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[Monografia] David Cronenberg


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370 replies to this topic

Sondaggio: Il capolavoro cronenberghiano (171 utente(i) votanti)

Il capolavoro cronenenberghiano

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#51 matt

    brundle-mosca

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Inviato 25 febbraio 2007 - 18:15

Beh!!!Considerando che nn sono mai riuscito a dere un ' interpretazione sensata del "pasto nudo", penso che il più bello sia "il demone sotto la pelle" sicuramente per l'idea curiosa di organismi che sostituiscono organi umani..rimane pur sempre quel delirio e quel senso di mistero che è in tutti i suoi film.
Ritengo però che registi come Cronenberg o David linch nn saranno mai tra i miei preferiti per il loro modo di creare cinema troppo astratto e con un uso troppo frequente e gratuito del "non-sense".
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il mondo è diviso in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava... ...tu scavi

https://rateyourmusi.../~Art__Vandelay


#52 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 25 febbraio 2007 - 19:32

cinema troppo astratto e con un uso troppo frequente e gratuito del "non-sense".


Vorrei far notare che Inseparabili (per me il più bello), Spider, A History of Violence sono tre grandissimi film e -soprattutto negli ultimi due- non mi sembra che ci sia un uso frequente del "non-sense".
Sull'uso gratuito non sarei poi così d'accordo in generale, perchè tutto quello che Cronenberg mostra è funzionale al messaggio, non è fine a se stesso.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#53 Prussik

    pivello

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Inviato 25 febbraio 2007 - 20:25

Visto che sono molti quelli che vorrei votare,opto per quello che "sento" di più : Crash. Anche perché amo molto Ballard
  • 0

#54 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 26 febbraio 2007 - 04:33

Il miglior film di Cronemberg è il grandissimo Videodrome. Dopo di lui...nessuno perchè Cronemberg lo detesto, ha ragione Tarantino caxxo ;D
  • 0

#55 Prussik

    pivello

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Inviato 26 febbraio 2007 - 08:06

Il miglior film di Cronemberg è il grandissimo Videodrome. Dopo di lui...nessuno perchè Cronemberg lo detesto, ha ragione Tarantino caxxo ;D


perché,che dice Tarantino?  :D
  • 0

#56 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 26 febbraio 2007 - 10:15

Il miglior film di Cronemberg è il grandissimo Videodrome. Dopo di lui...nessuno perchè Cronemberg lo detesto, ha ragione Tarantino caxxo ;D


Sì, perchè casomai Inseparabili è un filmaccio...
Comunque, tra Cronenberg e Tarantino, preferisco sicuramente il primo.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#57 SYD80

    Groupie

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Inviato 26 febbraio 2007 - 12:58

ammeto che non gli ho visti tutti.... ma adoro Spider.
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#58 Guest_spacemen_*

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Inviato 26 febbraio 2007 - 13:15

Anche Brood la colata melefica e Rabid sete di sangue meritano di esser visti;sono due gioielli horror.
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#59 slowmp

    pivello

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Inviato 27 febbraio 2007 - 08:17

Amo tutto cronenberg. Ho solo alcune riserve su spider.
Dopo aver visto e rivisto tutta la sua filmografia devo dire che i suoi film migliori mi sembrano videodrome, opera cardine dell'immaginario anni ottanta, crash, la migliore tra le traduzioni letterarie (appena sopra al pasto nudo e m. butterfly) e history of violence, a mio parere uno dei due-tre film più belli del decennio in corso.
  • 0

#60 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 28 febbraio 2007 - 01:51


Il miglior film di Cronemberg è il grandissimo Videodrome. Dopo di lui...nessuno perchè Cronemberg lo detesto, ha ragione Tarantino caxxo ;D


Comunque, tra Cronenberg e Tarantino, preferisco sicuramente il primo.


ARGH
Hystory Of Violence è un grande film. AAAARGH :P
  • 0

#61 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 23 marzo 2007 - 23:43

Ho appena finito di vedere Crash e, come primo impatto, credo di poter dire che è il primo film di Cronenberg a deludermi. L'ho trovato un pò inconcludente, a tratti fine a se stesso.
Voi cosa ne pensate?
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#62 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:31

Ho visto eXistenZ e mi è piaciuto molto. Non se n'è parlato molto in questo topic, forse perchè non è ritenuto in generale un grande film.
Invece devo dire che sono rimasto decisamente soddisfatto (oltre che inquietato dall'idea di fondo che anima il film), più di quanto sia successo con Crash.

Molto bella la recensione sul sito di Film Tv.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#63 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 30 marzo 2007 - 10:56

Ho appena finito di vedere Crash e, come primo impatto, credo di poter dire che è il primo film di Cronenberg a deludermi. L'ho trovato un pò inconcludente, a tratti fine a se stesso.
Voi cosa ne pensate?


Si,Crash ha un evidente fascino estetico-fotografico.Ma questa è una costante dei film di Cronemberg (apparte i primi film,chemerda).Per il resto,non sono mai riuscito a correlarci le allegoriche interpretazioni apocalittiche sul rapporto uomo-macchina che leggo in rete e sulla carta del Mereghetti-Morandini.Diciamo,il nocciolo del discorso è abbastanza chiaro:l'incontro con la morte,per i grecisti saccenti thanatos,può avere un evidente riflesso nella sessualità individuale.Amore e morte,no,solite cose.Amore e violenza.Gli opposti si attraggono e si completano e non sussistono uno senza l'altro.Concetti assolutamente terreni,tutti noi abbiamo avuto modo di rendercene conto.In questo film lo strumento-macchina non sarebbe altro che l'elemento compulsivo di tale idea di morte,e l'associazione sesso-macchina è presto ricollegato.
Ma come dici tu,Homer,pure io ho un po' rinculizzato il film,proprio per il suo evidente ripiegare continuamente su se stesso,andando per accumulo di situazioni analoghe più che per approfondimento.Insomma,abbiam capito,a James a Vaughan e a Catherine piace chiavare in macchina,possibilmente con la puzza di ferraglia morta e presagio di sventura prossima.E allora ti vedi una scena di sesso,poi un'altra,e via dicendo.In mezzo simpatici quadri di cucchiai coniugali inneggianti a culi maschili e liquami vari,giri in macchina,ospedali,squarci di metropoli.Mm.
Il tutto purtroppo dipinto con eleganza cromatica,con la consapevolezza dei tempi giusti e delle inquadrature perfette.Purtroppo,dicevo,perchè solo per questo posso dire che il film,alla fine,in qualcosa mi ha soddisfatto.Per il resto mi ha placidamente annoiato (non fisicamente,ovvio... :-\),e il millenario problema freudiano di eros-thanatos si è dissolto lentamente durante i novanta minuti di film.Certe obliquità di sceneggiatura mi hanno lasciato perplesso,certi dialoghi mi hanno de-morandinizzato.Troppi pervertismi soliti,troppe la uscite di strada.Vorrei che Mereghetti mi spiagasse i troppi dialoghi e le troppe situazioni che con Eros-Thanatos c'azzeccano poco niente.
Forse che la macchina tecnologica non era solo un sostanziale pretesto per poter mettere in scena le perversioni più disparate? Questo mi chiedo.
Non un film di merda,chiariamo.Però anche a me,più lo vedo,più mi delude.
  • 0

#64 charlus jackson

    pivello

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Inviato 31 marzo 2007 - 13:00

non sono mai riuscito a correlarci le allegoriche interpretazioni apocalittiche sul rapporto uomo-macchina che leggo in rete e sulla carta del Mereghetti-Morandini.Diciamo,il nocciolo del discorso è abbastanza chiaro:l'incontro con la morte,per i grecisti saccenti thanatos,può avere un evidente riflesso nella sessualità individuale.Amore e morte,no,solite cose.Amore e violenza.Gli opposti si attraggono e si completano e non sussistono uno senza l'altro.


Salve sono nuovo di qui e sono un grande fan di Cronenberg. Un punto importante della questione è che nessuno ha mai detto che sesso e morte siano opposti: al massimo due facce della stessa medaglia. Per varie ragioni: il sesso è intendibile come massima eccitazione della carne, la morte come massima mortificazione della carne, in entrambi i casi è il massimo trionfo della "materia"; la sessualità tende ad avere come finalità un piacere sempre uguale a se stesso, in tal senso possiede un principio di ripetitività meccanica (meccanica? forse non a caso?) che riporta al freddo della morte; nella sessualità c'è un'oggettivazione dell'altro, almeno in certe forme l'altro viene assunto come oggetto del piacere, in tal senso è come se ne si uccidesse temporaneamente lo spirito (la circolarità tra inizio con "sarà per un'altra volta" riferito all'orgasmo e fine "sarà per un'altra volta" riferito al direi quasi mancato omicidio in macchina della donna da parte del marito).


Forse che la macchina tecnologica non era solo un sostanziale pretesto per poter mettere in scena le perversioni più disparate? Questo mi chiedo.


Conoscendo Cronenberg penso sia difficile, adesso spiego perchè. Cinque anni dopo Cronenberg avrebbe girato il bellissimo "Spider", che parla di uno schizofrenico che non ha scisso tra sfera sessuale e sfera materna, insomma ha rimosso la sessualità, e Cronenberg fa di questo una metafora del contrasto tra ideale e reale, tra Spider artista e il contesto mortificante. Cronenberg afferma di identificarsi totalmente in Spider. Da questo si può provare a capire che a Cronenberg almeno cinematograficamente non interessi il sesso fine a se stesso, ma penso gli interessi leggerlo e rappresentarlo in un'ottica più teorica.
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#65 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 31 marzo 2007 - 13:06

si può provare a capire che a Cronenberg almeno cinematograficamente non interessi il sesso fine a se stesso, ma penso gli interessi leggerlo e rappresentarlo in un'ottica più teorica.


Beh questo è fuor di dubbio...basti pensare ad ogni singola scena di sesso dei film di Cronenberg...in A history of violence l'accoppiamento sulle scale ha in sè il valore simbolico di tutta la pellicola..
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#66 Homer

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Inviato 31 marzo 2007 - 16:29


si può provare a capire che a Cronenberg almeno cinematograficamente non interessi il sesso fine a se stesso, ma penso gli interessi leggerlo e rappresentarlo in un'ottica più teorica.


Beh questo è fuor di dubbio...basti pensare ad ogni singola scena di sesso dei film di Cronenberg...in A history of violence l'accoppiamento sulle scale ha in sè il valore simbolico di tutta la pellicola..


Esatto...soprattutto in antitesi con la prima scena di sesso.
Il fatto è che Crash, pur essendo girato in modo impeccabile, con uno stile asciutto, quasi freddo (con quelle lunghe carrellate), non l'ho trovato quel capolavoro che vedono molti. In fondo, condivido l'analisi fatta da pAggioni.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#67 charlus jackson

    pivello

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Inviato 01 aprile 2007 - 00:48



si può provare a capire che a Cronenberg almeno cinematograficamente non interessi il sesso fine a se stesso, ma penso gli interessi leggerlo e rappresentarlo in un'ottica più teorica.


Beh questo è fuor di dubbio...basti pensare ad ogni singola scena di sesso dei film di Cronenberg...in A history of violence l'accoppiamento sulle scale ha in sè il valore simbolico di tutta la pellicola..


Esatto...soprattutto in antitesi con la prima scena di sesso.
Il fatto è che Crash, pur essendo girato in modo impeccabile, con uno stile asciutto, quasi freddo (con quelle lunghe carrellate), non l'ho trovato quel capolavoro che vedono molti. In fondo, condivido l'analisi fatta da pAggioni.


Conta infatti ancor di più il lato filosofico. Lo si può trovare o meno, del resto ogni opera d'arte consiste delle particolari vibrazioni che ha nel nostro lato emotivo (e questo è quanto è attinente allo stile e alle sensazioni) o nel nostro lato filosofico (e questo include l'empatia con l'ermeneutica del film). Cioè io non penso che si possa dire di un film come Crash "non c'è questa straordinaria profondità che vedono tutti", si può dire che non la si è colta. Io l'ho colta in Crash come per esempio al contrario non l'ho colta in A history of violence. Quindi Crash (come tantissimo Cronenberg) rappresenta per me un film straordinariamente arricchente dal punto di vista tematico, ma non solo, i film iniziano dove finiscono le parole, quindi tutta una serie di elementi e risonanze difficilmente esprimibili, proprio di cui è difficile parlare, per quanto l'idea dentro di noi possa essere chiara.
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#68 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 02 aprile 2007 - 13:45

L'ermeneutica sessual-sociologica è chiara,non è questo il punto.
A me pare solamente che questa volta Cronemberg abbia esagerato con i toni e con le sovrabbondanze.E non dimentichiamoci che non possiamo ridurre la sessualità dei protagonisti come una semplice dipendenza dalle immagini di violenza e di morte.Non tutto il film ruota attorno a scocche distrutte e amplessi in retromarcia.Spesso i dialoghi riconducono a un (in)sano voyeurismo,la semplice eccitazione dell'essere passivo spettatore.E ti piacerebbe leccargli il culo,e sei venuta,e dove lai fatto,e aspetta che mi aggiusto lo specchietto e ti guardo farti violentare da quel mostro di Elias Koteas,e hai mai assaggiato il suo sperma.
Sono questi i passaggi che riportano il film su filoni ben più terreni,che volgarizzano la speculazione trasversale che sembrava aver mosso Cronemberg.La macchina,la morte,CRASH.
Non si può vedere profondità in certe situazioni alla Richard Kern e non vederla in Viggo Mortensen che possiede la moglie con violenza sulle scale.
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#69 Homer

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Inviato 02 aprile 2007 - 18:37

Il problema di Crash, a mio avviso, non è nel contenuto, che emerge chiaramente ed è fortemente cronenberghiano , ma nel fatto che esso viene più volte riportato nello stesso modo, diventando a tratti come un collage di immagini.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#70 Homer

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Inviato 06 maggio 2007 - 17:36

Cercando su Internet alcuni libri che parlano del regista canadese, ho trovato questi titoli:

- Tutti i film di David Cronenberg di John Costello
- David Cronenberg dal cinema della mutazione all??horror esistenziale, a cura di Fabrizio Liberti
- David Cronenberg di Gianni Canova (che già conoscevo)

Qualcuno li conosce? Come sono? Magari ne conoscete altri e migliori.
Grazie!
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#71 lucabanana

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Inviato 06 maggio 2007 - 18:29

Io ho votato il Pasto Nudo .... ma dei films elencati ne ho visti solo alcuni:

- CRASH
- LA MOSCA
- VIDEODROME
- SCANNERS
- IL DEMONE SOTTO LA PELLE

e tutti mi hanno affascinato .... Quale mi consigliereste di vedere assolutamente tra gli altri?? .... asd
  • 0

#72 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 maggio 2007 - 18:42



e tutti mi hanno affascinato .... Quale mi consigliereste di vedere assolutamente tra gli altri?? .... asd


asslutamente questi tre

La Zona Morta
A History of Violence
M. Butterfly

  • 0

#73 Homer

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Inviato 06 maggio 2007 - 19:27

Scusa, Vegeta...ma Inseparabili (che per me rimane il migliore)?
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#74 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 06 maggio 2007 - 20:47

Cercando su Internet alcuni libri che parlano del regista canadese, ho trovato questi titoli:

- Tutti i film di David Cronenberg di John Costello
- David Cronenberg dal cinema della mutazione all??horror esistenziale, a cura di Fabrizio Liberti
- David Cronenberg di Gianni Canova (che già conoscevo)

Qualcuno li conosce? Come sono? Magari ne conoscete altri e migliori.
Grazie!


Come ogni volta che scrive di cinema americano (americano in senso lato) Canova batte tutti..
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#75 Homer

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Inviato 06 maggio 2007 - 21:01

Allora proverò a procurarmi quello di Canova!
I suoi speciali su Sky non sono affatto male (il cinemaniaco).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#76 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 maggio 2007 - 21:27

Scusa, Vegeta...ma Inseparabili (che per me rimane il migliore)?


bellissimo pure quello...però preferisco gli altri tre, e volevo citarne pochi ;)

gli unici due film di Cronenberg che non mi hanno convinto del tutto sono "Crash" e "Spider"
  • 0

#77 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 06 maggio 2007 - 21:30

Anche a me Crash non è piaciuto o almeno non quanto mi aspettavo viste le critiche più che positive che ho sempre sentito al riguardo.

Su Spider non mi pronuncio. E'stato il primo film di Cronenberg e non me lo ricordo bene. Dovrei rivederlo.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#78 Querelle

    pivello

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Inviato 27 maggio 2007 - 17:26

Dead Ringers, Crash e Videodrome a colazione, pranzo e cena.

The Brood è una guilty pleasure, abbastanza grossolano ma adorabile. The Fly mi ha sinceramente fatto mezzo-cagare, A History of Violence è un buon film, eXistenZ tenetevelo pure.

Voglio vedere Naked Lunch, M. Butterfly e Shivers.
  • 0

#79 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 27 maggio 2007 - 19:01

The Fly mi ha sinceramente fatto mezzo-cagare


Questa mi pare un'affermazione per lo meno azzardata..
  • 0

#80 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 12 dicembre 2007 - 18:29

Filmografia aggiornata a ieri:

Il demone sotto la pelle  ***1/5
Rabid - Sete di sangue  ****
Veloci di mestiere  ***
Brood - La covata malefica  ***1/5
Scanners  ****
Videodrome  *****
La zona morta  ***1/5
La Mosca  *****
Inseparabili  *****
Il pasto nudo  *****
M. Butterfly  *****
Crash  ***
Existenz  ***
Spider  ***1/5
A history of violence  ****
La promessa dell'assassino  ***1/5


Uomo di tutto rispetto, bentornato..
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#81 Guest_vegeta_*

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Inviato 12 dicembre 2007 - 18:39

ne approfitto.

Il demone sotto la pelle  7/10
Scanners  8/10
Videodrome  8/10
La zona morta  9/10
La Mosca  8/10
Inseparabili  7,5/10
Il pasto nudo  7/10
M. Butterfly  8/10
Crash  6,5/10
Existenz  6,5/10
Spider  7/10
A history of violence  9/10
La Promessa dell'assassino ?

  • 0

#82 Guest_vegeta_*

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Inviato 12 dicembre 2007 - 19:19

Come si può dedurre dai miei voti lo considero uno dei registi più costanti e coerenti del cinema recente. Voto l'esordio "Il demone sotto la pelle".

Il demone sotto la pelle 8/10
Rabid 8/10
Brood 8/10
Veloci di mestiere 4/10 (reperto alieno nella sua filmografia)
Scanners 8/10
Videodrome 8/10
La zona morta 8/10
La Mosca  8/10
Inseparabili 6/10 (l'unico suo film che non mi hai davvero convinto)
Il pasto nudo 8/10
M. Butterfly 7/10
Crash 8/10
Existenz 8/10
Spider 8/10
A history of violence 8/10


direi che la media sta sull'8.0 asd

strano che ti sia piaciuto poco "Inseparabili" che quasi tutti (io no) considerano il suo film migliore.
  • 0

#83 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 12 dicembre 2007 - 19:58

A me quello che ha convinto/piaciuto di meno è Crash.
I due migliori sono per me: Inseparabili (unica e fulminante visione) e Videodrome, summa di tutta la poetica di Cronenberg.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#84 corey

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Inviato 12 dicembre 2007 - 20:36

mi diletto anch'io nel gioco di società.

Il demone sotto la pelle 9
Rabid 7
Brood 8
Videodrome 8,5
La zona morta 8
La Mosca  8
Inseparabili 8 (visto una volta soltanto, urge revisione)
Il pasto nudo 8
Crash 8
Existenz 9 (tremendamente sottostimato)
Spider 6
A history of violence 5 (tremendamente sovrastimato)
  • 0
i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#85 Guest_CARMELO BENE_*

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Inviato 12 dicembre 2007 - 21:30

davanti all'Arte mi tedia dare voti:
dell'incredibile filmografia di Cronenberg la mia scelta va parimenti a Pasto Nudo e Crash: mi interessano molto le prospettive o meglio(?) le false prospettive terminali del corpo: questo suo declino irreversibile...non piu'estetico non piu'estatico, forse destinato a farsi altro dal corpo stesso, oltre ogni futile commentario sociale.


  • 0

#86 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 12 dicembre 2007 - 22:25

Il declino irreversibile del corpo, però, è un'ossessione di Cronenberg: prendi La Mosca, dove il corpo umano e la difficile convivenza con esso diventa l'ostacolo alla stabilità..
  • 0

#87 Haggard

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Inviato 12 dicembre 2007 - 22:51

"Il demone sotto la pelle" è un film con un eccellente soggetto, ma che non è stato sfruttato a pieno. La messa in scena è un po' tediosa, e manca di pathos. Non ricordo in quel film le scene dalla devastante portata psicologica che sono presenti negli altri film di Cronenberg che ho visto, è un po' piatto.
  • 0

#88 corey

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Inviato 12 dicembre 2007 - 23:05

"Il demone sotto la pelle" è un film con un eccellente soggetto, ma che non è stato sfruttato a pieno. La messa in scena è un po' tediosa, e manca di pathos. Non ricordo in quel film le scene dalla devastante portata psicologica che sono presenti negli altri film di Cronenberg che ho visto, è un po' piatto.



Angolazioni. A mio avviso ha una messa in scena potentissima e un'intensità drammatica implacabile. Punti di (s)vista. Il delirio nella piscina non è abbastanza devastante? Se la piattezza fosse così, vorrei vivere nelle Fiandre.
  • 0
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#89 Flight

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Inviato 12 dicembre 2007 - 23:42

Completamente d??accordo.
Specie il Cronenberg ??canadese? prima maniera (prodotto da Ivan Reitman), quello su cui torno più spesso e volentieri, è una lezione di cinema, rigorosissimo nel filmare l??orrore nel proprio improvviso e subitaneo, anomalo svelarsi e propagarsi incontrollato, letale, metaforico, epide®mico, prolifico in tutta la propria fulminea atrocità, truculenza; oltraggio carnale (che non è mai compiacimento a differenza di tante zappe da cinepresa dell??orrore di oggi).

Esemplari, maledetti i suoi finali, quasi capitolo a sé. C??è davvero del poetico in ogni epilogo cronenberghiano, teatralità, sublime, apocalisse, lirismo, strazio, scempio, oscenità.
Da emozioni forti, da gran pena, da groppo alla gola.

I suoi artigli, la sua firma, l??appone così nelle conclusioni; epilogo di film, epilogo di vita, fine della farsa e salto nel vuoto; esseri umani esseri miseri per destino, per Peccato. Perdono, cadono necessariamente, ineluttabilmente, nel provarsi ad essere altro da sé, nuovo da sè, come icari dopo un??occulta, repentina illusione, dopo aver provato quel fremito, quell??ebbrezza d??invincibilità tale da riscattarne la condizione, si riversano, schiantano, stramazzando al suolo.
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fabio

#90 Haggard

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Inviato 12 dicembre 2007 - 23:47


"Il demone sotto la pelle" è un film con un eccellente soggetto, ma che non è stato sfruttato a pieno. La messa in scena è un po' tediosa, e manca di pathos. Non ricordo in quel film le scene dalla devastante portata psicologica che sono presenti negli altri film di Cronenberg che ho visto, è un po' piatto.



Angolazioni. A mio avviso ha una messa in scena potentissima e un'intensità drammatica implacabile. Punti di (s)vista. Il delirio nella piscina non è abbastanza devastante? Se la piattezza fosse così, vorrei vivere nelle Fiandre.


Il delirio nella piscina è un finale ampiamente prevedibile. L'intensità drammatica di molte scene di quel film non ce la vedo, a me spettatore non è arrivata alcuna angoscia per la propagazione del morbo. Scenograficamente la stessa morbosità del parassita non è resa come potrebbe ( e dovrebbe ).
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#91 Guest_vegeta_*

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Inviato 13 dicembre 2007 - 00:08

il Conenberg prima maniera è più ironico e spregiudicato...ma manca un po' di coesione rispetto alle opere successive.
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#92 corey

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Inviato 13 dicembre 2007 - 06:48



"Il demone sotto la pelle" è un film con un eccellente soggetto, ma che non è stato sfruttato a pieno. La messa in scena è un po' tediosa, e manca di pathos. Non ricordo in quel film le scene dalla devastante portata psicologica che sono presenti negli altri film di Cronenberg che ho visto, è un po' piatto.



Angolazioni. A mio avviso ha una messa in scena potentissima e un'intensità drammatica implacabile. Punti di (s)vista. Il delirio nella piscina non è abbastanza devastante? Se la piattezza fosse così, vorrei vivere nelle Fiandre.


Il delirio nella piscina è un finale ampiamente prevedibile. L'intensità drammatica di molte scene di quel film non ce la vedo, a me spettatore non è arrivata alcuna angoscia per la propagazione del morbo. Scenograficamente la stessa morbosità del parassita non è resa come potrebbe ( e dovrebbe ).


mi sa che consideriamo il cinema in modo un tantino differente:

1. la prevedibilità a mio avviso non è un criterio di valutazione plausibile (in fondo ciò che è prevedibile per te potrebbe non esserlo per me e viceversa; inoltre è necessariamente a posteriori che si taccia di prevedibilità un film, sottraendo il giudizio a una qualsiasi validazione).

2. lo stesso dicasi per l'impressione spettatoriale: vale nel ristrettissimo e inesportabile ambito del like/dislike. altra cosa è invece riflettere sui dispositivi di messa in scena e vedere il modo in cui sono stati sviluppati (e non mi pare che cronenberg arranchi in quel campo).

3. con "scenograficamente" a che cosa alludi? al décor basico e futuristico insieme? agli ambienti in cui si svolge la vicenda? all'iscrizione dei corpi nello spazio?

4. non mi metterei mai a dare indicazioni normative di regia a un film, dicendo come potrebbe e dovrebbe essere (stortura che del resto tocca leggere un po' dovunque), mi limito piuttosto a considerarlo così com'è. altrimenti il criterio di valutazione diventa "io avrei fatto così e cosà" e amenità simili.

5. sono un rompicazzo oggettivamente intollerabile.

poi alla fine chi se ne fotte, ovviamente, restiamo delle nostre opinioni ed è giusto che sia così.
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#93 corey

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Inviato 13 dicembre 2007 - 08:23

Completamente d??accordo.
Specie il Cronenberg ??canadese? prima maniera (prodotto da Ivan Reitman), quello su cui torno più spesso e volentieri, è una lezione di cinema, rigorosissimo nel filmare l??orrore nel proprio improvviso e subitaneo, anomalo svelarsi e propagarsi incontrollato, letale, metaforico, epide®mico, prolifico in tutta la propria fulminea atrocità, truculenza; oltraggio carnale (che non è mai compiacimento a differenza di tante zappe da cinepresa dell??orrore di oggi).

Esemplari, maledetti i suoi finali, quasi capitolo a sé. C??è davvero del poetico in ogni epilogo cronenberghiano, teatralità, sublime, apocalisse, lirismo, strazio, scempio, oscenità.
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Quoto argomentazione, ardore e virgole.
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#94 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 13 dicembre 2007 - 10:44

il Conenberg prima maniera è più ironico e spregiudicato...ma manca un po' di coesione rispetto alle opere successive.


Su questo è impossibile essere d'accordo: ma poi cosa intendi per coesione? e da dove fai cominciare le opere successive? videodrome è fra quelle della prima categoria?
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#95 Guest_vegeta_*

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Inviato 13 dicembre 2007 - 11:00


il Conenberg prima maniera è più ironico e spregiudicato...ma manca un po' di coesione rispetto alle opere successive.


Su questo è impossibile essere d'accordo: ma poi cosa intendi per coesione? e da dove fai cominciare le opere successive? videodrome è fra quelle della prima categoria?


"Videodrome" fa proprio da spartiacque secondo me.
  • 0

#96 Flight

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Inviato 13 dicembre 2007 - 11:11

"Videodrome" fa proprio da spartiacque secondo me.


sì, persino ovvio, per me Scanners (o forse Brood?) è l'ultimo della prima fase. La poetica è la stessa ma amplificata e più focalizzata dato il maggiore budget, volti noti (ma non è certo un deterrente anche se gli ignoti attori semiprofessionisti e gli script 'crudi' nei film canadesi aggiungevano un che).
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fabio

#97 Haggard

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Inviato 13 dicembre 2007 - 11:15

inoltre è necessariamente a posteriori che si taccia di prevedibilità un film


Il film non l'ho visto con te, ma ti posso assicurare che secondo me era evidente come sarebbe andato a finire, in piscina o da un'altra parte. Ed è proprio da metà film in poi, più o meno (quando l'infezione ha contagiato la maggior parte dell'albergo), che comincia il tedio per una pellicola che si trascina avendo già detto quasi tutto quel che aveva da dire.

3. con "scenograficamente" a che cosa alludi? al décor basico e futuristico insieme? agli ambienti in cui si svolge la vicenda? all'iscrizione dei corpi nello spazio?


A queste cose, ma anche alla resa della malattia, molto più raffinata ed efficace nei film successivi. E non credo che il classico arredamento 70's degli ambienti possa essere in alcun modo "futuristico"...

5. sono un rompicazzo oggettivamente intollerabile.


Ma no tranquillo  ;D
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#98 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 13 dicembre 2007 - 11:32

corey quell'otto virgola cinque a videodrome non me lo dovevi fare..
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#99 corey

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Inviato 13 dicembre 2007 - 12:47

corey quell'otto virgola cinque a videodrome non me lo dovevi fare..


mi saprò far perdonare, promesso (del resto sono voti ludici e totalmente arbitrari, com'è giusto che sia) .
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#100 scirocco

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Inviato 13 dicembre 2007 - 22:26

Ho un ricordo potentissimo di Crash, un film che mi lasciò senza parole diventando, a poco a poco, il mio prediletto. Raramente ho riprovato una sensazione così forte di stupore, angoscia e paranoia. Ricordo un'atmosfera malatissima, perversa, dotata, però, di un incredibile fascino sinistro che la perfetta colonna sonora (una delle più belle che io ricordi) conficcava impietosamente nello stomaco. Un film lucidamente folle e per questo tremendamente credibile. Mai più visto un Cronenberg simile.
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