Il paragone, spero te ne accorgi, è terribilmente improprio (il secondo non lo cito nemmeno): come si può paragonare una personalità politica che sta in carica qualche anno con un simbolo religioso con duemila anni di storia? Il crocifisso non è questione di schieramento politico. Ci sono moltissime persone che non credono nemmeno, ma che si riconoscono nel crocifisso come simbolo di alcuni valori dell'occidente. Non vedo perchè dovremmo dunque sacrificare questo simbolo, nella misura in cui anche il nostro stato laico si fonda su quegli stessi valori.
Ma sì, assolutamente, e difatti mi sono subito scusato; non credere che il mio paragone fosse di tipo qualitativo, su un piano di valori, non ci penserei neanche per scherzo. Siccome hai motivato la presenza del crocifisso in quanto la maggioranza si riconosce nei valori che rappresenta, cercavo di dimostrare il fatto che non sempre la maggioranza riesce a decidere per il meglio di tutti, anzi a volte lo stesso fatto di essere maggioranza dà un senso di superiorità che spesso si traduce in un'ostinazione nel perseguire i propri scopi, anche dimenticando necessità altrui (ma non è questo il caso, questo mio ultimo discorso era più generale).
Credo che il punto sia sopratutto un altro: il riconoscimento dell'importanza della religione (intesa in senso lato) nella vita dell'uomo. Io personalmente non mi riconosco nella religione cristiana, ma credo che la religione sia indispensabile nella vita dell'uomo, inteso come genere umano. Nella misura in cui la religione (anzi la religiosità) viene riconosciuta come un'aspirazione fondamentale dell'uomo, allora anche il simbolo religioso trova giustificazione. Quando poi la nostra religiosità sarà diversa, ci sarà un simbolo che la esprimerà in modo diverso. In qualunque epoca, in qualunque cultura è stato sempre così.
Ma qual'è il problema nel continuare ad esporre una statuetta religiosa che viene esposta da secoli? Io credo che qualunque operazione di negazione, rimozione, abolizione, non sia qualcosa di positivo ma, appunto, negativo. Sarebbe come dire ai buddisti che devono eliminare i Buddha in tutti i luoghi in cui possono accedere persone di altre religioni. Perchè dovrebbero? E perchè dovremmo noi?
Forse ci stiamo spostando un po': qui non si sta negando valore alla religione ed ai suoi simboli, e ci mancherebbe altro. Il crocifisso non sarà eliminato dalla faccia del pianeta, sarebbe soltanto rimosso da un luogo che per la sua stessa natura (la formazione delle persone, delle loro coscienze, dei loro ideali) deve garantire pari dignità ad ogni cultura significante nella storia dell'umanità, e
non soltanto della civiltà occidentale.
La mia visione della religione sarà da "laico", sarà da (è il caso di dirlo) "profano", ma credo che una scelta di questa importanza nella vita di una persona debba essere una scelta
intima, debba nascere spontaneamente nell'animo (il crocifisso ognuno può essere libero di portarlo al collo, se proprio non ne può fare a meno) e non debba in alcun modo essere orientata in un senso o in un altro da agenti esterni: quella che garantisse ciò, sarebbe una società
davvero tollerante,
davvero ... cristiana, permettetemi di dire.
Il crocifisso non è simbolo di una "specifica religione" accanto le altre. Quella cristiana è la religione più diffusa nella nostra cultura/epoca/area geografica; quindi, di fatto, per noi si identifica con la religione tout court.
Questo punto di vista è interessante, senza dubbio; ma non mi sento di condividerlo. Cioè, è assolutamente vero, ma faremmo meglio a superarlo; il problema è quel "per noi": non si può più pensare che la società occidentale sia costituita solo da "noi", poichè ci saranno sempre più "loro".
credo che chiunque si riconosca nei valori religiosi, pur se di altre religioni, non possa sentirsi offeso dalla presenza di un simbolo diverso. E parlo dunque delle famigerate minoranze: io non ho mai sentito che un buddista si sia lamentato della presenza del crocifisso...
Il problema non nasce dal fatto che qualcuno l'abbia chiesto, o se ne sia lamentato; togliere il crocifisso sarebbe, come ho già detto, un modo per dimostrarsi ("dimostrarsi", eh, non "essere", quello spero sia già parte della nostra cultura) più aperti ad accogliere altri contributi ad un progresso comune, oltre che garantire una maggiore possibilità di scelta del proprio personale percorso religioso.