L'ultima volta che siamo stati bambini (Bisio, 2023)
Bisio alla regia non regala davvero nulla, il film è propriamente una roba da tv piatta, la storia è però bella, indubbiamente.
Ma a me sembra che un lavoro migliore di sceneggiatura avrebbe potuto evitare certi scivoloni buonisti sul regime a cui la suora "non perdona l'accordo con i nazisti", come? Solo quello? Si è accorto Bisio che il giudizio sul regime risulta raggelato da quella frase? Ma davvero ancora lì siamo che se non avesse fatto l'accordo con i nazisti, brutti e cattivi loro, allora sarebbe andato bene tutto?
D'altronde la voce dei confinati per motivi politici, all'interno dell'economia del film che vede il figlio del federale giocare con il figlio del confinato, con l'ebreo e l'orfana, la si dà ad uno dei bambini che poco può rendere la reale caratura del regime liberticida che abbiamo avuto.
Un dato positivo: i bambini sono mediamente bravi, o meglio più bravi del nulla che affrontiamo ogni volta che un bimbo italiano recita.
The Creator (Edwards 2023)
Io ero andata a vedere "l'unico film originale di scifi" considerando il prequel e i sequel etc che ormai attanagliano il cinema. Però qui di originale c'è pochissimo, tutte le idee le avevamo già, dall'arma bambino, ai robot simili agli umani, alle declaratorie filosofiche alla Blade Runner, alla paternità costretta dal viaggio fatto insieme, insomma, una trametta molto lineare, nessuna novità.
Visivamente è quasi tutto bello, Edwards prende a piene mani anche da se stesso e dal suo Rogue one.