Sono mesi e mesi che sto parlando di pluralismo, di ermeneutica appunto soggettiva, di liberalismo etc.
Se iniziamo a filosofeggiare sulla Storia in senso ontologico si aprono le porte dell'Abisso in quanto devo prendere in mano determinati libri in quanto NON mi fido molto di WIKIPEDIA..
Se per Storia intendiamo LA STORIA alla Benedetto Croce allora lui appartiene ad un'altra vulgata. Se intendiamo per LA STORIA vista (ma bisognerebbe parlare di più punti di vista in un autore stesso) sotto gli occhi di un ipotetico materialismo storico potrebbe apparire più complessa la situazione, anzi assai più complessa.
Molto probabilmente LA STORIA che molto probabilmente non è e non sarà mai la storia ma solamente LA STORIA dovrebbe essere scritta da un filosofo della logica (e assolutamente non della morale) ovvero: un teoreta che lascia a casa i simboli e mette in evidenza strutture.. comparazioni insomma una mappa possibilissima dell'impossibile (ripensa ai compossibili di LEIBNIZ). Strutturalismo o post strutturalismo? rispondo in modo assolutamente semplice: interpretazione non solo mentale, ma psichica e totalmente organica allo stesso tempo e antiteticamente a questa nei dirupi del logico in redazione. La sintesi? LA STORIA.
Barbero è uno dei tanti, uno che ha avuto la possibilità di farsi conoscere perché ha rettificato l'eloquenza classica disincarnandola ulteriormente di lemmi aulici per prostituirsi al medio-media. Che sia un idolo per generazioni di studenti che invece di spendere soldi per le ripetizioni private hanno il privilegio (Internet lo ribadisco è la più alta forma di comunismo, ovvero servizio pubblico e non solo pubblico per diseredati, meno abbienti etc.) di ascoltarlo sul tubo è un fatto anch'esso storico (a suo modo).
Tutto sommato, dopo aver chiuso gli occhi per un istante, credo che il più grande storico italiano sia stato Alessandro Manzoni. Nulla in lui e fuori di lui è mai sotto le righe.. è quantomeno distante da un approccio eslege di tanti e tanti pazzi che hanno scritto libri storici e sulla storia come questo Barbero.
Vico ecco.. Manzoni e Croce: maestri della sensualità della lingua e dell'efficacia del linguaggio-mente sul reale, nodoso, spinoso che esso sia, mai facile: la storia qualsiasi storia non è mai facile, spiegare un fenomeno quale esso sia è complicazione concettuale e semantica.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE