Formazione Di Un Ondarocker
#51
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:01
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#52
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:08
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#53
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:10
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#54
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:16
In un certo senso si, anche se più che di odio parlerei di disprezzo, visto che c'è stato un tempo in cui ero circondato di persone che lo adoravano come un feticcio e magari era l'unico libro che avevano letto, quindi lo disprezzavo a prescindere. Poi l'ho letto e ho tolto il "prescindere", lo trovai banale, vuoto e irritante ma come da elenco ho gusti proprio opposti in fatto di letteratura:limte mio senza dubbio.Credo che sia un odio (in)giustificato per quelli che si dichiarano grandi "discepoli" letterari di Siddharta.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#55
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:21
#56
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:30
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#57
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:30
Quelli che ho citato, del resto, non sono i miei libri preferiti (tranne Pirandello ma ormai sarò noiosa a ripeterlo), altrimenti non avrei citato la Fallaci, che francamente non mi piace. Semmai il concetto più vicino è quello di Destouches: senza essermi mai dimostrata "discepola" di Hesse, ho comunque aderito ad una sorta di flusso adolescenziale che mi ha portato a leggere Siddharta perchè "andava di moda" e a custodirne il feticcio (azzeccato, Dest) a portata di mano quando ero fuori di casa. La curiosità poi mi ha portato a leggere anche altro di quell'autore, pertanto la "moda" cui aderii fu solo un pretesto per le scelte successive.
D'altro canto non posso biasimare me stessa, per aver letto un libro su suggerimento di altri, perchè sennò credo che sarei rimasta confinata a lungo in uno spazio letterario piuttosto disabitato, giusto quei due o tre autori conosciuti a scuola. Ed è, invece, ascoltando le opinioni degli altri che ci indirizziamo verso un libro piuttosto che un altro.
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#58
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:39
Mi ha aperto le porte della fantascienza, che è poi diventato il mio genere preferito.
Ballard, "Il condominio" e alcuni racconti sparsi
Perché Ballard lo ritrovo in tanta di quella musica che amo, che non può certo essere una coincidenza: il suo stile ha profondamente segnato un modo di approcciarsi all'arte (lettera minuscola) che sento mio come pochi altri.
fra i fumetti sicuramente:
Martina/Scarpa/Carpi, "Storia e gloria della dinastia dei paperi"
Verda/Chierchini, "Paperin Pestello e la via delle indie"
la prima serie di PK se la consideriamo un corpus unico pure crea un corpo letterario non indifferente...
Facciamo all'ammore?
Sì
La prima serie di PK per intero non l'ho mai letta, ma la serie su Xadhoom, Frammenti d'autunno, il Razziatore...
Spettacolare anche la Storia e gloria della dinastia dei paperi
Comunque c'ho ripensato, Gottfredson non può esser lasciato fuori e quindi metto 5 fumetti in più
6) Bill Walsh e Floyd Gottfredson - Topolino contro Topolino. E so di far torto a Topolino giornalista, a Topolino all'età della pietra, a Macchia Nera, al Pirata Orango, però ho un debole per il crescendo di tensione di questa storia, per il conflitto d'identità, per le diffidenze, per la scazzottata finale
7) Charles M. Schulz - Peanuts. Se lasciar fuori Gottfredson era un'eresia, figuriamoci lasciar fuori Schulz. Capolavoro della letteratura, specialmente dagli anni '60 agli anni '80.
8) Bonvi - Sturmtruppen. A vedere il tranquillo e abitudinario Barks o Schulz, il genio folle di Bonvi con la sua divisa da SS, gli aneddoti pazzeschi sembrano assurdi... In 4 vignette per volta l'antimilitarismo, la satira, le gag fisiche, le battute, un miracolo di ritmo.
9) Benito Jacovitti - Coccobill fa sette più. Ricordo che da piccolo guardavo il cartone animato, ora che son più grande leggo le storie a fumetti. Ora, a parte la pazzia generale che coinvolge il western di Jacovitti, a me ha sempre stupito che nel tripudio di salami, dita, matite, vermi parlanti, uomini con zampe da cavallo, ci fosse anche spazio per trame credibili, per i colpi di scena...
10) Kentaro Miura - Berserk. Per una ventina di volumi doppi, imperdibile. Mi sono avvicinato al fumetto giapponese con questo e non posso dire di essere stato deluso. Mi dispiace che ormai sia destinato a non trovare una conclusione degna, anche se il progetto era effettivamente molto ambizioso. Per ora, il mio rapporto con i manga è quasi limitato a questo
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#59
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:42
In un certo senso si, anche se più che di odio parlerei di disprezzo, visto che c'è stato un tempo in cui ero circondato di persone che lo adoravano come un feticcio e magari era l'unico libro che avevano letto, quindi lo disprezzavo a prescindere. Poi l'ho letto e ho tolto il "prescindere", lo trovai banale, vuoto e irritante ma come da elenco ho gusti proprio opposti in fatto di letteratura:limte mio senza dubbio.
Credo che sia un odio (in)giustificato per quelli che si dichiarano grandi "discepoli" letterari di Siddharta.
Limite anche mio. Me lo fecero leggere in 3° media e poi lo ripescai per farci una relazione estiva tra la prima e seconda delle superiori (perchè lo avevo già letto eh ), sempre trovato proprio banale.
Ricordo di aver pensato: tutta sta faccenda per scoprire che era meglio una via di mezzo!
So di essere fin troppo terra terra, però non ho mai capito dove stia la magia, il fascino di un romanzo del genere.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#60
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:42
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#61
Inviato 25 gennaio 2012 - 17:45
Mancava (molto grave) "Revolutionary Road" di Yates: nonostante fossi già passato da Henry Miller (altro unavoidable), questo mi ha davvero aperto le porte alla VERA letteratura americana, che da giovincello pensavo fosse tutta thriller/mappazze alla Stephen King. Di qui sono quindi arrivati Carver, Roth per l'appunto, Wallace e i "bambini bruciati d'america" e tutte queste cose che ora sono tutto ciò che potrei desiderare da un libro. Però Yates mi ha davvero cambiato la vita.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#62 Guest_ale_*
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:07
perché? cito la frase conclusiva del suo ultimo romanzo:
non ho mai voluto bene a nessuno, e le persone mi fanno paura
#63 Guest_Tyvek_*
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:10
In cima alla mia lista continua ad esserci Pirandello, che fu una scoperta scolastica nella prima adolescenza.
Uno nessuno e centomila è una costante nella mia vita, scelta ripetuta più volte, perchè è l'elaborazione dei miei pensieri, è uno specchio in cui periodicamente torno a rimirarmi.
Innevero!! Dimenticanza! Da Dorian Gray a Vitangelo Moscarda...come cambiano i "miti" quando cresci.
#64
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:23
Lois hai recuperato, forse tutto sommato un'altra chance la meriti
Lois merita tutte le chance del mondo.
In cima alla mia lista continua ad esserci Pirandello, che fu una scoperta scolastica nella prima adolescenza.
Uno nessuno e centomila è una costante nella mia vita, scelta ripetuta più volte, perchè è l'elaborazione dei miei pensieri, è uno specchio in cui periodicamente torno a rimirarmi.
Innevero!! Dimenticanza! Da Dorian Gray a Vitangelo Moscarda...come cambiano i "miti" quando cresci.
Tu dipende dal piede con cui ti alzi la mattina.
#65 Guest_Tyvek_*
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:38
In cima alla mia lista continua ad esserci Pirandello, che fu una scoperta scolastica nella prima adolescenza.
Uno nessuno e centomila è una costante nella mia vita, scelta ripetuta più volte, perchè è l'elaborazione dei miei pensieri, è uno specchio in cui periodicamente torno a rimirarmi.
Innevero!! Dimenticanza! Da Dorian Gray a Vitangelo Moscarda...come cambiano i "miti" quando cresci.
Tu dipende dal piede con cui ti alzi la mattina.
Stamattina con mal di testo
#66
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:43
ah: posso aggiungere ALAN FORD alla mia lista? Non avevo considerato i fumetti ma quello è importante.
#67
Inviato 25 gennaio 2012 - 18:58
Proust - Alla ricerca del tempo perduto
Faccio molta fatica a motivare, ma questo libro ha formato la mia sensibilità. La mia relazione più duratura, dai 15 ai 20 anni, l'ho avuta con Proust, e certe amicizie ti cambiano a fondo.
Più banalmente, ho cominciato ad appassionarmi veramente di letteratura dopo aver letto "Dalla parte di Swann".
Schulz - Peanuts
Filosofia, saggezza, spirito d'osservazione, poesia, a volte persino musica. Si può chiedere di più a delle strisce? Li leggo e rileggo ciclicamente (ho le strisce giornaliere dal 1960 al 2000) da cinque o sei anni.
Kafka - Il processo
Il bello è che il processo è un processo interiore. Il processo è una sorta di lungo sogno in cui con lucidità spietata emergono colpe e sensi di colpa di una persona in crisi. Amo la dimensione del sogno, perché è apparentemente confusa, ma ci offre una conoscenza a cui non sempre abbiamo accesso da svegli. Questo è il motivo per cui amo i "sogni" di Kafka (e moltissimo anche quelli di Buzzati): rivelano l'uomo tramite immagini e simboli.
Calvino a proposito di Buzzati e altri scrittori parlava di "trasfigurazione fantastica"; si potrebbe benissimo parlare di "trasfigurazione onirica". Lo facciamo ogni notte, e bisogna avere la profondità e la forza per cercare di capire. Ognuno nella vita deve processarsi.
Non pensi tanto a noi o a quello che le capiterà, pensi piuttosto a se stesso.
Pirandello - Uno, nessuno e centomila
La causa del mio scetticismo nel valutare gli umani e le cose umane: da qui in poi ho sempre considerato la parzialità di ciò che vediamo e sentiamo.
Ci sarebbe altro. Non ne vorrei parlare perché mi riesce difficile razionalizzare. Delitto e castigo, i Karamazov , Alice in Wonderland, L'urlo e il furore, La casa in collina, il Pasticciaccio. Li vorrei inserire tutti, ma prima di farlo dovrei rileggerli ancora.
Ultimamente è stato importantissimo anche Avere o Essere? di Fromm. Un utente parlava della sua "ingenuità". Concordo; ciò non toglie che mi ha aiutato ad ucire da un periodo di ostinazione testarda, asocialità forzata e rabbia nervosa. E mi ha messo voglia di leggere la Bibbia e Sofocle, che non avevo mai letto (IGNORANTE!).
#68
Inviato 25 gennaio 2012 - 19:06
Wilde "De Profundis", un altro libro che mi ha colpito cosi tanto fino alle lacrime. .. .non l'ho piu' riletto dalla paura di ri-vedermi. . .
dio,uno dei libri più pallosi che abbia mai letto e che sconsiglio a tutti...e a me Wilde piace eh
ovviamente senza offesa per te a cui è piaciuto
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#69
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:00
Credo che l'abbiamo già fatto varie altre volte sto giochino, anche se non proprio in questa forma. Comunque è sempre bello ripetersi un po':
PKNA, serie completa
Sono noioso e continuo a ripeterlo. Pk per me è stato la svolta. Sono quel che sono perché questo fumetto per me ha voluto dire per la prima volta avere qualcosa che fosse assieme "mio" e condiviso. Un evento culturale, un qualcosa da attendere mese dopo mese, esplorare e discutere con gli altri. Un trampolino di lancio verso la scienza, il futuro, le tecnologie, la fantasia "ordinata" di quei grandi che riescono a restare sempre un po' bambini, i paradossi che sono il motore di invenzioni e scoperte sempre nuove.
Non avessi fatto il mio sitarello al tempo, credo sarei oggi una persona completamente diversa.
Il mago dei numeri, Hans Magnus Enzensberger
La matematica mi è sempre piaciuta ma questo libro è stato il primo a suggerirmi quella che sarebbe stata la "molla" che mi avrebbe spinto a sceglierla come mio ambito di studi. La libertà, la fantasia, la possibilità di creare nuovi mondi. Non un sistema di fredde regole "da rispettare", ma un cosmo coloratissimo, un gioco in cui non conta ricordarsi il nome o la formula ma saper "seguire" le proprie creature come un etologo fa con gli animali.
Esercizi di stile, Raymond Queneau
Con questo libro, letto in prima liceo, ho ritrovato il gioco anche nei libri "da grandi". Ho scoperto il fascino e la leggerezza delle forme: allora non mi accorgevo che era la stessa cosa che mi appassionava alla matematica, ma con quel libro ho iniziato a capire com'era fatta la mia fantasia.
Tutti i racconti, Isaac Asimov
Il mio testo sacro. Ricchissimo, qua ci sono tutti o quasi gli spunti che poi mi avrebbero portato a esplorare una cosa o l'altra e a darmi le opinioni "filosofiche" che ho. "L'ultima domanda" e "Occhi non soltanto per vedere" sono stati una folgorazione mistica, "La professione" mi ha indicato la strada ed è ancora oggi una rilettura periodica, che mi commuove ancora come la prima volta che l'ho letta. Sogno di avere degli studenti a cui farlo leggere e vedere i loro occhi illuminarsi come si erano illuminati i miei.
Il pendolo di Foucault, Umberto Eco
Mi sono sempre piaciuti gli ultracomplottismi, le balle sui Maya e Orione e gli alieni e Atlantide Mu le Twin Towers le Laylines e in generale l'idea che "un'altra storia è possibile". L'ho sempre preso come un divertissement, ma letto questo libro il mio punto di vista è cambiato: ha preso una piega esistenziale, "fondativa". In qualche modo, queste idee sono passate dall'essere delle cose buffe di cui ridere a rappresentare la trama stessa delle cose. L'ho riletto tante volte, a distanza di qualche anno, e ogni volta l'ho guardato da una prospettiva un po' diversa. Cresce con me.
Le città invisibili, Italo Calvino
E questo è il libro più spirituale che conosco. Qualcuno si fa i viaggioni con Gibran, qualcuno con l'Ecclesiaste (che comunque non è male), io ho Le città invisibili: una foresta di cattedrali gotiche fatte di nulla. Solo linee. Calvino - un autore che non ho capito finché non ho avuto l'età per capirlo - riesce non si sa come a trasformare questo giochino puramente formale e autoreferenziale, una roba che dovrebbe avere lo stesso fascino della duecentomillesima equazione di secondo grado (nessuno), in un affresco di scintillanti mondi possibili e altrettanti "spiriti" associati. "Spiriti" fatti di vuoto, né materia né anima: soltanto ordine, configurazione, forma. Un'intuizione che non credo potrà mai abbandonarmi.
Le lingue e il linguaggio, Graffi/Scalise
Avrei forse dovuto arrivarci prima, invece ho scoperto la linguistica "solo" al quarto anno di università. E' stato come imbattersi nell'anima gemella, quella sempre vista nei sogni ma mai identificata nella realtà. Avrei potuto citare altri testi - quello usato per l'esame di linguistica tipologica, oppure il mattone di grammatica generativa "scippato" in vacanza a un amico e letto di volata tra bagni liguri e camminate. Invece indico questo qua, perché "galeotto" del mio primo incontro.
Dimostrazioni e confutazioni, Imre Lakatos
Come questa lista è iniziata si chiude: con un monumento alla matematica come gioco e fantasia, teatro in cui i dogmatismi non hanno posto e l'arte di "rompere le uova nel paniere" con una contraddizione o un paradosso è non una seccatura ma il motore di ogni miglioramento. E' il libro che mi ha fatto "sentire a casa" in quello che avevo deciso di studiare, e senza dubbio alcuno uno dei più bei libri sulla matematica che siano mai stati scritti. Andrebbe letto a scuola, al posto di rompere tanto i maroni con espressioni, logaritmi e integralazzi.
(recentissimi e dunque passibili di rapidi ridimensionamenti):
La rivoluzione dimenticata, Lucio Russo
Dicevo della mia passione per i complottismi, i mondi alternativi, le storie alternative: i "non lo avreste mai immaginato, ma è perfettamente verosimile che le cose in realtà stiano così" (che è poi cià che amo di un "grande assente" di questa lista: Borges). Bene, questo libro rientra perfettamente in questo filone, ma ha una differenza fondamentale rispetto agli altri miei prediletti: è tutto vero. Scoprire, tramite il "reverse-engineering" di un testo astrologico-cacciaballe di Plinio che Ipparco era un pezzo più avanti di Galileo nella comprensione dell'attrazione gravitazionale e dei suoi meccanismi potrà sembrare a tanti una piacevole curiosità intellettuale, ma per me è un'emozione profonda, un "ma allora è possibile davvero!". E' un cerchio che si chiude, la speculazione "what if?" che emerge nelle cose vere e importanti.
Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza, Julian Jaynes
Finito da pochissimo, un libro che lascia di sasso. Palesemente falsa l'ipotesi sostenuta; palesemente vere - e stupefacenti - le connessioni individuate. E' il primo testo in cui riesco a scorgere un reale avvicinamento al nodo del problema della coscienza, anche se sono poi il primo a riconoscere che Jaynes è totalmente fuori strada. Mi ha rimesso in moto la testa - il che è ciò a cui tengo di più.
#70
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:25
Siddharta è il male assoluto
non a caso epitomato da muccino nell'ultimo bacio
#71
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:25
Così parlò Zarathuistra di Nietzsche perché lui filosofa con il martello e mi ha fatto amare la filosofia.
Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer perché «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante.
Le Satire di Orazio perché ha una classe che levati.
Le Epistulae morales ad Lucilium di Seneca perché farei carte false per avere la serenità d'animo che emerge dalla raccolta, e in fondo la sua morte è incredibile.
Lo spleen di Parigi/I Fiori del male di Baudelaire perché come Socrate con gli ateniesi mi hanno corrotto.
Non vedo l'ora di aggiornare l'elenco tra qualche anno. Aggiorno anche la mia wishlist con i vosti suggerimenti, ottimo.
il faut se radicaliser.
#72
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:28
Per quanto riguarda l'infanzia direi senz'altro "La fabbrica di cioccolato" (ma Roald Dahl uber alles in generale), forse il primo libro per cui ho potuto dire "Che bel libro che ho letto!", non dimenticherò mai il gusto che provavo anche allora.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#73
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:44
11 anni: Salgari (il ciclo di Sandokan, I misteri della Giungla Nera)
12 anni: Il signore degli anelli -Lo hobbit - Le pietre magiche di Shannara
13 anni: Chandler (Il grande sonno - Il lungo addio - Addio mia amata - La donna nel lago)
14 anni: It di Stephen King (e tutti gli altri suoi fino a metà anni 90)
15 anni: L'uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis
16 anni: Straniero in terra straniera di Heinlein
17 anni: Il giovane Holden
18 anni: Tiziano Sclavi (Dellamorte Dellamore, Mostri, Quante volte tornerai, Tre, La circolazione del sangue)
19 anni: Conrad (Linea d'ombra, Cuore di tenebra, Tifone, Il reietto delle isole)
20 anni: Stevenson
21 anni: Il laureato di Charles Webb
25 anni: DOSTOEVSKIJ
26 anni: Tolstoj
27 anni. CECHOV
28 anni: Bradbury
30 anni: Cormac McCarthy
34 anni: Bukowski
36 anni: John Fante
37 anni (now): Bret Easton Ellis?
Chissà quanta roba ho dimenticato.
I fumetti non li metto che sarebbero un'infinità.
#74
Inviato 25 gennaio 2012 - 20:47
Non ho ancora letto i vostri.
Credo che l'abbiamo già fatto varie altre volte sto giochino, anche se non proprio in questa forma. Comunque è sempre bello ripetersi un po':
PKNA, serie completa
Il pendolo di Foucault, Umberto Eco
Tutti i racconti, Isaac Asimov
Eh beh.
Asimov un grandissimo, anche se io ho letto solo i racconti di robot (più il ciclo delle Fondazioni e La fine dell'eternità). Non ricordavo fosse suo L'ultima domanda, che è veramente un racconto che mette, piacevolmente, i brividi.
Un po' mi spiace per la dimensione del povero Walter Tevis qui sopra
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#76
Inviato 25 gennaio 2012 - 21:02
#77
Inviato 25 gennaio 2012 - 21:23
#78
Inviato 25 gennaio 2012 - 21:46
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#79
Inviato 25 gennaio 2012 - 21:50
ma cosa intende con mi ha cambiato la vita e la mia vita non è stata più la stessa?
penso la versione letteraria della visione di heather (<3)
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#80
Inviato 25 gennaio 2012 - 21:52
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#81
Inviato 25 gennaio 2012 - 22:16
ma cosa intende con mi ha cambiato la vita e la mia vita non è stata più la stessa?
signfica mi è piaciuto abbastanza
ci ho provato ma non ce la faccio a scegliere un numero decente di libri, mi duole il cuore, sono troppi. domani ci riprovo
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#82
Inviato 26 gennaio 2012 - 01:16
Ma con asimov è facilissimo che gli studenti si appassionino (al posto di scioccarli come fece la mia prof facendoci leggere in prima media L'isola di arturo di elsa morante, che è troppo difficile da capire per un bambino).Tutti i racconti, Isaac Asimov
Il mio testo sacro. Ricchissimo, qua ci sono tutti o quasi gli spunti che poi mi avrebbero portato a esplorare una cosa o l'altra e a darmi le opinioni "filosofiche" che ho. "L'ultima domanda" e "Occhi non soltanto per vedere" sono stati una folgorazione mistica, "La professione" mi ha indicato la strada ed è ancora oggi una rilettura periodica, che mi commuove ancora come la prima volta che l'ho letta. Sogno di avere degli studenti a cui farlo leggere e vedere i loro occhi illuminarsi come si erano illuminati i miei.
Ah, finalmente qualcuno l'ha messo. Questo secondo me apre la mente (se ancora è duttile).16 anni: Straniero in terra straniera di Heinlein
Comunque mi piace la classifica di Tom perché ha messo le varie età, altrimenti sembra (si ha solo l'impressione, rimarco) che molta gente si sia formata leggendo a 10 anni dostoevskij e soci.
#83
Inviato 26 gennaio 2012 - 08:40
Dark... bellissimo. Si. ci vuole un... Il processo è una sorta di lungo sogno in cui con lucidità spietata emergono colpe e sensi di colpa di una persona in crisi. Amo la dimensione del sogno, perché è apparentemente confusa, ma ci offre una conoscenza a cui non sempre abbiamo accesso da svegli. Questo è il motivo per cui amo i "sogni" di Kafka (e moltissimo anche quelli di Buzzati): rivelano l'uomo tramite immagini e simboli.
Calvino a proposito di Buzzati e altri scrittori parlava di "trasfigurazione fantastica"; si potrebbe benissimo parlare di "trasfigurazione onirica". Lo facciamo ogni notte, e bisogna avere la profondità e la forza per cercare di capire. Ognuno nella vita deve processarsi.
Non pensi tanto a noi o a quello che le capiterà, pensi piuttosto a se stesso.
Ah, un'altra cosa:
Piersa sei un Signore.Lois merita tutte le chance del mondo.
...
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#84
Inviato 26 gennaio 2012 - 09:15
Pensandoci avrei quasi dovuto metterlo in evidenza più di tutti gli altri, insieme a "L'uomo che cadde sulla Terra" (per chi non l'avesse mai letto e avesse visto solo il celebre film, occhio che ha un tono tutto diverso, il romanzo è una sorta di meraviglioso Čecov fantascientifico... Tevis era un personaggio...). Sono due romanzi che mi hanno davvero cambiato la vita, ripulendomi da una certa rigidità moralista tipicamente adolescenziale, aprendomi letteralmente gli occhi sulle sfumature di grigio con cui si può guardare la vita. Ad esempio direi che "Straniero in terra straniera" ha rappresentato sicuramente una svolta per quanto riguarda il mio modo di vedere il sesso.Ah, finalmente qualcuno l'ha messo. Questo secondo me apre la mente (se ancora è duttile).
16 anni: Straniero in terra straniera di Heinlein
Ovviamente, come tutti i romanzi che non si nascondono dietro una rassicurante patina di cinismo, oggi è considerato "datato" e "farraginoso".
#85
Inviato 26 gennaio 2012 - 09:15
Ah, finalmente qualcuno l'ha messo. Questo secondo me apre la mente (se ancora è duttile).
16 anni: Straniero in terra straniera di Heinlein
Per me è un pippone hippie praticamente illeggibile, anzi irritante. Forse l'ho letto troppo tardi. Eppure di Heinlein altre cose mi sono piaciute, ad esempio Lazarus Long che non è una cosa così diversa.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#86
Inviato 26 gennaio 2012 - 09:16
Vero.Dark... bellissimo. Si. ci vuole un
... Il processo è una sorta di lungo sogno in cui con lucidità spietata emergono colpe e sensi di colpa di una persona in crisi. Amo la dimensione del sogno, perché è apparentemente confusa, ma ci offre una conoscenza a cui non sempre abbiamo accesso da svegli. Questo è il motivo per cui amo i "sogni" di Kafka (e moltissimo anche quelli di Buzzati): rivelano l'uomo tramite immagini e simboli.
Calvino a proposito di Buzzati e altri scrittori parlava di "trasfigurazione fantastica"; si potrebbe benissimo parlare di "trasfigurazione onirica". Lo facciamo ogni notte, e bisogna avere la profondità e la forza per cercare di capire. Ognuno nella vita deve processarsi.
Non pensi tanto a noi o a quello che le capiterà, pensi piuttosto a se stesso.
Ah, un'altra cosa:Piersa sei un Signore.Lois merita tutte le chance del mondo.
...
Fuori dalla camera da letto lo sono anch'io,però.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#87
Inviato 26 gennaio 2012 - 14:26
anche L'evoluzione e il Colloquio con il diavolo hanno il loro 'ambiguo' percorso .. per non dimenticare Gurdjieff- Frammenti di un insegnamento sconosciuto (OUSPENSKY), perché mi ha fatto scoprire quanto debba ancora lavorare su me stesso.
#88
Inviato 26 gennaio 2012 - 14:42
Sei troppo cinico, Debaser!Per me è un pippone hippie praticamente illeggibile, anzi irritante.
Secondo me il messaggio dell'autore non è quello peace & love, nel libro si osserva una analisi della società in molti suoi aspetti. Poi la storia in sè rappresenta solo una parte del percorso, e a volte un pretesto per parlare di questi temi.
Lazarus long non l'ho letto (è in lista), ho letto però il mediocre "I figli di matusalemme" dove appare il personaggio, spero che l'altro sia meglio. Tra l'altro per coincidenza in questo periodo sto leggendo "Non temerò alcun male", che, almeno dal primo centinaio di pagine, sembra un erede, per così dire, di straniero in terra straniera, anche se viene con molti anni di ritardo.
Comunque Tom, secondo me un po' di cinismo ce l'ha, alla fine non è tutto rose e fiori. Il problema è forse che passa proprio come un manifesto hippie agli occhi odierni, non lo nego, e questo è stato l'errore di Heinlein.
#89
Inviato 26 gennaio 2012 - 14:54
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#90
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:02
Wilde "De Profundis", un altro libro che mi ha colpito cosi tanto fino alle lacrime. .. .non l'ho piu' riletto dalla paura di ri-vedermi. . .
dio,uno dei libri più pallosi che abbia mai letto e che sconsiglio a tutti...e a me Wilde piace eh
ovviamente senza offesa per te a cui è piaciuto
Scherzi? per me nessuna offesa, per Oscar non saprei. . .
Per Lois: "Sogno di una notte di mezza estate" e "Le avventure di Huckleberry finn". . ..pure per me!!. .. . ah, che ricordi , beata spensieratezza!
Mi accodo agli estimatori del bellissimo "Uno, nessuno , centomila"!
#91
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:04
Più che errore di Heinlein parlerei della mania odierna di considerare "artistici" solo il pessimismo e la disillusione più plateali. Tanto che appunto un romanzo sostanzialmente satirico - e quindi con le sue giusti dosi di acido e cinismo - come "Straniero in terra straniera" passa per essere un pamphlet hippie, solo perché descrive in senso positivo la rottura di molti tabù della società (non mi riferisco al post di Debaser in particolare, che l'opinione comune sia quella è noto). Ma la genialità del romanzo sta nel ribaltamento e derisione non solo della morale borghese più bigotta, ma anche del materialismo ateo e scentifico e del cupo moralismo di moltissima fantascienza. "Straniero in terra straniera" prende per il culo praticamente tutti.Comunque Tom, secondo me un po' di cinismo ce l'ha, alla fine non è tutto rose e fiori. Il problema è forse che passa proprio come un manifesto hippie agli occhi odierni, non lo nego, e questo è stato l'errore di Heinlein.
#92
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:08
#93
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:29
Uno, Nessuno e Centomila me l'ero scordato. E sì che è impossibile uscire di casa allo stesso modo di prima, dopo averlo letto.
A differenza di altri libri che ti influenzano di nascosto, questo ha operato un cambiamento radicale nel modo di vedere.
Che bello essere afflitti da pirandellismo!
ps: grazie Lois
Cavolo, lo sapevo che non mi sarei mai più liberato del mio nickname da bimbominchia. E in effetti la parola "dark" permane nell'avatar.
#94
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:31
Uno, Nessuno e Centomila me l'ero scordato. E sì che è impossibile uscire di casa allo stesso modo di prima, dopo averlo letto.
A differenza di altri libri che ti influenzano di nascosto, questo ha operato un cambiamento radicale nel modo di vedere.
Che bello essere afflitti da pirandellismo!
Ah, ho capito, tu sei Dark Angel!
#95
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:38
Guarda il problema secondo me è non è il ribaltamento della morale o della cupezza o quello che vuoi (l'opinione comune non la conosco), mi sembrò proprio ripetitivo, sbrodolatissimo. Ho capito, prendi per il culo la morale e il materialismo e mi sta benissimo, ma taglia corto!Più che errore di Heinlein parlerei della mania odierna di considerare "artistici" solo il pessimismo e la disillusione più plateali. Tanto che appunto un romanzo sostanzialmente satirico - e quindi con le sue giusti dosi di acido e cinismo - come "Straniero in terra straniera" passa per essere un pamphlet hippie, solo perché descrive in senso positivo la rottura di molti tabù della società (non mi riferisco al post di Debaser in particolare, che l'opinione comune sia quella è noto). Ma la genialità del romanzo sta nel ribaltamento e derisione non solo della morale borghese più bigotta, ma anche del materialismo ateo e scentifico e del cupo moralismo di moltissima fantascienza. "Straniero in terra straniera" prende per il culo praticamente tutti.
Comunque Tom, secondo me un po' di cinismo ce l'ha, alla fine non è tutto rose e fiori. Il problema è forse che passa proprio come un manifesto hippie agli occhi odierni, non lo nego, e questo è stato l'errore di Heinlein.
[Che poi, effettivamente, cosa me ne frega ddella derisione della morale borghese bigotta? Diciamo che conosco argomenti più entusiasmanti. Se parli per 900 pagine soltanto di quello, e manco in modo memorabile, per me non è il massimo ]
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#96
Inviato 26 gennaio 2012 - 15:46
Non farlo mai più
Uno, Nessuno e Centomila me l'ero scordato. E sì che è impossibile uscire di casa allo stesso modo di prima, dopo averlo letto.
A differenza di altri libri che ti influenzano di nascosto, questo ha operato un cambiamento radicale nel modo di vedere.
Che bello essere afflitti da pirandellismo!
Ah, ho capito, tu sei Dark Angel!
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#97
Inviato 27 gennaio 2012 - 00:29
Gurdjieff, certo! Devo riprenderlo. Libro difficilissimo - "Frammenti" - ma troppo importante, sebbene anch'io riconosca l'ambiguità di alcune teorie del maestro (che, infatti, non condivido totalmente). Inevitabilmente, parlo di Ouspensky per parlare soprattutto di Gurdjieff. Ma il primo non meriterebbe questa riduzione. Il suo "Tertium organum" è tanto ardito quanto affascinante. "L'evoluzione" è in lista d'acquisto.anche L'evoluzione e il Colloquio con il diavolo hanno il loro 'ambiguo' percorso .. per non dimenticare Gurdjieff
- Frammenti di un insegnamento sconosciuto (OUSPENSKY), perché mi ha fatto scoprire quanto debba ancora lavorare su me stesso.
#98
Inviato 27 gennaio 2012 - 11:12
Tutto bellissimo!Il mago dei numeri, Hans Magnus Enzensberger
La matematica mi è sempre piaciuta ma questo libro è stato il primo a suggerirmi quella che sarebbe stata la "molla" che mi avrebbe spinto a sceglierla come mio ambito di studi. La libertà, la fantasia, la possibilità di creare nuovi mondi. Non un sistema di fredde regole "da rispettare", ma un cosmo coloratissimo, un gioco in cui non conta ricordarsi il nome o la formula ma saper "seguire" le proprie creature come un etologo fa con gli animali.
Esercizi di stile, Raymond Queneau
Con questo libro, letto in prima liceo, ho ritrovato il gioco anche nei libri "da grandi". Ho scoperto il fascino e la leggerezza delle forme: allora non mi accorgevo che era la stessa cosa che mi appassionava alla matematica, ma con quel libro ho iniziato a capire com'era fatta la mia fantasia.
Tutti i racconti, Isaac Asimov
Il mio testo sacro. Ricchissimo, qua ci sono tutti o quasi gli spunti che poi mi avrebbero portato a esplorare una cosa o l'altra e a darmi le opinioni "filosofiche" che ho. "L'ultima domanda" e "Occhi non soltanto per vedere" sono stati una folgorazione mistica, "La professione" mi ha indicato la strada ed è ancora oggi una rilettura periodica, che mi commuove ancora come la prima volta che l'ho letta. Sogno di avere degli studenti a cui farlo leggere e vedere i loro occhi illuminarsi come si erano illuminati i miei.
Questo non lo conoscevo, me lo segno.Dimostrazioni e confutazioni, Imre Lakatos
Come questa lista è iniziata si chiude: con un monumento alla matematica come gioco e fantasia, teatro in cui i dogmatismi non hanno posto e l'arte di "rompere le uova nel paniere" con una contraddizione o un paradosso è non una seccatura ma il motore di ogni miglioramento. E' il libro che mi ha fatto "sentire a casa" in quello che avevo deciso di studiare, e senza dubbio alcuno uno dei più bei libri sulla matematica che siano mai stati scritti. Andrebbe letto a scuola, al posto di rompere tanto i maroni con espressioni, logaritmi e integralazzi.
#99
Inviato 27 gennaio 2012 - 19:21
Da giovanotto passare ore a ri-leggere ogni riga e andare avanti giusto di due-tre paginette in un pomeriggio intero. Sono quasi certo che sia stato l'unico libro ad emozionarmi visceralmente - merito dell'età e delle condizioni psicologiche, certo, ma di meglio sono riusciute a fare solo una, forse due, persone. Che col senno di poi non avrei voluto conoscere neanche
S. King, Misery
Ha segnato la mia adolescenza, se non l'avessi letto e ri-letto (ri-ri-letto, ri-ri-ri-letto) non ho idea di come sarei oggi
James Joyce, Ulisse
James Joyce, Finnegans Wake
Perchè mi hanno permesso di trovare un senso alle contraddizioni della vita
F. Dostoevskij, I Demoni
Mi ha trasmesso un'insofferenza verso il mondo contemporaneo che non mi ha mai più abbandonato
Virgilio, Eneide
Perchè le conseguenze delle azioni di un uomo trascendono l'immediata comprensione
K. Marx e F. Engels, Manifesto del Partito Comunista
M. Foucault, Archeologia del sapere
Perchè ciò che scrive F. in questo testo dovrebbe poter essere, un giorno, più o meno la maggior parte della mia vita. Ma già manca un po' alla laurea, per un lavoro che c'entri qualcosa con il mio corso di studi... be', peggio mi sento.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#100
Inviato 24 febbraio 2012 - 17:02
virginia woolf. la signora dalloway. (leggerlo con glenn miller come sottofondo è un esperienza davvero unica)
flaubert. madame bovary, salammbo. due capolavori assoluti, madame bovary l'ho letto 5 volte.
schopenhauer. il mondo come volontà e rappresentazione. enorme.
hugo. i miserabili, notre dame de paris i miserabili è l'unico romanzo che è riuscito a commuovermi.
shakespeare. antonio e cleopatra, amleto i due plot shakespeariani che prediligo.
torquato tasso. gerusalemme liberata uno dei libri più cinematografici che abbia mai letto, altissima poesia, divino..
petrarca. canzoniere (lo tengo nel cassetto del comodino)
maupassant. le horla, bel ami. i due volti di guy de maupassant. duroy è semplicemente un mito.
goethe, faust inarrivabile, il mio preferito di tutti i tempi.
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