Anche la mia impressione – con riscontro diretto in un jazzofilo della prim'ora tra i miei colleghi – è che Zorn interessi poco all'appassionato tipico di jazz per ragioni specialmente di eclettismo e prolificità ("troppo lavoro" e troppa poca intersezione coi gusti "classici"), cosa che invece attrae molto chi proviene da altri ambiti e lo spinge ad approfondirne la varietà della produzione. C'è sicuramente un gran rispetto per la sua figura (e chi mancherebbe!) ma sono in pochi quelli che lo affrontano con la stessa curiosità, e sospetto che molti di questi afferiscano a un pubblico "nerd" più vicino ai riccardoni metallari che appunto ai jazzofili, per quanto di larghe vedute. Il classicista jazz ha molta più curiosità nel muoversi in un terreno "sicuro" come ECM – variegato ma non troppo sorprendente, e soprattutto ben riconoscibile – che in un calderone come la discografia zorniana e in generale la Tzadik, che richiede una dedizione davvero sconfinata se si vuole averne una visione d'insieme soddisfacente.
Gli Zorniani
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slothrop
, Mar 30 2016 12:55 PM
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