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Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


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5819 replies to this topic

#2251 Çorkan

    Utente onicofago con ghiri in culo

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Posted 21 November 2011 - 21:35 PM

- solo "consigliabile" ?

Ottimo film. Anche se preferisco "Salvatore Giuliano" (che comunque dovrei rivedere). Per andare oltre il "consigliabile" tirerei in ballo film come... "Ordet"! :cool:


Maledizione, euripidello ha trovato un alleato :-
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Dekalog 5

#2252 RandolphCarter

    life is cool

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Posted 25 November 2011 - 18:16 PM

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SECTOR 7 di Kim Ji-hun - Corea del Sud 2011

Blockbutserone presentato nelle sale in 3D, guardato per pura curiosità.
Forse con dei personaggi un po' più delineati non sarebbe neanche stato un cesso. Ma a dir la verità non è proprio un cesso, è uno di quei film che spegnendo il cervello (cosa che a me personalmente riesce bene) divertono anche. Tutto il duello finale per dire è ben fatto, pure entertainment.
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#2253 mantizac

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Posted 30 November 2011 - 18:53 PM

Snowtown - Justin Kurzel

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Ci risiamo, un altro gioiellino di cinema made in Australia a confermare quanto creativa e di altissima qualità sia la produzione di questi ultimi anni. Dopo Animal Kingdom e The Horseman [quello con la A], Snowtown mette in luce, con una sensibilità narrativa e "pittorica" di rara fattura, i buchi neri e il degrado ai margini delle grandi città, in questo caso Adelaide. Ci vuole un certo stomaco corazzato per vedere questo film, anche perché ciò cui si assiste è quanto realmente accaduto, ma ne vale la pena. Primi piani corrosivi, fotografia eccellente, buio totale, sconforto... che cinema però! Finale che lasciastareproprio.
Ciò detto, mi sento di sconsigliarlo a chi ama fortemente... i canguri. Seriously. :facepalm:
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#2254 woody

    Classic Rocker

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Posted 01 December 2011 - 18:38 PM

Non so se esiste un thread apposito (non saprei come cercarlo), se esiste sposto subito il messaggio li.

Spesso mi torna in mente uno stravagante film che vidi a inizio anni 90 che parla di un ragazzo, che è vissuto sempre in casa con la madre senza mai uscire, abitavano tipo in una casa di fortuna (se ben ricordo era una casa ricavata in una caverna), la madre soddisfaceva i propri appetiti sessuali direttamente sul figlio.
non ricordo molto altro, mi sembra che il nome del film iniziasse con Bad Boy qualcosa.
Non mi è più capitato di sentirne parlare, ai tempi mi ricordo lo recensirono positivamente su film-tv (il motivo per cui andai a vedere sto film) però poi in quasi 20 anni da quando lo vidi e quindi da quando è uscito non l'ho più sentito nominare (forse un motivo ci sarà??).

Sapete aiutarmi?

PS: se serve un thread del genere lo posso anche creare ma non volevo aprire un thread nuovo per una richiesta simile
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#2255 strangelove

    Scaruffiano

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Posted 01 December 2011 - 18:41 PM

Non so se esiste un thread apposito (non saprei come cercarlo), se esiste sposto subito il messaggio li.

Spesso mi torna in mente uno stravagante film che vidi a inizio anni 90 che parla di un ragazzo, che è vissuto sempre in casa con la madre senza mai uscire, abitavano tipo in una casa di fortuna (se ben ricordo era una casa ricavata in una caverna), la madre soddisfaceva i propri appetiti sessuali direttamente sul figlio.
non ricordo molto altro, mi sembra che il nome del film iniziasse con Bad Boy qualcosa.
Non mi è più capitato di sentirne parlare, ai tempi mi ricordo lo recensirono positivamente su film-tv (il motivo per cui andai a vedere sto film) però poi in quasi 20 anni da quando lo vidi e quindi da quando è uscito non l'ho più sentito nominare (forse un motivo ci sarà??).

Sapete aiutarmi?

PS: se serve un thread del genere lo posso anche creare ma non volevo aprire un thread nuovo per una richiesta simile


http://it.wikipedia....i/Bad_Boy_Bubby
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#2256 woody

    Classic Rocker

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Posted 01 December 2011 - 19:11 PM

È lui! Grazie :)
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#2257 ---

    Classic Rocker

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Posted 01 December 2011 - 19:12 PM

La montagna sacra di Alexandro Jodorowsky (1973)

Scrivo proprio due cose che mi son venute in mente, sono l'ultima persona in grado di giudicare un film con cognizione di causa.

La prima considerazione che mi viene in mente è che "La montagna sacra" mostra inevitabilmente tutti gli anni che ha: probabilmente tutti i registi alle prime armi l'hanno visto e stravisto e l'hanno copiato perché le immagini, per quanto potenti, non mi sono giunte come "nuove" (e io sono tutt'altro che cinefila, anzi la mia ignoranza è abissale).
Detto ciò, non mi sento di dire né "capolavoro!" né "cagata pazzesca". Certo, evidenti le ossessioni per le deformità e la nudità; la prospettiva piuttosto piatta sul genere femminile non dice nulla di nuovo. Ma mi è piaciuto il rapporto con la finzione: mi ha dato l'impressione che Jodorowsky si sia divertito parecchio a fare un kolossal e a ricordarci costantemente che è tutto finto, col sangue di tutti i colori, le budella di stracci. Paradossalmente è mostrato in modo più reale ciò che dentro il film è finzione (le illusioni dei personaggi). Il finale subito mi ha lasciato un po' interdetta ma poi ho pensato che era l'unico finale possibile.
Prima parte molto bella visivamente, anche se in genere la sovrabbondanza di simbologia mi stucca un po'. Bellissime le inquadrature dentro la torre.
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#2258 tiresia

    Sue Ellen

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Posted 01 December 2011 - 19:28 PM

notato il rapporto complicato con il femminile?: Isla e Sel sono donne, la prima essendo marte, fa la guerra e un po' banalmente è lesbica o forse bisex, la seconda è il simbolo della mamma, perchè educa i bambini, ok alla guerra, ma è una figura genitoriale. Poi c'è la prostituta che salva il ladro con l'amore e va con lui per formare la famiglia del nuovo alchimista. In genere è tutto fallocentrico, le donne sono corpi, sono corrotte, sono il sesso, con tutto il misto di attrazione e paura che l'uomo ha nei suoi confronti.
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#2259 ---

    Classic Rocker

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Posted 01 December 2011 - 22:37 PM

notato il rapporto complicato con il femminile?: Isla e Sel sono donne, la prima essendo marte, fa la guerra e un po' banalmente è lesbica o forse bisex, la seconda è il simbolo della mamma, perchè educa i bambini, ok alla guerra, ma è una figura genitoriale. Poi c'è la prostituta che salva il ladro con l'amore e va con lui per formare la famiglia del nuovo alchimista. In genere è tutto fallocentrico, le donne sono corpi, sono corrotte, sono il sesso, con tutto il misto di attrazione e paura che l'uomo ha nei suoi confronti.

Ma infatti, e tra l'altro non è nulla di nuovo sotto il sole.
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#2260 Amanita_Muscaria

    pivello

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Posted 06 December 2011 - 00:18 AM

Un' estate violenta : Valerio Zurlini (1959)

“Leggendo i classici ho capito quanto è bella la fusione tra una vicenda privata e gli avvenimenti storici. La mia profonda formazione tolstoiana si rivela ugualmente in questa piccola equazione: una storia privata è ingrandita, e diventa straordinaria, cioè necessaria, se si presenta sullo sfondo un grande avvenimento storico (…)

Come da incipit Zurliniano, ho rivisto con inusitato piacere questa sera, Un’estate violenta.
L’avvenimento storico è focalizzato nell’estate del 43’, nella guerra in cui l’Italia è “risucchiata”, la vicenda privata è rappresentata dalla impossibile quanto bruciante storia d’amore tra la vedova Roberta e il ben più giovane Carlo, figlio di un gerarca fascista.
Con le sua sapiente capacità “pittorica” ..Zur, ritrae una borghesia ridondante di precetti morali e ostentata baldanza, (che uscirà con le ossa rotte dalla guerra) …e, per stessa ammissione zurliniana, un agglomerato giovanile totalmente scevro di qualsivoglia coscienza, fiducia e aspettativa futura.
Una scena più delle altre mi rimane impressa: la guerra seppur aleggiante, non è tangibile in quell’istante meravigliosamente e stranamente sospeso, i ragazzi, spente tutte le luci, spalancano le finestre e dopo aver melanconicamente scrutato l’orizzonte sul terrazzo, ballano un lento. Da lì in poi v’è una vera e propria escalation di sguardi tra i due protagonisti, uno sfuggirsi e rincorrersi, una vera e propria spirale che tende a chiudersi inesorabilmente.
Ma la guerra, così patinata fino ad ora, improvvisamente si paventa con tutto il suo carico di orrore; il sublime stralcio del bombardamento nella stazione è evocativo.
Ed ecco la parte del film che più mi infastidisce: dopo averla ritrovata tra le macerie fumanti, Carlo le dà l’addio, sentendosi in dovere di prendere parte a quella guerra, una sorta di compensazione per quel nulla che la sua indolente generazione giovanile rappresentava, un afflato umanista melenso.
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Un'Amanita non è che un episodio, un momento nel destino universale.

#2261 nicholas_angel

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Posted 06 December 2011 - 14:09 PM

Sono molto interessato a Snowtown, ovviamente in Italia non si vedrà mai.
Qui in Francia l'hanno presentato di recente in anteprima e se n'è parlato benissimo
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#2262 mantizac

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Posted 07 December 2011 - 11:32 AM

Sono molto interessato a Snowtown, ovviamente in Italia non si vedrà mai.
Qui in Francia l'hanno presentato di recente in anteprima e se n'è parlato benissimo


Han fatto bene a parlarne benissimo, film toccante, performance recitative alte e un brivido ascensionale accentuato probabilmente dal fatto che la storia in fondo è... vera. Poi quelle luci fredde... fear.

Per quanto mi riguarda è uno dei film dell'anno.
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#2263 RandolphCarter

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Posted 24 December 2011 - 22:09 PM

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ANOTHER EARTH di Mike Cahill - USA 2011

Bello, bello, bello. Un (durissimo) dramma umano si svolge all'ombra di una seconda Terra apparsa nel cielo. Il contorno fantascientifico, col quale non abbiamo di fatto nessun contatto diretto, non è in realtà un semplice contorno ma qualcosa di perfettamente funzionale alla storia e ai suoi personaggi. Minimalista, concreto nella rappresentazione del dramma dei protagonisti, intenso ma discreto nel raccontarne le emozioni. Ottima, atipica colonna sonora che sconfina nell'ambient/drone. Grandi idee e saperle realizzare al meglio: di cos'altro c'è bisogno?

Per dire, qualche settimana fa ho visto Monsters di Gareth Edwards che per certi versi potrebbe essere accomunabile. Ma siamo lontani anni luce. Lodevole l'idea di fare un (post-apocalyptic) monster movie in cui l'invasione aliena è solo il contorno per lo studio dei protagonisti, in un viaggio on the road che è anche viaggio interiore e bla bla bla. Solo l'idea, perchè il risultato è piuttosto slavato, ammorbato dal solito insopportabile USA-centrismo, i personaggi sono stantii nel loro essere costantemente assorti e stralunati. Bene i momenti interlocutori, le pause, bella fotografia, bella colonna sonora, ma alla fine è tutto posticcio, inconsistente e del film resta poco o nulla. Another Earth è Another Level.

Edited by RandolphCarter, 24 December 2011 - 22:17 PM.

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#2264 nicholas_angel

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Posted 25 December 2011 - 00:17 AM

Mah, per me Another Earth è stata una delle grandi delusioni di quest'anno.
Una delle cose che più mi ha sconvolto è stata l'uso della voce fuori campo che spiegava il viaggio interspaziale
con una estetica che ricalcava fin troppo chiaramente gli spot 'artistici' statunitensi.
Giusto per dire, una pubblicità della Levi's che recita "The gods will follow you" e cose del genere
aveva esattamente lo stesso stile del film e una fotografia molto simile.
Ma poi per il resto mi ha proprio scassato i maroni e non sono riuscito a trovare empatia coi personaggi,
specialmente nei momenti più tipici da dramma indie (vedi il confronto con l'indiano dei Tenembauns, a mio avviso
ridicolo e mai emozionante come previsto in partenza).
Poi Mapother, una volta che sai che è cugino di Tom Cruise, per tutto il film sta lì come a dire
"assomiglio al Divo di scentology... solo che ho gli occhi all'ingiù."
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#2265 aldous

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Posted 28 December 2011 - 10:17 AM

qualche volenteroso mi spieghi perchè Vogliamo vivere! di Lubitsch è un capolavoro. Grazie
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#2266 tiresia

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Posted 28 December 2011 - 10:31 AM

qualche volenteroso mi spieghi perchè Vogliamo vivere! di Lubitsch è un capolavoro. Grazie

perchè lo ha detto truffaut asd e noi siamo d'accordo

Edited by tiresia, 28 December 2011 - 10:31 AM.

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#2267 Eleanor Rigby

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Posted 29 December 2011 - 18:57 PM

Ieri sera su Iris,
Torna a settembre (come september) di Robert Mulligan, 1961

Un milionario americano torna ogni anno nella sua villa italiana.Arrivando senza preavviso, scopre che il suo maggiordomo ha trasformato la sua mega villa in un albergo ("La Dolce Vista") e ospita un gruppo di ragazze americane braccate da un gruppo di ragazzi, tra cui Bobby Darin. IL milionario (Rock Hudson) passerà l'estate a cercare di stare insieme alla sua ragazza (la Lollo) e a tener lontane le ragazze che vivono nella sua villa, fra cui Sandra Dee, dai corteggiamenti dei ragazzi

Una commedia colorata e scanzonata. Mi ha fatto molto sorridere, e poi Rock Hudson è davvero un belvedere.
Dallo stesso regista de Il buio oltre la siepe.


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Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso


#2268 TheWalrus

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Posted 29 December 2011 - 21:57 PM

Immagino che ne avrete sentito parlare:

Le idi di Marzo di George Clooney

Recitato bene, ma credo che esistano film molto piu' complessi e coinvolgenti di questo
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"MA DOVE SIETE FINITI ROCKETTARI? tutti coi capelli tagliati corti, tutti con le giacche e la cravatta! Un giorno uno mi disse che la CRAVATTA è il passaporto degli STRONZI."

RICHARD BENSON

#2269 totem

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Posted 02 January 2012 - 23:26 PM

Commento a caldo

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Ho appena finito di vedere Koyaanisqatsi (Godfrey Reggio, 1982). Un trip audiovisivo di forza incredibile.
La rappresentazione del mondo messa in scena (se così si può dire) è magistrale. Le varie fasi che lo spettatore attraversa sono emblematiche:
La natura incontaminata, con la sua calma e bellezza inarrivabili, la follia distruttrice dell'uomo e lo sfruttamento senza riguardi della terra, la vita frenetica che spersonalizza gli esseri umani tanto da annullare qualsiasi convinzione sul senso della vita, la (nonostante tutto) fascinazione verso quello che abbiamo costruito, le luci e i colori artificiali che qualche emozione la danno, fino alla riumanizzazione delle persone, con il ragazzo che mastica una gomma, la donna che tenta di accendersi una sigaretta, il mendicante che conta i soldi e una delle scene a mio avviso più potenti del film: la mano tremante della paziente che stringe quella dell'infermiera con la forza dell'attaccamento alla vita; un momento di empatia fortissimo che mi ha scosso profondamente (non lo dico per retorica, datemi pure del sempliciotto).
Naturalmente la colonna sonora eccellente di Philip Glass gioca un ruolo pari e a volte superiore alle immagini, praticamente un connubio perfetto.

Ora sono davvero curioso di vedere i seguiti, Powaqqatsi, Naqoyqatsi e Steegranqatsi ( asd purtroppo in italiano suonano maluccio, ma pazienza)
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#2270 paloz

    Poo-tee-weet?

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Posted 02 January 2012 - 23:39 PM

Io so solo che pagherei fior di quattrini per assistere ad una sonorizzazione dal vivo.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2271 totem

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Posted 02 January 2012 - 23:54 PM

Intendi visione al cinema + orchestra vera? Sarebbe epocale
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#2272 Eleanor Rigby

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Posted 03 January 2012 - 10:46 AM

Re per una notte (Scorsese, 1983)
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L'ho rivisto dopo tempo, e mi è piaciuto meno della prima volta.
Ho trovato quasi migliore Jerry Lewis, con la sua monoespressione infastidita per tutto il film ,che non De Niro.
Comunque bravo nel suo essere stalker, insieme alla sempre isterica Sandra Bernhard.
Alla fine del film l'impressione è che manchi qualcosa.



Altra ri_visione delle vacanze:
La canzone di Carla (Ken Loach '96)
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La storia, ambientata a fine anni '80 vede un autista di autobus (Robert Carlyle) di Glasgow che incontra una profuga nicaraguense, e per amore la segue nel suo Paese in cui imperversa la guerra civile tra sandinisti e contras.
Gran bella critica agli Usa e alla loro 'democrazia' nell'epoca Reagan,

Ho visto il film in lingua, e posso affermare che gli scozzesi parlano un inglese assolutamente incomprensibile.


Il cielo può attendere (Ernst Lubitsch, 43)
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Capolavoro. Stenti a credere che sia un film di 70 anni fa, una commedia ironica e piacevole.
Grandissimo Don Ameche, in una storia di amore e amori ben raccontata.
I nomi dei personaggi 'italianizzati' riportano i piedi per terra circa l'epoca della pellicola. :popcorn:

Edited by Eleanor Rigby, 03 January 2012 - 11:07 AM.

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Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso


#2273 Tom

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Posted 03 January 2012 - 11:24 AM

I nomi dei personaggi 'italianizzati' riportano i piedi per terra circa l'epoca della pellicola. :popcorn:

Tra l'altro, come è noto, la versione che circola normalmemte taglia la scena finale che da il titolo al film: il protagonista sale sull'ascensore per raggiungere la moglie in paradiso, ma sull'ascensore incontra una bella figliola, al che lui strizzando l'occhio agli spettatori dice "Il cielo può attendere!". Pensavo fosse una censura dell'edizione italiana, ma ho visto che anche nelle versioni in inglese il film finisce con Satana che dice di portarlo in cielo.
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#2274 Eleanor Rigby

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Posted 03 January 2012 - 11:29 AM


I nomi dei personaggi 'italianizzati' riportano i piedi per terra circa l'epoca della pellicola. :popcorn:

Tra l'altro, come è noto, la versione che circola normalmemte taglia la scena finale che da il titolo al film: il protagonista sale sull'ascensore per raggiungere la moglie in paradiso, ma sull'ascensore incontra una bella figliola, al che lui strizzando l'occhio agli spettatori dice "Il cielo può attendere!". Pensavo fosse una censura dell'edizione italiana, ma ho visto che anche nelle versioni in inglese il film finisce con Satana che dice di portarlo in cielo.


Infatti, questo fa perdere il senso del titolo. Sperao che nel dvd ci fosse questa scena invece nisba.
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Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso


#2275 mantizac

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Posted 03 January 2012 - 15:26 PM

A Lonely Place to Die - Julian Gilbey [2011]

aspettavo da tempo di vederlo così come mi aspettavo un gran carico di brivido e tensione e invece, a parte una buona mezz'ora di azione nel suggestivo scenario montagnoso delle scottish highlands, sono stata lì a cercare di capire le dinamiche di un rapimento e di passaggi di soldi contenuti nelle ormai sorpassatissime valigette 24 ore, tra europei dell'est e polizia corrotta locale. e vabbbbè...
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#2276 paloz

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Posted 23 January 2012 - 23:09 PM

Beautiful Boy (Shawn Ku, 2010)

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E' evidente che oltre all'attentato dell'11 settembre, l'America non ha dimenticato (né sicuramente digerito) anche la strage di Columbine. Dopo i primi colpi inferti dagli approfondimenti di Michael Moore e dal nitore "chirurgico" di Gus Van Sant, sono arrivati rispettivamente "Beautiful Boy" di Shawn Ku e lo scozzese Lynne Ramsay con "We Need to Talk About Kevin". Se quest'ultimo si confronta con una realtà ancora tangibile e scomoda - un figlio sopravvissuto al fattaccio e con cui, in linea con un'infanzia difficile, risulta impossibile (ri)trovare un rapporto umano -, Sammy ["Beautiful Boy"] ha scelto il suicidio come risposta al male di vivere, incarnato nell'ultimo gesto apocalittico dell'omicidio di massa. Shawn Ku intende dedicarsi interamente a ciò che i genitori devono affrontare in seguito. A costo di un'emotività talvolta (necessariamente) esasperata, il regista ritrae con attenzione gli imbarazzi, le intrattenibili curiosità, la sete di giustizia di coloro che rivedono l'assassino nei suoi genitori, colpevoli o innocenti non ha importanza. Rimane sempre e comunque una spinta a vivere, laddove è impossibile dimenticare e trovare risposte. Litigi, riconciliazioni, ire represse, tutto deve esondare per portare a compimento l'accettazione della reciproca impotenza, nella candida ammissione di non potercela fare da soli.
A dirlo così pare scontato, a vederlo proprio per niente. Finale/chiusura-del-cerchio sinceramente commovente.
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#2277 simon

    Scaruffiano

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Posted 11 February 2012 - 15:11 PM

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che cosa intendiamo per cinema intellettuale? non lo so. sicuramente questa pellicola targata '94 (tra l'altro la morte di Senna, la guerra in Bosnia, il primo governo Berlusconi, la solitudine dei numeri primi) è l'esempio più riuscito, tragicamente riuscito (visto che non l'hanno capito e concupito pressochè nessuno all'epoca) di cinema off. se da un lato la miseria della rappresentazione quotidiana è iniettata nelle immagini con sadica chirurgia, è il falso movimento a regnare, ancora una volta: è la potenza del falso, dei mondi incompossibili alla deleuze a scremarlo, a renderla vitrea pellicola aliena. tre storie che strizzano l'occhio al grottesco e al patetico risolvendolo con l'horror vacui di QUELLA penisola novantaquattro. La Falchi purtroppo non riescea a capire la sceneggiatura, ma è proprio la sua mariana grazia a travalicare il suo genetico ebetismo per farsi ancella più che solare, contrappunto cristallino alla morte del di dentro del magnifico, culto più del culto, Rup Everett. inglese e italiano con spruzzatine fashion svedesi per dare l'infinito addio a un cinema inseparabile dalle sue assise geofisiche (e quanto Straub vi è in quella terra ove noi tutti saremo finalmente sepolti senza ritornare?) e al meta concetto di blockbuster (il dvd come pretesto per serate in famiglia o/e per preludi amorosi tra fidanzati sanvalentineschi).
  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#2278 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Posted 16 February 2012 - 12:47 PM

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Non prendetemi per matto, ma non avevo mai visto questo film.
Che dire? Ieri sera è stato come tornare a casa. Mi sono ritrovato tutto solo a godere di questa pellicola, a rincorrere sogni, credi e illusioni di tempi perduti, ormai lontani. Linklater compie un vero miracolo e paralizza il tempo, la sua folle corsa, cercando di dare un senso al tempo e all'amore vero. Ogni sguardo, ogni piccola movenza della Delpy è qualcosa di magico. Hawke tremendamente bravo nel ruolo di giovane anima perduta e disillusa che trova tutto ad un tratto qualcosa di magico che dista ben oltre i suoi confini. Erano anni che un film non smuoveva così tanto qualcosa che credevo ormai perso. Immenso.
  • 1

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#2279 Slowburn

    mainstream Star

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Posted 16 February 2012 - 13:38 PM

Ho beccato qualche sera fa su Cielo "Eva contro Eva" con Bette Davis, film che non avevo mai visto, catturata da subito dal carisma e dalla bravura di Bette e di tutti gli attori.
Quando si dice saper recitare! :cool: Bellissimo film, inquietante. ..
  • 2

#2280 piersa

    Megalo-Man

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Posted 16 February 2012 - 14:08 PM

Ho beccato qualche sera fa su Cielo "Eva contro Eva" con Bette Davis, film che non avevo mai visto, catturata da subito dal carisma e dalla bravura di Bette e di tutti gli attori.
Quando si dice saper recitare! :cool: Bellissimo film, inquietante. ..


Cercati Piano piano dolce Carlotta, una specie di reload Immagine inserita


aah ma non è la Anne Baxter? C'è un cameo della Marylin, anche.
Dicevo ... dio... non mi ricordo il titolo, quello sì insomma
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#2281 - laura palmer -

    mainstream Star

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Posted 16 February 2012 - 14:41 PM

Ho beccato qualche sera fa su Cielo "Eva contro Eva" con Bette Davis, film che non avevo mai visto, catturata da subito dal carisma e dalla bravura di Bette e di tutti gli attori.
Quando si dice saper recitare! :cool: Bellissimo film, inquietante. ..


L'ho rivisto anche io, tra l'altro dopo Eva sempre su Cielo hanno trasmesso "Che fine ha fatto Baby Jane?", altra meraviglia :cool:
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A man must have a code

#2282 piersa

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Posted 16 February 2012 - 14:49 PM

volevo dire così
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#2283 debaser

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Posted 16 February 2012 - 15:09 PM

Immagine inserita

Non prendetemi per matto, ma non avevo mai visto questo film.
Che dire? Ieri sera è stato come tornare a casa. Mi sono ritrovato tutto solo a godere di questa pellicola, a rincorrere sogni, credi e illusioni di tempi perduti, ormai lontani. Linklater compie un vero miracolo e paralizza il tempo, la sua folle corsa, cercando di dare un senso al tempo e all'amore vero. Ogni sguardo, ogni piccola movenza della Delpy è qualcosa di magico. Hawke tremendamente bravo nel ruolo di giovane anima perduta e disillusa che trova tutto ad un tratto qualcosa di magico che dista ben oltre i suoi confini. Erano anni che un film non smuoveva così tanto qualcosa che credevo ormai perso. Immenso.


L'immagine non si vede ma + sulla fiducia (scherzo, si capisce e <33333)
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#2284 Slowburn

    mainstream Star

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Posted 16 February 2012 - 17:54 PM


Ho beccato qualche sera fa su Cielo "Eva contro Eva" con Bette Davis, film che non avevo mai visto, catturata da subito dal carisma e dalla bravura di Bette e di tutti gli attori.
Quando si dice saper recitare! :cool: Bellissimo film, inquietante. ..


Cercati Piano piano dolce Carlotta, una specie di reload Immagine inserita


aah ma non è la Anne Baxter? C'è un cameo della Marylin, anche.
Dicevo ... dio... non mi ricordo il titolo, quello sì insomma



Si, proprio Anne Baxter, bravissima!! Il suo ruolo e' piu' delicato di quello di "star decadente" interpretato da Bette Davis. Marylin recita una particina, non proprio un cameo, molto carina. . .anzi, devo dirti che e' stata una sorpresa incontrarla in questo film.
Quello che mi ha colpito (come molti film di quegli anni) e' che la storia regge solo ed esclusivamente sulla recitazione, dove la bravura degli attori e' tale da riuscire a coinvolgerti al punto da estraniarti cosi tanto che nemmeno ti ricordi piu' in che epoca vivi!

Per Laura Palmer: e' vero, ho visto che dopo facevano l'altro film, ero troppo stanca, l'avevo visto tempo fa, mi e' spiaciuto non rivederlo, concordo, me-ra-vi-glia!
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#2285 il mistico

    proxima centauri

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Posted 16 February 2012 - 18:47 PM

l'ultimo film che ho visto, il mercante di venezia mi ha positivamente impressionato per la stupenda colonna sonora, sarei curioso di sapere se si tratta di musiche composte esclusivamente per il film o se invece si tratta di composizioni dell'epoca in cui è ambientato lo stesso. eccellenti i costumi, buona regia e sceneggiatura......finale assolutamente imprevisto, non mi aspettavo che finisse con la trama lasciata in sospeso, probabilmente dovrei darmi una tirata d'orecchie per non avere letto il plot di shakespeare..
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#2286 Reynard

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Posted 17 February 2012 - 22:46 PM

Visto La kermesse eorica di Jacques Feyder (commedia del 1935).
In un paesino delle Fiandre nel Seicento sta per arrivare un reparto di soldati spagnoli, in accompagnamento a un duca in missione diplomatica. I membri del consiglio cittadino cadono nel panico, ricordando le notizie terribili di saccheggi e massacri perpetrati dagli spagnoli anni prima durante la rivolta dell Fiandre. Il sindaco arriva a fingersi morto sperando che il lutto pubblico faccia desistere gli spagnoli dall'entrare in città. Le donne della città, invece, molto più pratiche e coraggiose, guidate dalla formidabile moglie del sindaco, decidono di accogliere gli spagnoli di buona grazia. Questi si dimostrano molto più urbani del previsto, e decisamente più affascinanti dei loro borghesi e insulsi mariti, a cominciare dal duca ospite della sindachessa. L'accoglienza sarà calorosa e apprezzata da entrambe le parti.
La trama è poco più di un pretesto per una commedia vecchio stile abbastanza piacevole. Il vero punto di forza del film è visivo: inquadrature che sembrano quadri (un omaggio alla grande pittura fiamminga del Seicento), scenografie e costumi sontuosi (non credo di aver mai visto altrettanta accuratezza e precisione dei dettagli in un film storico), una fotografia splendida e per i tempi quasi incredibile.
Il tono è leggero e decisamente privo di moralismi. Feyder si diverte e fa divertire il proprio pubblico, perché "non è mai tardi per afferrare la felicità".
Se siete per le commedie old-fashioned, apprezzerete.
  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#2287 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Posted 22 February 2012 - 00:33 AM

Appena rivisto Lasciami entrare (l'originale svedese).Glaciale e struggente.Bellissimo.
  • 4

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#2288 ---

    Classic Rocker

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Posted 15 March 2012 - 12:18 PM

Ieri sera ho visto I disperati di Sándor (Szegénylegények, 1964), consigliata dall'iniquilino ungherese. Trama: dopo la rivoluzione di Lajos Kossuth del 1848 contro il dominio degli Asburgo sul Paese, vengono istituiti dei campi di prigionia per giustiziare i ribelli. Verso la fine degli anni '60 si cercano ancora i membri della banda di fuorilegge capeggiata da Sándor Rózsa (uno degli ultimi sostenitori della rivolta). Nei campi di prigionia dunque si ricorre ad ogni tipo di abuso psicologico e fisico per mettere i prigionieri l'uno contro l'altro e farli diventare spie.
La trama fa riferimento in modo abbastanza evidente alla repressione subita dalla popolazione ungherese dopo il tentativo di affrancarsi dall'Unione Sovietica dopo la morte di Stalin e il conseguente intervento dell'Armata Rossa nel 1956, anche se a Cannes Jancsó dovette leggere un comunicato in cui negava che il suo film avesse qualche riferimento all'attualità.
La resa scenica è efficacissima: bianco e nero, scenografia minima (c'è solo una pianura sconfinata, il campo di prigionia, la baracca degli ufficiali), poco movimento, poche parole. Insomma azioni umane ridotte all'osso, in cui gli aguzzini riescono a sfruttare ogni debolezza dei prigionieri, fino alla fine (e al finale).
Visione consigliata.
  • 1

#2289 Slowburn

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Posted 18 April 2012 - 13:19 PM

Altro film beccato per caso "I giorni del vino e delle rose" con uno straordinario Jack Lemmon in una interpretazione drammatica , toccante , cosi come la sua partner femminile. Film che parla di alcolismo.
  • 1

#2290 Dudley

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Posted 23 April 2012 - 14:05 PM

“Sorcerer”, di W. Friedkin
Di questo ne aveva parlato in modo approfondito il buon Corey durante uno dei suoi interventi qui sul forum. Non mi dilungo più di tanto, grande e sconosciuto “action movie” che meriterebbe ben altra fama. Davvero impressionante la parte girata nella giungla, tante scene sono davvero al cardiopalma, mi chiedevo in continuazione “ma come hanno fatto”? La trama in due righe: 4 disperati devono trasportare con due camions delle casse di esplosivo attraverso la giungla, affinché l’incendio di un pozzo petrolifero possa essere soffocato. Riuscita anche la parte finale (e direi che non era facile, con un film del genere …). Nel cast, un grande Roy Scheider. Ottima pure la cupa ed angosciante colonna sonora dei Tangerine Dream.

“Play misty for me”, di C. Eastwood
Buon, inusuale thriller, prima prova alla regia di Eastwood. Un semplice “one night stand” si trasforma in un incubo per un dj califoriano (Eastwood), il crescendo di tensione e follia della ragazza è credibile e coinvolgente. Un vero e proprio caso di “stalking” estremo! Non tutto fila liscio, ad esempio prima della parte finale c’é un lungo inserto girato al Monterey Jazz Festival che toglie un po’ di ritmo al film, però il risultato finale rimane davvero convincente. Non da ultimo, belle anche le locations, con diverse panoramiche sulla costa californiana meno turistica - a giudicare dalle poche costruzioni presenti. Bravo Clint!

“The mission”, di Johnnie To
Bellissimo noir, asciutto e senza fronzoli, girato con grande stile e personalità. Ottime le sparatorie, secche e quasi “geometriche”, ottimi pure gli inserti più leggeri. I temi sono quelli cari al registra ed a tanti altri films di Hong Kong: i codici di comportamento, l’onore, l’amicizia. Imperdibile.
  • 0

#2291 nicholas_angel

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Posted 23 April 2012 - 22:12 PM

C'è da dire che il film di Friedkin è un remake del capolavoro di Clouzot Vite vendute o se preferite Le salaire de la peur.
Un film immenso di cui non si parla mai abbastanza
  • 2
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#2292 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Posted 25 April 2012 - 00:38 AM

Immagine inserita

La Notte arriva sempre. Lidia (Jeanne Moreau), affacciata sul balconcino di casa Gherardini, i facoltosi Gherardini, vede la notte di suo marito Giovanni (Marcello Mastroianni), lo scrittore, riflettersi sugli smoking e sugli abiti merlettati delle signore della Milano bene. Le sigarette e i libri incastonati nelle belle ringhiere in ferro. La fuga a Sesto San Giovanni dove niente è cambiato ma cambierà. La morfina dell'amico Tommaso sul letto d'ospedale, in punto di morte. Il gruppo jazz che suona credendo forse che il giorno viene su diverso se loro suonano? Questo è il presente, il futuro si organizza, come dice il buon Gherardini. Valentina (Monica Vitti) sta giocando su di una scacchiera formata con le mattonelle del pavimento. Ha inventato un gioco tutto nuovo dove bisogna lanciare un oggetto e farlo arrivare fino alla fine della scacchiera. Se si lancia troppo piano non si arriva alla fine. Ma se ci si mette troppo cuore si rischia di superare l'ultima fila. E' un gioco al limite. La notte si fa inafferrabile. Piove. Gli illustri si gettano nella piscina. Giovanni e Valentina, quella notte. Poi di nuovo Giovanni e Lidia, insieme, all'alba. Camminano sul prato, lui la afferra, la bacia ma forse non riescono ad incontrasi più. Come il giorno con la notte.
  • 1
Everybody needs a bosom for a pillow

#2293 Guest_ale_*

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Posted 25 April 2012 - 22:11 PM

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Sequel fiacchissimo di un film cult degli anni '80. Stone ha tra le mani una idea potenzialmente straordinaria - far riapparire il suo personaggio di squalo della finanza nel clima arroventato e apocalittico della crisi del 2008 - e riesce ad annacquare il tutto tra stucchevoli vicende sentimentali, didascalismo, una visione semplicistica e manicheista, nè cronaca nè denuncia. Gordon Gekko è uno degli antieroi più affascinanti del recente cinema americano, ma qui è veramente sottoutilizzato, compare poco e quando lo fa gli affidano qualche battuta ad effetto e nulla più.
  • 4

#2294 Siberia

    Radical Schick

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Posted 25 April 2012 - 22:12 PM

Sequel fiacchissimo di un film cult degli anni '80. Stone ha tra le mani una idea potenzialmente straordinaria - far riapparire il suo personaggio di squalo della finanza nel clima arroventato e apocalittico della crisi del 2008 - e riesce ad annacquare il tutto tra stucchevoli vicende sentimentali, didascalismo, una visione semplicistica e manicheista, nè cronaca nè denuncia. Gordon Gekko è uno degli antieroi più affascinanti del recente cinema americano, ma qui è veramente sottoutilizzato, compare poco e quando lo fa gli affidano qualche battuta ad effetto e nulla più.

Ma soprattutto: questo LaBeouf a cosa serve?
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#2295 Guest_ale_*

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Posted 25 April 2012 - 22:15 PM

Ma soprattutto: questo LaBeouf a cosa serve?


a ricalcare lo schema del primo film mentore-discepolo, mentore-che-incula-il-discepolo-che-incula-il-mentore. ma in questo c'è il finale sdolcinato.

c'è anche Charlie Sheen ad un certo punto. e ti accorgi che il tempo è veramente passato asd
  • 0

#2296 Seattle Sound

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Posted 26 April 2012 - 03:14 AM

Questo sequel conferma l'Oliver Stone bolso e ormai privo della ferocia dei tempi migliori. Un film che affonda nella retorica(che è un tratto distintivo di Stone ma qui come nelle ultime sue produzioni lascia solo noia) che si risolleva a tratti solo quando ricompare sulle schermo il "vecchio" Gordon Gekko ( e con lui lo Stone del passato).
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#2297 Guest_ale_*

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Posted 02 May 2012 - 13:27 PM

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ho appena visto il documentario INSIDE JOB (2010) che in Italia non ha avuto una distribuzione nelle sale, ma che mi pare sia passato al Festival di Roma.
l'ho trovato veramente interessante e lucidamente equilibrato rispetto, ad esempio, al ben più famoso, semplicistico e manicheo documentario di Moore CAPITALISM: A LOVE STORY (2009).
Moore viene elogiato perché fa controinformazione. Charles Ferguson, il regista di INSIDE JOB, fa invece informazione.
la differenza maggiore non sta solo nella forma, ma anche negli intenti. il finale dei due documentari se messo a confronto, fa capire la diversità sostanziale dei due film.
CAPITALISM: A LOVE STORY si conclude con un parallelismo quanto mai azzardato tra la figura di F.D. Roosevelt, che nel 1944 voleva varare una nuova Carta dei Diritti, e il futuro Presidente Obama, che invece imperniò buona parte della propria campagna elettorale sulla necessità di regolamentare il capitalismo finanziario. viene così vaticinata una nuova alba di progresso e democrazia dopo i disastri dell'era Bush.
INSIDE JOB invece termina il proprio viaggio nella spirale finanziaria con una chiara rappresentazione dello stato attuale delle cose, alla luce della nuova amministrazione. Wall Street ha in gran parte finanziato la campagna elettorale di Obama e una volta eletto lo ha circondato di suoi uomini, da Larry Summers a Timothy Geithner, passando per Bernanke e uno stuolo di ex (ex?) dirigenti di Wall Street ora alla Casa Bianca. naturalmente la famosa regolamentazione non c'è stata, e il governo di Obama è in tutto e per tutto un governo di Wall Street come lo fu quello di Bush, di Clinton e di Reagan.
morale della favola? alla prossima bolla.
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#2298 piersa

    Megalo-Man

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Posted 02 May 2012 - 13:46 PM

Ieri sera ho visto I disperati di Sándor (Szegénylegények, 1964), consigliata dall'iniquilino ungherese. Trama: dopo la rivoluzione di Lajos Kossuth del 1848...

Cossutta???????
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#2299 ---

    Classic Rocker

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Posted 02 May 2012 - 13:51 PM


Ieri sera ho visto I disperati di Sándor (Szegénylegények, 1964), consigliata dall'iniquilino ungherese. Trama: dopo la rivoluzione di Lajos Kossuth del 1848...

Cossutta???????

Spiritosso asd
conosciuto come Luigi Kossuth (di bene in meglio!)
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#2300 Reynard

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Posted 02 May 2012 - 13:53 PM



Ieri sera ho visto I disperati di Sándor (Szegénylegények, 1964), consigliata dall'iniquilino ungherese. Trama: dopo la rivoluzione di Lajos Kossuth del 1848...

Cossutta???????

Spiritosso conosciuto come Luigi Kossuth (di bene in meglio!)


Di Jancso ho visto L'armata a cavallo, uno dei film di guerra piu' belli che abbia mai visto.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.




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