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Pier Paolo Pasolini


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87 replies to this topic

#51 Claudio

    I am what I play

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Inviato 14 novembre 2006 - 00:10

classismo da blogghettaro postrelativista/revisionista


Mio Dio, se gli dicevi "stronzo" lo offendevi meno  ;D

Per il resto, quoto Pablito e Scirocco su tutta la linea.
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#52 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 14 novembre 2006 - 08:51

Tom: prima ho citato Bach non a caso. E' un grande, no? Ragionando come te, anche per quanto riguarda lui non dovrebbe essere necessario spiegare la sua grandezza. Eppure come mai la sua opera è stata dimenticata per anni? Quando è stato riscoperto, l'hanno dovuto spiegare perché è grande o è stato considerato grande all'improvviso, senza che se ne sapessero i motivi? Il ridimensionamento critico è vitale, mica nel 2006 stiamo ancora a dare retta a quel che diceva Aristotele (ovviamente questo non vuol dire che si debba ridimensionare per forza tutto, vuol dire che chi ridimensiona non è necessariamente un eretico)!
Inoltre Busi non è un "esponente della cultura televisiva", ha sempre avuto un rapporto conflittuale coi media. Lasciamo perdere il discorso sulla tv cattiva (mutuato da Pasolini eh? ;D) perché non è il topic, ma comunque se tu da questa cultura tv ne sei venuto fuori libero pensatore vuol dire che forse non è così opprimente e tremenda come sembra.
Per quanto riguarda il discorso "io lo spiegherei anche ma questi qua hanno i pregiudizi" (scusa le virgolette criminali), non penso che siamo qui per convincerci a vicenda. Io vorrei davvero sentire un giudizio approfondito su Pasolini che vada oltre il cliché "voce lucida, grande intellettuale" che qualunque ammiratore del Nostro mi propone (infatti perdonami scirocco ma il tuo intervento rientra pienamente nella categoria) che magari mi faccia vedere cose che accostandomi da sola alla sua opera non ho mai notato, va a finire che mi convinci pure.

Pablito invece lo voglio quotare interamente ;D

Ieri ho avuto spesso la tentazione e la voglia anche di rispondere a te e a Enrico, ma francamente dopo un intervento simile penso di aver fatto bene a soprassedere... staremo a vedere se sarai tanto 'sportiva' quando qualcuno parlerà male di qualche tuo idolo (ma sto scherzando: so benissimo che non lo saresti, come non lo sei mai stata in passato). Per giunta vi permettete pure di fare la morale, il che francamente mi pare davvero troppo.


Allora, il mio idolo me l'hanno già toccato recentemente (c'è stato Proust vs Buzzati) e io mi sono messa a scrivere un pippone per motivare una cosa a me ovvia (e credo ovvia a chiunque abbia letto i due libri), quindi da quel punto di vista non hai niente da rimproverarmi. Se poi ti abbiamo fatto qualcosa di male io o Enri diccelo, proveremo a riparare, altrimenti non si spiega quest'astio continuo  con cui glossi ogni nostro intervento (e anche quelli di qualche altro utente) di un certo tenore. Guarda che c'è chi certe cose le pensa veramente e non le dice solo per moda come credi tu.

Vanquish: come puoi paragonare il Pasolini militante a Busi che ha scritto solo romanzi (in un certo senso anche Busi è militante, ma solo esistenzialmente). Quando leggerai un romanzo di Busi vedrai quante affinità con quelli di Pasolini, al di là dei titoli (quello citato è bellissimo, ma il più poetico è Ed io, che ho le rose fiorite anche d'inverno?)

Padova: autoevidente non vuol dire quello che hai lasciato intendere tu ;D Per quanto riguarda il discorso "morale" ripeto quello che ho detto a Pablito, ci sono persone che certe cose le pensano davvero, e con fatica sono arrivate a pensarle molto prima che i nascessero internet, le community e i blog e i relativi (dis)valori.
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#53 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 novembre 2006 - 12:21

Per molti era solamente un losco individuo, una figura sinistra, un "pervertito", uno "sporcaccione", ma lui non se ne curava.


in proposito vi linko la puntata di Blu Notte dedicata al delitto Pasolini... in essa sono presentati risvolti della vicenda assolutamente inaspettati, soprattutto per ciò che riguarda il lato "libidinoso" dell'artista.

http://www.raiclickt...er.srv?id=1914#
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#54 Brucaliffa

    mainstream Star

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Inviato 14 novembre 2006 - 12:44

A me di Pasolini piace molto l'universo finzionale che ha creato nella fase borgatara, mi piace la creazione del suo mito del sottoproletariato, che secondo l'autore ha attraversato la storia senza esserne scalfito. Mi piacciono le immagini statiche, quasi sacre, di questo mondo di uomini sporchi e ignoranti e intrinsecamente buoni, che nella realtà forse non sono mai esistiti, ma che esistono nei sogni erotici di Pasolini. Si sente che per queste creature Pasolini mise in gioco tutto il suo amore e il suo coraggio (proprio quello di frequentare da "diverso" certi luoghi e certe persone, non solo per amarle, ma anche per studiarle attentamente) per fare loro un monumento, prima che la ragione borghese corrompesse anche loro - sempre attenendosi al pensiero di Pasolini e non al mio. Pasolini non parla di certo al Popolo, e neanche agli intellettuali e ai borghesi, parla a se stesso e invano, come l'uccello in Uccellacci e Uccellini, sapendo benissimo che quei borgatari non sanno che farsene di un uccellaccio come lui. Pasolini forse avrebbe voluto essere come loro, che non temono la morte, anzi, che la vivono con naturalezza e gioia come una liberazione - tranne il povero borgataro sfortunato di Mamma Roma, che muore soffrendo, punito per aver ascoltato una donna, la mamma, e tentato di combinare qualcosa nella vita per cambiare la propria condizione. Mi piace il candore di Ninetto Davoli che muore beato chiedendo che cosa sono le nuvole pieno di meraviglia. E mi piace anche la coerenza con cui le donne vengono escluse da questo immaginario omo-erotico, restando presenze marginali rozze e bestiali, soprattutto nei romanzi. Non credo che la visione politica e sociale di Pasolini fosse giusta o equa, ma credo che la passione di quest'uomo fosse autentica e molto intensa, e che abbia lasciato in eredità un bellissimo mondo di immagini da contemplare.

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#55 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 14 novembre 2006 - 13:23

A me di Pasolini piace molto l'universo finzionale che ha creato nella fase borgatara, mi piace la creazione del suo mito del sottoproletariato, che secondo l'autore ha attraversato la storia senza esserne scalfito. Mi piacciono le immagini statiche, quasi sacre, di questo mondo di uomini sporchi e ignoranti e intrinsecamente buoni, che nella realtà forse non sono mai esistiti, ma che esistono nei sogni erotici di Pasolini. Si sente che per queste creature Pasolini mise in gioco tutto il suo amore e il suo coraggio (proprio quello di frequentare da "diverso" certi luoghi e certe persone, non solo per amarle, ma anche per studiarle attentamente) per fare loro un monumento, prima che la ragione borghese corrompesse anche loro - sempre attenendosi al pensiero di Pasolini e non al mio. Pasolini non parla di certo al Popolo, e neanche agli intellettuali e ai borghesi, parla a se stesso e invano, come Totò in Uccellacci e Uccellini, sapendo benissimo che quei borgatari non sanno che farsene di un uccellaccio come lui. Pasolini forse avrebbe voluto essere come loro, che non temono la morte, anzi, che la vivono con naturalezza e gioia come una liberazione - tranne il povero borgataro sfortunato di Mamma Roma, che muore soffrendo, punito per aver ascoltato una donna, la mamma, e tentato di combinare qualcosa nella vita per cambiare la propria condizione. Mi piace il candore di Ninetto Davoli che muore beato chiedendo che cosa sono le nuvole pieno di meraviglia. E mi piace anche la coerenza con cui le donne vengono escluse da questo immaginario omo-erotico, restando presenze marginali rozze e bestiali, soprattutto nei romanzi. Non credo che la visione politica e sociale di Pasolini fosse giusta o equa, ma credo che la passione di quest'uomo fosse autentica e molto intensa, e che abbia lasciato in eredità un bellissimo mondo di immagini da contemplare.


Applausi..
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#56 Brucaliffa

    mainstream Star

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Inviato 14 novembre 2006 - 13:29

Non credo di meritarli, ma ti ringrazio, e spero di non aver scritto solo banalità condivisibili da tutti, ma anche qualcosa di personale su cosa mi piace di Pasolini - che poi non appartiene neanche alla stretta rosa di personaggi per me intoccabili, che non dirò mai.
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#57 scirocco

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Inviato 14 novembre 2006 - 13:33

Io vorrei davvero sentire un giudizio approfondito su Pasolini che vada oltre il cliché "voce lucida, grande intellettuale"

Clichè? Sei sicura? Non ti basta la mole di opere che ci ha lasciato? Guarda che non basterebbe una vita per analizzare approfonditamente tutto ciò che ha scritto e girato! Perdonami, ma mi pare di scorgere della leggera malafede nel tua domanda di fondo. Se davvero ti interessa scoprire il vero Pasolini non hai che l'imbarazzo della scelta: comincia da dove vuoi e addentrati nel suo mondo. Nessuno di noi, chiaramente, conosce in modo assolutamente perfetto la sua poetica. Chi lo ama continua a studiarlo e a cercare di capire le sue parole. Scusa, ma il tuo intervento , pur solido e argomentato, mi sa un po' di processo alle intenzioni... O sbaglio?
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#58 Guest_Enrico_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 17:19


Ma chi ha detto che va provocato un cambiamento bla bla bla ?


? un ragionamento abbastanza logico. Di norma si cerca sempre di raggiungere la condizione ritenuta migliore, questo a meno che non si sia masochisti.


Io a monte del discorso scinderei il Pasolini giornalista/polemista dal regista, ed in particolare valuterei Salò per quello che si è impresso nella pellicola invece di girarci intorno.
E' un film con le palle, un film coraggioso, un film fuori dal tempo, un'esperienza visiva che piazza l'osservatore in angolo e lo costringe ad assistere alla rappresentazione teatrale delle sue miserie.
Un film che varrà la pena di vedere finchè lo schifo ed il disgusto saranno lo schifo ed il disgusto.


Delle tue miserie semmai. Tu però devi leggere bene quello che scrivo, non ho mai detto che Salò non sia coraggioso etc etc.

Men behind ecc... non l'ho visto e non so nemmeno se è una marca di proletarissime patatine (ovviamente da preferire alle sopravvalutatissime ed elitarie ostriche), ho citato gore e snuff per enfatizzare la descrizione che ne facevi...
A proposito, qualcuno mi dimostri perchè si dovrebbero preferire le ostriche.



Beh, sempre secondo un ragionamento logico, le ostriche non sono così facili da digerire, le possono mangiare molte meno persone.

P.S.
I miei inutilissimi interventi basta non leggerli, ho un nick per distinguermi, non c'è il pulsante per spegnere  di cui diceva Zannina sopra, ma ti puoi arrangiare, puoi farcela.  ;)



Ma io sono un tuo fan.Se poi parti in quarta dandomi del blogghettaro e in seguito dimostri i aver letto frettolosamente quello che ho scritto, beh, come faccio ad esimermi?
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#59 Guest_Enrico_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 17:26

Secondo me, basterebbe riflettere sulle forme e i contenuti dei messaggi di Pasolini per trovare la grandezza di questo personaggio. Un "border-line" assolutamente conscio della propria posizione e avanti di trent'anni rispetto al proprio tempo, un intellettuale più coraggioso di tanti osservatori privilegiati, un laico più credente di moltissimi cattolici, un comunista più autentico di tanti partigiani.

Per molti era solamente un losco individuo, una figura sinistra, un "pervertito", uno "sporcaccione", ma lui non se ne curava. Anzi, dalla sua postazione estrema continuava a lanciare provocazioni sempre più pesanti analizzando vizi e virtù della nostra nazione con una lucidità e una forza oggi impensabili. Non aveva paura di nessuno: centro, destra, sinistra, tutti erano oggetto delle sue pesanti critiche così come lui stesso veniva criticato da ogni parte. Ma era il clima socio-politico di allora.

Infilava le dita in qualunque "piaga" intervenendo in dibattiti televisivi e rilasciando interviste ferocissime e destabilizzanti. Non aveva peli sulla lingua: 'osava' ed era scomodo. Lui lo sapeva e andava avanti. Per amore del suo popolo, per amore della giustizia e di ciò che ancora di puro e vero esisteva in questo Paese e meritava di essere scoperto. Certo, non tutto ciò che diceva era condivisibile, anzi, molte cose facevano strocere il naso persino ai suoi più vicini sostenitori, ma di una cosa possiamo stare certi: della sua onestà intellettuale.

Oggi, come allora, un personaggio del genere (qualora fosse in grado di raggiungere ampia visibilità) verrebbe immediatamente allontanato: un uomo coraggioso fa sempre paura, in qualunque epoca. E Pasolini di coraggio ne aveva da vendere e per questo pagò con la vita. Basterebbe questo a decretarne, prima di tutto, l'immensa grandezza di acuto sensibile osservatore civile e morale del proprio tempo, poi di poeta, scrittore, regista e tutto il resto.


Eh ma questo discorso lo condivido anche io. Più precisamente, dalla visione di Salò ho evinto che Pasolini era un autore abbastanza coraggioso, ed infatti l'avevo anche detto.

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#60 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 novembre 2006 - 17:34

Eh ma questo discorso lo condivido anche io. Più precisamente, dalla visione di Salò ho evinto che Pasolini era un autore abbastanza coraggioso, ed infatti l'avevo anche detto.


non sperare di cavartela così, eh... alla gogna... alla gogna!! ;D ;D :D :D
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#61 Guest_Enrico_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 22:41

Immagine inserita
Tiè Terronius Monk, sei più borghese delle opere di Pasolini.
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#62 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 16 novembre 2006 - 22:17

Perdonami, ma mi pare di scorgere della leggera malafede nel tua domanda di fondo.


Malafede no. Semplicemente la conoscenza (parziale, per carità) che ho di Pasolini non mi porta alle stesse conclusioni a cui arrivate voi sostenitori.

Se davvero ti interessa scoprire il vero Pasolini non hai che l'imbarazzo della scelta: comincia da dove vuoi e addentrati nel suo mondo. Nessuno di noi, chiaramente, conosce in modo assolutamente perfetto la sua poetica. Chi lo ama continua a studiarlo e a cercare di capire le sue parole.


Scusa se faccio un altro esempio mettendo in mezzo Proust, ma questa volta è funzionale. Se qualcuno che ha letto solo qualche centinaio di pagine di Proust mi chiedesse perché è un grande, e io rispondessi "leggiti tutta la Recherche e lo capirai da solo", questa sarebbe una risposta esauriente o un incentivo alla lettura? Io penso di no. Oppure credi che sia più fertile tracciare un piccolo quadro generale che evidenzi le linee guida per la comprensione della poetica dello scrittore in questione?
Tra l'altro, mi sembra ingiusto dover motivare in cento modi diversi il perché di una domanda perfettamente legittima perché i miei interlocutori ritengono che non meriti una risposta: questa cosa mi ricorda un episodio accaduto millenni fa, in cui non ricordo più quale utente chiedeva a non ricordo più quale altro utente di spiegargli cosa fosse il Cinema di cui il secondo parlava diffusamente. L'interrogato disse che non avrebbe risposto, chissà perché...  ;)
Siete ancora liberi di non rispondere, per quanto mi riguarda non riesco a trovare altri modi per spiegarmi e comunque penso di essere stata abbastanza chiara.

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I aim to misbehave


#63 scirocco

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Inviato 16 novembre 2006 - 22:44

Oppure credi che sia più fertile tracciare un piccolo quadro generale che evidenzi le linee guida per la comprensione della poetica dello scrittore in questione?

Mah, francamente rileggendo i post mi pare che di linee guida (anche se abbozzate) se ne trovino... Bene o male, mi sembra che tutti quanti abbiano provato a rispondere alla tua domanda. Ora, può darsi benissimo che io (come altri) non sia riuscito a spiegarmi bene (non ne so moltissimo, pure io sto studiando l'argomento) e che nessuno di noi sia stato in grado di riempire la tua curiosità. A questo punto, ribadisco: l'unico consiglio che posso darti è quello di continuare a indagare per conto tuo.
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#64 MissWisteria

    fottuta di malinconia

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Inviato 17 novembre 2006 - 18:54


Io vorrei davvero sentire un giudizio approfondito su Pasolini che vada oltre il cliché "voce lucida, grande intellettuale"



credo sarebbe un cliché ingiusto: di lucido vi trovo ben poco nello sguardo sul mondo del Paso  :o
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People I see just remind me of mooing like a cow on the grass,and that’s not to say that there’s anything wrong with being a cow anyway, but people are people with the added advantage of the spoken word. We’re getting on fine but I feel more of a man when I get with the herd.

#65 Roy Montgomery

    mr. negativity

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Inviato 16 dicembre 2006 - 15:04

salò è probabilmente il suo film peggiore, praticamente la trasposizione cinematografica di quella sua ossessione  verso i mali o i presunti tali dell'italia che è particolarmente palese nel suo ultimo (delirante) periodo giornalistico (e spero che non piaccia solo per questo ai ragazzi e ai ragazzi un pò troppo cresciuti che lo difendono accanitamente in questo topic), anche se bisogna ammettere che se il "coraggio"  odierno corrisponde a quello di biagi, guzzanti e compagnia orrenda, sicuramente pasolini era il personaggio più coraggioso di tutti i tempi (oltre che essere molto più intelligente di loro). E' un peccato che non tutti utilizzano come standard il "coraggio" di questi moderni simulacri intellettuali

era senza dubbio un personaggio estremamente contraddittorio, che ha perso via via quella semplicità nel gusto di ritrarre il "suo" popolo, la sua immagine poetica del popolo (accattone e soprattutto mamma roma e il vangelo secondo matteo, ragazzi di vita e soprattutto una vita violenta, letteratura e soprattutto il cinema) e la "sua" generazione con meno retorica e più intelligenza dei suoi contemporanei (la religione del mio tempo e soprattutto le ceneri di gramsci), per approdare prima a dubbi compromessi della "sua" estetica (la trilogia della vita, teorema,porcile), e poi alle ultime, negative, opere. L'ultimo capolavoro è probabilmente la sua morte,avvenuta nel periodo giusto in modo da far diventare anche lui (che non se lo meritava in fondo.. forse) icona pop come mao o il che, e per evitare che alla lunga si scoprisse che era un pò troppo tempo che non aveva più nulla da dire

in fondo, visto che tanto siamo in italia, le sue opere migliori meritano sicuramente un posto di rilievo nel 900 del nostro paese
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3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.


#66 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 21 dicembre 2006 - 13:23

salò è probabilmente il suo film peggiore, praticamente la trasposizione cinematografica di quella sua ossessione  verso i mali o i presunti tali dell'italia che è particolarmente palese nel suo ultimo (delirante) periodo giornalistico (e spero che non piaccia solo per questo ai ragazzi e ai ragazzi un pò troppo cresciuti che lo difendono accanitamente in questo topic)


E' considerato Capolavoro anche a Tokio, Brisbane e Lima, non solo qui. Il periodo giornalistico che possiamo definire "io so" è tutt'altro che delirante. Al massimo sei tu che sei poco informato.
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#67 popten

    Classic Rocker

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Inviato 26 marzo 2008 - 09:49

p.s.ho sbagliato thread!!!

Finalmente questa Pasqua ho visto Il Vangelo secondo Matteo : grande film, registicamente mi ricordava Dreyer con questi stupendi primi piani e fotografia b/n che a tratti appunto mi han ricordato La passione di Giovanna D'Arco.
Per il resto il film è attinente ai Vangeli, abbastanza scarno, molto elegante. stupende le attrici che interpretano Maria, sia la giovane che la meno giovane. curioso l'inno/brano simil-brasiliano che sottolinea resurrezione, alcuni miracoli ecc!! inserito per altro in una colonna sonora molto bella per lo più classica
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#68 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 26 marzo 2008 - 10:17

stupende le attrici che interpretano Maria, sia la giovane che la meno giovane.


che poi era la madre del regista; donna per la quale Pasolini provava una devozione fortissima e incondizionata.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#69 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 26 marzo 2008 - 22:16

salò è probabilmente il suo film peggiore, praticamente la trasposizione cinematografica di quella sua ossessione  verso i mali o i presunti tali dell'italia che è particolarmente palese nel suo ultimo (delirante) periodo giornalistico (e spero che non piaccia solo per questo ai ragazzi e ai ragazzi un pò troppo cresciuti che lo difendono accanitamente in questo topic)

L'ultimo capolavoro è probabilmente la sua morte,avvenuta nel periodo giusto in modo da far diventare anche lui (che non se lo meritava in fondo.. forse) icona pop come mao o il che, e per evitare che alla lunga si scoprisse che era un pò troppo tempo che non aveva più nulla da dire


di delirante io vedo solo le cose che hai scritto, sinceramente...
senza offesa eh, ma non ne condivido una sola
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#70 stan

    Groupie

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Inviato 03 marzo 2010 - 21:05

http://www.lastampa....52754girata.asp

::)
un po' inquietante; Petrolio per me è una lacuna ancora da colmare...che questa sia la volta buona?

(casualmente, proprio nei giorni scorsi mi ero imbattutto nella figura di Mattei, anche se per altre ragioni...)
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#71 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 08 aprile 2010 - 14:58

L'articolo de La Stampa l'ho letto anch'io e devo dire che ha mi inquietato molto. C'erano al tempo e ci sono tutt'ora troppi troppi punti oscuri sulla morte di Pasolini, troppi.

Tornando a parlare dell'artista: è sicuramente l'autore italiano al quale sono più affezionato. Non ho ancora avuto a che fare con la sua opera narrativa - ma ho Ragazzi di vita che mi aspetta per quanto sarò adeguatamente concentrato, successivamente passerò agli altri romanzi in ordine cronologico - ma tutto il resto l'ho amato incommensurabilmente: le poesie, lette e rilette infinite volte; i film, complici della mia prima infatuazione per l'arte visiva ed i saggi, i saggi approfonditi ed analizzati con tanto di quell'affetto che ho riservato a pochi altri scritti soltanto.

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#72 Navah

    Groupie

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Inviato 28 luglio 2010 - 00:50

Eh no, era una domanda per vedere se riuscivate a invogliarmi a leggere qualcosa(no poesie perchè la poesia in generale mi fa cagare).


Se volete (e lo so che i miei fan lo vogliono) mi posso esprimere sul Pasolini cineasta, in particolare su Salò (ho visto solo quello) che a me fa cagare, uno dei film più pallosi mai visti. L'unico punto non palloso è quello dove mangiano la merda (ma Pink Flamingos viene dieci anni prima) oppure dove torturano e stagliuzzano tutti solo che gli sfx fanno schifo e quindi risulta tutto abbastanza comico.
Troppo intellettuale, così intellettuale che il 99% delle persone a cui è rivolto il messaggio non riusciranno a capirlo se non leggendo la recensione critica.
Ma allora bisogna interrogarsi sull'utilità di gesti simili, dato che in fin dei conti l'importanza intrinseca di questo tipo di film è il messaggio. Se il messaggio non può (volontariamente, è l'autore che rende difficile la comprensione del messaggio) essere recepito, a cosa serve un film che non vuole essere e anzi rifiuta di essere intrattenimento puro? Boh, capirei se fosse un'opera surreale ma non credo lo sia.
Ziocan l'Arte.


Aiutoooooooooooo..
Salò sì è qualcosa di invivibile..ma lui ha voluto così
In ogni caso, e te lo dico col cuore, informati prima di formulare un giudizio generale..non che a me cambi qualcosa, ma ne vale assolutamente la pena

  • 0

#73 Cosmonaut

    pivello

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Inviato 28 luglio 2010 - 03:45

Sarà il fato, la casualità, ma questo up del thread è avvenuto in concomitanza con la mia visione di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Effettivamente, uno spettatore del caso - magari un po' ottuso - che si avvicina a questo film potrebbe considerare l'opera fine a sé stessa, anche considerando l'estroversione della pellicola per l'anno nel quale è stata prodotta. Ma tralasciando questo, a me la recitazione è parsa piuttosto dozzinale da parte di tutti gli attori; forse per dare un tocco tragicomico al tutto, francamente non saprei.
  • 0

#74 chronochromie

    Laurea presso Facoltà di Non Rispondere

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Inviato 28 luglio 2010 - 08:35

Sembra che non esista altro autore da citare. Ma basta! Lo leggessero, almeno.
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Prima ch'io mi profilassi...

#75 veterano

    pivello

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Inviato 28 luglio 2010 - 15:15

tra i migliori non solo suoi ma di quel periodo del cinema italiano, la si pensi come si vuole c'è poco da fare.
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#76 Navah

    Groupie

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Inviato 28 luglio 2010 - 15:30

tra i migliori non solo suoi ma di quel periodo del cinema italiano, la si pensi come si vuole c'è poco da fare.


Non sono d'accordo..
Se non fosse stato estremo probabilmente nessuno se lo sarebbe filato
Forse sarebbe ancora vivo
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#77 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 28 luglio 2010 - 19:05

non azzardiamo ipotesi camapate per aria; la morte di PPP è un mistero ancora irrisolto.

tornando al cinema: direi che la trilogia della vita fu realizzata da Pasolini con l'intento di mostrare la vitalità del sesso, inteso come mezzo di comunicazione delle emozioni tra le persone e, quindi, slegato anzi in spregio a tutta una serie di tabù che la società, cattolica e provinciale italiana, aveva costruito nel corso dei secoli.
Pasolini si rese conto che la sua visione intellettuale fu totalmente travisata e la succitata trilogia diede inizio a tutta una serie di film "scollacciati" (come si usava dire) con il pretesto di mostrare tette, fiche, cazzi e culi allegramente, assecondando quindi quella visione piccolo-borghese, anzi infimo-borghese come diceva Pasolini, per trarre profitto al botteghino.
Questa, e altre, furono le ragioni che spinsero Pasolini ad abiurare dalla trilogia della vita e a ripensare il ruolo del sesso nel suo cinema, questa volta in chiave negativa, di morte.
Ecco che nacque il progetto della speculare trilogia della morte, di cui Salò è il primo capitolo (quando morì, stava lavorando con Eduardo De Filippo al secondo capitolo, un film su San Paolo).
Quel film fu volutamente brutto, volgare e perverso, girato con attori non professionisti, tranne i 4 professori e le 3 puttane.


x navah: è inutile aspettare una replica dell'utente Enrico; voci non meglio precisate lo danno per deceduto in mezzo al deserto del Mojave e lasua carcassa divorata dai procioni di Captain Beefheart asd
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#78 Navah

    Groupie

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Inviato 28 luglio 2010 - 19:27

non azzardiamo ipotesi camapate per aria; la morte di PPP è un mistero ancora irrisolto.

[...]

x navah: è inutile aspettare una replica dell'utente Enrico; voci non meglio precisate lo danno per deceduto in mezzo al deserto del Mojave e lasua carcassa divorata dai procioni di Captain Beefheart asd


Nah non azzardo ipotesi campate per aria. Ho detto forse, perchè sognare sulle cose impossibili è un piacere perverso
Riguardo tale Enrico....mah, buono a sapersi, le sue affermazioni mi hanno pietrificata  ::)
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#79 Notker

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Inviato 02 novembre 2010 - 21:33

nonostante sia diventato nel corso degli ultimi decenni un personaggio di culto, ho avuto l'impressione che, tra bunga-bunga e puttanai vari, in pochi hanno ricordato che OGGI 2 novembre ricorre il 35mo anniversario della tragica morte di questo intellettuale onesto e impavido.

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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#80 veterano

    pivello

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Inviato 02 novembre 2010 - 22:50

«Quanto all??affermazione di Casalegno su una mia "nostalgia di un passato anche tinto di nero", sia ben chiaro: se egli osa ripetere qualcosa di simile, prendo il treno, salgo a Torino e passo alle vie di fatto.»
(Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975).
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#81 virginia wolf

    apota

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Inviato 02 novembre 2010 - 23:16

"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo."
(1962)

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#82 R. Mutt

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Inviato 03 novembre 2010 - 10:41

Un bel ricordo dal blog di Massimo Del Papa

PASOLINI FIGLIO DEL SOGNO
E voglio parlare della felicità di Pasolini. Quella che masticava su un campo da pallone. La sua immersione nell'epos, ma un'epica bambina, proprio perciò assoluta. La pacificazione dentro la furia. Il senso della vita in una corsa infinita come un volo. Il Sogno. E Pasolini è figlio del Sogno mentre indossa la maglia e una volta ancora mette in scena i pomeriggi interminabili, ??i più belli della mia vita?. Anche l'ecumenismo, la sua finestra sul mondo: dentro un campetto non ci sono nemici, solo avversari con cui finire a cena. Non c'è politica se non quella delle geometrie, dell'agonismo, dell'esaltazione, e del perdono dopo l'errore di un compagno. La felicità infinita di Pasolini stava in una partita, e come è strano che proprio lui abbia giocato mediano, ala (per volare), regista mai. Il rituale del calcio è soggetto da giocare, scenografia da allestire, copione da rispettare e insieme improvvisazione. Non sembri esagerato, scomodare la gioia di un uomo tormentato: parlano le foto, prima di una partita, finita una partita: gli occhi brillano immensi, le rughe si spianano. Persino nella tensione dello sforzo c'è qualcosa di magico, una vigoria sana, da cavallo selvaggio nel corpo di Pasolini. Forse la notte, messi a dormire i demoni, riaffiorano le azioni, le prodezze, i gesti spericolati di mille partite a comporre una storia: il meglio della vita. Quali altri intellettuali conoscete che amassero ammazzarsi allegramente, in mutande dietro una palla? ? stato unico anche in questo.
Massimo


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#83 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 18 marzo 2014 - 13:13

L'Appennino è un poema che mi scatena le stesse irrappresentabili sensazioni che provo quando visito alcuni paesini nascosti dalle colline del centro Italia. Quanto cazzo sono belli alcuni passaggi.

Se ognuno sa, esperto, l'ingenuo linguaggio
dell'incredulità, della insolenza,
dell'ironia, nel dialetto più saggio,
e vizioso, chiude nell'incoscienza,
le palpebre, si perde in un popolo
il cui clamore non è che silenzio.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#84 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 18 marzo 2014 - 18:34

L'Appennino è un poema che mi scatena le stesse irrappresentabili sensazioni che provo quando visito alcuni paesini nascosti dalle colline del centro Italia. Quanto cazzo sono belli alcuni passaggi.

Se ognuno sa, esperto, l'ingenuo linguaggio
dell'incredulità, della insolenza,
dell'ironia, nel dialetto più saggio,
e vizioso, chiude nell'incoscienza,
le palpebre, si perde in un popolo
il cui clamore non è che silenzio.


http://www.pasolini....hia-viterbo.htm

Non a caso... Pasolini ha abitato qui. Speriamo che non la lascino crollare per incuria.
Qualche ricordo curioso ma anche affettuoso sopravvive nella gente della zona di questo signore famoso, gentile ma ovviamente eccentrico, e della sua "corte" di artistoidi, strampalati, perdigiorno... e artisti veri e morti di fame. Ma ne ho sempre sentito parlare con un tono affettuoso, non so quanto dovuto poi alla sua fine.


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http://matteidottgra...paolo-pasolini/

A Chia Pasolini dedicò alcuni ultimi versi della Nuova gioventù: usando il dialetto friulano degli esordi, «Il soreli a indora Chia / cui so roris rosa, / e i Apenìns a san di sabia cialda» (Il sole indora Chia con le sue querce rosa e gli Appennini sanno di sabbia calda). Ma i contadini di una volta non ci sono più, se ne sono andati – dice la poesia – «e là dov’erano, non resta neanche il loro silenzio»


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Curiosità: che poi è la stessa torre immortalata in

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(Vi sorprendereste di quanti film, capolavori o meno, sono stati girati nel viterbese nel dopoguerra. Tra questi, per dire, anche lo stesso "Vangelo Secondo Matteo")
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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#85 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 02 novembre 2015 - 14:42

Anche Pierpi gioisce per la rinascita di Mattia Destro.

 

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#86 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 02 novembre 2015 - 15:08

visto che hai dissotterrato il topic linko l'articolo di Siti che mi sembra interessante

 

http://www.corriere....baad6b3f4.shtml


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#87 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 02 novembre 2015 - 15:13

Anche Pierpi gioisce per la rinascita di Mattia Destro.

 

 

Siamo a un passo da Pierpink Pasolini


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A chemistry of commotion and style

#88 Greed

    round control to major troll

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Inviato 02 novembre 2015 - 16:28

Se c'è qualche film o qualcosa di interessante in tivì, segnalatelo :)

 

edit. Dannazione, c'era questo: http://www.ondacinem...lini_e_di_ivory


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