Posted 18 April 2008 - 18:17 PM
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L'ultimo provvedimento dell'inchiesta "Toghe Lucane"
SEQUESTRATO IL CANTIERE MARINAGRI.
QUEL TESTARDO DEL MAGISTRATO LUIGI DE MAGISTRISChe testardo quel De Magistris! Ha deciso di continuare la sua ??missione? di magistrato! Malgrado le oramai innumerevoli incolpazioni che il ??sistema? continua a fargli pendere sul capo. Per addomesticarlo e magari costringerlo ad un certo comportamento. Non gli è bastata l??ignominiosa avocazione delle inchieste ??Poseidone? e ??Why not??. Né la ??scontata condanna? del CSM, con l??etichetta di ??cattivo magistrato?, pronunciata pubblicamente da una componente dello stesso CSM e con il giudizio negativo espresso ??all??unanimità? (e altrettanto pubblicamente, in barba all??etica professionale) direttamente dal Presidente Mancino. La notizia che, quasi d??improvviso, rimbalza nuovamente sugli organi d??informazione è:?i militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno sequestrato il complesso turistico Marinagri di Policoro?. Il provvedimento di sequestro del complesso turistico è stato emesso per urgenza (manco a dirlo!) dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris. Torna a farsi sentire, insomma, l??inchiesta sulle «Toghe Lucane». Vi ricordate, ne abbiamo parlato già in passato sulle pagine del nostro settimanale. Si tratta (lo rammentiamo) di un??indagine su un presunto comitato d??affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti e imprenditori. Roba che scotta, insomma! Si tratta di quell??inchiesta, in sostanza, che è stata anche strumentalizzata (ad arte) da certa magistratura per consentire a qualcuno di gratificarci di un??accusa piuttosto grave: associazione a delinquere per diffamazione a mezzo stampa. Su denuncia dell??attuale sindaco di Matera. Un ??reato? che peraltro non esiste in nessun codice della Repubblica Italiana e forse di nessun altro Paese dell??intero pianeta! In realtà non avevamo fatto altro che esercitare il nostro diritto/dovere di informatori. Da semplici giornalisti, insomma. Con il supporto, però di atti certi e documentati. Peraltro mai contraddetti, in maniera concreta, dagli interessati. Non ci appoggiavamo, insomma a fantasiose considerazioni! Che, invece, a quanto pare, altri sanno adoperare anche con una certa maestria e scaltrezza! La realtà dei fatti è, però, tutt??altra cosa. Facendo sempre salva (ovviamente) qualsiasi presunzione d??innocenza, le riflessioni che avevamo portato all??attenzione dei nostri affezionati lettori tornano repentinamente d??attualità. La vicenda ??Marinagri? sembra tutt??altro che chiusa. Almeno per il PM di Catanzaro. L??intreccio tra politica ed affari non sarebbe stato ancora chiarito. Chiama per giunta ancora in causa diversi personaggi noti. Illustri protagonisti delle vicende regionali e locali. Nella politica, nell??attività sociale e nel settore imprenditoriale. Prende le mosse da una vicenda legata alla ??Consyris?, partecipata dall??ESAB (Ente Sviluppo Agricolo della Basilicata). Azienda che è entrata in gioco nella campagna elettorale del PCI del 1989. Che era al centro di intricate vicende, interessi e finanziamenti pubblici. Che era amministrata da alcuni imprenditori che vennero arrestati, processati e assolti per l??attentato al presidente dell??Esab, Sen. Decio Scardaccione. Azienda per cui fu ??consigliato? un opportuno silenzio ad un comizio da tenere dall?? avv. Montagna in piena campagna elettorale (sempre dal PCI). I terreni su cui insistevano i progetti di ??ricerca nel settore ittico? della Consyris, sono confluiti, però, ad un certo punto, nel progetto ??Marinagri?. Progetto poi autorizzato dalla Giunta Regionale guidata da Filippo Bubbico, ora indagato nell??inchiesta ??Toghe lucane?. Seguito poi da certa corrispondenza telegrafica tra territorio ed Ente Regione, in merito alla pubblicazione di Piani di Assetto Idrogeologico da evitare in quanto avrebbe potuto causare la revoca dei cospicui finanziamenti pubblici. Operazioni che hanno generato perplessità. E che certamente avrà visto il concorso di più soggetti, pervicacemente impegnati a trarre qualche particolare vantaggio . Almeno a giudicare dagli interventi realizzati dalle Fiamme Gialle in quella zona e che hanno coinvolto, guarda caso, uomini politici, magistrati, professionisti ed imprenditori. Viene da chiedersi ora se questa rinnovata cocciutaggine del PM sia in qualche modo giustificata, supportata da validi elementi o se la ??casta? saprà nuovamente reagire a dovere, utilizzando magari i gangli della sua potente organizzazione per bloccare l??intraprendente magistrato.
Nino Grilli
Ehh...il vice-Bersani pare proprio essere un bel personaggione..non c'è che dire
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !