la preveggenza.

Al di là del prestigio dell'iniziativa, va preso per quello che è: un premio conferito a un autore meritevole che non sposta di una virgola la storia della letteratura. E' un giochino divertente, anche io sono curioso di vedere se premiano un autore che mi piace o uno che mi sta sulle palle o uno che non ho mai sentito nominare.
L'ambizione di un premio simile dovrebbe essere cercare di mantenere uno standard di qualità alto (e alla base del Nobel c'è il desiderio di premiare un autore che si è distinto), il resto, per me, è chiedere troppo.


EDIT
non so perchè ogni volta che provo a quotare i messagi qui sopra vengono rimossi parti di testo e sballa il quote

EDIT 2
aggiungerei pure che alcuni autori che ora vengono unanimente esaltati, probabilmente tra 50 anni non se li filerà più nessuno e verrano considerati dei geni, scrittori di cui ignoriamo l'esistenza (come è sempre accaduto)
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[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

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#65 Jules

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Inviato 07 settembre 2011 - 10:43


Sono d'accordo anche io, nel merito (io avrei premiato, in un tale contesto, anche Chandler, o l'immenso Greene, per dire); e va detto che - data questa prospettiva - è proprio l'autorevolezza del premio a venire meno, alla lunga. A questo punto, io ritengo più affidabili i vari Pulitzer, Pen-Faulkner etc, che almeno sono più "tecnici".

Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


Molto d'accordo con il tuo ragionamento e molto d'accordo anche con l'aver citato Chandler e, soprattutto, Greene.

Però, ecco, credo che l'esempio di Simenon fosse il più calzante proprio per una scelta consapevole da parte dello scrittore belga di intraprendere una carriera letteraria lontana dagli standard soliti che l'Accademia prendeva in considerazione per il conferimento del premio.
Per questo, ripeto, sarebbe stato un premio coraggioso e, a suo modo, storico.
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#66 William Blake

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Inviato 07 settembre 2011 - 10:52

Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


non ho capito, stai dicendo che il teatro dovrebbe avere un premio a parte? di base il teatro è una forma di letteratura: tutti i classici teatrali sono innanzitutto poeti, da Sofocle a Plauto, da Diego della Valle a Metastasio.
sul fatto che il cinema sia anche letteratura non sono così d'accordo, si fomenterebbe un annoso paragone abbastanza sconclusionato...al contrario sono d'accordo che sarebbe ora di istituzionalizzare un nobel alla settima arte o per le arti visive.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

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Inviato 07 settembre 2011 - 11:30


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No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


non ho capito, stai dicendo che il teatro dovrebbe avere un premio a parte? di base il teatro è una forma di letteratura: tutti i classici teatrali sono innanzitutto poeti, da Sofocle a Plauto, da Diego della Valle a Metastasio.
sul fatto che il cinema sia anche letteratura non sono così d'accordo, si fomenterebbe un annoso paragone abbastanza sconclusionato...al contrario sono d'accordo che sarebbe ora di istituzionalizzare un nobel alla settima arte o per le arti visive.


Dipende da cosa intendiamo per letteratura: se la intendiamo in senso lato, allora dentro ci sta tutto (visto che comunque sia Faulkner che Pinter - sono i primi che mi vengono in mente - hanno entrambi scritto per il cinema).
Altrimenti, ben venga il premio alle arti visive, visto che in ambito scientifico il premio viene dato per settori precisi e non genericamente.
Così tanto per discutere, ovviamente.
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Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#68 William Blake

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Inviato 07 settembre 2011 - 12:29



Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


non ho capito, stai dicendo che il teatro dovrebbe avere un premio a parte? di base il teatro è una forma di letteratura: tutti i classici teatrali sono innanzitutto poeti, da Sofocle a Plauto, da Diego della Valle a Metastasio.
sul fatto che il cinema sia anche letteratura non sono così d'accordo, si fomenterebbe un annoso paragone abbastanza sconclusionato...al contrario sono d'accordo che sarebbe ora di istituzionalizzare un nobel alla settima arte o per le arti visive.


Dipende da cosa intendiamo per letteratura: se la intendiamo in senso lato, allora dentro ci sta tutto (visto che comunque sia Faulkner che Pinter - sono i primi che mi vengono in mente - hanno entrambi scritto per il cinema).
Altrimenti, ben venga il premio alle arti visive, visto che in ambito scientifico il premio viene dato per settori precisi e non genericamente.
Così tanto per discutere, ovviamente.


ah ora ho capito. be' un punto non da sottovalutare è che molti scrittori sono passati dal cinema quasi sempre per ragioni economiche. i vari Fitzgerald, Chandler, o in Italia Pirandello o Verga, sopratutto quest'ultimo disprezzando il cinematografo per poi santificarlo visto i quattrini che gli faceva guadagnare :P in teatro l'autore del testo ha quasi sempre un certo peso nella rappresentazione scenica (vedi il soprascritto Pirandello), perchè la rappresentazione E' il testo scritto dall'autore. nel cinema no, alla fine anche gli sceneggiatori più "letterari" lasciavano tutto in mano a produttori e registi, mettendosi da parte. poi se vogliamo dire che certe sceneggiature potrebbero essere rivalutate come "oggetti letterari" ci può anche stare, penso a certe operazioni tipo "Il palazzo degli ori" sceneggiatura di Gadda per una trasposizione cinematografica che poi non si fece e che era la traduzione del suo "Pasticciaccio"....
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#69 Reynard

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Inviato 07 settembre 2011 - 14:09

la rappresentazione E' il testo scritto dall'autore.


Oddio, non sono molto d'accordo, o quanto meno la cosa non mi pare cosi' pacifica. Ma non vorrei alimentare un off topic...

Comunque la questione "teatro: letteratura si o no?" andrebbe risolta con una distinzione pragmatica. Se per "teatro" si intende la letteratura drammatica, il testo che ha una sua autonomia rispetto alla rappresentazione, tanto da poter anche essere solo letto*, allora fa parte della letteratura tanto quanto romanzi, poesie ecc. Consideri solo la parola, con esclusione degli altri aspetti del teatro. Ma se, appunto, per "teatro" intendi l'insieme della rappresentazione, ci sono aspetti che trascendono il fatto letterario: lo spazio, il corpo del'attore, la voce... e in questo senso, "teatro" non e' letteratura.

I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'". Con Fo non ne sarei piu' cosi' sicuro: lui e' anche responsabile degli elementi "non-testuali" dei suoi spettacoli. Cosa premi in lui, quando gli dai il Nobel per la letteratura? E se la risposta e' "l'insieme", perche' Fo si e Grotowski o Kantor no?

Una situazione ambigua simile ci sarebbe stata se avessero premiato Apollinaire. Con i suoi calligrammi: premi solo il "testo" o anche la configurazione "grafica"?

Questioni difficili ma un po' astratte, comunque. Un autore di testi drammatici, praticamente, e' tanto letterato quanto un romanziere o un poeta; se giudichi il testo e non la rappresentazione che se ne da.

*E ci sono testi "teatrali" che in realta' sono fatti piu' per la lettura che per la rappresentazione, come il "Faust" o "La tragedia dell'uomo" di Madach.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#70 William Blake

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Inviato 07 settembre 2011 - 14:20


I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'".


be' ma tutti sappiamo che Pirandello scriveva anche gli effetti scenici etc. poi ok ci sono anche altri autori che scrivono e non hanno responsabilità nella rappresentazione (ovviamente poi, una volta morti, non ce l'hanno di sicuro :P), però in questo modo si crea una sottocategoria eccessivamente artificiosa. il teatro appartiene alla letteratura, poi capisco anche che, rimanendo sul caso-Fo, la questione si fa più ambigua e sfumata però, come hai detto tu, come si fa a non considerare Beckett o Pinter dei "letterati"?
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#71 Reynard

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Inviato 07 settembre 2011 - 14:34



I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'".


be' ma tutti sappiamo che Pirandello scriveva anche gli effetti scenici etc.


Pirandello aveva una concezione del teatro molto simile alla tua; il testo E' la rappresentazione, per lui. O dovrebbe esserlo. E su quel "dover essere" si e' spaccato la testa per tutta la sua carriera, fino ad arrivare ad una impasse di principio.
Anyway, visto che questa era la sua concezione e che se ne faceva guidare nella scrittura, e' chiaro che il suo testo diventava quello che lui pensava che ogni testo fosse: un modello che regola ogni aspetto della rappresentazione, non solo la parola.
Fatto sta pero' che, praticamente, nessuno impedisce a un regista di darne una rappresentazione "deviante".

In generale, che il testo determini o no l'insieme della rappresentazione non e' cosa fissabile a priori, dipende dall'interazione di due forze: quello che l'autore cerca di prefigurare, e quello che i rappresentanti ne vogliono fare. Pero', a meno che l'autore non sia anche regista, praticamente e' quest'ultima forza che da forma definitiva alla rappresentazione.

Siamo OT come non mai ?_?

P.S. Senza contare che le didascalie (specie quelle pirandelliane) sono parte integrante del testo letterario; nei "Sei personaggi...", ad esempio, ci sono certe didascalie che sono praticamente inutili ai fini della rappresentazione, ma sono di estrema importanza per il lettore.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#72 William Blake

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Inviato 07 settembre 2011 - 14:43




I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'".


be' ma tutti sappiamo che Pirandello scriveva anche gli effetti scenici etc.


Pirandello aveva una concezione del teatro molto simile alla tua; il testo E' la rappresentazione, per lui. O dovrebbe esserlo. E su quel "dover essere" si e' spaccato la testa per tutta la sua carriera, fino ad arrivare ad una impasse di principio.


ma lo so, per questo l'ho citato! e non è l'unico. poi ci sono anche quelli che non si curano di seguire la rappresentazione perchè non sono uomini di teatro a tutto tondo, tipo Cechov; ritornando al discorso di Dest (perchè era da lì che ero partito) non si può mettere sullo stesso piano l'importanza che il testo ha nel teatro e quella che ha nel cinema. anche storicamente parlando, l'atto di parola nel teatro è l'elemento primario!

fine OT (spero di essermi spiegato)
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#73 satyajit

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Inviato 08 settembre 2011 - 22:19


la rappresentazione E' il testo scritto dall'autore.


Oddio, non sono molto d'accordo, o quanto meno la cosa non mi pare cosi' pacifica. Ma non vorrei alimentare un off topic...

Comunque la questione "teatro: letteratura si o no?" andrebbe risolta con una distinzione pragmatica. Se per "teatro" si intende la letteratura drammatica, il testo che ha una sua autonomia rispetto alla rappresentazione, tanto da poter anche essere solo letto*, allora fa parte della letteratura tanto quanto romanzi, poesie ecc. Consideri solo la parola, con esclusione degli altri aspetti del teatro. Ma se, appunto, per "teatro" intendi l'insieme della rappresentazione, ci sono aspetti che trascendono il fatto letterario: lo spazio, il corpo del'attore, la voce... e in questo senso, "teatro" non e' letteratura.

I Nobel ai vari Hauptmann, Shaw, O'Neill, Pirandello, Beckett ecc. ci stanno tutti. Sono autori di testi, di parola scritta; gli aspetti non letterari delle rappresentazioni tratte dai loro testi non sono, per cosi' dire, loro "responsabilita'". Con Fo non ne sarei piu' cosi' sicuro: lui e' anche responsabile degli elementi "non-testuali" dei suoi spettacoli. Cosa premi in lui, quando gli dai il Nobel per la letteratura? E se la risposta e' "l'insieme", perche' Fo si e Grotowski o Kantor no?


E' diverso. Grotowski e Kantor firmano la regia delle loro opere, dietro alle quali ci sono una loro grossa elaborazione teorica e il vago riferimento a testi di altri autori, che sfociano in una sperimentazione scenica. La loro sì, è un'arte visiva (e sonora, e intellettuale) pura, in cui il testo letterario ha un'importanza residuale. La vera esclusione scandalosa è quella di Brecht.

Il percorso di Dario Fo è un altro. Noi se pensiamo a lui ci immaginiamo l'attore (per altro comico: altro aspetto che ti assicura la sistematica sottovalutazione della critica, almeno dall'avvento del sonoro al cinema). Dovrebbe essere un valore aggiunto: autore e anche attore dotatissimo (e scenografo, e regista, ecc., ma questo è un altro discorso). E invece diventa controproducente. All'estero però non c'è più l'attore, ci sono solo i testi, e vengono scelti spessissimo per essere rappresentati, e succedeva già prima del Nobel. All'inizio erano commedie pure, poi pian piano il grammelot ha preso il sopravvento, affiancando così una ricerca sul linguaggio (quindi letteraria, anche perché sparisce quasi la messa in scena) a una maggiore centralità dell'attore e della fonetica (aspetti non propriamente letterari). L'Accademia, comunque, quando gli ha assegnato il premio, aveva in mente la sua produzione di testi, una produzione per altro copiosa e diffusa nel mondo (se non erro già allora era l'autore vivente più rappresentato).

La questione sul cosa è letteratura è comunque sottile e controversa.
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#74 satyajit

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Inviato 08 settembre 2011 - 22:28


Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


non ho capito, stai dicendo che il teatro dovrebbe avere un premio a parte? di base il teatro è una forma di letteratura: tutti i classici teatrali sono innanzitutto poeti, da Sofocle a Plauto, da Diego della Valle a Metastasio.


?????

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#75 William Blake

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Inviato 08 settembre 2011 - 22:48



Quanto a Fo, a prescindere dal giudizio personale, non mi torna il concetto del premio "by object"; per me non esistono letterature "minori", ma non si può comunque promuovere un genere a discapito dell'autore. Ma ammesso e non concesso che sia così, il cinema non è anch'esso letteratura, dunque? Come la mettiamo? E la fotografia?
Quanta parte ha avuto il cinema nella cultura del 900? Quanta altissima (e purissima) arte ha prodotto? E' o non è paragonabile al"arte di strada"? Buon dio, si: eccome, ed anche oltre. E quindi? ?
No, non ci siamo: le arti visive sono un conto, la letteratura (in senso stretto) è una cosa diversa. Che il buon Fo si tenga pure il premio, ma restituisca almeno i soldi, suvvia.


non ho capito, stai dicendo che il teatro dovrebbe avere un premio a parte? di base il teatro è una forma di letteratura: tutti i classici teatrali sono innanzitutto poeti, da Sofocle a Plauto, da Diego della Valle a Metastasio.


?????


ahaha grazie per essertene accorto, volevo dire Federico Della Valle
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#76 piersa

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Inviato 22 settembre 2011 - 19:18

Apriamo il toto-nobel?
magari chiediamo al Piper se c'è la possibilità di "caricare dei +" per chi lo azzecca, che ne dite?
Secondo me lo prende Grossman o Al Shaarawy (lo scrittore egizio)
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#77 100000

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Inviato 22 settembre 2011 - 19:31

Azz, mi volevo decidere a leggere Grossman da mille anni (per un discorso simile ma minore a quello di DeLillo), ci manca solo che prenda anche il nobel!
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#78 sokurov

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Inviato 22 settembre 2011 - 19:36

Apriamo il toto-nobel?
magari chiediamo al Piper se c'è la possibilità di "caricare dei +" per chi lo azzecca, che ne dite?
Secondo me lo prende Grossman o Al Shaarawy (lo scrittore egizio)


Che è anche il papà dell'attaccante del milan mi pare, vero?
?_?
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#79 piersa

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Inviato 22 settembre 2011 - 20:29

No, è proprio lui (Al-Ashwari se non sbaglio)
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#80 satyajit

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Inviato 22 settembre 2011 - 20:34

Io dico Yves Bonnefoy.

In alternativa, nell'ordine: Adonis, Mccarthy, Oz, Marias.

No, è proprio lui (Al-Ashwari se non sbaglio)


Ala Al-Aswani, autore del best-seller Palazzo Yacoubian. Ce l'ho sullo scaffale, leggerò. L'impressione però è che sia abbastanza popolaresco, non al livello di un Mahfouz. Tu l'hai letto?
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#81 piersa

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Inviato 22 settembre 2011 - 20:47

L'unico che conosco della lista è McCarthy che premierei molto volentieri: I nomi di Adonis e Bonnefoy è da un po' che circolano, chissà

Io dico Yves Bonnefoy.




Ala Al-Aswani, autore del best-seller Palazzo Yacoubian. Ce l'ho sullo scaffale, leggerò. L'impressione però è che sia abbastanza popolaresco, non al livello di un Mahfouz. Tu l'hai letto?


neanche quello ho letto però l'ho conosciuto alcuni anni fa; venne a Torino perché designato per il premio letterario presso cui lavoravo (e non vinse). Non mi fece impazzire molto come personaggio (ma questo vale finoa un certo punto) e alcuni miei amici/colleghi che lo lessero espressero gli stessi tuoi dubbi... Ho fatto il suo nome solo come possibilità "politica" (il nuovo Egitto, le libertà...) però magari decidono di premiare uno bravo e basta e, lo dico a denti stretti, dovrebbe toccare a Roth o De Lillo.
proviamo allora il TotoNobel?
ripeto: GROSSMAN
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#82 Ɲ●†

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Inviato 23 settembre 2011 - 07:08

Bonnefoy ha scritto una delle opere poetiche che più mi sono piaciute in assoluto (Nell'insidia della soglia, Collana Bianca Einaudi). Come sguardo gettato sulle cose mondane e mortali mi ha ricordato le Elegie Duinesi di Rilke, ma è anche una metafora della incompibilità (o fallimento positivo) della scrittura come sua intima essenza.

In Italia lo scorso anno gli hanno dedicato un Meridiano (ero andato anche alla presentazione al Festival della Poesia qui dalle mie parti). In effetti lo si sente circolare spesso tra i papabili, ma è un po' come in politica, rischia di bruciarsi.

A questo punto spero McCarthy.
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#83 Infinite dest

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Inviato 23 settembre 2011 - 08:35

Credo che nemmeno quest'anno lo daranno ad uno scrittore-scrittore
Su Roth non mi gioco nemmeno il caffè che tra poco andrò a prendere; però qualcosa mi dice che quest'anno viene fuori un nome da top of the pops, tipo Mc Ewan, Grossman, Mc Carthy etc
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#84 satyajit

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Inviato 02 ottobre 2011 - 10:49

Sono uscite le quote di Landbrokes, probabilmente le più affidabili:

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http://sports.ladbro...rize-t210003519
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#85 Jules

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Inviato 02 ottobre 2011 - 11:12

Dai buttiamoci. Io dico Murakami.
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#86 Slowburn

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Inviato 04 ottobre 2011 - 08:10

Mah. . .. spero ad uno/una scrittore-scrittore.
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#87 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 04 ottobre 2011 - 10:19

Dai buttiamoci. Io dico Murakami.



sembra in testa dicono i giornali
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#88 William Blake

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Inviato 04 ottobre 2011 - 10:23


Dai buttiamoci. Io dico Murakami.



sembra in testa dicono i giornali


e allora non vince :P
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

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Inviato 05 ottobre 2011 - 10:23

Spero davvero McCarthy. Dal basso del mio giudizio personale, spero che non lo vinca Murakami.
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#90 satyajit

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Inviato 05 ottobre 2011 - 15:28

Colpo di scena a un giorno dall'assegnazione:

Bob Dylan 5/1
Adonis 6/1
Haruki Murakami 8/1

http://sports.ladbro...2011-e215370438
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#91 piersa

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Inviato 05 ottobre 2011 - 15:49

ma glielo dessero ché ogni anno scassano la minkia con Bo Ddila ché già si crede dio da solo eccheccazzo ziofà
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#92 satyajit

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Inviato 05 ottobre 2011 - 15:56

Bob Dylan è Dio.
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#93 piersa

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:11

Dio non è stonato

Sennò sarebbe dio anche Tricarico

tanto per restare nella famiglia io direi piuttosto Leonard Cohen
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#94 satyajit

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:11

Io qualche stonatura nell'opera di Dio la noto...
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#95 piersa

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:16

Sì però abbiamo anche tante cose belle nel mondo, chessò , l'utente Ortodosso per esempio
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#96 satyajit

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:18

Ma anche Desolation Row non scherza!
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#97 grivs

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:19

ahahahah

ma lo danno domani?
io credevo fosse tipo il pallone d'oro e lo davano a dicembre
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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#98 satyajit

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:23

Domani comunicano il vincitore, a dicembre consegnano il premio e il malloppo.
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#99 grivs

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:27

io darei un premio collettivo ai titolisti di tuttosport
(altro che bob dylan)
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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

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gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#100 piersa

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Inviato 05 ottobre 2011 - 16:39

"Un Marchisio alla corte del Re" (di Svezia )
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