Ripeto, in Falling Into Infinity ci sono 3 pezzi come Hell's Kitchen, Lines In The Sand e Trial Of Tears che ne valgono ampiamente la sufficienza, secondo me.
I primi due sono effettivamente mediocri
Octavarium forse. Falling Into Infinity ha un bel set di pezzi, a parte qualche bambinata ultradidascalica tipo Just Let Me Breathe o banalità tipo Anna Lee non capisco la considerazione così bassa di questo disco (o meglio, di solito è associata alla considerazione di Scenes From A Memory come un album a immagine e somiglianza di Dio, e lì allora inizio a capire qualcosa di più).

Dream Theater
#51
Inviato 03 novembre 2007 - 17:08
#52
Inviato 03 novembre 2007 - 18:00
Propongo Reinemetal o Vanquish!
Per me una scheda ci dovrebbe stare, ovviamente non scritta da fan assatanati, come per chiunque.
Ma proponiti tu piuttosto, io di riascoltare Falling Into Infinity e Octavarium non ne ho voglia
sono l'equivalente del circo orfei
E se lo dice uno del giro (il pagliaccio) vuol dire che possiamo fidarci...O forse ho capito male e il "sono" era una prima persona singolare (e allora non ci sarebbe nulla da ridire) ?
indovinatissimo! tra noi del giro è un attimo intenderci, eh?
#53
Inviato 03 novembre 2007 - 18:32

Riguardo alla scheda secondo me ci sta visto che sono uno dei gruppi più longevi e importanti del genere prog metal.
E rilancio aggiungendo la mancanza di una scheda sui FATES WARNING. Meno noti al grande pubblico, ma forse più seminali degli stessi new yorkesi e citati da quest'ultimi tra le loro influenze. LaBrie canta le backing vocals su un loro disco (e che disco:'parallels'!) ancor prima di pubblicare I&W e Moore rimpiazza il secondo chitarrista (Aresti) per alcuni dischi. Mi pare inoltre che critica e fans siano inoltre più concordi sulla loro discografia che presenta, da quel che ho capito, pochi punti deboli.
#54
Inviato 03 novembre 2007 - 18:47
PS: Reine, non ho letto tutte le monografie che ho citato. Però devo dirti che quella sui Duran Duran secondo me è fra le più belle del sito, e che non disprezzo neppure la band.
Uno puo' anche disprezzare una band..o meno..ma la monografia dei Duran Duran..e' proprio scritta bene!
Blackwater lo assumerei subito come responsabile marketing..se io fossi un imprenditore..eheh!
Ha scritto una scheda meravigliosa..che ti fa venire voglia di leggerla e continuare a leggerla! Sembra un romanzo!

#55
Inviato 03 novembre 2007 - 19:05
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#56
Inviato 03 novembre 2007 - 19:16
Non era mia intenzione far tutto sto rumore
Prova ad aprire un topic sui Beatles e vedi che succede.

In ogni caso, amo da sempre i Dream Theater, in particolare Images and Word (capolavoro assoluto) e Scenes from a memory.
L'ultimo album ho provao a sentirlo diverse volte, ma non riesco a farmelo piacere. Secondo me è abbastanza brutto, quando ho un pò di tempo spiegherò meglio.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#57
Inviato 03 novembre 2007 - 19:33
Come tutti gli ultimi album non sono più al livello dei primi, almeno per quanto riguarda i miei gusti, eppure qualche stimolo per ascoltarli li trovo sempre (nell'ultimo, uno di questi è The Ministry Of Lost Soul)L'ultimo album ho provao a sentirlo diverse volte, ma non riesco a farmelo piacere. Secondo me è abbastanza brutto, quando ho un pò di tempo spiegherò meglio.

#58
Inviato 03 novembre 2007 - 20:43
A me Scenes from a memory... piace parecchio, forse perchè al liceo i miei amici metallari lo ascoltavano fino alla nausea, comunque è un bel disco, anche perchè mi piacciono i concept album quando c'è una bella storia dietro.
Beh oddio, se guardiamo alla storia che sta dietro... non è che sia tutta sta gran roba, è davvero banale. E il disco non ha la freschezza e l'ispirazione di un Awake. Mi sembra che proprio da quel disco siano diventati un gruppo prog-metal standard, ergo trascurabile.
D'accordissimo Giovanni. Peraltro quando, da fan, ne acquistai il dvd, rimasi tremendamente deluso. Per il 20% si vedeva la band suonare (quello che interessava a me), per l'80% una specie di telenovela con attori inespressivi e trama poco avvincente (una vera porcheria, al di là delle buone intenzioni). Peraltro, non ricordo bene, ma all'epoca conclusi che la storia contenesse un erroraccio vergognoso, tipo che uno si era sparato due volte.
#59
Inviato 03 novembre 2007 - 20:47
L'ultimo album ho provao
Scusa, non ho resistito...

#60
Inviato 03 novembre 2007 - 21:02
L'ultimo album ho provao
Scusa, non ho resistito...
Tranquillo: se me ne fossi accorto io per primo, probabilmente lo avrei postato subito.

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#61
Inviato 04 novembre 2007 - 00:02

Comunque, stasera mi sono riascoltato Images & Words. Erano anni che non lo sentivo. Be': disco di gran classe, con momenti davvero eccellenti. Scorre via che è un piacere.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#62
Inviato 04 novembre 2007 - 09:23
Nel bene e nel male sono la punta di un movimento e quasi nessuno riesce a disprezzare Images and words e Awake,mentre sul resto della produzione i pareri sono discordanti. Falling into infinity lo trovo mica brutto come disco,mentre Metropolis part II ha episodi pieni di pathos e altri orribilmente pacchiani.
Six degrees invece al pacchiano comincia a sostituire il noioso,mentre per train of thought vale il discorso di Vanquish. La tendenza dei Dream Theater del novo millennio sembra quella di costruire spesso episodi noiosi come in Octavarium,comunque non disprezzabile. L'ultimo invece migliora leggermente sotto questo aspetto. Bisognerebbe parlare anche della marea di progetti paralleli,di cui alcuni sono o sono stati molto sottovalutati.
Non dientichiamoci che i Dream Theater hanno portato molta gente ad interessarsi al rock progressive e al metal ultratecnico.
#63
Inviato 04 novembre 2007 - 09:51
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#64
Inviato 04 novembre 2007 - 09:57
poi la fine
#65
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 10:05
solo io gli preferisco Awake? "erotomania" è un pezzo fichissimo, il resto del disco è pieno di gran classe, e le tastiere son meno zuccherose che nel precedente, che mi suona troppo patinato.
poi la fine
No no, siamo in due, secondo me è il loro disco più "elegante", con una produzione "calda" (a differenza di quella orripilante di images and words) e meno tecnicismi del solito fini a sè stessi. La seconda parte del disco poi è il frangente migliore in assoluto della loro carriera.
#66
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 10:07
D'accordissimo Giovanni. Peraltro quando, da fan, ne acquistai il dvd, rimasi tremendamente deluso. Per il 20% si vedeva la band suonare (quello che interessava a me)
[/quote]
Ahaha, anch'io ce l'ho quel dvd, penso di averlo visto si e no una volta e mezza: paccosissimo.
#67
Inviato 04 novembre 2007 - 10:11
dopo Six degrees è l'album più tecnico della loro discografia,ha delle intere sezioni jazzistiche sparse ovunque,mentre il predecessore era più una ricerca di commistioni con una matrice di base definibile come melodica und tecnica.
#68
Inviato 04 novembre 2007 - 10:14
#69
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 10:17
dopo Six degrees è l'album più tecnico della loro discografia
Si ok, hai ragione. Vatti ad ascoltare (e suonare) scenes from a memory e pezzi di images and words come learning to live e metropolis. In awake ci sono tracce molto più lineari e raramente troviamo le scorribande chitarra-tastiera presenti su quasi tutti i pezzi del precedente. Poi jazz non vuol dire automaticamente ultratecnico.
Il suono è TOTALMENTE DIVERSO da images and words, proprio si comprende subito. E lo dicono anche loro. Hanno cambiato anche metodo di registrazione appunto per modificare il suono.
#70
Inviato 04 novembre 2007 - 10:21
ma seriamente,se prendiamo solo il drumming certi fills di Portonoy sono assolutamente terrificanti,mentre nel predecessore faceva un lavoro più in sordina basato sulla ritmica basilare (e comunque sempre stupenda) da Awake comincia a piazzare ovunque le tipiche rullate extraespanse del suo stile.
#71
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 10:27
se prendiamo solo il drumming certi fills di Portonoy sono assolutamente terrificanti,mentre nel predecessore faceva un lavoro più in sordina basato sulla ritmica basilare
Questo è vero, tra parentesi è anche l'unico disco in cui riesco a farmi piacere Portnoy, ma non sto certo negando che sia tecnico, sto dicendo che spesso i momenti tecnici del disco non sono fatti "solo per essere tecnici", ma hanno un significato nella canzone. Anche perchè Moore ha smesso quasi totalmente di fare gli assolacci all'unisono con Petrucci è si è messo di più al servizio dei pezzi.
#72
Inviato 04 novembre 2007 - 13:00
In effetti, non hai tutti i torti. Images & Words, nel suo genere, è un disco che ha fatto davvero scuola, oltre che, forse, il migliore in assoluto.
Lester Bangs sta tornando dalla tomba per sputarti in un occhio (comunque parere da uno che ai tempi coi dream era fissatissimo: adesso a risentirli mi sembrano davvero roba per adolescenti...l'arte sta davvero su altri pianeti)
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#73
Inviato 04 novembre 2007 - 13:19
No no, siamo in due, secondo me è il loro disco più "elegante", con una produzione "calda" (a differenza di quella orripilante di images and words) e meno tecnicismi del solito fini a sè stessi. La seconda parte del disco poi è il frangente migliore in assoluto della loro carriera.
Secondo me invece è proprio l'atmosfera sintetica e gelida di "Images & Words" ad essere il suo punto forte, specie considerando che il maggior "calore", la maggior "umanità" dei dischi successivi è corrisposta ad una linearizzazione e ad una banalizzazione del loro stile. Nel secondo disco e ancora per buona parte di "Awake" non sono delle personalità musicali, hanno deposto le loro individualità per diventare delle vere e proprie macchine di montaggio/smontaggio di ritmi e melodie, una sorta di (nightmare) cinema della musica che ti tiene con l'attenzione sparata per tutta la durata dei pezzi per la varietà barocca di idee che sbucano fuori e si sbattono l'una sull'altra con un senso della dinamica e del contrasto davvero notevoli. Non saprei che farmene della batteria di Portnoy di quel disco se non sembrasse un giocattolino impazzito o una macchina da scrivere, non saprei che farmene di LaBrie se non cantasse in quel modo così impersonale e se le parole che canta non significassero solamente quello che esprimono, se non fossero perlopiù puri incastri di suoni, colori, immagini e impressioni, e se Petrucci, Myung e Moore non sembrassero un unico blocco musicale che suona contro se stesso.
Dico di più, non è che i Dream Theater siano decaduti perché hanno accentuato la tecnica: è successo proprio perché l'hanno abbandonata, l'hanno sottomessa alla necessità di esprimere significati profondi e hanno iniziato a giocare a fare i songwriter maturi o i metallari dal core pregno di sentimenti. Dai DT non si dovrebbe chiedere niente di più di 70 minuti di soli suoni e ritmo superficiali e privi di alcun senso. I DT sono come i giapponesi, non hanno un'anima; eppure si son messi a scrivere canzoni come se l'avessero, e i risultati nell'ultima parte della carriera sono abbastanza evidenti.
#74
Inviato 04 novembre 2007 - 13:31
#75
Inviato 04 novembre 2007 - 13:50
bella l'analisi di Stella, anche a me piacciono solo quando sono compatti, e non quando si danno alle canzoni
#76
Inviato 04 novembre 2007 - 13:53
vabbè qualcuno è anche intervenuto discutendo. certo che quando un gruppo genera fanatismi (in ambo i "sensi"), c'e sempre da aspettarsi il commentino idiota e pregno di pregiudizio.
Solo i Grandi generano grandi passioni, Gneo. E' questo che i detrattori dei Dream Theater non capiscono e non riescono a riconoscere in nessun modo: cioè che nonostante loro non li sopportino, i DT restano un gruppo di una statura superiore.
#77
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 13:59
Secondo me invece è proprio l'atmosfera sintetica e gelida di "Images & Words" ad essere il suo punto forte, specie considerando che il maggior "calore", la maggior "umanità" dei dischi successivi è corrisposta ad una linearizzazione e ad una banalizzazione del loro stile. Nel secondo disco e ancora per buona parte di "Awake" non sono delle personalità musicali, hanno deposto le loro individualità per diventare delle vere e proprie macchine di montaggio/smontaggio di ritmi e melodie, una sorta di (nightmare) cinema della musica che ti tiene con l'attenzione sparata per tutta la durata dei pezzi per la varietà barocca di idee che sbucano fuori e si sbattono l'una sull'altra con un senso della dinamica e del contrasto davvero notevoli. Non saprei che farmene della batteria di Portnoy di quel disco se non sembrasse un giocattolino impazzito o una macchina da scrivere, non saprei che farmene di LaBrie se non cantasse in quel modo così impersonale e se le parole che canta non significassero solamente quello che esprimono, se non fossero perlopiù puri incastri di suoni, colori, immagini e impressioni, e se Petrucci, Myung e Moore non sembrassero un unico blocco musicale che suona contro se stesso.
Dico di più, non è che i Dream Theater siano decaduti perché hanno accentuato la tecnica: è successo proprio perché l'hanno abbandonata, l'hanno sottomessa alla necessità di esprimere significati profondi e hanno iniziato a giocare a fare i songwriter maturi o i metallari dal core pregno di sentimenti. Dai DT non si dovrebbe chiedere niente di più di 70 minuti di soli suoni e ritmo superficiali e privi di alcun senso. I DT sono come i giapponesi, non hanno un'anima; eppure si son messi a scrivere canzoni come se l'avessero, e i risultati nell'ultima parte della carriera sono abbastanza evidenti.
Dici? E' un discorso pienamente condivisibile e sicuramente non banale quello che fai. In realtà non sono daccordo con la seconda parte del tuo ragionamento, quando dici che hanno abbandonato la tecnica fine a sè stessa: secondo me anzi quel lato è stato accentuato col tempo e divenuto un marchio di fabbrica.
Non è vero secondo me che i loro pezzi non abbiano un significato (ovviamente si tratta di un signifcato puramente musicale): il significato è proprio quello che hai detto tu, e cioè "una sorta di (nightmare) cinema della musica che ti tiene con l'attenzione sparata per tutta la durata dei pezzi per la varietà barocca di idee che sbucano fuori e si sbattono l'una sull'altra con un senso della dinamica e del contrasto davvero notevoli". Non credo che sia una mancanza di significati, credo piuttosto che possa essere un obiettivo che tu non condividi artisticamente, ma certo non sono stati oggettivamente criticabili nei momenti in cui erano ispirati.
I dream theater non credo siano mai stati grandi personalità a livello musicale, se presi singolarmente (a differenza per esmpio di molti altri gruppi progressive come i rush, e non li cito a caso nel discorso dei DT), ma dei compositori eccelsi assolutamente si.
#78
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 14:02
Solo i Grandi generano grandi passioni, Gneo. E' questo che i detrattori dei Dream Theater non capiscono e non riescono a riconoscere in nessun modo: cioè che nonostante loro non li sopportino, i DT restano un gruppo di una statura superiore.
No, mi dispiace ma non sono d'accordo. Non sono certo i fanatismi odierni a sancire la superiorità dei dream theater come musicisti, credo sarà il tempo a stabilire ciò che rimarrà di loro (ed avrà un valore artistico).
Mozart al suo tempo non era molto famoso per le sue opere, ma piuttosto per le sue virtuose improvvisazioni pianistiche: gli chiedevano di fare lo sborone a corte, non di eseguire le sue opere. Quello che ci rimane ora di lui ha un valore ben diverso.
#79
Inviato 04 novembre 2007 - 14:05
vabbè qualcuno è anche intervenuto discutendo. certo che quando un gruppo genera fanatismi (in ambo i "sensi"), c'e sempre da aspettarsi il commentino idiota e pregno di pregiudizio.
bella l'analisi di Stella, anche a me piacciono solo quando sono compatti, e non quando si danno alle canzoni
Comunque io non mi riferivo alle boutade del Drogo, ma proprio a quel post di StellaDanzante. E' da lì che si vede l'odio verso la band e tutto quello che significa e che trasmette, fino al punto da negargli, in maniera velata (ma neanche tanto), ogni dignità artistica.
#80
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 14:08
IL TEMPO? Sono passati quindici anni da Images & Words, Drogo. E' inutile tirare fuori il tempo, di tempo ne è passato e il loro seguito non è diminuito ma aumentato.
Troppo pochi e poi francamente mi sembra che al seguito si siano aggiunte orde di quindicenni che puntualmente superati i 20 anni per il 90 per cento ridimensiano il loro valore. Comunque se si parla di images and words ed awake secondo me passeranno alla storia. Se si parla degli altri non credo che si li cagherà più nessuno.
#81
Inviato 04 novembre 2007 - 14:09
Non avrei mai creduto che l'odio viscerale per un gruppo potesse portare a simili livelli di delirio: sono costretto a ricredermi, visto l'intervento di qui sopra. Direi che dopo interventi del genere il buon T_Yorke, che all'inizio del topic, chiedeva "perchè non c'è una scheda sui Dream Theater sul sito?" ha ottenuto la risposta che cercava...
Intendi "perché non ho ancora avuto voglia di scriverla" o "per non rischiare di vedere un 9.5 a Scenes From A Memory"?
(Ma che ti sei innamorato di me Vanquish? Va' che son della sponda corretta..)
vabbè qualcuno è anche intervenuto discutendo. certo che quando un gruppo genera fanatismi (in ambo i "sensi"), c'e sempre da aspettarsi il commentino idiota e pregno di pregiudizio.
E' perché sono stati un gruppo piuttosto estremo, mi sembra logico. Oltre al fatto che sono stati in realtà almeno due o tre gruppi piuttosto diversi tra loro.
#82
Inviato 04 novembre 2007 - 14:11
IL TEMPO? Sono passati quindici anni da Images & Words, Drogo. E' inutile tirare fuori il tempo, di tempo ne è passato e il loro seguito non è diminuito ma aumentato.
Troppo pochi e poi francamente mi sembra che al seguito si siano aggiunte orde di quindicenni che puntualmente superati i 20 anni per il 90 per cento ridimensiano il loro valore. Comunque se si parla di images and words ed awake secondo me passeranno alla storia. Se si parla degli altri non credo che si li cagherà più nessuno.
Di quello che ti sembra non so proprio cosa farmene.
Intendi "perché non ho ancora avuto voglia di scriverla" o "per non rischiare di vedere un 9.5 a Scenes From A Memory"?
(Ma che ti sei innamorato di me Vanquish? Va' che son della sponda corretta..)
Perchè non è il sito adatto.
bella l'analisi di Stella, anche a me piacciono solo quando sono compatti, e non quando si danno alle canzoni
Infatti in Scenes from a Memory c'è una sola canzone vera e propria, "The Spirit Carries on". Per non parlare di Six Degrees of Inner Turbolence e della sua suite che copre un intero disco...Quelli dovrebbero piacerti neh?
#83
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 14:13
Di quello che ti sembra non so proprio cosa farmene.
Ah ok, allora che cazzo stiamo qua a discutere? andiamo tutti a giocare fuori che c'è pure bel tempo oggi (mi sembra).
#84
Inviato 04 novembre 2007 - 14:15
Di quello che ti sembra non so proprio cosa farmene.
Ah ok, allora che cazzo stiamo qua a discutere? andiamo tutti a giocare fuori che c'è pure bel tempo oggi (mi sembra).
Ottima domanda, di sicuro sarebbe meglio che sentire le solite considerazioni a braccio sul presunto pubblico quindicenne dei DT (considerazioni che, indirettamente, squalificano anche chi li ascolta dopo quell'età).
#85
Inviato 04 novembre 2007 - 14:20
Images & Words è uno dei dischi che mi ha avvicinato al rock, per cui ci sono abbastanza legato. Take the Time è stata la colonna sonora dei viaggi di andata a scuola, in macchina, per parecchio tempo, la parte iniziale è adrenalinica a dir poco.
Nemmeno Falling into Infinity mi dispiace, un disco senza (grandi)pretese che scorre via piacevolmente, buono per un pò di headbanging "alla vecchia" ma di una certa classe.
Awake non mi ha mai preso, così come il resto della loro discografia.
Sono sicuramente una band fondamentale non solo per il progressive metal ma per il metal tutto, a mio avviso.
#86
Inviato 04 novembre 2007 - 14:26
Infatti in Scenes from a Memory c'è una sola canzone vera e propria, "The Spirit Carries on".
Curiosamente tra le più adorate e sbrodolate di bava da chi apprezza i Dream Theater dell'ultimo periodo.
Per non parlare di Six Degrees of Inner Turbolence e della sua suite che copre un intero disco...
Fare una suite non significa necessariamente evitare di fare canzoni, anzi le suite sono in massima parte degli assemblaggi di canzoni. Non è un caso che i Dream Theater abbiano iniziato a fare suite proprio con "Falling Into Infinity", e da allora praticamente non smettono di farne.
Mi sa che non hai inteso il mio precedente post, probabilmente perché non consideri che i DT siano uno dei gruppi di cui ho più dischi originali in assoluto. Se credi che siano un gruppo disprezzato mi sa che stai lottando contro dei mulini a vento.
#87
Inviato 04 novembre 2007 - 14:30
Fare una suite non significa necessariamente evitare di fare canzoni, anzi le suite sono in massima parte degli assemblaggi di canzoni. Non è un caso che i Dream Theater abbiano iniziato a fare suite proprio con "Falling Into Infinity", e da allora praticamente non smettono di farne.
Allora i DT hanno sempre fatto canzoni, da "When Dream and Day Unite" fino ad oggi...e comunque i dischi meno "canzonistici" dei DT secondo me sono proprio gli ultimi, Train of Thougt e Octavarium in particolare.
#88
Inviato 04 novembre 2007 - 14:33
#89
Inviato 04 novembre 2007 - 14:45
Dai DT non si dovrebbe chiedere niente di più di 70 minuti di soli suoni e ritmo superficiali e privi di alcun senso. I DT sono come i giapponesi, non hanno un'anima;
non esprime un giudizio molto positivo, e non si presta nemmeno ad equivoci di sorta.
#90
Inviato 04 novembre 2007 - 14:51
#91
Inviato 04 novembre 2007 - 14:58
#92
Inviato 04 novembre 2007 - 15:01
Ma che debbano essere asettici e mancanti d'anima chi l'ha detto? Non è vero, è completamente il contrario della realtà e dei loro dischi, è una cazzata e non sarà ripetendola centomila volta che diventa vera, è una cosa che ci si racconta per giustificare a sè stessi che piacciono ancora Images & Words e Awake contemporaneamente prendendone le distanze, è ipocrisia.
Vabbe', la lascio a voi, dopotutto la questione non mi riguarda. Solo che trovo che ognuno possa amare i dischi un po' per i motivi che gli paiono, "veri" o "falsi" che siano. Sono anzi convinto di adorare alcuni dei miei dischi preferiti per ragioni che a chiunque altro sembrerebbero assolutamente secondarie, se non assurde.
Per te i DT di "Images & Words" non sono asettici? Per Stella si', e gli piacciono cosi'. Non vedo che male ci sia.
#93
Inviato 04 novembre 2007 - 15:05
Ma che debbano essere asettici e mancanti d'anima chi l'ha detto? Non è vero, è completamente il contrario della realtà e dei loro dischi, è una cazzata e non sarà ripetendola centomila volta che diventa vera, è una cosa che ci si racconta per giustificare a sè stessi che piacciono ancora Images & Words e Awake contemporaneamente prendendone le distanze, è ipocrisia.
Vabbe', la lascio a voi, dopotutto la questione non mi riguarda. Solo che trovo che ognuno possa amare i dischi un po' per i motivi che gli paiono, "veri" o "falsi" che siano. Sono anzi convinto di adorare alcuni dei miei dischi preferiti per ragioni che a chiunque altro sembrerebbero assolutamente secondarie, se non assurde.
Per te i DT di "Images & Words" non sono asettici? Per Stella si', e gli piacciono cosi'. Non vedo che male ci sia.
Forse i thread sui DT sarebbero migliori se ci fossero più relativisti come te: ma è matematico che appena se ne apre uno subito c'è la fila di interventi di odio e disprezzo. E questo può dare fastidio.
#94
Inviato 04 novembre 2007 - 16:01
Ma che debbano essere asettici e mancanti d'anima chi l'ha detto? Non è vero, è completamente il contrario della realtà e dei loro dischi, è una cazzata e non sarà ripetendola centomila volta che diventa vera, è una cosa che ci si racconta per giustificare a sè stessi che piacciono ancora Images & Words e Awake contemporaneamente prendendone le distanze, è ipocrisia e odio verso quello che hanno fatto i DT.
A prescindere dal fatto che la loro mancanza d'anima era più che altro una citazione colta (colta da nessuno, purtroppo), hai ovviamente fatto cadere nel mio discorso dei giudizi di valore del tutto assenti. Ti lascerei anche andare sulla mia pagina di last.fm per far vedere quali due album sto ascoltando a ripetizione negli ultimi 3-4 giorni (tanto perché li odio e li disprezzo), oppure scoprire quale voto dò su RYM all'album che giudico fatto di "puri suoni superficiali e privi di senso".
Non capisco poi di cosa dovrei giustificarmi, visto che in vita mia non ho mai scritto per un istante che "Scenes From A Memory" sia un capolavoro o che l'ultima parte della carriera dei Dream Theater sia entusiasmante. In compenso, "Images & Words" mi fa talmente cagare, lo odio/disprezzo così tanto e ne sono talmente distaccato che me ne tengo sempre una copia in mp3 sul pc per non rischiare di non potermelo sentire quando ne ho voglia (e non capita poco spesso).
E magari se la smettessi di leggere le cose solo dal tuo punto di vista eviteresti anche di esser preso per fesso.
#95
Inviato 04 novembre 2007 - 16:05
Ma che debbano essere asettici e mancanti d'anima chi l'ha detto? Non è vero, è completamente il contrario della realtà e dei loro dischi, è una cazzata e non sarà ripetendola centomila volta che diventa vera, è una cosa che ci si racconta per giustificare a sè stessi che piacciono ancora Images & Words e Awake contemporaneamente prendendone le distanze, è ipocrisia e odio verso quello che hanno fatto i DT.
A prescindere dal fatto che la loro mancanza d'anima era più che altro una citazione colta (colta da nessuno, purtroppo), hai ovviamente fatto cadere nel mio discorso dei giudizi di valore del tutto assenti.
Non è vero che non ci sono i giudizi di valore, quel pezzo che ho incollato prima è un giudizio di valore fortissimo così come lo sono i giudizi sui testi o sulla presunta superficialità della loro musica: un giudizio dei DT secondo me non può prescindere dal riconoscimento dei loro meriti artistici e non solo tecnici al di là dei gusti personali. E che avevi dato un volto alto a Images&Words lo sapevo...ad ogni modo, se voglio vedere quanto uno ha un'idea dei DT che coincide con la mia, non guardo (o chiedo) il voto/giudizio che dà diImages&Words ( il loro secondo disco più famoso), ma di "A Change of Seasons" (la summa della loro arte).
#96
Inviato 04 novembre 2007 - 17:17
Non è vero che non ci sono i giudizi di valore, quel pezzo che ho incollato prima è un giudizio di valore fortissimo così come lo sono i giudizi sui testi o sulla presunta superficialità della loro musica: un giudizio dei DT secondo me non può prescindere dal riconoscimento dei loro meriti artistici e non solo tecnici al di là dei gusti personali.
Certo che se ora devi esser tu a dirmi cosa significano le mie parole siamo a posto..
Il fatto è questo: sei convinto che, per qualche ragione, dicendo che i testi dei Dream Theater siano superficiali io stia dando loro una connotazione negativa, e lo pensi nonostante tu sappia pure benissimo che a quel disco dò un valore a dir poco spropositato, specificamente proprio perché non hanno cercato di legarlo ad un significato particolare, ad un "concetto". E' un disco divertentissimo, leggero (e non scontato), dalla creatività a dir poco esplosiva, con brani sconnessi e frammentati sia tra di loro che al loro interno, e dall'altro lato con una serie di melodie a dir poco memorabili e dei testi incredibili per la festa di immagini e colori tirati dentro. E il tutto resta nonostante tutto talmente compatto e coeso da dubitare che possa averlo prodotto un essere umano.
Mi rendo conto chiaramente che la cosa migliore di questo album è la sua irripetibilità. Mi limito a constatare che già dal pur bellino "Falling Into Infinity" si son messi addosso dei panni che gli stanno davvero strettini, cercando di tessere trame concettuali sottostanti ai loro brani con risultati piuttosto ridicoli. Un po' come Borghezio che si mette a commentare Hegel, per dire. Anziché mandare a fanculo tutti quelli che li tacciavano di essere ultratecnici e spingersi ancora più avanti nella spersonalizzazione della musica, hanno scelto di ascoltare i propri fan e di accontentarli, e da allora si son firmati il proprio testamento artistico (e hanno aperto un bel conto in banca).
E che avevi dato un volto alto a Images&Words lo sapevo...ad ogni modo, se voglio vedere quanto uno ha un'idea dei DT che coincide con la mia, non guardo (o chiedo) il voto/giudizio che dà diImages&Words ( il loro secondo disco più famoso), ma di "A Change of Seasons" (la summa della loro arte).
Qui mi trovi sprovvisto, poiché l'album l'ho ascoltato pochetto e non ha mai attirato troppo la mia attenzione (lo hanno fatto di più le cover in realtà, che neanche sono imperdibili).
Che poi I&W sia il secondo disco più famoso non significa che sia tra i meglio valutati, né che un disco meno famoso di questo debba essere per forza migliore. Tantopiù che a mio avviso i punti di forza di quel disco sono precisamente ciò che gli viene criticato di solito, e che i fans affascinati dal superalbum concettualoide progressive metal considerano "freddo" o "disumano". Ma diciamocelo, quanto sono credibili i Dream Theater come voce dell'umanità o come anima del popolo? Quanto gliene frega di comunicare messaggi dai profondi significati piuttosto che divertirsi a fare musica figa (o più recentemente, a farsi apprezzare dal proprio pubblico)? Ce li vedresti a lanciare messaggi politici ad un comizio? Ce lo vedresti LaBrie a combattere per il rispetto del protocollo di Kyoto sull'inquinamento atmosferico, quando in ciò che canta con la sua voce dà decisamente più enfasi alle note prodotte che a quello che dice? Oppure Portnoy a sensibilizzare sulla situazione birmana, quando la prima cosa che dice per annunciare un nuovo disco è "it's really true motherfucking heavy"? Siamo seri, vai ad un concerto dei Dream Theater per ascoltare i profondi (?) testi che scrivono oppure per vedere un pirotecnico spettacolo?
#97
Inviato 04 novembre 2007 - 17:54
Sta dicendo che la musica dei DT trova il suo senso nella totale asetticita', meccanicita', mancanza d'anima. I Dream Theater non mi piacciono (piu'), ma potrei dire la stessa cosa dei Meshuggah, che invece sono un gruppo che mi piace molto.
Ma Images & Words ha dei momenti emozionantissimi! (ed io non sono certo un loro fan... anzi!!!)
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#98
Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 04 novembre 2007 - 18:10
E' che il loro modo di fare di musica non acquista un senso, un significato nitido nella storia della musica rock (per i critici) e non esprime particolari tensioni socio-culturali come invece succede nella new-wave o nella psichedelia a fine anni '60. Ma da qui a dire che sono asettici ce ne passa credo. La musica asettica è quella non ispirata semplicemente e loro hanno avuto i loro picchi di ispirazione.
Hanno avuto il pregio comunque di unire diversi registri musicali: il progressive anni '70 con l'heavy-metal e thrash e la fusion.
E poi come già detto sono dei grandissimi artigiani della melodia e di barocchismi armonici di grande effetto.
Labrie ora fa un po' cacare, ma nel periodo d'oro aveva una voce di stampo hard rock pazzesca, ho ascoltato il live at marquee che è del 93 mi pare e tira fuori una voce potentissima. Poi per strani motivi è calato parecchio.
Scaruffi ha messo 8 a images and words e 7 ad awake. Io sono sostanzialmente d'accordo (anche se mi piace più awake)
#99
Inviato 04 novembre 2007 - 18:38
Mi rendo conto chiaramente che la cosa migliore di questo album è la sua irripetibilità. Mi limito a constatare che già dal pur bellino "Falling Into Infinity" si son messi addosso dei panni che gli stanno davvero strettini, cercando di tessere trame concettuali sottostanti ai loro brani con risultati piuttosto ridicoli. Un po' come Borghezio che si mette a commentare Hegel, per dire. Anziché mandare a fanculo tutti quelli che li tacciavano di essere ultratecnici e spingersi ancora più avanti nella spersonalizzazione della musica, hanno scelto di ascoltare i propri fan e di accontentarli, e da allora si son firmati il proprio testamento artistico (e hanno aperto un bel conto in banca).
Ma cosa vai dicendo? Non hai constatato nulla: quella è la tua opinione. Per me le trame concettuali sottostanti a molti loro brani sono bellissime e straordinariamente emozionanti, quelle di Scenes from a Memory in primis, ma anche molte altre. E se tu "constati" (il che vuol dire che ti limiti a riportare un dato oggettivo) vuol dire che non hai il minimo rispetto per i (milioni) di ascoltatori che da quegli album hanno ricavato ricavato le stesse cose che ho ricavato io: spero che tu te ne renda conto. Inoltre, da come parli, sembra che tutto d'un tratto i DT, nel '97, abbiano deciso di cambiare totalmente il loro stile per accontentare un'orda di fan che li accusavano di essere eccessivamente freddi: ma non è vero per niente! Il loro pubblico in quel momento era sì contrariato, ma lo era perchè avevano appena dato alle stampe un disco riconosciuto universalmente come "ciofega" quale Falling Into Infinity, ossia un maldestro tentativo di reiventarsi nell'hard rock easy-listening. Era quella la deviazione dal binario della loro evoluzione, binario che è stato saldamente ripreso con Scenes from a Memory, che non fa altro che riassemblare lo stile di I&W e A Change of Seasons in un unico flusso coeso e strutturato, con un bel concept di sottofondo. La maturità l'hanno raggiunta con quell'album, che per la sua bellezza e profondità ha anche attirato numerosi appassionati del progressive rock ai Dream Theater...altro che "testamento artistico!" (cazzo quant'è arrogante quest'espressione, mi fa saltare i nervi). Da lì in poi la loro carriera è stata meno costante, e l'eccessiva lunghezza di molti degli album successivi a contribuito a far sì che venisse pubblicato anche molto materiale a nome Dream Theater che non era affatto all'altezza del nome, ma sempre di fianco a pezzi bellissimi che mostrano che la loro classe è rimasta inalterata, anche se l'ispirazione ha avuto dei cedimenti che sono inevitabili per una band che ha vent'anni di carriera alle spalle. Possibile che siano tutti coglioni questi che vanno matti per "Borghezio che commenta Hegel"?
a diciamocelo, quanto sono credibili i Dream Theater come voce dell'umanità o come anima del popolo? Quanto gliene frega di comunicare messaggi dai profondi significati piuttosto che divertirsi a fare musica figa (o più recentemente, a farsi apprezzare dal proprio pubblico)? Ce li vedresti a lanciare messaggi politici ad un comizio? [...] Oppure Portnoy a sensibilizzare sulla situazione birmana, quando la prima cosa che dice per annunciare un nuovo disco è "it's really true motherfucking heavy"? Siamo seri, vai ad un concerto dei Dream Theater per ascoltare i profondi (?) testi che scrivono oppure per vedere un pirotecnico spettacolo?
Voce dell'umanità e anima del popolo? Ma di che cosa stai parlando, questo non è il thread dei Rage. Quanto allo spettacolo, io dai concerti voglio sempre lo spettacolo. Che di certo è diverso per i vari gruppi e generi, ma dev'essere una costante.
Ce lo vedresti LaBrie a combattere per il rispetto del protocollo di Kyoto sull'inquinamento atmosferico, quando in ciò che canta con la sua voce dà decisamente più enfasi alle note prodotte che a quello che dice?
Non c'è nulla di strano: Michael Stipe per vari anni ha scritto i testi badando più all'aspetto musicale che al contenuto degli stessi. E i testi dei DT LaBrie non li scrive quasi mai...
Qui mi trovi sprovvisto, poiché l'album l'ho ascoltato pochetto e non ha mai attirato troppo la mia attenzione (lo hanno fatto di più le cover in realtà, che neanche sono imperdibili).
Secondo me non è molto serio discettare dei Dream Theater senza conoscere a dovere "A Change of Seasons"...
E' che il loro modo di fare di musica non acquista un senso, un significato nitido nella storia della musica rock (per i critici)
Questo potrebbe non essere un punto a loro sfavore.
#100
Inviato 04 novembre 2007 - 21:13
Ma cosa vai dicendo? Non hai constatato nulla: quella è la tua opinione. Per me le trame concettuali sottostanti a molti loro brani sono bellissime e straordinariamente emozionanti, quelle di Scenes from a Memory in primis, ma anche molte altre.
Ok, bravo, ma non quelle di Images & Words, nè quelle di Awake. Perché, beh, non ce ne sono (anche Metropolis Part I è sbattuta a metà di un disco come un pezzo tra gli altri).
E se tu "constati" (il che vuol dire che ti limiti a riportare un dato oggettivo) vuol dire che non hai il minimo rispetto per i (milioni) di ascoltatori che da quegli album hanno ricavato ricavato le stesse cose che ho ricavato io: spero che tu te ne renda conto.
Credo siano ben meno rispettose queste milioni di persone nei confronti di chi, come me e altri qui dentro, hanno ricavato emozioni di altro tipo da altre parti della loro discografia. Ma si sa che il rispetto delle minoranze è un'utopia per gli pseudo-politicanti dalla retorica facile.
Inoltre, da come parli, sembra che tutto d'un tratto i DT, nel '97, abbiano deciso di cambiare totalmente il loro stile per accontentare un'orda di fan che li accusavano di essere eccessivamente freddi: ma non è vero per niente! Il loro pubblico in quel momento era sì contrariato, ma lo era perchè avevano appena dato alle stampe un disco riconosciuto universalmente come "ciofega" quale Falling Into Infinity, ossia un maldestro tentativo di reiventarsi nell'hard rock easy-listening. Era quella la deviazione dal binario della loro evoluzione, binario che è stato saldamente ripreso con Scenes from a Memory, che non fa altro che riassemblare lo stile di I&W e A Change of Seasons in un unico flusso coeso e strutturato, con un bel concept di sottofondo.
Stai decisamente mistificando ciò che è accaduto dopo "Awake". Il loro stile avevano deciso di cambiarlo con "Falling Into Infinity", esattamente come avevano deciso di farlo con ogni pezzo dei dischi precedenti, anzi come ogni singola parte di quei brani. Dopo quel disco e il loro insuccesso non è che siano ritornati sulla retta via (o anzi lo hanno fatto, specie se si considera che la loro via precedente era ben poco regolare): si sono semplicemente parati il culo. Quello che tu hai detto su SFAM è molto corretto:
non fa altro che riassemblare lo stile di I&W e A Change of Seasons in un unico flusso coeso e strutturato, con un bel concept di sottofondo.
ovvero: quel disco non crea proprio una sega, si limita a prendere pezzi di vecchi album e rimontarli in un pastone un po' più digeribile per i metal fans. E' abbastanza chiaro anche dal titolo del disco: guardacaso, quando la loro fanbase gli ha voltato le spalle, ecco Portnoy a dire a tutti "ma non temete, anche se abbiamo perso due tastieristi geniali e abbiamo pubblicato un disco poco heavy metal siamo ancora quelli di prima! Vedete? Noi facciamo METROPOLIS PART 2!" e tutti i fan, felici per non aver perso i loro vecchi amori, ringraziano, si inchinano e leccano le scarpe a Petrucci. E nel mentre non si accorgono che questi album in comune con i primi dischi non hanno nemmeno il cd case.
Tra l'altro, se non erro, "A Change Of Seasons" era qualcosa che avevano composto molti anni prima, una suite che finché c'era Moore non gli era mai passato nemmeno per la testa di pubblicare, e che stranamente pubblicano assieme a 4 cover in uno pseudo-EP gigantesco quando hanno da temporeggiare un po'.
Voglio dire, se stai tentando di spacciare i Dream Theater per un gruppo che non dipende per nulla dal proprio pubblico e che non ha pubblicato almeno due dischi e mezzo proprio palesemente paraculo, o vivi nel mondo dei sogni oppure fai lo stronzo con cognizione di causa. Le loro virate artistiche per salvare capra e cavoli sono talmente grossolane e sotto gli occhi di tutti che non varrebbe nemmeno la pena di farlo notare.
Ma magari ricordami qual è il tuo giudizio su "Operation: Mindcrime 2", così comprendo finalmente cosa intendi per "ritornare sulla retta via". Associato al dvd+cd del concerto completo su "Operation: Mindcrime" e il disco di cover che stanno per pubblicare, mi raccomando.
La maturità l'hanno raggiunta con quell'album, che per la sua bellezza e profondità ha anche attirato numerosi appassionati del progressive rock ai Dream Theater...altro che "testamento artistico!" (cazzo quant'è arrogante quest'espressione, mi fa saltare i nervi).
Dire che i Dream Theater hanno raggiunto la maturità solo con SFAM è una cazzata talmente allucinante che non ti crederebbe nessuno. Ne verrebbe, giustamente, che i dischi precedenti erano solo sfoghi adolescenziali! Cosa ampiamente comprovata dal fatto che SFAM è il disco più apprezzato dai 15enni di ogni tempo, e tutti i fan dei Dream Theater di vecchia data lentamente ritornano a risentirsi i primi tre dischi (sì, pure "When Dream And Day Unite").
Da lì in poi la loro carriera è stata meno costante, e l'eccessiva lunghezza di molti degli album successivi a contribuito a far sì che venisse pubblicato anche molto materiale a nome Dream Theater che non era affatto all'altezza del nome, ma sempre di fianco a pezzi bellissimi che mostrano che la loro classe è rimasta inalterata, anche se l'ispirazione ha avuto dei cedimenti che sono inevitabili per una band che ha vent'anni di carriera alle spalle.
Bella scusa del cazzo, se permetti. Quando in un gruppo i pezzi buoni diventano l'eccezione e non la regola significa che hai smesso persino di provare a farli. Oltre al fatto che negli ultimi due dischi di azzeccato e ispirato c'è giusto una parte di Ministry Of Lost Souls. I Rush suonano da 35 anni e di buchi nell'acqua ne hanno fatti ben pochi, com'è che un gruppo con 30 anni di meno sulle gambe deve tappare le falle ad ogni passo?
Possibile che siano tutti coglioni questi che vanno matti per "Borghezio che commenta Hegel"?
Ti risponderei che dopotutto molte persone guardano Studio Aperto, ma sarebbe anche troppo facile. E sì che di solito i metallari con una certa esperienza sono i più addestrati nell'argomento "se tutti ascoltano Britney Spears non significa che sia un'eccellente artista".
Ce lo vedresti LaBrie a combattere per il rispetto del protocollo di Kyoto sull'inquinamento atmosferico, quando in ciò che canta con la sua voce dà decisamente più enfasi alle note prodotte che a quello che dice?
Non c'è nulla di strano: Michael Stipe per vari anni ha scritto i testi badando più all'aspetto musicale che al contenuto degli stessi. E i testi dei DT LaBrie non li scrive quasi mai...
Michael Stipe ha anche scritto i testi di "Document", e titoli come "Lifes Rich Pageant" e "Fables Of The Reconstruction" non mi sembrano già di per sè poco impegnati.
Qui per la cronaca si parlava di realtà, non di fantasie.
Secondo me non è molto serio discettare dei Dream Theater senza conoscere a dovere "A Change of Seasons"...
Credo ti sia perso la seconda parte della frase:
non ha mai attirato troppo la mia attenzione (lo hanno fatto di più le cover in realtà, che neanche sono imperdibili).
Visto che sei bravo ad estrarre giudizi di valore dalle frasi altrui, questa volta hai perso una buona occasione..
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