IRAN PENA DI MORTE E NON SOLO
Roma, 12 giugno 2009
Ne trascrivo solo alcuni passaggi perché è molto lungo, ma sarebbe utile leggerlo interamente.
LA SHARIA IRANIANA
Ma il problema non è il Corano, il problema è la traduzione letterale di un testo millenario in norme penali, punizioni e prescrizioni valide per i nostri giorni, operata da regimi fondamentalisti, dittatoriali o autoritari al fine di impedire qualsiasi processo democratico. L??Iran è l??esempio più grave ed evidente dell??uso politico e anacronistico che si può fare del Corano.
Sul podio degli Stati-Caino
Anche nel 2008, l??Iran si è piazzato al secondo posto quanto a numero di esecuzioni e, insieme a Cina e Arabia Saudita, sale così sul terribile podio dei primi tre Stati-boia al mondo. In base a un monitoraggio dei principali quotidiani iraniani e alle notizie direttamente fornite da organizzazioni umanitarie, in Iran sono state calcolate almeno 346 esecuzioni nel 2008. Nel 2007 erano state messe a morte almeno 355 persone, un terzo in più rispetto al 2006 quando le esecuzioni erano state almeno 215. La situazione non sembra mostrare segni di una inversione di rotta, considerato che nel 2009, al 31 maggio, erano già state effettuate almeno 200 esecuzioni. Ma i dati reali potrebbero essere ancora più alti, perché le autorità iraniane non forniscono statistiche ufficiali e i numeri riportati sono relativi alle sole notizie pubblicate dai giornali iraniani, che evidentemente non riportano tutte le esecuzioni. L??11 maggio 2009, Mohammad Mostafaei, un avvocato iraniano che si occupa di molti detenuti nel braccio della morte del paese e, in particolare, del caso di 25 prigionieri condannati a morte per crimini commessi quando erano minorenni, ha detto che secondo lui il numero reale delle esecuzioni è di molto superiore alle stime fatte dai gruppi internazionali dei diritti umani. ??Ho calcolato che nel 2008 ci sono state almeno 400 esecuzioni, ma potrebbero essere anche 500 o 600,? ha detto l??avvocato. Nel 2008, almeno 13 minori sono stati giustiziati in Iran, l??unico paese al mondo in cui risulta sia stata praticata nel 2008 la pena di morte nei confronti di persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato, fatto che pone l??Iran in aperta violazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo che pure ha ratificato. Nel 2007, erano stati giustiziati in Iran almeno 8 minorenni. Le esecuzioni di minori sono continuate anche nel corso del 2009 e, al 31 maggio, erano già almeno 4. L??impiccagione è stato il metodo preferito con cui è stata applicata la Sharia in Iran, ma è stata praticata anche la lapidazione e, in un caso, anche la fucilazione. Vi è stato anche il caso di persone condannate a essere buttate giù da una rupe chiuse in un sacco. A riprova della recrudescenza del regime iraniano, anche nel 2008 sono continuate le esecuzioni di massa. L??Iran ha salutato il nuovo anno con 23 impiccagioni compiute nei primi dieci giorni.
L??impiccagione
L??impiccagione in versione iraniana avviene di solito tramite delle gru o piattaforme più basse per assicurare una morte più lenta e dolorosa. Come cappio viene usata una robusta corda oppure un filo d??acciaio che viene posto intorno al collo in modo da stringere la laringe provocando un forte dolore e prolungando il momento della morte. L??impiccagione è spesso combinata a pene supplementari come la fustigazione e l??amputazione degli arti prima dell??esecuzione.
La lapidazione
L??impiccagione è stato il metodo preferito con cui è stata applicata la Sharia in Iran, ma è stata praticata anche la lapidazione in almeno due casi nel 2008 e uno nel 2009. Tra le punizioni islamiche, la lapidazione è la più terribile. Il condannato viene avvolto da capo a piedi in un sudario bianco e interrato. La donna viene interrata fino alle ascelle, mentre l??uomo fino alla vita. Un carico di pietre viene portato sul luogo e funzionari incaricati o in alcuni casi semplici cittadini autorizzati dalle autorità, effettuano la lapidazione. Le pietre non devono essere così grandi da provocare la morte con uno o due colpi in modo da poter provocare una morte lenta e dolorosa. Se il condannato riesce in qualche modo a sopravvivere alla lapidazione, verrà imprigionato per almeno 15 anni ma non verrà giustiziato.
(...)
Il 5 luglio 2007, un uomo condannato a morte per adulterio, Jafar Kiani, è stato giustiziato dopo aver trascorso 11 anni in carcere. Il 25 dicembre 2008, due uomini sono stati giustiziati tramite lapidazione, mentre un terzo si è salvato riuscendo a tirarsi fuori dalla buca in cui era stato interrato, evitando così di essere ucciso dal lancio delle pietre. Le esecuzioni hanno avuto luogo a Mashad, nel cimitero di Behesht Zahra. Le tre condanne alla lapidazione erano state emesse per adulterio.
PENA DI MORTE NEI CONFRONTI DI MINORI
Applicare la pena di morte a persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato è in aperto contrasto con quanto stabilito dal Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo. Quest??ultima, che tra i patti internazionali è quello che ha registrato il maggior numero di ratifiche, all??articolo 37 (a) stabilisce: ??Né la pena capitale né l??imprigionamento a vita senza possibilità di rilascio devono essere decretati per reati commessi da persone di età inferiore a diciotto anni.? L??esecuzioni di minori avvengono quindi in aperta violazione di questi due patti internazionali che l??Iran ha pure ratificato. In base alla legge iraniana, le femmine di età superiore a nove anni e i maschi con più di quindici anni sono considerati adulti e, quindi, possono essere condannati a morte, anche se le esecuzioni sono normalmente effettuate al compimento del diciottesimo anno d??età. Nel 2008, almeno 13 minori sono stati giustiziati in Iran, l??unico paese al mondo in cui risulta sia stata praticata nel 2008 la pena di morte nei confronti di persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato, fatto che pone l??Iran in aperta violazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo che pure ha ratificato. Nel 2007, erano stati giustiziati in Iran almeno 8 minorenni. A seguito delle pressioni internazionali, il regime dei Mullah ha annunciato una parziale e, di fatto, ininfluente revisione di una pratica che pone l??Iran, anche su questo e da solo, fuori dalla comunità internazionale.