Guarda, credo di aver curato la produzione e il master di più dischi di te. E darmi del truzzo nobilita la parola stessa, se tutti i truzzi avessero ascoltato e ascoltassero tutta la musica che ascolto sarebbe un mondo meraviglioso.bebo, dici così perchè a te, truzzo come sei, non può sodd... (SBAAAMMMM! zanzara di merda)... dicevo, non puoi trovare soddisfazione in una brodaglia gassosa che sembra venire dalle prime compilation del Buddha.
la produzione è eccessiva eccome... non ho scritto che è di qualità.
Comunque, a parte gli appunti.
Questo rimane un disco ipoprodotto: la cura estetica del suono è solo una parte della produzione di un disco, il resto è lavoro sugli arrangiamenti dei singoli strumenti, sulla voce e una revisione finale per dare omogeneità persino nelle scelte, cercando di avere una propria cifra stilistica. A cui poi si aggiunge tutto uno spettro di spazialità e profondità da cercare o meno in fase di mix e master. La costruzione mattoncino per mattoncino delle canzoni, un lavoro che è una rottura di palle fuori misura, lunghissimo se non si hanno idee chiare e velocità mentale.
Io credo che il signor Washed Out avesse le idee chiarissime nel voler produrre un disco che suonasse così, impigrito e annoiato, e necessariamente ha scelto la strada di una produzione tirata via, in cui probabilmente il più delle volte era la prima idea ad entrare in studio ad essere quella vincente.
Le prime compile del buddah suonano anche benino. I primi lavori Underground Resistance sono capolavori di produzioni malcagate.