Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)
#2651
Inviato 21 maggio 2014 - 15:25
#2652
Inviato 27 maggio 2014 - 16:55
Willem Dafoe è un pusher di classe per tossici di stile. Ex tossico, inizia a scrivere dei pensierini sulla sua vita e sul suo incerto futuro finché, casualmente, rivede (a New York) la sua ex moglie, ex tossica anche lei e prova a riallacciare il rapporto.
Saltando a piè pari il comportamentismo della storia, Schrader se ne serve per le sue abituali riflessioni sul chi siamo, che morale adottiamo, quanto il mondo se ne frega di noi. Bravissima anche Susan Sarandon.
7
#2653
Inviato 28 maggio 2014 - 21:10
Discreto film sulla scia "non sempre nella capitale sbocciano i fiori del male" ma che capovolge il soggetto enunciante, non più la "deviata" stile la parmigiana (Pietrangeli) o la califfa (Bevilacqua) ma un'intero paesino tipo Sant'Ilario in cui le bocche di rosa sono tante, di tutte le età e estrazioni sociali.
Conviene utilizzare questa storia per tessere qualche lode ulteriore a quel grande che fu Tognazzi, qui, come tante altre volte, perfettamente a suo agio nei panni di un uomo né coraggioso né vigliacco né intelligente né stupido e infine pure né bello né brutto ma quasi insignificante.
Come Coppi e Bartali, anche la rivalità Tognazzi-Sordi fu di livello e se il romanaccio gli diede qualche lunghezza nel gradimento meanstream, il commissario Pepe è una maschera che lo connota al meglio delle sue peculiarità: una mimesi straordinaria che personalmente non trovo in nessuna star italiana, né prima né dopo.
Il film non va oltre un 6,5 comunque.
#2654
Inviato 30 maggio 2014 - 06:13
Negli ultimi due anni holy motors e' stato un po' un ossessione per me, raro film geniale visto da adulto al cinema. Ieri sera alleluia mi son deciso a vedere les amants du pont neuf.
Che e' una successione di scene stupende (tanto sul ponte quanto nella metro, anzi) ma innestate su una trama moooooolto classica. Questo quasi esemplifica la distinzione tra film bello e film geniale/capolavoro. Tanto piu' se chiudi con un con una citazione dell'Atalante di Vigo.
Quindi 8 e non 9 (cosi' vi svelo anche come metto i voti)
#2655
Inviato 29 giugno 2014 - 13:23
Nel prologo, Immacolata e Concetta, l'una e l'altra di Pomigliano d'Arco, provincia di Napoli, non si conoscono ancora; Immacolata per un crimine e Concetta per un altro, finiscono nello stesso carcere, si conoscono e si innamorano. Uscite tutt'e due, a tre mesi l'una dall'altra, vanno a convivere a casa di Immacolata, che abita con il marito e la figlia, noncuranti dei pregiudizi dei compaesani; sono tuttavia povere e Immacolata la dà tutti i giorni a un uomo in cambio di una macelleria, Concetta è gelosa [inserire epilogo qui]. A parte il sottotitolo cesso (l'altra gelosia) e il ritmo indecente del prologo, il film è bello: un melodramma crudo di gente povera e sfortunata, un po' alla maniera di Fassbinder (La paura mangia l'anima, Il mercante delle quattro stagioni). Fighi i canti popolari che aprono e chiudono il film, una fronna e una tammurriata, "eseguiti da Giovanni Coffarelli - voce e nacchere, e Franco Salierno - tammorra", così dicono i titoli di coda.
#2656
Inviato 30 giugno 2014 - 08:20
1988 Italia
di Enrico Oldoini
L'ultimo Sordi non mi è mai piaciuto molto, forse perchè macchietta di se stesso, insomma prevedibile anche per via di film non riusciti.
Ho iniziato la visione di questo film con molto scetticismo, pensando che alla fine avrei cambiato canale ed invece, un poco per lo scenario azzeccato,un poco per la tenerezza del persongaggio, ho continuato con piacere.
Appoggiato da un grande Bernard Blier, Sordi sembra, soprattutto nel finale, tornare sorprendentemente alla quasi allucinata pazzia dei suoi film più vecchi, dove, non ancora protagonista, accentuava i lati più grotteschi dei personaggi.
Un finale poi in cui si sfiora la commozione per finire in una risata.
Denso e divertente.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#2657
Inviato 13 luglio 2014 - 17:51
The Zero Theorem di Terry Gilliam, 2013.
Mi aspettavo un po' di più dal suo ritorno alla fantascienza. È un film dalla portata ridotta, dall'utilizzo di un'illuminazione acida ossessiva e dalla solita cgi non convincente. Mi è sembrato anche non scavare a fondo nessuna delle questioni poste. Ovviamente non da buttare, ma non gioca nello stesso campionato di Brasil, a me ha dato poco.
#2658
Inviato 24 luglio 2014 - 09:24
Enemy [Denis Villenueve, 2014]
Sono andato a vederlo un po´ a caso, sapevo solo del romanzo di Saramago da cui è tratto (e che ho letto).
In realtà c´entra poco a parte lo spunto iniziale, infatti ho iniziato a godermi il film solo dopo essermi dimenticato il libro. Film particolare tra l´altro, non me l´aspettavo così introverso e surreale, ma l´ho apprezzato sempre più mentre procedeva nella sua lenta deriva. Lo straniamento (e irritamento) iniziale mi era dato solo dall´aspettativa di trovarmi davanti a qualcosa di totalmente diverso, ma bene così.
Per dire, le azioni e reazioni dei (pochissimi) personaggi non hanno molto senso logico, ma è l´idea di trovarsi davanti a uno sviluppo realistico di un´ipotesi surreale (alla Saramago appunto) a dover essere dimenticata quanto prima. E dire che la prima scena è lì apposta, ma l´ho capita/o solo dopo un po´.
#2659
Inviato 25 luglio 2014 - 15:21
Takashi Miike - Fudoh: The New Generation - 1996
Credo il miglior Miike che ho mai visto, molto meglio anche di 'Ichi the Killer'. Riki Fudoh è un giovane Yakuza che ha assistito all'omicidio del fratello maggiore, per evitare una guerra tra clan, da parte del padre. Dieci anni dopo Riki e la sua gang, che tra gli altri annovera un ermafrodite che può utilizare la vagina come una cerbottana, cerca e trova vendetta. Inutile dire che la trama, di per se scialba, è il pretesto per l'azione rocambolesca e una sublime estetizzazione della violenza cui tanto cinema moderno deve molto.
#2660
Inviato 07 agosto 2014 - 02:55
Fucking Åmål [Lukas Moodysson,1998]
Opera prima diventata con gli anni un cult del cinema indipendente che racconta con delicatezza e rigore (debitore verso il dogma 95 con inquadrature fisse e primissimi piani ad indagare i volti dei protagonisti ma per fortuna non è per nulla punitivo verso lo spettatore)l'amore e il percorso di crescita personale tra due adolescenti (brave e credibili le due giovani attrici)con tutte le loro paure,dubbi, contraddizioni e la voglia di scappare da una provincia sempre immobile.Romperanno l'immobilismo della comunità nella bellissima scena finale dove si rivelano al mondo finalmente libere.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#2661
Inviato 20 settembre 2014 - 08:06
cold in july (2014) di jim mickle
da un romanzo di joe r. lansdale - per me un capolavoro - una trasposizione tutto sommato fedele nello svolgimento, nella ricostruzione ambientale dell'epoca (texas, 1989), nella caratterizzazione dei personaggi (merito soprattutto del trio di attori, in particolare sam shepard), ma decisamente lontana dal dinamismo narrativo/stilistico del romanzo che riusciva con una abilità incredibile a ribaltare continuamente vicende e prospettive, generi e suggestioni. il film per me perde proprio qua, nel suo essere troppo statico, troppo controllato, è identico dall'inizio alla fine e in questo tradisce lo spirito del romanzo di partenza. sto notando sempre di più che se c'è un viziaccio nei giovani registi americani indipendenti è quello di essere "freddi", ipercontrollati nella messinscena, nella scrittura. anche questo è l'ennesimo film che lavora di sottrazione, gioca con luci e musica (ogni richiamo a refn è puramente casuale?) ma lo fa in maniera citazionista fredda (john carpenter in primis), per non dire calligrafica. un film che non mi ha entusiasmato, nè convinto
#2662
Inviato 14 ottobre 2014 - 15:04
La regina d'Africa, 1951, di John Huston. Tratto da un romanzo del 1935 di Cecil Forester.
Son andato a vederlo ieri pomeriggio al cinema (originale con sub ita) senza sapere nulla di questo film, mi ci ha portato un'amica che ne sa.
Davvero eccezionale su ogni fronte: Huston mischia i generi e le carte in tavola (commedia, avventura, romantico) senza paura in un flusso davvero godibile fino ad un finale che francamente m'ha fatto schiantare dalle risate (il matrimonio con il "controcampo" della regina d'Africa con i missili puntati). A dire il vero al cinema (e c'era pure altra gente, tipo almeno 15 persone) a ridere eravamo solo io, mia moglie e la suddetta amica. Ma tant'è.
A Bogart non gli si può dire proprio nulla. Forse il più figo senza essere un figo.
La Hepburn deliziosa e decisamente brava. Un'interpretazione magistrale, dove riesce a dare sfumature davvero interessanti al personaggio (m'ha fatto ridere lo sguardo che fa di fronte alle bottiglie di gin, leggendo in seguito le avventure alcooliche di Huston e Bogart in Congo). Un registro ampio per l'interpretazione (la scena iniziale del canto vs la malattia e morte del fratello)
Un film dove le due stelle all'apice del successo si divertono (almeno sullo schermo, perché mi sa che la Hepburn non si divertì manco per un cazzo a girarlo 'sto film) e risultano credibili in una storia incredibile.
Tutto molto bello.
#2663
Inviato 15 ottobre 2014 - 13:56
e che dire delle sanguisghe?
#2664
Inviato 16 ottobre 2014 - 13:16
visto è una parola grossa Maze runner, per farlo vedere alla nipote in età giusta. Lei è scappata dopo 10 minuti, io ho dormito per circa un'ora.
Sono allergica ai film per young young adult: ho provato Twilight, ho provato Divergent, ho provato Hunger games, (il secondo o terzo l'ho visto tutto perchè ero al cinema e lì non mi addormento), ora ho provato questo. Mahhh, i ragazzini espressivi come una sedia, della storia ho capito solo che devono scappare da un labiritnto, c'è una epidemia, perchè se se ne restassero sul prato sarebbe troppo semplice, Sono tutti maschi, ma alla fine c'era una ragazza, boh.
Bruttino per quel che ho visto, l'idea del labirinto mi sembrava interessante, ma in fondo non è quello neppure una cosa così centrale mi pare.
#2665
Inviato 16 ottobre 2014 - 14:21
cold in july (2014) di jim mickle
da un romanzo di joe r. lansdale - per me un capolavoro - una trasposizione tutto sommato fedele nello svolgimento, nella ricostruzione ambientale dell'epoca (texas, 1989), nella caratterizzazione dei personaggi (merito soprattutto del trio di attori, in particolare sam shepard), ma decisamente lontana dal dinamismo narrativo/stilistico del romanzo che riusciva con una abilità incredibile a ribaltare continuamente vicende e prospettive, generi e suggestioni. il film per me perde proprio qua, nel suo essere troppo statico, troppo controllato, è identico dall'inizio alla fine e in questo tradisce lo spirito del romanzo di partenza. sto notando sempre di più che se c'è un viziaccio nei giovani registi americani indipendenti è quello di essere "freddi", ipercontrollati nella messinscena, nella scrittura. anche questo è l'ennesimo film che lavora di sottrazione, gioca con luci e musica (ogni richiamo a refn è puramente casuale?) ma lo fa in maniera citazionista fredda (john carpenter in primis), per non dire calligrafica. un film che non mi ha entusiasmato, nè convinto
Quello sullo sfondo col cappello ha fatto un video coi subsonica
#2666
Inviato 16 ottobre 2014 - 14:29
visto è una parola grossa Maze runner, per farlo vedere alla nipote in età giusta. Lei è scappata dopo 10 minuti, io ho dormito per circa un'ora.
Sono allergica ai film per young young adult: ho provato Twilight, ho provato Divergent, ho provato Hunger games, (il secondo o terzo l'ho visto tutto perchè ero al cinema e lì non mi addormento), ora ho provato questo. Mahhh, i ragazzini espressivi come una sedia, della storia ho capito solo che devono scappare da un labiritnto, c'è una epidemia, perchè se se ne restassero sul prato sarebbe troppo semplice, Sono tutti maschi, ma alla fine c'era una ragazza, boh.
Bruttino per quel che ho visto, l'idea del labirinto mi sembrava interessante, ma in fondo non è quello neppure una cosa così centrale mi pare.
Domanda ingenua: ma sta cosa degli young adult è una moda recente o cosa? Io non ricordo che una volta esistesse come categoria (stesso discorso per i libri). Non capisco questo trattamento particolare riservato agli adolescenti, come fossero dei minorati mentali ai quali non si possono sottoporre opere un po´ troppo complesse o mature (che poi le opere mature mainstream si contano sulle dita di una mano).
#2667
Inviato 16 ottobre 2014 - 14:35
#2668
Inviato 16 ottobre 2014 - 14:41
Boh, sì, ma diciamo cosí: i romanzi/film di merda sono sempre esistiti, perché ora creare una categoria apposta e dedicarla agli adolescenti?
p.s.: grazie per gli auguri Piero.
#2669
Inviato 16 ottobre 2014 - 15:03
non so, credo sia un fatto di puro mercato. Ma la narrativa da ragazzi c'è sempre stata, solo che la nostra era meno tipizzata, poteva parlare della guerra, vera, dell'avventura, del viaggio, dell'essere orfani, etc come percorso di crescita. Le prove erano metaforicamente molto più complesse. Ora invece sembra che davvero ci sia un genere a sè, io non ne ho letto nessuno, ma ho cercato di vederne i film e devo dire che sono molto perplessa. Sono tagliati con l'accetta, questo è brutto, Divergent terribile, così banale, così scontato, tra quelli che ho visto forse forse Hunger games è il migliore. Tutti e tre si basano su una storia simile : la crescita e l'esperienza del mondo, della vita, l'accesso alla maturità passa attraverso prove "vere" non più metaforizzate, in futuri distopici in cui il coraggio, i sentimenti, la sofferenza sono fisici, visualizzabili da tutti, sotto gli occhi di tutti e sono gestiti in un'arena in cui, guarda caso, gli adulti ti hanno messo
#2670
Inviato 16 ottobre 2014 - 15:57
Quello sullo sfondo col cappello ha fatto un video coi subsonica
piersa ammettilo che il 1986 lo hai passando ballando questa mitica canzone: https://www.youtube....h?v=I1sNImbI2Zw
#2671
Inviato 17 ottobre 2014 - 20:22
cold in july (2014) di jim mickle
da un romanzo di joe r. lansdale - per me un capolavoro - una trasposizione tutto sommato fedele nello svolgimento, nella ricostruzione ambientale dell'epoca (texas, 1989), nella caratterizzazione dei personaggi (merito soprattutto del trio di attori, in particolare sam shepard), ma decisamente lontana dal dinamismo narrativo/stilistico del romanzo che riusciva con una abilità incredibile a ribaltare continuamente vicende e prospettive, generi e suggestioni. il film per me perde proprio qua, nel suo essere troppo statico, troppo controllato, è identico dall'inizio alla fine e in questo tradisce lo spirito del romanzo di partenza. sto notando sempre di più che se c'è un viziaccio nei giovani registi americani indipendenti è quello di essere "freddi", ipercontrollati nella messinscena, nella scrittura. anche questo è l'ennesimo film che lavora di sottrazione, gioca con luci e musica (ogni richiamo a refn è puramente casuale?) ma lo fa in maniera citazionista fredda (john carpenter in primis), per non dire calligrafica. un film che non mi ha entusiasmato, nè convinto
visto ieri: delusione
speravo che un bel film teso con la faccia di mc hall potesse aiutarmi a superare il trauma dell'ingloriosa fine di dexter e invece
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#2673
Inviato 26 ottobre 2014 - 10:50
Giungla d'asfalto, 1950, John Huston.
Lo vidi da ragazzino e non ricordavo nulla.
Film meraviglioso, poco da aggiungere. Sterling Hayden è perfetto, faccia ideale per quel ruolo, bravissimo a dare le connotazioni e sfumature di un personaggio che ha una profondità rara.
Tipico film sul grande colpo, dove ogni cosa va come deve andare (male). Buoni e cattivi non sono distinti, ognuno cerca il suo tornaconto che siano i soldi, il voler tornare a casa o altro.
La cornice morale c'è, credo pure per l'epoca in cui è stato girato, con il prefinale in cui si spiega che nella polizia ci sono poche mele marce. Ma per il resto è un infittirsi di segnali che danno spessore alla trama. Ad esempio il dottor Erwin Riedenschneider, così preciso e calcolatore che in una delle prime scene in cui compare si sofferma a guardare un calendario con le donnine. E finirà tradito dalla sua passione, a metà strada fra voyerismo, pulsione sessuale e semplice amore per le donne. Sì, son quei due minuti che perde per mettere su il disco che lo sfregano.
Dix invece è l'eroe che vuol tornare a casa. Che fa di tutto (dalla parte del fuorilegge) per riavere il suo passato, la sua infanzia.
Scena finale di immane poesia:
John Huston, che dire? Non sbaglia un'inquadratura, tiene un ritmo serrato da far invidia ad un film d'azione del 2014. Si inventa delle scene che son quadri
E poi, lei.
#2674
Inviato 30 ottobre 2014 - 16:32
Solito film alla Tony Scott: esplosioni, inseguimenti, ricerca dell'emozione banalmente scioccante, fotografia fatta di controluce al tramonto e rallenty, patriottismo e cristianesimo bigotto di fondo. Però la storia regge, incredibile dato che si tratta di un film sui viaggi nel tempo, nella sceneggiatura tutto torna, la suspense è costruita in modo risaputo ma efficace, ma poi... Orrore: un finale assurdo appiccicato a caso che fa risorgere (letteralmente) l'eroe in maniera inspiegabile (se non appunto rozza metafora dell'esistenza del divino) e irritante. Quindi tutto sommato il solito film alla Tony Scott. Voto: 5. Se non altro la protagonista è una gran gnocca, come potete ben vedere.
(Sì, non avevo niente di meglio da fare oggi).
#2675
Inviato 31 ottobre 2014 - 11:28
Deja Vu di Tony Scott (U.S.A. 2006)
per me è uno dei migliori tony scott di sempre. è incredibile come riesca a gestire i piani temporali in questo film senza creare confusione (pensa alla scena in cui denzel con il casco si mette ad inseguire in macchina la "traccia" di caviezel). mi immagino i produttori quando gli è arrivata la prima volta la sceneggiatura: e ora a chi cazzo lo facciamo girare? no, davvero: i film in origine sono solo parole su un pezzo di carta, tocca al regista dare una visione. in molti questo script lo avrebbero bruciato (e invece è pure scritto bene). poi l'idea alla base per me è davvero suggestiva: non è il solito film sui viaggi nel tempo, qui si parla più che altro di multiverso, dimensioni parallele. ma soprattutto la domanda - che recentemente ho letto riportata nella recensione di ondacinema su boyhood - dove va il passato? quello che penso io è che il passato sia sempre qui. il passato sono atomi nel vuoto che non vanno da nessuna parte, non spariscono magicamente, quindi l'idea che con una tecnologia futuristica (fantascientifica) si possa ricostruire il passato, riportarlo "in vita" ed interagirci, mi affascina ma soprattutto non mi sembra così strampalata (non sono un fisico ovviamente )
tony mi manchi
#2676
Inviato 02 novembre 2014 - 09:40
#2677
Inviato 02 novembre 2014 - 10:20
il finale è sicuramente un compromesso con l'happy ending hollywoodiano, ma utilizza intelligentemente lo spunto fantascientifico
#2678
Inviato 02 novembre 2014 - 10:48
#2679
Inviato 02 novembre 2014 - 11:03
il finale è sicuramente un compromesso con l'happy ending hollywoodiano, ma utilizza intelligentemente lo spunto fantascientifico
Spoiler
Però è l'unico elemento che vive in 2 mondi paralleli, tutti gli altri elementi sono influenzati da ciò che avviene in una delle 2 linee temporali. Perché non resuscita anche il suo collega allora o il terrorista? Per me non sta proprio in piedi. E' una resurrezione messianica. Cine non credi che se il film avesse 5 minuti in meno non si sarebbe ricoperto di un'aurea decisamente più romantico-fatalista, più adulta e meno commerciale?
#2680
Inviato 02 novembre 2014 - 11:13
si sarebbe ricoperto di un'aurea decisamente più romantico-fatalista, più adulta e meno commerciale?[/quote]
Oh my gosh. Paloz, debaser, sorrentino, siadl
#2681
Inviato 02 novembre 2014 - 11:19
Ok scusa, tradotto significa: non sarebbe stato più meglio?
#2682
Inviato 02 novembre 2014 - 11:23
#2683
Inviato 02 novembre 2014 - 11:28
Edit: aura sarebbe stato più appropriato.
#2684
Inviato 02 novembre 2014 - 11:55
Perché non resuscita anche il suo collega allora o il terrorista?
il punto è che non risuscita nessuno. nella dimensione temporale del finale il terrorista è stato ucciso sulla barca e il collega di denzel è vivo. l'unico elemento "estraneo" era appunto il denzel che veniva dall'altra dimensione
secondo me questo di deja-vù è uno dei copioni più intelligenti dell'ultimo decennio di cinema mainstream. e tony scott è riuscito a filmarlo. teniamocelo così com'è!
#2685
Inviato 02 novembre 2014 - 12:57
#2686
Inviato 02 novembre 2014 - 13:26
Ale, non si saluta più?
ciao
#2687
Inviato 02 novembre 2014 - 14:14
secondo me questo di deja-vù è uno dei copioni più intelligenti dell'ultimo decennio di cinema mainstream. e tony scott è riuscito a filmarlo. teniamocelo così com'è!
Mah, per me è il tipico film sui viaggi del tempo in cui gli sceneggiatori non sanno neanche mantenersi coerenti ai pardossi che loro stessi creano. Adesso non mi ricordo un tubo per poter argomentare, ricordo solo che ben prima dello stupido finale il film accumula un maccosa? dietro l'altro da denuncia. Che poi mi si risponderà che è cinema post-tutto e non bisogna badare a certe cose, ma definire quella roba un copione intelligente non torna proprio.
Comunque per me anche a livello meramente spettacolare è un film fiacchissimo, tanto è vero che non mi è rimasta impressa una scena che sia una. Credo che quando l'ho visto non sapevo o non ricordavo neanche fosse un film di T. Scott, e infatti mi sembrò un film assolutamente anonimo.
Poi in questo caso i suoi fan rischiano di essere più realisti del re, dato che Tony Scott considerava la sceneggiatura una merda (credo detto testualmente) e in generale considerava "Deja Vu" una marchetta malriuscita fatta di malavoglia, più per amicizia con Washington che per altro. E a ragione.
#2688
Inviato 02 novembre 2014 - 14:40
Poi in questo caso i suoi fan rischiano di essere più realisti del re, dato che Tony Scott considerava la sceneggiatura una merda (credo detto testualmente)
questo non lo sapevo, ma non mi stupisce
comunque tom io sono un super fan pure di man of fire e domino, e so che mentre mi stai leggendo un brivido ti corre lungo la schiena
e perché, vogliamo parlare forse di revenge?
#2689
Inviato 02 novembre 2014 - 14:55
comunque tom io sono un super fan pure di man of fire e domino, e so che mentre mi stai leggendo un brivido ti corre lungo la schiena
e perché, vogliamo parlare forse di revenge?
Domino piace anche a me, anzi mò so cosa riuardarmi questo pomeriggio.
Revenge e Man Of Fire, ma anche lo sesso Domino ben rappresentano quella che secondo me era un'ossessione sotteranea di Scott: diventare il Sam Peckinpah dell'era del videoclip, o comunque essere la versione postmoderna di un certo tipo di registi "selvaggi" della New Hollywood e dintorni. Se si nota quasi tutti i suoi film sono delle riletture di tematiche e atmosfere tipiche degli anni 60 e 70: a volte anche plateali, come il dittico spionistico Nemico pubblico e Spy game.
Peccato che fosse davvero una pippa nel scegliersi le sceneggiature, che poi comunque non sapeva far "sue". Come il fratello d'altra parte.
#2690
Inviato 09 novembre 2014 - 10:53
Dovrei dire il "mediometraggio che ho visto" ma va beh.
Toby Dammit
Federico Fellini, 1968.
Ultimo del film a episodi Tre passi nel delirio, gli altri due da me dimenticati sono a firma di Vadim e Malle.
Vidi il film all'università per un corso di cinema italiano, eoni fa per la mia scarsa memoria. L'ho rivisto stamattina, sul presto, e m'ha strabiliato.
Fellini sta elaborando i suoi stilemi registici e qui ne fa uno sfoggio meraviglioso, i suoi carrelli con figure immobili, scenografie ai limiti del delirio... qui però il racconto è una rielaborazione da Poe e quindi il buon Federico deve inserire un tocco di sospensione orrorifica.
Semplicemente geniale il suo modo di realizzare l'angoscia all'interno del suo stile, sono maschere, sono persone dipinte in mezzo a persone reali, sono elementi che creano disorientamento nello spettatore... è lei soprattutto:
Inquietante come non avrei pensato potesse fare il maestro.
Ci sono immagini di una bellezza abbacinante.
#2691
Inviato 09 novembre 2014 - 13:56
Capolavorissimo anche per me, un vero peccato che sia finito in mezzo a un film così mediocre.
Terence Stamp icona perfetta del maledettisimo anni 60, profezia dei martiri rock che avrebbero iniziato a schiattare come mosche pochi anni dopo.
Dando a Cesare quel che è di Cesare la bambina fantasma con la palla l'aveva inventata l'anno prima Marione Bava per "Operazione paura"...
I bambini inquietanti (e le donne nude, ok) erano un vero marchio di fabbrica del cinema de paura italiano degli anni 60 e 70, almeno quanto i fantasmi dai capelli lunghi sulla faccia simboleggiano l'horror orientale.
#2692
Inviato 09 novembre 2014 - 14:09
Dando a Cesare quel che è di Cesare la bambina fantasma con la palla l'aveva inventata l'anno prima Marione Bava per "Operazione paura"...
mi hai preceduto, argh!
comunque credo che Rotunno la fotografia di Bava la conoscesse bene, se no certe cose non si speigano
#2693
Inviato 09 novembre 2014 - 14:51
Capolavorissimo anche per me, un vero peccato che sia finito in mezzo a un film così mediocre.
Terence Stamp icona perfetta del maledettisimo anni 60, profezia dei martiri rock che avrebbero iniziato a schiattare come mosche pochi anni dopo.
Dando a Cesare quel che è di Cesare la bambina fantasma con la palla l'aveva inventata l'anno prima Marione Bava per "Operazione paura"...
I bambini inquietanti (e le donne nude, ok) erano un vero marchio di fabbrica del cinema de paura italiano degli anni 60 e 70, almeno quanto i fantasmi dai capelli lunghi sulla faccia simboleggiano l'horror orientale.
Grazie della dritta su Bava.
Sul film in sè non ricordo nulla. Mi stupisce però che non ricordassi quanto è bello l'episodio di Fellini. Davvero mi ha folgorato vederlo capovolgere il senso di certe sue scelte... quei suoi tipici carrelli con le persone in primo piano che hanno sempre un che di sognante ed evocativo diventano davvero inquietanti. E gli è "bastato" mettere sullo sfondo delle figure dipinte su cartonati, o far camminare al contrario degli attori... insomma, Fellini ancora mi stupisce.
#2694
Inviato 09 novembre 2014 - 16:31
Operazione paura > Toby Dammit comunque, ma proprio di un bel po'.
Senza nulla togliere a Fellini ovviamente.
#2695
Inviato 09 novembre 2014 - 23:18
The Double [Richard Ayoade, 2013]
Polanski + Eraserhead + Kafka. Nonostante ciò, non è male.
#2696
Inviato 13 novembre 2014 - 23:35
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#2697
Inviato 14 novembre 2014 - 08:24
Per me uno dei più clamorosi miscasting della storia del cinema.
Mettere un tappo all american boy senza un bricciolo di fascino come Cruise a fare il principe delle tenebre è qualcosa di veramente inspiegabile,
Pensare che il ruolo era stato pensato per Rutger Hauer....
#2698
Inviato 14 novembre 2014 - 09:42
Cose ovvie che ho appena realizzato: non è Rut Gehauer.
#2699
Inviato 14 novembre 2014 - 09:58
pooneil stai scherzando vero?
Carissimo the man non sono d'accordo. Il vampiro americano è evidentemente Tom Cruise e lui se la cava egregiamente anche in questo frangente.
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#2700
Inviato 14 novembre 2014 - 10:16
Tom Cruise può essere un soldato, un agente segreto, un giocatore di football, un agente di borsa ma assolutamente non un vampiro.
E' un (modestissimo per me) attore di luce non di tenebra.
Si inserisce nella categoria dei Peck, Redford, Ford, Costner, Clooney, tutta gente che giustamente mai si sarebbe sognata di interpretare un ruolo simile.
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