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L'horror che ho visto oggi


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#2601 woody

    Classic Rocker

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Inviato 10 marzo 2023 - 12:35

Ma infatti, come piu' volte sponsorizzato da Bluetrain, il vecchio porto del Mulo e' ancora una risorsa preziosa, con queste nuove generazioni di debosciati che non piratano piu' niente.

Lo dico da tempo che lo streaming legale sta uccidendo la pirateria


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#2602 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 10 marzo 2023 - 14:03

Qualcuno ha visto il promettentissimo Skinamarink?


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#2603 ucca

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Inviato 13 marzo 2023 - 20:40

nein, sembra interessante però


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#2604 ucca

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Inviato 15 marzo 2023 - 10:27

1964 The Night Walker (Passi nella notte)

Una lunga e incredibilmente pre-psichedelica introduzione ci introduce al tema del film: il mondo dei sogni. L'onirico fa spesso da sfondo all'horror e al thriller, ma in Castle in particolare. Caratteristica felicemente ambigua se si considera il fatto che le trame dei suoi film hanno quasi sempre delle soluzioni pseudo-razionali. Comunque era inevitabile che prima o poi prendesse di petto l'argomento ed eccolo quindi alle prese con la storia di una vedova perseguitata, non si sa quanto concretamente, da amanti onirici e dall'inquietate marito cieco e defunto che la tampina negli incubi. Intelligentemente i sogni e gli incubi della protagonista non sono mai visualizzati, tranne che in una memorabile sequenza surreale a meta' film, un sinistro matrimonio celebrato tra manichini. Oltre alla consueta ingegnosita' di Castle nel confondere lo spettore sulla natura dei personaggi, stavolta gli riesce paticolarmente bene di mettere in scena il senso di alterazione di chiunque si sveglia dopo un sogno molto forte. Aiuta molto l'atmosfera del film l'ossessiva e stralunata colonna sonora. I due attori protagonisti, gli ex-divi in decadenza Barbara Stanwyck e Robert Taylor, erano ultra-cinquantenni, ma, soprattutto col metro attuale, sembravano due settantenni, il che da al film un'aria malinconica e crepuscolare che ne aumenta l'orginalita'.

 

 

Questo mi ha proprio preso parecchio. L'inizio è degno di Spellbound (probabilmente un omaggio), solo al femminile. Quella parte è semplicemente magnifica, tanto che l'ho presa subita e utilizzata per un video. Ho preso solo quello perchè questa vena "psichedelica" poi viene di fatto abbandonata per virare più sull'horror. Il film però regge molto bene, almeno fino alla scena del matrimonio, con le statue che incombono sui protagonisti, il tutto sempre sospeso tra realtà e sogno. Davvero stupendo fin li. Quando le cose iniziano a scoprirsi iniziano i problemi secondo me. I ruoli si ribaltano un pò troppo e troppo velocemente rispetto alla personalità dei protagonisti e la soluzione finale è senza senso proprio da un punto di vista pratico. Lo stesso problema l'ho trovato in "Il castello maledetto" che però restava sul tono ironico ed era meno fastidioso. Questo finale l'ho trovato una specie di tradimento di tutto quello che avevo visto prima. 


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#2605 Tom

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Inviato 15 marzo 2023 - 10:34

la soluzione finale è senza senso proprio da un punto di vista pratico.

 

Beh certo, le soluzioni ""razionali"" dei suoi intrighi sono sempre una roba alla Fantomas / Diabolik.


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#2606 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 26 marzo 2023 - 18:59

per la serie meglio tardi che mai / beati gli ultimi ho recuperato il primo film della saga Saw, L'Enigmista

non so bene cosa mi abbia spinto, probabilmente una wikipediata dopo aver visto in tv Upgrade qualche sera fa.

Devo dire che mi aspettavo un horror (più o meno becero, e qui ci siamo) e scene splatterose, in realtà è un thriller con qualche elemento di giallo/mistero e un paio di scene appena un po' più forti della media (ma di fatto piuttosto innocue persino per il 2004) e parecchio trash (le sequenze accelerate e il montaggio frenetico assolutamente inutili ma mi sa che all'epoca faceva figo, alcuni momenti di recitazione a livello B-Z movie), il pupazzo inquieta per quanto è brutto, roba degna della casa (3) di Lenzi

La_casa_3.jpg

speravo in un ruolo più preponderante di Emerson, che ricordo in un buona prova in Lost (purtroppo non sufficiente a non farmi mollare la serie a metà :))


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#2607 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 27 marzo 2023 - 08:01

Credo che non riuscirei più a guardare seriamente Saw dopo questo:

 


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#2608 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 27 marzo 2023 - 11:32

anche quello di rapone non era male 


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#2609 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 01 aprile 2023 - 09:41

William Castle

Anche per via dello splendido film di Dante, Castle oggi sembra "ricordato" solo per le eccentriche trovate promozionali e come una sorta di via di mezzo tra Corman e Ed Wood, laddove non ha nulla da invidiare al talento del primo e, a parte la simpatia umana e un certo gusto camp (ma in lui totalmente consapevole), non ha per sua fortuna nulla a che fare col secondo.

 

Inizia come classico regista di terza fila degli anni d'oro di Hollywood, che segue l'aria che tira per anni senza nessun guizzo degno di nota, girando melodrammi vagamente noir negli anni 40 e anonimi western di serie B negli anni 50. Nel '58 finalmente la folgorazione sulla via di Damasco per il thriller-horror, il "suo" genere, dove rivelera' una personalita' eccentrica e creativa.

 

Sempre come ben illustrato dal film di Dante, diventa il regista simbolo di un filone che e' un mio pallino: i thriller horror degli anni piu' pesanti della Guerra Fredda, piu' o meno da meta' anni 50 a meta' anni 60. Mi riferisco a un'atmosfera livida e fatalista che era trasversale a tutto un certo cinema di quegli anni, ma che nei film di tensione ovviamente usciva con piu' facilita' e prepotenza. Curiosita' che mi ha sempre affascinato: era un'atmosfera tipica dei film in bianco e nero, i colori spesso sembravano esorcizzare e far sparire quell'inquietudine.  

 

Caratteristica di quasi tutti suoi film, che diventa interessante poetica, e' la razionalita' di fondo: alla fine e' quasi sempre solo l'uomo, con le sue pulsioni e la sua psiche, l'orgine del male.

 

 

Regista ricco di trovate a cui non si può non voler bene, trovo adorabili tutti i suoi film che ho visto (me ne mancano però ancora diversi di importanti). Scopiazzava qua e là, ma lo faceva con gusto, stile e comunque una buona dose di originalità. Tra quelli che ho visto, direi che il suo capolavoro è "Homicidal", a lungo penalizzato dall'estenuante confronto con "Psycho" (lo stesso Castle, del resto, viene spesso ancora oggi considerato come una sorta di Hitchcock di serie B). In questo caso il colpo di scena finale lo si intuisce quasi subito, un aspetto che tuttavia non lo penalizza affatto, anzi se possibile lo rende un thriller ancora più perverso e malato. "Cinque corpi senza testa" è bello ma, in questo caso sì, obiettivamente un po' troppo debitore nei confronti dei due film di Aldrich con Bette Davis; gli preferisco leggermente "Passi nella notte", con un luciferino Robert Taylor sfruttato molto bene (attore che il meglio secondo me lo ha dato quando ha interpretato ruoli sgradevoli nella seconda parte di carriera; parliamo, non a caso, di colui che ispirò alle sorelle Giussani il volto di Diabolik). Simpatico "La casa dei fantasmi" e discretamente riuscita la commistione tra commedia giovanile à la Disney e thriller ne "Gli occhi degli altri".
 
Del suo primo periodo ho visto un solo film, "I misteri di Hollywood" con Richard Conte e Julie Adams, un noir ambientato nel mondo del cinema: niente male, da quello che ricordo.

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Firma-Damon-2005.jpg

 

 


#2610 Tom

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Inviato 02 maggio 2023 - 11:24

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LARRY FESSENDEN
Da noi (poco) noto per via del suo testone white trash che spunta in film come "Bringing Out the Dead" di Scorsese, "Session 9" di Brad Anderson, "Broken Flowers" di Jarmusch e una sfilza di film horror, in patria considerato una piccola eminenza grigia del cinema di genere indipendente. Mentore del molto affine Ti West, ma anche meno prevedibimente della miglior regista minimalista degli ultimi anni, Kelly Reichardt.

Pochi film da regista, ma tutti intriganti. Tutti horror, ma eccentrici e personali, per certi versi anticipatori di quel filone arty oggi di moda. Rinuncia quasi sempre alla suspense convenzionale, giocando piu' sull'inquietudine che sulla paura, mettendo in scena piu' situazioni che non delle vere e proprie storie. L'atmosfera straniante e sottilmente "psichedelica" che si respira nelle sue opere e' costruita attraverso un accumulo di allusioni e accostamenti visivi che lo rende una specie di seguace fuori tempo massimo della New Hollywood piu' "antropologica". Quasi tutti i sui film sono a tematica ecologista e animalista, ma senza predicozzi e facile retorica.
 

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1991 No Telling
L'esordio professionale. Giovani sposini vanno ad abitare in campagna, ma lui e' un ricercatore che pratica la vivisezione, e il capanno in cui installa il suo laboratorio diventa ben presto un piccolo inferno. Nessuna catarsi o risoluzione, il lato horror e' quasi annullato in favore di una messa in scena minimalista. Anche visivamente il film e' pudico e sensibile, in modo che quei due o tre pugni allo stomaco che assesta arrivino belli potenti. In scena c'e' solo la banalita' del male di un piccolo dottor Frankenstein che in fondo fa solo il suo lavoro, in un mondo che comunque sottomette la vita di ogni cosa alle "logiche" e agli interessi umani anche al di fuori del laboratorio.

 

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1997 Habit
La frase di lancio "Sam is a drunk, Anna is a vampire" sintetizza bene la "trama" di quello che per me e' il suo capolavoro: lui incontra lei, lei e' una vampira, lui ci resta sotto in un parallello tra vampirismo e tossicodipedenza che rende il film il gemello di "Addiction" di Ferrara. Il finale e' di quelli che non si dimenticano, ma il tutto forse non e' neanche definibile come un horror, neanche di quelli a lenta carburazione, e' piu' un film drammatico e minimalista ambientato in un mondo che prevede l'esistenza dei vampiri. A Fessender interessa soprattutto creare una capsula del tempo espressionista del vivere (e morire) alternativo di meta' anni 90 a New York, ed e' davvero uno dei film piu' 90s che si possono immaginare. A suo modo dice la sua anche nel filone dei thriller sexi di quegli anni seguiti a "Basic Istinct", risultando infinitamente piu' erotico di quei modelli. Purtroppo e' l'unico suo film dove Fessenden si mette anche in scena, in una prova dolente e visibimente sentita.

 

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2001 Wendigo
Famigliola newyorkese va a passare un tranquillo weekend di paura in montagna. Relativamente piu' tradizionale dei titoli precedenti, ma ugualmente fuori dagli schemi rispetto al tipo di prodotto. Piu' che un thriller paranormale una favola nera, su un'iniziazione alla morte (stupida e "coeniana", per questo ancora piu' spaventosa) che pero' non porta a nessuna consapevolezza. Sembra la messa in scena seria della gag di Louis CK sul terrore che a un newyorkese come lui provocano la "quiete e il mistero" della campagna. L'orrore e' in effetti piu' negli occhi dei borghesi cittadini (e di noi spettatori) che non nella realta' delle cose: memorabile la scena in cui mamma e bambino cittadini si spaventano imbattendosi in una tranquilla famiglia redneck che sta facendo a pezzi un animale appena cacciato. Il Wendigo, uno spirito ne' buono ne' cattivo della tradizione indiana che si impossesa degli animali o degli uomini che si perdono nella natura, tornera' anche nei prossimi titoli.

 

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2006 The Last Winter
In una base in mezzo ai ghiacci dell'Alaska la gente inizia a impazzire. Il suo film relativamente piu' noto e tradizionale nella messa in scena e' praticamente la Cosa di Carpenter aggiornata ai tempi dei cambiamenti climatici; e se angosciava nel 2007 figuriamoci oggi. Ripresa e riscrittura dei due capolavori di Hawks e Carpenter molto piu' sensata e convincente dell'incolore terza versione ufficiale di due anni dopo. Se negli anni 50 il nemico era esterno e negli anni 80 era interno, negli anni zero non e' piu' nemmeno chiaramente identificabile il pericolo in se', figuriamoci stabilire se sta dentro o fuori, da chi o da che cosa. Per Fessenden probabilmente il suo Cuore di Tenebra sull'orrore insito nella seperazione tra uomini e l'ambiente, con la "naturale" follia che ne consegue.

 

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2008 Skin and Bones [Fear Itself]
Dopo essere scomparso in montagna ranchero torna in famiglia con gusti gastronomici radicalmente cambiati. Episodio da 40 minuti della serie antologica "Fear Itself", praticamente la terza stagione non ufficiale di "Masters of Horror". Rispetto alla serie madre Fessenden rappresenta l'unica new entry degna di nota e non a caso firma l'episodio migliore (insieme a "Eater", il degno addio di Stuart Gordon). Riprende ancora una volta il tema Wendigo, anche se stavolta come antagonista e per costruire una narrazione di suspense tradizionale, efficace e divertente. C'e' anche l'unico vero momento grandguignolesco della sua poco sanguinosa filmografia.

 

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2013 Beneath
In un laghetto di montagna branco di adolescenti in barchetta rompono talmente le balle che un pesce-mostro un po' matusa si incazza lievemente. Divertente film per la tv a budget ridottissimo. Da sempe scheggia solitaria nel genere qui Fessenden sembra voler accumulare tutti i cliche' che aveva sempre evitato, a cominciare da dei protagonisti che muoiono nei modi piu' idioti possibili. Gli attori sembrano persino versioni "discount" di facce famose, tipo che uno e' un sosia dichiarato di Johnny Depp, mentre il personaggio di un nerd che filma nei momenti piu' assurdi e' una velenosa parodia di JJ Abrams. Come Carpenter col suo fantasma in "The Ward", Fessender non fa nulla per nascondere la natura plasticosa del pescione assassino (ennesima incarnazione del Wendigo): mostri di vecchia scuola che fanno a pezzi la gioventu' maleducata di oggigiorno.

 

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2019 Depraved
Questa sua rilettura del mito di Frankenestein e' per certi versi il suo film piu' romeriano, dove mescola e aggancia suggestioni gotiche ad atmosfere e tematiche moderne, in questo caso quella dei reduci di guerra che tornano, letteralmente o mentalmente, "a pezzi" dai vari fronti. Anche il film e' una creatura fatta di vari pezzi: Frankenestein + Il giorno degli zombi + Robocop + Darkman + un finalone in odor di noir. Comunque sempre originale, stavolta Fessender e' forse piu' interessante che coinvolgente, anche per colpa di un cast a tratti inadeguato a sostenere un film che per tre quarti e' un dramma ambientato in un loft. (Chissa' da dove rispunta fuori persino uno dei tre attori di Blair Witch Project, che onestamente e' il piu' cane della compagnia.)


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#2611 ucca

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Inviato 02 maggio 2023 - 12:25

Lady Winter è l'unico che ho visto e non mi aveva colpito, mi incuriosisce habit. Grazie come sempre
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#2612 Sandor

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Inviato 02 maggio 2023 - 13:04

Ogni tanto viene fuori questo Fessenden ma non ho visto nulla e dato che menzioni Ty West che mi piace tanto mi sa che recupererò il possibile.


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#2613 Man-Erg

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Inviato 04 maggio 2023 - 10:47

Non ricordo se si è mai parlato di Cast a deadly spell, ma signori, che figata! Divertentissima mescola di orrore cosmico Lovecraftiano (l'impianto della storia è basato su una missione di recupero del Necronomicon assegnata ad un detective privato da parte di un ricco e stravagante signore che dovrà farci chissà cosa, quindi mostricciattoli e mostroni più o meno gore, più o meno lolloni, più o meno citazionisti-ci, Yog-Sothoth, Shub-Niggurath e company ai blocchi di partenza per poter rientrare sulla terra a fare il delirio - previa lettura del grimorio -, e così via), atmosfere noir in una Los Angeles degli anni '40 in cui succedono cose strane (l'uso della magia è di dominio collettivo, con il detective Harry Philip Lovecraft - un fighissimo Fred Ward che va via di paglia in paglia e di whisky in whisky, tormentato nel profondo da un mondo di merda, ma sempre pronto alla battuta - unico a rimanere saldo nelle proprie convinzioni di non-utilizzatore-di-magia), battutismo a go-go, una fotografia fumettistica di grande effetto, e una Julianne Moore di una bellezza a dir poco devastante (e infatti manipola e gioca, fa e disfa).

 

moore_brown_cardriche.jpg

 

monster-face-inset.jpg

 

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#2614 Tom

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Inviato 04 maggio 2023 - 11:24

Cultonesco e dantesco, nel senso di Joe.

Oggi la risoluzione finale sarebbe inconcepibile (cosa che mi accorgo di pensare sempre piu' spesso vendendo roba pre-2000, mah!).

 

C'e' anche una specie di sequel, "Witch Hunt", di tre anni dopo. Con, al posto di Fred Ward, Dennis Hopper e al posto di Martin Campbell... Paul Schrader.

 

Witch_Hunt_TV-214662197-large.jpg


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#2615 ucca

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Inviato 04 maggio 2023 - 14:46

lo cerco, spero di trovarlo in italiano. 

Eccolo: https://www.youtube....annel=CINEMAZOO


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#2616 diegopunk

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Inviato 10 maggio 2023 - 11:37

La casa-il risveglio del male

 

Oltre i litri (ettolitri) di sangue,ben poca cosa


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#2617 ucca

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Inviato 11 maggio 2023 - 07:59

Visto, non è malaccio ma è estenuante e senza un minimo di ironia. Gli darei un 6.


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#2618 Man-Erg

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Inviato 31 maggio 2023 - 12:30

A wounded fawn: inizi e pensi maronn' che puttanata; vabè la Suspension Of Disbelief, ma qua ragazzi datemi tregua.

Poi prosegui e l'impressione rimane la stessa, però il contorno si popola di cose strane e magiche, e capisci che era tutto in preparazione del delirio: arriva il sangue, le visioni lisergiche, i gufi antropomorfi giganti, del misticismo bello affettato e a una certa anche un ottimo twistone che cambia le carte in tavola. Visivamente proprio una bella robina, devo ancora capire se tutta la parabola mi convince, ma alla fine famo di sì.

 

HEY

 

1671389791_000.jpg

 

HEY#2

 

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WOAH

 

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Il Mistero e i Simbolismi

 

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#2619 ucca

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Inviato 31 maggio 2023 - 12:34

questo? https://www.tokyvide...-a-wounded-fawn

 

ieri ho visto Skinamarink, DIO MIO CHE CAZZATA.

Non vale la pena aggiungere altro, video maker del cazzo che si sentono Lynch.


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#2620 Man-Erg

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Inviato 31 maggio 2023 - 12:38

Lui.


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#2621 ucca

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Inviato 14 giugno 2023 - 08:27

Stavo vedendo ieri The Believers - I credenti del male, di John Schlesinger. Mi sembra un film di valore, devo ancora finirlo, l'autore è quello del Maratoneta e altri capolavori. Non sapevo avesse fatto anche un horror, il taglio è molto drammatico e il terrore è più psicologico che fisico. Mi ha piacere tra l'altro ritrovare la terribile Brujeria, direi coerente con la descrizione che ne faceva Alan Moore nel mitico ciclo di Swamp Thing (quello che vide la nascita di Jhon Constantine). Non c'è però il mostro con la mano dentro la schiena


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#2622 Tom

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Inviato 15 giugno 2023 - 14:30

Il vero ritorno a un film con delle ambizioni avviene proprio a conclusione di carriera con Shanks del 1974. Film pare notevole, surreale e inquietante, ma che non sono riuscito a vedere da nessuna parte.

 

Recuperato.

 

Shanks (Marcel Marceau, credo al suo unico film come protagonista) è un burattinaio sordomuto che viene assunto come aiutante dal decrepito Mister Walker (sempre Marceau), che nei laboratori della sua villa gotica ha inventato un metodo per rianimare i corpi morti e controllarli come burattini. Quando Mister Walker muore all'improvviso, Shank ne rianima il cadavere, innescando cosi' una serie di avvenimenti tra il grottesco e il tragico. Come si inutisce dal prologo tutta la storia e', forse, solo una fantasia del protagonista.

 

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"Gianluca, dai cazzo!"

 

All'inizio dei titoli di testa il film stesso si autodefinisce come una "cupa favola alla Grimm". Volendo trovare qualcosa di vagamente simile si potrebbe dire che si respira un'atmosfera simile a quella del Willy Wonka con Gene Wilder, ma infinitamente piu' malata e surreale. Si potrebbe anche immaginarlo come un film di Tim Burton ante litteram, se non fosse che Burton non ha mai davvero osato spingere il pedale del suo macabro gentile fino a sfociare nella vera e propria necrofila (manco tanto "gentile") come succede in questo film.

 

shanks-1.jpg

Sono cadaveri pero' pilotabili, che cosa buffissima!

 

Mettamici pure il carico di un personaggio femminile che e' una ragazzina al massimo quattordicenne pero' innamorata secca (e ricambiata) del protagonista cinquantenne e completiamo il quadro del "cringe", come dicono i giovani d'oggi.

 

mqdefault.jpg

Polanskiano... in piu' di un senso.

 

Chissa' che pubblico aveva in mente Castle dirigendo un film per ragazzi che nell'ultima mezz'ora si trasforma in un... rape & revenge! (davvero #onlyinthe70s). Comunque se voleva chiudere la carriera con un film inclassificabile, a suo modo unico e poetico direi che c'e' riuscito in pieno. E' anche un bell'omaggio al cinema muto, mai come in questo senso un omaggio sepolcrale, e un tributo all'arte di Marcel Marceau. Quest'ultimo e' praticamente co-autore del film: quindi ci teneva proprio a mostrarsi per una volta senza il celebre trucco da mimo e ad apparire come un personaggio inquietantissimo, per quanto senza dubbio magnetico.

 

Stavo vedendo ieri The Believers - I credenti del male, di John Schlesinger. Mi sembra un film di valore, devo ancora finirlo, l'autore è quello del Maratoneta e altri capolavori. Non sapevo avesse fatto anche un horror, il taglio è molto drammatico e il terrore è più psicologico che fisico. Mi ha piacere tra l'altro ritrovare la terribile Brujeria, direi coerente con la descrizione che ne faceva Alan Moore nel mitico ciclo di Swamp Thing (quello che vide la nascita di Jhon Constantine). Non c'è però il mostro con la mano dentro la schiena

 

Film che da adoloscente mi turbo' parecchio, come per altro anche altri due celebri voodoo-movie degli anni 80, Angel Heart e Il serpente e l'arcobaleno. Da ragazzino il voodoo mi inquietava molto, chissa' perche'. Fatto sta che con gli anni The Believers l'ho visto poco e per nulla citare, tanto che ho iniziato a sospettare si trattasse di un film mediocre, che mi aveva impressionato solo perche' ero un ragazzino, per cui non ho mai cercato di rivederlo per non rovinarmi il ricordo. 


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#2623 Wattimo Fuggente

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Inviato 16 giugno 2023 - 21:16

"Gianluca, dai cazzo!"

lol


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#2624 ucca

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Inviato 17 giugno 2023 - 00:03

Il vero ritorno a un film con delle ambizioni avviene proprio a conclusione di carriera con Shanks del 1974. Film pare notevole, surreale e inquietante, ma che non sono riuscito a vedere da nessuna parte.

 
Recuperato.
 
Shanks (Marcel Marceau, credo al suo unico film come protagonista) è un burattinaio sordomuto che viene assunto come aiutante dal decrepito Mister Walker (sempre Marceau), che nei laboratori della sua villa gotica ha inventato un metodo per rianimare i corpi morti e controllarli come burattini. Quando Mister Walker muore all'improvviso, Shank ne rianima il cadavere, innescando cosi' una serie di avvenimenti tra il grottesco e il tragico. Come si inutisce dal prologo tutta la storia e', forse, solo una fantasia del protagonista.
 
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"Gianluca, dai cazzo!"
 
All'inizio dei titoli di testa il film stesso si autodefinisce come una "cupa favola alla Grimm". Volendo trovare qualcosa di vagamente simile si potrebbe dire che si respira un'atmosfera simile a quella del Willy Wonka con Gene Wilder, ma infinitamente piu' malata e surreale. Si potrebbe anche immaginarlo come un film di Tim Burton ante litteram, se non fosse che Burton non ha mai davvero osato spingere il pedale del suo macabro gentile fino a sfociare nella vera e propria necrofila (manco tanto "gentile") come succede in questo film.
 
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Sono cadaveri pero' pilotabili, che cosa buffissima!
 
Mettamici pure il carico di un personaggio femminile che e' una ragazzina al massimo quattordicenne pero' innamorata secca (e ricambiata) del protagonista cinquantenne e completiamo il quadro del "cringe", come dicono i giovani d'oggi.
 
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Polanskiano... in piu' di un senso.
 
Chissa' che pubblico aveva in mente Castle dirigendo un film per ragazzi che nell'ultima mezz'ora si trasforma in un... rape & revenge! (davvero #onlyinthe70s). Comunque se voleva chiudere la carriera con un film inclassificabile, a suo modo unico e poetico direi che c'e' riuscito in pieno. E' anche un bell'omaggio al cinema muto, mai come in questo senso un omaggio sepolcrale, e un tributo all'arte di Marcel Marceau. Quest'ultimo e' praticamente co-autore del film: quindi ci teneva proprio a mostrarsi per una volta senza il celebre trucco da mimo e ad apparire come un personaggio inquietantissimo, per quanto senza dubbio magnetico.
 

Stavo vedendo ieri The Believers - I credenti del male, di John Schlesinger. Mi sembra un film di valore, devo ancora finirlo, l'autore è quello del Maratoneta e altri capolavori. Non sapevo avesse fatto anche un horror, il taglio è molto drammatico e il terrore è più psicologico che fisico. Mi ha piacere tra l'altro ritrovare la terribile Brujeria, direi coerente con la descrizione che ne faceva Alan Moore nel mitico ciclo di Swamp Thing (quello che vide la nascita di Jhon Constantine). Non c'è però il mostro con la mano dentro la schiena

 
Film che da adoloscente mi turbo' parecchio, come per altro anche altri due celebri voodoo-movie degli anni 80, Angel Heart e Il serpente e l'arcobaleno. Da ragazzino il voodoo mi inquietava molto, chissa' perche'. Fatto sta che con gli anni The Believers l'ho visto poco e per nulla citare, tanto che ho iniziato a sospettare si trattasse di un film mediocre, che mi aveva impressionato solo perche' ero un ragazzino, per cui non ho mai cercato di rivederlo per non rovinarmi il ricordo.

Ho finito di vederlo. Non molto originale il finale però bel film.
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#2625 ucca

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Inviato 10 luglio 2023 - 11:49

visto al cinema Insidious 4, ve lo consiglio! Non inizia proprio benissimo, sembra un pò bloccato però poi prende molto bene. Sceneggiatura classica ma scenografie e personaggi ben costruiti, ritorna il tema del quadro come mezzo per accedere ad altro.

In questo caso l'altro è molto lynchiano, devo dire con merito. Ma soprattutto fa paura, parecchia.


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#2626 Tom

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Inviato 13 luglio 2023 - 16:28

DON COSCARELLI, il poeta (a fumetti) del New Horror

 

Un nome da mafioso alla Nonna Abelarda per il piu' inclassificabile e poetico esponente del new horror anni 70 e 80. Nome, se non proprio sconosciuto, scarsamente considerato da noi, Coscarelli vive di un piccolo culto in patria e in altri paesi grazie alla serie Phantasm. Ben venga almeno questa piccola fama, ma a confinarlo nell'ambito dell'horror (come sto facendo anch'io) ci si perde l'insieme di un regista per certi versi unico e solitario, con una sua poetica riguardante il rapporto tra cinema e Tempo che ne fa una specie di bizzarro miscuglio tra Linklater, Lynch, Raimi.

Il cinema di Coscarelli, benche' sempre "industriale", e' fatto letteralmente in casa, spesso prodotto in famiglia e girato con un gruppo di eterni amici. I tre attori simbolo che si e' portato dietro una vita (una fedelta' reciproca multi-decennale, tanto piu' significativa se inserita in un contesto disgregante e isolante come quello americano) sono l'inquietante "Tall Man" Angus Scrimm e il simpatico pelatone con codino Reggie Bannister, ma e' il piu' giovane A. Michael Baldwin a essere stato il suo "Antonie Doinel": ragazzino nei primi film (aveva una parte secondaria anche ne La famiglia Bradford) poi di film in film col volto inevitabilmente sempre piu' segnato dal passare del tempo...

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Insomma, Linklater, puppagli la fava.

 

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1975 Jim the World's Greatest
Se l'e' incredibilmente pagato col premietto famigliare di fine high school e scritto a 18 anni questo splendido e amarissimo dramma, che piu' che l'opera d'esordio di un appena ventenne sembra l'opera matura di un qualche disilluso autore New Hollywood ultra-trentenne. Con un ritmo sincopato tipico del periodo, a base di flashback e flashward, si decostruisce la vita di Jim, ragazzone americano che sembra aver tutto dalla vita: bello, integrato, quarterback della squadra di football, con le ragazze che gli cadono nel letto (anche se lui si innamora senza speranza di un'intellettuale, l'unica che lo snobba), ma "troppo" sensibile per godersela, anche perche' orfano di madre e con la vita avvelenata da un padre alcolista e paranoico, che pesta regolarmente il fratellino. Molto 70s la radicalita' con cui si sfata il Sogno americano: un'atroce illusione anche per un apparente predestinato come Jim. Inquietante e imponente Angus Scrimm interpreta il padre alcolizzato, mentre un gia' freakettone Reggie Bannister appare in un cameo. (Purtroppo introvabile in una versione decente.)

 

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1976 Kenny & Company
Tanto cupo l'esordio, tanto lieve e adorabile, almeno in apparenza, il secondo film. Nei giorni a cavallo di Halloween, in un paesino americano qualsiasi, la vita di due ragazzini qualsiasi (tra cui per la prima volta Baldwin) tra scherzi, stronzate, piccole avventure. Filmare il presente con un occhio gia' consapevole che quello che rimane impresso su pellicola un attimo dopo e' gia' passato irrimediabilmente perduto e sono gia' tutti "fantasmi". C'e' molto di piu' dell'inevitabile malinconia che si prova vedendo in azione ragazzini e bambini di un passato ormai lontano, Coscarelli riesce a far emergere da tutto un senso di serena ma implacabile nostalgia, persino dalle ombre dei cancelli e dei vialetti. Raramente il flou, tanto in voga e spesso abusato nel cinema di quegli anni, e' stato usato in maniera tanto sensata. Quel che rende unico il film e' che una materia per molti cervellottica (il celebre "il cinema e' la morte al lavoro" di Jean Cocteau) nelle mani di Coscarelli diventa trasparente e concreta poesia "pop", in un film costruito come una serie di strisce a fumetti dalla parti del miglior Schultz dei migliori Peanuts. Un film per / su / di ragazzi che man mano si ammanta di un senso di morte che ne fa il film "da Holloween" perfetto. Tra l'altro una delle migliori "spiegazioni" sul senso non banale di quella festa, tante volte banalizzata dall'anti-americanismo da salotto tanto praticato anche da queste parti. Per quanto mi riguarda capolavoro che mi rammarico aver scoperto solo a 48 anni. (Se interessa, occhio che la versione su youtube e' in ottima definizione, ma e' amputata della scena della cagnetta del protagonista portata dal veterinario, centrale per il senso del film e sequenza di per se' indimenticabile.)

 

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1979 Phantasm
Praticamente un paradossale sequel del precedente, come in tempi recenti "It Follows" era alla fin fine un sequel del per nulla horror film precedente del regista, "The Myth of the American Sleepover". Dal breve incanto caleidoscopico dell'infanzia alla scoperta della mortalita' e del grigior del vivere nell'adolescenza. In questo caso scoperta della Morte in senso letterale, dato che nel film si incarna nel Tall Man interpretato da Angus Scrimm, la piu' eccentrica delle grandi maschere horror degli anni 70 e 80. L'ultimo grande classico dell'horror americano del decennio, girato con mezzi al limite dell'amatoriale, con una storia costruita piu' al montaggio che relamente scritta, pieno d'assurdita' al limite del trash (le iconiche "palle" volanti munite di artiglio, lo "sgabuzzino" multidimensionale) eppure incredibimente corente nella sua atmosfera da incubo. Il Craven di "Nightmare" riprendera' a piene mani, in un paio di momenti sfiorando persino il plagio. Ipnotico, sonnambolico, surreale, unico.

 

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1982 The Beastmaster
Coscarelli cavalca la breve moda fantasy dell'epoca a modo suo, costruendo un film che non rinnega la origini pulp del genere e guardando piu' all'agile avventurosita' dei fumetti che non all'epica dei volumoni tolkeniani. Se vogliamo trovarci una coerenza autoriale, mette in film scena una storia da albo a fumetti che sarebbe potuto stare su uno scaffale nelle camerette dei protagonisti dei film precedenti. Avventure di una specie di He Man / Tarzan / San Francesco che se ne va in giro accompagnato da due furetti, una tigre nera e un falco. Un film per ragazzi con donne nude, gravidanze bestiali, massacri, bambine sacrificate e un esercito di barbari cattivi vestiti sadomaso.

 

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1988 Phantasm II
A nove anni dal precedente tentano di sfruttare il Tall Man come maschera da franchise horror. I produttori sganciano al regista piu' soldi del suo solito, ma per il protagonista Mike gli impongono anche di sostituire la figura malinconica di Baldwin con il faccione piu' hollywoodiano di James LeGros. Coscarelli intasca i soldi e accetta l'imposizione, ma ripaga i produttori con un horror-fantasy politico alla Carpenter / Romero. Spostando il discorso dall'horror onirico dell'esordio alla fantascienza apocalittica, mette su una trasparente metafora sulle devastazioni sociali del reaganismo e allo stesso tempo intrattenendo con una molto divertente e colorata sarabanda di trovate fantastiche e avventurose. Molto 80s e allo stesso molto anti-80s.

 

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1989 Survival Quest
Nella wilderness americana si scontrano due gruppi di ragazzi appartenenti a due corsi di sopravvivenza, uno tenuto da un semi-nazista, l'altro da un saggio montanaro. Specie di variante di Karate Kid ambientata nel mondo dei survivalisti, che nell'ultima mezz'ora si trasforma in una versione per ragazzi di Deliverance. Quello che nelle mani di altri sarebbe stato un tipica stronzatina action anni 80 nelle mani di Coscarelli diventa una simpatica favola moderna, in cui si scontrano etica ecologia e paranoia rambista.

 

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1994 Phantasm III: Lord of the Dead
Riprende il controllo della sua creatura e fa rientrare Baldwin nel ruolo di Mike, anche se ormai il vero protagonista della saga e' l'amico Reggie interpretato da Reggie Bannister, una specie di Ash di Evil Dead meno imbecille, ma quasi altrettanto pasticcione. Forse proprio influenzato da Raimi Coscarelli vira tutto in commedia "pulp, molto pulp... pure troppo", tra bambini assassini stile "Mamma ho perso l'aereo" e culturiste ninja. L'inventivita' delle trovate surreali e' al solito godibile, ma dispiace un po' veder buttato tutto in cazzatona. Forse se ne rende conto anche Coscarelli, che rimediera' infatti col capitolo successivo.

 

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1998 Phantasm IV: Oblivion
Il budget tornato catacombale costringe Coscarelli a girare tutto in un deserto con pochissimi attori contanti (tra cui ovviamente i soliti tre fedelissimi), ma facendo di limiti virtu' torna serio e realizza un grande trip psichedelico e metafisico, dove mescola i piani narrativi e di realta' come nell'esordio. Soprattutto recupera molte sequenze tagliate del film del '79 e le inserisce nel film a mo' di visioni ingannatrici. Le contestualizza cosi' bene nella narrazione che sembrano girate apposta, evitando l'effetto posticcio tipico di queste operazioni. Vedere gli attori/personaggi realmente alternati ai se stessi di vent'anni prima trasforma un raccoglitIccio horror low-budget in un piccolo buco nero di inquietudine riguardante il Tempo e il non-senso della vita. Altro che i giochetti di Ritorno al futuro II.

 

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2002 Bubba Ho-Tep
L'incubo della vecchiaia e dell'invecchiare e' il vero orrore sotteso a quasi tutto il cinema dell'autore, dunque il regista ideale per mettere in scena il racconto epico-geriatrico di Joe Lansdale, che vede un Elvis decrepito rinchiuso in una casa di riposo che deve affrontare una mummia egiziana. Certificando le parentele con Raimi Coscarelli trova in Bruce Campbell il protagonista perfetto, un Elvis visto come il super-americano di fronte all'estremo nemico, una Morte che ormai sta piu' in lui, per altro gia' "morto" per tutti, che non nel nemico soprannaturale. Assecondando il suo protagonista e l'ambientazione il film adotta un ritmo sonnambolico, dove veglia e sonno si confondono, dove il vuoto squallore delle stanze e dei corridoi di un ospizio fanno piu' paura di una mummia vampiro. Ennesimo gioiellino.

 

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2005 Incident On and Off a Mountain Road
Gli spetta l'onore di aprire le danze della prima stagione di Masters of Horror. Per l'occasione fa un altro adattamento da Lansdale, dove per altro trova appigli per riprendere il filo del discorso di Survival Quest: nel piccolo mondo di Coscarelli tutto prima o poi torna. Gustosa e spietata favola moderna, dritta e minimale, con praticamente solo quattro attori in campo, tra cui Angus Scrimm.

 

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2012 John Dies at the End
L'ennesimo goiello ormai senza un vero pubblico. Benche' tratta da un romanzo di David Wong, storia assolutamente dentro la poetica del regista di Phantasm, dato il continuo rimescolarsi tra fantasia, sogno e realta' alternative. Coscarelli si da una rinfrescata stilistica guardando forse al cinema goliardico-esistenzialista di Edgar Wright o comunque ottenendo effetti simili, dando una prova di freschezza giovanile rispetto al cinismo testamentario di altri grandi del new horror ancora attivi in quegli anni (del resto piu' anziani di lui). Un'acrobazia tra generi senza reti di protezione che e' un manifesto di commovente e incrollabile fedelta' nella bandiera dei b-movie, con una divertente sarabanda di trovate surreal-demenziali quasi in ogni sequenza e un'intrigante vena meta-narrativa. Entusiasmo anarchico che undidici anni dopo rischia di lasciare l'amaro in bocca considerato che, ad oggi, e' l'ultima sua vera regia.

 

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2016 Phantasm: Ravager di David Hartman (Coscarelli produce e co-sceneggia)
All'ultimo giro Coscarelli abdica purtroppo alla regia, ma il film integra le suggestione dei suoi due lungometraggi precedenti, mettendo in scena un'apocalisse pop alla "John Dies at the End" e presentando un Reggie rincoglionito rinchiuso in un ospizio come l'Elvis di "Bubba Ho-Tep". Gli effetti cheap stile Asylum e la sbrigativita' di molte sequenze hanno offeso molti fan della saga, ma il tutto mi sembra invece perfettamente coerente all'idea di base, tristissima e crudele: tutta la saga e' da rileggere come fantasia di un anziano demente che in fin di vita si vuole illudere di aver vissuto una vita con un senso? Piu' in generale un film povero di mezzi ma non di idee che inevitabilmente riflette sulla degradazione di un immaginario ricco di mezzi ma dalle idee sempre piu' povere e kitsch. Angus Scrimm interpreta per l'ultima volta il Tall Man e il film esce postumo. Un attore gia' morto che interpreta la Morte, niente di piu' coscarelliano.


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#2627 dick laurent

    ...

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Inviato 13 luglio 2023 - 19:57

Confesso di averlo sentito nominare tante volte ma mai visto nulla, anche se Phantasm ce l'avevo nella lunga lista di nodi al fazzoletto. Però a leggere sembra che ci siano parecchi titoli assai validi. Quel Kenny & Company soprattutto mi attira parecchio. 


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#2628 woody

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Inviato 13 luglio 2023 - 20:07

Vidi Phantasm in compagnia diversi anni fa, ricordo che solo che mi piacque moderatamente, horror dal budget risicato ma dignitoso.
Bubba Ho-Tep visto almeno un par di volte, lontano da essere un film perfetto ma dopo Ash è il ruolo più memorabile per Bruce Campbell, l'idea di base semplice ma molto divertente e ben costruita.
Durante la pandemia vidi John dies at the end, non me lo ricordo come molti film visti in quel perdio, ricordo che non era male, intrattenimento più che dignitoso, magari me lo riguardo stasera se non torno troppo stanco da lavoro


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#2629 Twin アメ

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Inviato 13 luglio 2023 - 22:35

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

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#2630 ucca

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Inviato 14 luglio 2023 - 06:02

Io eviterei. Su Coscarelli, vorrei riprendere i vari phantasm in effetti che sono molto estivi. Non è un grande regista ma è piacevole
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#2631 Marguati

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Inviato 14 luglio 2023 - 07:32

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

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Non l'ho ancora visto ma mi hanno parlato bene di In Fabric


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#2632 Sandor

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Inviato 14 luglio 2023 - 07:33

Per quel poco che ho visto di Coscarelli,2 phamtasm(ho in programma da molto un immersione totale nella saga) e Bubba ,a me piace molto,mi sembra il classico regista che ha girato sempre con 2 soldi ma con enorme passione,mi basta e avanza.


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#2633 ucca

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Inviato 14 luglio 2023 - 08:57

1976 Kenny & Company
Tanto cupo l'esordio, tanto lieve e adorabile, almeno in apparenza, il secondo film. Nei giorni a cavallo di Halloween, in un paesino americano qualsiasi, la vita di due ragazzini qualsiasi (tra cui per la prima volta Baldwin) tra scherzi, stronzate, piccole avventure. Filmare il presente con un occhio gia' consapevole che quello che rimane impresso su pellicola un attimo dopo e' gia' passato irrimediabilmente perduto e sono gia' tutti "fantasmi". C'e' molto di piu' dell'inevitabile malinconia che si prova vedendo in azione ragazzini e bambini di un passato ormai lontano, Coscarelli riesce a far emergere da tutto un senso di serena ma implacabile nostalgia, persino dalle ombre dei cancelli e dei vialetti. Raramente il flou, tanto in voga e spesso abusato nel cinema di quegli anni, e' stato usato in maniera tanto sensata. Quel che rende unico il film e' che una materia per molti cervellottica (il celebre "il cinema e' la morte al lavoro" di Jean Cocteau) nelle mani di Coscarelli diventa trasparente e concreta poesia "pop", in un film costruito come una serie di strisce a fumetti dalla parti del miglior Schultz dei migliori Peanuts. Un film per / su / di ragazzi che man mano si ammanta di un senso di morte che ne fa il film "da Holloween" perfetto. Tra l'altro una delle migliori "spiegazioni" sul senso non banale di quella festa, tante volte banalizzata dall'anti-americanismo da salotto tanto praticato anche da queste parti. Per quanto mi riguarda capolavoro che mi rammarico aver scoperto solo a 48 anni. (Se interessa, occhio che la versione su youtube e' in ottima definizione, ma e' amputata della scena della cagnetta del protagonista portata dal veterinario, centrale per il senso del film e sequenza di per se' indimenticabile.)

 

Questo vorrei vederlo


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#2634 Sandor

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Inviato 14 luglio 2023 - 09:54

visto al cinema Insidious 4, ve lo consiglio! Non inizia proprio benissimo, sembra un pò bloccato però poi prende molto bene. Sceneggiatura classica ma scenografie e personaggi ben costruiti, ritorna il tema del quadro come mezzo per accedere ad altro.

In questo caso l'altro è molto lynchiano, devo dire con merito. Ma soprattutto fa paura, parecchia.

Non è che parli del quinto,Insidious la porta rossa?

Io ho abbandonato dopo i primi due di Wan,buoni,poi mi sembra sia tutto deragliato nella ripetizione e jump scare telefonatissimi.

Del quinto ho letto solo dal brutto al bruttissimo.


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#2635 ucca

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Inviato 14 luglio 2023 - 10:03

A me è piaciuto molto. Mi erano piaciuti tutti i precedenti, penso sia fatto molto bene. Insieme ai primi 2 The Conjuring secondo me nel campo horror sono la cosa migliore uscita negli ultimi anni, hanno sempre tenuto uno standard alto. Poi The Conjuring è crollato nel terzo, insidious mi pare di no.


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#2636 Wattimo Fuggente

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Inviato 14 luglio 2023 - 11:36

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

https://www.wired.it...e-video-titoli/

 

un amico parlava con entusiasmo di rigor mortis, io non l'ho visto e ho un generale scetticismo verso i suoi gusti quindi non me la sento di consigliarlo, dovrebbe essere un kung fu action dall' estetica orrorifica (come i mr vampire a cui si ispira).

non sapevo fosse su prime, mi sa che finirà nella playlist comatosa da calura estiva

UPDATE: mi sono abbioccato dopo mezz'ora. incomprensibile (o insulso) e con poca azione 


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#2637 woody

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Inviato 14 luglio 2023 - 17:07

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

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Non ne conosco uno manco io, a questo punto sarei curioso...


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#2638 gwoemul

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Inviato 14 luglio 2023 - 19:00

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

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In Fabric!


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#2639 Twin アメ

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Inviato 16 luglio 2023 - 21:43

 

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

https://www.wired.it...e-video-titoli/

 

un amico parlava con entusiasmo di rigor mortis, io non l'ho visto e ho un generale scetticismo verso i suoi gusti quindi non me la sento di consigliarlo, dovrebbe essere un kung fu action dall' estetica orrorifica (come i mr vampire a cui si ispira).

non sapevo fosse su prime, mi sa che finirà nella playlist comatosa da calura estiva

UPDATE: mi sono abbioccato dopo mezz'ora. incomprensibile (o insulso) e con poca azione 

 

 

Ahah l'update... in effetti l'azione è concentrata in pochi momenti ma l'azione è anche la parte che mi interessa di meno, tra l'altro abbastanza truzzi i combattimenti. Non male però il modo in cui viene resa l'atmosfera decadente del palazzone, buona la fotografia quando non diventa troppo fumettosa, tutto sommato anche abbastanza "pauroso". Splendido il personaggio della "zia Mui".

Twist finale fra i più inutili di sempre. 


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#2640 Wattimo Fuggente

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Inviato 17 luglio 2023 - 15:59

in verità pure a me interessava relativamente l'azione, e la resa visiva non mi dispiaceva nonostante l'impostazione videoclippara, quello che non ho retto è la narrazione incespicante.

meglio Infinity Pool di Cronenberg figlio, visto ieri, anche se mi ha convinto meno del precedente Possessor, le sequenze onirico-allucinogene valgono quasi il film (ottimi anche gli attori, protagonisti in particolare)


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#2641 ucca

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Inviato 19 luglio 2023 - 08:43

Rivisto Phantasm II. Credo sia un film molto sottovalutato in effetti. In realtà a parte la genialità dell'idea, cioè la morte che arriva in provincia con l'obiettivo di azzerare tutto e trasformare le persone in nani malefici (manco Richard Benson), l'indubbio carisma del "cattivo" (quasi esagerato per quanto è cattivo ma fa davvero paura), l'assoluta mancanza di qualsiasi lieto fine, mi hanno impressionato il numero di trovate, intendo di soluzioni registiche che mi hanno riportato a Twin Peaks, a Hellraiser, veramente un'esplosione di creatività punk. da rivedere, recupero anche gli altri.


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#2642 Twin アメ

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Inviato 27 luglio 2023 - 21:37

 

C'è qualche film di questi 5 che consigliereste di vedere?
 

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In Fabric!

 

 

Visto anche questo, ho scoperto adesso che Tom ha già parlato di questo regista qualche anno fa. 

Bizzarro atto d'amore al vintage horror anni '70. Alcune trovate sono assolutamente geniali (i funzionari di banca!), visivamente curatissimo ma sconclusionato, non sviluppa i temi né i personaggi, vive di singole scene. Bellissima la rissa finale.

 

Ah, dimenticavo, colonna sonora dei Cavern of Anti-Matter, di cui mi era piaciuto il disco del 2016. Carina ma piuttosto scontata in stile horror library music.


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#2643 Tony Randine

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Inviato 28 luglio 2023 - 05:31

Simpatico. Sempre molto splatter al limite dello stomachevole, ma per quello che ha da dire è fin troppo lungo.
Il primo capitolo è diecimila volte meglio.

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#2644 Tom

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Inviato 28 luglio 2023 - 07:37

Non mi ritengo, grazie al cielo, uno di quelli che si mette li' a detestare le persone per cose riguardanti la cultura e l'arte... pero', TU, dico a te David Gordon Green, TU devi morire. E anche male.

 

 

L'ho messo col doppiaggio italiano perche' risalti in tutto il suo generico nulla standardizzato. Sarebbe solo una delle tante stronzate necrofile di questi anni non fosse appunto "firmata" dal Nostro. E voglio vedere le arrampicate sugli specchi per applicare un marchio di autorialita' anche a 'sto cesso.


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#2645 dick laurent

    ...

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Inviato 05 agosto 2023 - 23:39

Francesca (2015)

 

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Di Luciano Onetti avevo già visto il dimenticabilissimo (nonostante alcune belle immagini) What the waters left behind, sorta di incrocio tra Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi.

Però volevo vedere questo  Francesca che è un giallo argentino e argentiano che più argentiano non si può. Credo di non aver mai visto nessuno imitare (o scopiazzare, a seconda della vostra clemenza) così fedelmente lo stile di Argento in tutti i suoi vezzi e clichè (colori accesi, guanti rossi, manichini inquietanti, bambolotti spaventosi che arrivano all'improvviso, il J&B, gli oggettini e i giocattoli sul tavolo nero, il motivetto infantile sinistro, la colonna sonora gobliniana, la musica a palla sugli omicidi, la telefonata dell'assassino con voce cammuffata, le inquadrature insistenti sui dettagli).

Visivamente è molto bello, del resto per l'appunto imita  benissimo l'Argento del periodo d'oro (nonostante forse l'effetto vintage realizzato immagino col digitale sia forse un po' troppo marcato), e se uno pensa alle cagate che l'Argento originale propina da tanto tempo la cosa non dispiace affatto, anzi.

I problemi non sono tanto l'esercizio di stile, e forse neppure gli attori abbastanza mediocri. Però il regista preso dall'idea di voler imitare perfettamente il giallo all'italiana ha deciso che il film doveva essere sembrare in tutto un film italiano, con nomi italiani, giornali scritti in italiano e doppiaggo pure, solo che il doppiaggio è perlomeno discutibile se non alquanto ridicolo e in parecchi momenti ricorda un po' Italian Spiderman (un personaggio continua a chiamarne un altro "detectivE" con la e finale per dirne una). Ma soprattutto a differenza di Argento manca proprio del tutto la tensione. Peccato.


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#2646 ucca

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Inviato 07 agosto 2023 - 09:09

Rivisto anche phantasm 1, che devo dire sembra scritto da un criceto con situazioni assurde e personaggi che muoiono e risorgono in continuazione. Ma quante trovate visive sono state saccheggiate da Lynch? Possibile che nessuno l'abbia notato? Anche la presenza di personaggi tra il ridicolo e l'inquietante ma dotati di poteri speciali (la nonnina muta è identica come ruolo alla signora col ceppo). La stanza dei sogni, anche le statue, il ruolo scenografico del rosso, i nani, persino il cattivo è molto simile a Bob se ci pensate. Una scena poi, quella della mano nella scatola l'ha rifatta tale e quale in Dune. Diciamo che Lynch ha ripreso tutto e l'ha fatto molto meglio ma Coscarelli era un geniaccio. Se solo avesse avuto un co sceneggiatore.
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#2647 John Trent

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Inviato 07 agosto 2023 - 10:19

Con tutto il rispetto per il buon Coscarelli sarà forse che sia stato lui ad essere influenzato dal Lynch di Eraserhead?
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#2648 ucca

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Inviato 07 agosto 2023 - 13:20

Sono molto diversi. La scena di Dune è sicuramente posteriore e anche twin peaks. Comunque non c'è niente di male, sarei solo curioso di capire se Lynch ne ha mai parlato apertamente
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#2649 woody

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Inviato 09 settembre 2023 - 08:48



UN po' per volta mi son visto sto video, è una storia del cinema horror, me l'ha consigliata youtube e non conoscevo minimamente il canale. Vedo che in realtà si occupa principalmente di videogame e la cosa mi ha stupito perchè è  un video veramente ben fatto, non solo una lista di film preferiti dallo youtuber ma vengono analizzate le tematiche e contestualizzati i film nel loro periodo storico.
Cose che magari in gran parte l'ondarocker sa di già, ma potrebbe essere ottimo per un ripasso e perfetto per un appasionato di cinema ma novizio del genere etc.

Una cosa mi ha colpito, ad un certo punto pur riconoscendo l'importanza di Suspiria dice che il film non gli piace sostanzialmente perchè non ci si capisce una sega. Fin qui niente di strano, però poi sostiene che gli piace Inferno, che a detta sua è "altrettanto riuscito visivamente ma con una storia più interessante". Ecco è la prima volta che sento dire che INferno sia più lineare, seguibile o comprensibile di Suspiria
Io sinceramente non sono mai riuscito ad apprezzare Inferno, mi sembra il tentativo di Argento di fare un horror (totalmente) destrutturato che però a lungo andare si rivela solo una sequela di ammazzamenti splatter (ben fatti ci mancherebbe). 
Ci ho provato varie volte a rivederlo e spesso leggendo commenti e vecchie recensioni mi è capitato di leggere cose come "me lo ricordavo bello ma rivisto oggi è piuttosto noioso".
Uno dei pochi commenti veramente posivitivi letti/sentiti nel corso degli anni è di Carpenter che lo definisce qualcosa tipo "è un capolavoro e un film molto profondo".

Voi che ne pensate? Vi sembra riuscito o è il punto debole della prima parte della carriera di Argento? (fino ad Opera diciamo)
Ci riprovo per l'ennesima volta?


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#2650 ucca

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Inviato 29 settembre 2023 - 13:49

Visto Talk to me. Cercherò di risparmiare il tempo che mi ha fatto perdere. Inizio molto buono e originale. Prosegue con una pesantezza crescente manca la possibile svolta classica ma salvifica (, l'incontro con il fratello della vittima) annega in un brodo di disperazione totale e inutile. L'inizio fa molta paura poi subentra l'angoscia e infine la noia. Gestito male, come la paura di beau o il remake della casa. Pesanti, troppo. Zero ironia, pochi Jump scare, tanta psicologia da due soldi.
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