Gomorra
#201
Inviato 14 dicembre 2008 - 13:16
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#202
Inviato 14 dicembre 2008 - 13:21
Se un film è un capolavoro possono piovere tutte le polemiche che si vogliono: cambia poco.
che poi sono pure polemiche che col cinema e col film in sè non c'entrano niente...è come criticare un'opera di Caravaggio, perchè lui era mezzo folle, frequentava i casini, uccise un tizio in duello etc.
#203 Guest_Oyuki_*
Inviato 14 dicembre 2008 - 13:22
Sono comunque arrivato primo tra i ritardatari, visto che nessuno nel forum l'aveva ancora detta.
Però l'avevamo messa tra le news del sito.
Giuro, sto morendo...
#204
Inviato 14 dicembre 2008 - 14:00
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#205
Inviato 27 gennaio 2009 - 13:41
http://www.rottentom...clip_and_poster
il film uscirà nelle sale americane il prossimo 13 febbraio, ma per ora le media di recensioni positive è del 91%
#206
Inviato 27 gennaio 2009 - 16:51
1) Strategia di promozione suicida.
2) Il marchio rai come produttore.
#207
Inviato 27 gennaio 2009 - 18:10
#208
Inviato 27 gennaio 2009 - 18:38
1) Strategia di promozione suicida.
sono d'accordo sulla Rai...non ho capito però cosa intendi riguardo la strategia promozionale suicida
#209
Inviato 19 marzo 2009 - 10:53
«Gomorra plagio, 500mila euro di danni»
la vicenda è alquanto torbida...
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#210
Inviato 26 marzo 2009 - 09:12
#211 Guest_eustache_*
Inviato 26 marzo 2009 - 09:21
trasmissione di Fazio, e devo dire che Saviano ha fatto bene (la prima cosa forse che realmente mi convince di quest'uomo) a sputtanare un quotidiano di merda come il Corriere di Caserta.
già è stato grande
Fazio invece è un ipocrita insopportabile, falso, sempre protagonista. adesso si crederà paladino dell'informazione
#212
Inviato 26 marzo 2009 - 10:29
Fazio invece è un ipocrita insopportabile, falso, sempre protagonista. adesso si crederà paladino dell'informazione
durante il racconto di Saviano Fazio non ha detto una sola parola; è rimasto in silenzio, come il resto del pubblico, completamente inebetito dal racconto di camorra.
tutto si può dire del Fazio di ieri sera, fuorché che abbia voluto fare il protagonista.
Ho spesso ribadito che non mi piace il "personaggio" Saviano, che il libro Gomorra è un abbaglio totale tipo "The Wall" dei Pink Floyd, altro che libro rivoluzionario;
l'abbaglio, come al solito, l'hanno creato i mezzi d'informazione; Gomorra non è un libro rivoluzionario nel senso letterale del termine (sebbene abbia riproposto con estrema efficacia un tipo di letteratura di denuncia sociale alla Zola) e nemmeno perché denuncia il fenomeno camorra (fenomeno noto da sempre e denunciato in maniera più efficace da libri come quello della Capacchione o dell'ex pm Cantone).
Gomorra è rivoluzionario così come rivoluzionari sono stati i racconti di Buscetta nel sollevare la "coperta" che nascondeva la struttura di Cosa Nostra.
Prima di Gomorra, pochi (addetti al lavori) erano davvero al corrente della struttura organizzativa dei clan camorristici e della loro partecipazione all'imprenditoria coinvolta negli appalti di lavori pubblici, dell'alimentazione, dell'abbigliamento, ecc. insomma del ruolo chiave di questi clan (soprattutto quelli riconducibili ai casalesi) in settori fondamentali dell'economia, non solo campana.
Questo è il grande merito che andrebbe riconosciuto incondizionatamente a Saviano: ha illuminato con il potentissimo riflettore dei media un mondo rimasto nell'ombra, grazie a tante connivenze (politica, imprenditoria, informazione) e omertà.
e questa è la sua vera condanna a morte.
ieri sera Saviano non ha avuto la possibilità di allargare il suo discorso (già così complicato, soprattutto per chi non è napoletano o casertano) ma pochi ancora oggi si rendono davvero conto di come l'economia italiana non annega sotto le ondate della crisi grazie proprio alla cosiddetta Mafia SpA.
Questa società virtuale, dal fatturato degno di un PIL di uno stato, oggi è l'unica in grado di fornire liquidità al sistema capitalistico, in crisi proprio per mancanza di liquidità.
Oggi solo un boss del calibro, ad es., di Michele Zagaria (uno dei 4 grandi capi della camorra, oggi latitante, e fratello di Pasquale "Bin Laden", il più illuminato imprenditore casalese) è in grado di entrare in banca con una valigetta stracolma di soldi, soldi VERI e non titoli virtuali del cazzo, parlo di banconote nuove di zecca, di moneta sonante...
la Mafia SpA salverà l'Italia e l'Europa dalla crisi... e prima o poi questi signori torneranno a chiedere contropartite... favori che nessuno (politico, imprenditore, finanziere o banchiere che sia) potrà mai negargli.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#213
Inviato 26 marzo 2009 - 10:44
l'abbaglio, come al solito, l'hanno creato i mezzi d'informazione; Gomorra non è un libro rivoluzionario nel senso letterale del termine (sebbene abbia riproposto con estrema efficacia un tipo di letteratura di denuncia sociale alla Zola) e nemmeno perché denuncia il fenomeno camorra (fenomeno noto da sempre e denunciato in maniera più efficace da libri come quello della Capacchione o dell'ex pm Cantone).
Gomorra è rivoluzionario così come rivoluzionari sono stati i racconti di Buscetta nel sollevare la "coperta" che nascondeva la struttura di Cosa Nostra.
Prima di Gomorra, pochi (addetti al lavori) erano davvero al corrente della struttura organizzativa dei clan camorristici e della loro partecipazione all'imprenditoria coinvolta negli appalti di lavori pubblici, dell'alimentazione, dell'abbigliamento, ecc. insomma del ruolo chiave di questi clan (soprattutto quelli riconducibili ai casalesi) in settori fondamentali dell'economia, non solo campana.
Questo è il grande merito che andrebbe riconosciuto incondizionatamente a Saviano: ha illuminato con il potentissimo riflettore dei media un mondo rimasto nell'ombra, grazie a tante connivenze (politica, imprenditoria, informazione) e omertà.
e questa è la sua vera condanna a morte.
Ne abbiamo già parlato in precedenza in questo stesso topic, e siamo su posizioi diverse io (pur non condividendola) comprendo la tua, che è quella di molti tra l'altro, e non ti sto a ripetere la mia, che ormai già sai. Però, cazzo, per una volta che mi ero complimentato con Saviano, potevi almeno cogliere l'occasione di questa convergenza, chissà quando ricatpiterà (con affetto, eh, e senza polemiche )
Questa società virtuale, dal fatturato degno di un PIL di uno stato, oggi è l'unica in grado di fornire liquidità al sistema capitalistico, in crisi proprio per mancanza di liquidità.
Oggi solo un boss del calibro, ad es., di Michele Zagaria (uno dei 4 grandi capi della camorra, oggi latitante, e fratello di Pasquale "Bin Laden", il più illuminato imprenditore casalese) è in grado di entrare in banca con una valigetta stracolma di soldi, soldi VERI e non titoli virtuali del cazzo, parlo di banconote nuove di zecca, di moneta sonante...
la Mafia SpA salverà l'Italia e l'Europa dalla crisi... e prima o poi questi signori torneranno a chiedere contropartite... favori che nessuno (politico, imprenditore, finanziere o banchiere che sia) potrà mai negargli.
E anche questa è una triste verità: ma ripeto, finché si dicono queste cose va bene, ma quando in Gomorra si fa mitologia spicciola e, chissà, forse cronaca di seconda mano(?), tutto corredato dalla Mondadori, allora non mi piace.
A proposito Notker, hai già visto Fortapasc?
#214
Inviato 26 marzo 2009 - 10:47
http://www.carmillao.../03/002974.html
Oltre all'interessante riflessione di Chimenti (a volte un po' contorta e involuta, ma meno di quanto possa sembrare ad una prima lettura), in fondo alla pagina ci sono un paio di link preziosissimi: il primo rinvia ad una replica di Wu Ming 1 ad un intervento di Tiziano Scarpa sul suo blog (c'è il link anche a quello), il secondo rimanda ad una conferenza tenuta da Wu Ming 1 alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA), 4 marzo 2009 (durata 68').
A mio avviso l'intera pagina (soprattutto i link) merita grande attenzione.
#215
Inviato 26 marzo 2009 - 11:00
A proposito delle strategie narrative di Gomorra libro, del coinvolgimento personale di Saviano nell'opera letteraria (e delle sue perniciose derive) e delle differenze del romanzo sui generis di Saviano rispetto ad altri romanzi non fiction (e ad altri ibridi tra letteratura e giornalismo), suggerisco di leggere integralmente questa pagina.
http://www.carmillao.../03/002974.html
.
Per carità quello che dice Chimenti lo condivido in pieno, ma mentre lui sembra giudicare positivamente l'operazione di rendere letteraria la camorra (e quindi la realtà e la storia), io vedo in questo il limite di un libro che, a mio avviso, se vuole denunciare in maniera efficace, non deve perdersi in una narrazione mitologica e macchiettistica. Al di là del fatto che per medenunciare significa tirare fuori cose che non si sanno, cosa che il libro non fa.
#216
Inviato 26 marzo 2009 - 11:27
#217
Inviato 26 marzo 2009 - 11:44
Non avendo letto tutta la discussione non capisco se quello che R. Mutt definisce "mitologia" sia quella sorta di aura di invincibilità di boss e malavitosi e di eroismo dei loro oppositori (siano le forze dell'ordine, i preti antimafia, i genitori delle vittime innocenti, lo stesso Saviano, ecc.) che inevitabilmente emergere dalle storie, che spesso sono storie di sangue. Dopo la testimonianza di ieri sera mi sembra che la realtà lo giustifichi, l'anomalia non è episodica all'interno di una più o meno normale convivenza. Insomma, scopro l'acqua calda, ma io sono vermente senza fiato.
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#218
Inviato 26 marzo 2009 - 11:59
Non avendo letto tutta la discussione non capisco se quello che R. Mutt definisce "mitologia" sia quella sorta di aura di invincibilità di boss e malavitosi e di eroismo dei loro oppositori (siano le forze dell'ordine, i preti antimafia, i genitori delle vittime innocenti, lo stesso Saviano, ecc.) che inevitabilmente emergere dalle storie, che spesso sono storie di sangue.
Riguarda anche questo, ma in maniera più generale si tratta di una mancanza di realismo giornalistico. Forse io la percepisco questa mitizzazione per il aftto che ci vivo dentro e so che, seppur tutto quello che c'è scritto in Gomorra sia vero, sembra trasfigurato in una dimensione fantastica (gli aneddoti curiosi sui boss, la descrizione meticolosa dei luoghi, l'enfasi e la suspance come se fosse un programma di storie nere di Lucarelli: una sorta di spettacolarizzazione della camorra che mi sebra deleteria). Mio zio, per esempio, bravissima persona che avrà letto 2 o 3 libri in vita sua, quando lesse Gomorra mi disse che gli sembrava che più che denunciare, il libro parlasse bene della camorra. Ora è evidente che Gomorra non parla bene della camorra, però è altrettanto evidente che persone come mio zio, non abituate alla lettura, possano prendere il libro proprio da quel lato mitologico, e allora se non ci vivi dentro, l'agro aversano e il napoletano, diventano davvero un luogo mitologico o leggendario, come Gomorra. Non so se mi sono spiegato.
#219
Inviato 26 marzo 2009 - 12:05
ieri sera Saviano non ha avuto la possibilità di allargare il suo discorso (già così complicato, soprattutto per chi non è napoletano o casertano) ma pochi ancora oggi si rendono davvero conto di come l'economia italiana non annega sotto le ondate della crisi grazie proprio alla cosiddetta Mafia SpA.
Questa società virtuale, dal fatturato degno di un PIL di uno stato, oggi è l'unica in grado di fornire liquidità al sistema capitalistico, in crisi proprio per mancanza di liquidità.
Oggi solo un boss del calibro, ad es., di Michele Zagaria (uno dei 4 grandi capi della camorra, oggi latitante, e fratello di Pasquale "Bin Laden", il più illuminato imprenditore casalese) è in grado di entrare in banca con una valigetta stracolma di soldi, soldi VERI e non titoli virtuali del cazzo, parlo di banconote nuove di zecca, di moneta sonante...
la Mafia SpA salverà l'Italia e l'Europa dalla crisi... e prima o poi questi signori torneranno a chiedere contropartite... favori che nessuno (politico, imprenditore, finanziere o banchiere che sia) potrà mai negargli.
http://www.youtube.c...feature=related
(min. 3,45)
#220
Inviato 26 marzo 2009 - 13:47
Non avendo letto tutta la discussione non capisco se quello che R. Mutt definisce "mitologia" sia quella sorta di aura di invincibilità di boss e malavitosi e di eroismo dei loro oppositori (siano le forze dell'ordine, i preti antimafia, i genitori delle vittime innocenti, lo stesso Saviano, ecc.) che inevitabilmente emergere dalle storie, che spesso sono storie di sangue.
Riguarda anche questo, ma in maniera più generale si tratta di una mancanza di realismo giornalistico. Forse io la percepisco questa mitizzazione per il aftto che ci vivo dentro e so che, seppur tutto quello che c'è scritto in Gomorra sia vero, sembra trasfigurato in una dimensione fantastica (gli aneddoti curiosi sui boss, la descrizione meticolosa dei luoghi, l'enfasi e la suspance come se fosse un programma di storie nere di Lucarelli: una sorta di spettacolarizzazione della camorra che mi sebra deleteria). Mio zio, per esempio, bravissima persona che avrà letto 2 o 3 libri in vita sua, quando lesse Gomorra mi disse che gli sembrava che più che denunciare, il libro parlasse bene della camorra. Ora è evidente che Gomorra non parla bene della camorra, però è altrettanto evidente che persone come mio zio, non abituate alla lettura, possano prendere il libro proprio da quel lato mitologico, e allora se non ci vivi dentro, l'agro aversano e il napoletano, diventano davvero un luogo mitologico o leggendario, come Gomorra. Non so se mi sono spiegato.
sì, ma non so se la colpa è da attribuire a Saviano
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#221
Inviato 06 marzo 2017 - 12:29
L'ho rivisto ieri dopo che un paio di anni fa non mi aveva entusiasmato. Che cazzo di capolavoro. Un film di una potenza visiva ed allo stesso tempo un'asciuttezza che pochissimi registi credo riescano ad esprimere contemporaneamente. Garrone è un genio.
Statisticamente parlando, non lo so.
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