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Per quelli che rifiutano il professionismo antimafia


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78 replies to this topic

#1 R. Mutt

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Inviato 30 marzo 2009 - 10:29

Se non hai la fortuna di pubblicare per Mondadori, se non hai le spalle coperte, se non fai audience, non sei nessuno. Nessuno parla di loro, tutti parlano di Saviano, perché lui fa ascolti, fa vendere. Ho giudicato positivamente la sua invettiva contro il Corriere di Caserta, ma non cambio il mio giudizio. Certo, non sarà il massimo della vita vivere sotto scorta, ma c'è chi quella scorta non ce l'ha, e chi, se ce l'ha, continua a vivere dove è nato, e non cerca casa a Parigi o a New York. Perché se è vero che dal letame si vogliono far nascere i fiori, è anche vero che in quel letame ci devi vivere. Troppo "comodo" pontificare, senza sporcarsi la mani, dall'alto di un palco televsivo, dove si è simulacri e dove basta un gesto inconsueto per far gridare al "santo subito" in un paese che di santi ed eroi sente un insano bisogno; troppo facile giustificarsi dicendo di non considerarsi cronisti ma scrittori, ponendosi su un piedistallo culturale (Gomorra è un sorta di romanzo storico: i fatti narrati sono veri, ma il modo di narrarli li traspone in un universo mitico e fantastico; ecco perché il libro è inefficace, secondo me). Infine, troppo vittimismo: se scegli la denuncia, non devi mostrre tentennnamenti, altrmenti nessun giovane seguirà quella strada. In questo Saviano sembra "non dare l'esempio": ci vuole dignità anche nella comprensibile paura, la stessa dignità che ostentava Borsellino pur sapendo di essere un uomo morto. Saviano lascia trapelare quella paura, la stessa paura che non trapela (anche se umanamente c'è) dalle parole di questi sgnor nessuno che ogni giorno, nel silenzio e nell'indifferenza raccontano la merda in cui continuano a vivere e a vivere la merda di cui raccontano. A loro coraggio è dedicato questo thread:

Cronisti di guerra, e di camorra. Sgobbare al fronte, dove tieni pure famiglia, non è uno scherzo. Scrivere di killer o latitanti ergastolani che circolano a due passi dal giornale, farebbe ritrarre le dita dal pc a molti cronisti di grido. Ogni mattina esci di casa e preghi. Ti guardi le spalle, certo. Ma devi pure campare, e per campare devi faticare. Quindi ti affidi al destino. Che puntualmente riserva ai giornalisti di Napoli e Caserta una dose d??insulti telefonici, le ruote dell??auto bene affettate, incontri poco piacevoli finanche in redazione. Senza contare la corrispondenza anonima recapitata di buon??ora sulla scrivania: buste francobollate con cervella d??animale, bossoli, immagini insanguinate, crocifissimi e crisantemi. Può andare anche peggio. A qualcuno hanno sparato, qualcun altro s??è svegliato per la bomba sotto l??auto, altri in un??aula di tribunale hanno incassato sputi, pugni e calci dai tifosi del processato di turno.
I piccoli grandi Saviano che nessuno fila e di cui ci si ricorda solo per la fatwa televisiva lanciata dallo scrittore di Gomorra contro i quotidiani locali, a suo dire teneri coi boss, hanno in comune una lucida follia, la passione smisurata per la notizia, la voglia di contribuire a dare un futuro diverso a questa «terra martoriata», per dirla con Tina Palomba, la nerista di Cronache di Caserta che ha orgogliosamente rivendicato l??onestà intellettuale di quei kamikaze anticamorra, e non sono pochi, che raccontano l??inferno stando sul posto.
Arnaldo Capezzuto, oggi redattore a Epolis, ieri al foglio Napoli Più, è un esempio. Quando il boss Salvatore Giuliano sparò ai killer che lo volevano ammazzare e per sbaglio uccise la piccola Annalisa Durante, Arnaldo iniziò a battere ogni marciapiede di Forcella. Ficcò il naso ovunque, chiese a chi non doveva chiedere, scrisse quel che i Mazzarella non volevano leggere. «Subii minacce e avvertimenti irraccontabili - racconta -. Mi pedinarono anche. All??ennesima intimidazione ("farai la fine di quello stronzo di Giancarlo Siani") ho accelerato e mi sono impegnato ancor di più. E ho scritto che i boss intimidivano i testimoni, che infatti arrivavano in aula e ritrattavano. Così mi hanno affrontato in aula, non vi dico le parole che usarono, i gesti che fecero... ». Di fronte a quelle parole e a quei gesti, Arnaldo non ha abbassato lo sguardo. E la testa. «Vi denuncio» ha detto. E l??ha fatto. «Sapete com??è andata a finire? Sono stati rinviati a giudizio tutti e cinque per minacce e violenza. Sia chiaro: non sono un eroe, non ho bisogno di visibilità, non cerco soldi facili. Sono un giornalista che vive e lavora in un contesto molto delicato. Ed è proprio per continuare a denunciare la camorra in questo modo che ho rinunciato alla scorta». Che invece è stata imposta a Carlo Pascarella di Buongiorno Caserta, già cronista al Giornale di Napoli, considerato dai carabinieri il vero incubo mediatico dei casalesi. «Non ci si fa il callo alla paura - scherza - ma sono 14 anni che subisco attentati, minacce, pressioni pazzesche. Iniziarono a bersagliarmi nel ??98 quando attaccai gli attuali capi, Iovine e Zagaria, gli stessi che poi mi presero di mira nella famosa telefonata (che registrai) trasmessa da Annozero e Porta a porta. Poi sono passato a scandagliare le malefatte delle cosche Lubrano, Ligato e Nuvoletta, anche perché volevo contribuire a inchiodare i sicari del collega Siani. Da allora, nell??ordine, hanno bruciato il mobilificio di mia sorella a Pignataro Maggiore. Poi hanno fatto saltare in aria un tir dell??azienda di famiglia, quindi dopo un??inchiesta su Pignataro che definivo la Svizzera della camorra, ho ricevuto una cartolina da Zurigo con un consiglio da amico: ??Ora basta, stai attento?. Ecco, si vive così da queste parti. Si vive combattendo». Pascarella è scortato notte e giorno, un??esistenza da incubo, la sua. Ma non ha alcuna intenzione di abbandonare la terra di famiglia. «Voglio che mia figlia Francesca cresca in un mondo migliore, anche per questo io e tanti colleghi, in silenzio, ogni giorno, restiamo e resistiamo in questo far west riportando ciò che più disturba i boss. Molti colpi sono stati portati ai clan, e un po?? è anche merito nostro. Non ci fanno paura, ora sono loro, i casalesi, a temerci». Andrea Cinquegrani e Rita Pennarola sono compagni nella vita, colleghi nel lavoro, uniti nelle avversità: guidano insieme La Voce delle voci, il mensile d??inchiesta con il più elevato numero di intimidazioni. Da decenni bastonano i clan, puntando però a livelli più alti: ai grandi appetiti degli appalti, del riciclaggio, del traffico dei rifiuti. Alle infiltrazioni dei clan nel nord. Scrivono senza timori. Vanno sui posti, domandano, rompono le scatole. E sulle loro pagine lasciano sfogare collaboratori preparati e coraggiosi, come Bruno De Stefano, assunto a City: «Spesso la camorra ci ringrazia come meglio crede - taglia corto Cinquegrani - bruciandoci le macchine, telefonando e minacciando, inviando in redazione messaggi di morte. Fino a poco tempo fa nessuno sembrava scandalizzarsi, era la norma. Il nostro avvocato non andava più a denunciare le continue intimidazioni mafiose dopo che un inquirente, scocciato dall??ennesima sollecitazione a indagare, gli consigliò di farci cambiare paese per vivere più sereni. Adesso l??aria è cambiata, ma fare giornalismo con la camorra dei Polverino e Nuvoletta accanto, è impresa doppiamente complicata». Senza snocciolare gli imprevisti capitati nel tempo a un caposcuola come Gigi Di Fiore, inviato del Mattino, autore del dettagliatissimo bestseller I Casalesi o alla collega Rosaria Capacchione, corrispondente «blindata» da Caserta, basta dare la parola a Roberto Paolo del Roma, uno di quelli che se l??è vista brutta direttamente in ufficio: «Capita spesso che in redazione arrivino camorristi e malintenzionati, anche armati. Accadeva ai tempi in cui lavoravo a Caserta e insieme al collega Raffaele Sardo scoprimmo come avveniva lo scarico, attraverso i fertilizzanti, dei rifiuti tossici provenienti dal nord. Capita spesso di veder arrivare gente che urla, che vuole farsi giustizia da sola, che minaccia di fare a pezzi questo o quel giornalista. Un giorno i colleghi mi nascosero in bagno perché un tale entrò in redazione intenzionato a spararmi alle gambe a causa di ciò che era stato pubblicato. Si fece stanza per stanza ma grazie a Dio non entrò in bagno... ».
E che dire di Enzo Palmesano, l??ex esponente di An pioniere delle inchieste anticamorra, recordman di attentati? ? diventato un dead man walking, un morto che cammina. Se l??ultima maxi retata contro il clan dell??agro caleno è andata in porto, è in gran parte merito suo. Lo ha riconosciuto pubblicamente sia il pm Conzo che il colonnello Carmelo Burgio, l??ufficiale dei carabinieri che ha decimato il clan dei casalesi finendo le pulizie di primavera con l??arresto del boss Setola. Quarantott??ore dopo la conferenza stampa con gli elogi al cronista che non ama la ribalta, la camorra ha provato a bruciargli la macchina. Ma in piena notte quel testardo di Enzo è volato giù da letto e al buio è corso incontro ai camorristi: ha salvato l??auto e la pelle, per l??ennesima volta in 25 anni d??onorata carriere.
La propria macchina l??hanno vista invece bruciare Antonio Casapulla e sua moglie Debora, di Cronache di Caserta. Un brivido freddo per le frasi pronunciate dai parenti di un killer, l??ha provato nei corridoi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni Maria Mascia, addetto alla giudiziaria per la Gazzetta di Caserta. A Francesca hanno devastato casa dopo un??intervista sgradita, a Vanna, dalle parti di Nocera, spararono cinque revolverate sulla porta di casa. Chi più chi meno, in tanti hanno avuto a che fare con l??ira dei boss. Eroi per caso, innamorati del proprio lavoro, quanto al coraggio è una scelta obbligata. Di Saviano e delle sue invettive contro giornali e giornalisti locali, nessuno vuol parlare. Da semplici addetti alla cronaca disdegnano tutti, ma proprio tutti, il nuovo, irriconoscente, professionismo antimafia.

di Gian Marco Chiocci


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#2 magicbox

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Inviato 30 marzo 2009 - 11:08

forse, se oggi si parla di questi signor nessuno (come li chiami tu) e a cui deve andare il massimo rispetto e a cui va riconosciuto un grande coraggio, é anche grazie a saviano che rapprensenta la punta dell'iceberg, il personaggio più visibile.
Allo stesso modo, senza questi signor nessuno, senza questo retroterra di persone che rischiano la vita senza finire sulle prime pagine delle riviste internazionali, forse Saviano non avrebbe potuto o voluto scrivere il suo libro.
Non capisco perché si deve cercare questa contrapposizione ad ogni costo. Perché imputare delle colpe a qualcuno che é riuscito a far leggere un libro sulla camorra, mentre le difficoltà dei signor nessuno sono causate dalla mancanza di uno stato e dall'indifferenza dei suoi cittadini.

Comunque, ribadisco, onore a chi lotta ogni giorno contro la mafia
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#3 tabache

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Inviato 30 marzo 2009 - 11:14

Non capisco perché si deve cercare questa contrapposizione ad ogni costo. Perché imputare delle colpe a qualcuno che é riuscito a far leggere un libro sulla camorra, mentre le difficoltà dei signor nessuno sono causate dalla mancanza di uno stato e dall'indifferenza dei suoi cittadini.

Comunque, ribadisco, onore a chi lotta ogni giorno contro la mafia


Quoto.
Non vedo perchè Saviano deve subire sempre questi tipi di critica. Invidia?
Cosa ha fatto di male lui per meritarsi queste critiche?
Se la gente gli attribuisce tutti questi onori, giustificati o no, lui che cavolo ci deve fare?
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#4 R. Mutt

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Inviato 30 marzo 2009 - 11:23

forse, se oggi si parla di questi signor nessuno (come li chiami tu) e a cui deve andare il massimo rispetto e a cui va riconosciuto un grande coraggio, é anche grazie a saviano che rapprensenta la punta dell'iceberg, il personaggio più visibile.
Allo stesso modo, senza questi signor nessuno, senza questo retroterra di persone che rischiano la vita senza finire sulle prime pagine delle riviste internazionali, forse Saviano non avrebbe potuto o voluto scrivere il suo libro.


No no, di questi "nessuno" si parla pochissimo; anche lo stesso Saviano non li cita mai: cioé, è bene sputtanare il corriere di Caserta, ma andrebbe meglio se citasse anche quelli che in contrapposizione svolgono il loro lavoro, rischiando il culo. Ovviamente tutto ciò non è colpa di Saviano, ma mi piacerebbe che anche lui se ne ricordasse ogni tanto. Invece niente. Questi personaggi minori non vanno in tv, non credo per scelta, ma perché a nessuno gliene può fregare di loro (fazio in primis: gli ascolti ne risentirebbero).

Non vedo perchè Saviano deve subire sempre questi tipi di critica. Invidia?
Cosa ha fatto di male lui per meritarsi queste critiche?


Non è invidia, credo sia la santificaione del personaggio e il battere il ferro finché è caldo a dar fastidio a molti. Sarebbe bello che ci fossero trasmissioni in cui si parla di camorra dove non venga invitate sempre e solo Saviano. Ci saranno altri "esperti" in materia. Sì ci sono; bene, facciamoli parlare, vediamo se magari hanno qualcosa di nuovo e di più intressante da raccontarci. Di male Saviano non ha fatto nulla, ha dei meriti, ma, secondo me, sono limitati al atto di aver riacceso un dibattito sulla camorra, dibattito che però dopo un po' era già degenerato in altro e che mostrava già gli effetti collaterali.
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#5 sheikyerbouti

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Inviato 30 marzo 2009 - 11:42

stranamente questo genere di critica arriva sempre e solo da quotidiani quali "il giornale", dal cui è stato tratto l'articolo postato da "r.mutt"...

forse il fine ultimo dell'articolo è proprio quello di far rimanere nell'ombra chi parla di camorra/mafia/'ndrangheta, perchè di questo si deve parlare sottovoce e scriverne su stampa che nessuno legge.

i riflettori è più facile e meno pericoloso puntarli su saviano piuttosto che sui delinquenti...

la cosa buffa, si fa per dire, è che l'articolista dell'house organ burlesconiano critica in saviano le qualità che vengono attribuite al suo datore di lavoro: il successo, l'aver saputo mettere a frutto e capitalizzate le proprie capacità, essersi fatto da solo, aver saputo cogliere il momento giusto...

moralizzatori da quattro soldi unitevi !!!

saluti.
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#6 R. Mutt

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Inviato 30 marzo 2009 - 11:59

Ecco cosa devono sopportare alcuni di loro:

"Sono stato trattato peggio di un criminale e solamente per aver tentato di fare il mio lavoro di giornalista". E' quanto sottolinea Arnaldo Capezzuto, il giornalista di Napolipiù identificato e portato in caserma stamane a Napoli dopo aver fotografato un episodio di cronaca al quale stava assistendo, l'arresto di un barbone che aveva precedentemente molestato alcune donne in un negozio. "Quando sono giunto sul posto - spiega Capezzuto - l'uomo era stato già bloccato. Ho fatto quello che ogni altro giornalista avrebbe fatto al mio posto. Ho raccolto informazioni, chiesto notizie ai testimoni. Poi, ho scattato una foto con la macchina digitale che porto sempre con me. Pochi istante e un agente si è aventato su di me e ha tentato di strapparmi la macchina. 'Dammi la macchina fotografica', mi ha detto. Gli ho risposto di essere un giornalista e gli ho mostrato il tesserino. Lui mi ha chiesto ancora un altro documento e io gli ho dato la patente. Poi mi ha nuovamente intimato di dargli la macchina fotografica". Capezzuto riferisce di aver risposto di non potergli dare la macchina "perché stavo esercitando il diritto di cronaca che è garantito costituzionalmente. A quel punto ha gridato verso di me annunciandomi il fermo". Poi, secondo il giornalista, mentre stava salendo in auto, "lui mi ha strappato di mano il casco, lo zaino, la digitale e il portafoglio ed ha lanciato tutto nella parte anteriore dell'auto di servizio. Gli ho chiesto spiegazioni ma ho ricevuto, per tutta risposta, solo degli insulti". Capezzuto riferisce anche di aver subito dei danni che lo avrebbero portato a farsi visitare in ospedale "perché mi ha gettato con violenza vicino alla macchina e con il braccio destro mi ha schiacciato il collo". Il giornalista sottolinea anche la diversità di comportamento dell'altro agente che componeva la pattuglia e "mi ha chiesto scusa 'per il collega che e' stato preso dalla concitazione, c'era tensioné. Io ho replicato che ero stato malmenato".(ANSA).




A Pianura ieri c??è stata una manifestazione pacifica degli immigrati.Ci sono stati disordini.Alcune donne,residenti del posto, hanno aggredito i manifestanti urlando di non essere razziste ma imprecando contro di loro e invitandoli a tornarsene al loro paese.Il teorema è che se loro fanno la fame e i figli emigrano è colpa degli extracomunitari che vengono qui,al sud,a rubare spazio e lavoro agli italiani. Oramai il gioco è fatto.Questo governo delle bufale ha colto nel segno e si è scrollato di dosso anche l??onere di pensare alla gente che non riesce più a fare la spesa.I manifestanti,tutti di colore,non erano clandestini ma lavoratori,di quelli che si spaccano le mani per pochi soldi.Anche questa è diventata una colpa per loro. Aboubakar Soumahoro (Rdb) denuncia al microfono le violenze e le aggressioni che nelle ultime settimane hanno come unico obiettivo gli immigrati.
«Abbiamo paura - grida - ci sono esponenti della destra come il consigliere regionale Pietro Diodato (An) che fomentano la folla e inneggiando l'odio razziale». «La cacciata dei neri - continua - è dovuta ai tanti interessi legati alla riqualificazione del centro antico di Pianura» (fonte Il Napoli). Un uomo di colore dializzato è stato pestato senza pietà.Ma non è finita. Un certo Arnaldo Capezzuto,cronista del giornale Il Napoli,già noto per aver ricevuto minacce dalla camorra per i suoi articoli sul tema,è stato aggredito e picchiato da una squadra di malfattori.Non è stato un episodio ma un vero e proprio agguato verso questo ragazzo che scrive quello che vede.Picchiato sotto insulti come «Devi scrivere la verità?, «Tu sei amico dei negri»,«? colpa dei tuoi articoli se ci chiamano razzisti»,«Sei un bastardo».Poi le botte e ancora «Ti ammazzo, bastardo»,«Hai finito di scrivere su ??il Napoli?, sei morto». Lo salva un uomo che vive con gli extracomunitari e che ha conosciuto il giornalista tempo prima.Gli fa scudo col corpo e assorbe colpi terribili.Un uomo vero tra tanti fantocci. Arnaldo va in ospedale con contusioni alla spalla,braccio e mandibola sinistra(presa a calci) e escoriazioni al collo.La prognosi è di cinque giorni. Scrive il suo articolo sul giornale,da vero professionista.Racconta quello che ha visto e vissuto come ha sempre fatto.


PIGNATARO MAGGIORE - I giornalisti Carlo Pascarella e Davide De Stavola questa mattina hanno presentato una denuncia querela nei confronti del sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, di Pietro Ricciardi, direttore editoriale del sito comunedipignataro.it e di Giulio Finotti, proprietario del sito finotti.info. La denuncia è stata presentata alla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile presso la questura di Caserta per difamazione, violenza privata e minaccia aggravata e si riferisce alla videointervista dai contenuti minatori e diffamatori (secondo i giornalisti) rilasciata dal primo cittadino e pubblicata dai due portali in questione. Di seguito si riporta il testo integrale delle querele presentate dai giornalisti.
DENUNCIA QUERELA DI CARLO PASCARELLA









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#7 sheikyerbouti

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Inviato 30 marzo 2009 - 12:07

Ecco cosa devono sopportare alcuni di loro:

"Sono stato trattato peggio di un criminale e solamente per aver tentato di fare il mio lavoro di giornalista". E' quanto sottolinea Arnaldo Capezzuto, il giornalista di Napolipiù identificato e portato in caserma stamane a Napoli dopo aver fotografato un episodio di cronaca al quale stava assistendo, l'arresto di un barbone che aveva precedentemente molestato alcune donne in un negozio. "Quando sono giunto sul posto - spiega Capezzuto - l'uomo era stato già bloccato. Ho fatto quello che ogni altro giornalista avrebbe fatto al mio posto. Ho raccolto informazioni, chiesto notizie ai testimoni. Poi, ho scattato una foto con la macchina digitale che porto sempre con me. Pochi istante e un agente si è aventato su di me e ha tentato di strapparmi la macchina. 'Dammi la macchina fotografica', mi ha detto. Gli ho risposto di essere un giornalista e gli ho mostrato il tesserino. Lui mi ha chiesto ancora un altro documento e io gli ho dato la patente. Poi mi ha nuovamente intimato di dargli la macchina fotografica". Capezzuto riferisce di aver risposto di non potergli dare la macchina "perché stavo esercitando il diritto di cronaca che è garantito costituzionalmente. A quel punto ha gridato verso di me annunciandomi il fermo". Poi, secondo il giornalista, mentre stava salendo in auto, "lui mi ha strappato di mano il casco, lo zaino, la digitale e il portafoglio ed ha lanciato tutto nella parte anteriore dell'auto di servizio. Gli ho chiesto spiegazioni ma ho ricevuto, per tutta risposta, solo degli insulti". Capezzuto riferisce anche di aver subito dei danni che lo avrebbero portato a farsi visitare in ospedale "perché mi ha gettato con violenza vicino alla macchina e con il braccio destro mi ha schiacciato il collo". Il giornalista sottolinea anche la diversità di comportamento dell'altro agente che componeva la pattuglia e "mi ha chiesto scusa 'per il collega che e' stato preso dalla concitazione, c'era tensioné. Io ho replicato che ero stato malmenato".(ANSA).




A Pianura ieri c??è stata una manifestazione pacifica degli immigrati.Ci sono stati disordini.Alcune donne,residenti del posto, hanno aggredito i manifestanti urlando di non essere razziste ma imprecando contro di loro e invitandoli a tornarsene al loro paese.Il teorema è che se loro fanno la fame e i figli emigrano è colpa degli extracomunitari che vengono qui,al sud,a rubare spazio e lavoro agli italiani. Oramai il gioco è fatto.Questo governo delle bufale ha colto nel segno e si è scrollato di dosso anche l??onere di pensare alla gente che non riesce più a fare la spesa.I manifestanti,tutti di colore,non erano clandestini ma lavoratori,di quelli che si spaccano le mani per pochi soldi.Anche questa è diventata una colpa per loro. Aboubakar Soumahoro (Rdb) denuncia al microfono le violenze e le aggressioni che nelle ultime settimane hanno come unico obiettivo gli immigrati.
«Abbiamo paura - grida - ci sono esponenti della destra come il consigliere regionale Pietro Diodato (An) che fomentano la folla e inneggiando l'odio razziale». «La cacciata dei neri - continua - è dovuta ai tanti interessi legati alla riqualificazione del centro antico di Pianura» (fonte Il Napoli). Un uomo di colore dializzato è stato pestato senza pietà.Ma non è finita. Un certo Arnaldo Capezzuto,cronista del giornale Il Napoli,già noto per aver ricevuto minacce dalla camorra per i suoi articoli sul tema,è stato aggredito e picchiato da una squadra di malfattori.Non è stato un episodio ma un vero e proprio agguato verso questo ragazzo che scrive quello che vede.Picchiato sotto insulti come «Devi scrivere la verità?, «Tu sei amico dei negri»,«? colpa dei tuoi articoli se ci chiamano razzisti»,«Sei un bastardo».Poi le botte e ancora «Ti ammazzo, bastardo»,«Hai finito di scrivere su ??il Napoli?, sei morto». Lo salva un uomo che vive con gli extracomunitari e che ha conosciuto il giornalista tempo prima.Gli fa scudo col corpo e assorbe colpi terribili.Un uomo vero tra tanti fantocci. Arnaldo va in ospedale con contusioni alla spalla,braccio e mandibola sinistra(presa a calci) e escoriazioni al collo.La prognosi è di cinque giorni. Scrive il suo articolo sul giornale,da vero professionista.Racconta quello che ha visto e vissuto come ha sempre fatto.


PIGNATARO MAGGIORE - I giornalisti Carlo Pascarella e Davide De Stavola questa mattina hanno presentato una denuncia querela nei confronti del sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, di Pietro Ricciardi, direttore editoriale del sito comunedipignataro.it e di Giulio Finotti, proprietario del sito finotti.info. La denuncia è stata presentata alla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile presso la questura di Caserta per difamazione, violenza privata e minaccia aggravata e si riferisce alla videointervista dai contenuti minatori e diffamatori (secondo i giornalisti) rilasciata dal primo cittadino e pubblicata dai due portali in questione. Di seguito si riporta il testo integrale delle querele presentate dai giornalisti.
DENUNCIA QUERELA DI CARLO PASCARELLA


nulla da dire ma non sono buone ragioni per gettare palate di fango su saviano e/o supportare chi lo fa.

il discorso di gian marco chiocci lo si potrebbe applicare a qualsiasi settore lavorativo: c'è gente più capace di altra e quindi?

si invoca la meritocrazia e poi... questo è ciò che succede in quel paese di cialtroni incoerenti chiamato italia...

ciao.
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#8 tabache

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Inviato 30 marzo 2009 - 12:22

Non vedo perchè Saviano deve subire sempre questi tipi di critica. Invidia?
Cosa ha fatto di male lui per meritarsi queste critiche?


Non è invidia, credo sia la santificaione del personaggio e il battere il ferro finché è caldo a dar fastidio a molti. Sarebbe bello che ci fossero trasmissioni in cui si parla di camorra dove non venga invitate sempre e solo Saviano. Ci saranno altri "esperti" in materia. Sì ci sono; bene, facciamoli parlare, vediamo se magari hanno qualcosa di nuovo e di più intressante da raccontarci. Di male Saviano non ha fatto nulla, ha dei meriti, ma, secondo me, sono limitati al atto di aver riacceso un dibattito sulla camorra, dibattito che però dopo un po' era già degenerato in altro e che mostrava già gli effetti collaterali.


ok hai ragione, ma questa è una colpa delle TV. L'altra sera ho visto matrix che ha fatto una serata sulla mafia. Appena il magistrato antimafia ha aperto bocca sui rapporti fra politici e mafiosi il nuovo conduttore ha lanciato un video su Aldo Giovanni e Giacomo in cui facevan uno sketch comico sulla mafia.

Cosa vuoi che mandino in TV degli esperti antimafia quando abbiamo molti politici in parlamento in evidente collusione con la mafia come Marcello dell'Utri, Fondatore di FI, braccio destro di Berlusconi condannato a 9 anni in associazione mafiosa, uno che diceva che "la mafia non esiste" (vedi intervista di Chiambretti su youtube).

La TV come ben tutti sanno è comandata dalla politica, quindi cosa ti aspetti che facciano vedere?
Ogni tanto fan vedere qualche servizietto sui killer della mafia raffigurandoli come dei mostri... ma i mostri non sono i killer, ma i mandanti. I killer sono solo dei piccoli operai della mafia, gli ultimi della catena.
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#9 R. Mutt

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Inviato 30 marzo 2009 - 12:43

la cosa buffa, si fa per dire, è che l'articolista dell'house organ burlesconiano


Ti ricordo che l'articolista del giornale e Saviano hanno una cosa in comune: l'editore.

i riflettori è più facile e meno pericoloso puntarli su saviano piuttosto che sui delinquenti...


E' questo il punto, sheik: Saviano viene invitato in televisione in quanto Saviano, non in quanto giornalista che denuncia, quello che è importante è il suo personaggio che risquote apprezzamenti per il suo essere eroico, per il suo essere vittima. Il personaggio prevale sulla cronaca, così come in Gomorra la cronaca è subordinata all'invenzione narrativa. A me non dà fastidio che Saviano vada in tv, venda milioni di copie, faccia film; dà fastidio l'elevarlo a saggio, dottore, eroe, esperto pontificatore, salvatore, santo. Non mi dà fastidio il successo di Gomorra, mi dà fastidio il modo in cui Gomorra ha avuto successo.


nulla da dire ma non sono buone ragioni per gettare palate di fango su saviano e/o supportare chi lo fa.


A me non sembra che l'articolo volesse gettare fango su Saviano, semplicemente si limita a raccotare un'altra realtà meno esposta. Il mio thread invece è polemico nei confronti di Saviano e del suo libro. Per carità, sempre meglio che un libro come Gomorra esista, ma appunto perché esiste non posso non notarne le contraddizioni.

questo è ciò che succede in quel paese di cialtroni incoerenti chiamato italia...


Ma a te Saviano ti sembra coerente? Guarda che io non sono di Treviso, e mi chiedo perché lui non è qui in mezzo alla gente, la sua gente (perché è vero che a Casal di principe molti lo odiano, ma è anche vero che altrettanti lo amano ma hanno paura di dirlo, e questa "paura di dirlo" con la sua presenza, di rilievo internazionele ormai, su questo territorio potrebbe trasformarsi in coscienza cilile e invece lui pontifica dall'alto, dal piedistallo), perciò penso che a lui della nostra terra non gliene può fregar di meno, lo comprendo eh, perché anche io ho solo voglia di andarmene da qui, per non metterci più piede, e gli atteggiamenti come i suoi mi fanno capire che quella è l'unica via di salvezza: andarsene e sperare che l'agro aversano imploda del suo stesso male e svanisca per sempre. Se c'è una cosa che mi ha insegnato Saviano è che qui, per noi, non c'è speranza, se non per le manifestazioni di facciata come quella del 19 marzo. A casal di principe esistono due possibilità di esistenza: integrarsi al sistema camorrisico o andare via; non ci sono possibilità di cambiamento né redenzione, questo mi ha confermato la vicenda Saviano.
Quando invece sento che c'è gnte che per quattro soldi continua a vivere in questa merda per migliorarla, allora anche uno spirito nichilista e pessimista come il mio, si sente sollevato, come si scrollasse di dosso le sue paure (che sono quelle di tutti): come a dire "forse una via d'uscita c'è". Perdonami sceicco, non voglio insegnare niente a nessuno, ma leggere Gomorra (descritta come una sorta di Terra di mezzo mitica e inesistente) è un conto, vivere a casal di principe, nell'agro aversano e nel napoletano è un'altra. E le cose sono molto più sottili e abigue nella loro drammatica realtà rispetto a come vorrebbe descriverle Gomorra. E sono più complesse e, se possibili, peggiori.


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#10 sheikyerbouti

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Inviato 30 marzo 2009 - 13:57

la cosa buffa, si fa per dire, è che l'articolista dell'house organ burlesconiano

Ti ricordo che l'articolista del giornale e Saviano hanno una cosa in comune: l'editore.

lo so ma la cosa importante della frase non era questa... ;)

i riflettori è più facile e meno pericoloso puntarli su saviano piuttosto che sui delinquenti...

E' questo il punto, sheik: Saviano viene invitato in televisione in quanto Saviano, non in quanto giornalista che denuncia, quello che è importante è il suo personaggio che risquote apprezzamenti per il suo essere eroico, per il suo essere vittima. Il personaggio prevale sulla cronaca, così come in Gomorra la cronaca è subordinata all'invenzione narrativa. A me non dà fastidio che Saviano vada in tv, venda milioni di copie, faccia film; dà fastidio l'elevarlo a saggio, dottore, eroe, esperto pontificatore, salvatore, santo. Non mi dà fastidio il successo di Gomorra, mi dà fastidio il modo in cui Gomorra ha avuto successo.

mah... io non la vedo così.
"saviano viene invitato in televisione in quanto Saviano, non in quanto giornalista che denuncia", come scrivi tu, nel momento in cui ciò che ha scritto ha iniziato a causargli i problemi di sicurezza che ha...

scusa la banalità della domanda ma in che modo "gomorra" avrebbe dovuto avere successo?

nulla da dire ma non sono buone ragioni per gettare palate di fango su saviano e/o supportare chi lo fa.

A me non sembra che l'articolo volesse gettare fango su Saviano, semplicemente si limita a raccotare un'altra realtà meno esposta. Il mio thread invece è polemico nei confronti di Saviano e del suo libro. Per carità, sempre meglio che un libro come Gomorra esista, ma appunto perché esiste non posso non notarne le contraddizioni.

l'articolo, come la maggior parte di quelli pubblicati da "il giornale" è molto subdolo.
continuo a non capire quali siano le "contraddizioni" di saviano e del suo libro ma forse sono io che sono un po' tonto...

questo è ciò che succede in quel paese di cialtroni incoerenti chiamato italia...

Ma a te Saviano ti sembra coerente? Guarda che io non sono di Treviso, e mi chiedo perché lui non è qui in mezzo alla gente, la sua gente (perché è vero che a Casal di principe molti lo odiano, ma è anche vero che altrettanti lo amano ma hanno paura di dirlo, e questa "paura di dirlo" con la sua presenza, di rilievo internazionele ormai, su questo territorio potrebbe trasformarsi in coscienza cilile e invece lui pontifica dall'alto, dal piedistallo), perciò penso che a lui della nostra terra non gliene può fregar di meno, lo comprendo eh, perché anche io ho solo voglia di andarmene da qui, per non metterci più piede, e gli atteggiamenti come i suoi mi fanno capire che quella è l'unica via di salvezza: andarsene e sperare che l'agro aversano imploda del suo stesso male e svanisca per sempre. Se c'è una cosa che mi ha insegnato Saviano è che qui, per noi, non c'è speranza, se non per le manifestazioni di facciata come quella del 19 marzo. A casal di principe esistono due possibilità di esistenza: integrarsi al sistema camorrisico o andare via; non ci sono possibilità di cambiamento né redenzione, questo mi ha confermato la vicenda Saviano.
Quando invece sento che c'è gnte che per quattro soldi continua a vivere in questa merda per migliorarla, allora anche uno spirito nichilista e pessimista come il mio, si sente sollevato, come si scrollasse di dosso le sue paure (che sono quelle di tutti): come a dire "forse una via d'uscita c'è". Perdonami sceicco, non voglio insegnare niente a nessuno, ma leggere Gomorra (descritta come una sorta di Terra di mezzo mitica e inesistente) è un conto, vivere a casal di principe, nell'agro aversano e nel napoletano è un'altra. E le cose sono molto più sottili e abigue nella loro drammatica realtà rispetto a come vorrebbe descriverle Gomorra. E sono più complesse e, se possibili, peggiori.

sicuramente tu vivendo in prima persona il clima di quei luoghi ne sai più di me che sto a milano.

mi piace pensare che saviano abbia deciso di stare lontano dall'agro aversano per essere ancora più utile e non rischiare di diventare un altro nome da piangere durante manifestazioni come quelle del 19 marzo.

ciao.
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#11 Pere Bubu

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Inviato 30 marzo 2009 - 14:26

Mah io non capisco.
Gomorra ha due pregi, imho: il fatto di porre l'attenzione sul problema ma soprattutto l'analisi economica che fa del potere criminale.
Sì perchè è ancora convinzione diffusa che le Mafie siano un problema culturale, c'è ancora chi ha l'immagine del rito del santino bruciato in testa e si ferma lì.
Gomorra ha portato a livello di coscienza collettiva il connubio tra mafie e affari non come un rapporto di supruso delle prime sui secondi, ma come un'alleanza con reciproco vantaggio necessariamente determinata da leggi economiche.
Posso capire il perchè non batta a sufficienza su questi tasti durante le interviste, si ritroverebbe all'improvviso completamente solo;
e poi non sono nemmeno convinto che abbia portato neppure nella sua coscienza questa analisi all'estreme conseguenze, cioè che il potere criminale si muove nelle stesse identiche logiche del sistema economico in cui viviamo, che abbia solo estremizzato l'ideale di arrivismo oggi imperante.

L'unica critica che mi sento di muovere a Saviano è che come scrittore, come letterato, sia pessimo.
L'uso spropositato che fa delle figure retoriche è di una stucchevolezza indigesta, ma del resto se Gomorra non fosse stato scritto con i piedi probabilmeente non avrebbe avuto il successo che ha avuto.

Io posso immaginare che Saviano lo capisca benissimo e sia costretto a recitare una parte per poter continuare a campare, ora sparargli addosso per un po' di ipocrisia mi sembra veramente eccessivo, nessuno è perfetto bisogna anche sapersi accontentare di quello che gli uomini possono dare e avere un minimo di comprensione per i loro difetti.

Che poi sia stato santificato...beh e quali sarebbero le sue dirette responsabilità in questo? E' davvero un male?
La gente ha anche bisogno di simboli, e i simboli sono simboli, non sono la realtà, non possono esserlo.
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#12 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 11:47

continuo a non capire quali siano le "contraddizioni" di saviano e del suo libro ma forse sono io che sono un po' tonto...


Le contraddizioni del libro sono queste che ho esposte in un altro thread:

"Per carità quello che dice Chimenti lo condivido in pieno, ma mentre lui sembra giudicare positivamente l'operazione di rendere letteraria la camorra (e quindi la realtà e la storia), io vedo in questo il limite di un libro che, a mio avviso, se vuole denunciare in maniera efficace, non deve perdersi in una narrazione mitologica e macchiettistica. Al di là del fatto che per me denunciare significa tirare fuori cose non risapute, cosa che il libro non fa"

"in maniera più generale si tratta di una mancanza di realismo giornalistico. Forse io la percepisco questa mitizzazione per il aftto che ci vivo dentro e so che, seppur tutto quello che c'è scritto in Gomorra sia vero, sembra trasfigurato in una dimensione fantastica (gli aneddoti curiosi sui boss, la descrizione meticolosa dei luoghi, l'enfasi e la suspance come se fosse un programma di storie nere di Lucarelli: una sorta di spettacolarizzazione della camorra che mi sebra deleteria). Mio zio, per esempio, bravissima persona che avrà letto 2 o 3 libri in vita sua, quando lesse Gomorra mi disse che gli sembrava che più che denunciare, il libro parlasse bene della camorra. Ora è evidente che Gomorra non parla bene della camorra, però è altrettanto evidente che persone come mio zio, non abituate alla lettura, possano prendere il libro proprio da quel lato mitologico, e allora se non ci vivi dentro, l'agro aversano e il napoletano, diventano davvero un luogo mitologico o leggendario, come Gomorra. Non so se mi sono spiegato."

mi piace pensare che saviano abbia deciso di stare lontano dall'agro aversano per essere ancora più utile e non rischiare di diventare un altro nome da piangere durante manifestazioni come quelle del 19 marzo.


Sia ben chiaro: non voglio che nessuno pianga Saviano (anche perché poi dovrei subirmi le manifestazioni ipocrite dove partecipano quelli che di camorra ci vivono  :-\, tipo la manifestazione del 19 marzo)

Gomorra ha due pregi, imho: il fatto di porre l'attenzione sul problema ma soprattutto l'analisi economica che fa del potere criminale.


Sì, ma è un'analisi parziale e risaputa, anche perché sulla questione rifiuti tossici proprio gente come Capezzuto, Pascarella, Cnquegrani e Pennarola, nelle pagine delle edizioni locali non è che siano stati in silenzio. Un'analisi, la sua, che esula quasi completamente di invischiarsi nelle colusioni della politica, perché la mia opinione è che la camorra la si possa combattere partendo dall'alto e non dal basso, come invece utopisticamente pensa Saviano. E' lo stato che qui deve imporre ai cittadini legalità e senso civico: lo stato che deve farsi sentire, e un po' lo sta facendo in verità, perché qui si vive nell'anarchia totale. Il cambiamento deve esserci dall'alto, mentre dal basso i cittadini devono quotidianamente, con piccoli gesti, acquisire senso delle legalità e coscienza civile, in questo senso anche 10000 Gomorra non servirebbero.



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#13 Piper

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Inviato 31 marzo 2009 - 14:30

caro mutt sono al 100% d'accordo con te. comprendo la tua rabbia nel vedere un saviano idolatrato mentre quei pochi che si fanno il culo sul "territorio", mettendo anche a rischio la propria vita, finiscono per essere al meglio dei perfetti sconosciuti o al peggio delle lapidi in più nei cimiteri.

condivido anche i tuoi dubbi su gomorra, libro che non mi è piaciuto per niente e lo ritengo, nella migliore delle ipotesi, inutile se non addirittura deleterio.

ne approfitto per chiederti una cosa. nella tua zona come si stanno vivendo i numerosi arresti avvenuti negli ultimi tempi? che tu sappia sono solo operazioni di facciata (escono presto) oppure sono realmente "incisive"?. te lo chiedo perchè a dir la verità mi sembra che maroni come ministro dell'interno si stia dando da fare su questo fronte, gli arresti a mafiosi/camorristi/latitanti ormai non si contano più, eppure il dubbio che in fondo sia solo facciata rimane
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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#14 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 14:56

ne approfitto per chiederti una cosa. nella tua zona come si stanno vivendo i numerosi arresti avvenuti negli ultimi tempi? che tu sappia sono solo operazioni di facciata (escono presto) oppure sono realmente "incisive"?. te lo chiedo perchè a dir la verità mi sembra che maroni come ministro dell'interno si stia dando da fare su questo fronte, gli arresti a mafiosi/camorristi/latitanti ormai non si contano più, eppure il dubbio che in fondo sia solo facciata rimane


Il discorso è molto complesso, caro piper. Ti posso dire che personalmente sono mediamente soddisfatto degli interventi del governo, cosa che gran parte della popolazione invece sente deleteria. Ti spiego anche il perchè di questo comune sentire: era da tempo che lo stato non faceva sentire la sua presenza qui e i meriti di questo governo (che io non ho votato, ci tengo a precisare), secondo me, risiedono proprio nella capacità di riappropriarsi di alcune zone lasciate totalmente in balia dell'anarchia, dell'illegalità, della camorra. Qui la presenza massiccia dell'esercito e dei carabinieri è vista con sospetto (gran parte della popolazione, pur non essendo mafiosa, spesso sguazza nelle presnute libertà di vivere senza controllo, e quando queste "libertà" non democratiche vengono a restringersi, subentra il malcontento), invece io ritengo che sia un piccolo passo avanti, ma importantissimo anche nelle piccole cose (non ho mai visto così tanti ragazzini col casco da queste parti: sembra una stronzata, ma non lo è).
Per quanto riguarda gli arresti, ne sono stati portati a termine di numerosi (l'apice è stata la cattura del boss Setola), però io spero che quest'intervento massiccio continui negli anni anche dopo i numerosi arresti, perché la camorra si rigenera e prima o poi troverà un nuovo vertice. Affinché l'operazioni risulti credibile al 100 per cento, si dovrebbero però vedere arresti anche di esponenti politici, imprenditori e chiusure di cantieri legati alla camorra (cosa che in parte, in verità, è stata fatta, quest'ultima).

Nel complesso: si può fare di più, ma rispetto all'immobilismo che c'è stato per anni, almeno Maroni ha avuto il merito di cercare una timida ma non vana reazione. Io sono dalla parte di esercito e carabinieri, ma non dalla parte di Saviano e della Mondadori.
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#15 Piper

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Inviato 31 marzo 2009 - 15:11

per certi versi il malcontento di "quella" popolazione è un segno positivo, vuol dire che le operazioni contro la camorra non sono solo facciata, ma sostanza. sono d'accordo con te anche quando dici che manca però la componente politica di questa reazione "statale", visto che molti politici collusi o comunque non proprio contrari al sistema camorristico sono ancora tranquillamente ai propri posti.
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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#16 Pere Bubu

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Inviato 31 marzo 2009 - 15:39

[quote author=R. Mutt link=topic=9635.msg479049#msg479049 date=1238498539]
Al di là del fatto che per me denunciare significa tirare fuori cose non risapute, cosa che il libro non fa"[/quote]

Ma risapute da chi? Maddai.
Quanto ha venduto Saviano 1 milione, 2 milioni di copie? e davvero ti illudi che siano così tante le persone in Italia che siano al corrente di certe cose?
Signori se vogliamo parlare di realismo bisogna guardare ai dati sull'analfabetismo e semianalfabetismo di questo paese, di quanti leggono un giornale, o addirittura di quanti riescono a malapena a firmare col proprio nome.

Voglio dire, se non lo si considerasse come un libro divulgativo avresti sicuramente ragione, ma fatto sta che risulta essere proprio questo.

[quote]
Mio zio, per esempio, bravissima persona che avrà letto 2 o 3 libri in vita sua, quando lesse Gomorra mi disse che gli sembrava che più che denunciare, il libro parlasse bene della camorra. Ora è evidente che Gomorra non parla bene della camorra, però è altrettanto evidente che persone come mio zio, non abituate alla lettura, possano prendere il libro proprio da quel lato mitologico, e allora se non ci vivi dentro, l'agro aversano e il napoletano, diventano davvero un luogo mitologico o leggendario, come Gomorra. Non so se mi sono spiegato."[/quote]

Francamente no, non comprendo questo discorso, non riesco proprio a capire cosa ci sia di elogiativo verso la Camorra nel libro di Saviano.
Voglio dire, prendo assolutamente per buono quanto affermi, ma non lo comprendo.
Mi viene da pensare si tratti di un ragionamento moralistico del tipo di quelli fatti circa le fiction stile Soprano...siamo su un altro pianeta d'accordo, ma...signori, non vi sono criminali da giudicare ma le cause del crimine da distruggere. il fatto che un criminale possa essere dipinto come figo o piuttosto visto come figo (che è diverso) non incide sulla lotta alla criminalità nè in un senso nè in un altro.

[quote]gente come Capezzuto, Pascarella, Cnquegrani e Pennarola, nelle pagine delle edizioni locali non è che siano stati in silenzio. [/quote]

Per quanto li ammiri non basta scrivere un pezzo in cronaca locale per far sì che un fatto, un fenomeno, sia risaputo, non lo è affatto...ti ripeto io credo che tu usi il termine "risaputo" con una certa leggerezza.

[quote]Un'analisi, la sua, che esula quasi completamente di invischiarsi nelle colusioni della politica, perché la mia opinione è che la camorra la si possa combattere partendo dall'alto e non dal basso[/quote]
E ancora non comprendo, anzi mi pare una contraddizione in termini.
Ma veramente tu credi che il vertice "alto" sia la politica?
La politica al limite sarà uno strumento del potere criminale, ma in buona sostanza quello che conta è solo il soldo, le dinamiche economiche.

[quote]E' lo stato che qui deve imporre ai cittadini legalità e senso civico[/quote]
Senza offesa ma stai fresco se ti aspetti una cosa del genere da uno Stato che ha avuto come Ministro degli Interni un certo Gava, come Presidente della Commissione Antimafia un certo Del Turco, un Carnevale giudice della Corte di Cassazione, etc, etc...
Mi spiace non credo nell'omeopatia, mi ci sono curato per anni e i miei malanni sono durati tutti intere settimane. Credere nello Stato, in questo Stato, in quest'arco parlamentare, significa mettere da parte 65 anni di storia di questo paese.
Sì d'accordo ci sono anche tante brave persone, tanti eroi e tanti martiri traditi proprio da quello Stato.
[/quote]

[quote author=The Piper link=topic=9635.msg479170#msg479170 date=1238508325]
che tu sappia sono solo operazioni di facciata (escono presto) oppure sono realmente "incisive"?. te lo chiedo perchè a dir la verità mi sembra che maroni come ministro dell'interno si stia dando da fare su questo fronte, gli arresti a mafiosi/camorristi/latitanti ormai non si contano più, eppure il dubbio che in fondo sia solo facciata rimane
[/quote]

Ecco è proprio questo il punto, io non ho alcun dubbio in merito, e non perchè usciranno (certo che no), ma perchè qualsiasi boss è sostituibile, voler svuotare il territorio dai criminali riempiendo le carceri è come svuotare il mare con un secchio se non si bloccano le cause che producono i criminali.
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#17 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 16:19

Ma risapute da chi? Maddai.
Quanto ha venduto Saviano 1 milione, 2 milioni di copie? e davvero ti illudi che siano così tante le persone in Italia che siano al corrente di certe cose?
Signori se vogliamo parlare di realismo bisogna guardare ai dati sull'analfabetismo e semianalfabetismo di questo paese, di quanti leggono un giornale, o addirittura di quanti riescono a malapena a firmare col proprio nome.


Ti ripeto, per me che ci vivo dentro sono cose risapute, forse nessuno di quelli che già avevano scritto certe cose ha avuto la fortuna di pubblicare per Mondadori e avere  come "protettori" quelli del gruppo Repubblica_L'Espresso, e molti di quelle cose che oggi ci sono in Gomorra, non sono solo state dette prima, ma in alcuni casi sono state proprio "scoperte" e non solamente riportate.

Francamente no, non comprendo questo discorso, non riesco proprio a capire cosa ci sia di elogiativo verso la Camorra nel libro di Saviano.


Non c'è nulla di elogiativo (e l'ho detto), ma è questa l'impressione che può fare a chi non è abituato a leggere (come quel mio zio di cui ti parlavo). Ti dico di più, nelle mie zone quel libro (e anche il flim) ha fatto molti più danni che altro. Parecchi, soprattutto giovani, hanno visto il film/ letto il libro solo perché si spettacolarizzava mediaticamente Casal di Principe e il suo essere terra di nessuno (o meglio di qualcuno o qualcosa: la camorra). Le narrazioni di sparatorie, di criminali quasi leggendari (seppur condannati dall'autore sono pur sempre trasposti in mito dalla creazione letteraria), la descrizione sontuosa dei luoghi dove vivevano hanno fomentato nei giovani l'immaginario del boss vincente, che arriva anche a minacciare di morte lo stesso Saviano (da qui l'odio che molti di loro hanno verso lo scrittore, odio da cui io mi dissocio completamente, sia chiaro). Ho sentito io stesso dire a dei ragazzi che Gomorra era un film "divertente" come "Mery per sempre".

Ma veramente tu credi che il vertice "alto" sia la politica?


Nell'agro aversano è la camorra a fare politica, quelli che vanno al potere sono solo fantocci. A casal di principe è da quando sono nato che il sindaco dura sei mesi e poi via di commissariamento fino alle prossime elezioni. La giunta comunale cade non appena si ledevano certi intressi. Cosentino, la cui vicenda giudiziaria è salita anche all'onore delle cronache nazionali, ha sempre spopolato nelle elezioni (lui e i suoi candidati), e nonostante tutto è ancora lì, non lo arrestano, non si dimette. Il sindaco attuale fa parte dell'entourage di Cosentino, e questo forse spiega perché non si è ancora sciolta la giunta comunale.

Senza offesa ma stai fresco se ti aspetti una cosa del genere da uno Stato che ha avuto come Ministro degli Interni un certo Gava, come Presidente della Commissione Antimafia un certo Del Turco, un Carnevale giudice della Corte di Cassazione, etc, etc...
Mi spiace non credo nell'omeopatia, mi ci sono curato per anni e i miei malanni sono durati tutti intere settimane. Credere nello Stato, in questo Stato, in quest'arco parlamentare, significa mettere da parte 65 anni di storia di questo paese.
Sì d'accordo ci sono anche tante brave persone, tanti eroi e tanti martiri traditi proprio da quello Stato.


Tu ne fai una questione di colori politici, ma lo stato è un'insieme di regole che qui non esistono; bisogna ripartire da quelle regole, che qui non vengono accettate se non per imposizione. Poi sei libero di non credere nello stato e di credere in Saviano, per carità, ma io che vivo in questo contesto, che lo subisco e che in qualche modo finisco inevitabilmente per farne parte (perché qui a volte ti senti sporco dentro anche se cerchi di camminare nel modo più retto possibile) sento il bisogno di uno Stato in cui credere (unito all'esempio civile di quelle persone che, senza luci mediatiche addosso, fanno il loro lavoro sporco) e non di un simulacro televisivo prodotto dalle lobby editoriali.




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#18 Guest_Julian_*

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Inviato 31 marzo 2009 - 16:36

Io ho sempre l'impressione che quando si critica personaggi come Saviano, cercando di sviare l'attenzione su questioni personali e/o comunque cercando di mettere in cattiva luce, non si fa mai e dico mai il gioco dei tanti Saviano che non hanno voce, ma solo di coloro che Saviano denuncia.

E' un dato di fatto: anche Travaglio, seppur a livelli che lo espongono a pericoli minori, vive la medesima situazione. Denuncia cose gravissime relative ad esempio proprio ai legami dell'incensato governo con la malavita organizzata, ed anzi riporta atti e sentenze e confesisoni da cui si evince che l'attuale governo è una longa manu della malavita organizzata...ed ovviamente i suoi detrattori (di solito proprio Giornale e dintorni, ma anche sull'altro versante all'occorenza non si fanno mancare nulla), spostano la questione sul personale: lo fa per vendere i libri, è facile fare battaglie giudiziarie con il culo coperto etc... nessuno però smentisce nel merito ciò che dice. Eppure il fatto importante è proprio quello, il convenuto: Saviano potrà piacere o meno, sarà paraculato, sarà uno che si è arricchito, ma di questo non me ne importa nulla. Me ne importa invece molto di ciò che prova a denunciare. Il fatto che altri non possano godere di altrettanta visibilità e rischino sulla propria pelle è una colpa da attribuire alla camorra che Saviano denuncia e non a Saviano stesso.

Secondo me sfugge proprio questo dato fondamentale: si fa il gioco della malavita organizzata. Ovviamente non in modo esplicito, ma nella sostanza sì.
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#19 astrodomini

    ...

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Inviato 31 marzo 2009 - 16:45

Credo che criticare Saviano perchè non va nelle strade a rischiare una palla in testa sia pura follia, questi ragionamenti alla continua ricerca del più puro e del più eroico mi fanno semplicemente vomitare.
Saviano con il suo libro ha promosso un risveglio su problemi che la grande stampa ignora sistematicamente praticamente nella loro totalità, ha dato il via a un piccolo risveglio delle coscienze sul problema e vi assicuro ha fatto pensare tante persone che non si erano mai rese conto della situazione o si sentivano immuni per il semplice fatto di vivere sopra il Po e ha indirettamente promosso la creazione di opere che parlino del problema (ad esempio Fortapàsc di Marco Risi sul giornalista semisconosciuto Giancarlo Siani ucciso dalla camorra nel 1985).
Ora a fronte di un merito così grande in un paese che ha deciso deliberatamente di far sparire un problema in cui tutta o quasi la politica sguazza (*) francamente del fatto che non è sulla strada, si lamenta della scorta etc. sono cose che spariscono. Il problema è uno Stato che non aiuta ma contrasta chi si sbatte sulla strada, non certo Saviano che gode di una protezione garantita dalla nostra legislazione.

(*) curiosamente queste idee vengono espresse da giornali (Il Giornali) e telegiornali (Fede) molto vicine a uno che è stato inquisito per Mafia.
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the music that forced the world into future


#20 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 16:47

Io ho sempre l'impressione che quando si critica personaggi come Saviano, cercando di sviare l'attenzione su questioni personali e/o comunque cercando di mettere in cattiva luce, non si fa mai e dico mai il gioco dei tanti Saviano che non hanno voce, ma solo di coloro che Saviano denuncia.


Cazzo questioni prsonali: ho parlato dei contenuti e dello stile di Gomorra, del film e del libro, delle reazioni avute nel mio paese, ho riportato il mio caso personale, quello buffo ma esplicativo di mio zio quello inquietante dei ragazzi per strada, e mi si viene a dire che critico Saviano perché vende Milioni di copie (ne ho parlato,certo, del fastidio mediatico, ma se il libro fosse valido, ciò sarebbe meno fastidioso, credimi)? Mah, bisogna proprio essere peggio dei fan degli Oasis per dire certe cose...


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#21 Guest_Julian_*

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Inviato 31 marzo 2009 - 16:57

Non ho letto tutto il tuo intervento e me ne scuso, ma il succo rimane, a prescindere dai contenuti: si tratta di un trucco vecchio come il cucco (magari inconsapevole), ovvero attaccare il dito perchè non si può ridire nulla sulla luna.

Fra l'altro, questo atteggiamento critico proviene molto spesso da chi vive quelle realtà, quasi come se si temesse che certe voci possano girare al di fuori del quartiere: Saviano può avere i suoi limiti, può aver sbagliato nel modo di porsi ed i suoi contenuti possono non essere sempre ben espressi e/o romanzati, ma rimane il fatto che ha cercato di far luce su problematiche gravissime che riguardano prima di tutto proprio coloro che, come te, vivono certe realtà (io sono fortunato e ne sono escluso).
E lo ha fatto a sua volta da persona che vive quella realtà, tant'è che viene detestato principalmente per questo, ha denunciato in modo crudo proprio perchè ha vissuto sulla propria pelle quella che lui definisce Gomorra.

Ed a me interessa solo questo. Del Saviano persona arricchita non me ne può fregar di meno, non devo beatificarlo.
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#22 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 17:09

Non ho letto tutto il tuo intervento e me ne scuso, ma il succo rimane, a prescindere dai contenuti


Leggi i contenuti e contesta quelli, e vedi che il succo non è lo stesso.

Fra l'altro, questo atteggiamento critico proviene molto spesso da chi vive quelle realtà, quasi come se si temesse che certe voci possano girare al di fuori del quartiere: Saviano può avere i suoi limiti, può aver sbagliato nel modo di porsi ed i suoi contenuti possono non essere sempre ben espressi e/o romanzati, ma rimane il fatto che ha cercato di far luce su problematiche gravissime che riguardano prima di tutto proprio coloro che, come te, vivono certe realtà (io sono fortunato e ne sono escluso).


Quelli che provengono dalla mie zone e che contestano Saviano si dividono in due categorie: quelli a cui la camorra sta bene e gli fa comodo e quindi non vuole Saviano che ne parla (io, se ben leggi dietro ho riconosciuto un solo merito a Gomorra: l'aver riaperto il dibattito) e quelli che come me si sono resi conto che Gomorra è un libro che con il suo modo di raccontare sembra fare più male che bene. Solo il fatto di chiamarla Gomorra e non con il suo nome è un artificio retorico che sembra riferirsi a qualcosa di lontano, irreale, mitico, mentre quella è pura realtà.

Non ti nascondo poi che a era da tempo che volevo aprire un thread del genere, ma avevo paura di essere frainteso proprio perché vengo da queste zone. Insomma, sinceramente avrei meno problemi a smontare Gomorra se abitassi a Rovereto, o magari se fossi di Rovereto non mi accorgerei di certi meccanismi del libro.

Non è snobismo, ma solo svalutazione totale della musica in sè: nessun problema se ti piacciono i cantanti di X Factor per come cantano, qualche problema, da amante della musica, se mi accorgo che li si apprezza solo perchè personaggi, e non in quanto musicisti. Questo mentre musicisti infinitamente più meritevoli, creativi, professionisti etc... non se li caga nessuno,


Perché se a te dà fastidio questo, un discorso analogo non può essere accettabile se sostituisci "cantanti di x factor" con Saviano e "musicisti" con giornalisti? No, si diventa fautori della camorra, si cade nel purismo vomitevole che attanaglia astrodomini. Discorsi del genere li facciamo per cose meno importanti come Musica e cinema, ma non possono valere per il giornalismo. Sono libero di dire, senza che tu pensi che io faccia il gioco della camorra, che mi dà fastidio che Saviano venga incensato per aver scritto un libro che, secondo me, ha il dieci per cento di meriti che gli attribuiscono, mentre chi resta su territorio a raccontare e scoprire, subendo ogni giorno ogni tipo di minaccia, non viene cagato di striscio. Ripeto, la prossima volta, Fazio inviti pure loro, oppure sia lo stesso Saviano a chiedere che alcuni di loro abbiano la parola. Sono convinto che sapranno raccontarti meglio la nostra realà che non Gomorra, e forse saranno in grado di farla comprendere meglio anche a chi dentro quella realtà ci vive.



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#23 Pere Bubu

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Inviato 31 marzo 2009 - 18:05

Ma risapute da chi? Maddai.

Ti ripeto, per me che ci vivo dentro sono cose risapute, forse nessuno di quelli che già avevano scritto certe cose ha avuto la fortuna di pubblicare per Mondadori e avere  come "protettori" quelli del gruppo Repubblica_L'Espresso.

Eh, e allora? Non conta il merito conta il risultato. Mi spiace se Saviano ha soffiato delle "scoperte" a qualcuno, ma non credo proprio che si possa mettere il copyright su certe cose (anzi in realtà proprio su nulla).

Francamente no, non comprendo questo discorso, non riesco proprio a capire cosa ci sia di elogiativo verso la Camorra nel libro di Saviano.

Ho sentito io stesso dire a dei ragazzi che Gomorra era un film "divertente" come "Mery per sempre".

Aspetta io credo che qui ci sia un fraintendimento.
Tu lasci supporre che questo libro Saviano l'abbia scritto per chi è calato in quella realtà con lo scopo di redimerli, beh io non ho avuto affatto quest'impressione, tant'è che Saviano questi ragazzini li descrive esattamente così.
E qui torniamo al "risaputo" certo che in quella realtà certe cose si conoscono, o almeno immagino di sì. Io non credo che Gomorra sia stato scritto nè per quei ragazzini e nè per tuo zio. Più avanti chiarisco il concetto.

Ma veramente tu credi che il vertice "alto" sia la politica?

Nell'agro aversano è la camorra a fare politica, quelli che vanno al potere sono solo fantocci.


E quindi sei d'accordo che contino come il 2 di picche quando regna bastoni?
Che il vero potere passa attraverso i soldi e che le collusioni da cercare sono più che altro quelle con gli imprenditori?

Tu ne fai una questione di colori politici

ma quando? ti ho citato un democristiano che oggi poteva essere alleato di Bassolino quanto ministro di Berlusconi, ti ho citato un ex-socialista del Pd e ti ho citato un magistrato che come colore ha solo il marrone.

sei libero di non credere nello stato e di credere in Saviano, per carità

No, senti. Tu sei libero di credere in quello che ti pare, alla Benemerita, al Gen. Mori, ma ti prego di non mettermi in bocca cose che non ho detto.

Io Saviano lo giudico per quello che è: un pessimo scrittore, un ottimo divulgatore e un simbolo nazionalpopolare.
Coi tempi che corrono è tutto grasso che cola, m'importa fino ad un certo punto se Saviano sia un eroe di cartone, l'importante è che la gente che è in grado di recepire recepisca anche solo l'1% di quelle mezze verità.
Forse il problema è che sono meno ottimista di te.

sento il bisogno di uno Stato in cui credere (unito all'esempio civile di quelle persone che, senza luci mediatiche addosso, fanno il loro lavoro sporco) e non di un simulacro televisivo prodotto dalle lobby editoriali

Questo lo capisco, ma ritieni sia utile? Probabilmente come supporto agli inquirenti sì, avresti ragione a dire questo.
Ma per il resto se non appari non esisti, questa è un'amara realtà che riguarda la società in generale.

Te lo confesso io prima di Gomorra non sapevo affatto chi fossero i Casalesi, e per muovere l'esercito, i Carabinieri e quant'altro tu stesso ritieni utile alla causa, siccome lo Stato è retto da politici, era necessario che qualcuno attirasse l'attenzione sul problema a livello nazionale e internazionale.
Infatti come si può vedere qualcuno già plaude al Ministro degli Interni ed è questo che ha mosso la politica in questo caso: un po' di consenso.
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#24 R. Mutt

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Inviato 31 marzo 2009 - 18:31

Tu lasci supporre che questo libro Saviano l'abbia scritto per chi è calato in quella realtà con lo scopo di redimerli, beh io non ho avuto affatto quest'impressione, tant'è che Saviano questi ragazzini li descrive esattamente così.
E qui torniamo al "risaputo" certo che in quella realtà certe cose si conoscono, o almeno immagino di sì. Io non credo che Gomorra sia stato scritto nè per quei ragazzini e nè per tuo zio. Più avanti chiarisco il concetto.


Intuisco quello che vuoi dire, forse e ti faccio una domanda a cui devi rispondermi con sincerità: se Gomorra l'avessero letto in decento persone, tu lo considereresti lo stesso un gran libro? Cioé non è che il suo valore sia l'aver avuto successo. E' questo che ho capito fin ora: la grandezzza di Gomorra è stata quella di arrivare a tanta gente, non quello che c'e scritto e come è scrito (e col come non intendo fare discorsi di critica letteraria)

E quindi sei d'accordo che contino come il 2 di picche quando regna bastoni?
Che il vero potere passa attraverso i soldi e che le collusioni da cercare sono più che altro quelle con gli imprenditori?


No perché la politica e gli imprenditori sono sullo stesso livello di collusione. Solo che dell'imprenditoria si può parlare, della politica no.

Forse il problema è che sono meno ottimista di te.


In che senso, scusa?

Questo lo capisco, ma ritieni sia utile? Probabilmente come supporto agli inquirenti sì, avresti ragione a dire questo.
Ma per il resto se non appari non esisti, questa è un'amara realtà che riguarda la società in generale.

Te lo confesso io prima di Gomorra non sapevo affatto chi fossero i Casalesi, e per muovere l'esercito, i Carabinieri e quant'altro tu stesso ritieni utile alla causa, siccome lo Stato è retto da politici, era necessario che qualcuno attirasse l'attenzione sul problema a livello nazionale e internazionale.


Però, permettimi di dire una cosa che penso ti farà infuriare ma con la quale non voglio assolutamente offenderti: il problema di non sapere chi sono i casalesi è tuo e solo tuo e di chi non lo sa. Se non sai come funzione la camorra è ignoranza tua, e hai dovuto aspettare un libro che grazie alla sua fortuna mediatica ti redimesse dal tuo non sapere. Un surrogato di coscienza civile (leggiamo Gomorra che combattiamo la camorra; sembra questo quello che traspare oggi sinceramente). Ma in realtà di libri sulla camorra ce ne erano già in precedenza (lo stesso Gigi di Fiore ne ha scritti per Utet un paio ben prima di Gomorra o un bel libro-inchiesta dal titolo "bassolino e la camorra" di Luca Ferrari). Avevi modo di informarti con libri di taglio più rigoroso e giornalistico, ma non lo hai fatto e adesso consideri Saviano un vate solo perché sul suo personaggio è stato montato un caso editoriale dalla Mondadori.

Ti ripeto: bene che si torni a parlare di camorra e gomorra in questo ha un merito, ma oltre a quel merito non ne ha molti.

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#25 Pere Bubu

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Inviato 31 marzo 2009 - 19:57

[quote author=R. Mutt link=topic=9635.msg479361#msg479361 date=1238522781]
se Gomorra l'avessero letto in decento persone, tu lo considereresti lo stesso un gran libro?[/quote]
Assolutamente no, è un cagata pazzesca dal punto di vista letterario ed è probabilmente mediocre dal punto di vista giornalistico...ma è per questo che ha successo, contiene il limite massimo d'informazioni che la gente può recepire in un'easy reading.
E' questo quello che fa di un best seller un best seller.
Comunque sono lieto che ci siamo capiti.

[quote][quote]Questo lo capisco, ma ritieni sia utile? Probabilmente come supporto agli inquirenti sì, avresti ragione a dire questo.
Ma per il resto se non appari non esisti, questa è un'amara realtà che riguarda la società in generale.

Te lo confesso io prima di Gomorra non sapevo affatto chi fossero i Casalesi, e per muovere l'esercito, i Carabinieri e quant'altro tu stesso ritieni utile alla causa, siccome lo Stato è retto da politici, era necessario che qualcuno attirasse l'attenzione sul problema a livello nazionale e internazionale.
[/quote]

Però, permettimi di dire una cosa che penso ti farà infuriare ma con la quale non voglio assolutamente offenderti: il problema di non sapere chi sono i casalesi è tuo e solo tuo e di chi non lo sa. Se non sai come funzione la camorra è ignoranza tua, e hai dovuto aspettare un libro che grazie alla sua fortuna mediatica ti redimesse dal tuo non sapere. Un surrogato di coscienza civile (leggiamo Gomorra che combattiamo la camorra; sembra questo quello che traspare oggi sinceramente). Ma in realtà di libri sulla camorra ce ne erano già in precedenza (lo stesso Gigi di Fiore ne ha scritti per Utet un paio ben prima di Gomorra o un bel libro-inchiesta dal titolo "bassolino e la camorra" di Luca Ferrari). Avevi modo di informarti con libri di taglio più rigoroso e giornalistico, ma non lo hai fatto e adesso consideri Saviano un vate solo perché sul suo personaggio è stato montato un caso editoriale dalla Mondadori.

[/quote]
[/quote]

Non solo non mi sento offeso ma adesso comprendo anche il senso del tuo intervento, però perdonami, la tua mi pare ingenuità.
Pretendi dalla gente, detto papale papale, da una nazione di semianalfabeti, che leggano libri di taglio più rigoroso?
Non che mi ritenga tale, in realtà appena un po' sopra la media  , ma di cose da conoscere ce ne sono tante e c'è pure una vita da vivere.

Ce ne sono tanti, almeno tutti quelli che conosco, che non sapevano un acca della questione e non puoi semplicemente pretendere che s'informino di qualcosa di cui ignorano anche l'esistenza.

Riguardo al mio impegno civile la mia coscienza è assolutamente tranquilla, non per questo mi sento obbligato a studiare ogni particolare di tutte le realtà criminali che non mi toccano direttamente (almeno apperentemente certo, adesso conosco bene gli interessi dei Casalesi nella mia regione).

[quote]Ti ripeto: bene che si torni a parlare di camorra e gomorra in questo ha un merito, ma oltre a quel merito non ne ha molti.[/quote]
E due kilometri di post per arrivare alla stessa conclusione?  :P
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#26 astrodomini

    ...

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Inviato 31 marzo 2009 - 23:07

Ti ripeto: bene che si torni a parlare di camorra e gomorra in questo ha un merito, ma oltre a quel merito non ne ha molti.


Questo ti pare un piccolo merito?
A mio parere non ti rendi conto della situazione in cui versa questo paese i cui media hanno praticamente occultato completamente la reale entità del problema criminalità organizzata e le sue implicazioni nel tessuto sociale ed economico del paese. Forse dalle tue parti conoscete bene la camorra perchè la vivete in prima persona ma ti assicuro che nel resto del paese il fenomeno non è conosciuto in quella entità e Gomorra per molti è stato una specie di rivelazione. Mi dispiace ma da questo paese al momento non si può pretendere la lettura di libri dal taglio più specifico (ma è possibile che da Gomorra molte persone siano passate ad interessarsi al problema in maniera più approfondita) ma Saviano è riuscito a far aprire gli occhi a molti che prima non sapevano nulla del fenomeno camorra, guardare alla caratura letteraria del libro o al fatto che Saviano non è in strada a rischiare la vita (comunque non vive una situazione felice) mi sembra davvero la storiella di chi guarda il dito quando uno indica la luna.
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#27 juL fu Sig.M.

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Inviato 01 aprile 2009 - 06:15

Te lo confesso io prima di Gomorra non sapevo affatto chi fossero i Casalesi, e per muovere l'esercito, i Carabinieri e quant'altro tu stesso ritieni utile alla causa, siccome lo Stato è retto da politici, era necessario che qualcuno attirasse l'attenzione sul problema a livello nazionale e internazionale.


Fine.

Se non sai come funzione la camorra è ignoranza tua, e hai dovuto aspettare un libro che grazie alla sua fortuna mediatica ti redimesse dal tuo non sapere. Un surrogato di coscienza civile (leggiamo Gomorra che combattiamo la camorra; sembra questo quello che traspare oggi sinceramente). Ma in realtà di libri sulla camorra ce ne erano già in precedenza (lo stesso Gigi di Fiore ne ha scritti per Utet un paio ben prima di Gomorra o un bel libro-inchiesta dal titolo "bassolino e la camorra" di Luca Ferrari)


La camorra deve essere un sapere di elite, di nicchia?

Se si, cui prodest?

Ma perchè a quelli delle tue parti Saviano fa così rabbia?
Io personalmente penso che faccia benissimo a fare il professionista dell'anticamorra e al posto suo continuerei a farlo finchè il tema VENDE.
Non credo che ci sia niente di meglio al mondo che arricchirsi diffondendo un messaggio di coscienza civile e anti criminalità (pro stato) in un paese col 30% di evasione fiscale e dove da Roma in giù lo stato non esiste e non va di moda (da Roma in su è un nemico).
Tra l'altro tanti ragazzi delle tue parti potrebbero farsi furbi e fare i quattrini andando a denunciare il fenomeno camorra (sulla scia del fenomeno Gomorra) invece di aderire più o meno direttamente all'establishment camorrista.
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#28 Claudio

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Inviato 01 aprile 2009 - 08:21

Te lo confesso io prima di Gomorra non sapevo affatto chi fossero i Casalesi, e per muovere l'esercito, i Carabinieri e quant'altro tu stesso ritieni utile alla causa, siccome lo Stato è retto da politici, era necessario che qualcuno attirasse l'attenzione sul problema a livello nazionale e internazionale.


Fine.

Se non sai come funzione la camorra è ignoranza tua, e hai dovuto aspettare un libro che grazie alla sua fortuna mediatica ti redimesse dal tuo non sapere. Un surrogato di coscienza civile (leggiamo Gomorra che combattiamo la camorra; sembra questo quello che traspare oggi sinceramente). Ma in realtà di libri sulla camorra ce ne erano già in precedenza (lo stesso Gigi di Fiore ne ha scritti per Utet un paio ben prima di Gomorra o un bel libro-inchiesta dal titolo "bassolino e la camorra" di Luca Ferrari)


La camorra deve essere un sapere di elite, di nicchia?

Se si, cui prodest?

Ma perchè a quelli delle tue parti Saviano fa così rabbia?
Io personalmente penso che faccia benissimo a fare il professionista dell'anticamorra e al posto suo continuerei a farlo finchè il tema VENDE.
Non credo che ci sia niente di meglio al mondo che arricchirsi diffondendo un messaggio di coscienza civile e anti criminalità (pro stato) in un paese col 30% di evasione fiscale e dove da Roma in giù lo stato non esiste e non va di moda (da Roma in su è un nemico).
Tra l'altro tanti ragazzi delle tue parti potrebbero farsi furbi e fare i quattrini andando a denunciare il fenomeno camorra (sulla scia del fenomeno Gomorra) invece di aderire più o meno direttamente all'establishment camorrista.


Raramente sono stato così d'accordo con te!  ;)
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#29 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 08:31

La camorra deve essere un sapere di elite, di nicchia?


No, assolutamente no, ma non vorrei che chi ha letto Gomorra pensi che i noccioli della questione siano tutti lì e li inviterei a informarsi sulla questione con altri mezzi (anche su internet si trovano cose interessanti, oltre che su altri libri). Insomma c'è chi racconta la camorra e il suo funzionamento meglio di Saviano, c'è chi è utile agli inquirenti perché fa venire fuori cose che nemmeno le indagini avevano rivelato. I preferisco i secondi e mi piacerebbe avessero più spazio nel dibattito sulla camorra che non Saviano e io sarei il primo ad essere entusiasta.

Ma perchè a quelli delle tue parti Saviano fa così rabbia?


L'ho spiegato qualche post più su, ecco:


"Quelli che provengono dalla mie zone e che contestano Saviano si dividono in due categorie: quelli a cui la camorra sta bene e gli fa comodo e quindi non vuole Saviano che ne parla (io, se ben leggi dietro ho riconosciuto un solo merito a Gomorra: l'aver riaperto il dibattito) e quelli che come me si sono resi conto che Gomorra è un libro che con il suo modo di raccontare sembra fare più male che bene. Solo il fatto di chiamarla Gomorra e non con il suo nome è un artificio retorico che sembra riferirsi a qualcosa di lontano, irreale, mitico, mentre quella è pura realtà."

Ma perchè a quelli delle tue parti Saviano fa così rabbia?
Io personalmente penso che faccia benissimo a fare il professionista dell'anticamorra e al posto suo continuerei a farlo finchè il tema VENDE.
Non credo che ci sia niente di meglio al mondo che arricchirsi diffondendo un messaggio di coscienza civile


Fa benissimo per carità e chi lo nega, però ho il sentore che Saviano finirà presto gli argomenti di cui parlare, perché non essendo un giornalista che va "a caccia" arriverà il punto in cui ripeterà sempre le stesse cose. E sono curioso di leggere il suo prossimo libro, che, se sarà sulla stessa falsa riga del predecessore, sono convinto vi sembrerà meno sensazionale di Gomorra, perché vi rivelerà ancora meno (dato che, a detta di molti, siete stati già edotti dal debutto). Questo potrà essere evitato solo se Saviano cambierà stile e taglio, se si metterà a fare giornalismo in modo più rigoroso.

Raramente sono stato così d'accordo con te! 


Claudio, una domanda: ma nemmeno tu che sei giornalista, anche se ti occupi essenzialmente di altro, non sapevi cosa fosse il Clan dei casalesi e quali fossero le sue strategie. Davvero anche tu hai dovuto aspettare Gomorra per sapere certe cose?

Cioé è come se uno scoprisse l'esistenza del rock dalle pagine di una rivista facilmente reperibile come Xl (io per esempio l'ho fatto con "TUTTO", che non era un grandissimo giornale ma mi ha fatto scoprire cose che non conoscevo), però poi il loro merito finisce qui (che in quel caso è come per Saviano la distribuzione e l'appeal: "Tutto" nella mia edicola era esposto bene, Blow Up o il Mucchio non c'erano nemmeno. Poi però bisogna approfondire e scopri che del rock hanno parlato prima, bene e meglio giornali meno in vista, che trattano l'argomento con maggior sapienza.








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#30 juL fu Sig.M.

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Inviato 01 aprile 2009 - 08:54



No, assolutamente no, ma non vorrei che chi ha letto Gomorra pensi che i noccioli della questione siano tutti lì e li inviterei a informarsi sulla questione con altri mezzi (anche su internet si trovano cose interessanti, oltre che su altri libri). Insomma c'è chi racconta la camorra e il suo funzionamento meglio di Saviano, c'è chi è utile agli inquirenti perché fa venire fuori cose che nemmeno le indagini avevano rivelato. I preferisco i secondi e mi piacerebbe avessero più spazio nel dibattito sulla camorra che non Saviano e io sarei il primo ad essere entusiasta



Questo è un falso argomento...
se si potesse controllare le statistiche di vendita dello scibile camorristico cartaceo (e non solo) preesistente a Gomorra e tuttora accessibile sono arciconvinto che con l'effetto "gomorra" avranno sicuramente conosciuto una fase di rilancio.

PS
A volerti venire incontro l'unica cosa che un minimo mi annoia del personaggio Saviano, se proprio vogliamo fargli le pulci, è quando la tira troppo per le lunghe con la cosa della scorta...sicuramente deve essere pesante...ma insomma è un po' da ingenui pensare che esponendosi in quel modo se la sarebbe risparmiata.
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#31 Claudio

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Inviato 01 aprile 2009 - 10:35

Raramente sono stato così d'accordo con te! 


Claudio, una domanda: ma nemmeno tu che sei giornalista, anche se ti occupi essenzialmente di altro, non sapevi cosa fosse il Clan dei casalesi e quali fossero le sue strategie. Davvero anche tu hai dovuto aspettare Gomorra per sapere certe cose?


Sicuramente ne sapevo molto meno, poi mi ha anche permesso di vedere uno dei film italiani più belli degli ultimi dieci anni, ma questo è un altro discorso.

Io combatto con tutte le forze l'idea che l'informazione (e la cultura in genere) siano roba da elite, da affidare solo agli addetti ai lavori, agli accademici etc. etc.

Quindi per me va benissimo Benigni che legge Dante, Celentano che fa le canzoni sulla pena di morte, Piero Angela che parla di anatomia entrando nel corpo umano e una eventuale copertina di Xl sugli Swans! Tutto fa brodo, purché i concetti "arrivino" alle persone, a più persone possibile.
Quindi figurati se mi scandalizzo per i "professionisti dell'antimafia"... anzi, semmai credo che dovrebbero essere in tanti a trasformare in una professione ciò che finora è stato quasi sempre un temerario, disperato gesto isolato. Ben vengano altri Saviano, se si vuole veramente far diventare "popolare" un tema come la lotta alle mafie, così come ben vengano tutti i film sull'argomento, anche quelli bruttissimi di Giuseppe Ferrara.
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#32 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 10:39

Ma dicano quello che vogliono, per me Roberto Saviano sarà sempre un eroe, un modello. Ce ne fossero di umoni così, Cristo Santo! Sempre a criticare... ma che rottura di palle! Sono meglio quei politicanti che fanno affari con la camorra? O, quelli sì che vengono osannati tutti i giorni! Come il Nano Puttaniere. E poi vogliamo attaccare Saviano!
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#33 juL fu Sig.M.

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Inviato 01 aprile 2009 - 11:05

Quindi per me va benissimo Benigni che legge Dante, Celentano che fa le canzoni sulla pena di morte, Piero Angela che parla di anatomia entrando nel corpo umano e una eventuale copertina di Xl sugli Swans! Tutto fa brodo, purché i concetti "arrivino" alle persone, a più persone possibile.


Hai colpevolmente omesso Morgan a X-factor  asd

PS
In Italia si può infamare chiunque (dandogli anche dell'approfittatore), basta non attaccare direttamente il lavoro nero e l'evasione fiscale.
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#34 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 11:25

Io combatto con tutte le forze l'idea che l'informazione (e la cultura in genere) siano roba da elite, da affidare solo agli addetti ai lavori, agli accademici etc. etc.


Ma non dico che sia roba d'elite; dico solo che bisognerebbe poi approfondire e rendersi conto che certe analisi di qualsias argomento, per quanto pur apprezzabili sotto certi aspetti (come Gomorra), siano solo un punto di inizio per chi è proprio a digiuno di certe cose. A me che certe cose le so, Gomorra non ha lasciato niente, mentre altre inchieste mi hanno aiutato a comprendere ancora meglio il fenomeno camorra e il posto in cui vivo.

una eventuale copertina di Xl sugli Swans


In Italia si può infamare chiunque (dandogli anche dell'approfittatore), basta non attaccare direttamente il lavoro nero e l'evasione fiscale.


Però adesso mi sto anche un po' rompendo il cazzo, scusate: io cerco di parlare del libro, della situazione di queste zone, di chi avrebbe qualcosa da dire in merito ma non ha un megafono, esprimendo anche dei dubbi sul personaggio saviano eh, ma voi continuate a fossilizzarvi solo su quest'ultimo argomento (che per me sarebbe meno fastidioso se Saviano avesse condotto analisi più rigorose). Non è mio intento buttare merda intorno all'autore di Gomorra, piuttosto vorrei che lo si de-santificasse, pur nel riconoscergli certi pregi, tutto qua.

Ma una copertina di Xl sugli Swans va bene, ma se poi nell'articolo se ne parla con sufficienza o in modo un po' semplicistico (come Gomorra secondo me fa) cosa resta? Resta il merito di aver fatto conoscere gli Swans a molte persone (lo stesso merito che in parallelo ha gomorra), ma non è più esplicativo un articolo di Blow Up, del Mucchio o di Rumore (volendo esulare dal discorso ondarock)?

Quindi figurati se mi scandalizzo per i "professionisti dell'antimafia"... anzi, semmai credo che dovrebbero essere in tanti a trasformare in una professione ciò che finora è stato quasi sempre un temerario, disperato gesto isolato. Ben vengano altri Saviano, se si vuole veramente far diventare "popolare" un tema come la lotta alle mafie, così come ben vengano tutti i film sull'argomento, anche quelli bruttissimi di Giuseppe Ferrara.


Non sono d'accordo, perché alcuni film, alcuni libri, fatti in un certo modo, possono arrivare a essere dannosi, non per chi nè è fuori (come voi) e nemmeno per chi né è dentro ma ha degli anticorpi culturli (come me e tanti altri), ma per quella parte della popolazione (soprattutto che ci vive dentro, ma anche quelli che ne sono fuori) che fatica a distinguere la verità dal mito, la cronaca dalla leggenda, confondendo l'una nell'altra.

Ma dicano quello che vogliono, per me Roberto Saviano sarà sempre un eroe, un modello. Ce ne fossero di umoni così, Cristo Santo! Sempre a criticare... ma che rottura di palle! Sono meglio quei politicanti che fanno affari con la camorra? O, quelli sì che vengono osannati tutti i giorni! Come il Nano Puttaniere. E poi vogliamo attaccare Saviano!


Frankie, sai bene quanta stima io abbia di te, ma questo è un atteggiamento che io trovo qualunquista, permettimi: il fatto he ci siano politicanti collusi non vuol dire che esuli il mio poter criticare un libro, del quale non riesco a cogliere i pregi (tranne uno), e un personaggio verso il quale provo anche un po' di ammirazione (non lo nego) ma che reputo un po' troppo "costruito a tavolino" (e per me gli eroi non si costruiscono a tavolino). E la stessa cosa di Saviano,, vale per un Travaglio (altro giornalista verso il quale pure ho ammirazione, ma le cui analisi non sempre mi convincono perché pesso cadono anch'esse in contraddizione, ovviamente diverse da quelle di Gomorra).




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#35 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 11:36

Totò, puoi non ammirare il libro e manco il personaggio. Ma resta il fatto che Saviano ha comunque smosso le acque. Poi, vada pure in tv a fare soldi... l'importante è che le coscienze vengano sollecitate. Quando è andato da Fazio ha fatto ascolti record... segno che questo paese vuole sapere, non è fatto solo di imbecilli che guardano i reality o programmi ancora più dementi. Questo non è qualunquismo: è rabbia verso tutti quelli che accusano Saviano per delle cazzate, quando il problema è un altro: quanti di noi siamo disposti a fare quello che ha fatto lui? Ce ne stiamo tutti rintanati, mentre la camorra si mangia il cervello e devasta questa nazione. Poi, arriva qualcuno, fa qualcosa... e che si fa? Lo si accusa per delle sciocchezze! Come quando si accusa un magistrato che sta indagando su Berlusconi, solo per destabilizzarlo. Conosciamo tutti questo stato di cose...
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#36 Embryo

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Inviato 01 aprile 2009 - 11:52

A me che certe cose le so, Gomorra non ha lasciato niente, mentre altre inchieste mi hanno aiutato a comprendere ancora meglio il fenomeno camorra e il posto in cui vivo.


? proprio questo il punto. A te non ha lasciato niente, ma sei sicuro non abbia lasciato qualcosa a qualcuno estraneo a certe vicende?
Gomorra è arrivato laddove le inchieste giornalistiche (quelle serie, non quelle de "Il Giornale" o simili), i dossier infarciti di dettagli tecnici e rigorosi, l'informazione nuda e cruda, non sarebbero mai potuti arrivare. Anzi, più dettagliati e rigorosi sono, meno attecchiscono: l'informazione non interessa alla maggior parte delle persone, bisogna farsene una ragione. Pertanto, ben vengano i racconti un po' romanzati, ben vengano i film, o qualsiasi altra cosa possa far da carburante al barlume di coscienza che si spera sia rimasto alle persone comuni.
Saviano non ha raccontato un mucchio di cazzate, e non è neanche andato molto distante dalla realtà, altrimenti non avrebbe la scorta. E anche se fosse incorso in clamorosi abbagli, ti dico una cosa: se tutti i campani (non solo i giornalisti o gli scrittori) si ponessero di fronte al problema camorra con la stessa veemenza, Saviano quella scorta non l'avrebbe. Non ce l'avrebbe nessuno, e nessuno ne avrebbe bisogno. La camorra non saprebbe dove trovare abbastanza pallottole. Tralasciando il fatto che non avrebbe nessuno con cui fare affari, nessuno con cui trattare l'elezione di politici corrotti, nessuno cui vendere merda da sniffare, fumare o iniettare, nessuno cui affidare altri tipi di merda da sotterrare.
Saviano non sarà un santo, ma non vedo perché lo si debba tacciare come un profittatore o un poco di buono, così come non vedo come possa offuscare il lavoro di tanti onesti giornalisti. Le minacce di morte le ha ricevute perché ha fatto in modo che la celeberrima casalinga di Voghera sappia chi sono i casalesi e gli scissionisti, o per aver fatto un mucchio di soldi vendendo tomi stampati da Mondadori?
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La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#37 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 11:59

se tutti i campani (non solo i giornalisti o gli scrittori) si ponessero di fronte al problema camorra con la stessa veemenza, Saviano quella scorta non l'avrebbe. Non ce l'avrebbe nessuno, e nessuno ne avrebbe bisogno. La camorra non saprebbe dove trovare abbastanza pallottole.


OH, FINALMENTE!

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#38 Ukrainian Roulette

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:04



Sicuramente ne sapevo molto meno, poi mi ha anche permesso di vedere uno dei film italiani più belli degli ultimi dieci anni, ma questo è un altro discorso.

Io combatto con tutte le forze l'idea che l'informazione (e la cultura in genere) siano roba da elite, da affidare solo agli addetti ai lavori, agli accademici etc. etc.

Quindi per me va benissimo Benigni che legge Dante, Celentano che fa le canzoni sulla pena di morte, Piero Angela che parla di anatomia entrando nel corpo umano e una eventuale copertina di Xl sugli Swans! Tutto fa brodo, purché i concetti "arrivino" alle persone, a più persone possibile.
Quindi figurati se mi scandalizzo per i "professionisti dell'antimafia"... anzi, semmai credo che dovrebbero essere in tanti a trasformare in una professione ciò che finora è stato quasi sempre un temerario, disperato gesto isolato. Ben vengano altri Saviano, se si vuole veramente far diventare "popolare" un tema come la lotta alle mafie, così come ben vengano tutti i film sull'argomento, anche quelli bruttissimi di Giuseppe Ferrara.


Bel post.
In effetti propone i concetti base per un efficace salto culturale,imprescindibile al vero e proprio contrasto alla cultura che fa crescere rigogliosa la radice e la solida pianta della mafia.
Peccato faccia letteralmente a pugni con la constatazione che l'autore non ha in cronologia nessun messaggio simile dedicato alle persecuzioni giudiziarie inflitte ai giornalisti che hanno tentato di informarci sulle inchieste di De Magistris.
Forse in quel lavoro si cercava proprio di offrire una spalla a un vero professionista dell'antimafia,la mafia della politica,degli affari,della magistratura,delle istituzioni a tutti i livelli.
Voglio essere possibilista e dico che non si può sapere tutto di tutti i colleghi. Specie di quelli impegnati in altri rami. Di quelli che non hanno offerto le loro telecamere poi - nel qual caso ci toglievamo di dosso anche il peso dell'elitarietà del corriere della sera e del blog dei radicali lucani - neanche a parlarne vero ?

Se lo ritieni Claudio,dimmi sinceramente se è preferibile vedere Vulpio al parlamento europeo con l'IDV o vederlo continuare a fare inchiesta giornalistica su questi scandali.
Sempre se vuoi,dimmi anche se non è proprio questo disinteresse della categoria,oltre a quello più fisiologico dell'opinione pubblica,a ridurre un bravo giornalista a rifugiarsi dietro le prebende della politica cui contribuiva a lottare contro....

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#39 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:12

Totò, puoi non ammirare il libro e manco il personaggio. Ma resta il fatto che Saviano ha comunque smosso le acque.


Ma questo glielo riconosco e glielo riconoscerò sempre.

Quando è andato da Fazio ha fatto ascolti record... segno che questo paese vuole sapere


Anche io l'ho visto da Fazio e ho apprezzato il suo smerdare soprattutto il Corriere di Caserta (quotidiano da sempre vicino ad ambienti mafiosi, e soprattutto è uno dei qotidani più venduti dell'agro aversano, ancor di più del Corriere della sera o del Mattino: quindi la maggior fonte di informazione). A me che lui vada da Fazio non dà fastidio, l'ho visto anche io il programma; però mi piacerebbe che vengano invitati anche i Pascarella, i Capezzuto, le Capacchione, i Di fiore, o che almeno Saviano li citi; faccia sapere anche che sul nostro territorio ci sono cronisti di grande spessore che non hanno un megafono. Ecco, se lui diventerà il loro megafono allora sarà davvero un passo avanti.

Questo non è qualunquismo: è rabbia verso tutti quelli che accusano Saviano per delle cazzate, quando il problema è un altro: quanti di noi siamo disposti a fare quello che ha fatto lui? Ce ne stiamo tutti rintanati, mentre la camorra si mangia il cervello e devasta questa nazione. Poi, arriva qualcuno, fa qualcosa... e che si fa?


Cosa pensi di questo stralcio di articolo, scritto da un giornalista che so che tu apprezzi?

LA GENTE
Che sia Saviano a processare i media, suona grottesco. Che sia lui a fornire metodologie etiche, anche in prospettiva elettorale, suona pericoloso specie da uno che invoca la legalità in odore di plagio, curiosità che a nessuno sembra importare. Mentre il film, infestato di camorristi arrestati uno dopo l'altro, ha spinto a una mitizzazione criminale. Ma che fa? Il percorso, ci si chiami Roberto Saviano o Daniela Martani, è il solito: si salpa dall'etica per approdare all'audience. La cosa più importante sono i 4 milioni di ascolti, la sfida è vinta, avanti così, anzi sempre di più perchè in ballo ci sono i valori, gli ideali, i buoni sentimenti e chi li ferma è perduto. Quanto a dire il mercantilismo con la foglia di fico dell'eroismo. Del resto, Saviano almeno l'onestà di ammetterlo ce l'ha: io da qui non mi muovo, io dalla televisione non schiodo perchè io sono il Bene, sono la luce, sono imprescindibile e mi racconto addosso, la camorra è cosa mia. Fidando nel ricatto della retorica, se non parli di lui che parla di sé, se non ti abbandoni a un irrazionale tifo da stadio, sei camorrista. Che poi in privato la gente borbotti, lo so, sono tutti paraculi, non mi fido di nessuno, cioè il caro, vecchio scetticismo amorale che tiene insieme il Paese, è dettaglio irrilevante perchè conta solo l'audience che è pura apparenza. Come sa bene Berlusconi il quale condisce le sue adunate di claque che non crede a una parola di quanto applaude. Se volete capire quanto un italiano sia convinto, osservatelo sbracciarsi e calcolate una sincerità inversamente proporzionale. Del resto, è il segreto di Pulcinella che chi ha da dire qualcosa di veramente pericoloso, in televisione non ci arriva, non ce lo fanno arrivare, non arriva da nessuna parte.
Nell'equivoco di questa quantità che marxisticamente diventa qualità. cascano anche i migliori, come Aldo Grasso, a conferma che il gioco di specchi dell'antimafia è in grado di confondere chi non l'ha attraversato da dentro. Tocca perfino vedere un procuratore, come Ingroia che accusa Saviano di opportunismo dal pulpito di Klaus Davi, a conferma che nel Barnum antimafia nessuno si salva dal grottesco. Dopo la strampalata autocelebrazione teatrale, fra vittimismo e processo al mondo, io non ho sentito nessuno dire: da adesso tocca a me, adesso rischio anch'io. Si bevono Saviano, vanno a letto felici, domani per moltiplicare l'impegno civile compreranno altre 10 copie di Gomorra così anche il presidente del Consiglio, che la stampa, è felice. Come ha scritto un forumista estasiato (ma anonimo: non si sa mai): ??E' faticoso fermarsi a pensare a quello che succede, ma ogni tanto è DOVEROSO?. In maiuscolo, per convincersi.[...]
Volete saperla la verità? La gente fa schifo. Tutta, specie quella che si sbrodola davanti all'eroe del giorno. C'è in giro un tale cinismo, un egoismo così becero, che non lo si avverte neanche più, è più onnipresente del Padreterno, è dappertutto, è in tutto, è tutto. Sta nell'aria che respiriamo, sta in ogni momento di tutti i nostri giorni. Saviano, Grillo e chi per loro ci fanno comodo perchè ci garantiscono la catarsi: basta osservarli, consumarli ed ecco concluso il nostro ruolo: possiamo tornare a chiudere gli occhi. A non sapere. A non informarci. A non spenderci, soprattutto. L'abbiamo già fatto in libreria. O magari sul divano.


La parte che ho omesso parla degli stupriedella spettacolarizzazione della colpevolezza o innocenza, cosa che non riuarda il nostro discorso.


Saviano non ha raccontato un mucchio di cazzate, e non è neanche andato molto distante dalla realtà


Perché io ho mai detto che ha raccontato cazzate? Io sostengo che racconti verità in modo sbagliato, almeno dal mio punto di vista.

Le minacce di morte le ha ricevute perché ha fatto in modo che la celeberrima casalinga di Voghera sappia chi sono i casalesi e gli scissionisti, o per aver fatto un mucchio di soldi vendendo tomi stampati da Mondadori?


Ecco questa è un'altra mitizzazione, Saviano ha ricevuto minacce, quando ancora non era alla ribalta televisiva e dopo circa un anno dall'uscita del libro, dopo aver chiamato "pezzi di merda" uno a uno i boss per nome, in piazza a Casal di Principe in presenza di Bertinotti. E c'era gente là in mezzo che, come me, lo applaudiva. Ai boss non ha dato fastido Gomorra (che non scopre niente) ma l'atteggiamento di sfida di Saviano, che aveva riscosso meritati applausi nel loro fortino, insultandoli. Ha avuto coraggio più in questo che in Gomorra secondo me, anche perché era stato capace di andare oltre il muro d'omertà e paura faendo applaudire una piazza.







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#40 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:33

chi ha da dire qualcosa di veramente pericoloso, in televisione non ci arriva, non ce lo fanno arrivare, non arriva da nessuna parte.



Saviano ci è arrivato e non credo abbia parlato di cucina thailandese...

però mi piacerebbe che vengano invitati anche i Pascarella, i Capezzuto, le Capacchione, i Di fiore, o che almeno Saviano li citi; faccia sapere anche che sul nostro territorio ci sono cronisti di grande spessore che non hanno un megafono. Ecco, se lui diventerà il loro megafono allora sarà davvero un passo avanti.


Adesso vogliamo dare la colpa a Saviano anche del "megafono" mancato... Bah!

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#41 Claudio

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:36

Io combatto con tutte le forze l'idea che l'informazione (e la cultura in genere) siano roba da elite, da affidare solo agli addetti ai lavori, agli accademici etc. etc.

Ma non dico che sia roba d'elite; dico solo che bisognerebbe poi approfondire e rendersi conto che certe analisi di qualsias argomento, per quanto pur apprezzabili sotto certi aspetti (come Gomorra), siano solo un punto di inizio per chi è proprio a digiuno di certe cose. A me che certe cose le so, Gomorra non ha lasciato niente, mentre altre inchieste mi hanno aiutato a comprendere ancora meglio il fenomeno camorra e il posto in cui vivo.


Ti ha già risposto Embryo, e io sottoscrivo tutto quello che ha detto. In ogni caso, secondo me sottovaluti grandemente il fatto che "romanzare" può riuscire ad avvicinare molte più persone a un problema, e magari di queste ce ne saranno molte che poi vorranno approfondire di più. Mentre se speriamo che una massa enorme di persone possa apprendere le informazioni sulla camorra comprando i giornali e leggendosi le inchieste che dici tu, secondo me siamo dei poveri illusi.

Ma una copertina di Xl sugli Swans va bene, ma se poi nell'articolo se ne parla con sufficienza o in modo un po' semplicistico (come Gomorra secondo me fa) cosa resta? Resta il merito di aver fatto conoscere gli Swans a molte persone (lo stesso merito che in parallelo ha gomorra), ma non è più esplicativo un articolo di Blow Up, del Mucchio o di Rumore (volendo esulare dal discorso ondarock)?


Può darsi, ma se XL arriva a una popolazione di lettori dieci volte superiore, forse alla fine è più importante l'articolo di Xl. O comunque: raggiunge un altro risultato apprezzabile, che può benissimo coesistere con quello raggiunto da Blow-Up. Che poi sono tutte divulgazioni: anche l'articolo di Blow-Up può essere considerato "semplicistico" rispetto a un trattato di musicologia sugli Swans.

Bel post.
In effetti propone i concetti base per un efficace salto culturale, imprescindibile al vero e proprio contrasto alla cultura che fa crescere rigogliosa la radice e la solida pianta della mafia.
Peccato faccia letteralmente a pugni con la constatazione che l'autore non ha in cronologia nessun messaggio simile dedicato alle persecuzioni giudiziarie inflitte ai giornalisti che hanno tentato di informarci sulle inchieste di De Magistris.


E' ovvio che ogni persecuzione nei confronti di giornalisti che indagano su questi fenomeni è da condannare, anzi, mi pare persino scontato ribadirlo.
Poi, sulle inchieste di De Magistris si può discutere a lungo, ma la censura è ovviamente inaccettabile sempre: c'è bisogno di dirlo?
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#42 Embryo

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:52

Ai boss non ha dato fastido Gomorra (che non scopre niente) ma l'atteggiamento di sfida di Saviano, che aveva riscosso meritati applausi nel loro fortino, insultandoli. Ha avuto coraggio più in questo che in Gomorra secondo me, anche perché era stato capace di andare oltre il muro d'omertà e paura faendo applaudire una piazza.


Nel tuo primo intervento, parlavi di piedistallo culturale, di tentennamenti, del nascondersi, pontificando, dietro uno schermo televisivo, di un esilio quasi codardo. E ora cosa scopro? Che sotto scorta ci è finito per aver parlato in piazza (non da Fabio Fazio) a Casal di Principe (che non mi risulta sia in Francia o oltreoceano), alla gente comune (e non ad un consesso di cattedratici), qualificando alla perfezione (e non deve aver tentennato, nel farlo) una manciata di camorristi. Lo avevo sottovalutato!


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#43 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 12:54

Sto riguardando l'intervento di Saviano a "Che tempo che fa"...
Ma come si fa a dire che persone che hanno cose pericolose da dire non riescono ad andare in tv???  ???

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#44 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:13

Nel tuo primo intervento, parlavi di piedistallo culturale, di tentennamenti, del nascondersi, pontificando, dietro uno schermo televisivo, di un esilio quasi codardo.


No da codardo no, perché non mi permetterei mai.

Però l'intervento in piazza accadeva prima del successo di Gomorra, dopo il quale egli si è elevato sul piedistallo culturale di cui parlavo prima, perdendo contatto con la nostra cruda realtà. Prima, io ero tra quelli che lo applaudivano, ma come persona; il suo libro già allora si qualificava pieno di difetti. Adesso lo critico, anche se, a differenza del'articolo che ho postato a frenkie, penso che la costruzione mediatica del personaggio Saviano sia sfruttata più da altri che da se steso; gli stessi altri che lo invitano perché fa Audience non perché parla di cose importanti. E fa audience in quanto personaggio, perciò, rispondendo anche a Frenkie, io auspicherei che Saviano dentro un sistma che ormai ha finito per spettaolarizzare anche la sua figura, trovi il modo, dall'alto della sua posizione mediatica, di far emergere importanti realtà giornalistiche locali a livello nazionale. Altimenti, perdonate il mio cinismo o la mia insensibilità, tutto scadrà in becero narcisismo culturale. Cioè, io credo che l'utilità di Saviano nel futuro potrà essere soltanto quella di dare voce ai cronisti "sul campo", le cui scoperte e inchieste, tramite la sua voce, potranno essere divulgate a tutti. Dato che lui per esigenze non può stare più sul territorio.

E ora cosa scopro? Che sotto scorta ci è finito per aver parlato in piazza (non da Fabio Fazio) a Casal di Principe


Strano che tu lo scopra solo adesso, evidentemente quelli della mondadori forse te l'hanno tenuto nascosto. Sai se la causa di minacce è il libro, quel libro vende di più (ripeto che non c'è niente di male che quel libro venda di più, a me dà fastidio solo che i soldi li intaschi chi con la mafia si è creato un'impero).



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#45 frankie teardrop

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:22

Sai se la causa di minacce è il libro, quel libro vende di più (ripeto che non c'è niente di male che quel libro venda di più, a me dà fastidio solo che i soldi li intaschi chi con la mafia si è creato un'impero).


Ma che dici? Incredibile!!!
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#46 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:29

Sai se la causa di minacce è il libro, quel libro vende di più (ripeto che non c'è niente di male che quel libro venda di più, a me dà fastidio solo che i soldi li intaschi chi con la mafia si è creato un'impero).



Ma che dici? Incredibile!!!


Dai Frankie, però spiegati di più sennò non c'è discorso, e non dirmi che certe strategie di maketing per Gomorra non le abbiano usate (tu che sei sempre attento quando certe operazioni avvengono in ambito discografico, non dirmi che non hai notato niente di strano? Il fastidio ripeto non proviene nemmeno che si usino certe strategie ma che quelle strategie provengano dall'enstablishment del premier mafioso, che è colui che risquote la maggior parte dei proventi del libro)
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#47 juL fu Sig.M.

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:33

Sai se la causa di minacce è il libro, quel libro vende di più (ripeto che non c'è niente di male che quel libro venda di più, a me dà fastidio solo che i soldi li intaschi chi con la mafia si è creato un'impero).



Ma che dici? Incredibile!!!


Dai Frankie, però spiegati di più sennò non c'è discorso, e non dirmi che certe strategie di maketing per Gomorra non le abbiano usate (tu che sei sempre attento quando certe operazioni avvengono in ambito discografico, non dirmi che non hai notato niente di strano? Il fastidio ripeto non proviene nemmeno che si usino certe strategie ma che quelle strategie provengano dall'enstablishment del premier mafioso, che è colui che risquote la maggior parte dei proventi del libro)


Quindi Berlusconi sarebbe colluso con la camorra?
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#48 R. Mutt

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:36

Quindi Berlusconi sarebbe colluso con la camorra?


Vogliamo riabilitare Berlusconi adesso solo per dimostrare il presunto valore di un libro?
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#49 Embryo

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:37

Però l'intervento in piazza accadeva prima del successo di Gomorra, dopo il quale egli si è elevato sul piedistallo culturale di cui parlavo prima, perdendo contatto con la nostra cruda realtà.


Ma quale sarebbe quest'elevazione? Andare a parlare, in televisione, della cattiva informazione di un quotidiano locale che cinquantanove milioni di italiani su sessanta non hanno neanche mai sentito nominare? O è andato a parlare di Sartre e me lo sono perso?
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Inviato 01 aprile 2009 - 13:38

Ma che devo spiegare? Io credo tu sia accecato da una sorta di "antipatia" verso Saviano... e questa cosa ti fa vedere tutto ma non la cosa più importante... e cioè che Saviano è un simbolo, un modello per tutti quelli che cercano di non arrendersi dinanzi al letame camorristico. Me ne fotto delle strategie di marketing! Anche se Saviano, nell'ombra, muovesse i fili della strategia, a me interesserebbe sempre e comunque il suo messaggio: LOTTATE! LOTTATE! LOTTATE!

A tutti quelli che lo criticano, io dico: fate anche voi gli eroi! Fate qualcosa! Qualsiasi cosa! Ma non arrendetevi dinanzi a questo marciume senza fine.

P.s.: guardi le immagini di Saviano a "Che tempo che fa" e ti viene il magone. Nella sua voce riconosco la rabbia di lacrime non versate per la NOSTRA terra.... E ho detto tutto. Mi basta questo.

"La camorra non uccide con le pallottole. Uccide con la diffamazione"

Infatti.
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