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Gomorra


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220 replies to this topic

#101 R. Mutt

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Inviato 24 maggio 2008 - 09:35

E quindi se vivo in uno stato di merda che non vuole un minimo di antiproibizionismo (forse semplicemente perchè taglierebbe i fondi alle organizzazioni di cui nel thread) la mia passione per il thc è intrinsecamente legata all'essere pro camorra?

E' colpa mia se lo stato gli ha lasciato il monopolio?


Non è colpa tua se lo stato gli lascia il monopolio, ma resta il fatto che, comprando la droga, tu fomenti un'associazione mafiosa. Sei l'ultimo anello, anche inconsapevole ma non per questo meno colpevole, di un sistema. Questo è un problema che spesso si "skippa", per non cadere in contraddizioni. Ovviamente il discorso non vale solo per la droga ma anche per altri traffici illeciti o di contrabbando.

...questa è la giusta strada per poi finire a dire che la camorra non esiste.


Lo sai una cosa? Nel mio paese, molte persone sono convinte che la camorra non esista, che ormai è scomparsa. E sai perché? Perché qui la camorra non uccide (quasi) più. Quella della camorra che esiste solo quando esprime la sua vigliacca violenza attraverso omicidi, è un'idea molto diffusa. Bisogna far capire alla gente gli intrecci non solo economici (che in parte Gomorra racconta, ma che a me sono sembrate più note a mergine che il succo del libro) ma anche e soprattutto politici. Fino a prova contraria, poi, sei stato tu a dire che avevi la droga a Prato ma non c'era la camorra. Come vedi, caro gomorroide, sei tu che neghi l'esistenza di un male. Io ne avrò sempre coscienza, ne porto i segni, piccoli nel mio caso, per fortuna, da quando ero bambino. Non sarà certo un libro di dubbio valore a farmi ricordare che la camorra esiste. Io lo so fin troppo bene che esiste; la sento quando cammino per strada anche se essa si nasconde, anche se la sua violenza adesso è latente. La morale valla a fare ad un altro, che con me non attacca.

Ora: il "fenomeno Saviano" potrà anche infastidire (fermo restando che non so quanto Saviano in persona ne sia responsabile), ma restiamo ai fatti, restiamo al libro (e ovviamente al film). Ammesso anche che non riveli niente, come dici tu, perché tanto successo? Per via della Mondadori? Avrei un po' di cose da raccontare sulla storia editoriale del libro, ma fa niente: se fa piacere pensare così, fai con comodo!


Racconta, ti prego (se hai tempo di scrivere). Sono curioso
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#102 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 24 maggio 2008 - 11:42

 
Qualcuno ha fatto notare che c'è troppa allegria nel film, ma questo è conseguenza della scelta(che per certi versi va a configurarsi come una non scelta) di scendere a riprendere nel sistema: il problema, per me, è che queste due ore e venti dovevano essere la pasta da cui trarne poi fuori un film, si ha l'impressione di assistere a una serie di straordinarie riprese, da cui però necessariamente ricomporre con un taglio artistico, umano, che anche per un attimo guardi a questa colossale quotidianità in modo extraordinario, da un punto di vista esterno (operazione che sia il cinema che la letteratura realista, in tutti i secoli, hanno sempre almeno per un secondo, fatto).



lo avevo scritto io; secondo me data la materia e data la fonte letteraria, sarebbe venuto meglio un film inchiesta tipo terra di mezzo, che preferisco a questo;
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#103 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 24 maggio 2008 - 12:36

 
Qualcuno ha fatto notare che c'è troppa allegria nel film, ma questo è conseguenza della scelta(che per certi versi va a configurarsi come una non scelta) di scendere a riprendere nel sistema: il problema, per me, è che queste due ore e venti dovevano essere la pasta da cui trarne poi fuori un film, si ha l'impressione di assistere a una serie di straordinarie riprese, da cui però necessariamente ricomporre con un taglio artistico, umano, che anche per un attimo guardi a questa colossale quotidianità in modo extraordinario, da un punto di vista esterno (operazione che sia il cinema che la letteratura realista, in tutti i secoli, hanno sempre almeno per un secondo, fatto).




lo avevo scritto io; secondo me data la materia e data la fonte letteraria, sarebbe venuto meglio un film inchiesta tipo terra di mezzo, che preferisco a questo;


mmm
devo dire che se mi è riuscito facile identificare le cose che non mi sono piaciute nel film, sono molto perplesso su possibili e non percorse vie alternative di realizzazione.
Nessuno dei "big" italiani (Sorrentino, Crialese ecc.) mi convince in questa ponderazione ipotetica.
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#104 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 24 maggio 2008 - 15:37

intanto, se vuoi, potrei suggerirti cosa NON dire se vuoi discutere con me, ad esempio non chiamarmi mai più "fascista".


Ma dai, era una provocazione! Scusa, poi, se tu dici che uno (anche se questo uno è un figuro poco raccomandabile come Squitieri) è un "destroide di merda" solo perché critica Saviano, devo pensare che qualcosa nella tua percezione della libera espressione non vada. E poi io te l'ho posta sotto forma di domanda:

Ma non ti viene il dubbio che il tuo atteggiamento sia un po' fascista, gagà? .


Se la stessa affermazione l'avesse fatta Marco Tullio Giordana, avresti bollato anche lui come "destroide di merda"? Questo modo di ragionare non lo trovo cotruttivo.



il libro di Saviano è un libro importante, non solo perchè mette insieme tanti fatti (moltissimi dei quali derivano dai processi) riguardanti un fenomeno complesso come la "camorra" ma perchè, pobabilmente, per la prima volta si riesce ad avere una sorta di "sguardo d'insieme" sul fenomeno. moltissimi sono stati gli apprezzamenti, letterari e non, per questo giovane (come non ricordare l'alzata di spade a suo favolre guidata da Umberto Eco?).
E Squitieri che fa? lo critica, lo prende pure per il culo... lui che non è nemmeno l'ultimo pelo sulla palla sinistra di Eco... ma che andasse a fare in culo.
io il film di Garrone non l'ho ancora visto e probabilmente non lo vedrò prima dell'uscita in DVD, pur tuttavia le affermazioni di Squitieri sono palesemente prevenute, qualunquistiche e ipocrite. non sempre "dire ciò che si pensa" è la cosa giusta da fare, soprattutto se sei portatore di un'idea di cinema sociale che fa ribrezzo, come quella di Squitieri.
inoltre, il fatto che goda dell'appoggio di un ex-(mica tanto)-fascista come Alemagno la dice lunga su quali siano le idee di questo fregnone, la cui idea del fenonemo "camorra" è probabilmente rimasta ancorata a quella del suo omonimo film del 72.
e poi come si permette di vestire i panni del "maestro" che dall'alto della sua esperienza "consiglia" a Garrone come girare un film?
ma che film ha fatt chisto strunz? a parte Il Prefetto di ferro, Squitieri che film di spessore ha fatto? ma hai mai visto Corleone? secondo te, è un film pro o contro la mafia? e quel melodramma strampalato di Claretta (dedicato, guarda un po', alla Petaccia)? negli ultimi 25 anni, credo, non ha fatto un solo film decente; persino i Vanzina almeno uno l'hanno azzeccato in 25 anni.
insomma, Squitieri sputa merda ma è lui a essere il cesso... in più è ben visto dai fasci di merda... dimmi tu cosa devo pensare di questa chiavica!
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#105 R. Mutt

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Inviato 24 maggio 2008 - 21:49

Gagà a me dà semplicemente fastidio il tuo modo di ragionare non per persnone ma per gruppi contrsstanti. Se Squitieri è una testa di cazzo, e probabilmente lo è, non lo deve essere perché è di destra o è fascista. E' una testa di cazzo; punto. Per me Squitieri, che pur non apprezzo né come regista né come uomo (tranne che per l'abilità che ha avuto a sposarsi una delle donne più belle d'Italia :)), ha detto cose che molti italiani pensano, ma non dicono per paura di essere bollati come pro-camorra. Anche questa tua affermazione mi lascia perplesso:

fasci di merda


Mi avrebbe dato fastidio anche se avessi detto "comunisti di merda"; questo sia ben chiaro. Sembra che tu non accetti ciò che è diverso da te, ciò che è agli antipodi. Un fascista può anche essere una brava persona, nonostante le idee politiche ortodosse e non condivisibili. E poi ci tengo a precisare che non ti ho dato del fascista, ma ho sospettato che il tuo atteggiamento fosse tale. Non la tua persona, ma il tuo comportamento. Se ti sei offeso, ti chiedo scusa, però non ho altri aggettivi per descrivere simili uscite. Che poi, se proprio lo vuoi sapere (e qui secondo me ti offenderò ancora di più :P), per me non c'è tanta differenza tra il nero scuro e il rosso sangue.
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#106 pasquale

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Inviato 24 maggio 2008 - 22:25

P:S.
In Francia hanno la droga nelle strade--ergo hanno la camorra anche loro?


Mmm...sì! La cocaina, in quantità industriale, in Francia è stata portata da Zaza e Bardellino (e se non sapete chi sono stati, vi consiglio di informarvi per farvi una cultura sul nostro tempo). Quindi anche i francesi hanno aiutato la camorra a svilupparsi e a crescere. Quindi anche i francesi sono colpevoli di quanto è accaduto dalle nostre parti. Forse non avete ancora capito una cosa. Siamo tutti coinvolti.
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#107 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 25 maggio 2008 - 10:17

Gagà a me dà semplicemente fastidio il tuo modo di ragionare non per persnone ma per gruppi contrsstanti.


prima di scrivere almeno leggi il mio post... ho scritto di Squietieri, alro che gruppi contrapposti, dai...
vabè, nu' ffa nient...
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#108 joseph K.

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Inviato 25 maggio 2008 - 13:23

[SPOILER PRESENTI]Per me è l'unica maniera in cui Garrone poteva fare fare questo film tratto da "quel" libro, anche perché quello di Saviano è un docuromanzo, un saggio giornalistico semiromanzato, insomma non c'era "una" storia precisa e forte come linea conduttrice ma un'insieme di tante storie e tantissimi resoconti processuali e giornalistici.

A me è piaciuto. Nonostante effettivamente ci fossero delle cose su cui poter discutere (poca regia vera, molta, probabilmente troppa macchina alla mano, uso un po' eccessivo degli sfocati ecc.). Ho apprezzato molto il fatto che non avesse un particolare andamento in crescendo come di solito avviene in "questi" film dove solitamente si deve partire con l'ostacolo posto ai buoni o ai cattivi e la conclusione con il criminale/cattivo catturato o morto e il trionfo o la sconfitta dei "buoni". Questo è un film di situazione, vuole descrivere una realtà fissa (almeno dal libro esce chiara questa sensazione), una storia con un non-andamento, un filo narrativo che procede ma dando sempre la sensazione dell'essere "bloccato", dell'"uniforme".
Ho apprezzato come sempre l'incredibile qualità di Garrone di saper far recitare con totale naturalezza gli attori: qui in un film corale con 100 protagonisti non ce n'è uno che reciti male, e moltissimi erano ragazzini. Nel panorama degli italici registi che spingono tutto alla "drammatizzazione", alla ricerca spasmodica dell'effetto attorale, della recitazione ad effetto mi pare una qualità da non dimenticare.
Ho apprezzato alcune chicche aggiunte da Garrone: ad esempio quando Servillo va a contrattare il prezzo per smaltire i rifiuti illegalmente dalla famiglia col vecchio moribondo e quello gli dice "euro" con l'ultimo fiato in gola.
Apprezzabile la fotografia, azzo alcuni scenari sono da apocalisse..."
SPOILER
Il finale con la gru che punta i ragazzini morti verso il cielo. M'è piaciuto. Una sorta di funerale impersonale, una meccanica dell'uccisione con però un minimo di speranza almeno simbolica...
/SPOILER

E poi i dialoghi.

"Dobbiamo ammazzare qualcuno."
"Sì ma chi? Chi sono i nostri nemici?".

"Voglio che sia tutto clean come dicono gli americani".

"Io non sono come te".
"Sì. sì. Vai a fare le pizze".

"Oh, Marì, non ci crederai, i cinesi sanno cucinare".

Il dialogo tra i due ragazzini al momento della separazione quando uno va dagli scissionisti e l'altro resta con i "vecchi".

In definitiva un buonissimo film, probabilmente un film poco da Garrone (nel senso che una storia così può tirare fuori meno la grandezza anche registica di Garrone) ma che solo lui non poteva ridurre a fiction piagnona stile Rai Uno. In definitiva quello che mi è piaciuto di più è che non si è trattato del classico gangster movie ma di un film diverso, "intestino", "di stomaco", più ragionato pur essendo più naturale. Non c'era esaltazione di nulla: nè del buono nè del cattivo. C'era anche poca "storia", classicamente parlando. C'era molto "ambiente". Qualcosa di abbastanza inedito che ha me ha ricordato il modo di girare del neorealismo.



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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#109 satyajit

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Inviato 25 maggio 2008 - 19:19

A me è piaciuto. Nonostante effettivamente ci fossero delle cose su cui poter discutere (poca regia vera, molta, probabilmente troppa macchina alla mano,


Ma guarda una cosa non esclude l'altra.
Puoi spiegare meglio questo passaggio? In che senso "poca regia vera"?
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#110 strangelove

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Inviato 25 maggio 2008 - 19:53


A me è piaciuto. Nonostante effettivamente ci fossero delle cose su cui poter discutere (poca regia vera, molta, probabilmente troppa macchina alla mano,


Ma guarda una cosa non esclude l'altra.
Puoi spiegare meglio questo passaggio? In che senso "poca regia vera"?



Discorso terribilmente falso.
Allora anche Hawks secondo questo ragionamento non ha regia.
Che poi il tocco "d'autore" si sente eccome.
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#111 pasquale

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Inviato 26 maggio 2008 - 00:46

Il tocco "d'autore" sta proprio nel non far sentire la presenza del regista. Il fatto è: l'ambientazione era così potente che se entrava di mezzo il regista, il film perdeva forza. Lo ha detto lo stesso Garrone.
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#112 Notker

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Inviato 26 maggio 2008 - 05:02

Il tocco "d'autore" sta proprio nel non far sentire la presenza del regista. Il fatto è: l'ambientazione era così potente che se entrava di mezzo il regista, il film perdeva forza. Lo ha detto lo stesso Garrone.


ma sì, è così... come accadde a Rossellini con Roma città aperta.
perciò uno come Welles lo disprezzava tanto.
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#113 Notker

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Inviato 26 maggio 2008 - 06:06

La giuria di Sean Penn premia l'Italia
riconoscimenti a 'Gomorra' e 'Il divo'


auguri! grandi!
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

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#114 corey

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Inviato 26 maggio 2008 - 07:28

A mio avviso la questione dello sguardo in Gomorra non dovrebbe essere affrontata in chiave dualistica (vale a dire "regia che si sente vs regia che non si sente), ma in termini, come dire?, "isostatici". Il galleggiamento è forse il tratto distintivo di tutto il cinema garroniano: dagli approcci distrattamente grotteschi di Terra di mezzo alle volute visive de L'imbalsamatore, passando per le derive architettoniche di Estate romana.
Il suo stile si immerge nelle cose senza farsene travolgere del tutto. Quando sembra inabissarsi, ecco apparire una sfocatura o un taglio obliquo a ricordarti che è lì, ma senza enfasi. Impalpabilmente. Si tratta di una prassi estetica singolarissima (e assolutamente distante da qualunque altro cineasta italiano) che va ben oltre i canoni estetici dei Padri e il loro "splendore del vero": nel cuore di quella dimensione misteriosa che non riesco a chiamare in altro modo che "giusta distanza". Doppio regalo: del cinema alla realtà, della realtà al cinema.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#115 joseph K.

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Inviato 26 maggio 2008 - 08:00



A me è piaciuto. Nonostante effettivamente ci fossero delle cose su cui poter discutere (poca regia vera, molta, probabilmente troppa macchina alla mano,


Ma guarda una cosa non esclude l'altra.
Puoi spiegare meglio questo passaggio? In che senso "poca regia vera"?


Discorso terribilmente falo.
Allora anche Hawks secondo questo ragionamento non ha regia.
Che poi il tocco "d'autore" si sente eccome.


Infatti non ho mai scritto "non ha regia".
Tra le cose su "cui si può discutere" del film (che non significa "tra le cose che fanno schifo del film") ho citato alcune scelte di regia: ad esempio a me sono parsi abbastanza eccessivi i girati alla mano, soprattutto durante i dialoghi quando la camera virava da un personaggio all'altro dando anche un po' di "nausea visiva" (la telecamera che si sposta in continuazione a me fa un po' questo effetto). Non so, quello che si voleva ricercare era la "naturalezza" o l'effetto "giornalista in kosovo"? In alcuni momenti Garrone mi ha dato l'idea di voler girare un "simil reportage", di voler dare l'idea a tutti i costi del "documento" più che del film (per quanto realistico o neorealistico).
Ho citato l'abbondante utilizzo dello sfocato, anch'esso dal mio punto di vista è qualcosa che poteva apparire sovrabbondante se usato come modo troppo "pesante" per "dirigere" il punto di vista o sottolineare le varie centralità dei personaggi.
Ovviamente non si discute di Garrone (che tra l'altro adoro), aprivo il dibattito anche su alcune scelte di regia che forse alla lunga finiscono per "stonare" un po' nel complesso del film. Forse ci avrei visto meglio un girato alla fratelli Dardenne (tipo l'Enfant per fare un esempio), anche loro, come Garrone ma in modo differente, maestri assoluti della naturalezza del recitato e della ripresa. Qualcosa di un po' meno frenetico, di un po' meno "giornalistico". Ma ovviamente sono gusti...

Per il resto rimangono gli apprezzamenti di cui sopra.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#116 juL fu Sig.M.

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Inviato 26 maggio 2008 - 09:11


P:S.
In Francia hanno la droga nelle strade--ergo hanno la camorra anche loro?


Mmm...sì! La cocaina, in quantità industriale, in Francia è stata portata da Zaza e Bardellino (e se non sapete chi sono stati, vi consiglio di informarvi per farvi una cultura sul nostro tempo). Quindi anche i francesi hanno aiutato la camorra a svilupparsi e a crescere. Quindi anche i francesi sono colpevoli di quanto è accaduto dalle nostre parti. Forse non avete ancora capito una cosa. Siamo tutti coinvolti.


Tutti=Nessuno.

Mi ripeto, se il mio stato sceglie il proibizionismo non è colpa mia, nè della domanda di droga in generale, tanto più che è una costante statistica di tutto il mondo civilizzato (e non solo) che nè io nè te nè Squitieri potremo mai annullare.

E ora chiudo l'OT antiproibizionista.

P.S.
condivido l'analisi di Joseph e i suoi "discutibile", che per me però a leggere 9 nelle recensioni in ogni dove sono diventati "parziale delusione".
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#117 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 26 maggio 2008 - 18:55

la questione dello sguardo non dovrebbe essere affrontata in chiave dualistica, ma in termini, come dire?, "isostatici".


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#118 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 26 maggio 2008 - 19:03

-Deve avere alle spalle un matrimonio a pezzi...
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#119 corey

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Inviato 26 maggio 2008 - 19:05

la questione dello sguardo non dovrebbe essere affrontata in chiave dualistica, ma in termini, come dire?, "isostatici".


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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#120 ergen

    Roadie

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Inviato 26 maggio 2008 - 19:51


la questione dello sguardo non dovrebbe essere affrontata in chiave dualistica, ma in termini, come dire?, "isostatici".


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:o


GENIO!  asd
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#121 Guest_authcelestial_*

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Inviato 27 maggio 2008 - 00:05

veramente un gran film, spero di rivederlo in settimana.

=)
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#122 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 29 maggio 2008 - 15:34

Riotta intervista Saviano
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#123 R. Mutt

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Inviato 01 giugno 2008 - 14:00

Posto qui un interessante articolo di Del Papa pubblicato sul suo blog, con relativi interventi di lettori.

GOMORREA
Ci si comincia, non è mai troppo tardi, a interrogare sull'impatto e sul senso della Gomorrea. Franco Cordelli sul Corriere, ad esempio, coglie nel film (perchè fatalmente da Napoli siamo finiti a Cannes, dai bassi alle passerelle, dalla malavita alla bellavita, dal crimine al gossip) una rarefazione straniente del codice linguistico, con l'effetto di dipingere una sorta di isola criminale che non c'è e comunque non ci riguarda: alla fine, la funzione, anziché sensibilizzante, risulta consolatoria. Ma, anche su piani più generali, Gomorra è diventata un alibi talmente dilatato che non si vede, non si distingue più: sta dappertutto. La sua spettacolarizzazione, secondo antica intuizione pasoliniana, travolge tutto, assolve tutto, risolve tutto; inoltre l'immancabile messaggio sottotraccia, facilmente paleomarxista - la colpa della camorra è della povertà e quindi del capitalismo criminogeno - finisce di ??consolare?, ma anche di falsare; è superficiale e mistificatorio. La camorra, tanto per cominciare (si confronti il magistrale studio di Gigi di Fiore), è di molto preesistente al capitalismo, che solo chi non lo conosce, o lo contrabbanda, identifica nell'attuale sfruttamento crematistico mentre è invece un sistema volto a favorire l'intrapresa individuale risolvendola in una dimensione di crescita condivisa: nei paesi dove il capitalismo meritocratico, che non è il paradiso ma è meglio di altri inferni, è correttamente applicato, mafie e camorre corrono poco. Proliferano, invece, nelle sacche arretrate come in Italia e, combinazione, nei Paesi usciti dal comunismo, dove le mafie si son trasformate in Stato. Dire che la camorra ha cavalcato l'attuale sistema non è neppure constatare l'ovvio: è fermarsi all'ovvio. Senonchè l'attuale sistema ha poco di capitalistico e molto del suo contrario: non c'è individualismo ma egoismo. Non c'è funzione sociale ma implosione antisociale. Non ci sono (relativamente) beni concreti, ma speculazioni finanziarie. Non ci sono capitali localizzati, ma capitali virtuali che stanno ovunque e in nessun luogo: rimando, per una più preciso approfondimento della materia, al recente ??Il capitalismo ha i secoli contati? di Giorgio Ruffolo, Einaudi, 2008.
Questa differenza, che sembrerebbe fondamentale precisare, viceversa il libro non pare voglia o sappia coglierla: una formula fumettistica come quella dei boss ??samurai del capitalismo? lascia una ambiguità di fondo destinata a riflettersi in una analisi del fenomeno malavitoso approssimativa e, a suo modo, consolatoria anch'essa: non spiega niente, si ferma al dito che punta non alla luna ma all'universo. ? una analisi acerba, come quella che ci si può aspettare da un giovane ex noglobal che ingenuamente firmava spericolati appelli in favore di vecchi terroristi, e i cui ultras sono tutti omogenei al rivoluzionarismo deluxe. Ci sono siti di ultra-ultrasinistra che esaltano il libro su queste basi, che sono basi inesistenti o comunque mistificatorie. Ci sono riletture, mai confutate dall'autore, che planano a conclusioni deliranti in funzione antiborghese e controcapitalistica. Gomorra diventa così un bignami aggiornato delle astrusità di 40 anni fa: liberismo attuale uguale capitalismo uguale camorra. Col sillogismo radical-ambientale: non è forse vero che la camorra ammorba l'ambiente? Ecco la conferma: il capitalismo inquina. Ergo, unico rimedio plausibile (ancorchè non espresso): l'anticapitalismo, il tornare indietro al marxismo; non quello attuale, visto che è scomparso, dunque necessariamente quello ortodosso: a meno di non rifugiarci nell'eterea ??tendenza culturale? con cui Bertinotti salva le capre dell'ideologia e i cavoli della storia. Ma può una tendenza culturale avere ragione della camorra? Davvero non è ora di interrogarsi su una morale (quantomeno da parte degli esegeti del libro) del contesto tanto disinvolta? Sulle troppe questioni lasciate confortevolmente irrisolte? Non si è capito se quest'opera sia inchiesta, romanzo, sceneggiatura o tutte queste cose insieme. Forse è ciascuna di esse, alla bisogna (ma per una autorevole stroncatura, si legga Salvatore Lupo, ??Cosa è la mafia?, Donzelli, 2007). L'impressione, però, è che nel suo senso complessivo Gomorrea si risolva in una diffusissima, e sempre più trendy, vulgata dell'anticapitalismo rottamato dietro l'alibi nobile della lotta alla mafia.
Tra l'altro, l'ormai stucchevole telenovela delle minacce e del martire che non dimentica mai di accennare alla sua scorta incorporata, va chiarita una volta per tutte: nei primi mesi di uscita il libro non disturbò nessuno e anzi era divorato, non senza compiacimento, dai camorristi in galera, come mi confermò tra gli altri un regista napoletano autore di un bel film sul purtroppo dimenticato Giancarlo Siani, cronista eliminato dalla camorra nel 1984. Quando davvero i malamenti si arrabbiarono, fu nel sentire l'autore che, dal palchetto con il compagno Bertinotti, li trattava come munnezza. Certe cose ai camorristi gliele puoi fare, per esempio raccontarli, scoprendo l'acqua calda; altre proprio no. Da lì la faccenda s'è allargata, ha tracimato e, si capisce, fatto incazzare questa feccia subumana che non conosce altra dimensione che se stessa. Fine della storia.
Nessuno si è interrogato su questi aspetti, non proprio secondari, e neppure sulle corresponsabilità di un Saviano (e di chi lo manovra) sempre più invasivo e spregiudicato (i 7 cd del libro letto da lui medesimo sono le nuove colonne d'Ercole di una operazione commerciale che non conosce confini: aspettiamo ora le figurine gomorra). Il paradosso (apparente) è che un'opera fondamentalmente anticapitalista si è risolta in un formidabile volano capitalistico.
Ma se la camorra oggi ha cambiato nome e non si distingue più da una fiction, se non si va più a interrogarsi sulla mafia ma a ??vedere? la rockstar scortata che ha venduto a carrettate, se c'è gente che costruisce la carrierina politica invitandolo, se la criminalità è tutto e niente, se finisce alla Croisette in una raffica di tappi di champagne che saltano, se diventa moltiplicatore per il fatturato, se diventa uno slogan, un brand, una griffe, se Gomorrea ha anche l'indiretta responsabilità di allevare, come sta avvenendo, una industria di avventizi, scrittorucoli, guitti, predicatori a caccia di successo (mentre gli operatori seri vengono travolti e inghiottiti dal silenzio e dall'isolamento), se questo immane esorcismo fa comodo ai napoletani (e non solo a loro), preda della loro realtà falsata, come ha scritto anche Giuseppe D'Avanzo su Repubblica, qualcosa vorrà pur dire. Non è sempre vero che "basta parlarne": occorre anche vedere come, con quali fonti, da quali pulpiti, con quali effetti, con quali limiti. Giorni fa in una scuola un ragazzino saccente mi ha detto, tutto ispirato: "Grillo dirà anche cazzate, ma almeno è l'unico a dirle!". (sic!)
Demolire certi alibi, poi, per ristabilire la proporzione dei fatti e delle responsabilità, diventa fatica allucinante - Massimodelpapa



ma porca zoccola, radiodeejay che fa da eco pubblicitaria a saviano ha appena pubblicizzato il fatto che ieri sera l'intera nazionale di calcio è andata a vedere gomorra in una sala di coverciano in cui sono in ritiro. fanculo saviano e i suoi soldi!
Anto

Sono i sentieri, anzi le sinergie, della legalità - mdp

Salve Massimo, il fatto che non si capisca che cosa sia in realtà Gomorra allora non è una mia impressione. Credevo di non averlo capito io e di essere, di conseguenza, una imbecille. I dubbi possono sempre venire,no? Il problema è che Gomorra non sa proprio di nulla, non scuote, non sensibilizza. Insomma, mi hai anticipato perchè mentre leggevo il tuo post pensavo proprio a Giancarlo Siani. Quel ragazzo,dopo tanta gavetta, aveva avuto una scrivania a Il Mattino ( e non le collaborazioni a spezzettoni come Saviano sull'Espresso), viveva la camorra giorno per giorno, senza la scorta. Sapeva che poteva morire, così come Peppino Impastato, un eroe grande per me. Così come Lirio Abbate, che ho avuto modo di incontrare e che è un ragazzo squisito. E su quello che scrive lui (il suo ultimo libro sputtana i politici collusi con Provenzano) non ci sarà mai un film. Ma possibile che nessuno ricorda quei pugni nello stomaco che ci arrivavano nei felici anni 80? Me li ricordo tutti, anche se ero piccola. Possibile che nessuno ricordi le inchieste del giornalista scomparso che io più apprezzo, Joe Marrazzo, uno che coi boss ci andava a parlare come se chiedesse loro di vendergli un chilo di frutta? Marrazzo non era protetto da nessuno se non dalla sua professionalità e indipendenza. Marrazzo si è arrampicato pure sotto il ponte dei frati neri a Londra, dove suicidarono Calvi. E lui un vero libro sulla Camorra l'ha scritto...
Francy

I libri sulla camorra e sulla mafia, anche appassionanti, non mancano. Però hanno il torto di essere arrivati troppo presto, quando mafia e camorra ancora non erano un business. Qui c'era da creare la star, che come sempre ha molti padri

Non ci posso credere: adesso pure il disco di Gomorra?!?...
Alex

Ci devi credere. Peraltro, apprendiamo che nella colonna sonora del film ci sta un brano del neomelodico partenopeo Rosario Armani, alias Buccino, attualmente latitante dopo una condanna per reati contro il patrimonio.


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#124 Brucaliffa

    mainstream Star

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Inviato 06 giugno 2008 - 11:47

Intervengo a gamba tesa senza aver letto nulla di quello che avete scritto per dire che secondo me questo film è sopravvalutato. Anzi, non questo film, questo "caso" Gomorra, perché il film è impressionante, sembra un documentario e Garrone si riconferma un genio, ma il contenuto è davvero "già visto", cioè, per me ad esempio ricalca alla perfezione l'immagine che avevo forgiata nel mio immaginario sul modo di vivere e di morire di questa gente che vive nei quartieri degradati e camorristi intorno a Napoli. Non ho letto il libro ma spero che sia diverso, che scenda nei dettagli, che faccia nomi e connessioni con i massimi sistemi della camorra, perché altrimenti, se si limita a dipingere uno spaccato sociale, allora mi sembra una montatura tutta quella storia sul coraggio dell'impresa e sulla necessità della scorta, perché uno spaccato del genere può disturbare gli spettatori ma non i protagonisti delle vicende, se anche il libro è così il polverone che lo circonda mi sembra solo una comprensibile montatura per alimentare il caso letterario.
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#125 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 06 giugno 2008 - 11:54

Brucaliffa, posso assicurarti che il libro non c'entra niente col film.
Nel libro il nodo centrale, quello che lo rende un capolavoro assoluto, è la capacità di ritrarre tutta la sfera affaristica della camorra, far capire che la Camorra (o per meglio dire, il Sistema) è problema di levatura nazionale e internazionale, ed è su questa componente che si è giocato il suo successo. Anzi, Saviano non è un ritrattista e la definizione del quadro sociale non ha per niente l'efficacia del film (che da molti napoletani è stato criticato proprio per questo, perchè in fondo costituisce un passo indietro rispetto al libro, tornando a ritrarre la questione camorra come un fatto che si consuma fra i vicoli di napoli e non fra New York e Pechino).
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#126 Brucaliffa

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Inviato 06 giugno 2008 - 11:56

Ok, ti credo, allora la mia diffidenza verso Saviano è ingiustificata.
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#127 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 06 giugno 2008 - 12:52

Comunque il libro lo leggi in due/tre giorni, e anche sul letto prima di dormire, o al cesso. Fai prima a leggerlo che a interrogarti su di esso, davvero. D'altronde ti faccia riflettere la tiratura...
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#128 Brucaliffa

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Inviato 06 giugno 2008 - 13:15

Comunque il libro lo leggi in due/tre giorni, e anche sul letto prima di dormire, o al cesso. Fai prima a leggerlo che a interrogarti su di esso, davvero. D'altronde ti faccia riflettere la tiratura...


Che pubblicità che gli fai!  O_O Sinceramente la camorra non è un argomento che mi interessa così tanto da farmi mettere questo libro nella lista prioritaria delle cose che voglio leggere, infatti il film l'ho visto perché amo Garrone, non per l'argomento. Comunque magari prima o poi lo leggerò.
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#129 Ian Smith

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Inviato 06 giugno 2008 - 13:54

l'ho visto, finalmente, l'altro giorno in cineteca. Film intenso, crudo, nerissimo, ben girato, ben interpretato. Si merita appieno il successo e la risonanza (assolutamente fuori dal comune per un film così) che sta avendo in questi giorni. dopo la proiezione c'era un incontro con Garrone stesso, che ha raccontato qualche aneddoto sulla lavorazione del film: come ad esempio quello in cui l'episodio del ragazzo che viene ucciso ai giardini pubblici davanti ai suoi amici è circolato per molte settimane nei cellulari dei ragazzini come un VERO fatto accaduto e ripreso da chi era lì in quel momento.
Addirittura Garrone è dovuto andare in Questura (era stata aperta un'inchiesta) e confermare di essere stato lui a girare quella scena, che era dunque finta.
un'altro (altrettanto curioso ma anche inquietante) riguarda invece la scena finale del film: il boss del quartiere che alla fine ammazza ciro e marco, i ribelli, dal primo giorno delle riprese ha ripetuto convinto "io questi due li devo ammazzare, li devo ammazzare io", talmente era calato nella parte (è un mezzo criminale anche nella vita). al momento di girare la scena, Garrone l'aveva tagliato. Ha detto che lui è arrivato sul set incazzato come un bambino che vuole giocare e se non gioca si prende il pallone, e ha preteso di  fare la scena in persona. Fa ridere ma fa anche riflettere, usando proprio le parole di Garrone, sull'aspetto infantile ma estremamente brutale della camorra.
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#130 Brucaliffa

    mainstream Star

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Inviato 15 giugno 2008 - 20:38

Segnalo agli amanti di Garrone questa intervista, che è molto interessante e utile per capire come lavora e in particolare come ha lavorato per realizzare Gomorra.
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#131 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 19 giugno 2008 - 22:14

Finalmente l'ho recuperato anch'io.
Per ora il miglior film che ho visto quest'anno tra quelli usciti in sala.
Prima parte non impeccabile: forse troppe mani hanno scritto la sceneggiatura e si avverte qualche alto e basso.
Poi però il film cresce in maniera staordinaria.


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#132 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 20 giugno 2008 - 22:13

Bel film, davvero. E non per quello che dice, ma per come lo dice.
5 Storie esposte in una maniera direi anarrativa, così da farci precipitare non in un racconto, ma nella realtà.
Questa destrutturazione narrativa è molto interessante e in qualche modo spiazzante, ci sono molti modi per destrutturare una narrazione, spezzarla, andare a ritroso,incastrarla con altre, lavorare di montaggio, moltiplicare i punti di vista. Ebbene qui Garrone mi sembra che faccia davvero altro: cicolarità (c'è un agguato all'inizio e alla fine), ma narrativamente non lo è, una certa unicità di spazio e tempo, ma in effetti non è neppure quello, insomma toglie senso alla trama, il suo filo, per cui i punti cardinali tradizionali del racconto non ci sono, è un divenire continuo, con un certo fatalismo interno, una sua ineluttabilità.

I film di garrone e di Sorrentino sono antitetici a riguardo della presenza delle istituzioni pubbliche,  e non mi riferisco all??istituzione con compiti repressivi, magistratura e polizia, ma nessuna istituzione pubblica, manca la scuola (ma i bambini vanno a scuola?), manca il comune, le istituzioni assistenziali di ogni tipo, nulla non c??è nulla, e un film in cui c??è un proliferare di istituzioni (presidenti della repubblica, senatori, ministri, presidenti vari, aule, tutto) e non c??è traccia del cittadino (o quasi). Una separazione fra i due mondi decisamente allarmante.

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#133 popten

    Classic Rocker

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Inviato 26 giugno 2008 - 07:25

Segnalo agli amanti di Garrone questa intervista, che è molto interessante e utile per capire come lavora e in particolare come ha lavorato per realizzare Gomorra.

sto leggendo, sembra molto interessante, sì
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#134 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 26 giugno 2008 - 07:55

Intervengo a gamba tesa senza aver letto nulla di quello che avete scritto per dire che secondo me questo film è sopravvalutato. Anzi, non questo film, questo "caso" Gomorra, perché il film è impressionante, sembra un documentario e Garrone si riconferma un genio, ma il contenuto è davvero "già visto", cioè, per me ad esempio ricalca alla perfezione l'immagine che avevo forgiata nel mio immaginario sul modo di vivere e di morire di questa gente che vive nei quartieri degradati e camorristi intorno a Napoli. Non ho letto il libro ma spero che sia diverso, che scenda nei dettagli, che faccia nomi e connessioni con i massimi sistemi della camorra, perché altrimenti, se si limita a dipingere uno spaccato sociale, allora mi sembra una montatura tutta quella storia sul coraggio dell'impresa e sulla necessità della scorta, perché uno spaccato del genere può disturbare gli spettatori ma non i protagonisti delle vicende, se anche il libro è così il polverone che lo circonda mi sembra solo una comprensibile montatura per alimentare il caso letterario.


Il libro spiega e collega, il film affresca.
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#135 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 luglio 2008 - 10:34

Intervengo a gamba tesa senza aver letto nulla di quello che avete scritto per dire che secondo me questo film è sopravvalutato. Anzi, non questo film, questo "caso" Gomorra, perché il film è impressionante, sembra un documentario e Garrone si riconferma un genio, ma il contenuto è davvero "già visto", cioè, per me ad esempio ricalca alla perfezione l'immagine che avevo forgiata nel mio immaginario sul modo di vivere e di morire di questa gente che vive nei quartieri degradati e camorristi intorno a Napoli. Non ho letto il libro ma spero che sia diverso, che scenda nei dettagli, che faccia nomi e connessioni con i massimi sistemi della camorra, perché altrimenti, se si limita a dipingere uno spaccato sociale, allora mi sembra una montatura tutta quella storia sul coraggio dell'impresa e sulla necessità della scorta, perché uno spaccato del genere può disturbare gli spettatori ma non i protagonisti delle vicende, se anche il libro è così il polverone che lo circonda mi sembra solo una comprensibile montatura per alimentare il caso letterario.


io fino a qualche giorno fa avevo solo letto il libro. e più di una volta. quello che scrivo è, dunque, a ragion veduta.

il libro precisa quasi subito che il termine "camorra", comunemente utilizzato per individuare la criminalità organizzata presente nel napoletano, casertano e nel nolano, è un termine non solo improprio ma addirittura considerato ridicolo dai diretti interessati.
Infatti, tra loro, i componenti quell'organizzazione definiscono la stessa come "sistema".
Con questa premessa, necessaria e doverosa, Saviano suggella quella che appare una vera e proprio inchiesta giornalistica, più che un semplice romanzo criminale.
Saviano non solo fa nomi e cognomi, non solo descrive situazioni e umanità vere ma lo fa appoggiandosi ai documenti processuali ai quali ha avuto accesso.
Nel libro, si precisa quasi sempre la fonte giudiziaria alla quale ha attinto informazioni.
Ciò gli ha permesso di "ricostruire", con una certa attendibilità, il sistema criminale camorristico; un'operazione simile, sebbene antitetica, a quella fatta da Buscetta.
Prima di Buscetta la Mafia era sì percepita come una realtà criminale (sebbene occultata dall'omertà più intransigente) ma non "strutturata"; il cosiddetto "teorema Buscetta" fu una rivelazione proprio per questo... una rivelazione pagata a caro prezzo, come si sa.
Con Saviano siamo più o meno lì; anche sul territorio la camorra è sì percepita (lì impari abbastanza presto a "non rompere il cazzo" a quella gente) ma pochi hanno la consapevolezza del suo essere "sistema", appunto.
Ecco, Gomorra (il libro, molto più che il film) ha trasmesso alla massa (si parla di più di 1mln di copie, ad oggi) quella consapevolezza che prima era solo degli "addetti ai lavori".
Ovviamente, questa cosa ha dato parecchio fastidio ai boss, in quanto la "tranquillità" dei loro affari va preservata "ad ogni costo".

Sinceramente la camorra non è un argomento che mi interessa così tanto da farmi mettere questo libro nella lista prioritaria delle cose che voglio leggere, infatti il film l'ho visto perché amo Garrone, non per l'argomento. Comunque magari prima o poi lo leggerò.


prendo spunto da questa tua riflessione, per dire che questo "disinteresse" delle persone del nord è quanto di più sconfortante ci sia per i campani onesti.
non perché ci aspettiamo che qualcuno ci venga a tirar fuori dai guai (non date retta a quei deficenti della Lega che del sud non hanno mai capito un cazzo), ma perché è indice di un abbandono morale al quale gli onesti campani sentono di essere condannati.
Sarebbe bello se il nord, quello altrettanto onesto (che è la maggioranza), "adottase" anche solo in forma simbolica quelle terre; solo così si avrebbe la necessaria consapevolezza che l'esistenza e la proliferazione delle organizzazioni mafiose e del loro stupro perpetrato ai danni del territorio è un problema nazionale, non solo dei campani, dei siciliani, dei calabresi e dei pugliesi.
se posso darti un consiglio, cara Angela, vai subito a comprare quel libro! e non lo scrivo per fare pubblicità gratuita, sia chiaro, ma semplicemente perché tu devi essere consapevole che anche quella è Italia, che anche quella è casa tua!
e questo vale per tutti gli utenti del nord di questo forum.
dalla mia terra, credimi, si leva un grido di dolore lacerante! un grido che viene soffocato, che viene zittito e che tutti noi del sud impariamo a ingoiare (come si fa quanto ti sale il muco e, non potendo sputare, che rimandi giù).
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#136 Claudio

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Inviato 01 luglio 2008 - 11:17

L'ho visto finalmente anch'io, e concordo in pieno con gli elogi espressi finora: un film impeccabile, asciutto e teso in modo sconvolgente. E' vero anche che ha un crescendo irresistibile, che culmina nell'agghiacciante sequenza finale. Dovessi pensare a un termine di raffronto, direi forse "L'odio" di Kassowitz, ma questo è ancora più desolato e disperante.

Concordo in pieno con Notker sulla "necessità morale" di interessarsi a questo fenomeno, da parte di chiunque. Dev'essere realmente frustrante sentirsi abbandonati a sé stessi da parte del resto d'Italia ancor più di quanto si è stati ormai del tutto abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni locali.
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#137 Notker

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Inviato 01 luglio 2008 - 11:34

Concordo in pieno con Notker sulla "necessità morale" di interessarsi a questo fenomeno, da parte di chiunque. Dev'essere realmente frustrante sentirsi abbandonati a sé stessi da parte del resto d'Italia ancor più di quanto si è stati ormai del tutto abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni locali.


grazie Claudio.
posto qua questa notizia, sebbene vada fatto nell'apposito thread in Vota la Trippa:

http://www.repubblic...i-monnezza.html

questo per far capire come ancora oggi lo Stato non abbia compreso affatto il grado di disperazione di quella gente, al di là delle motivazioni tecniche ed economiche (sulla cui bontà posso anche non eccepire) di dar corso agli interventi necessari per sanare una situazione ormai insostenibile per tutti.
prima la polizia che carica, poi l'esercito nei cantieri e ora gli psicologi; i napoletano non sono dei pazzi criminali da tenere sotto controllo ma cittadini ITALIANI disperati.
così li si prende solo per il culo...
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#138 frankie teardrop

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Inviato 01 luglio 2008 - 12:06

Che band 'e sciem...
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#139 popten

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Inviato 01 luglio 2008 - 12:19


Concordo in pieno con Notker sulla "necessità morale" di interessarsi a questo fenomeno, da parte di chiunque. Dev'essere realmente frustrante sentirsi abbandonati a sé stessi da parte del resto d'Italia ancor più di quanto si è stati ormai del tutto abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni locali.


grazie Claudio.
posto qua questa notizia, sebbene vada fatto nell'apposito thread in Vota la Trippa:

http://www.repubblic...i-monnezza.html

questo per far capire come ancora oggi lo Stato non abbia compreso affatto il grado di disperazione di quella gente, al di là delle motivazioni tecniche ed economiche (sulla cui bontà posso anche non eccepire) di dar corso agli interventi necessari per sanare una situazione ormai insostenibile per tutti.
prima la polizia che carica, poi l'esercito nei cantieri e ora gli psicologi; i napoletano non sono dei pazzi criminali da tenere sotto controllo ma cittadini ITALIANI disperati.
così li si prende solo per il culo...


che poi sarei curioso di capire DOVE operano/opereranno questi 'angeli volontari', psicologi ecc
perchè a dire il vero nelle zone più colpite della provincia di Napoli non mi mai capitato di avere queste esperienze paranormali.
Che vadano tutti a fare un giro a Posillipo o al Vomero?!

un provvedimento che suggerirei invece a Silvio, a Bertolaso & co. è quello di far venire in Campania esperti installatori di condizionatori dal centro-nord Italia,preferibilmente che siano anche angeli, per far installare gratuitamente dei condizionatori in tutte le case della periferia e della provincia di napoli,caserta ecc
perchè di questi tempi diventa difficile,per chi non li ha già i condizionatori, anche stare in casa con le porte e finestre chiuse o dormire la notte chiusi ermeticamente.
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#140 Notker

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Inviato 01 luglio 2008 - 13:16

un provvedimento che suggerirei invece a Silvio, a Bertolaso & co. è quello di far venire in Campania esperti installatori di condizionatori dal centro-nord Italia,preferibilmente che siano anche angeli, per far installare gratuitamente dei condizionatori in tutte le case della periferia e della provincia di napoli,caserta ecc
perchè di questi tempi diventa difficile,per chi non li ha già i condizionatori, anche stare in casa con le porte e finestre chiuse o dormire la notte chiusi ermeticamente.


gesù cristo... lo sai che non ci avevo pensato?



intanto, dopo i rinvii a giudizio nel processo contro i casalesi, oggi la polizia ha eseguito una vasta operazione:
Camorra: Casalesi, operazione nel Casertano, 32 ordinanze
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#141 popten

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Inviato 01 luglio 2008 - 13:19


un provvedimento che suggerirei invece a Silvio, a Bertolaso & co. è quello di far venire in Campania esperti installatori di condizionatori dal centro-nord Italia,preferibilmente che siano anche angeli, per far installare gratuitamente dei condizionatori in tutte le case della periferia e della provincia di napoli,caserta ecc
perchè di questi tempi diventa difficile,per chi non li ha già i condizionatori, anche stare in casa con le porte e finestre chiuse o dormire la notte chiusi ermeticamente.


gesù cristo... lo sai che non ci avevo pensato?


io purtroppo sì!
e farlo mi infastidisce specie quando vedo film. perchè quando vedo film cerco di non distrarmi.
però grazie a Dio ho il condizionatore, per la notte. sebbene sono restio ad utilizzarlo, ma insomma bisogna adeguarsi...
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#142 Guest_soul crew_*

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Inviato 01 luglio 2008 - 13:23

intanto, dopo i rinvii a giudizio nel processo contro i casalesi, oggi la polizia ha eseguito una vasta operazione:
Camorra: Casalesi, operazione nel Casertano, 32 ordinanze

tra l' altro alcuni di questi arresti sono stati fatti anche a modena e arezzo, e saviano in gomorra parlva di ramificazioni dei casalesi in queste città :)
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#143 Notker

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Inviato 01 luglio 2008 - 13:29


intanto, dopo i rinvii a giudizio nel processo contro i casalesi, oggi la polizia ha eseguito una vasta operazione:
Camorra: Casalesi, operazione nel Casertano, 32 ordinanze

tra l' altro alcuni di questi arresti sono stati fatti anche a modena e arezzo, e saviano in gomorra parlva di ramificazioni dei casalesi in queste città :)



nel libro le ramificazioni documentate arrivano a Parma... a Milano... in Costa del Sol in Spagna... in Polonia...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#144 Notker

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Inviato 03 luglio 2008 - 12:11

incredibile!
stamane, durante le operazioni che hanno portato all'arresto di Vergas, uno dei boss casalesi, pare che una comparsa del film di Garrone sia stato arrestato. :o
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#145 Brucaliffa

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Inviato 03 luglio 2008 - 23:35



Sinceramente la camorra non è un argomento che mi interessa così tanto da farmi mettere questo libro nella lista prioritaria delle cose che voglio leggere, infatti il film l'ho visto perché amo Garrone, non per l'argomento. Comunque magari prima o poi lo leggerò.


prendo spunto da questa tua riflessione, per dire che questo "disinteresse" delle persone del nord è quanto di più sconfortante ci sia per i campani onesti.
non perché ci aspettiamo che qualcuno ci venga a tirar fuori dai guai (non date retta a quei deficenti della Lega che del sud non hanno mai capito un cazzo), ma perché è indice di un abbandono morale al quale gli onesti campani sentono di essere condannati.
Sarebbe bello se il nord, quello altrettanto onesto (che è la maggioranza), "adottase" anche solo in forma simbolica quelle terre; solo così si avrebbe la necessaria consapevolezza che l'esistenza e la proliferazione delle organizzazioni mafiose e del loro stupro perpetrato ai danni del territorio è un problema nazionale, non solo dei campani, dei siciliani, dei calabresi e dei pugliesi.
se posso darti un consiglio, cara Angela, vai subito a comprare quel libro! e non lo scrivo per fare pubblicità gratuita, sia chiaro, ma semplicemente perché tu devi essere consapevole che anche quella è Italia, che anche quella è casa tua!
e questo vale per tutti gli utenti del nord di questo forum.
dalla mia terra, credimi, si leva un grido di dolore lacerante! un grido che viene soffocato, che viene zittito e che tutti noi del sud impariamo a ingoiare (come si fa quanto ti sale il muco e, non potendo sputare, che rimandi giù).


Ciao Gagà! Non avevo notato il tuo intervento, non posso che darti ragione. Anche se è off topic ti rispondo qui perché ho varie considerazioni da fare. Hai pienamente ragione sull??indifferenza che c??è qua verso i problemi del sud, immagino che tu lo veda con i tuoi occhi, c??è anche chi ci scherza sopra, c??è un fondato risentimento per gli sprechi del sud, ma purtroppo c??è anche un sentimento molto più impulsivo di razzismo diffuso, molti nella realtà che conosco vivono di pregiudizi e di stereotipi sul sud e su molte altre cose e se cerchi di smentirli alzano il sopracciglio perché pensano di avere ragione, magari senza neanche muoversi di casa pensano di sapere tutto, molti sono giovani e si credono pure la crema della società, e invece sono già vecchi e non sono curiosi e si basano sugli stereotipi della tv come le massaie. Del resto questo sentimento di razzismo è molto diffuso in Italia, è lo stesso che c??è verso gli immigrati. Alla base di questa rabbia del nord ci sono anche delle ragioni, ma il vero problema secondo me è la mancanza di un??identità collettiva, mancando dei valori positivi, ci si riduce a disprezzare tutto ciò che non si conosce per definirsi in contrapposizione ad esso (per quanto mi riguarda, ecco spiegato il successo della lega). 
Personalmente, anche se non ho letto Gomorra, vado spesso a Caserta e anche in altre zone del sud in vacanza, al sud ci saranno tante realtà, io vedo quella più vicina a me e la camorra mi interessa proprio come ??sistema? in cui tutti vivono, mi interessa più che altro capire come viene vissuto dalla parte sana della società, che immagino sia la maggior parte, e non riesco a capire perché la gente si adatti a tutto, come se gli convenisse essere protetti dalla camorra mentre credo che per la maggior parte non sia così, eppure ho sentito un ragazzo tranquillo e borghese dire ??al posto loro chi non lo farebbe??. Perché la gente onesta non si ribella e non si mobilita in massa? C??è troppa rassegnazione al sud. Però credimi che anche se non ho letto Gomorra e non sono particolarmente ansiosa di approfondire l??argomento camorra, in generale non sono affatto indifferente ai problemi del sud, credo di essere una delle poche persone che conosco qui a Milano che si sentono prima italiane e poi del nord.

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#146 Ukrainian Roulette

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:06

incredibile!
stamane, durante le operazioni che hanno portato all'arresto di Vergas, uno dei boss casalesi, pare che una comparsa del film di Garrone sia stato arrestato. :o


Pare si tratti di un boss che interpretava un boss....  ::)
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#147 Ukrainian Roulette

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:14


incredibile!
stamane, durante le operazioni che hanno portato all'arresto di Vergas, uno dei boss casalesi, pare che una comparsa del film di Garrone sia stato arrestato. :o


Pare si tratti di un boss che interpretava un boss....  ::)



Fortuna che Saviano è un superesperto di camorra e che è anche "superprotetto"....  :)
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#148 popten

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:32

Agganciandomi al dialogo un pizzico off-topic Gagà-Brucaliffa, quoto il passaggio in cui si pone l'accento sull'ignoranza di una realtà come fonte di conclusioni affrettate e sì spesso razziste.
Questo in generale.

Circa Napoli,per la parte sana della società è difficile reagire perchè c'è sfiducia a tutti i livelli. la difficoltà nell'avere fiducia nelle istituzioni è un problema grave, d'altronde è alimentato dalle tante mele marce infiltrate.
la sfiducia nel prossimo genere poi una frammentazione sociale sempre maggiore.
questo per quanto riguarda le cose negative.

grazie a Dio c'è tanto altro di buono (che magari non è eviente ai più,specie a chi non vive queste realtà), che io penso si alimenti anche dalla storia e della cultura gloriosa di questa grande città(di cui sì mi rallegro e ne vado fiero), che solo chi non conosce può mettere in discussione.
Ed è vero che non si può vivere di solo passato, ma è altrettanto vero che questo passato, che è sempre più attaccato dalla crisi morale delle nuove generazioni ma che nonostantante tutto si regge ancora piedi, può e deve indicare una via per il presente e il futuro.
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#149 Mia

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:42



incredibile!
stamane, durante le operazioni che hanno portato all'arresto di Vergas, uno dei boss casalesi, pare che una comparsa del film di Garrone sia stato arrestato. :o


Pare si tratti di un boss che interpretava un boss....  ::)



Fortuna che Saviano è un superesperto di camorra e che è anche "superprotetto"....  :)


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#150 Ukrainian Roulette

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Inviato 04 luglio 2008 - 12:38




incredibile!
stamane, durante le operazioni che hanno portato all'arresto di Vergas, uno dei boss casalesi, pare che una comparsa del film di Garrone sia stato arrestato. :o


Pare si tratti di un boss che interpretava un boss....  ::)



Fortuna che Saviano è un superesperto di camorra e che è anche "superprotetto"....  :)


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Aveva il boss nel cast e non se n'era accorto?
Aveva il boss nel cast e non è stato giustiziato?


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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !




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