Beh sinora è riuscita a piazzare in top ten (per una settimana sola) uno solo dei singoli estratti per anticipare l'album, insomma il disco uscirà oggi ma senza un traino davvero forte, il rischio c'è. In più i media non fanno altro che parlare di come Cardi B le abbia ormai sottratto il titolo di rapper donna più famosa (in meno di un anno e con un solo disco vabbè...) il che non le getta addosso una luce proprio fichissima, insomma sembra quasi ci sia la volontà di farla floppare malamente a 'sto giro. Un po' come hanno fatto con Timberlake e la Perry recentemente.
Incredibile davvero, ma Sabrina Claudio aka Queen of Fuffa ha scritto una "canzone" e c'ha pure messo sotto del ritmo (ma le sue interpretazioni rimangono troppo impalpabili e petalose):
Il premio della settimana va alla mia amata Anais e al singolo di lancio di un album di debutto che dovrebbe arrivare il prossimo anno - a conti fatti lei è la risposta franco-anglo-senegalese a Solange, e qui riesce a mescolare con nonchalance il soul più arty con dei synth belli tosti:
Beh sinora è riuscita a piazzare in top ten (per una settimana sola) uno solo dei singoli estratti per anticipare l'album, insomma il disco uscirà oggi ma senza un traino davvero forte, il rischio c'è. In più i media non fanno altro che parlare di come Cardi B le abbia ormai sottratto il titolo di rapper donna più famosa (in meno di un anno e con un solo disco vabbè...) il che non le getta addosso una luce proprio fichissima, insomma sembra quasi ci sia la volontà di farla floppare malamente a 'sto giro. Un po' come hanno fatto con Timberlake e la Perry recentemente.
Quello che dice floodss cè, ma di contro la nuova critica woke, che giustamente attribuisce ad una massoneria WASP la colpa del fatto che ci sia sempre stata una sola artista rap femmina "grossa" alla volta [ipotesi ovviamente confutabile e faziosa, se poi espressa pure con terminologia ridicola tipo queen, iconic o problematic, allora proprio da cestinare], volendo combattere anche l'idea di una rivalità perlomeno involontaria tra Cardi e Nicki giudicandola sessista [in verità paragonabile benissimo a quella tra Drake e Kendrick, in quest'ultimo caso con artisti giusto un pò meno scarsi], si sta impegnando nel perpetrare l'idea che Queen sia chissà quale late career highlight grondante di maturità artistica.
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The core principle of freedom Is the only notion to obey
Che l'articolo di P4k abbia toni antipatici non si nega, e ovviamente il valore "iconico" di un disco non si può misurare solo tramite la personalità di chi l'ha inciso (quello di Cardi B è una vera ciofeca e lei è un asino che raglia).
Ma che l'ipotesi di base sia confutabile e faziosa la vedo proprio dura. E non perché voglio a tutti i costi le quote rosa nell'hip-hop, ma perché mi pare chiaro come il sole che di donne nell'hip-hop ce ne sono sempre state poche, e a livello mainstream (quindi anche a livello mondiale e non solo americano) si contano sulle dita di una mano - Salt'n'Pepa e Lauryn Hill nei 90 (quest'ultima più cantante che rapper), la Elliott nei primi 2000, la Minaj e Cardi B negli anni 10. Stop. E qui non si scappa: l'industria discografica impiega meno del 10% delle proprie risorse per dare risalto ad una donna, mentre di uomini se ne vedono in tutti gli ambiti, dal mainstream di Drake all'avant-garde di jepgmafia. E con questa storpiatura di base ovviamente poi si finisce paradossalmente a dare attenzioni a Cardi e Nicki non perché sono le migliori ma perché sono le uniche sulla piazza e le uniche che tutti conoscono.
bisogna pero' anche vedere quante donne tentano la carriera HH vs quanti uomini quando si va a vedere quanti sfondano da una parte e dall'altra (un po' come con le carriere ingegneristiche). poi sono d'accordo che avere piu' esempi al top possa aiutare ad invertire la rotta e sono a favore di ogni cosa che aiuti a spostare l'ago della bilancia.
minaj fa piu' o meno sempre la stessa cosa quando rappa, ma cardi b se la mangia a colazione.
Appunto, è una cane che si morde la coda perché la visibilità si autoalimenta - il fatto che Cardi B cel'abbia fatta è più un invito a giocare alla lotteria che non a impegnarsi seriamente per crearsi una carriera nell'hip-hop (lei infatti proviene dai reality show). Il fatto poi che una come cupkaKke - "bomba" di donna e di rapper - sia ancora indipendente e stia facendo tutto da sola già rende un'idea su che tipo di uomini ancora stanno a capo dell'industria e di quanto calcificati nel tempo siano i loro stereotipi - non giriamoci attorno, senza le protesi al culo e alle tette la Minaj non avrebbe mai ricevuto la "credibilità" necessaria. E questo non per togliere dal suo talento di rapper perché lei con le rime è brava davvero, ma se per avere il supporto dell'industria una donna deve conciarsi a quella maniera, cosa rimane alle altre?
Ps: il disco nuovo di Nicki a me non dispiace, ci sono sempre quei 4/5 pezzi trap dove non succede mai nulla, ma in compenso ci sono anche svariati momenti dove mostra nuovamente una palette in grado di spaziare dall'old-school al pop e alle ballad (Ganja è bellissima). Quindi è vero che essendo una delle due sole donne sulla piazza Nicki finisce col raccogliere meriti extra, ma è anche vero che la sua proposta è l'unica a livello mainstream in grado di staccarsi dal mare piattum della trap (ma avete ascoltato il disco di Scott? E le 65 ore di musica dei Migos? A fianco a loro Nicki passa per un Bowie ).
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Che l'articolo di P4k abbia toni antipatici non si nega, e ovviamente il valore "iconico" di un disco non si può misurare solo tramite la personalità di chi l'ha inciso (quello di Cardi B è una vera ciofeca e lei è un asino che raglia).
Ma che l'ipotesi di base sia confutabile e faziosa la vedo proprio dura. E non perché voglio a tutti i costi le quote rosa nell'hip-hop, ma perché mi pare chiaro come il sole che di donne nell'hip-hop ce ne sono sempre state poche, e a livello mainstream (quindi anche a livello mondiale e non solo americano) si contano sulle dita di una mano - Salt'n'Pepa e Lauryn Hill nei 90 (quest'ultima più cantante che rapper), la Elliott nei primi 2000, la Minaj e Cardi B negli anni 10. Stop. E qui non si scappa: l'industria discografica impiega meno del 10% delle proprie risorse per dare risalto ad una donna, mentre di uomini se ne vedono in tutti gli ambiti, dal mainstream di Drake all'avant-garde di jepgmafia. E con questa storpiatura di base ovviamente poi si finisce paradossalmente a dare attenzioni a Cardi e Nicki non perché sono le migliori ma perché sono le uniche sulla piazza e le uniche che tutti conoscono.
Beh tu hai citato quelle che di volta in volta erano le più grosse, ma non è che fossero un unicum senza altre lontanissime dalla loro popolarità: Lil Kim, Eve, Gangsta Boo, Queen Pen ai loro tempi se la passavano molto meglio di tanta gente underground di oggi che i sitarelli cercano di spingere sull'onda del successo di Cardi e delle pari opportunità [le varie Stefflon Don, cupcakke, Noname Gypsy e Rapsody]. Per non parlare della Azalea sempre a metà decade. Appurato che sia un genere con una grossa maggioranza maschile, essere indignati di fronte a ciò secondo me è più un rivelatore di criptomisandria che tutto sommato non è proprio in linea con quelli che sono i valori di facciata dell'industria musicale americana pc, almeno in teoria. Poi fatico sinceramente anche solo a pensare la frase in grassetto quando gran parte delle discussioni in questo thread e in quello del mainstream [per non parlare del resto del mondo che conta pure più di qui] vertano su tutti i puttan pop possibili e immaginabili, come se non ci sia dagli albori dell'industria musicale una continua trafila di donne nei più disparati settori [alcuni più degli altri, certamente]. Possiamo parlare del fatto che spesso tutte abbiano uomini dietro tra produttori e autori, ma è davvero una cosa così mortificante? Mica tutte possono essere Carole King o Kate Bush. Se poi pure le poche autorialità midstream come la Monae si danno al puttan pop pur di veicolare facili consensi coi pantafica... il resto lo dice lui
Appunto, è una cane che si morde la coda perché la visibilità si autoalimenta - il fatto che Cardi B cel'abbia fatta è più un invito a giocare alla lotteria che non a impegnarsi seriamente per crearsi una carriera nell'hip-hop (lei infatti proviene dai reality show). Il fatto poi che una come cupkaKke - "bomba" di donna e di rapper - sia ancora indipendente e stia facendo tutto da sola già rende un'idea su che tipo di uomini ancora stanno a capo dell'industria e di quanto calcificati nel tempo siano i loro stereotipi - non giriamoci attorno, senza le protesi al culo e alle tette la Minaj non avrebbe mai ricevuto la "credibilità" necessaria. E questo non per togliere dal suo talento di rapper perché lei con le rime è brava davvero, ma se per avere il supporto dell'industria una donna deve conciarsi a quella maniera, cosa rimane alle altre?
Ps: il disco nuovo di Nicki a me non dispiace, ci sono sempre quei 4/5 pezzi trap dove non succede mai nulla, ma in compenso ci sono anche svariati momenti dove mostra nuovamente una palette in grado di spaziare dall'old-school al pop e alle ballad (Ganja è bellissima). Quindi è vero che essendo una delle due sole donne sulla piazza Nicki finisce col raccogliere meriti extra, ma è anche vero che la sua proposta è l'unica a livello mainstream in grado di staccarsi dal mare piattum della trap (ma avete ascoltato il disco di Scott? E le 65 ore di musica dei Migos? A fianco a loro Nicki passa per un Bowie ).
Ma se Nicki Minaj che si rifà il culo acquista successo e credibilità, cupcakke che si vanta di aver succhiato 2017 cazzi nel 2017 come mai non è già diventata la nuova Madonna?
La varietà in Queen cè, ma più sullo stile del format televisivo dello stesso nome, un disperato tentativo di acchiappare più persone possibili con una miriade di stili che tradiscono la mancanza di un vero disegno [che in IoP, per quanto ciofeca, un pochino c'era: trap con cose canterine e influenze latine]. Poi 20 canzoni, un bundle album-concerti per pimpare le vendite, lei che nell'ultimo semestre è stata calzata da Eminem, Nas, e chissà chi altro, che rinvia di continuo la data dell'album e finisce addirittura collaborare con un pederasta pur di fare scena e generare cinguettii da parte della stessa thought police che la difende a spatatrac... insomma non tanto meglio dei vari dischi infiniti di Travis [che però una visione la ha], Drake, Migos o Lil Yachty, quindi non spariamo sulla croce rossa e la trap davvero figa nel 2018 cerchiamola altrove.
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The core principle of freedom Is the only notion to obey
Si vabbeh misandria Cioè, uno fa notare uno scompenso di genere alla base dell'industria discografica nel mondo dell'hip-hop (che è documentata e non fiction), e sale subito una muraglia cinese di autodifesa (verso cosa, poi? Quali catastrofiche consequenze potranno mai avverarsi?). Alla faccia della fragilità dai, manco la Minaj andasse in giro col coltello a castrare padri di famiglia mentre fanno la spesa.
Non confondiamo le due cose per piacere: un conto sono i sjw che impestano le bacheche di internet per la qualunque causa del momento (dal femminismo ai trichechi). Ma un altro è avere una semplice discussione su un fenomeno reale come la prevalenza maschile nelle posizioni chiave di suddetta industria, e le consequenze che questo comporta, anche a livello non premeditato né instigatore di sensi di colpa - che non mi sembra proprio la stessa cosa di dire "odio gli uomini", anzi. E se questo ti provoca cinque minuti di fastidietto, beh, allora immagina il giramento di coglioni di tutte quelle che non ricevono il supporto necessario per avere una carriera come la vorrebbero.
Ps: nel mondo del pop per fortuna le donne se la cavano meglio, ma qui si sta parlando di hip-hop.
Sì questa è la più bella del disco a mani basse. Il feat di Eminem mi ha fatto un po' di tenerezza però, è come se si fosse infilato lì a forza per far vedere quanto è ancora veloce a snocciolare rime, quando non avrebbe più niente da dimostrare a nessuno. Ma stranamente m'è piaciuta molto anche Chun Swae, che magari dura oltre sei minuti ma ha un'atmosfera molto particolare e dà un po' di respiro al disco.
Davvero troppo lunga però... il pezzo con Eminem invece lo trovo bello (sopratutto per l'atmosfera vintage e l'apporto di Labrynth) a prescindere dalla presenza fin troppo virtuosa di Eminem stesso (che a me non ha mai fatto impazzire).
Video: fantastico, tecnicamente, visivamente e concettualmente
Audio: una bella bomba di trap raw e distopica come solo dalle parti di Mikey The Magician / Buffet Boys sanno fare
EP di provenienza: non male, ma pur nella breve durata piagato da materiale subpar e/o concessioni alla melodia fuori luogo. Leglock il chiaro picco e sta pure all'inizio, ma il potenziale cè. Finora il disco di quel giro di quest'anno indubbiamente è Five Five di Pouya.
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The core principle of freedom Is the only notion to obey
Sì la conosco, è il soltio buon "pacchettino" alt-r&b ma il nuovo Ep non è che mi tiri molto (quello precedente era meglio). Chissà cosa farebbe su formato album, se mai ne tirasse fuori uno.
Kwaye invece è ancora incapace di pubblicare qualcosa di veramente brutto, anche quando si spinge verso tropicalate radiofoniche - per il momento la forza sta sia nella produzione che nella voce e nelle linee melodiche semplici ma potenti:
Brava Ariana, non c'è che dire. Lei vocalmente sel'è sempre cavata molto bene, ed è anche una tipa discretamente onnivora di musica. Bellissima anche la versione di No Tears, lei in formissima e il batterista è una bomba:
Ps: davvero gustoso il disco di Masego, ha una buona scrittura soul/jazz alla quale si mescolano tocchi di trap, ottimi arrangiamenti e una produzione elegante ma asciutta e calibrata. Sembra una credibile continuazione del neo-soul anni 90, aggiornata con uno sguardo moderno che non rinuncia a romanticisimi e intimità erotiche di sorta ma li sa proporre con stile (cosa che invece il Gallant poco sopra secondo me ancora non fa, rimasto com'è al lato più rkellyano dell'r&b di quel decennio).
Amber Mark continua a farsi amare, ho preso pure i biglietti per il concerto. I due nuovi pezzi sono High On Your Love (favolosa propulsione ritmica al passo + coretti lovers rock):
Invece è passato totalmente in sordina il nuovo lavoro dei Jungle, che comunque si mantiene sempre sulle stesse coordinate del debutto e non eccede mai in momenti straordinari, però ha melodie un po' più azzeccate che funzionano.
Due dischi usciti nell'arco di due giorni per cambiare per sempre il genere. Questa non è la solita trap.
io ho questa teoria: sta succedendo nel rap di questi anni quello che successe nel rock nei primi anni 90. l'alternative sta esplodendo nel mainstream sdoganando presso il grande pubblico suoni più brutali ed abrasivi. e ciò è cosa buona e giusta
il soundcloud rap è il cavallo di troia, un po' come grunge/alt-metal ai tempi
Due dischi usciti nell'arco di due giorni per cambiare per sempre il genere. Questa non è la solita trap.
io ho questa teoria: sta succedendo nel rap di questi anni quello che successe nel rock nei primi anni 90. l'alternative sta esplodendo nel mainstream sdoganando presso il grande pubblico suoni più brutali ed abrasivi. e ciò è cosa buona e giustail soundcloud rap è il cavallo di troia, un po' come grunge/alt-metal ai tempi
Ci ho pensato pure io in passato, e si potrebbe espandere. I 90 dell'hip hop sono i '66-'75 del rock (i classici), gli anni 0, la bling era, sono gli anni del riflusso - gli anni 80 del rock, e come dici tu i 90 del rock sono l'hip hop contemporaneo, l'alternativo che diventa mainstream, il successo di pubblico e critica, la rinascita culturale.
Seguendo il modello ci beccheremo fra un po' l'ondata revivalista/gentrificata e poi - finalmente - l'irrilevanza culturale.
Ovviamente parlo di "macro-percezioni" della realtà, roba tipo "il punk ha ucciso il prog", che poi non reggono ad uno "scrutinio" storico attento.
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent 「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Mah, non ha molto senso, queste ultime trappate sono semmai paragonabili al peggior nu-metal... un insulso rimpasto di estetiche e suoni che saranno state "alternative" 30 anni fa...
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" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare
da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?
Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente: chi allora sa da dove ciò è sorto? "
Allora diciamo che su bandcamp la taggano come neo hip hop. Io personalmente ci vedo un che di neo soul con basi tendenti alla trap (dopotutto siamo nel 2018). Neo trapsoul potrebbe essere definitivo.