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Dal Tibet per farci capire ?


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563 replies to this topic

#501 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 21:47

Le cose che dici mi interessano ma sono parecchio incasinate! Non è che li dai una forma un pochino più compiuta? ;)


Sintetizzando  ;D
"Guarda, io penso che il socialismo sia una visione del mondo abbastanza precisa e una teoria politico/filosofica abbastanza determinata." Questa frase può voler dire il nulla...in quanto è estesa e poco definita ma non era questo il punto.

Intendevo sopratutto altro, diamo per scontato che il regime cinese sia stato fallimentare sotto quell'ottica (anche volgarizzato in veste socialista ma permettimi il termine controrivoluzionario) è dato per scontato...non capisco cosa centri prima di tutto la storia e la teoria che si è sviluppata nel socialismo europeo geograficamente anni luce dal contesto asiatico e quindi il rapporto inconcepibile di per se, non è vedi la cina e il socialismo è merda altrimenti tratteremo di un assioma demente.
mi chiedo citando tue parole "il metro di quanto la teoria marxista sia effettivamente valida e realizzabile nella pratica"...come ne trai le conclusioni...anche perchè il marxismo è molto meno deduttivo di quel che si pensa nell'ipotesi futuro (post-transizione)...potremmo vedere La Comune ad esempio. In maniera pragmatica cazzo centra la cina con il socialismo/comunismo europeo...?
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#502 astrodomini

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Inviato 27 marzo 2008 - 22:06

In maniera pragmatica cazzo centra la cina con il socialismo/comunismo europeo...?


Stavamo parlando di Cina mi sembra. Ad ogni modo se c'è una base comune a tutti i socialismi è quella di rendere l'uomo più libero, cosa che tutti i regimi che si fregiavano di questo titolo siano essi in Asia o Europa hanno disatteso e che dovrebbe spingere coloro che si ritengono socialisti ad osteggiarli senza troppe remore.
Non mi sembra di aver detto che il socialismo è merda, ho detto che a mio modo di vedere è poco realizzabile e chi ha tentato di realizzarlo in maniera concreta ha sempre fallito miseramente trasformandolo in un antitesi di quello che dovrebbe essere il suo nucleo fondante. Io credo che il marxismo applicato all'essere umano non vedrà mai una fase, come la chiami tu, di post-transizione (nella realtà si è sempre fermato a un aborto di ciò che Marx indicava come "prima fase"). Le stesse forze di ispirazione socialista hanno quasi sempre mire alla creazione di uno stato economicamente importante, proprietario delle industrie principali, forte ma diverso dalle persone che lo compongono, una specie di grande mamma. Visione che a mio parere porta inevitabilmente a creare un cittadino parassita più che un cittadino realmente partecipe dello stato in cui vive (cosa che ritengo possibile, forse, solo attraverso una riduzione estrema del territorio su cui governare).
La Cina è semplicemente è uno dei tanti esempi statali che un socialista che ha un minimo di fedeltà alle idee cardini di quel pensiero dovrebbe contrastare, al di là delle diverse diramazioni che questo pensiero ha preso (un pò come nel cristianesimo; tante diramazioni ma delle basi comuni).
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the music that forced the world into future


#503 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 00:23

Io credo che il marxismo applicato all'essere umano non vedrà mai una fase, come la chiami tu, di post-transizione (nella realtà si è sempre fermato a un aborto di ciò che Marx indicava come "prima fase").

Riferito al periodo post-transizione guarda che nn lo dico io...
D'accordo in parte, la Comune di Parigi è stata una delle migliori esperienze, oppure la Rivoluzione Russa partita piuttosto bene a mio modo di vedere, coerente alle intemperie, sopratutto di spessore intellettuale, un lavoro enorme in "materia politica-economica" di tutta la dirigenza di allora del partito bolscevico, la Russia non conobbe mai tanta emancipazione se non quel giorno d'ottobre...poi le cose sappiamo come sono andate...ma c'è stata l'abolizione della schiavitù e della servitù della gleba (!!!), per la prima volta un operaio potè sedere alla pari nella Duma sino allora sconosciuta, venne rilevata
dal posto gretto e infimo la figura della donna finalmente presente nella vita politica, sino ad allora era riservata alla omofoba cavalleresca (quantomenefreghista) nobiliare casta grande-russa, poi l'orario di lavoro....ecc...


 
Le stesse forze di ispirazione socialista hanno quasi sempre mire alla creazione di uno stato economicamente importante, proprietario delle industrie principali, forte ma diverso dalle persone che lo compongono, una specie di grande mamma. Visione che a mio parere porta inevitabilmente a creare un cittadino parassita più che un cittadino realmente partecipe dello stato in cui vive (cosa che ritengo possibile, forse, solo attraverso una riduzione estrema del territorio su cui governare).


Qui non condivido, inanzitutto usi un termine errato...l'uso delle parole in questo contesto è fondamentale, teoricamente non è la creazione di uno stato che... praticamente è avvenuto ciò (nella maggior parte dei casi), ma non avrebbe senso logico nel materialismo-storico di Marx&Engels. Il marxismo non sostiene lo stato così com'è nel periodo post-rivoluzione (anzi auspica la distuzione in quanto creatura dell'istinto raffinato borghese)... Lo stato è un fenomeno che esiste proprio perchè esistono una quantità infinita di parassiti che generano figli e figliastri quando lo si burocratizza ancor di più, ecco lo stalinismo e ciò che tu definisci cittadino parassita, come se poi l'individuo parassita fa la sua comparsa solo nei regimi autoritari (di per sè lo stato è parassita)...in Italia è pieno di parassiti e viviamo ostentando puerile democrazia... più lucidità francamente non guasterebbe. Nella teoria socialista di profumo marxista esso serve ad una classe per poter usufruire del giogo su l'altra e si ritorna allo zero...
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#504 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 00:34

La Cina è semplicemente è uno dei tanti esempi statali che un socialista che ha un minimo di fedeltà alle idee cardini di quel pensiero dovrebbe contrastare, al di là delle diverse diramazioni che questo pensiero ha preso (un pò come nel cristianesimo; tante diramazioni ma delle basi comuni).


Su questo concordo...ma non ho un posizione ben definita in tal senso quindi non capisco perchè vuoi farmi passare per difensore della cina :D
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#505 astrodomini

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Inviato 28 marzo 2008 - 00:38

D'accordo in parte, la Comune di Parigi è stata una delle migliori esperienze, oppure la Rivoluzione Russa partita piuttosto bene a mio modo di vedere, coerente alle intemperie, sopratutto di spessore intellettuale, un lavoro enorme in "materia politica-economica" di tutta la dirigenza di allora del partito bolscevico


Io parlo di esperienze realmente durature (la comune di Parigi durò due mesi, la Rivoluzione Bolscevica degenerò nel giro di pochi anni).

Qui non condivido


A me sembra invece che le forze principali di ispirazione marxista a livello mondiale siano quasi tutte andate verso la volontà di accentrare tutto nelle mani dello stato e di conseguenza nelle mani di poche persone, il marxismo è stato trasformato nel contrario di ciò che voleva Marx (fine stessa dello Stato) e tuttora molte di quelle forze che spingono verso questa direzione la pensano così. Dando tutto nelle mani dello stato non si mette nulla realmente in comune ma si delega la gestione del comune, cosa secondo me deleteria.

come se poi l'individuo parassita fa la sua comparsa solo nei regimi autoritari (di per sè lo stato è parassita)...in Italia è pieno di parassiti e viviamo ostentando puerile democrazia... più lucidità francamente non guasterebbe.


Anche da parte tua però! Io non ho detto che i parassiti esistono solo in questi stati ma che questa visione dello Stato chioccia favorisce di molto il parassitismo; non a caso l'Italia ha sempre avuto un economia con pesanti influenze statali, non a caso la categoria dei parassiti per eccellenza è proprio quella statale a cui è garantito tutto senza dare necessariamente in cambio qualcosa di soddisfacente.



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#506 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 01:00

A me sembra invece che le forze principali di ispirazione marxista a livello mondiale siano quasi tutte andate verso la volontà di accentrare tutto nelle mani dello stato e di conseguenza nelle mani di poche persone, il marxismo è stato trasformato nel contrario di ciò che voleva Marx (fine stessa dello Stato) e tuttora molte di quelle forze che spingono verso questa direzione la pensano così. Dando tutto nelle mani dello stato non si mette nulla realmente in comune ma si delega la gestione del comune, cosa secondo me deleteria.

Non è cosi almeno nei movimenti e in molti partiti d'ispirazione rivoluzionaria...poi se accade l'influenza o meglio l'ingerenza di revionismi cose del genere in seno al vertice si tratta sempre di uomini (il discorso che facevo prima...), non centra nulla l'ideologia in se e non si tratta d'interpretazioni ma deviazionismo... 

Dando tutto nelle mani dello stato non si mette nulla realmente in comune ma si delega la gestione del comune, cosa secondo me deleteria.


Occore una precisazione, nei paesi del terzo mondo o in via di sviluppo ciò può avere un motivo comunque importante (non relativo) per lo sviluppo di determinate aree....sicuramente per me resta il meno peggio. Qui da noi la vedrei in un modo diverso, ma nel mettere in mano allo Stato (attuale così com'è congeniato) tutto è da folle...è da folle voler dire che lo Stato è garante di libertà assumendo il cosidetto-controllo-totale, non è certo la mia aspirazione questa figurati, son molto più "anarchico"...
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#507 astrodomini

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Inviato 28 marzo 2008 - 01:23

Non è cosi almeno nei movimenti e in molti partiti d'ispirazione rivoluzionaria...poi se accade l'influenza o meglio l'ingerenza di revionismi cose del genere in seno al vertice si tratta sempre di uomini (il discorso che facevo prima...), non centra nulla l'ideologia in se e non si tratta d'interpretazioni ma deviazionismo...


Ma i partiti di ispirazione rivoluzionaria una volta attuata la rivoluzione hanno tutti seguito quella strada, la sostituzione del controllo comune dei beni di produzione con il controllo dello Stato (e quindi di pochi) su tutto.
Per il resto considero l'ideale Marxista molto fragile nel trovare una situazione percorribile, forte nella parte analitica ma molto vago in quella risolutiva relegata a mio parere a mera utopia molto distante dalla realtà umana.

Occore una precisazione, nei paesi del terzo mondo o in via di sviluppo ciò può avere un motivo comunque importante (non relativo) per lo sviluppo di determinate aree....sicuramente per me resta il meno peggio.


Io non concordo su questo punto, secondo me delegare tutto allo Stato è un modo troppo facile per delegittimare il cittadino, dallo Stato in primo piano nascerà sempre una classe di parassiti. Ci potrebbero essere alcune situazioni percorribili in alternativa ma per ora non intendo dilungarmi perchè siamo un pochino OT!




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#508 Zpider

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Inviato 28 marzo 2008 - 01:31


A me sembra invece che le forze principali di ispirazione marxista a livello mondiale siano quasi tutte andate verso la volontà di accentrare tutto nelle mani dello stato e di conseguenza nelle mani di poche persone, il marxismo è stato trasformato nel contrario di ciò che voleva Marx (fine stessa dello Stato) e tuttora molte di quelle forze che spingono verso questa direzione la pensano così. Dando tutto nelle mani dello stato non si mette nulla realmente in comune ma si delega la gestione del comune, cosa secondo me deleteria.


Il socialismo marxista necessita di un popolo unito e omogeneo per giustificare la bontà di un potere stabile, espressione rigida di un bene e una volontà immutabile.

La democrazia vuole invece un popolo dinamico e in grado di differenziarsi e selezionarsi al proprio interno in maggioranze variabili, scegliendo attraverso il voto tra le vie che la libertà d'espressione permette loro di conoscere e generare.

Semplificando, il socialismo si pone come punto d'arrivo.
La democrazia vuole invece essere un metodo, in teoria virtuoso, di autogestione e evoluzione della società (senza porsi domanda sul punto d'arrivo... e nemmeno sul se un punto d'arrivo esista).

Che le due cose siano incompatibili è quindi evidente... a meno che un giorno sia la democrazia stessa a condurci al socialismo, ma ciò è improbabile visto che pochi sistemi tendono all'autodistruzione.

Ma sto divagando clamorosamente. :o

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#509 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 01:47

Io non concordo su questo punto, secondo me delegare tutto allo Stato è un modo troppo facile per delegittimare il cittadino, dallo Stato in primo piano nascerà sempre una classe di parassiti.

Secondo me hai dei forti pregiudizi sul concetto-Stato (che posso condividere) ma dovremmo analizzare la cosa in maniera approfondita ed in prospettiva antropologica della storia. Mi ripeterò ma l'idea della "macchina marxista" organizzativa funge in maniera del tutto diversa...

Poi "delegittimare il cittadino" è ridicolo spero non dica sul serio, si tratta di circostanze inevitabili se si vuole in qualche modo mettere un freno, di fame e miseria l'unico modo veloce che potrebbe garantire su scala nazionale un minimo di sanità e mezzi di sostentamento è proprio questo, si tratta di paesi con percentuali d'analfabeti assurde...invece di mandare pacchi, missionari, coca-cola e armi si potrebbe garantire uno stato-sociale.



non intendo dilungarmi perchè siamo un pochino OT


Effettivamente...
;D


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#510 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 01:52

Il socialismo marxista necessita di un popolo unito e omogeneo per giustificare la bontà di un potere stabile, espressione rigida di un bene e una volontà immutabile.

D'altronde è o non è una dittatura del proletariato

Il socialismo marxista necessita di un popolo unito e omogeneo per giustificare la bontà di un potere stabile, espressione rigida di un bene e una volontà immutabile.

La democrazia vuole invece un popolo dinamico e in grado di differenziarsi e selezionarsi al proprio interno in maggioranze variabili, scegliendo attraverso il voto tra le vie che la libertà d'espressione permette loro di conoscere e generare.

Semplificando, il socialismo si pone come punto d'arrivo.
La democrazia vuole invece essere un metodo, in teoria virtuoso, di autogestione e evoluzione della società (senza porsi domanda sul punto d'arrivo... e nemmeno sul se un punto d'arrivo esista).

Che le due cose siano incompatibili è quindi evidente... a meno che un giorno sia la democrazia stessa a condurci al socialismo, ma ciò è improbabile visto che pochi sistemi tendono all'autodistruzione.


Considerazioni molto personali... asd

Siamo andati tutti OT ;D
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#511 Ukrainian Roulette

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Inviato 28 marzo 2008 - 08:57


Sui tibetani posso solo pensare "Poveracci". Dalla padella di una dittatura neo-liberista vestita di rosso alla brace di una probabilissima teocrazia in caso di (improbabilissima) indipendenza, di certo il loro futuro non è roseo.


Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.

Ma credo nell'autodeterminazione, più che nella democrazia, la quale non può essere una ricetta imposta dall'esterno nè tantomeno esportata con le bombe


Ecco,l'esempio di zona che sancisce la differente cultura tra le varie teocrazie è proprio il Kashmir.Ove la più violenta contesa dei territori (c'è comunque di mezzo la Cina) è dovuta alla minore dedizione alle manifestazioni pacifiche degli indipendentisti islamici,più gratificati dall'uso del mitra e delle bombe.Anche per questo molto meno messa in luce dai media nostrani.
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#512 ouspen

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Inviato 28 marzo 2008 - 10:23

Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.


come no.. la CIA con i taliban afghani e con l'ayatollah Khomeini non ha mai avuto nulla a che fare.. non ha mai finanziato/armato/addestrato gruppi di fondamentalisti islamici..

Assalam alaikum.
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#513 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 28 marzo 2008 - 10:47


Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.


come no.. la CIA con i taliban afghani e con l'ayatollah Khomeini non ha mai avuto nulla a che fare.. non ha mai finanziato/armato/addestrato gruppi di fondamentalisti islamici..

Assalam alaikum.


Eh,appunto...
La CIA si tende a non tirarla mai in ballo quando sobilla a favore degli islamici.Intendevo quello.

Stame Ben.
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#514 Guest_soul crew_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 11:10



Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.


come no.. la CIA con i taliban afghani e con l'ayatollah Khomeini non ha mai avuto nulla a che fare.. non ha mai finanziato/armato/addestrato gruppi di fondamentalisti islamici..

Assalam alaikum.


Eh,appunto...
La CIA si tende a non tirarla mai in ballo quando sobilla a favore degli islamici.Intendevo quello.

e chi te l' ha detto? mi pare di aver postato giorni fa proprio gli esempi dei talebani, quando dicevo che la cia per i suoi sporchi affari è pronta ad appoggiare tutte le peggiori cricche del pianeta.

non ti pare che la tua islamofobia sia in contrasto con il tuo appoggio alla cricca del dalai lama? ah già, loro sono gli indipendentisti contro pechino ladrona, un po' come voi padani asd

:P
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#515 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 11:59

Cina e marxismo non c'entrano, come si suol dire, un dattero.
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#516 ouspen

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Inviato 28 marzo 2008 - 12:07

Eh,appunto...
La CIA si tende a non tirarla mai in ballo quando sobilla a favore degli islamici.Intendevo quello.

Stame Ben.


hai ragione, non avevo capito che intendessi quello.

saluti.
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#517 Ukrainian Roulette

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Inviato 28 marzo 2008 - 12:24




Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.


come no.. la CIA con i taliban afghani e con l'ayatollah Khomeini non ha mai avuto nulla a che fare.. non ha mai finanziato/armato/addestrato gruppi di fondamentalisti islamici..

Assalam alaikum.


Eh,appunto...
La CIA si tende a non tirarla mai in ballo quando sobilla a favore degli islamici.Intendevo quello.

e chi te l' ha detto? mi pare di aver postato giorni fa proprio gli esempi dei talebani, quando dicevo che la cia per i suoi sporchi affari è pronta ad appoggiare tutte le peggiori cricche del pianeta.

non ti pare che la tua islamofobia sia in contrasto con il tuo appoggio alla cricca del dalai lama? ah già, loro sono gli indipendentisti contro pechino ladrona, un po' come voi padani asd

:P


Non ce l'avevo con te in particolare.Poi conosco la tua posizione sul Kossovo...un pelo di islamismo lo troviamo pure lì.
Di islamofobia non parlerei,direi piuttosto che temo tutte le influenze religiose che tendono alle restrizioni o privazioni dei diritti umani.Anche se tu classifichi in questo campo i tibetani è utile ricordare che molti cristiani sono perseguitati in Cina dalle "autorità" cinesi,per esempio (motivo per cui il Paparazzo non ha sparato più di tanto in favore dei tibetani).E la persecuzione è cosa ben diversa dalla criticità contrapposta a richieste prepotenti e sostanzialmente dogmatiche oltre che irrispettose per la cultura ospitante.
Poi Pechino è sicuramente ladrona ma non so quanto i tibetani ce l'abbiano duro  asd ,in ogni caso un Maroni vestito di rosso-arancio non arriverebbe vivo a Pechino...perchè non mi pare ci sia molto spazio per i partiti politici contro il regime,in Cina .
:P
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#518 Arkham

    Groupie

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Inviato 28 marzo 2008 - 14:21



Sui tibetani posso solo pensare "Poveracci". Dalla padella di una dittatura neo-liberista vestita di rosso alla brace di una probabilissima teocrazia in caso di (improbabilissima) indipendenza, di certo il loro futuro non è roseo.


Però,magari non è il caso tuo,delle teocrazie islamiche in giro per il mondo qui non si è tanto portati a parlare di popoli che vivono sulla brace,forse in quanto escluso a priori possano essere sovvenzionati dalla CIA...che tristezza.


No, effettivamente non è il mio caso. Sono ateo ed anticlericale, digerisco male ogni forma di fanatismo religioso, compreso quello islamico. Davvero, i paletti ideologici su di me funzionano male.

Ma credo nell'autodeterminazione, più che nella democrazia, la quale non può essere una ricetta imposta dall'esterno nè tantomeno esportata con le bombe


Ecco,l'esempio di zona che sancisce la differente cultura tra le varie teocrazie è proprio il Kashmir.Ove la più violenta contesa dei territori (c'è comunque di mezzo la Cina) è dovuta alla minore dedizione alle manifestazioni pacifiche degli indipendentisti islamici,più gratificati dall'uso del mitra e delle bombe.Anche per questo molto meno messa in luce dai media nostrani.


Che ci fosse di mezzo la Cina anche lì non lo sapevo. Non vorrei andare OT, ma potresti dirmi di più? Basta anche un link.

Ad majora.
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#519 virginia wolf

    apota

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Inviato 01 aprile 2008 - 22:54

Tibet e diritti umani, perche` siamo cauti con la Cina

Molto chiaramente Rampini spiega perché con la Cina vanno tutti con i piedi di piombo.

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#520 ouspen

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Inviato 02 aprile 2008 - 10:33

Pechino: tra le vittime a Lhasa anche un bimbo di 8 mesi

La polizia cinese ha reso note le identita' di 14 delle 19 vittime che, secondo Pechino, rimasero uccise nelle violenze a Lhasa; e tra di esse c'e' anche un bebe' di 8 mesi.

Secondo l'agenzia ufficiale 'Xinhua', le vittime delle violenze, in gran parte cinesi di etnia Han, morirono negli incendi e nelle violenze causate dai manifestanti, soprattutto tibetani. Il neonato era figlio di una coppia emigrata dalla provincia di Henan, tutti morti nell'incendio di un garage nel distretto di Dagze.

Nello stesso incendio, morirono anche due giovani, uno di 17 e l'altro di 19 anni, anch'essi arrivati dalla provincia di Henan. Tra le altre vittime, 5 giovani (tutti sui vent'anni e di etnia Han, tranne un tibetano) erano dipendenti di una catena di abbigliamento, la 'Yishion', e le loro foto sono apparse negli ultimi giorni su tutti i media cinesi, che li hanno trasformati in una sorta di 'martiri' delle violenze in Tibet.

Se nella versione cinese, le violenze del 14 marzo nella capitale tibetana causarono la morte di 19 persone, secondo i tibetani in esilio, che in un primo tempo parlarono di "proteste pacifiche", ci sono stati oltre 140 i morti causati dalla repressione della polizia scatenata dalle violenze contro gli Han.
rainews24
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non è vero che la Cina ha cancellato usi e costumi dei tibetanen; ieri i nemici dei monacelli venivano impagliati e appesi alle facciate dei monasteri, oggi vengono 'pacificamente' bruciati vivi, con l'avallo delle anime belle rampanti.
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#521 ouspen

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Inviato 04 aprile 2008 - 14:44

Riot in Tibet: True face of western media

La manipolazione dei media è oggi più efficiente che nella Germania nazista, dal momento che ora siamo convinti di ottenere tutta l??informazione che vogliamo. Questo equivoco impedisce alla gente addirittura di cercare la verità. (Mark Crispin Miller)

Non temete il nemico, poiché il nemico può solo prendervi la vita. Molto meglio che temiate i media, poiché quelli vi rubano l??onore. Quel potere orribile, l??opinione pubblica di una nazione, è creato da un??orda di ignoranti, compiaciuti sempliciotti che fallirono da zappatori o calzolai e si aggrapparono al giornalismo sulla via verso l??ospizio. (Mark Twain)

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#522 ouspen

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Inviato 07 aprile 2008 - 22:39

Immagine inserita

FREE TIBET - fiaccolata a Nuova Delhi
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#523 Guest_soul crew_*

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Inviato 07 aprile 2008 - 22:47

http://www.politicao...ad.php?t=422697
cento fascisti con i bonzi tibetani

gli organizzatori tibetani hanno espresso apprezzamento per la presenza dei ragazzi di Casa Pound


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#524 Guest_soul crew_*

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Inviato 08 aprile 2008 - 21:06

ezio bonsignore, giornalista esperto di strategia militare e non certo comunista, anzi è uno dei falchi del filoatlantismo
http://www.paginedid...ore_080408.html

:)
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#525 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 11:03

L' "accanimento" mediatico rispetto alle vicende tibetano-cinesi può essere dovuto, più che a fini destabilizzatori e simili, a motivi diversivi.

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#526 ouspen

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Inviato 10 aprile 2008 - 11:29

questo accanimento anticinese è semplicemente disgustoso, mai vista una campagna mediatica diffamatoria di simili proporzioni. La CIA ha pensato bene di rispolverare l'artiglieria pesante hollywoodiana, con attori e bagasce di quart'ordine a fare da megafono alle bizze del dalai. rivoluzioni arancioni e bigliettoni verdi.
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#527 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 11:31

questo accanimento anticinese è semplicemente disgustoso, mai vista una campagna mediatica diffamatoria di simili proporzioni. La CIA ha pensato bene di rispolverare l'artiglieria pesante hollywoodiana, con attori e bagasce di quart'ordine a fare da megafono alle bizze del dalai. rivoluzioni arancioni e bigliettoni verdi.


Quello che preferisci, ma ammesso che sia così, lo scopo dal tuo punto vista in cosa si individua.
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#528 ouspen

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Inviato 10 aprile 2008 - 11:58

ne abbiamo parlato abbastanza, Billy. lo scopo è quello di indebolire la Cina, anche agli occhi dell'opinione pubblica mondiale. Il motivo non è difficile da comprendere, la Cina si è messa in testa di competere seriamente con gli USA. L'invadenza dei mercati cinesi, che si allarga ad aree fino a poco tempo fa ad esclusivo appannagio degli Stati Uniti (america latina, africa..) di certo non fa dormire sonni tranquilli all'impero strellestriscie.
Notare che la Cina non ha nemmeno un soldato fuori dai propri confini, eppure riesce a sottrarre importanti risorse agli USA.
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#529 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 12:18

Il motivo non è difficile da comprendere, la Cina si è messa in testa di competere seriamente con gli USA. L'invadenza dei mercati cinesi, che si allarga ad aree fino a poco tempo fa ad esclusivo appannagio degli Stati Uniti (america latina, africa..) di certo non fa dormire sonni tranquilli all'impero strellestriscie.


"Sei solo un nostalgico della contrapposizione tra blocchi".

Per caso, mi sono perso qualche link utile alla descrizione di tale espansionismo economico cinese, in relazione agli interessi americani.
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#530 Guest_soul crew_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 13:57

«Informazione scorretta: non è altro che la versione aggiornata del piano imperialista inglese contro la Cina»

E se i disordini di Lhasa del 14 marzo non fossero stati altro che «un pogrom anticinese»? Una «caccia all'uomo finita con donne, bambini e vecchi dati alle fiamme?» e se la stampa internazionale «quella europea in particolare» fosse impegnata in «una campagna anti-cinese dai connotati razzisti», degna continuazione del vecchio «piano imperialista contro Pechino e della guerra dell'Oppio?». A pensarlo sono due intellettuali di sinistra: il filosofo torinese del pensiero debole Gianni Vattimo e lo storico dell'Università di Urbino Domenico Losurdo, che sulla Cina moderna ha scritto più di un libro. Nel giorno in cui Gordon Brown annuncia il proprio boicottaggio politico delle cerimonie olimpiche, Losurdo si è incollato alla sua posta elettronica per lanciare un appello agli altri intellettuali italiani affinché si riveda l'interpretazione «troppo squilibrata» a favore dei monaci di quanto sta succedendo in questi mesi pre-olimpici dentro i confini del Tibet. Finora l'unico che ha risposto con interesse alla chiamata da Urbino è stato Gianni Vattimo, che ha dato l'ok alla bozza di Losurdo: «Sì, io firmo».

CACCIA ALL'UOMO - A sostegno della loro tesi, finora del tutto minoritaria, i due professori ?? Losurdo è considerato vicino all'area dell'Ernesto, la minoranza di Rifondazione comunista, Vattimo, già europarlamentare ds, poi passato al partito dei comunisti italiani di Diliberto è ora approdato al marxismo tout court ?? portano anche foto, reportage di giornalisti stranieri, testimonianze di turisti che erano a Lhasa in quei giorni e «video della tv cinese, censurati in Italia, ma che ?? spiega Losurdo ?? sono facilmente scaricabili da internet»: «La stampa europea e quella italiana in particolare hanno accettato la versione dei monaci, e solo qua e là a spizzichi e bocconi si può leggere qualche informazione corretta sulla selvaggia caccia all'uomo di quei giorni in cui la polizia cinese fu chiamata ad intervenire troppo tardi, quando il più era già avvenuto». Riportare dunque all'ordine del giorno anche la vulgata cinese è la missione che i due intellettuali si sono proposti e per la quale sono al lavoro, limando il testo dell'appello da proporre ai loro colleghi, ma anche ai parlamentari e all'opinione pubblica. Una difesa vera e propria della Cina «dall'attacco occidentale»: «Prima l'indipendenza mascherata da autonomia del Tibet ?? protesta Losurdo ?? del Grande Tibet, poi della Mongolia interna e infine della Manciuria: non è altro che la versione aggiornata del piano imperialista inglese contro la Cina».

Gianna Fregonara
10 aprile 2008

corriere.it
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#531 Guest_soul crew_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 14:11

i manifestanti lamaisti in USA attaccano un teodoforo disabile

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#532 Guest_soul crew_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 14:15

la gente comincia a riflettere

sergio romano sul corriere della sera in risposta ad un lettore

sergio romano Lettere al Corriere
La protesta tibetana i monaci e la modernità
Caro Vergili,
La sua lettera coglie un punto a cui l??opinione pubblica occidentale non ha prestato molta attenzione.
? possibile che gli esuli tibetani, cresciuti lontano dalla madrepatria, stiano facendo una battaglia democratica per i diritti umani e civili del loro Paese. Ed è evidente che il Dalai Lama si accontenterebbe di un Tibet autonomo, soggetto all??autorità politica di Pechino e tuttavia libero, al tempo stesso, di coltivare le proprie tradizioni culturali e religiose.
Ma la violenta rivolta dei monaci a Lhasa e in altre province cinesi dove abitano importanti comunità tibetane, è stata una insurrezione conservatrice.
Sappiamo che la Cina ha sempre considerato il Tibet una insopportabile anomalia e ha fatto del suo meglio per alterare la composizione demografica della regione favorendo l??insediamento nel territorio di una nuova popolazione han (così hanno fatto, incidentalmente, molti Paesi europei, fra cui l??Italia, quando si sono impadroniti di terre di confine abitate da minoranze che appartenevano a un diverso ceppo nazionale).
Ma fu subito evidente che la Repubblica popolare non avrebbe mai tollerato, all??interno dei propri confini, una Santa Sede del buddismo himalayano, un regime feudale e religioso come quello sorto molti secoli fa sull??altopiano tibetano.
La situazione si è ulteriormente complicata quando la grande modernizzazione cinese ha finalmente investito il Paese. Quando visitai il Tibet nel 1981, il rapporto fra i tibetani e l??amministrazione cinese era congelato dallo stato di arretratezza economica della provincia. Gli occupanti e i sudditi sembravano avere concluso una tregua che nessuno, in quel momento, aveva interesse a rompere. Ma lo sviluppo economico, da allora, ha creato turismo, commercio, iniziative industriali. Durante una visita organizzata dal governo di Pechino dopo le agitazioni dello scorso marzo, i corrispondenti stranieri hanno fatto due constatazioni interessanti.
In primo luogo si sono accorti che i monaci tibetani, contrariamente alla loro reputazione occidentale, non sono cultori della «non violenza» e ne hanno dato la prova con una furia devastatrice che ha colto di sorpresa le forze di polizia.
In secondo luogo hanno compreso che la loro rivolta non era diretta soltanto contro i cinesi, ma anche contro una classe emergente di tibetani che stanno sfruttando i vantaggi della modernizzazione.
Quello a cui abbiamo assistito, in altre parole, non è, se non in parte, uno scontro fra democrazia e dittatura.
? anche il segno di una frattura sociale che si è aperta all??interno della società tibetana.
Non è necessario essere marxisti o anticlericali per osservare che la Cina recita in questa faccenda, sia pure con i modi intolleranti di un regime autoritario, la parte della modernità e che i monaci, come si sarebbe detto una volta, quella della reazione.
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#533 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 15:25

i manifestanti lamaisti in USA attaccano un teodoforo disabile


Beh, era più facile da rincorrere.

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#534 Guest_soul crew_*

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Inviato 10 aprile 2008 - 16:37

beh, una volta li creavano i disabili (vedi i trattamenti riservati agli schiavi), oggi si limitano a rincorrerli e menarli.
non ci sono più i monaci di un tempo! :)

asd
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#535 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 10 aprile 2008 - 20:21

Dividetevi pure nel tifo.
Il 7 maggio all'arena di Milano c'è un incontro di calcio: Padania-Tibet
O_O
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#536 virginia wolf

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Inviato 11 aprile 2008 - 07:02

la gente comincia a riflettere

sergio romano sul corriere della sera in risposta ad un lettore

sergio romano Lettere al Corriere
La protesta tibetana i monaci e la modernità
??
Durante una visita organizzata dal governo di Pechino dopo le agitazioni dello scorso marzo, i corrispondenti stranieri hanno fatto due constatazioni interessanti.
In primo luogo si sono accorti che i monaci tibetani, contrariamente alla loro reputazione occidentale, non sono cultori della «non violenza» e ne hanno dato la prova con una furia devastatrice che ha colto di sorpresa le forze di polizia.
In secondo luogo hanno compreso che la loro rivolta non era diretta soltanto contro i cinesi, ma anche contro una classe emergente di tibetani che stanno sfruttando i vantaggi della modernizzazione.
Quello a cui abbiamo assistito, in altre parole, non è, se non in parte, uno scontro fra democrazia e dittatura.
? anche il segno di una frattura sociale che si è aperta all??interno della società tibetana.
Non è necessario essere marxisti o anticlericali per osservare che la Cina recita in questa faccenda, sia pure con i modi intolleranti di un regime autoritario, la parte della modernità e che i monaci, come si sarebbe detto una volta, quella della reazione.


Tutto questo lo hanno constatato ??durante una visita organizzata dal governo di Pechino? dove, naturalmente, hanno visto e sentito quello che il governo voleva che vedessero e sentissero.

Ma per piacere, mi meraviglio di te!



  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#537 ouspen

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Inviato 11 aprile 2008 - 10:11

Il politologo Bricmont: Tibet e Kosovo, diritti umani o ingerenza camuffata?

Emanuela Irace, Il Manifesto

Kosovo. Afghanistan. Iraq. "Giustificare la guerra in nome dei diritti umani è la nuova ideologia imperialista". Lo dice il fisico belga Jean Bricmont, scienziato della politica e professore all'università di Lovanio, autore del saggio pluritradotto Imperialismo umanitario, che abbiamo incontrato a Roma. E non fa sconti. Nè all'Ue, nè all'Italia, nè agli Usa. Secondo Bricmont, allievo di Chomsky e Russel, "la sinistra sta diventando complice delle più grandi secessioni occidentaliste". Sotto l'unico controllo di chi esporta democrazia made in Usa.
Lei parla di paternalismo neo-coloniale. Si giustifica la guerra in nome dei diritti umani?
E' cambiata l'ideologia ma il colonialismo è radicato nella mentalità corrente. La guerra è impresentabile all'opinione pubblica. Alle lobbies. Da trent'anni la comunicazione è più sofisticata. Si fa scudo delle battaglie umanitarie. I movimenti femministi. Quelli per la liberazione dei popoli oppressi. Stabilendo così un diritto di ingerenza, che è solo il diritto del più forte. La fine del diritto.
Il modello è l'autonomia. Il diritto all'autodeterminazione dei popoli.
No. Il modello è smembrare. De-costruire i nuovi imperi attraverso la secessione: Cina, Russia, ma anche Serbia. Non si tratta di autonomia per il Tibet, Cecenia e Kosovo. La lotta di indipendenza nazionale deve passare da una fase militare a una propriamente economica. Senza la quale l'indipendenza politica, statuale, è un contenitore vuoto. L'indipendenza di un paese non si misura solo con il grano e la tecnologia da cui dipende. L'ideologia di diritti umani che possano scavalcare ogni confine, è un'ingerenza camuffata.
Così la politica estera della sinistra diventa simile a quella della destra.
Esistono due versioni dell'imperialismo. La destra è per la lotta al terrorismo, per la difesa dei propri interessi sul campo. La sinistra per la violazione dei diritti dell'uomo e del diritto internazionale. Ma così facendo la sinistra è diventata più imperialista della destra classica, ha sostenuto la guerra in Afghanistan e la secessione del Kosovo. Nelle guerre recenti ha fatto poca opposizione e praticamente nessuna alla minaccia di Bush contro l'Iran. Con la fine del comunismo, l'ideologia dei diritti umani e della democrazia da esportare, ha rimpiazzato il marxismo, il socialismo e la lotta di classe.
Lei per quale versione propende.
Io sono per il negoziato. Non per aggredire uno Stato. La guerra in Iraq è stata una catastrofe umanitaria peggio della Palestina e del Darfur. Cina e Russia hanno screditato la politica degli Stati Uniti. L'Europa no. La Commissione europea, Solana, tutto il mondo sa che il Kosovo è in mano ai mafiosi, ma nessuno ha il potere per dirlo. E' una catastrofe. Che all' Europa non interessa denunciare. Ma così il diritto internazionale è completamente stravolto.
Una catastrofe senza soluzioni.
Finchè si ragiona imponendo la verità non si vuole discutere. Si entra nel campo dell'opposizione tra bene e male. Occidente e Islam. Scontro di civiltà. Buoni e cattivi. Ma chi lo decide e perchè? Non ci guadagna nessuno. I rapporti di forza sono a vantaggio dell'Occidente. Per mezzi e tecnologia. Se i difensori dei diritti umani fossero coerenti, dovrebbero condannare Usa e Israele. L'Italia ha un ruolo importante in funzione euro mediterranea. Insieme alla Spagna. Potrebbe giocare una funzione di pace e mediazione con il mondo arabo e nel conflitto israelo-palestinese. Ma gli Stati Uniti osteggiano questa politica. Io sono per stabilire delle relazioni, non per diabolizzare. Ci vuole modestia. Non assolutismo. La Polis greca era democratica con i propri cittadini, ma faceva uso e commercio di schiavi.
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#538 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 11:07


la gente comincia a riflettere

sergio romano sul corriere della sera in risposta ad un lettore

sergio romano Lettere al Corriere
La protesta tibetana i monaci e la modernità
??
Durante una visita organizzata dal governo di Pechino dopo le agitazioni dello scorso marzo, i corrispondenti stranieri hanno fatto due constatazioni interessanti.
In primo luogo si sono accorti che i monaci tibetani, contrariamente alla loro reputazione occidentale, non sono cultori della «non violenza» e ne hanno dato la prova con una furia devastatrice che ha colto di sorpresa le forze di polizia.
In secondo luogo hanno compreso che la loro rivolta non era diretta soltanto contro i cinesi, ma anche contro una classe emergente di tibetani che stanno sfruttando i vantaggi della modernizzazione.
Quello a cui abbiamo assistito, in altre parole, non è, se non in parte, uno scontro fra democrazia e dittatura.
? anche il segno di una frattura sociale che si è aperta all??interno della società tibetana.
Non è necessario essere marxisti o anticlericali per osservare che la Cina recita in questa faccenda, sia pure con i modi intolleranti di un regime autoritario, la parte della modernità e che i monaci, come si sarebbe detto una volta, quella della reazione.


Tutto questo lo hanno constatato ??durante una visita organizzata dal governo di Pechino? dove, naturalmente, hanno visto e sentito quello che il governo voleva che vedessero e sentissero.

Ma per piacere, mi meraviglio di te!



del resto tu credi alle favolette di quelli che pur di fare un po' di rumore su questa vicenda, non si vergognano nemmeno ad assaltare una teodofora disabile.

per ora l' unica fonte non cinese che ha fornito le cifre dei manifestanti tibetani coinvolti nella rivolta è l' economist. sai a quante persone ammonterebbe questa terribile sollevazione di popolo? 400!!! non c' è che dire, i tibetani sono tutti con il dalai lama asd
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#539 virginia wolf

    apota

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Inviato 11 aprile 2008 - 11:49

del resto tu credi alle favolette di quelli che pur di fare un po' di rumore su questa vicenda, non si vergognano nemmeno ad assaltare una teodofora disabile.

per ora l' unica fonte non cinese che ha fornito le cifre dei manifestanti tibetani coinvolti nella rivolta è l' economist. sai a quante persone ammonterebbe questa terribile sollevazione di popolo? 400!!! non c' è che dire, i tibetani sono tutti con il dalai lama asd


La miglior difesa è sempre l'attacco, non c'è dubbio, soprattutto quando non si hanno argomenti  :)
Comunque, quella eventualmente è un??altra favoletta alla quale credi tu, visto che la fiaccola olimpica è scortata da poliziotti dei reparti antisommossa di Pechino, professionisti della repressione.
http://rampini.bloga...tano-la-fiamma/


Io sinceramente non credo a niente; le notizie che arrivano dal Tibet sono solo di parte cinese, infatti la riapertura è stata rinviata sine die, quindi mi astengo dall'esprimere giudizi o dare opinioni.


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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#540 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 11:57

cara virginia, di argomenti mi sembra di averne dispensati abbastanza e pure di fonti diversissime tra loro, basta scorrere il topic per rendersene conto. tu invece ci propini solo rampini e i radicali (e tutte le loro estensioni), ovvero i megafoni dei lamaisti in italia.

mi pare che le foto dell 'attacco ad una disabile siano incontrovertibili a prescindere da chi la scortava, incredibile riuscire a negare così spudoratamente l' evidenza.
ti ripeto, dal gambizzare la gente e costringerla a tirare gli aratri a spalla, a rincorrerli sulla carrozina a rotelle...notevoli passi avanti dei gonzi sulla strada dei diritti umani asd


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#541 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 13:54

ahahahahahah
http://it.youtube.co...h?v=twHzXN3kNTs
free tibet...where is tibet???

da sbellicarsi
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#542 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 15:16

"I Lama stanno nel Tibet"

Sono molto vicino sulla linea presentata da Ferrando in merito alla questione...

http://www.pclavorat...dex.php?c3:o729


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#543 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 15:22

Un articolo.

http://cronologia.le...ale/cina023.htm

Fatemi una sintesi.

Sono troppo pigro per leggerlo.
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#544 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 15:33

Un articolo.

http://cronologia.le...ale/cina023.htm

Fatemi una sintesi.

Sono troppo pigro per leggerlo.


Ovviamente nessuno ti obbliga, figurati... :D

Credo che debba esser letto tutto, non posso estrapolare/riportare... solamente lasciato integro rende bene il punto di vista della situazione asiatica.


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#545 astrodomini

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Inviato 11 aprile 2008 - 15:45

mi pare che le foto dell 'attacco ad una disabile siano incontrovertibili a prescindere da chi la scortava, incredibile riuscire a negare così spudoratamente l' evidenza.
ti ripeto, dal gambizzare la gente e costringerla a tirare gli aratri a spalla, a rincorrerli sulla carrozina a rotelle...notevoli passi avanti dei gonzi sulla strada dei diritti umani


Ma cosa c'entra il gesto di un idiota con la causa che questo vuole portare avanti? Assolutamente nulla, è ovvio.
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the music that forced the world into future


#546 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 15:57

a giudicare da alcuni deliranti comunicati di questi giorni (tipo quello di terza posizione), dal video che ho postato prima e da altre cose successe in questo mese, mi sa che di idioti non ce n' è uno solo in quella schiera
asd
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#547 astrodomini

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Inviato 11 aprile 2008 - 16:03

a giudicare da alcuni deliranti comunicati di questi giorni (tipo quello di terza posizione), dal video che ho postato prima e da altre cose successe in questo mese, mi sa che di idioti non ce n' è uno solo in quella schiera
asd


Di idioti è piena ogni schiera. Ovviamente questo c'entra zero con la causa, ragionando così ogni causa non avrebbe valore.


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the music that forced the world into future


#548 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 16:07

ma che palle astrodomini, ora non si può nemmeno far due risate con un video dei soliti idioti americani, o incazzarsi per un imbecille che attacca un disabile?
la farlocchità della causa l' ho dimostrata scrivendo altre cose e portando tante fonti. tu sei libero di credere alle tue, ma pure io sono libero di notare un' idiozia e un isterismo per questi poveri tibetani miliardari in esilio (già, vogliono solo più autonomia, però hanno formato un governo in esilio, c' è qualcosa che non torna) come non vedevo da tempo.
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#549 Guest_soul crew_*

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Inviato 11 aprile 2008 - 20:11

altra menzogna che i liberali media occidentali stanno diffondendo a piene mani in questi giorni
http://www.megachip....icle&artid=6366
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#550 Guest_soul crew_*

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Inviato 12 aprile 2008 - 09:01

http://www.appellocina.blogspot.com/
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