classismo da blogghettaro postrelativista/revisionista
Mio Dio, se gli dicevi "stronzo" lo offendevi meno
Per il resto, quoto Pablito e Scirocco su tutta la linea.
Inviato 14 novembre 2006 - 00:10
classismo da blogghettaro postrelativista/revisionista
Inviato 14 novembre 2006 - 08:51
Ieri ho avuto spesso la tentazione e la voglia anche di rispondere a te e a Enrico, ma francamente dopo un intervento simile penso di aver fatto bene a soprassedere... staremo a vedere se sarai tanto 'sportiva' quando qualcuno parlerà male di qualche tuo idolo (ma sto scherzando: so benissimo che non lo saresti, come non lo sei mai stata in passato). Per giunta vi permettete pure di fare la morale, il che francamente mi pare davvero troppo.
I aim to misbehave
Inviato 14 novembre 2006 - 12:21
Per molti era solamente un losco individuo, una figura sinistra, un "pervertito", uno "sporcaccione", ma lui non se ne curava.
Inviato 14 novembre 2006 - 12:44
Inviato 14 novembre 2006 - 13:23
A me di Pasolini piace molto l'universo finzionale che ha creato nella fase borgatara, mi piace la creazione del suo mito del sottoproletariato, che secondo l'autore ha attraversato la storia senza esserne scalfito. Mi piacciono le immagini statiche, quasi sacre, di questo mondo di uomini sporchi e ignoranti e intrinsecamente buoni, che nella realtà forse non sono mai esistiti, ma che esistono nei sogni erotici di Pasolini. Si sente che per queste creature Pasolini mise in gioco tutto il suo amore e il suo coraggio (proprio quello di frequentare da "diverso" certi luoghi e certe persone, non solo per amarle, ma anche per studiarle attentamente) per fare loro un monumento, prima che la ragione borghese corrompesse anche loro - sempre attenendosi al pensiero di Pasolini e non al mio. Pasolini non parla di certo al Popolo, e neanche agli intellettuali e ai borghesi, parla a se stesso e invano, come Totò in Uccellacci e Uccellini, sapendo benissimo che quei borgatari non sanno che farsene di un uccellaccio come lui. Pasolini forse avrebbe voluto essere come loro, che non temono la morte, anzi, che la vivono con naturalezza e gioia come una liberazione - tranne il povero borgataro sfortunato di Mamma Roma, che muore soffrendo, punito per aver ascoltato una donna, la mamma, e tentato di combinare qualcosa nella vita per cambiare la propria condizione. Mi piace il candore di Ninetto Davoli che muore beato chiedendo che cosa sono le nuvole pieno di meraviglia. E mi piace anche la coerenza con cui le donne vengono escluse da questo immaginario omo-erotico, restando presenze marginali rozze e bestiali, soprattutto nei romanzi. Non credo che la visione politica e sociale di Pasolini fosse giusta o equa, ma credo che la passione di quest'uomo fosse autentica e molto intensa, e che abbia lasciato in eredità un bellissimo mondo di immagini da contemplare.
Inviato 14 novembre 2006 - 13:29
Inviato 14 novembre 2006 - 13:33
Clichè? Sei sicura? Non ti basta la mole di opere che ci ha lasciato? Guarda che non basterebbe una vita per analizzare approfonditamente tutto ciò che ha scritto e girato! Perdonami, ma mi pare di scorgere della leggera malafede nel tua domanda di fondo. Se davvero ti interessa scoprire il vero Pasolini non hai che l'imbarazzo della scelta: comincia da dove vuoi e addentrati nel suo mondo. Nessuno di noi, chiaramente, conosce in modo assolutamente perfetto la sua poetica. Chi lo ama continua a studiarlo e a cercare di capire le sue parole. Scusa, ma il tuo intervento , pur solido e argomentato, mi sa un po' di processo alle intenzioni... O sbaglio?Io vorrei davvero sentire un giudizio approfondito su Pasolini che vada oltre il cliché "voce lucida, grande intellettuale"
Inviato 14 novembre 2006 - 17:19
Ma chi ha detto che va provocato un cambiamento bla bla bla ?
Io a monte del discorso scinderei il Pasolini giornalista/polemista dal regista, ed in particolare valuterei Salò per quello che si è impresso nella pellicola invece di girarci intorno.
E' un film con le palle, un film coraggioso, un film fuori dal tempo, un'esperienza visiva che piazza l'osservatore in angolo e lo costringe ad assistere alla rappresentazione teatrale delle sue miserie.
Un film che varrà la pena di vedere finchè lo schifo ed il disgusto saranno lo schifo ed il disgusto.
Men behind ecc... non l'ho visto e non so nemmeno se è una marca di proletarissime patatine (ovviamente da preferire alle sopravvalutatissime ed elitarie ostriche), ho citato gore e snuff per enfatizzare la descrizione che ne facevi...
A proposito, qualcuno mi dimostri perchè si dovrebbero preferire le ostriche.
P.S.
I miei inutilissimi interventi basta non leggerli, ho un nick per distinguermi, non c'è il pulsante per spegnere di cui diceva Zannina sopra, ma ti puoi arrangiare, puoi farcela.
Inviato 14 novembre 2006 - 17:26
Secondo me, basterebbe riflettere sulle forme e i contenuti dei messaggi di Pasolini per trovare la grandezza di questo personaggio. Un "border-line" assolutamente conscio della propria posizione e avanti di trent'anni rispetto al proprio tempo, un intellettuale più coraggioso di tanti osservatori privilegiati, un laico più credente di moltissimi cattolici, un comunista più autentico di tanti partigiani.
Per molti era solamente un losco individuo, una figura sinistra, un "pervertito", uno "sporcaccione", ma lui non se ne curava. Anzi, dalla sua postazione estrema continuava a lanciare provocazioni sempre più pesanti analizzando vizi e virtù della nostra nazione con una lucidità e una forza oggi impensabili. Non aveva paura di nessuno: centro, destra, sinistra, tutti erano oggetto delle sue pesanti critiche così come lui stesso veniva criticato da ogni parte. Ma era il clima socio-politico di allora.
Infilava le dita in qualunque "piaga" intervenendo in dibattiti televisivi e rilasciando interviste ferocissime e destabilizzanti. Non aveva peli sulla lingua: 'osava' ed era scomodo. Lui lo sapeva e andava avanti. Per amore del suo popolo, per amore della giustizia e di ciò che ancora di puro e vero esisteva in questo Paese e meritava di essere scoperto. Certo, non tutto ciò che diceva era condivisibile, anzi, molte cose facevano strocere il naso persino ai suoi più vicini sostenitori, ma di una cosa possiamo stare certi: della sua onestà intellettuale.
Oggi, come allora, un personaggio del genere (qualora fosse in grado di raggiungere ampia visibilità) verrebbe immediatamente allontanato: un uomo coraggioso fa sempre paura, in qualunque epoca. E Pasolini di coraggio ne aveva da vendere e per questo pagò con la vita. Basterebbe questo a decretarne, prima di tutto, l'immensa grandezza di acuto sensibile osservatore civile e morale del proprio tempo, poi di poeta, scrittore, regista e tutto il resto.
Inviato 14 novembre 2006 - 17:34
Eh ma questo discorso lo condivido anche io. Più precisamente, dalla visione di Salò ho evinto che Pasolini era un autore abbastanza coraggioso, ed infatti l'avevo anche detto.
Inviato 14 novembre 2006 - 22:41
Inviato 16 novembre 2006 - 22:17
Perdonami, ma mi pare di scorgere della leggera malafede nel tua domanda di fondo.
Se davvero ti interessa scoprire il vero Pasolini non hai che l'imbarazzo della scelta: comincia da dove vuoi e addentrati nel suo mondo. Nessuno di noi, chiaramente, conosce in modo assolutamente perfetto la sua poetica. Chi lo ama continua a studiarlo e a cercare di capire le sue parole.
I aim to misbehave
Inviato 16 novembre 2006 - 22:44
Mah, francamente rileggendo i post mi pare che di linee guida (anche se abbozzate) se ne trovino... Bene o male, mi sembra che tutti quanti abbiano provato a rispondere alla tua domanda. Ora, può darsi benissimo che io (come altri) non sia riuscito a spiegarmi bene (non ne so moltissimo, pure io sto studiando l'argomento) e che nessuno di noi sia stato in grado di riempire la tua curiosità. A questo punto, ribadisco: l'unico consiglio che posso darti è quello di continuare a indagare per conto tuo.Oppure credi che sia più fertile tracciare un piccolo quadro generale che evidenzi le linee guida per la comprensione della poetica dello scrittore in questione?
Inviato 17 novembre 2006 - 18:54
Io vorrei davvero sentire un giudizio approfondito su Pasolini che vada oltre il cliché "voce lucida, grande intellettuale"
Inviato 16 dicembre 2006 - 15:04
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
Inviato 21 dicembre 2006 - 13:23
salò è probabilmente il suo film peggiore, praticamente la trasposizione cinematografica di quella sua ossessione verso i mali o i presunti tali dell'italia che è particolarmente palese nel suo ultimo (delirante) periodo giornalistico (e spero che non piaccia solo per questo ai ragazzi e ai ragazzi un pò troppo cresciuti che lo difendono accanitamente in questo topic)
Inviato 26 marzo 2008 - 09:49
Inviato 26 marzo 2008 - 10:17
stupende le attrici che interpretano Maria, sia la giovane che la meno giovane.
Inviato 26 marzo 2008 - 22:16
salò è probabilmente il suo film peggiore, praticamente la trasposizione cinematografica di quella sua ossessione verso i mali o i presunti tali dell'italia che è particolarmente palese nel suo ultimo (delirante) periodo giornalistico (e spero che non piaccia solo per questo ai ragazzi e ai ragazzi un pò troppo cresciuti che lo difendono accanitamente in questo topic)
L'ultimo capolavoro è probabilmente la sua morte,avvenuta nel periodo giusto in modo da far diventare anche lui (che non se lo meritava in fondo.. forse) icona pop come mao o il che, e per evitare che alla lunga si scoprisse che era un pò troppo tempo che non aveva più nulla da dire
Inviato 03 marzo 2010 - 21:05
Inviato 08 aprile 2010 - 14:58
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 28 luglio 2010 - 00:50
Aiutoooooooooooo..Eh no, era una domanda per vedere se riuscivate a invogliarmi a leggere qualcosa(no poesie perchè la poesia in generale mi fa cagare).
Se volete (e lo so che i miei fan lo vogliono) mi posso esprimere sul Pasolini cineasta, in particolare su Salò (ho visto solo quello) che a me fa cagare, uno dei film più pallosi mai visti. L'unico punto non palloso è quello dove mangiano la merda (ma Pink Flamingos viene dieci anni prima) oppure dove torturano e stagliuzzano tutti solo che gli sfx fanno schifo e quindi risulta tutto abbastanza comico.
Troppo intellettuale, così intellettuale che il 99% delle persone a cui è rivolto il messaggio non riusciranno a capirlo se non leggendo la recensione critica.
Ma allora bisogna interrogarsi sull'utilità di gesti simili, dato che in fin dei conti l'importanza intrinseca di questo tipo di film è il messaggio. Se il messaggio non può (volontariamente, è l'autore che rende difficile la comprensione del messaggio) essere recepito, a cosa serve un film che non vuole essere e anzi rifiuta di essere intrattenimento puro? Boh, capirei se fosse un'opera surreale ma non credo lo sia.
Ziocan l'Arte.
Inviato 28 luglio 2010 - 03:45
Inviato 28 luglio 2010 - 08:35
Inviato 28 luglio 2010 - 15:15
Inviato 28 luglio 2010 - 15:30
tra i migliori non solo suoi ma di quel periodo del cinema italiano, la si pensi come si vuole c'è poco da fare.
Inviato 28 luglio 2010 - 19:05
Inviato 28 luglio 2010 - 19:27
non azzardiamo ipotesi camapate per aria; la morte di PPP è un mistero ancora irrisolto.
[...]
x navah: è inutile aspettare una replica dell'utente Enrico; voci non meglio precisate lo danno per deceduto in mezzo al deserto del Mojave e lasua carcassa divorata dai procioni di Captain Beefheart
Inviato 02 novembre 2010 - 21:33
Inviato 02 novembre 2010 - 22:50
Inviato 02 novembre 2010 - 23:16
Inviato 03 novembre 2010 - 10:41
PASOLINI FIGLIO DEL SOGNO
E voglio parlare della felicità di Pasolini. Quella che masticava su un campo da pallone. La sua immersione nell'epos, ma un'epica bambina, proprio perciò assoluta. La pacificazione dentro la furia. Il senso della vita in una corsa infinita come un volo. Il Sogno. E Pasolini è figlio del Sogno mentre indossa la maglia e una volta ancora mette in scena i pomeriggi interminabili, ??i più belli della mia vita?. Anche l'ecumenismo, la sua finestra sul mondo: dentro un campetto non ci sono nemici, solo avversari con cui finire a cena. Non c'è politica se non quella delle geometrie, dell'agonismo, dell'esaltazione, e del perdono dopo l'errore di un compagno. La felicità infinita di Pasolini stava in una partita, e come è strano che proprio lui abbia giocato mediano, ala (per volare), regista mai. Il rituale del calcio è soggetto da giocare, scenografia da allestire, copione da rispettare e insieme improvvisazione. Non sembri esagerato, scomodare la gioia di un uomo tormentato: parlano le foto, prima di una partita, finita una partita: gli occhi brillano immensi, le rughe si spianano. Persino nella tensione dello sforzo c'è qualcosa di magico, una vigoria sana, da cavallo selvaggio nel corpo di Pasolini. Forse la notte, messi a dormire i demoni, riaffiorano le azioni, le prodezze, i gesti spericolati di mille partite a comporre una storia: il meglio della vita. Quali altri intellettuali conoscete che amassero ammazzarsi allegramente, in mutande dietro una palla? ? stato unico anche in questo.
Massimo
Inviato 18 marzo 2014 - 13:13
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 18 marzo 2014 - 18:34
L'Appennino è un poema che mi scatena le stesse irrappresentabili sensazioni che provo quando visito alcuni paesini nascosti dalle colline del centro Italia. Quanto cazzo sono belli alcuni passaggi.
Se ognuno sa, esperto, l'ingenuo linguaggio
dell'incredulità, della insolenza,
dell'ironia, nel dialetto più saggio,
e vizioso, chiude nell'incoscienza,
le palpebre, si perde in un popolo
il cui clamore non è che silenzio.
A Chia Pasolini dedicò alcuni ultimi versi della Nuova gioventù: usando il dialetto friulano degli esordi, «Il soreli a indora Chia / cui so roris rosa, / e i Apenìns a san di sabia cialda» (Il sole indora Chia con le sue querce rosa e gli Appennini sanno di sabbia calda). Ma i contadini di una volta non ci sono più, se ne sono andati – dice la poesia – «e là dov’erano, non resta neanche il loro silenzio»
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 02 novembre 2015 - 14:42
Anche Pierpi gioisce per la rinascita di Mattia Destro.
Inviato 02 novembre 2015 - 15:08
visto che hai dissotterrato il topic linko l'articolo di Siti che mi sembra interessante
http://www.corriere....baad6b3f4.shtml
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 02 novembre 2015 - 15:13
Anche Pierpi gioisce per la rinascita di Mattia Destro.
Siamo a un passo da Pierpink Pasolini
Inviato 02 novembre 2015 - 16:28
Se c'è qualche film o qualcosa di interessante in tivì, segnalatelo
edit. Dannazione, c'era questo: http://www.ondacinem...lini_e_di_ivory
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