3696 replies to this topic

[geeno]

Era un supersoldato creato durante la II GM in chiave anti-nazi, poi ibernato e risvegliato dai Vendicatori negli anni 60.




Commie Smasher

[Spaceman]

da quello che cerchi potrebbero piacerti gli ultimates di millar (gli avengers dell'universo ultimate). c'è tutta la combriccola, però è l'unica cosa adulta e violenta che mi viene in mente con capitan america

[Duck]

Senza contare la piega individualista e libertaria che prende in Civil War.

[oblomov]

cine, procurati Marvels di Busiek-Ross

[Tom]

ma nella storia è stato un personaggio importante tipo batman o l'uomo ragno, o è più secondario e al suo personaggio non ci hanno lavorato grandi del fumetto?

a voi piace? lo avete letto molto?

L'ho sempre visto come un supereroe di serie B, ma ho letto pochissimo (e comunque i supereroi li ho mollati da almeno vent'anni)

Il solito Recchioni, nella recensiome l'ultimo film sembra darmi ragione, pur da appassionato...

"In linea teorica, Capitan America è uno dei miei personaggi preferiti della Marvel.
In linea pratica, sono così poche le storie davvero buone del personaggio che la mia passione per lui è più una questione di fede che di altro. Tolto il ciclo di Lee e Kirby e le poche storie di Steranko, i fumetti aventi Capitan America come unico protagonista raramente si sono elevati al di sopra della mediocrità.
Più spesso sono invece sprofondati nella palude della più bieca retorica, del ridicolo e della noia. La verità è che, nei fumetti, il Capitano mostra il meglio come personaggio solo quando inserito in un gruppo (di cui, ovviamente, diventa il naturale leader). Notevoli eccezioni a questa regola sono il ciclo di storie realizzato da Mark Waid e Ron Garney di metà anni '90 e la più recente, lunghissima run di Ed Brubaker."

[cool as kim deal]

M'è venuta stravoglia di rileggermi Watchmen,ma ce l'ho a casa dei miei

[bluetrain]

M'è venuta stravoglia di rileggermi Watchmen,ma ce l'ho a casa dei miei

io l'ho imprestato a mio cugino da almeno tre anni. Dice che non l'ha ancora finito di leggere.

[geeno]

Visto che si parla di supereroi, pare sia uscito in italiano il primo volume della ristampa integrale dell'Incredibile Hulk di Peter David, più di 10 anni di albi originali, probabilmente la Marvel migliore dagli anni 80 in poi. Imperdibile (Hulk).



In alternativa ci sono i volumi americani, mi sembra siano arrivati all'ottavo, ma costicchiano.

[ucca]

oggi mi sono preso Santuario della nuova collana mondadori sulla fatascienza..che ne dite? cioè, avete letto qualcosa..

[100000]

Ho bisogno di un consiglio. Sono all'estero e leggo spesso e volentieri libri in italiano (non giudicatemi sul fatto che dovrei leggere nella lingua natia), ma mi mancano i fumetti. Si dà il caso che torni per Pasqua e voglio prendermene uno o due da portarmi dietro. Qualcosa di più di un fumetto seriale, propenderei per una graphic novel ma va bene tutto. Qualcosa insomma che mi duri e che valga la pena di essere letto e riletto, stando in dimensioni plausibili.
Per dire avevo anche pensato all'integrale di Bone, che mi ispira da un po', ma temo sia un po' eccessivo come dimensioni (nel trolley devo mettere anche qualcos'altro). Altro esempio (che non vale perché ho già): Asterios Polyp di Mazzucchelli, graphic novel che una volta finita ho dovuto rileggere da capo. E poi ancora. E ancora. E mi porterei anche quella ma l'ho già letta davvero tante volte.
Dai, datemi qualche titolo che possa trovare facilmente in fumetteria.

[Duck]

E' uscita recentemente la ristampa di Venerdì 12 di Leo Ortolani, per me il suo capolavoro. Mi pare costi 10-12 euro, è molto divertente, non troppo corto e si rilegge con grande piacere.
L'integrale di Bone mi ha deluso parecchio, nonostante le ottime premesse, prende quella forma epica a discapito proprio dell'umorismo e della sempicità dei primi episodi. Poi non è male, ma eviterei.
Andando su qualcosa di classico, c'è il volume (piuttosto largo però) con le strisce di Lupo Alberto che è molto, molto, molto bello. Siamo veramente nelle basi, ma è estremamente rileggibile e contiene alcune cose sorprendenti. Stesso discorso per l'integrale di Cattivik di cui c'è il primo volume.
Qualcosa di più serio sarebbe la trilogia di Contatto con Dio, di Will Eisner, della Fandango per cui piuttosto reperibile.
Bello anche Logicomix, di diversi autori greci, sulla crisi dei fondamenti della matematica e Bertrand Russell.
Se non l'hai mai letto, cosa che dubito, si trova ed è stupendo Maus di Spiegelman.
Se ti va bene anche la Disney, ci sono due volumi del Paperino di Barks che sono spettacolari.

[100000]

Duck Luca hai colto in pieno la mia richiesta (d'altronde credo che abbiamo molti gusti in comune, almeno in fatto di fumetti), apprezzo talmente tanto i tuoi consigli che li ho già praticamente tutti
L'unico è Logicomix. Se lo trovo in fumetteria (non ho tempo di ordinarlo, mi sono svegliato tardi) ci faccio un pensiero.
Essex county invece? Due parole please?
Butto lì unastoria di Gipi, non ho mai letto niente di suo (mea culpa, lo so), ma ho paura che mi duri 2 ore.

[Duck]

Penso lo si possa trovare ancora, a Brescia lo vedo sempre lì ( ), visto che è roba che si vede anche in libreria.
Pensa che mi sono tenuto abbastanza cauto perchè se no ci sono grandi cose anche dal fumetto franco-belga (Gil Jourdan, Spirou), il cui problema è essenzialmente il formato non proprio da viaggio.
Se lo trovi (da invenduto cronico) e non l'hai mai letto, una volta c'erano in giro i Braccio di Ferro della DeAgostini, quello originale di Segar. Stesso discorso per questo volume qua (http://www.ibs.it/co...grale-1970.html) che ormai dubito lo si possa trovare se non come rimasuglio, è il primo volume di Doonesbury, con le strisce dal '70 al '72 con tanto di cappello introduttivo e note esplicative per capire i riferimenti, purtroppo il progetto è stato abortito ed è uscito solo questo, ma è sia interessante (dal punto di vista storico) che pieno di humour
Non troppo convenienti per rapporto quantità-prezzo ci sono i fumetti di Ralph Koenig ad altissima tematica gay, ma realizzati con una leggerezza incredibile Spettacolari Tutti lo vogliono e le due con il Genio.

[100000]

Ecco, però in realtà le strisce o braccio di ferro (per quanto mi piacesse a suo tempo) temo non siano proprio i fumetti che rileggo più volte di fila. Per nulla togliere eh, ma pensavo a un'opera più "grossa" nel suo complesso.
Disney poi ho davvero un treno di cose e al limite potrei quasi leggerli anche in tedesco (ci ho già provato, facilitato anche dal fatto che le storie sono sempre italiane e le conoscevo già). Quindi opterei per qualcosa di più libresco, ecco.

[Duck]

Per me è l'esatto contrario (anche se Logicomix per dirne uno ci son passato più volte) e a sto punto faccio la domanda pure agli altri frequentatori: cosa rileggete più spesso?

[100000]

Chiariamo, anch'io ho riletto alla nausea (e rileggo ancora) certe storie Disney, ma magari diluite nel tempo. Ho fatto l'esempio di Asterios Polyp perché per quanto si possa leggere velocemente, vale la pena di svariate riletture per una serie di motivi. Semplicemente forse anche perché mi è piaciuto molto, eh.
Le ultime storie Disney che ricordo di avere re-iniziato appena finite sono le migliori di PK, però è passato un po' di tempo.
Per questo inizialmente avevo escluso il fumeto seriale, per quanto lo apprezzi molto (anche qui, certi Dylan Dog li ho riletti un tot di volte, ma solo alcuni mentre la maggior parte, anche piaciuti, sono finiti sullo scaffale poco dopo la prima lettura).
Temo che sia un discorso molto personale, però insomma, ogni consiglio è ben accetto.

[Reynard]

Andando su qualcosa di classico, c'è il volume (piuttosto largo però) con le strisce di Lupo Alberto che è molto, molto, molto bello. Siamo veramente nelle basi, ma è estremamente rileggibile e contiene alcune cose sorprendenti.

Questo che periodo copre?

Mi son sempre piaciute le prime strisce di Lupo Alberto, che avevo letto in un volume ormai vecchiotto (e ahimé smarrito). Ce ne erano certe degli anni '70 che erano micidiali.
(Una lunga saga della fine degli anni '70, quando Bonvi aveva temporaneamente preso in mano la striscia, in cui la Talpa si scopriva omosessuale e cominciava una campagna per i diritti civili...)

[Duck]

E' questo: http://www.amazon.it...r/dp/8804613483 e le contiene tutte, per cui anche quelle colossali su Enrico la Talpa omosessuale, i Bravi Ragazzi, le formiche...
Non dovrebbero però essere molte di più rispetto al volume che avevi tu, che penso proprio sia questo (perchè ce l'ho anch'io ): http://www.goodreads...de-lupo-alberto, giusto una trentina.
Poi Lupo Alberto ha cambiato formato, specializzandosi sulle tavole e successivamente nelle storie lunghe, ora saranno 10 anni che non leggo niente di nuovo di Silver, ma era già in decadenza.

[An Absent Friend]

L'ultimo Lupo Alberto è alquanto brutto, disegno tracollato e personaggi trascinati a livelli di antipatia estremi

[Thorns]

Kobato delle CLAMP. Molto bellino.


Però il finale mi sa che dovrei rileggerlo che forse mi son perso qualcosa. E basta con questi cross-over, da anni son fissate.

[Kerzhakov91]

Scanzi ha scritto su FB che Renzi non è nemmeno in grado di capire le trame di Zagor poiché troppo complesse Non ho capito se, con quell'accostamento, il tuttologo grillino volesse offendere anche il leggendario Spirito con la Scure

[Duck]

Per me tra tutti i personaggi (veri o di fantasia) coinvolti la figura peggiore la fa comnque Scanzi.

[Reynard]

E' questo: http://www.amazon.it...r/dp/8804613483 e le contiene tutte, per cui anche quelle colossali su Enrico la Talpa omosessuale, i Bravi Ragazzi, le formiche...
Non dovrebbero però essere molte di più rispetto al volume che avevi tu, che penso proprio sia questo (perchè ce l'ho anch'io ): http://www.goodreads...de-lupo-alberto, giusto una trentina.

Si, era quello.

Poi Lupo Alberto ha cambiato formato, specializzandosi sulle tavole e successivamente nelle storie lunghe sulla gadgettistica e sul mungere la mucca il più possibile

[Duck]

No dai, le prime tavole sono molto belle (la Rizzoli fece uscire qualche volume più o meno tematico anni e anni fa).
In alcune c'era Enrico la Talpa che raccontava memorie della guerra, in Africa con Rommel, nelle SS, negli alpini, con gli americani... però sono i primi anni '80. Anche qualche storia è simpatica, tra gli sceneggiatori c'era pure Casty che ora come ora è forse il migliore in Disney.

P.S. Il mensile di Lupo Alberto aveva anche un grande pregio: pubblicare Cuori grassi di Talarico che era molto carino (molto sopra al resto del periodico)

[Reynard]

No dai, le prime tavole sono molto belle (la Rizzoli fece uscire qualche volume più o meno tematico anni e anni fa).
In alcune c'era Enrico la Talpa che raccontava memorie della guerra, in Africa con Rommel, nelle SS, negli alpini, con gli americani...

Va bè, quelle sono stupende

Prigioniero dei tedeschi nel Natale del '44, cerca di infilarsi nella baracca delle prigioniere russe, scavando un tunnel, e piombandogli in mezzo con delle orecchie da topo di cartone e un pantalone rosso con i bottoni dorati:
"dodici giorni tra la vita e la morte... e non ho ancora capito se avessero più in ubbia i topi o i fumetti"

[An Absent Friend]

Enrico La Talpa personaggio totale all'epoca. Comunque diverse storie lunghe erano parecchio belle, anche con connotazioni più oscure e tragiche (in una Alberto si innamorava di una brasiliana che poi torna in patria per cambiare sesso).

[Duck]

Enrico La Talpa personaggio totale all'epoca. Comunque diverse storie lunghe erano parecchio belle, anche con connotazioni più oscure e tragiche (in una Alberto si innamorava di una brasiliana che poi torna in patria per cambiare sesso).

Era quella in cui gestivano un bar?

[An Absent Friend]

Enrico La Talpa personaggio totale all'epoca. Comunque diverse storie lunghe erano parecchio belle, anche con connotazioni più oscure e tragiche (in una Alberto si innamorava di una brasiliana che poi torna in patria per cambiare sesso).

Era quella in cui gestivano un bar?

Esatto, ma ce n'erano molte altre. Epocale Enrico La Talpa, disperato per la morte di uno che gli doveva dei soldi, che decide di recarsi al funerale per estorcerli alla vedova

[100000]

Bellissime tutte queste storie, anch'io ho una decina di quei volumi Rizzoli citati sopra. Per diversi anni Lupo Alberto a me è piaciuto, poi ogni tanto ho preso anche le strisce in edicola, ma raramente, e ultimamente in effetti non è rimasto molto almeno per quel pochissimo che mi è capitato di leggere.
Però non sviamo: dai che sto forum è pieno di esperti di tutto, sparatemi qualche nome da avere almeno un po' di scelta.

[lazlotoz]

Però non sviamo: dai che sto forum è pieno di esperti di tutto, sparatemi qualche nome da avere almeno un po' di scelta.

mmm... Una delle cronache di Guy Delisle?
O Habibi di Craig Thompson (forse questo è troppo voluminoso però)

[100000]

Ecco Guy Delisle era fra i papabili. Ho letto solo Cronache di Gerusalemme, fra gli altri suggerimenti?

[lazlotoz]

Ma, tutti quelli della serie "cronache" (anche se non tutti si intitolano così) sono ottimi. Unico difetto è il suo stile che rimane quasi invariato, anche nel modo di costruire la scena umoristica... Ma forse non è nemmeno un difetto, solo uno stile molto solido. Boh.
Comunque il mio preferito è Pyonyang. A seguire Cronache Birmane. Poi Shenzen (che non ho amato particolarmente solo perché l'ho letto in francese, e non è che abbia capito proprio tutto ecco...).
Se ti è piaciuto Cronache di Gerusalemme vai liscio proprio.
Delisle è proprio bravo. Pure un bel tipo, conosciuto a un incontro, m'è sembrato davvero sincero e simpatico.

[geeno]

Non trovo più i miei Love & Rockets

Ho paura che siano stati buttati via.

Li ho ritrovati!

Eureka.

[signora di una certa età]

che figo Zagor! <3<3<3

[bluetrain]

Che vuol dire minore di 3 minore di 3 minore di 3? è sicura di saper padroneggiare questo linguaggio giovanile?
(La sto mettendo alla prova)

Ad ogni modo, Mister no > Zagor.

[signora di una certa età]

Mister No è troppo giovane per me

[Merlo]

Ad ogni modo, Mister no > Zagor.

Ma escono ancora o la Bonelli li ha pensionati?

[bluetrain]

Ad ogni modo, Mister no > Zagor.

Ma escono ancora o la Bonelli li ha pensionati?

Mister No è pensionato da qualche anno.
Zagor non so, non l'ho mai seguito con costanza, chiedi alla Signora. pare essere la sua nuova fiamma.

[signora di una certa età]

macchè nuova fiamma! era il mio preferito, ma quando facevo le medie

[kristofferson]

Beh, certo che Zagor esce ancora. Ci mancherebbe altro...

[fedemone]

http://www.fumettolo...-graphic-novel/

Ottimo articolo con commenti successivi a parte.

Il premio Strega è una conquista? O è un ulteriore divario tra fumetto "colto" ("ah il graphic novel!" - frase svenevole a mo' di radical chic) e fumetto "popolare" ("puah, sembra un fumetto")
Ma i premi fumettistici che peso hanno, se dobbiamo per forza rallegrarci di un premio come lo Strega?
Ma il fumetto, è letteratura?

Il dibattito che ho letto lì è di alto livello, e non so se ho molto altro da dire, ma certamente molto da leggere

[debaser]

Te la canti e te la suoni

O è un ulteriore divario tra fumetto "colto" ("ah il graphic novel!" - frase svenevole a mo' di radical chic)

piccola digressione, il suono di "il graphic novel" è letteralmente orripilante, uno strazio inconcepibile per le mie povere orecchie/occhi. Se "novel" è romanzo, allora che si dica IL romanzo grafico, evitando stupidi inglesismi che fanno più ignoranza che altro. Se "novel" è l'inglesizzazione di "novella" (eh sì, anche loro ogni tanto prendono parole "nostre", purtroppo la tendenza si è ribaltata, mostrando tutto il nostro provincialismo e le difficoltà culturali che abbiamo nel ultimi 70 anni) e visto che in inglese i nomi non hanno genere, pendiamo per un più riposante LA graphic novel, pur avendo il tremendo limite di essere un coppia di parole strappata dal suo contesto e appiccicata a forza in una lingua che ha esigenze e formalismi differenti.

[lazlotoz]

Buono l'articolo, ma tutta questa storia mi lascia perplesso perché non la capisco molto bene. Secondo me queste barriere sono un po' da provinciali della cultura quali comunque siamo molto noi italiani. Provinciali perché si va a vedere le questioni secondarie tralasciando completamente quelle fondamentali. La questione di fumetto "colto" contro fumetto "popolare" è una vaccata immane. Gipi secondo me riassume bene la questione parlando di fumetti fatti bene... Perché altrimenti, per dire un caso famoso, i Peanuts cosa sono?
Il problema forse sta nella storia del fumetto (che sinceramente non conosco così bene), nel fatto che a livello di critica si sia dovuto riconsiderarlo. Non più appendice per bambini, ma roba da adulti, roba da persone di cultura... ma perché? Appunto mi sfugge tutto il ragionarsi di questa cosa. Un altro esempio, Krazy Kat cos'è? Era una striscia su un giornale, una roba popolare, bassa... eppure sponsorizzata da W.R. Hearst. E oggi? Una roba "colta"? Da studiosi probabilmente...

Il fatto è che, anche grazie a un lavoro in una casa editrice di fumetti, ho parecchi amici che ci vivono o arrotondano con i disegnini e i baloon. E non ho mai sentito fare discorsi di questo genere da nessuno di loro. Il popolare, il colto, la letteratura o meno... son robe che toccano solo chi li legge i fumetti, non chi li fa. E pure fra quelli che li leggono... direi che tocca per lo più chi legge un fumetto ogni tanto, così. (
Poi non è che questa cosa che ho appena detto sia vera in assoluto eh, però così per generalizzare un pochino)

[lazlotoz]

Ahah, e che cazzo vuol dire che non è un fumetto?

Vabbè, mi immagino che lo dica per poter poi aggiungere... "è una graphic novel". Esticazzi.

[fedemone]

Immagino che uno che sia appassionato di fumetti, la questione sia di pochissimo conto, perché ampiamente assimilata 8anche l'articolo fa riferimenti alla lotta degli anni '60, a partire da Eco e quindi per "noi" la questione è chiusa). Ma per il resto del "mondo", ossia la peninsul italica, l'italietta sempre più provinciale, temo sia ancora questione tutta - tristemente - da ragionare.
Come pensi si siano posti i candidati di sempre del premio Strega a competere con un fumetto? Molti, oltraggiati. Opinione assai discutibile visto tutti i precedenti anche da te citati Eppure, eppure l'ingresso (a parte la legittimità del fatto, visto che il fumetto non è propriamente letturatura, ma può anche esserlo in certe sue parti) ha destato (sterili?) discussioni.
E pensiamo invece al fatto che nessun quotidiano abbia mai citato una manifestazione che sposta decine e decine di migliaia di persone, manco fosse un corteo contro XYZ. Perché? Sono tutti piccoli idioti che si vestono come scemi e basta? Perché in Francia alla presentazione dei premi partecipa il Ministro della Cultura e qui manco VIncenzo Mollica (che trovo risibile, con quella sfilza di elogi immancabili per ognuno, quasi un "coccodrillo") si scomoda?
I fumetti sono escapisti? Anche, ma questo non è un male, cn l'immaginazione come potere forte e non come ruzzo risibile.
Perché se i fumetti sono roba da vendere nelle edicole, Liberatore, Mattotti, Giardino, Cadelo sono in Francia e le edizioni da edicola pubblicano albi francesi e americani (come fables o Y, l'ultimo uomo)? Colpa del loro linguaggio troppo distante dal gusto dell'immediato o colpa del pubblico? O colpa degli editori stessi? Ma le vendite, non ci pensa nessuno? E le famose riviste (di cui ero un appassionatissimo) come Nova Express, Comic Art, L'Eternauta, Il Grifo, come mai sono scomparse? Quante perle ci sono mai più ristampate?

insomma, trovo che nonostante gli anni la situazione da noi necessita ancora molto dibatittito, anche se non necessariamente tra appassionati ma esportato altrove, dove il pregiudizio e la critica (anche legittima) hanno finora spadroneggiato a spron battuto.

@Debaser, beh, volevo porre l'accento ironicamente sul lessico (doppiamente errato) che vuole distinguersi a tutti i costi, e come certi fumetti stiano diventando da salotto, quando stanno benissimo nelle edicole

[cool as kim deal]

io fatico a seguirvi, quali sarebbero esempi di fumetti/graphic novel da salotto e quali no.

Poi boh, per me ciò che è disegnato è a fumetti

[lazlotoz]

io fatico a seguirvi, quali sarebbero esempi di fumetti/graphic novel da salotto e quali no.

Poi boh, per me ciò che è disegnato è a fumetti

Per quanto mi riguarda è distinguere, come dice Gipi, i fumetti buoni da quelli meno buoni, i salotti o le robe chic, snob cazzi e mazzi non mi toccano minimamente.
Poi ovvio che ci sono cose più agevoli di altre, ma questa è un'altra storia. Per dire La grande dinastia dei paperi penso sia più accessibile di Blast di Larcenet (che poi non è ancora manco concluso, ma si capisce il senso di quel che dico). Ma accessibile in un'ottica di grande pubblico, di persone che non seguono il mezzo... Ma La grande dinastia è una meraviglia.
Non è che siccome il Chaplin de Il monello lo conoscono tutti e piace a tutti deve far cacare. Su questo ovviamente siamo d'accordo...

Ovvio, il fumetto, in Italia, sta godendo in questo periodo di una fortuna di vendite, e questo grazie a Gipi. Non perché lui sia l'unico bravo (credo che però ad oggi sia il più bravo), ma perché dopo il suo passaggio alle Invasioni barbariche di anni fa i fumetti hanno iniziato a comprarli in tanti. E questo è un bene in assoluto. Anche se a uno sta sul cazzo Gipi, o gli fanno schifo i suoi lavori.
Poi ora tutti stanno a parlare di fumetti, e va bene così. Hanno tutti da guadagnarne secondo me. Sia che si vada allo Strega, o Igort vinca il telegatto... Poi il tempo ci dirà bene chi aveva i numeri, la qualità.

Io spero che la cosa aumenti, sempre più. Il resto son chiacchiere. Tu pensa che in questo forum si son dovuti aprire due thread... uno sui fumetti e uno sulle graphic novel.

Sulla questione disegno=fumetti son quasi d'accordo con te. Purchè con i disegni ci siano i baloon o le didascalie...


p.s. su Pagina 99 del finesettimana c'è una bella rubrica di fumetti... Due pagine intere dedicate al fumetto...

[fedemone]

http://www.finzionim...rega-si-o-no-2/

Giusto altre opinioni (a cui sono linkate altre discussioni, con i relativi commenti, interessanti assai) a riguardo, ma secondo me non entrano così a fondo come il primo articolo.
Alla fine, essendo tra appassionati. è facile essere d'accordo ma le questioni sulla visibilità nazionale di certi eventi (Lucca C&G e Napoli Comicon), o la vacuità dei premi letterari italiani (in primis quelli fumettistici) sono comunque delle cose che vale la pena di discutere, e solo in fondo va il discorso fumetto d'autore/popolare (che tra l'latro era ben presente anche in Capire il Fumetto, di Scott McCloud). Così come trovo importante l'esegesi narrativa di un'opera, altrimenti sarebbe come dire "la critica letteraria non serve a nulla, bisogno solo leggere", quando magari approcciarsi al testo con cognizione di contenuti, di stile, di fabula, intreccio ecc. è decisamente importante, anche solo per capire il vero valore di un'opera (letteraria, grafica, puramente visiva ecc.).

Poi la nuova rinascita del fumetto nostrano è ben lungi da arrivare, il parco autori è molto parco (hahaha, che simpatico gioco di parole... ) rispetto a trent'anni fa, ma il pubblico si sta ricreando (ottime le vendite delle nuove uscite su edicola) e questo è terreno fertile. E come dici tu il tempo ci dirà chi aveva (ha) i numeri e chi no.

Poi ovvio che son tutte chiacchiere, i fatti sono a) fare fumetti b) comprarli. Negli ultimi 22 anni mi sono limitato al secondo, ma con una certa costanza.

[lazlotoz]

Tutto vero.
La questione Premio Strega: Leggendo in giro forse mi son convinto che no, forse non è un premio per fumetti e che sì, i premi di fumetti in italia (ma questo si sapeva già prima) non hanno un peso (in termini di vendite intendo) così evidente. Andare allo strega più che per l'autore è un'ottima cosa per la Coconino. Una mossa di marketing bella e buona. Ma che può avere riscontri positivi per tutti gli altri. Ma i premi letterari poi servono a quello eh. Inoltre dal poco che so i premi di quel genere son giochi fra case editrici. Forse era allo stesso Strega la grossa inculata presa da Giorgio Vasta (insomma Vasta, che è una persona che stimo assai, fu fatto fuori perché pubblicato da Minimum Fax per fare posto alla Mazzantini e Mondadori...). Funziona così.

La questione "parlare di fumetti": non volevo sembrare superficiale e far passare la cosa come: è inutile parlare di fumetti, leggiamoli e basta. Si deve discutere di fumetti, parlare, analizzare. Se ne deve fare l'esegesi delle opere, studiarle. Così come si fa per i libri di prosa o la poesia. Purtroppo mi pare che a livello accademico siamo parecchio indietro. O forse io non son aggiornato. Libri sull'argomento se ne trovano, ma forse non così tanti. Mi pare che non ci sia un'apparato critico così importante.

E in effetti sì, fumetti pure io ne ho comprati parecchi negli ultimi 20 anni, a partire dalla scoperta della Image comic fino all'ultimo di Bastian Vives. E spero che in tanti lo facciano.
Fumetti non ne ho ancora fatti. Non so disegnare. In compenso sto facendo l'editor per una cosa fichissima che dovremmo finire fra un mesetto e se abbiamo culo troviamo qualche casa editrice che ci considera. (ma parecchio culo)