Tim Buckley
#1 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 11 agosto 2006 - 16:57
Io voto Happy Sad e basta perchè non so decidermi tra Starsailor e Blue Afternoon.
#2
Inviato 11 agosto 2006 - 17:00
#3 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 11 agosto 2006 - 17:04
E' che solitamente sono talmente malcagati che visti i picchi marziani del resto della discografia mi sembravano trascurabili.
#4 Guest_Julian_*
Inviato 11 agosto 2006 - 17:30
Comunque dovendo scegliere voto "Starsailor", album al principio un pò ostico ma di cui mi sono progressivamente innamorato.
Però trovo meravigliosi anche "Goodbye and Hello" ( in particolare "Once i was" e "Phantasmagoria in two"), "Lorca", "Happy Sad "( come godo quando ascolto "Buzzin fly" o "Love at room...."). "Blue Afternoon" è forse quello che mi piace meno, il che è tutto un dire data la statura di questo lavoro.
#5 Guest_gneo_*
Inviato 11 agosto 2006 - 17:35
#6
Inviato 11 agosto 2006 - 17:44
3.Starsailor grande disco, ma il fatto che i pezzi siano cosi brevi gli toglie parecchio. A parte I woke up, che è davvero un capolavoro anche cosi, il resto mi sembrano grandi appunti incompiuti.
Più ambizioso, ma anche vanitoso e meno sincero rispetto agli altri due, che invece i capolavori ce li hanno eccome.
Poi 4.Blue Afternoon, che ha perlomeno Cafè straordinaria.
E poi 5. Goodbye and hello.
E dopo 6. Dream letter.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#7
Inviato 11 agosto 2006 - 18:35
Penso che il live Dream Letter e Starsailor rappresentino la vetta più alta dei suoi due momenti artistici.
#8 Guest_Pablito_*
Inviato 11 agosto 2006 - 18:46
Visto che in questi giorni vanno di moda i sondaggi ve ne propongo un altro.
Spero ardentemente sia una moda passeggera.
Cerchiamo piuttosto di aprire le discussioni in maniera articolata, anche se magari è più difficile.
#9
Inviato 11 agosto 2006 - 18:50
#10
Inviato 11 agosto 2006 - 18:57
Penso che il live Dream Letter e Starsailor rappresentino la vetta più alta dei suoi due momenti artistici.
Uhm no, secondo me Dream Letter è nettamente inferiore per forza di cose non solo a Happy Sad, ma anche a Blue Afternoon e Goodbye.
La dimensione live poco si addice alle sperimentazioni di Tim Buckley. Certo, la voce è sempre straordinaria e il gruppo suona da dio, però Dream letter è per forza di cose un compromesso, non ha l'arditezza dei dischi in studio. è un ottimo live, ma Tim Buckley nei suoi momenti alti, quelli per cui "è" Tim Buckley va ben oltre la dimensione dell'intrattenimento, alla quale bene o male appartiene Dream letter.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#11
Inviato 11 agosto 2006 - 19:33
Non vedo infine nei primi due dischi una sperimentazione tale da non essere riproducibile dal vivo. Sui lavori sucessivi ti posso invece dare ragione.
#12
Inviato 11 agosto 2006 - 21:51
Secondo me invece la selezione di brani di quel live è ottima e suonata molto bene. E' una specie di "best of" dei primi dischi (con qualche assente, ovvio) che ben riassume la dimensione folk di Tim Buckley. Per fare un esempio, le versioni di "Phantasmagoria in Two" e "Pleaseants street" di Londra mi piacciono molto più di quelle in studio.
Non vedo infine nei primi due dischi una sperimentazione tale da non essere riproducibile dal vivo. Sui lavori sucessivi ti posso invece dare ragione.
Si, ma figurati, non mi metto certo a negare che sia un live eccellente.
Però, personalmente non ritengo Phantasmagoria o Pleasant tra i pezzi fondamentali della prima fase.
Penso che almeno Happy sad e Blue Afternoon siano superiori al live per pezzi come Dream letter, Love from room (che nel live sono inferiori, per dire la risacca su Love from room non è un effetto di contorno, personalmente la considero parte integrante della canzone, e comunque sul live quei pezzi non hanno l'eleganza assoluto dei dischi), e su Blue Afternoon comunque qualche puntata in atmosfere più sperimentale oltre la meravigliosa Cafè c'è, pensa a The train, pensa a The river...
Non so, forse è anche questione il fatto che l'atmosfera da concerto non si presta al migliore Tim Buckley (e non parlavo solo del Buckley sperimentale di Lorca/Starsailor), che ha bisogno del silenzio assoluto dei dischi.
Alla fine, ma questa è un'opinione personale, per quanto molto ponderata , dico questo perchè se dovessi dire quali sono i migliori pezzi della sua carriera elencherei sicuramente tutti pezzi tra i suoi più lenti/intimi/onirici.
Prima anche di brani come Gypsy woman o I never asked, Nobody walking, eccetera.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#13
Inviato 12 agosto 2006 - 08:18
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#14
Inviato 12 agosto 2006 - 09:56
Sebbene io adori il Buckley sperimentale, il Buckley che non aveva bisogno quasi della musica poichè trasformave la sua voce nel più spettacolare strumento musicale, il mio voto non può non andare ad un album che contiene pezzi come No man can find the war, Once I was e soprattutto la struggente Phantasmagoria In Two; forse l'unica canzone al mondo capace di farmi venire i brividi ogni volta che l'ascolto.
#15
Inviato 12 agosto 2006 - 10:00
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#16
Inviato 12 agosto 2006 - 10:12
#18
Inviato 12 agosto 2006 - 10:44
#19
Inviato 12 agosto 2006 - 12:43
Per il resto non mi dispiace affatto l'esordio omonimo, apprezzo molto "Goodbye & Hello" (che contiene dei pezzi bellissimi...), mentre "Lorca" & "Blue Afternoon" (le 2 facce della medaglia) vanno sul podio..."Starsailor" (udite, udite...) apparte qualche momento particolarmente riuscito od intenso -"Song To The Siren"- non mi convince appieno: è come se Tim avesse voluto tirar troppo la corda...
#20
Inviato 12 agosto 2006 - 12:57
"Song To The Siren"- non mi convince appieno: è come se Tim avesse voluto tirar troppo la corda...
Condivido appieno. Pare voler dimostrare di aver ascoltato Ayler, Berio, Ligeti, Miles Davis e sicuramente gli riesce tutto alla grande, ma è più un esercizio di stile che di profondità, almeno rispetto a Lorca ed Happy Sad. Anche se I woke up è un capolavoro così com'è.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#21 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 12 agosto 2006 - 13:03
Quoto; non l'ho ascoltato molto ma mi è sembrato un'opera discontinua e pretenziosa.
"Song To The Siren"- non mi convince appieno: è come se Tim avesse voluto tirar troppo la corda...
Condivido appieno. Pare voler dimostrare di aver ascoltato Ayler, Berio, Ligeti, Miles Davis e sicuramente gli riesce tutto alla grande, ma è più un esercizio di stile che di profondità, almeno rispetto a Lorca ed Happy Sad. Anche se I woke up è un capolavoro così com'è.
#22 Guest_Julian_*
Inviato 12 agosto 2006 - 13:11
Secondo me possiede un'intensità ed una profondità eccezionali, oltre che la capacità di andare oltre tutti gli schemi della musica pop dell'epoca ( anche più di dischi come Happy Sad e Lorca, che gà stavano su un altro pianeta rispetto alla media), e di farlo in modo consapevole e riuscitissimo. Alcune canzoni sono da pelle d'oca.
Poi sarà che io amo alla follia il free- jazz in genere, ma proprio trovo questo disco un capolavoro assoluto.
#23
Inviato 12 agosto 2006 - 14:35
Ecco, di questa canzone io preferisco di molto la versione che ha suonato al "Monkees". E' più intima e personale, come ho sempre pensato dovesse essere arrangiata questa canzone."Song To The Siren"-
http://www.youtube.c...h?v=0JAT859NotE
:'( :'(
(è anche la prima canzone che ho imparato a suonare e mi da sempre fortissime emozioni)
#24
Inviato 12 agosto 2006 - 18:10
#25
Inviato 13 agosto 2006 - 17:56
I miei due dischi preferiti sono Lorca e Starsailor. Adesso ho votato Lorca, ma sono convinto che se mi riproponeste lo stesso sondaggio tra qualche giorni potrei votare per Starsailor.
#26 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 13 agosto 2006 - 18:17
Se ne possono votare due :Adesso ho votato Lorca, ma sono convinto che se mi riproponeste lo stesso sondaggio tra qualche giorni potrei votare per Starsailor.
#27
Inviato 13 agosto 2006 - 18:41
Se ne possono votare due :
Adesso ho votato Lorca, ma sono convinto che se mi riproponeste lo stesso sondaggio tra qualche giorni potrei votare per Starsailor.
Lo sapevo, ma credo, almeno mio pensiero, che quando si è di fronte a un sondaggio di questo tipo la scelta debba cadere su un album solo. Adesso Lorca lo preferisco....tutto qui.
Ecco, di questa canzone io preferisco di molto la versione che ha suonato al "Monkees". E' più intima e personale, come ho sempre pensato dovesse essere arrangiata questa canzone."Song To The Siren"-
invece io l'ho sempre preferita nella versione da disco. Non che quella del Monkees sia brutta, per carità, ma l'accompagnamento per solo chitarra acustica me la fa sembrare abbastanza asciutta, a differenza di quella in studio dove è ben presente quel piglio avanguardista che pernea tra l'altro tutto Starsailor
#28
Inviato 13 agosto 2006 - 18:45
#29
Inviato 13 agosto 2006 - 18:46
Vorrei sapere invece chi ha avuto il coraggio di votare "Sefronia" o "Look At The Fool"...ma che, eravate sotto acido?
Molto probabile
#30 Guest_Glory days_*
Inviato 13 agosto 2006 - 19:15
#31
Inviato 14 agosto 2006 - 00:52
3.Starsailor grande disco, ma il fatto che i pezzi siano cosi brevi gli toglie parecchio. A parte I woke up, che è davvero un capolavoro anche cosi, il resto mi sembrano grandi appunti incompiuti.
[/quote]
Ritorno sul forum (per il dispiacere dei moderatori!) proprio perché non posso sottrarmi da questo argomento.
Sono d'accordo. Ritengo che Starsailor sia un grande album, innovativo e sperimentale al punto giusto...ma che necessitava di pezzi più duraturi. In tal modo avrebbe, a mio avviso, reso certamente di più in termini di espressività ed intensità sonora.
Oltre a "I woke up" ritengo che altro gioiello dell'album sia "Down to the borderline".
#32 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 15 agosto 2006 - 20:48
Tim che suona SONG TO THE SIREN m'ha commovuto tutto :'( .
#33
Inviato 16 agosto 2006 - 15:46
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#34
Inviato 16 agosto 2006 - 18:19
A mio parere Jeff Buckley come artista non vale la metà del padre. Già il fatto di averci messo un'immensità a fare sufficienti pezzi per il suo unico disco (in vita, ok) ed essere diventato famoso sopratutto con una cover dice molto sulla sua effettiva mancanza di idee.Voto Goodbye and Hello: contiene dei pezzi veramente strappavene, inoltre mi sembra un disco molto bilanciato, che potrebbe essere il ponte di congiunzione fra Tim e Jeff.
Ora potete lapidarmi
#35
Inviato 16 agosto 2006 - 18:23
Jeff Buckley come artista non vale la metà del padre. Già il fatto di averci messo un'immensità a fare sufficienti pezzi per il suo unico disco (in vita, ok) ed essere diventato famoso sopratutto con una cover dice molto sulla sua effettiva mancanza di idee.
Ora potete lapidarmi
Io non ti lapido, anzi ti do ragione, eccome se ti do ragione. Anzi io sono addirittura più cattivo di te.
#36 Guest_Julian_*
Inviato 16 agosto 2006 - 18:26
D'altra parte non penso si tratti di un'offesa per Jeff. Era e rimane un artista di tutto rispetto...il problema sta nell'enorme grandezza del padre. E qui il confronto si fa impietoso...un pò come mettere Axel contro Eddie Merckx.
#37
Inviato 16 agosto 2006 - 18:32
D'altra parte non penso si tratti di un'offesa per Jeff.
Vaglielo a dire a Jeff stesso. Considerando l'astio enorme nei confronti di Tim che lo ha accompagnato per tutta la vita. Probabilmente era conscio della sua inferiorità
#38 Guest_Julian_*
Inviato 16 agosto 2006 - 18:44
#39
Inviato 16 agosto 2006 - 18:49
Beh ma io parlo del valore artistico, ed intendevo dire che non essere al livello di Tim Buckley non può essere considerata una colpa. Jeff rimane un artista apprezzabilissimo, non stiamo parlando di Gigione D'Alessio.
Sicuramente.
Ehi, non offendermi Gigi, è e rimane uno dei miei artisti preferiti e Mon Amour una delle mie canzoni preferite
#40
Inviato 17 agosto 2006 - 07:10
#41 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 17 agosto 2006 - 13:37
#42
Inviato 17 agosto 2006 - 13:42
Non mi sembra azzardato dire, che dopo di esso Buckley non poteva avere più nulla da dire. Tutti gli orzzonti non abbattuti fino a quel momento sono stati rasi al suolo. E' ovvio che da qui inizia la precoce vecchiaia di Tim. Non a caso la compressione del brano, rispetto a quelli presenti in Lorca o Happy sad non lasci dubbi a riguardo.
#43
Inviato 17 agosto 2006 - 13:46
Sarà pure ritenuto dai più la vetta "sperimentale" di Buckley, ma questo a mio avviso è prima di tutto l'inizio della sua decadenza.
Guarda, hai riassunto perfettamente il mio pensiero...
#44
Inviato 17 agosto 2006 - 13:50
Starsailor è il point of no return nella carriera di Buckley.
Non mi sembra azzardato dire, che dopo di esso Buckley non poteva avere più nulla da dire. Tutti gli orzzonti non abbattuti fino a quel momento sono stati rasi al suolo. E' ovvio che da qui inizia la precoce vecchiaia di Tim. Non a caso la compressione del brano, rispetto a quelli presenti in Lorca o Happy sad non lasci dubbi a riguardo.
Quoto.
In quanto vetta buckleyana, Starsailor non poteva che essere anche l'inizio della discesa.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#45 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 17 agosto 2006 - 13:59
Ma non è tanto la lunghezza dei pezzi, perchè alla fine quelli che ci sono sono perfetti così, quanto la mancanza di materiale... alla fine il disco dura trentaquattro minuti senza contare Moulin Rouge che fa tanto riempitivo; è un disco effettivamente pretenzioso in quanto stiracchiato e tirato con le pinze per raggiungere un timing adeguato a quello che lui stesso deve aver voluto intendere come la sua opera più ambiziosa.Starsailor è il point of no return nella carriera di Buckley.
Non mi sembra azzardato dire, che dopo di esso Buckley non poteva avere più nulla da dire. Tutti gli orzzonti non abbattuti fino a quel momento sono stati rasi al suolo. E' ovvio che da qui inizia la precoce vecchiaia di Tim. Non a caso la compressione del brano, rispetto a quelli presenti in Lorca o Happy sad non lasci dubbi a riguardo.
#46
Inviato 17 agosto 2006 - 15:48
#47
Inviato 17 agosto 2006 - 16:07
Ma non è tanto la lunghezza dei pezzi, perchè alla fine quelli che ci sono sono perfetti così, quanto la mancanza di materiale... alla fine il disco dura trentaquattro minuti senza contare Moulin Rouge che fa tanto riempitivo; è un disco effettivamente pretenzioso in quanto stiracchiato e tirato con le pinze per raggiungere un timing adeguato a quello che lui stesso deve aver voluto intendere come la sua opera più ambiziosa.
Non credo sia la durata il vero problema. Teniamo presente che Lorca dura 5 min. in più di Starsailor. Io vedo soprattutto un problema concettuale riguardo la prematura vecchiaia di Buckley. Tim con Starsailor ha sperimentato l'impossibile, successivamente un album analogo nella carriera di Buckley sarebbe stato impensabile. Inoltre non bisogna trascurare le vicende personali che seguirono la pubblicazione dell'album (fallimento commerciale dell'album, disintossicazione, depressione)
#48
Inviato 17 agosto 2006 - 17:14
Non credo sia la durata il vero problema. Teniamo presente che Lorca dura 5 min. in più di Starsailor.
Il problema non è certo la lunghezza del disco, quanto dei singoli pezzi, che in Lorca per esempio (oltre che in Happy sad e Blue Afternoon) sono pienamente sviluppati, mentre in Starsailor, per quanto geniali le canzoni mi sembrano più abbozzi, appunti per idee a venire che invece secondo me, se il disco avesse avuto successo T.B. avrebbe potuto pienamente sviluppare in seguito.
Uno dei grandi meriti della sua musica è l'estrema dilatazione e l'atmosfera metafisica dei suoi brani, e lunghezza e lentezza di questi non è un dettaglio: come sarebbero brani come Love from room, Dream letter, Cafè, Anonymous, Lorca, Driftin se durassero due-tre minuti?
E anche per quello che da Happy Sad fino al primitivismo di Lorca è realmente originale, nonostante si sentano i debiti con Fred Neil questi dischi dicono qualcosa di veramente nuovo.
Su starsailor si sente l'entusiasmo dei suoi ascolti jazz e d'avanguardia, ma tende a citare i modelli troppo pedissequamente (per esempio: Starsailor, il brano intendo, sentito alla luce della musica di Lygeti non ha proprio nulla di clamoroso, anzi), e pure con un certo compiacimento, non a caso è il disco più acrobatico dal punto di vista della voce.
Un grande disco, molto originale (se si considera solo il rock però...), ma secondo me incompiuto. Per me Starsailor avrebbe potuto avere grandi seguiti, ma Buckley era troppo disgustato dal mondo della musica che non lo capiva: non mi ricordo chi lo prese in giro dicendogli, a lui al verde: "e adesso cosa te ne fai delle 5 stelle su downbeat?"
Il totale insuccesso commerciale ha convinto Buckley a mollare la sperimentazione letteralmente per mangiare: è un fatto.
Era tutt'altro che al capolinea imho, e facendo Greetings (che tra l'altro non è per nulla brutto), Sefronia e Look at the fool era perfettamente consapevole di quanto poco valessero rispetto alle prove precedenti: di sicuro non era cotto, e se andava con il freno a mano tirato era semplicemente per riempire la pancia.
Per usare le sue parole: "volete un disco di rock and roll? Va bene, vi farò un disco di rock and roll!"
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#49
Inviato 17 agosto 2006 - 17:48
Io vedo molto jazz anche in Lorca. Forse più che in Starsailor. Tant'è che Buckley ha preso molta ispirazione da "In a silent way" per fare il suddetto album.
Per il resto le parole di Dick Lourent sono giustissime a mio avviso.
#50
Inviato 17 agosto 2006 - 18:00
Il problema non è certo la lunghezza del disco, quanto dei singoli pezzi, che in Lorca per esempio (oltre che in Happy sad e Blue Afternoon) sono pienamente sviluppati, mentre in Starsailor, per quanto geniali le canzoni mi sembrano più abbozzi, appunti per idee a venire che invece secondo me, se il disco avesse avuto successo T.B. avrebbe potuto pienamente sviluppare in seguito.
su questo più o meno la pensiamo allo stesso modo.
Su starsailor si sente l'entusiasmo dei suoi ascolti jazz e d'avanguardia, ma tende a citare i modelli troppo pedissequamente (per esempio: Starsailor, il brano intendo, sentito alla luce della musica di Lygeti non ha proprio nulla di clamoroso, anzi), e pure con un certo compiacimento, non a caso è il disco più acrobatico dal punto di vista della voce.
Qua ti devo contraddire. Non penso assolutamente che la ripresa "pedissequa" di Ligeti renda meno clamorosa la sperimentazione di Buckley. Io terrei ben distinto Ligeti da Buckley, anche i Can si rifacavano a Stockhausen ma in forme e con intenzioni ben diverse cosi come Buckley. Buckley riprende si Ligeti e su questo non ci piove, ma in maniera originale. Un tentativo di sminuire Starsailor perchè riprende determinati dattami da altre forme musicali mi sembra alquanto errato. Quello che Buckley da alla forma canzone rock con Starsailor è stato di portata epocale, una mazzata mica da ridere. E lo stesso si può dire per Ligeti, ma nella struttura armonica classica con forme e contenuti ben diversi però dalla canonica canzone rock Strofa-ritornallo-strofa.
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