qual è il punto del tuo discorso?
non c'è nulla di meno spregevole nell'ammazzare civili per una guerra dalle "motivazioni poco limpide" delle cui reali motivazioni, peraltro, al di là dei blog, ti potrebbero parlare, per esempio, intellettuali del calibro di noam chomski e gore vidal.
Benissimo, ma mi spieghi in base a quale razza di motivo l'esistenza della guerra in Afghanistan (sicuramente controversa e piena di lati oscuri da approfondire, biasimare, esecrare etc.) dovrebbe rendere accettabile quello che sta accadendo da anni in Iran? Esiste una logica secondo cui se gli americani commettono un crimine in un posto, ci devono essere paesi legittimati a compierne altrove, benedetti dalla legge coranica, e senza che nessuno si possa permettere di contrastarli? E guarda che quello che scrivo sull'Iran lo potrei scrivere tale e quale sull'Arabia Saudita, a cui gli americani si sono sempre prostrati per interesse, o anche al nostro amicone Gheddafi, al cui cospetto abbiamo avuto la dignità internazionale della Mauritania.
ma soprattutto, chi ha mai detto questo.
Che cosa diavolo c'entra Chomsky e le sue più o meno fondate e legittime critiche alla politica estera Usa col fatto che Ahmadinejad è un tiranno razzista che dobbiamo sperare di veder scomparire, così come Rafsanjani e tutti gli altri?
non si può separare ciò che sta accadendo da come viene utilizzato: nè si può evitare di notare l'ipocrisia, la doppiezza, il doppio standard che viene implicito in ciò.
nè si può quindi evitare di mettere in discussione gran parte di ciò che viene comunicato, finchè non sia totalmente chiaro ciò che è propaganda e ciò che non lo è:
l'iran può essere una merda, ma quel che è rilevante, attualmente, è che l'atmosfera attuale è propaganda, che funziona a giudicare dal tuo reiterato "razzista" ad ahmadinejad - che ti ho già dimostrato essere falso.
che gli iraniani possano fondare una società migliore, per sè stessi, è auspicabile, ma, anche superando gli ostacoli interni: questo di certo non avverrà finchè c'è qualcuno pronto a interferire in un modo o nell'altro con il governo locale, e non per il bene degli iraniani.
ripeto: non sono cose che si possono scindere - perchè scisse non sono.
come si fa a non considerare tutto questo come un massacro consapevole e volontario? come si fa evitare una logica così semplice?
E dei massacri dei talebani che ci dici? Delle loro brutali violazioni dei diritti degli afghani? Anche quello non era "un massacro consapevole e volontario"? Mai sentito protestare per questo, però. Almeno qui, da parte dei soliti noti, nel resto del mondo per fortuna sì.
non sono invaso quotidianamente dalla propaganda talebana - quindi non mi devo opporre alla loro, nè sono stato io ad essere alleato con i talebani mentre questi massacri li compivano.
non sono del resto i talebani ad avere 100 basi nel mio paese e ad essere la superpotenza che con la pretesa del bene assoluto, persegue in maniera sanguinolenta i propri obiettivi strategici ed economici in tutto il mondo: alleandosi anche con i talebani.
salvo poi scocciarsi quando non fanno quello che vogliono.
oltre a ciò, ci sono effettivamente filmati di soldati americani che uccidono consapevolmente, volontariamente e senza motivazione civili iracheni, o afghani - lo sapevi?
Sì, e credo che andrebbero puniti col massimo della pena, così come i piloti del Cermis e i torturatori di Abu Graib. Non vedo però cosa c'entri con l'Iran e col fatto che talebani e Saddam Hussein devono essere considerati sciagure per l'umanità e per le popolazioni coinvolte in primis.
nemmeno io: ma il fatto che pensi io pensi il contrario è un problema tuo.
fatto sta che chi si è sostituito a loro con la pretesa di fare la buona azione da boy scout mondiale, e in verità perseguendo altri scopi, ha solo peggiorato le condizioni di vita locali.
cosa ci posso fare?
il mondo ha una gerarchia di rilevaza politico-economico-militare.
il problema - che rimane tuo - è che credi che uccidere nel modo x sia eticamente meglio che uccidere nel modo y (l'hai detto tu) - come, tra l'altro, se ci fosse differenza per chi viene ucciso o per le loro famiglie.
Ripeto la domanda: secondo voi, se gli americani non tiravano qualche missile a Mladic, lui e quelli come lui la smettevano di sparare granate sui civili ogni giorno a Sarajevo?
suppongo prima dovrei prima studiare la situazione. prossima domanda.
anche il concetto di "vittime non volute" francamente, e senza volerti offendere, è notevolmente risibile, come ho spiegato poche righe più su.
Certo, ogni soldato americano che parte per l'Afghanistan vuole uccidere un certo numero di bambini afghani, pensare il contrario è notevolmente risibile. Tale e quale a un regime che per legge stabilisce di lapidare le adultere.
C'è lo stesso tragico pregiudizio ideologico che impedisce a pinzon di capire che la mia su Pinochet era una battuta...
credi davvero all'ultima frase che hai scritto?
ti rendi conto che non ha rilevanza quel che "vuole" il soldato, e che mi stavo riferendo alla volontà decisionale consapevole che sta sopra al soldato?
cosa devo supporre non ti abbia fatto capire il senso di quello che ho scritto?
ma, ad ogni modo, anche riferendosi al mero soldato, ti rendi conto che la tua affermazione ha scarso senso, giacchè, dal momento che sa o che si può sapere, che nei conflitti moderni le vittime civili sono elevatissime, inevitabilmente si uccideranno anche dei civili - e quindi, volendo partecipare, accetta tutto ciò?
e, ad ogni modo, cosa renderebbe "migliore" un milione di morti iracheni?
In tutto questo, sta sfuggendo un dettaglio di una certa rilevanza: voi, così sensibili alle vittime civili dei conflitti, ai diritti umani, al rispetto delle libertà dei popoli, che cosa fareste se foste iraniani? Forse stareste in piazza, forse finireste così:
E di fronte a questo, il solito teatrino dell'antiamericanismo è veramente fuori tempo massimo.
ma, soprattutto, cosa c'entra con i concetti che ho espresso?
stai parlando con me o con lo stereotipo dell'antiamericano inesistente che hai in mente?
intendi intavolare un discorso che abbia un qualche senso o basarti meramente su precocetti, ed evitare accuratamente le argomentazioni?
magari, tra l'altro, leggendo la penultima risposta ad astrodomini capiresti un po' meglio perchè non c'è davvero nulla di fuori luogo, e lo capiresti in base alle argomentazioni - non in base immagini cruente ad effetto, che, peraltro, conoscevo già .
il mio concetto è che gli iraniani, come gli americani e gli abitanti del liechtenstein, dovrebbero poter vivere in una società priva di classi, e di un potere oppressivo, e di sperequazione.
questo potere oppressivo non è solo intranazionale - ma anche internazionale:
in questo momento storico è rappresentanto in massima parte dagli stati uniti - rivelando anche la violenza di un intero sistema - CHIUNQUE ne sia la superpotenza massima in quel momento, o nell'ambito locale QUALUNQUE oppressione INTRAnazionale - ovvero classista. se sono "anti-americano" è perchè in realtà sono "anti-capitalista" e sono "anti-capitalista" perchè sono "anti-classista", e se sono "anti-classista" è perchè sono contro il benessere dei pochi sulla sofferenza degli altri.
nell'ambito internazionale, il primato degli ultimi sessant'anni è degli stati uniti - è un mero dato concreto, non metafisico o ideologico.
inevitabilmente, vivendo nell'ambito culturale di mistificazione da essa improntato (e non in quello dei talebani), ed essendo consapevole della continuità e quantità dei crimini commessi da un'entità che vuole invece rappresentarsi come "paladino della giustizia" - ciò che sento di dover sottolineare, e ciò che penso sia importante sottolineare, è questo suo ruolo, questa incredibile ipocrisia, e come vengano utilizzati i media di massa per ottenebrare la coscienza comune di tutto ciò.
che è un fatto reale. e che si sta manifestando anche in questo caso nei confronti dell'iran, verso cui non è improbabile si stia preparando una guerra, a cui la copertura mediatica di questi giorni è funzionale: e a soffrirne, come in iraq, probabilmente saranno le persone, il popolo - non ahmadinejad.
quindi eviterei di rompermi i coglioni sul difendere ahmadinejad.
il senso è proprio l'opposto.
se non si è in grado di capire questo, e rispondermi nel merito, è del tutto inutile continuare con appellattivi del tutto vacui come "ideologico" e quant'altro.
la tua ideologia, per quel che mi concerne, è quella della cecità nel valutare il contesto in cui avvengono le cose, e il significato del come vengono comunicate.
http://www.telegraph...ainst-Iran.html