[Quando non era stata fatta ancora alcuna candidatura, il nome che raccoglieva più consensi nell'elettorato del partito democratico era Veltroni. Sono state fatte le primarie, tre milioni di persone sono andati a votare spontaneamente, ed è stato scelto Veltroni col 75%.
Quindici anni fa si votò in tutte le sezioni, gli iscritti scelsero sempre Veltroni (guarda caso), ma la nomenklatura del partito impose D'Alema.
Io in tutto ciò vedo un progresso verso la democraticità di questa "cosa" che si chiamava Pds e ora si chiama Pd, e che nel frattempo ha raccolto anche l'eredità di un'idea politica ampia e importante come quella dell'Ulivo.
Poi, se si vuole vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, l'occasione ci sarà sempre.
Quindici anni fa la nomenklatura scelse D??Alema, oggi ha scelto Veltroni.
Non ci vedo nessuna differenza. Dov??è il progresso?
La verità è che queste votazioni sono state una farsa. Veltroni ??doveva? essere eletto, perché così aveva deciso il partito.
Guarda che mai come questa volta si è tenuto conto della popolarità del leader e del parere degli elettori: pensi davvero che Fassino e D'Alema volessero Veltroni? O che lo volesse Prodi? O Rutelli?
Si è semplicemente tenuto conto che nei sondaggi tra gli elettori di quell'area, Veltroni aveva la stragrande maggioranza dei consensi, e si è deciso di non darsi la zappa sui piedi per l'ennesima volta, candidando, che so, Fassino o Rutelli, ma di puntare disperatamente sull'unico nome spendibile e popolare rimasto al centrosinistra.
Oltre tutto, Veltroni è inviso a buona parte dei prodiani e dalemiani, che, incidentalmente, sono l'asse portante del governo. Da qui anche tutti i timori sulla tenuta del governo e via discorrendo.
D'Alema non fu mai votato: anzi, fu votato e perse in quuasi tutte le sezioni; Veltroni è stato votato da due milioni di elettori. E non penso che se si fosse candidato Bersani (che ha saggiamente deciso di ritirarsi) avrebbe prevalso (anche se forse anch'io avrei preferito Bersani). Avrebbe prevalso solo se fosse stato scelto dalla direzione del partito, senza primarie di mezzo. Poi, però, quelli che oggi contestano la mancata candidatura Bersani avrebbero detto che non era stata una procedura democratica e che bisognava invece fare le primarie.
Io dico che mai come questa volta il leader prescelto è quello che aveva e continua ad avere più consensi tra gli elettori. Ed è oltre tutto l'unico che potrebbe permettere al Pd di conquistare qualche voto in più rispetto a quelli della solita parrocchia.
Poi, se veramente credete che l'elettorato del Pd voleva all'unanimità Gawronski ma il partito l'ha obbligata a votare Veltroni, fate pure.
p.s. I lavavetri in effetti si vedono molto meno in giro a Roma, direi che sono quasi scomparsi, almeno dalle parti che bazzico abitualmente.