
Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)
#5501
Inviato 16 marzo 2023 - 18:09
My body flies the galaxy, my heart longs to be there
Benson, Arizona, the same stars in the sky
But they seemed so much kinder when we watched them, you and I
#5502
Inviato 16 marzo 2023 - 21:15
Ma il fatto che non mi sembra proprio un suo film, non ritrovo nulla di quello che amo negli altri. E ne ha fatti tanti belli, alcuni che mi danno quasi piacere fisico ogni volta che li rivedo. Facciamo una classifica cazzo!
1) La Cosa. Che gli vuoi dire? E' un film mostruosamente bello. Costruito alla perfezione, tensione costante, scenografia, colonna sonora, protagonisti, significato. Immenso. Lo metto insieme ad Apocalypse Now come grandezza.
2) Grosso Guaio A Chinatown. Meraviglioso. Kurt Russell, i cattivi, è tutto un mega fumetto divertentissimo
3) Essi vivono. Attualissimo, vale per ogni cazzo di guerra che ci propinano.
4) Fuga da New York. Neanche lo commento per quanto è epico.
5) Il seme della Follia. Altro capolavoro, ancora un omaggio a Lovecraft, ma qui si viaggia verso il delirio.
6) Halloween. Fa ridere che sia solo sesto. Altro capolavoro.
7) The Fog. Anche qui, tensione altissima per tutto il film, stupende scenografie
8) Il signore del Male. Rivisto qualche settimana fa, un'esperienza più che un film. Una delle più belle colonne sonore di sempre, capace da sola di reggere metà film.
9) Distretto 13, anche questo altro gioiello sul tema dell'assedio
E ce sono altri belli, da L'uomo invisibile (più leggero) fino a Vampires o Pericolo in Agguato.
Non c'è posto per Darkstar, per me, rispetto alle meraviglie successive.
e Cigarette burns?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#5503
Inviato 16 marzo 2023 - 21:23
Una pellicola che, pur godibilissima, trovo leggermente sopravvalutata è invece Fog, per me il film più debole dei suoi meravigliosi anni 80.
#5504
Inviato 16 marzo 2023 - 23:15
Concordo anch'io su Fog, in pratica è Halloween con la nebbia e nel finale dovendo probabilmente accontentare un po' i produttori la sì butta troppo sull'horror di grana grossa. Anch'io grande sostenitore di Starman e Christine (la sequenza dell'infortunio durante la partita di football roba da orgasmi multipli), ma difendo anche Avventure di un uomo invisibile. The Ward proprio no, la versione povera di Shutter Island (che già non è che sia questo gran modello) in cui non c'è assolutamente nulla della mano del nostro (tanto che io resto convinto che abbia solo dato il permesso di metterci il nome), niente musiche sue, niente grandangoli, niente di niente davvero, però non lo rivedo da quando uscì e un'altra chance gliela darò. Anche Body Bags robetta (però con l'ottimo episodio sul trapianto dei capelli) ma almeno la butta in simpatia.
Oh, detto questo preghiamo tutti i principi delle tenebre esistenti che ci regali un ultimo film! (Anche se intanto io mi godo alla grande i suoi dischi).
#5505
Inviato 17 marzo 2023 - 08:34
Starman e Christine li ho dimenticati, ottimi film. Regista immenso. In attesa che esca qualcosa di nuovo (se mai uscirà) io mi sono goduto la colonna sonora (e anche film non è male) di "Firestarter" https://www.mymovies...22/firestarter/
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#5506
Inviato 17 marzo 2023 - 22:05
Assault on Precinct 13 potrebbe essere già considerato il migliore film di Carpenter non fosse perché in esso ci sono già quasi tutti i temi che verranno successivamente sviluppati nei film seguenti. Un grande western con note horror.
Personalmente comunque per me i suoi due film migliori sono The Thing e soprattutto Escape from New York. Quest'ultimo, poi, da bambino l'avrò visto tipo 15 volte, alla fine anche mia mamma lo amava. Come influenza mi sa che nessuno batte Michael Myers ed Halloween, però, anche perché alla fine Carpenter e Debra Hill hanno creato un franchise mica da ridere.
P.s. a proposito di Starman e del suo protagonista Jeff Bridges (citazione presa da IMDB):
Jeff Bridges is the greatest, as an actor and a person. He's the best actor of his generation, bar none.
#5507
Inviato 20 marzo 2023 - 10:37
Sundown, Michel Franco, 2021
Non si giudica un film dalla trama, ché la storia può pure essere buona, ma il film è altra materia, altrimenti ti leggi un libro ed è la stessa cosa. Però qui, vedere il film senza sapere nemmeno di cosa parla è senza dubbio un plus da tenere in considerazione (sì, se uno si legge una qualunque sinossi si rovina completamente la prima visione del film), non so cosa voglia dire rivederlo per ora.
Banalizzando: se mi racconti il plot twist di un film mi girano le palle.
Quindi non dico nulla.
Film che nella forma rispecchia perfettamente l'incedere della storia senza mai essere lento, e poteva esserlo, e che si fa scoprire minuto per minuto. Una regia, come si suol dire, equilibrata nel suo mettere tutto sulle spalle e la genialità di un attore eccezionale come Tim Roth, che si porta via un'interpretazione perfetta.
Uno di quei film che quando finisco ti rimane appiccicato per un po', con un paio di immagini perfette (lui seduto in spiaggia, il sesso nella doccia, la sedia nel finale). Un film crudele e tenero in egual misura.
Consigliato un bel po'.
Non so se rivedendolo fa lo stesso effetto, perché mette in gioco una cosa che spesso si sottovaluta, quanto il grado emotivo incide nel giudizio di un film.
Voto direi 8 pieno alla prima visione.
Incuriosito da questo bel filmozzo mi son detto: un buon regista da scoprire!
Quindi mi son guardato Nuevo Orden.
Sinceramente non credo di aver voglia di scriverci molto. Un filmaccio orrendo prima di tutto in scrittura (che pare messo giù da uno di quindici anni). E a scendere rimane tutto brutto, in una messa in scena fastidiosamente provocatorio.
Di quei film che è meglio non vedere.
Non c'è niente che salverei.
Voto non lo do.
#5508
Inviato 20 marzo 2023 - 11:03
Sundown, Michel Franco, 2021
Non si giudica un film dalla trama, ché la storia può pure essere buona, ma il film è altra materia, altrimenti ti leggi un libro ed è la stessa cosa. Però qui, vedere il film senza sapere nemmeno di cosa parla è senza dubbio un plus da tenere in considerazione (sì, se uno si legge una qualunque sinossi si rovina completamente la prima visione del film), non so cosa voglia dire rivederlo per ora.
Banalizzando: se mi racconti il plot twist di un film mi girano le palle.
Quindi non dico nulla.
Film che nella forma rispecchia perfettamente l'incedere della storia senza mai essere lento, e poteva esserlo, e che si fa scoprire minuto per minuto. Una regia, come si suol dire, equilibrata nel suo mettere tutto sulle spalle e la genialità di un attore eccezionale come Tim Roth, che si porta via un'interpretazione perfetta.
Uno di quei film che quando finisco ti rimane appiccicato per un po', con un paio di immagini perfette (lui seduto in spiaggia, il sesso nella doccia, la sedia nel finale). Un film crudele e tenero in egual misura.
Consigliato un bel po'.
Non so se rivedendolo fa lo stesso effetto, perché mette in gioco una cosa che spesso si sottovaluta, quanto il grado emotivo incide nel giudizio di un film.
Voto direi 8 pieno alla prima visione.
Incuriosito da questo bel filmozzo mi son detto: un buon regista da scoprire!
Quindi mi son guardato Nuevo Orden.
Sinceramente non credo di aver voglia di scriverci molto. Un filmaccio orrendo prima di tutto in scrittura (che pare messo giù da uno di quindici anni). E a scendere rimane tutto brutto, in una messa in scena fastidiosamente provocatorio.
Di quei film che è meglio non vedere.
Non c'è niente che salverei.
Voto non lo do.
"Nuevo Orden" è una merdata senza appello. Ma "Sundown" lo trovo appenappena meglio, eh. Sembra il film di uno studente che ha appena scoperto Camus e il cinema arthouse.
#5509
Inviato 20 marzo 2023 - 12:21
chettedevodì, te lascio spielberg
#5510
Inviato 20 marzo 2023 - 15:26
"Nuevo Orden" è una merdata senza appello. Ma "Sundown" lo trovo appenappena meglio, eh. Sembra il film di uno studente che ha appena scoperto Camus e il cinema arthouse.
No, non sono affatto d'accordo su Sundown.
La costruzione del personaggio di Roth per me notevole (certo aiutato da un interprete straordinario), come cambia il punto di vista dello spettatore nei confronti del protagonista man mano che avanza (sì certo l'ultima cosa del cancro magari è ricattatoria, non so, ma io gli ho creduto).
E a livello di scelta registica è molto misurato, come si suol dire, e non eccede in facili eccessi (bello lui svaccato in spiaggia, anche la scena dell'omicidio della sorella è molto ben gestito).
#5511
Inviato 20 marzo 2023 - 17:04
Unrest [Unrueh]
Cyril Schäublin, 2022
Film "sineddotico" sotto ogni punto di vista: osserva il particolare per denunciare l'universale, narra un contesto geograficamente e storicamente particolare e lo magnifica in una riflessione sempre attuale sulle logiche dello sfruttamento proletario, della spersonalizzazione della forza-lavoro in macchina da record produttivo.
Attorno al simbolo dell'orologio - letteralmente denudato, dissezionato e dunque reso innocuo, in un certo senso "esorcizzato" - si snoda il momento cruciale di una nuova nascita del tempo, misurato meccanicamente al servizio del commercio e delle comunicazioni ma anche dell'oppressione, stringendo le nostre vite in una morsa che di lì in poi sarebbe divenuta vieppiù ineludibile. Nel mezzo, la solidarietà delle classi operaie, la meraviglia del mezzo fotografico a portata di popolo, una tiepida passione che da ultimo sboccia silenziosamente, nei boschi, lontano dalla civiltà e dal suo infernale tic-tac.
Un film apparentemente antiquato ma che più di tanti altri sa di nuovo, e arricchisce lo sguardo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#5513
Inviato 20 marzo 2023 - 17:44
è bello quindi
Perché obiettivamente leggere un commento di quasi dieci righe è inaccettabile.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#5515
Inviato 20 marzo 2023 - 18:13
E guarda che bianchi quei bianchi e che grigi quei grigi.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#5518
Inviato 27 marzo 2023 - 08:23
visto un sacco di tempo fa, ma me lo ricordo già un bell'haneke
noia in che senso?
#5520
Inviato 27 marzo 2023 - 11:02
ah beh chiaro, ma quello è puro haneke e c'è in pratica in ogni suo film
la visione pacificata sarebbe veramente una sconfitta
#5521
Inviato 28 marzo 2023 - 20:30

#5522
Inviato 29 marzo 2023 - 16:26
Oddio, sembrerebbe una figata, ma a me non esce niente facendo ricerche sul titolo o sul regista. Deve essere una perla veramente nascosta. Un linkino anche solo su imdb?
#5523
Inviato 29 marzo 2023 - 17:03
Ma si di sicuro l'hai visto, credo avesse vinto anche quattro premi Omar. Di cui uno per il migliore pulsar cibernetico.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#5524
Inviato 29 marzo 2023 - 17:42
Ah, ok.
#5525
Inviato 29 marzo 2023 - 19:32
su emule si trova. recuperatelo

#5527
Inviato 07 aprile 2023 - 08:01
segnalo che un film abbastanza irrecuperabile finora è approdato con prevedibile silenzio su Prime Video, tra i film gratuiti:
Under The Silver Lake, by David Robert Mitchell
#5528
Inviato 07 aprile 2023 - 12:02
segnalo che un film abbastanza irrecuperabile finora è approdato con prevedibile silenzio su Prime Video, tra i film gratuiti:
Under The Silver Lake, by David Robert Mitchell
bel film, lo rivedrei volentieri, tra l'altro c'è pure il cantante dei Jesus Lizard in un piccolo ma memorabile ruolo
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#5529
Inviato 07 aprile 2023 - 12:29
Lo si era commentato qualche tempo fa comunque, per me pesantemente inferiore a qualsiasi suo riferimento anche recente (Inherent Vice) e di fondo mal calibrato e fuori tempo massimo nella sua paranoia pynchoniana e citazionismo assillante. Come epigono non aggiunge niente se non una patina pop e qualche tentativo fallimentare di attualizzare con smartphone e amazon.
#5530
Inviato 07 aprile 2023 - 12:38
segnalo che un film abbastanza irrecuperabile finora è approdato con prevedibile silenzio su Prime Video, tra i film gratuiti:
Under The Silver Lake, by David Robert Mitchell
bel film, lo rivedrei volentieri, tra l'altro c'è pure il cantante dei Jesus Lizard in un piccolo ma memorabile ruolo
Bisognerebbe iniziare a catalogare questo a ben vedere affascinante "filone" di film-suicidio post-tutto, con cui molti registi americani negli ultimi anni sembrano volutamente fare i kamikaze. Under The Silver Lake (appunto), White Noise, Babylon, Bad Times at the El Royale, I'm Thinking of Ending Things, Bardo... sono solo i primi che mi vengono in mente.
#5531
Inviato 07 aprile 2023 - 12:55
#5532
Inviato 07 aprile 2023 - 13:10
Forse e' l'esempio meno estremo, ma c'ha alcune caratteristiche in comune con gli altri: lunghezza "eccessiva", coralita', scarti spiazzanti tra generi e toni, tardivita' e conseguenti riferimenti a un immaginario apparentemente ormai esausto, e soprattutto potenzialita' commerciali che apparivano nulle gia' in partenza.
#5533
Inviato 07 aprile 2023 - 14:16
su emule si trova.
su.... cosa?
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#5534
Inviato 07 aprile 2023 - 21:24
Pure Mubi cercava di propinarmelo in ogni modo con le pubblicità su Instagramsegnalo che un film abbastanza irrecuperabile finora è approdato con prevedibile silenzio su Prime Video, tra i film gratuiti:
Under The Silver Lake, by David Robert Mitchell
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#5535
Inviato 10 aprile 2023 - 10:01
A new old play (Qiu Jiongjiong, 2021)
Un bel mattonazzo di 3h che accompagna nel percorso di una compagnia teatrale del Sichuan attraverso la guerra coi giapponesi, la guerra civile e la rivoluzione culturale, adottando un stile surrealista un po' Underground un po' Wes Anderson (il regista dice anche Giotto e ci sta). Tutto molto costruito, artefatto e con tanti simbolismi al folklore e cultura locali che ho potuto cogliere solo in parte.
Non ci ho visto particolare riguardo governativo, anzi, forse il non arrivare alla contemporaneità aiuta.
Visto ieri in vo con sub all'Arlecchino a Milano – a chi fosse interessato consiglio di tenerlo d'occhio, c'è una associazione culturale cinese che organizza spesso di queste visioni, ieri c'era anche il regista in videochiamata alla fine per un Q&A.
#5536
Inviato 10 aprile 2023 - 13:51
Non ci ho visto particolare riguardo governativo
La produzione è di Hong Kong, forse questo ha aiutato. Anche se ormai cominciano a stare col fiato sul collo pure a loro.
RYM ___ i contenuti
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#5537
Inviato 19 aprile 2023 - 10:01
As Bestas, Rodrigo Sorogoyen, 2023
Sorogoyen lo tengo d'occhio da un po', e mi pare uno bravo parecchio (tutti i film buoni, magari sempre con qualcosa che non teneva nel finale, la serie Antidisturbios invece ottima). Qui si conferma e rilancia.
Un film davvero eccezionale e potente. La storia non la sto a scrivere, così evitiamo spoiler, ma diciamo che si parla di scontri e di guerre in senso stretto (fra vicini di casa, fra borghesi e proletari, fra madre e figlia) e in senso più ampio (la modernità, il capitalismo etc).
Tutti portato avanti con una tensione crescente che a un certo punto quasi evapora. Un film lungo ma di cui non si può togliere niente, vola via in un attimo. Un western moderno fino a un certo punto.
Violenza pura che non si riesce a placare.
Forse unica cosa che non so se mi ha convinto è l'incipit sui cavalli, la scena è bellissima, per carità, ma forse troppo smaccata la metafora, ma magari no.
Non so come si possa vederlo doppiato (il film è in francese, spagnolo e galiziano), ma son sicuro che si perde tantissimo.
Voto 8 abbondante.
p.s. La cosa incredibile per me è che, in tono molto minore, racconta una storia che ho vissuto sulla mia pelle da bambino. Infatti stanotte, dopo il film, ho dormito malissimo.
#5538
Inviato 01 maggio 2023 - 07:59
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#5540
Inviato 01 maggio 2023 - 12:01
L'America trumpiana non c'entra niente
#5541
Inviato 01 maggio 2023 - 14:17
Bravi gli attori, ma troppo di tutto in questo film.
#5542
Inviato 02 maggio 2023 - 08:17
Si devo dire che con i giorni mi è rimasto proprio un fastidio profondo per tutta quella seconda parte. In realtà poi di per sè, tutta l'evoluzione ci può anche stare, è proprio il cambio di registro (da commedia a tragedia) ad essere pesantissimo. Ad esempio la famigliola che prima lo investe e poi lo accudisce, era perfetta per una deriva grottesca.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#5543
Inviato 02 maggio 2023 - 09:20
Soggetto esilissimo, molto lontano dagli eventi reali, che ha una forza nella sceneggiatura, ossia l’aver raccontato il tutto focalizzando il contesto, l’ambiente, gli altri rispetto ai due protagonisti, per il resto è tutto molto medio, senza guizzi. Attori bravissimi, un casting davvero azzeccato.
Mon crime, Ozon
Speravo meglio, è piacevole, a tratti divertente, ma vago, impalpabile. Il film sembra partire sempre per poi arrestarsi in un nulla di fatto, bella parata di star, ok, ma niente altro. Uniche scene notevoli l’incriminazione e il processo.
#5544
Inviato 09 maggio 2023 - 10:24
1970 A Day at the Beach Simon Hesera
Zio alcolista all'ultimo stadio porta la nipotina zoppa (e probabile figlia) a girovagare su una spiaggia deserta in un giorno di pioggia. Mentre abbandona costantemente la bambina a se stessa (in una serie di sequenze che mettono in particolare ansia lo spettatore moderno, vista la paranoia controllante che circonda i bambini oggi), tenta di scroccare continuamente soldi e birre a chiunque incontri, minacciando, intrigando, umiliando, avvelenando la vita di tutti. Un film che dovrebbe entrare nei dizionari come esempio alla voce "livido". In un'ora e mezzo tutto il fascino del freddo, della solitudine, del vuoto (fisico ed esistenziale) come davvero solo nei film di quegli anni. Mark Burns e' un protagonista totalmente negativo, squallido e sgradevole, eppure comunque affascinate e seducente, Beatie Edney, futura interprete femminile di Highlander e Nel nome del padre, e' una bambina adorabile e vera.
Titolo che mi e' spuntato fuori spulciando la misteriosa e dimenticata filmografia dei primi anni 70 di Peter Sellers (che fa un cameo di 2 minuti) e che mi ha subito incuriosito. Figuriamoci quando leggendo i titoli di testa ho scoperto che la sceneggiatura, tratta da un romanzo olandese, e' di Polanski, per altro mi sembra l'unica volta in tutta la sua carriera dove firma da solo. E' in effetti uno dei due titoli a cui stava lavorando quando Sharon Tate fu assassinata; l'altro e' curiosamente un altro "day", Il giorno dei delfini, poi girato da Mike Nichols. Leggo in giro che Polanski, anche produttore, non fu soddisfatto dal lavoro dell'isrealiano Hesera (al suo primo e ultimo film di finzione), ma a parte forse un paio di ingenuita' da esordiente, a me sembra una regia quadratissima e di austera potenza: avercene.
#5545
Inviato 09 maggio 2023 - 14:12
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#5546
Inviato 17 maggio 2023 - 10:33
Diciamolo, non sbaglia un colpo, anche un film intimo, border line per la tematica, piccolo nell’intento e nella realizzazione è uno spicchio di grazia. Guadagnino mostra una rara capacità di raccontare i giovani, come se fosse immerso nelle loro indecisioni, nelle loro paure, nelle loro assolutezze.
E’ estremamente curioso che nel film il pericolo per i ragazzi sia sempre determinato dai loro simili adulti, certamente è ovvia sin da subito la necessità di sfuggire al mondo dei normali, ma i veri pericoli sono tutti interni alla loro dimensione, perché la diversità dei due ragazzi non è la loro peculiare fame, ma la loro età, il loro mondo altro in quanto giovani. All’interno di questo bisogno di amore e futuro, di orizzonte è “generazionalmente” necessario il confronto emotivo con il proprio passato e il vuoto dell’assenza, lì sta il road movie iniziale, lì sta la relazione direi elastica di Lee con la sua casa/famiglia di origine.
Bella la fotografia, bello il tessuto musicale.
Guardiani della galassia 3, Gunn
Dei pigiamoni ultimi è il più coerente, divertente e commovente insieme, ci si sta bene dentro a vederlo, anche perchè è solo il terzo e metà cast ha detto mai più.
Poi arriva il post post credit e mi piglia malissimo, hanno intenzione di continuare con quelli che tolti da lì hanno combinato poco o hanno davvero 0 fantasia in merito al loro lavoro.
#5547
Inviato 28 maggio 2023 - 11:41
Happy Hour, Hamaguchi, 2015.
Va detto, l'idea delle 5 ore di film mi spaventava, ero in un giorno post sbronza, con poche ore di sonno alle spalle.
E invece di collassare lentamente sono rimasto imbrigliato in un film di rara bellezza.
Non so ben identificare gli elementi che fanno di questo film qualcosa di incredibilmente (e paradossalmente) attraente. Manco fosse un giallo da indagare son rimasto incollato come non mi capitava da tempo (*se devo dire, verso la terza ora e mezza, la lettura integrale del racconto, per quanto momento fondamentale, forse mi è sembrato un pochino lungo).
Non c'è mai un calo di tensione perché la tensione non c'è mai, mai. Eppure si è come rapiti. La ricerca di un equilibrio tanto difficile, ogni momento del film sembra crollare, muovendosi da un lato all'altro. Ciondolante. In attesa di una caduta. Perché parla di questo il film, in maniera prima così smaccata (la lezione) e via via sempre più radicata nei personaggi che si perdono, si ritrovano, si perdono (e noi con loro). E parla anche della capacità di mettersi in ascolto, di rapporti umani, di legami sentimentali. Un mondo immenso, toccante e commovente, che non cede mai al patetismo, la forma così perfetta (penso sia impossibile non richiamare Ozu, ma con un piglio così personale e grandioso), la scrittura, le performance attoriali incredibili... tutto in questo film ci parla sottovoce.
Onestamente era tempo che non vedevo un film così potente. Di quelli che dopo un minuto speri non finisca mai, che una volta chiusi ti lasciano ancora quella sensazione. L'idea che dopo 5 ore ancora vorresti stare lì a cercare un senso, un equilibrio, un dialogo fra esseri umani che necessariamente non sanno più parlarsi.
Voto 9.5
Ah, c'è su Raiplay!
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