Mi dispiace che virginiawolf non abbia capito il mio secondo messaggio, chiaramente ironico, nell' intento di dare un input al concetto azione-reazione.
Peccato.
Guarda Suedehead, l'input AZIONE-REAZIONE me lo aveva dato il tuo post, scatenandomi la voglia di mandarti a quel paese..... ma mi sono trattenuta, probabilmente anche grazie al tuo avatar.
Nel tuo messaggio non riesco a cogliere nessuna ironia ma solo dell??inutile sarcasmo, oltretutto fuori luogo visto che avevo appena elencato una serie di fatti che purtroppo avvengono giornalmente in Iran, e tipico di chi crede di avere capito tutto al contrario degli altri, poveri scemi, che secondo te e le tue convinzioni (e mi riferisco ad alcune tue affermazioni in questo topic o in quello sul ??Nuovo Ordine Mondiale?), non hanno capito un piffero.
Perché, naturalmente, chi vede le cose in modo diverso non può che essere un rincretinito.
Cerco di spiegarmi una volta per tutte perché evidentemente mi ero espresso in modo sbagliato, ti assicuro che non era mia intenzione darti della cretina:
non mi pare che l'Iran prima dell'ultima settimana fosse considerato dall'opinione pubblica (me compreso) un modello di civiltà democratica o un ottimo luogo in cui trasferirsi.
Ce le cantiamo e ce le suoniamo da soli.
Il tuo post non era più utile del mio
inutile sarcasmo anche perché doveva rispondeva a denunce ben precise che avevo fatto al nostro modello "del meno peggio" ma che si è limitato a un semplice "o così o pomì".
Differenze su cui possiamo disquisire quanto vogliamo e trovarci più o meno d'accordo, ma si tratta pur sempre di un impero costruito con la menzogna contro un regime costruito con la menzogna.
Volevo invece far notare che la manipolazione mediatica e la strategia del consenso che è in atto sfruttano l'indignazione e l'inquietudine delle persone (es. ora in TV a scritte cubitali:"L'IRAN MINACCIA IL MONDO") a cui faranno accettare senza troppi problemi la soluzione che i nostri regnanti tengono nel cassetto.
Sono convinto anche che l'industria dell'indignazione tanto cara anche alla contro-informazione sia addirittura dannosa e non permetta di far ragionare le persone più attive su temi di importanza basilare su cui si dovrebbe far luce una volta per tutte aprendo delle inchieste serie, e non come fa (ad esempio) Travaglio che ci delizia con l'ennesimo saggio sul cavillo n.847 del processo n.169 di Silvio Berlusconi.
Non abbiamo bisogno di sapere tutti i particolari di ciò che già detestiamo per combatterlo.
Sono convinto che occorre andare oltre e analizzare ciò che NON ci viene detto, se usciremo dalla gabbia immaginaria vedremo con più chiarezza anche cosa c'è dentro.