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Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


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5797 replies to this topic

#5551 Sandor

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Inviato 03 luglio 2023 - 08:08

La pelle di Satana (The blood on Satan's claw) di Piers Haggard del 1971,considerato insieme al Grande inquisitore e a

Wicker man il progenitore del Folk horror.

Un contadino trova uno strano teschio deforme e da lì iniziano follie,sparizioni ,visioni demoniache e soprattutto le 

contadinotte ,tutte notevoli,hanno una gran voglia di sesso,insomma il paradiso ma a qualcuno non va bene come al solito.

Film notevolissimo ,bellissima fotografia e fa anche una discreta paura anche se il suo massimo sono i volti stravolti 

degli indemoniati e nella bellissima Linda Hayden ,protagonista poi di altri film dove mostrava le sue grazie.

A mio gusto questo è il migliore della triade ,certo The Wicker Man resta un super cult unico e pazzo.


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#5552 ucca

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Inviato 03 luglio 2023 - 09:00

altro film da recuperare, avendo adorato the wicker man.

Si trova per fortuna direttamente su youtube: https://www.youtube....nnel=VelvetNoir


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#5553 Spiritchaser

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Inviato 03 luglio 2023 - 11:32

La pelle di Satana (The blood on Satan's claw) di Piers Haggard del 1971,considerato insieme al Grande inquisitore e a

Wicker man il progenitore del Folk horror.

Un contadino trova uno strano teschio deforme e da lì iniziano follie,sparizioni ,visioni demoniache e soprattutto le 

contadinotte ,tutte notevoli,hanno una gran voglia di sesso,insomma il paradiso ma a qualcuno non va bene come al solito.

Film notevolissimo ,bellissima fotografia e fa anche una discreta paura anche se il suo massimo sono i volti stravolti 

degli indemoniati e nella bellissima Linda Hayden ,protagonista poi di altri film dove mostrava le sue grazie.

A mio gusto questo è il migliore della triade ,certo The Wicker Man resta un super cult unico e pazzo.

 

Strano, io l'ho sempre trovato il più debole dei tre


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#5554 Sandor

    Enciclopedista

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Inviato 03 luglio 2023 - 13:30

 

La pelle di Satana (The blood on Satan's claw) di Piers Haggard del 1971,considerato insieme al Grande inquisitore e a

Wicker man il progenitore del Folk horror.

Un contadino trova uno strano teschio deforme e da lì iniziano follie,sparizioni ,visioni demoniache e soprattutto le 

contadinotte ,tutte notevoli,hanno una gran voglia di sesso,insomma il paradiso ma a qualcuno non va bene come al solito.

Film notevolissimo ,bellissima fotografia e fa anche una discreta paura anche se il suo massimo sono i volti stravolti 

degli indemoniati e nella bellissima Linda Hayden ,protagonista poi di altri film dove mostrava le sue grazie.

A mio gusto questo è il migliore della triade ,certo The Wicker Man resta un super cult unico e pazzo.

 

Strano, io l'ho sempre trovato il più debole dei tre

 

Ci sta ,considera che Wicker man è quasi fuori da ogni categoria per me ma credo per chiunque.

Approfitto per aggiungere che questi film hanno un difetto notevole negli effetti speciali e nei trucchi nelle scene violente,preticamente 

non fanno vedere nulla o sono fatte malissimo,avessero avuto un Giannetto De Rossi che con 2 lire faceva i miracoli i film sarebbero 

perfetti.


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#5555 ucca

    CRM

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Inviato 06 luglio 2023 - 11:20

La pelle di Satana (The blood on Satan's claw) di Piers Haggard del 1971,considerato insieme al Grande inquisitore e a

Wicker man il progenitore del Folk horror.

Un contadino trova uno strano teschio deforme e da lì iniziano follie,sparizioni ,visioni demoniache e soprattutto le 

contadinotte ,tutte notevoli,hanno una gran voglia di sesso,insomma il paradiso ma a qualcuno non va bene come al solito.

Film notevolissimo ,bellissima fotografia e fa anche una discreta paura anche se il suo massimo sono i volti stravolti 

degli indemoniati e nella bellissima Linda Hayden ,protagonista poi di altri film dove mostrava le sue grazie.

A mio gusto questo è il migliore della triade ,certo The Wicker Man resta un super cult unico e pazzo.

 

visto, intrigante la storia e l'ambientazione. Direi molto male sceneggiatura, dialoghi e attori (poco coerenti proprio emotivamente con quello che succede), effettacci da film tv. Lontano anni luci da Wicker man


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#5556 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 11 luglio 2023 - 08:29

The flash (Muschietti 2023)
Floppone immeritato anche se decisamente prevedibile. L’insuccesso è immeritato perché questo film ha una trama lineare e non esile che tutti possono seguire, perché il fandom è comunque ampiamente appagato da camei ovunque e perché Ezra Miller è un attore vero, qui di una caratura decisamente superiore a qualsiasi interprete di altri film recenti dei pigiamoni, Marvel compresa, ed è pure affiancato da Keaton che non è mai stato solo Batman, ma è stato attore a sé e lo dimostra.
Dicevo che Miller recita in maniera maiuscola, non è solo una faccia nascosta da un costume che basta da solo a gestire il film, come spesso o quasi sempre abbiamo visto, attori al minimo sindacale e, alcuni, senza neppure il minimo sindacale perché ne sono sprovvisti tout court, che andavano bene perché nessuno va a vedere quell’attore recitare, andiamo a vedere il personaggio dei fumetti e basta appunto il costume e i poteri.
Poi certo, Miller è completamente fuori di testa, poi certo questo è il centomillesimo film di supereroi, poi certo comunichi a tutti che quelle storie lì sono finite e si ricomincerà d’accapo, insomma tutta la serie di eventi che non potevano non affondare il progetto. Sarà rivalutato sicuramente, anche se conta zero.
Ho letto di moltissimi che hanno fatto il pelo a tante scelte di sceneggiatura (sorvolo sugli effetti speciali), mancanza di profondità dei personaggi…infatti gli altri film erano Shakespeare proprio, ma a parte tutto il rapporto tra Allen e Wayne e Allen e Allen proprio tirati via non li ho trovati, anzi.
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#5557 William Munny

    pivello

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Inviato 16 luglio 2023 - 09:37

Spider-Man: Across the Spider-verse

 

Esattamente come il primo e ancor più del primo, un gioiello di invenzioni visive e di citazionismo spinto tecnicamente impeccabile, ma anche con molta anima (dico "ma anche" perché spesso le due cose sono in contrapposizione). Ritmo elevatissimo, quasi frenetico, ma anche grande capacità di capire i personaggi e di interpretarli in modo corretto (e non è scontato). Trama complessa e arzigogolata, ma con un suo perché.

 

Hands down, questi film d'animazione della Sony sono i migliori titoli supereroistici di sempre, assieme al primo Spider-Man di Raimi (e forse a Endgame, ma su quello si può discutere).


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#5558 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 luglio 2023 - 10:41

Ne ho sentito parlare bene un po' da tutti ma ho proprio una difficoltà fisica a mettermi seduto e a guardare un altro film dell'uomo Ragno.
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#5559 Tom

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Inviato 17 luglio 2023 - 08:27

Che poi sono 2 ore e 20 di film (che per un fim d'animazione sono uno sproposito) e sono solo il primo tempo delle fottuta storia. Idem con l'ultimo Mission Impossible, quasi tre ore di film per aver solo meta' storia. Il tutto in attesa delle tre ore del prossimo Dune che magari chiudera' un vaghssimo arco narrativo, ma (ci scommetto - mi piace vincere facile) lascera' aperte tremile cose per i tremila sequel che sperano di imbastire.

 

Ma se ne vadano un po' tutti a fare in culo.

 

(Tra l'altro a me il primo acclmatissimo Spider-Man: Into the Spider-Verse non e' che avesse fatto impazzire. Visivamente spettacolare, ma a tratti di un barocco da farmi sanguinare gli occhi e a livello narrativo era la solita, ammorbante, tabellina alla Pixar/Disney di presentazione / caduta / rinascita dell'eroe.)


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#5560 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 17 luglio 2023 - 10:04

Che poi sono 2 ore e 20 di film (che per un fim d'animazione sono uno sproposito) e sono solo il primo tempo delle fottuta storia. Idem con l'ultimo Mission Impossible, quasi tre ore di film per aver solo meta' storia. Il tutto in attesa delle tre ore del prossimo Dune che magari chiudera' un vaghssimo arco narrativo, ma (ci scommetto - mi piace vincere facile) lascera' aperte tremile cose per i tremila sequel che sperano di imbastire.

 

Ma se ne vadano un po' tutti a fare in culo.

 

(Tra l'altro a me il primo acclmatissimo Spider-Man: Into the Spider-Verse non e' che avesse fatto impazzire. Visivamente spettacolare, ma a tratti di un barocco da farmi sanguinare gli occhi e a livello narrativo era la solita, ammorbante, tabellina alla Pixar/Disney di presentazione / caduta / rinascita dell'eroe.)

 

Sì, da questo punto di vista nemmeno "Across the Spiderverse" brilla per originalità, ma sul piano tecnico e sullo stile delle animazioni è un lavoro straordinario che può avere paragoni solo con certa animazione giapponese (oppure con alcuni episodi dei film Pixar migliori, come scrive Alberto nella recensione). Sono film molto molto belli (ma non da gridare al capolavoro com'è ormai consueto) e il secondo migliora il capostipite perché essendosi, scrollata l'origin story, il film si muove per cadute verticali e sprofondamenti da un universo a un altro con una moltiplicazione stilistica di Spiderman. 


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#5561 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 17 luglio 2023 - 10:23

È un lavoro impressionante. Peccato che, dovendosi applicare a quel soggetto e per quel pubblico, non possa che uscirne il solito filmetto per ragazzini.


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#5562 William Munny

    pivello

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Inviato 17 luglio 2023 - 21:07

Tutto vero, però capiamoci: i supereroi, perlomeno quelli classici alla Spider-Man, SONO un prodotto per ragazzini, anche se spesso pare si vogliano mascherare da altro (ma questo film no, non lo fa). I film Marvel/Sony possono essere girati bene o male, possono essere di spessore o meno, ma quello sono e quello devono essere.

 

Per quello, a mio insindacabile parere, i film di supereroi migliori sono quelli che riescono a recuperare l'ingenuità e il sense of wonder che caratterizza i fumetti migliori, e che non si vergognano di quel che sono: sapienti prodotti d'intrattenimento che, nei casi migliori (e questo lo è), riescono a far passare due ore con gli occhi incollati allo schermo e la mascella più o meno scalancata (che, tra parentesi, è quel che anche Avatar 2 riesce a fare).

 

Ma scelgo tutta la vita questo Across the Spider-verse che uno qualsiasi dei soffertoni DC, Batman di Nolan compresi.


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#5563 dick laurent

    ...

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Inviato 17 luglio 2023 - 22:02

Tutto vero, però capiamoci: i supereroi, perlomeno quelli classici alla Spider-Man, SONO un prodotto per ragazzini, anche se spesso pare si vogliano mascherare da altro (ma questo film no, non lo fa). I film Marvel/Sony possono essere girati bene o male, possono essere di spessore o meno, ma quello sono e quello devono essere.

 

Per quello, a mio insindacabile parere, i film di supereroi migliori sono quelli che riescono a recuperare l'ingenuità e il sense of wonder che caratterizza i fumetti migliori, e che non si vergognano di quel che sono: sapienti prodotti d'intrattenimento che, nei casi migliori (e questo lo è), riescono a far passare due ore con gli occhi incollati allo schermo e la mascella più o meno scalancata (che, tra parentesi, è quel che anche Avatar 2 riesce a fare).

 

Ma scelgo tutta la vita questo Across the Spider-verse che uno qualsiasi dei soffertoni DC, Batman di Nolan compresi.

 

il miglior film di supereroi di tutti i tempi resta questo

 


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#5564 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 18 luglio 2023 - 07:15

William sono d'accordo, infatti hanno fatto un lavoro molto buono (più nel comparto tecnico che nella scrittura, pecca di eccessiva retorica). Dispiace solo che per le congiunture economiche tanta perizia sia applicabile solo a questi soggetti.

(Io in cima ci metto il secondo Batman di Burton).
  • 1

#5565 William Munny

    pivello

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Inviato 18 luglio 2023 - 14:32

(Io in cima ci metto il secondo Batman di Burton).

Giusto, il Batman di Burton non l'avevo proprio considerato ma in un'ipotetica Top 3 trova sicuramente posto. Mi riferisco al secondo, ma anche il primo ha il suo bel perché.


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#5566 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 18 luglio 2023 - 14:58

Il Batman di Burton ha anche la più grande interpretazione di un attore in un cinecomic e non me ne vogliano Heath Ledger e Joaquin Phoenix.
  • 1

#5567 dirac

    mainstream Star

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Inviato 18 luglio 2023 - 19:42

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#5568 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 18 luglio 2023 - 20:17

Lui è solo il miglior Batman ...
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#5569 William Munny

    pivello

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Inviato 20 luglio 2023 - 10:58

Dato che mi pare non se ne parli altrove...

 

Di recente ho visto No Time to Die, ultimo James Bond dell'era Craig, ed è stata una bella delusione. Non che mi aspettassi chissà che, ma il film è una bislacca altalena qualitativa che parte bene (citando l'ottimo Casino Royale) e finisce molto male, specie a causa di una sceneggiatura sfilacciata e coerente che perde pezzi per strada in modo preoccupante.

 

Passi per l'ennesimo mega-cattivone dalle motivazioni fumose, interpretato (male, as usual) dal sopravvalutato Rami Malek, ma a un certo punto, nella seconda metà, iniziano a succede cose a caso, la pellicola si trasforma in uno sparatutto con l'Arnold Schwarzenegger degli anni Ottanta (ma con meno ironia) e il finale ad alta intensità emotiva viene depotenziato dalla salva di minchiate che l'hanno preceduto. Insomma, una conclusione ingloriosa per il Bond di Craig, iniziato con quella che per me è una delle migliori pellicole bondiane di sempre (il già citato Casino Royale, diretto benissimo dall'ottimo mestierante Martin Campbell) e proseguito con una sfilza di pellicole parzialmente o interamente insoddisfacenti (comprese quelle di Sam Mendes, che mi hanno fatto ammazzare di sbadigli).

 

Situazione ulterioramente aggravata dalla scellerata scelta di non far spogliare sottoutilizzare la splendida Léa Seydoux. Due ore e quaranta che potevano essere spese molto, molto meglio.


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#5570 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 22 luglio 2023 - 15:09

Il Batman di Burton ha anche la più grande interpretazione di un attore in un cinecomic e non me ne vogliano Heath Ledger e Joaquin Phoenix.

 

Concordo.

 

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#5571 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 luglio 2023 - 08:41

Naaaaah...

 

Intendevo lei:

 

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#5572 simon is back

    aspirante indie

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Inviato 26 luglio 2023 - 21:35

DONNIE DARKO 

 

 

Prima della visione di questo film avevo la mia TOP TEN filmica stabilita(si) nel corso del tempo.

 

 

Questo film mi ha sconvolto, in quanto è l'unico film che riesce a coinvolgere i mondi compossibili di LEIBNIZ, la neuro psichiatria e la meccanica quantistica.

 

 

Come potete immaginarvi, il punto di riferimento inconscio del regista rimane Lynch (per i compossibili di LEIBNIZ grande chiave di lettura per capire a fondo il cinema dell'immenso autore americano) ma riesce attraverso una strana differenza che rimarrà (grazie a dio tale fino alla fine) tra composizione filmica in qualche modo ordinata, SPAVENTOSAMENTE ordinata e l'eroe del film che alla Spinoza e dunque alla DELEUZE (di cui sarebbe stato il film preferito in assoluto) viene afferrato dalle forze del fuori (un tempo assoluto esiste?) per generarsi come mondi (possibili).

 

Non ho cercato se esistono tesi su DONNIE DARKO, ma questa straordinaria fusione di psichiatria (è il dentro del fuori-da-dentro della mente a generare la genesi di questi compossibili?) la meccanica quantistica implicata (leggetelo come corsivo) con la prima ipotesi a creare qualche cosa di così affettivamente (come spettatore messo-in-gioco) importante o la semiotica possibile dell'analisi neutra dell'intenzionalità del bravissimo regista? Anamorfosi del virtuale si direbbe, ma senza alcun dubbio riesce a interiorizzare sempre e comunque attraverso la semantica e la semiotica tutte le ipotesi intellettuali dei miei film preferiti, da TAG DER IDIOTEN a MURIEL che sembravano impossibili da scalzare dalla mia top ten. 

 

Borges avrebbe gradito, ma allo stesso tempo la grande letteratura non sempre (quasi mai) ha generato capolavori.. la sceneggiatura in questo caso è originale ed è un magnifico gioco alla POUSSEUR di VOTRE FAUST tanto per intenderci alla perfezione, ma con la sostanza filmica che genera nello spettatore un tipo di simpatia alla MAX SCHELER.

 

 

Non metto voto a questo capolavoro.


  • 2

#5573 simon is back

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Inviato 03 agosto 2023 - 07:25

TAR (2022)

 

Una pellicola che ho visto ieri. Visto che amo le musiche in tutta la loro complessità, ovviamente anche processuale, pensavo di trovarmi davanti qualche cosa che potesse arricchirmi culturalmente (il cinema non è solo divertimento..).

 

La protagonista si conferma come una sublime attrice, ma come sta accadendo negli ultimi anni, è proprio la consistenza della prova dell'attore a reggere il film, a cangiarlo in un film degno di essere sopra la media.

 

Un film che merita la sufficienza risicata in quanto in quasi due ore e mezza non riesce a produrre intensità ne musicali, ne emotive. Ci sono dei momenti di grande cinema? Assolutamente no.. forse quando la somma compositrice svela il suo lato profondamente maschile nella lezione tenuta alla Juilliard.. ma è tutto come bloccato, sospeso in un inedia alto borghese che sembrerebbe non possa uscire, anche nei momenti più drammatici, da un linguaggio formale che astrae (se voliamo) la componente emotiva della mente umana.

 

Certo.. paragonato a un capolavoro di intensità, di sforzo carnale e di sommo di amore assoluto per la musica, ovvero Whiplash questa gelida prova d'orchestra in una Berlino stereotipata frana miseramente. In questo film comunque (si obietterà) ci si cimenta in due generi musicali molto diversi.. certamente ma la musica classica, classica contemporanea dovrebbe vivere proprio nel momento delle prove, della messa in scena di una brutalità come posso dire? cinetica che non vedo nel film.

 

Ecco.. se la coprotagonista fosse stata la cellista russa, senza alcun dubbio avremmo potuto emozionarci di più.. La prova della Blanchett è da 10, ma il film complessivamente non può permettersi POSE pseudo autoriali, che negli ultimi anni hanno avuto successo in film decisamente migliori come THE SQUARE di Ostlund. 


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#5574 ucca

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Inviato 05 agosto 2023 - 06:48

Ipotesi di sopravvivenza, 1984. Al confronto the day After sembra un film comico.
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#5575 piersa

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Inviato 12 settembre 2023 - 15:37

Pinocchio di Guglielmo del toro

Un particolare somatico fa di questo film un capolavoro: gli occhietti di Pinocchio, troppo piccoli per sopportare le gioie improvvise di un selvaggio, digiuno delle regole sociali, troppo piccoli per affrontare le morti cui è soggetto.
E le sceneggiature, mute.
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#5576 woody

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Inviato 23 settembre 2023 - 10:33

Ho provato pure con l'intelligenza artificiale ma non riesco a trovare un senso al post qui sopra. PIersa aiutaci ho sempre sognato di capire un tuo post ma non ho mai avuto il coraggio di chiederlo!


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#5577 Earl Bassett

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Inviato 23 settembre 2023 - 11:57

Chi conosce in profondità si sforza d’essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo si sforza d’essere oscuro.
Lo ha detto uno che la sapeva lunga.
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#5578 woody

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Inviato 23 settembre 2023 - 12:32

NOn ne farei una legge sempre applicabile ma in linea di massima concordo.

Il mio intento però non era sfottere il buon piersa, volevo sinceramente capire cosa si nascondesse dietro il suo post, ironia verso qualcuno che non capisco? Una vera e propria analisi difficilmente compensibile?


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#5579 Gozer

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Inviato 25 settembre 2023 - 15:18

Ma nessuno s'è visto "El Conde" di Larrain? Augusto Pinochet vampiro che mangia frullati di cuori umani, i figli che sono frustrati che non crepa mai perché vorrebbero mettere le mani sui suoi soldi e una suora che cerca di esorcizzarlo. Sta su Netflix e fa piuttosto ridere, consigliato assai, altro che "Barbenheimer".


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Inviato 25 settembre 2023 - 23:04

No non avevo capito fosse comico. Netflix mi fa schifo di solito proverò.
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#5581 Gozer

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Inviato 26 settembre 2023 - 14:47

Vabè Netflix è solo il mezzo, questo è Pablo Larrain, un maestro del cinema contemporaneo, e ha debuttato prima lui di Netflix. asd


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Inviato 30 settembre 2023 - 10:59

Ho provato pure con l'intelligenza artificiale ma non riesco a trovare un senso al post qui sopra. PIersa aiutaci ho sempre sognato di capire un tuo post ma non ho mai avuto il coraggio di chiederlo!


Gli occhi di Pinocchio mi hanno commosso fino alle lacrime, per i motivi che ho scritto: inadeguati a sopportare gioie e dolori. Non mi pare difficile
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#5583 woody

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Inviato 30 settembre 2023 - 14:41

Ma le gioie e i dolori non si sopportano con gli occhi, forse a te non pare difficile ma a me pare non logico.

Sono disperato, mi è morto un figlio ma non ho gli occhi adatti a sopportare questo dolore, urge un trapianto di occhi per farmi dimenticare tutto


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#5584 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 30 settembre 2023 - 14:46

"Ma ditemi cosa vedete quando li guardate neli ochi, eh"


  • 1

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#5585 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 settembre 2023 - 14:59

Ma le gioie e i dolori non si sopportano con gli occhi, forse a te non pare difficile ma a pare non logico.
Sono disperato, mi è morto un figlio ma non ho gli occhi adatti a sopportare questo dolore, urge un trapianto di occhi per farmi dimenticare tutto

No, scusami, adesso non capisco io. Il Pinocchio di del toro è stato costruito così, creato e non generato, non ha bisogno di trapianti, è Pinocchio.
E anche: le arti visive si sforzano di rappresentare le cose, e gli stati d'animo, con la realtà sensibile, materiale, e un taglio di occhi è molto più riuscito di un ralenti, una musichetta extradiegetica, una riga di dialogo eccetera. Pensa a un quadro, o una scultura...
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#5586 woody

    Classic Rocker

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Inviato 01 ottobre 2023 - 12:25

Si però anche Garrone falastrosa con gli occhi di Pinocchio no?


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#5587 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 01 ottobre 2023 - 14:18

Secondo me no. Ma qui entriamo nel campo delle opinioni, tutte rispettabilissime (quando sono espresse, i bulli da tastiera non fanno testo).
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#5588 woody

    Classic Rocker

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Inviato 01 ottobre 2023 - 15:59

Secondo me no. Ma qui entriamo nel campo delle opinioni, tutte rispettabilissime (quando sono espresse, i bulli da tastiera non fanno testo).

Era un fallito tentativo di supercazzola piersa, ma tu hai risposto seriamente (non so a cosa ovviamente  asd )

Comunque io bullo da tastiera no dai, avevo fatto domande serie e educate, mi autoquoto a scanso di equivoci:
 

 Il mio intento però non era sfottere il buon piersa, volevo sinceramente capire cosa si nascondesse dietro il suo post, ironia verso qualcuno che non capisco? Una vera e propria analisi difficilmente compensibile?

a cui tu hai risposto concludendo con leggera strafottenza che quello che scrivi non è difficile da capire e poi hai risposto a una supercazzola e questo si commenta da solo.


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#5589 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 02 ottobre 2023 - 10:00

Figurati se mi riferivo a te :)
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#5590 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 16 ottobre 2023 - 00:15

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Il gioco del destino e della fantasia / Wheel of fortune and fantasy ( Ryusuke Hamaguchi, 2021)

 

Film a episodi del regista di Drive my car. Qui si parla di scelte di vita e di destini che si incrociano, tono e stile in linea con quel film.

Non è assolutamente né il mio genere né il mio regista (troppo troppo verboso) ma questo non m'è dispiaciuto, specialmente il secondo e il terzo episodio hanno alcuni punti di interesse (la lettura pruriginosa rimane).


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#5591 100000

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Inviato 18 ottobre 2023 - 17:48


non so se è il topic giusto, ma per il mio X (con X troppo alto per essere detto) compleanno mi sono visto la trilogia del silenzio di Bergman
 
(diciamo nella settimana del compleanno, non tutti in un giorno)
 
dopo una serata dalla visione di Silenzio sono pronto a scriverne due righe:
 
Såsom i en spegel (Come in uno specchio, 1961): in realtà l'avevo già visto al cinema dieci anni fa o giù di lì, me lo ricordavo perturbante, quasi horror, e in effetti mi ha colpito ancora (a dimostrazione che l'orrore non sono i mostri ma siamo noi e quello che abbiamo nella testa, Lynch docet)
 
Nattvardsgästerna (Luci d'inverno, 1963): non ho potuto non pensare a First Reformed, quanti punti di contatto! questo non toglie nulla a First Reformed, che rimane uno dei miei titoli del decennio/secolo/millennio, mentre invece Luci d'inverno forse è quello che mi è piaciuto meno della trilogia (ammetto di essermi anche abbioccato qualche minuto, ma ero stanco)
 
Tystnaden (Il silenzio, 1963): bello bello, qui ho pensato a Shining (ma è un pensiero superficiale, come le somiglianze), ma anche a Beckett, a Ionesco, a tutto il teatro dell'assurdo che adoro, tutto così giusto e bello e ridotto all'osso, i momenti comici e grotteschi, le lingue inventate, il simbolismo che nulla toglie alla tragedia umana, probabilmente il mio preferito dei tre

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#5592 tiresia

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Inviato 22 ottobre 2023 - 12:37

L'ultima volta che siamo stati bambini (Bisio, 2023)

Bisio alla regia non regala davvero nulla, il film è propriamente una roba da tv piatta, la storia è però bella, indubbiamente.

Ma a me sembra che un lavoro migliore di sceneggiatura avrebbe potuto evitare certi scivoloni buonisti sul regime a cui la suora "non perdona l'accordo con i nazisti", come? Solo quello? Si è accorto Bisio che il giudizio sul regime risulta raggelato da quella frase? Ma davvero ancora lì siamo che se non avesse fatto l'accordo con i nazisti, brutti e cattivi loro, allora sarebbe andato bene tutto? 

D'altronde la voce dei confinati per motivi politici, all'interno dell'economia del film che vede il figlio del federale giocare con il figlio del confinato, con l'ebreo e l'orfana, la si dà ad uno dei bambini che poco può rendere la reale caratura del regime liberticida che abbiamo avuto.

Un dato positivo: i bambini sono mediamente bravi, o meglio più bravi del nulla che affrontiamo ogni volta che un bimbo italiano recita.

 

The Creator (Edwards 2023)

Io ero andata a vedere "l'unico film originale di scifi" considerando il prequel e i sequel etc che ormai attanagliano il cinema. Però qui di originale c'è pochissimo, tutte le idee le avevamo già, dall'arma bambino, ai robot simili agli umani, alle declaratorie filosofiche alla Blade Runner, alla paternità costretta dal viaggio fatto insieme, insomma, una trametta molto lineare, nessuna novità.

Visivamente è quasi tutto bello, Edwards prende a piene mani anche da se stesso e dal suo Rogue one.


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#5593 lazlotoz

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Inviato 22 ottobre 2023 - 22:48

LA RAGAZZA DI BUBE di Luigi Comencini (1963)

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​​​​
Dal pluripremiato romanzo di Cassola una delle opere migliori di Comencini: regia e sceneggiatura solide come una roccia, grande cura nelle ambientazioni, perfette caratterizzazioni di tutti i personaggi per il racconto di una travagliata pagina della storia italiana narrato cercando di mantenere sempre e pervicacemente la giusta distanza almeno fino alla scena alla stazione quando l'amarezza che scorre sottotraccia per tutto il film trabocca in un finale desolato quanto perfetto.
Vale anche e soprattutto per uno dei più bei ritratti femminili del cinema italiano, quello di Mara che da adolescente volubile e capricciosa, oggetto del desiderio e accessorio alle beghe e alle guerre maschili, diventa pian piano il personaggio più forte e sfaccettato del film, capace di scelte coraggiose quanto dolorose come quella di rinunciare consapelvolmente alla propria giovinezza, molto più forte dello stesso partigiano Bube, del quale viene definita solo "la ragazza"
Va da sé che gran parte della riuscita del film è da ascrivere alla memorabile interpretazione di Claudia Cardinale, eccezionale per finezza e intensità, veramente più brava che bella.
Molto bene direi.

Voto 8/10

 

Che bellezza. Un film davvero che riesce a essere ferocissimo pure nel suo star equidistante.

Lungi dal non prendere posizione diventa il ritratto di una sconfitta lancinante.

Un dopoguerra sperato, quello delle amnistie e dei fascisti ammazzati, che diventa semplice delusione e rassegnazione.

 

Il personaggio di Mara semplicemente perfetto, come perfetta è la Cardinale.

 

Un paio di scene da lucidarsi gli occhi (le luci che si spengono con i due che parlano davanti al cinema, il bacio in mezzo all'erba, i primissimi piani al processo). E un finale così triste che è l'unico possibile.

 

8/10


  • 2

#5594 Tom

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Inviato 23 ottobre 2023 - 09:25

*
POPOLARE

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Io l'altro giorno ho rivisto Il demonio di Rondi sempre di quell'italico '63, finalmente in digitale e nel giusto formato.
 
In una reale Basilicata ferma all'alto medioevo, l'allucinante storia di Puri (diminutivo di Purificata!), "indemoniata" di paese, in reallta' una povera ragazza con problemi mentali di cui tutti approfittano sessualmente. Il film non ne ha per nessuno: la societa' rurale e' solo abbrutimento e sopraffazione del piu' debole, la famiglia e' il Male, le tradizioni popolari sono idiozie misogine, la religione cattolica e' complice o un'ipocrisia impotente nelle migliore delle ipotesi. La protagonista sembra quasi ricercare il proprio calvario, a fronte di una realta' dove l'unico che le mostra della gentilezza e' il fantasma di un bambino. Neorealismo peso? No, perche' il film visivamente e' una roba da cavarsi gli occhi, che trasfigura la miserabile vicenda in una fiaba gotica e inquietante, da racconto della nonna davanti al focolare.

gghh.jpg

images-w1400.jpg

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Daliah Lavi che si aggira come uno spettro o una strega e' di una bellezza e un'intensita' devastanti, la scena della sua camminata a ragno durante un tentativo di esorcismo - dieci anni prima di quella solo tentata da Friedkin - e' ancora sconvolgente. Nel suo staccare di 20 centimetri le vere comparse lucane e risultare un'incongruenza estetica in quello scenario di miseria horror, dona alla sua Puri un fascino e una potenza erotica prettamente cinematografici, che rendono accettabile, commovente e (perche' no?) seducente un personaggio altrimenti di tristezza insostenibile. 
 
Per quel che conosco di Rondi non ha mai piu' visto neanche col binoccolo un cinema simile, qui vicino al Bergman piu' espressionista e comunque non lontanissimo dal gotico vero e proprio, non a caso nello stesso anno la Lavi turbera' i sensi anche in "La frusta e il corpo" di Bava.


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#5595 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 23 ottobre 2023 - 14:50

Il gioco del destino e della fantasia / Wheel of fortune and fantasy ( Ryusuke Hamaguchi, 2021)

 

Film a episodi del regista di Drive my car. Qui si parla di scelte di vita e di destini che si incrociano, tono e stile in linea con quel film.

Non è assolutamente né il mio genere né il mio regista (troppo troppo verboso) ma questo non m'è dispiaciuto, specialmente il secondo e il terzo episodio hanno alcuni punti di interesse (la lettura pruriginosa rimane).

 

è un regista con una grazia tale che, personalmente, gli perdono anche una (a tratti) oggettiva verbosità

Happy Hour forse il migliore che ho visto finora, mentre sono preoccupato dell'ultimo, troppo breve!


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#5596 tiresia

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Inviato 25 ottobre 2023 - 09:29

Triangle of sadness (Ostlund, 2023)

Non vorrei liquidarlo come un rifacimento della Wertmuller senza quella forza dirompente eppure…
Forse sarà quell’umiliazione collettiva della cena con il Capitano che decolora il messaggio di Ostlund, che mi sembra non faccia nulla per non costruire un film vagamente moraleggiante, ma il risultato è poco brillante.
Alla base della messa in scena della ricchezza, in Ostlund, vi è il capriccio e questo è un dato di verità.
Ho trovato più interessante la prima parte, in cui i due giovani se la giocano fra rapporti di forza, che sono sempre saldati al denaro, e rapporti di genere che ereditano da un mondo diverso dal loro, ma in cui appaiono immersi fino al collo, incapaci di rovesciarlo anche nel privato.



Passages (Sachs, 2023)

E’ un ottimo film di interpreti, sono tutti bravissimi, la storia è abbastanza esile nel seguire la nevrosi del protagonista che non riesce a gestire un triangolo che avrebbe potuto generare una nuova dimensione dei rapporti fra i tre coinvolti, ma si sa, al cinema i triangoli sono sempre forieri di disastri.



Un bel mattino (Hansen-Love, 2023)

Bello. Il film è il racconto intimo, privato e delicato di una giovane donna che vive una quotidianità divisa fra l’accudimento di un padre in preda ad una demenza, la crescita della figlia, le relazioni con i propri parenti e, a rompere una solitudine amorosa, l’inizio di una relazione complicata con un uomo sposato.
Il tratto della storia è appunto la complicazione e la complessità, non ci sono percorsi facili, nulla accade se non dopo scelte dolorose, nulla avviene se non dopo rinunce, niente è scontato, tutto è mediazione. La Hansen-Love riesce a rendere con delicatezza una vita, il correre della protagonista da un punto ad un altro della città è la cifra di questa vita così comune mentre scompare una figura paterna sicuramente molto amata, e appare una figura che potrebbe essere tale per la propria figlia.
La vita di Sandra è un posizionarsi fra il passato, che è il mondo del padre polverizzato dalla malattia, con i ricordi rimasti come unico appiglio e la progettualità nel futuro che è il nuovo amore e tutto è reso con un realismo tangibile, con una con-passione delicata e umanissima.

(la perdita di una persona per demenza significa lo svuotamento di un corpo, la perdita di una persona che ha fatto dell’intelletto la sua professione, il suo strumento di vita destabilizza chi rimane in maniera più infida)
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#5597 ucca

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Inviato 25 ottobre 2023 - 10:30

Triangle of sadness (Ostlund, 2023)

Non vorrei liquidarlo come un rifacimento della Wertmuller senza quella forza dirompente eppure…
Forse sarà quell’umiliazione collettiva della cena con il Capitano che decolora il messaggio di Ostlund, che mi sembra non faccia nulla per non costruire un film vagamente moraleggiante, ma il risultato è poco brillante.
Alla base della messa in scena della ricchezza, in Ostlund, vi è il capriccio e questo è un dato di verità.
Ho trovato più interessante la prima parte, in cui i due giovani se la giocano fra rapporti di forza, che sono sempre saldati al denaro, e rapporti di genere che ereditano da un mondo diverso dal loro, ma in cui appaiono immersi fino al collo, incapaci di rovesciarlo anche nel privato.

 

 

io l'ho trovato molto divertente, lungo sicuramente ma diverse cose mi hanno fatto ridere di gusto, soprattutto quando il capitano comunista entra in azione. In genere però devo dire ottima davvero la recitazione e l'interazione tra i personaggi, le strane dinamiche che si creano, tutto molto naturale e ridicolo a suo modo. Se conoscete altri film cosi, li vedo subito!


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#5598 100000

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Inviato 25 ottobre 2023 - 10:52

concordo/capisco il giudizio di tiresia, anche se mi è piaciuto e la vecchia ch chiede champagne mentre vomita l'anima mi sembra un simbolo bellissimo e spassoso al tempo stesso

comunque ti consiglio il precedente the square, meno divertente ma secondo me migliore
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#5599 tiresia

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Inviato 29 ottobre 2023 - 12:56

La Cortellesi ha fatto un film serissimo, molto duro, riesce ad essere registicamente spesso decisamente valida. Insomma, che sorpresa.
  • 3

#5600 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 11 novembre 2023 - 21:19

locandina.jpg
 
The Killer (Fincher, 2023)
Buon film di maniera, lui credo volutamente insopportabile, non lascia granché se non un bel giro di giostra.
Forse me l'ha rovinato Paul Schrader:
 

Thoughts while watching THE KILLER. Is style its own validation in narrative art? Or should it serve another purpose as well? Fincher's film is a masterclass in film style, but there is a pharase for this in Texas. It's called "all hat."



P.S. Immagine digitale in modo davvero fastidioso. Color grading e (soprattutto) un glow tremendi.
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