Forse mi sono perso qualcosa, ma possibile che dopo mesi di pedinamenti e intercettazioni, non ci sia un solo elemento concreto nelle carte dell'inchiesta, a parte le testimonianze dei bambini (quelle dei genitori contano quanto quelle dei vicini del mostro di Rostok)?
Ti sembra poco?
Stiamo parlando di individui che non hanno le facoltà per accordarsi su una versione comune e artificiosa dei fatti.
Individui (minori) che raccontano cose mostruose piene zeppe di particolari che dubito una mente infantile possa immaginare, bambini che hanno paure e sono psicologicamente turbati dalle situazioni che hanno vissuto e che non possono aver raccontato bugie campate in aria da zero.
I genitori hanno raccolto le testimonianze dei propri figli, possono averle gonfiate come no (questo è compito della magistratura) ma dubito che si siano inventati di sana pianta un linciaggio comune contro la scuola dei propri bambini raccontando bugie infamanti sul conto di figli e maestre. Tutto porta a pensare che qualcosa sia successo per davvero, ora bisognerà verificare e ci sarà tempo per farlo ma se è tutta una bufala è una bufala che va al di là della mostruosità delle accuse rivolte alla scuola.
Non c'è NESSUNA, e informadomi, NESSUNA, intercettazione ambientale o tlefonica che avvalori anche soltanto di striscio questo castello di roba da filmografia di serie Z.
Comunque nessuno pensa che sia una bufala (o almeno non io), questo delle scuole matrne degli horrori è un fenomeno che spesso ha trovato giustificazione, soprattutto nei suoi precedenti, con la delicata età della scoperta dei genitali da parte dei bambini insieme con la paranoia dilagante dei genitori verso la pedopornografia.
Ti consiglio il link postato nell'altra pagina.
Per inciso io ancora sto aspettando che qualcuno mi dica la maestra in menopausa che "motore" avrebbe avuto per patecipare a questi festini deliranti (che sarebbero tutto tranne che una manifestazione di comportamento irrazionale o randomizzato, anche solo per non essere scoperti).
Ragionare, ragionare.
Allora il meccanismo che posso immaginarmi, sempe nel caso che davvero non ci sia niente di concreto a monte (io non lo escludo a priori, ma veramente non lo trovo razionale).
1) Si tratta di un'età paticolae, i bambini scoprono i genitali e giocano a "dottori" come s'è fatto anche noi, o almeno ho fatto io.
2)Le madri trovano qualche arrossamento o qualche altra cosa strana e chiedono informazioni ai bambini con apprensione per la delicatezza della faccenda
3) I bambini per senso di colpa scaricano la colpa a sull'unica figura che è del mondo degli adulti ma è esterna alla famiglia: la maestra
4) Il genitore del bambino X si rivolge a qullo del bambino Y, l'età è la stessa per tutti e i dubbi crescono...magari qualche mezza conferma ed ecco che iniziano a portarli dai vari psicologi/assitenti sociale e a terrorizzarli.
5) Gli psicologi vengono condizionati/influenzati dall'atteggiamento iperpotettivo ed ansioso dei genitori, intanto la tensione sul bambino cresce ed è possibile che tenda a dire quello che gli si vuol far dire c'è.
6) La spirale continua a crescere, partono le denunce e si verifica l'effetto "tunnel", anche davanti a racconti palesemente irrazionali (punture nel pene, nelle guance o nella testa, sangue bevuto ecc...) o a fatti incongruenti nessun genitore vuole ammettere a se stesso che ha sbagliato e quindi cerca di influenzare i fatti e la percezione che ha di essi per non intaccare la sua autostima (e perchè poi diventerebbe lui l'infame).
7) I raconti dei bimbi si fondono con le paure dei genitori e dilagano
8) Si moltiplicano perizie in modo esponenziale, trovare qualche molecola di clonazepam in una bambina coi capelli lunghissimi può essere plausibile senza immaginare che l'abbiano avvelenata.
9) Dalle maestre si risale al marito della maestra che lavora come regista/autore in TV in programmi per bambini e quindi facilmente additabile come pedofilo, parte l'idea dei filmati.
10) Chi fa più paura ad un bambino dell' "uomo nero"? Qual è l'uomo nero che si incontra tutte le mattine prima di andare a scuola? Il cingalese del distributore è perfetto.
E così via in una spirale che si autoalimenta.
E' possibile che non è andata così e che qualcosa di accaduto ci sia, ma troverei assolutamente più razionale questo e, soprattutto, più sensato per quel poco che ho studiato di psicologia cognitiva e sociale.