Rimuovere il crocifisso dagli edifici pubblici attualmente è anti-costituzionale, quindi è forma di una prevaricazione.
E anche questa è una colossale sciocchezza perché la Costituzione non c'entra niente, tattandosi di fatto meramente amministrativo.
La tua ingenuità è ancora più clamorosa, complice ovviamente la disinformazione de "La Repubblica". E' verissimo che, giudicando che il ricorso è inammissibile, la Consulta decreta che non è di sua competenza. Ma è proprio questo il punto: la Corte rispedisce il ricorso al mittente, e dichiara che non si pone il problema di legittimità costituzionale che veniva sollevato dal ricorsista. Forse non ti è ben chiaro che il ricorso era fatto da parte di chi voleva usare la Costituzione per sostenere la causa della rimozione del crocifisso. La Corte invece dice: la costituzionalità non è pertinente, quindi il ricorso non può essere accettato. Il crocifisso alla fine è rimasto al suo posto perchè, dato che non si poneva più il problema della Costituzione, si è fatto valere un vecchio decreto in materia di disposizioni scolastiche. Dunque, di fatto, al momento attuale non c'è una norma costituzionale, una legge, un decreto, una consuetudine o altro, in base a cui si possa sostenere legittimamente la rimozione del crocifisso in base alla legge italiana.
Aggiungo: il fatto che in altri paesi siano state emanate leggi in tal senso non ha alcun valore, nella misura in cui ogni paese ha una diversa carta costituzionale, e in parte anche diversi usi e costumi. Poi è alquanto ovvio che, se un giorno il vostro "partito" sarà maggioritario, i vostri rappresentanti potranno emanare una legge in base al quale i simboli religiosi non devono trovar posto negli uffici pubblici. Così come l'attuale maggioranza potrebbe emanare una legge che rende invece il crocifisso davvero obbligatorio. In entrambi i casi, si porrà il problema della costituzionalità.
I giudici della Consulta dovevano stabilire se esporre il simbolo della religione cristiana, negli spazi destinati all'istruzione pubblica, vìola i principi di imparzialità e laicità dello Stato. I giudici della Consulta hanno però risposto che il ricorso è "inammissibile, perché non spetta a loro decidere se il crocifisso deve rimanere o no nella aule. Questo perché la questione è di carattere amministrativo, mentre la Consulta dirime in materia di atti legislativi.
Capisco che ti riesca difficile ammettere di aver preso una cantonata, ma il fatto è che non ci si è posti il problema della costituzionalità perché la questione posta dal Tar del Veneto era di carattere amministrativo, riguardando infatti articoli del "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione".
Era di carattere amministrativo? Appunto! Ergo, non era di carattere costituzionale come avrebbero preteso i tuoi "soci" nel fare appello alla Corte, nel tentativo ostinato di far rimuovere la statuetta di Gesù. Se effettivamente ci fosse stato un problema di costituzionalità nel lasiare lì la statuetta, la corte si sarebbe espressa proprio in tal senso, non trovi?
Ancora non ti accorgi che stai proprio ammettendo quello che dico da due giorni?
Pertanto non è vero che "rimuovere il crocifisso dagli edifici pubblici attualmente è anti-costituzionale, quindi è forma di una prevaricazione" perché al limite si violerebbe una norma amministrativa.
Di sicuro, è sia costituzionale, ma anche sancito da una norma amministrativa (lo abbiamo appena scoperto), il fatto che resti lì dov'è. Dato che io non voglio cambiare le cose, il problema della costituzionalità per me nemmeno si pone. Infatti, non sono stato certo io il primo a tirare in ballo la costituzione in questo thread (bensì astrodomini).
Qui c??è l'ordinanza della Corte Costituzionale
http://www.olir.it/r...m_Document=1712
L'avevo letta già due volte prima del mio precedente intervento... forse tu l'hai fatto solo ieri sera.
che, in punto di non manifesta infondatezza della questione, il Tribunale remittente sostiene che il Crocifisso è essenzialmente un simbolo religioso cristiano, di univoco significato confessionale; e che l'imposizione della sua affissione nelle aule scolastiche non sarebbe compatibile con il principio supremo di laicità dello Stato, desunto da questa Corte dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, e con la conseguente posizione di equidistanza e di imparzialità fra le diverse confessioni che lo Stato deve mantenere; e che la presenza del Crocifisso, che verrebbe obbligatoriamente imposta ad alunni, genitori e insegnanti, delineerebbe una disciplina di favore per la religione cristiana rispetto alle altre confessioni, attribuendo ad essa una ingiustificata posizione di privilegio;
secondo la parte, l'obbligatoria esposizione del Crocifisso nelle aule violerebbe il dovere di equidistanza dello Stato rispetto alle varie confessioni e contraddirebbe l'esigenza di uno ??spazio pubblico neutrale? in cui non potrebbe trovare posto un simbolo religioso; non si potrebbe attribuire al Crocifisso il carattere di un simbolo genericamente civile e culturale, essendo innegabile la sua valenza religiosa, e mancando del resto ogni base costituzionale per poter fare del Crocifisso un simbolo dell'unità della nazione al pari della bandiera; non sarebbe praticabile, infine, nemmeno una soluzione che postuli la permanenza dell'esposizione del Crocifisso salvo che qualcuno degli alunni ritenga di esserne leso nella propria libertà religiosa, poiché sarebbe violato comunque il principio oggettivo di laicità, né si potrebbe costringere il singolo a opporsi apertamente alla eventuale volontà maggioritaria del gruppo sociale di appartenenza
Ma cosa c'entrano questi due estratti? Queste non sono parole della Corte Costiuzionale, ma la questione su cui la Corte si sta pronunciando: e alla fine si pronuncia proprio contro quello che è sostenuto in questi estratti:
pertanto, la questione proposta è, sotto ogni profilo, manifestamente inammissibile.
Le cose sono due: o non hai capito o fai finta di non capire... forse ti appigli al fatto che la frase "
mancando del resto ogni base costituzionale per poter fare del Crocifisso un simbolo dell'unità della nazione al pari della bandiera" possa contenere anche una presa di posizione implicita da parte della Corte. Invece, al massimo c'è solo un'ovvia e banale constatazione che non richiede nemmeno che la corte si pronunci (e infatti non si pronuncia): è banamente ovvio che Crocifisso non possa essere un simbolo dell'unità della nazione
al pari della bandiera (dove ho mai detto qualcosa del genere?). Da ciò, tuttavia non se ne deduce in alcun modo che lasciare il crocifisso dov'è già sia anticostituzionale. Quello che si deduce è il contrario (o l'opposto), ovvero che la sua rimozione che non ha basi costituzionali: per questo motivo, la corte rispedisce il ricorso al mittente. Se il ricorso invece fosse stato da parte di chi voleva aggiungere un crocifisso in una scuola sprovvista, allora la questione sarebbe un pò cambiata. Ma inutile parlare di fantascienza: in questa vicenda, la tua fazione ne è uscita sconfitta, perchè si sarebbe aspettata ben altro dal ricorso alla Corte.
La costituzione tutela la libertà di culto, ma non fa nessun riferimento ai simboli religiosi.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Vedo che alla fine ci sei arrivata. Ti ringrazio per averlo riportato ancora, mi hai risparmiato fatica: se vai indietro due pagine, ti ricoderai che ero proprio io ad aver riportato questo articolo, quindi non vedo come possa portare acqua al tuo mulino. Proprio secondo questo articolo, la Costituzione garantisce anche il diritto a non aver rimosso un crocifisso già presente. A limite, potrebbe garantire il diritto ad aggiugere un simbolo religioso che non sia il crocifisso. Di sicuro, non garantisce alcun "diritto" alla rimozione coatta, dato che questo non è affatto un diritto, ma una prevaricazione. E' la tua fazione ad essere a favore degli obblighi e delle imposizioni, non io (che peraltro non mi ritrovo nella fazione opposta).
Ad esempio, ti sfido a trovarmi un singolo post in cui io abbia sostenuto che, ad esempio, si deve appendere un crocifisso laddove esso non c'è già. Sebbene anche questo a quanto pare sia previsto dalla legge (la famigerata legge di cui abbiamo parlato)...
Inoltre, che il crocifisso non si identifica con la Chiesa cattolica è anche un mero dato di fatto, dato che lo adottano altre innumerevoli comunità cristiane che non si riconoscono nella Chiesa. Se poi vuoi negare anche i fatti, fai pure.
Quindi non si identifica solo con la Chiesa cattolica, ma anche con la Chiesa cattolica.
Vedo che qui mancano proprio gli elementari principi di logica: se il crocifisso non si identifica solo con la Chiesa, non si può parlare di una vera identità in quanto i due termini non sono coestensivi. E' quello che ho sempre detto. Al contrario, non ho mai negato che il crocifisso sia simbolo anche della Chiesa cattolica. E' il simbolo più plurisignificante che esista, anche perchè il simbolo della croce è precedente lo stesso cristianesimo.
Quindi è logico che quando parlo del crocifisso posso parlare anche della Chiesa cattolica. Il punto era questo.
Dove ho mai detto il contrario? Sin dal primo post, tralaltro, io stesso ho detto che il Crocifisso è un simbolo con le sue ombre. Ma non puoi pretendere che tutti la pensino come te (o come me). Conosco molte persone che rispettano il crocifisso e a cui non verrebbe in mente la sua rimozione, e tuttavia sono lontane dal mondo della Chiesa. Non dimentichiamo che Gesù è stato adottato persino dai comunisti (ovviamente, secondo il mio punto di vista, questo è semmai un altra nota negativa del cristianesimo)...
Magdi Cristiano Allan lascia il giornalismo, si da alla politica e fonda un partito. E come lo chiama?
«Protagonisti per l'Europa Cristiana»
E quindi? Dove sta il problema? Forse preferivi qualcosa tipo "europa pagana", "europa islamica", "europa comunista"? Tralaltro, la scelta di mettere al centro la bandiera italiana e non qualche stemmino crociato, mi sembra un segno positivo.